CENNI STORICI E DIFFUSIONE GEOGRAFICA

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1 LA MORIA DEL PERO

2 CENNI STORICI E DIFFUSIONE GEOGRAFICA Inizio XX secolo: prime segnalazioni di peri con moria in Trentino-Alto Adige : grave epidemia in Trentino-Alto Adige con morte di oltre peri innestati su P. communis, da cui la denominazione di moria. Anni 60-70: diffusione in altre aree del nord e nel centro Italia, ma con una incidenza piuttosto limitata. Anni 80-90: ripresa graduale della diffusione della moria, con elevati livelli di dannosità. Attualmente rappresenta un pericolo molto grave per i giovani impianti di pero. In Europa è ampiamente diffusa in Germania e Svizzera, ma comunque presente nella maggior parte dei paesi europei dove la coltura è presente; è presente nel Nord America, in Libia ed Australia.

3 NORD AMERICA Apparsa inizialmente in Columbia Britannica e Stato di Washington ( ), fu introdotta in Nord America con portinnesti di P. communis Si diffuse poi rapidamente in California e negli Stati Nord Orientali degli U.S.A., parallelemente alla diffusione in quelle aree della Cacopsylla pyricola. In California negli anni determinò la morte di oltre 1 milione di peri innestati su P. serotina e P. ussuriensis. Oggi è presente e diffusa negli stati nord-orientali ed in Canada.

4 AGENTE EZIOLOGICO E PIANTE OSPITI AGENTE EZIOLOGICO Gruppo Monofiletico Fitoplasmi Scopazzi del melo Moria del pero (Candidatus Phytoplasma pyri) (16 SrX) Scopazzi del melo (C. Phy. mali) Giallume europeo delle drupacee (C. Phy. Prunorum) PIANTE OSPITI Specie del genere Pyrus P. communis P. betulaefolia P. serotina (nashi) P. ussuriensis Portinnesti e varietà di cotogno (parzialmente resistenti) Pesco (sporadiche segnalazioni solo in California e Oregon!) Peri orientali

5 ESPRESSIONE DEI SINTOMI L espressione che la moria può assumere nelle piante bimembri è soggetta all influenza di vari fattori, tra cui primeggiano: il vigore vegetativo della combinazione portinnesto/varietà la presenza/assenza di psilla la sensibilità del portinnesto alla moria Caratteristiche intrinseche dei portinnesti Molto sensibili: P. serotina, P. ussuriensis Sensibili: P. communis Pazialmente resistenti: Cotogni Colonizzati con difficoltà dal fitoplasma Non consentono la replicazione del fitoplasma

6 DUE SINDROMI DIFFERENTI DEPERIMENTO ACUTO (QUICK DECLINE - molto raro) DEPERIMENTO LENTO (SLOW DECLINE) LE 2 SINDROMI NON SONO ASSOCIATE A DIFFERENTI CEPPI DEL PATOGENO (MAI RISCONTRATI), MA DIPENDONO SOLO DA COMBINAZIONI VARIETA /PORTINNESTO IN CONCOMITANZA CON PECULIARI CONDIZIONI AMBIENTALI

7 WILLIAM SU KIRCHENSALLER DEPERIMENTO ACUTO La moria in questo caso ha un decorso repentino, caratterizzato da un rapido avvizzimento delle foglie con morte dell albero in 1-2 settimane. Si manifesta: in peri adulti solitamente vigorosi prima della raccolta sotto stress idrico o carenze nutrizionali innestati su: P. serotina P. ussuriensis P. communis (Kirchensaller, BP1)

8 DEPERIMENTO LENTO - SINTOMATOLOGIA Sintomi iniziali fondamentali Arrossamento e caduta anticipata delle foglie (sintomi autunnali) Vegetazione stentata / chioma trasparente (sintomi primaverili)

9 PREDISPOSIZIONE DEI PERI ALLA MORIA Estremamente vulnerabili se infettati nello stadio giovanile (fino a 5-6 anni di età). Se infettati a sviluppo più avanzato, di norma manifestano lievi sintomi autunnali, ma non i più dannosi sintomi primaverili. Fanno eccezione quelli su portinnesti molto sensibili.

10 ALTRI SINTOMI LE FOGLIE POSSONO AVERE CONSISTENZA CUOIOSA, DIMENSIONE PIU RIDOTTA E CADERE PREMATURAMENTE IN CONFERENCE LE FOGLIE PRESENTANO UN COLORE GIALLO DORATO LA PRODUZIONE DI FRUTTA E RIDOTTA, TALVOLTA VI SONO DEFORMAZIONI DEI FRUTTI AL PUNTO D INNESTO PUO ESSERE PRESENTE UNA LINEA BRUNA NECROTICA

11 ACCARTOCCIAMENTO FOGLIARE ED ARROSSAMENTO PRECOCE

12 MORIA SU ABATE FETEL SU BA 29 ; LE PIANTE SANE SONO ANCORA VERDI

13 WILLIAM SU P. COMMUNIS, 30 ANNI D ETA

14 FILLOPTOSI ANTICIPATA SU DECANA DEL COMIZIO INNESTATA SU OLD HOME X FARMINGALE (P.Communis) 333

15 CONFERENCE /EMA LE FOGLIE MOSTRANO LA TIPICA COLORAZIONE GIALLO DORATA

16 CONFERENCE / EMC ABATE FETEL / BA 29

17 ACCARTOCCIAMENTO, ARROSSAMENTO E CONSISTENZA CUOIOSA DELLE FOGLIE ANOMALA SUBERIFICAZIONE ED INGROSSAMENTO DELLE NERVATURE PRINCIPALI SINTOMI MOLTO ACCENTUATI DI MORIA SU NASHI (P.serotina) cv. Hosui

18 NECROSI AL PUNTO D INNESTO DEFORMAZIONI DEI FRUTTI

19 SINTOMI PRIMAVERILI: CHIOMA TRASPARENTE, LE FOGLIE POSSONO ANCHE ESSERE PIU PICCOLE DEL NORMALE

20 CONVERGENZA SINTOMATICA Parassitaria (moria) L arrossamento delle foglie (sintomi autunnali) è una reazione aspecifica che può avere un origine: Fisiologica (disaffinità d innesto, peri su cotogno) Collegato al ristagno nelle foglie della linfa elaborata per la prematura perdita di funzionalità dei tubi cribrosi danneggiati dal fitoplasma o dalla disaffinità d innesto. Chioma trasparente (sintomi primaverili): caratteristica della moria Dovuta al mancato trasferimento di nutrienti alle radici, per il danneggiamento del floema, che causa denutrimento e ridotta efficienza dell apparato radicale.

21 FLUTTUAZIONE STAGIONALE DEI FITOPLASMI NEI PERI - 1 La popolazione del fitoplasma nei tubi cribrosi degli organi aerei va soggetta a fluttuazioni stagionali a causa, in primo luogo, della: attività dei tubi cribrosi dell annata tubi organi aerei: funzionali durante il periodo vegetativo, si degradano nel periodo invernale: i fitoplasmi così migrano nei: tubi apparato radicale: funzionali anche nei periodi di riposo vegetativo, da qui i fitoplasmi ricolonizzeranno le parti aeree della pianta e, poi, del: comportamento dei portinnesti franco: favorisce la moltiplicazione del fitoplasma cotogno: presenta scarsa attitudine ad essere colonizzato dal fitoplasma e ostacola la sua sopravvivenza durante l inverno

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23 FLUTTUAZIONE STAGIONALE DEI FITOPLASMI NEI PERI - 2 I sintomi sulle piante di pero possono così variare negli anni; alcune piante possono mostrare fenomeni di risanamento Questo fenomeno dovrebbe essere accentuato nei peri innestati sui cotogni in quanto i cotogni ostacolano la moltiplicazione dei fitoplasmi Purtroppo l elevato grado di infestazione da parte della psilla nei nostri pereti consente la reinoculazione del patogeno ogni anno L espressione dei sintomi è inoltre maggiormente condizionata dalla vigoria della pianta bimembre che predomina sulla sensibilità del portinnesto

24 MANIFESTAZIONI IN CAMPO In campo la vigoria della pianta bimembre predomina sulla sensibilità del portinnesto e determina i sintomi prodotti dalla malattia. Ciò spiega perché i peri su: Portinnesti Parzialmente resistenti ma poco vigorosi (cotogni) evidenziano Sintomi accentuati Sensibili ma vigorosi (franchi di P. communis) meno accentuati

25 DECORSO DELLA MALATTIA Peri su franco Con l età i peri ammalati possono presentare Sviluppo ridotto Precoce arrossamento delle foglie Scarsa allegagione dei fiori Frutti piccoli Peri su cotogno Il quadro sintomatologico della moria può evolvere in due modi: Remissione dei sintomi Sintomi per 1-2 anni poi ripresa vegetativa pressochè normale. Si manifesta in peri: non soggetti ad attacchi di psilla su cotogni con vigoria medio-elevata Deperimento lento Caratterizzato da: progressiva riduzione dell attività vegetativa eventuale morte dell albero in 3-4 anni (raro) Si manifesta in peri: soggetti a ripetuti attacchi di psilla su cotogni poco vigorosi

26 SENSIBILITA DI ALCUNE VARIETA E PORTINNESTI PERI BIMEMBRI Franco Cotogno Conference X X Abate F. William X X X X X Kaiser Decana del C. X X X X X PERI AUTORADICATI X X X = Particolarmente sensibile X X = Sensibile X = Poco sensibile In ordine crescente di sensibilità: - Conference (tollerante) - William - Abate Fetel - Kaiser - Decana del Comizio

27 MODALITA DI TRASMISSIONE Il fitoplasma della moria è trasmesso mediante: innesto di materiale infetto in vegetazione; e, soprattutto, dalle psille del pero: - Cacopsylla pyri 4-5 generazioni E secondariamente da: - C. pyricola 4-5 generazioni - C. pyrisuga 1 generazione Le psille svernanti consentono la perpetuazione del fitoplasma da una stagione vegetativa all altra. La trasmissione transovarica DEL FITOPLASMA NON E MAI STATA DIMOSTRATA, è stata dimostrata nella relazione C. pruni/giallume europeo delle drupacee

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29 CICLO ECOLOGICO Fitoplasma nelle psille svernanti Psille di 1ª generazione sane Fitoplasma nelle psille di 2ª-5ª generazione Sintomi primaverili INVERNO PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO

30 ADULTO IN NUTRIZIONE SU UNA NERVATURA DI PERO

31 Giovani stadi ninfali ricoperti da una gocciolina di melata UOVA deposte sulla pagina inferiore della foglia

32 NINFE al 5 stadio

33 LOTTA - 1 La lotta è esclusivamente preventiva ed è basata, innanzitutto, su interventi diretti a limitare il più possibile le infestazioni di psilla durante i primi 4-5 anni d impianto. Per rallentare la diffusione della malattia è consigliabile: - ricorrere alla lotta chimica contro il vettore, che va iniziata fin dal 1 anno d impianto; - intervenire contro le forme svernanti; - intervenire tempestivamente contro le forme giovanili della 2ª-3ª generazione.

34 LOTTA - 2 Altre misure preventive complementari sono: - adozione di pratiche agronomiche (irrigazione, concimazioni azotate, potature) che non esaltino l attività vegetativa dei peri, che finisce per favorire le infestazioni di psilla; - distruzione dei peri con 4-5 anni d età deperienti, per ridurre le sorgenti d inoculo per il vettore; - costituzione dei nuovi impianti con peri sani; - utilizzo di cloni di cotogno vigorosi o varietà autoradicate.

35 LOTTA prospettive future Reperimento e selezione di materiale con caratteristiche di resistenza alla moria Controllo del vettore mediante lotta biologica (predatori), strategie miranti a alterare il comportamento biologico della psilla (utilizzo di film di copertura ad es.) Utilizzo di strategie basate su induttori biotici od abiotici di resistenza

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