Jesi, 04/09/2007 All Assessore alla Sanità della Regione Marche Al Direttore del Servizio Salute della Regione Marche

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1 Jesi, 04/09/2007 ll ssessore alla Sanità della Regione Marche l Direttore del Servizio Salute della Regione Marche Oggetto: Piano Sanitario Regionale , audizione del 04/07/2007. In riferimento a quanto da me esposto, in qualità di Presidente della Società Italiana di Pediatria-Marche, in occasione dell incontro del 4 luglio scorso con la V Commissione Permanente e facendo seguito al documento del 27/02/2007, invio una sintesi delle proposte della riorganizzazione della Pediatria Marchigiana, a sostegno delle scelte programmatiche della Regione Marche. PEDITRI UNIVERSITRI Data la grave carenza di Pediatri, attualmente soprattutto ospedalieri e, tra breve, anche territoriali, per l impossibilità del ricambio generazionale, la Regione dovrebbe farsi carico di un aumento di posti di specializzazione presso l Università di ncona. PEDITRI OSPEDLIER Essendoci nelle Marche troppi Reparti Pediatrici, non si può opporre contrarietà a una riduzione degli stessi; ma ciò dovrebbe avvenire parallelamente ad una riduzione dei Punti Nascita e con un equa distribuzione territoriale. E ovviamente imprescindibile: La presenza della Guardia pediatrica h 24 in tutte le Pediatrie degli Ospedali con un numero di nati/anno >800, purché abbiano i requisiti relativi all accreditamento (D.M. 24/04/2000). L attuazione della Regionalizzazione delle cure neonatologiche nei tre livelli di funzioni assistenziali (D.M. 24/04/2000, merican cademy of Pediatrics 2004). L inserimento dei Requisiti Minimi per le cure neonatalogiche di II livello nel Manuale di ccreditamento della Regione Marche, nel quale sono state codificate, per l accreditamento, le funzioni neonatologiche di I livello e quelle di III livello, ma non quelle di II livello, come viene fatto rilevare anche nel Piano Sanitario Regionale , a pag Pertanto si chiede l individuazione, nell ambito del Manuale di autorizzazione, di tali funzione neonatologiche di II Livello (cure intermedie), secondo le indicazioni riportate in ppendice.

2 L applicazione, con atto deliberativo regionale, del Progetto Obiettivo Materno Infantile Nazionale (POMIN) del D.M. del 24/04/2000, con le opportune modifiche ed aggiornamenti, (Progetto che sappiamo essere stato finanziato dalla Regione). La presenza di N 1 Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia con annessa la Patologia Neonatale di II Livello B (merican cademy of Pediatrics 2004) nell ambito di rea Vasta, così individuate: - U.O. di Pediatria e Neonatologia dell zienda San Salvatore di Pesaro per l rea Vasta N 1 - U.O. di Pediatria e Neonatologia di Jesi per l rea Vasta N 2 - U.O. di Pediatria e Neonatologia di Macerata per l rea Vasta N 3 - U.O. di Pediatria e Neonatologia di scoli Piceno per le ree Vaste N 4 e N 5. tutte le altre Pediatrie, strutturate con un Punto Nascita, competono le funzioni di cure neonatali di I Livello* (per nati/anno < 800) e cure neonatali di II Livello * (per nati/anno > 800, sempre che abbiano i requisiti relativi all accreditamento), mentre le cure neonatale di III Livello* vengono erogate dall Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva dell Ospedale Salesi di ncona. (* D.M. 24/04/2000: adozione del Progetto Obiettivo Materno-Infantile relativo al Piano Sanitario Nazionale ; * merican cademy of Pediatrics, Committee on fetus and newborn. Levels of neonatal care. Pediatrics- 2004, 114:1341) E anche auspicabile che vengano identificati alcuni posti letto per la semi-intensiva pediatrica nell ambito di ogni rea Vasta, come indicato dalla Società Italiana di Pediatria (63 Congresso SIP, Pisa settembre 2007), per far fronte alle sempre più frequenti patologie critiche in età pediatrica, patologie che meritano una soluzione organizzativa nella programmazione regionale, alla stessa maniera di quanto è previsto per la Medicina d Urgenza dalle Linee Guida Ministeriali Stato-Regione del 1996 (Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 /05/1996). Per alcune Pediatrie, per le quali si può prevedere la chiusura o la trasformazione in Reparti a ciclo diurno, saranno gli Organi Direzionali di ogni singola rea Vasta ad indicarne la scelta, d accordo con le Istituzioni Regionali. Per quel che riguarda l Unità Operativa di Civitanova e Recanati è necessaria l unificazione delle attuali due sedi in concomitanza dell accorpamento delle due UU.OO. Ostetriche. Ricordando le criticità in cui versano le UU.OO. Pediatriche marchigiane, con i rischi che ne possono conseguire, espressi nel documento del 27/02/2007, si ribadisce la necessità di intervenire presto con incisive decisioni nell ambito dell attuale Piano Sanitario Regionale, onde risolvere situazioni diventate insostenibili a carico dei Pediatri ospedalieri.

3 PEDITRI TERRITORILE RIORGNIZZZIONE DELL RETE SSISTENZILE PEDITRIC OSPEDLIER E TERRITORILE Gli obiettivi che si intendono perseguire nella costruzione della rete pediatrica ospedaleterritorio sono: Ridurre la richiesta di ricovero ospedaliero, spesso non appropriato, da parte del genitore a favore di una richiesta più adeguata effettuata dal Pediatra del territorio. Ridurre gli accessi diretti all Ospedale. Promuovere le altre forme di assistenza alternative al ricovero ordinario, quali: la visita pediatrica differita richiesta dal Medico di guardia del Pronto Soccorso e l Osservazione Breve Pediatrica (OBI) (per quest ultima attività sono già state formulate le Linee di indirizzo regionali con la Deliberazione di Giunta Regionale n 418 del 10/04/2006 e con la successiva Nota di attuazione del 24/05/2006). Le strategie che potrebbero consentire il raggiungimento di tali obiettivi sono: 1. Realizzare progetti di informazione e di educazione sanitaria diretti alla popolazione. 2. Favorire l assunzione di competenze pediatriche da parte dei Medici della Continuità ssistenziale con corsi di formazione. 3. Implementare linee guida condivise tra Pediatria Ospedaliera - Pediatria di Libera Scelta - Pronto Soccorso. 4. vviare la formazione comune tra Pediatra di Libera Scelta e Pediatra Ospedaliero attraverso percorsi scientifici condivisi. 5. Favorire lo scambio tempestivo di informazioni relative ai pazienti incentivando l uso dei computer da parte degli operatori sia in Ospedale che negli mbulatori dei Pediatri ed adottando idonei strumenti telematici per la comunicazione. 6. Realizzare il "libretto pediatrico", da consegnare ad ogni nuovo nato, e da aggiornare a cura dei PLS: strumento che potrebbe contenere, oltre alla storia del paziente, anche agili schede di informazione sanitaria per i genitori per la gestione dei banali problemi acuti (febbre, mal d'orecchio,ecc) che costituiscono le cause più frequenti di accesso impropio al pronto soccorso da parte di pazienti pediatrici. Si raccomanda infine il tempestivo rinnovo dell ccordo Integrativo Regionale per la disciplina dei rapporti con i Medici Specialisti Pediatri di libera scelta. Il Presidente della Società Italiana di Pediatria-Marche Maria Teresa Gaetti

4 PPENDICE MNULE DI CCREDITMENTO REGIONE MRCHE Il MNULE DI CCREDITMENTO della REGIONE MRCHE comprende le seguenti sezioni relative al Percorso Nascita : 6.6 PUNTO NSCIT BLOCCO PRTO 6.7 TERPI INTENSIV NEONTLE 6.8 NIDO 6.9 PEDITRI Sono pertanto codificate, per l accreditamento, le funzioni neonatologiche di I livello nei paragrafi relativi al Punto Nascita Blocco Parto, Nido e Pediatria, e le funzioni neonatologiche di III livello (Terapia Intensiva Neonatale), mentre manca la sezione dedicata alle funzioni neonatologiche di II livello (Patologia Neonatale). Le funzioni neonatologiche di II livello, così definite dal Progetto Obiettivo Materno Infantile Nazionale (P.O.M.I.N.) del D.M. del 24 aprile 2000 e dalle Società Scientifiche Neonatologiche nazionali e internazionali, sono svolte da Unità Operative Complesse Pediatriche-Neonatologiche (con un numero di nati all anno non inferiore a 800) che assistono i neonati con patologia intermedia, che non richiedono il ricovero presso Unità Operative Complesse di Neonatologia - Patologia Neonatale - Terapia Intensiva Neonatale (TIN). Il fabbisogno di posti letto per assicurare le cure neonatali intermedie è di circa 4,5 ogni mille nati/anno. Tale dotazione di posti letto fa parte sia delle Unità Operative di Neonatologia-Patologia Neonatale-TIN (III livello) sia delle Unità Operative Pediatrico-Neonatologiche che rispondono ai requisiti richiesti dal sopra citato P.O.M.I.N. Si propone pertanto l integrazione del Manuale di ccreditamento della Regione Marche con una sezione relativa alle Unità funzionali neonatologiche di II livello, come qui di seguito indicate, in riferimento al P.O.M.I.N. del D.M. 24 aprile 2000 e all merican cademy of Pediatrics. Bibliografia: 1. Regione Marche Giunta Regionale: Manuale di ccreditamento pag Ministero della Sanità: Decreto ministeriale 24 aprile dozione del progetto obiettivo materno-infantile relativo al Piano sanitario nazionale per il triennio Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n.131 del 7 giugno M. Maccabruni, S. Cantucci, R. Zanini: Manuale di accreditamento volontario della funzione specialistica neonatologia. Centro scientifico editore merican cademy of Pediatrics, Committee on fetus and newborn. Levels of neonatal care. Pediatrics 2004; 114: merican cademy of Pediatrics and merican College of Obstetricians and Gynecologists. Guidelines for Perinatal care. 5 th Edition. October British ssociation of Perinatal Medicine. Standards for hospital providing neonatal intensive and high dependency care (2 nd edition). Categories of babies requiring neonatal care. December tti del XII Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia. Rimini 23 maggio 2007.

5 Unità funzionali neonatologiche di II livello Unità che assistono i nati con età gestazionale > 32 settimane e peso neonatale > 1500 g. e con patologie che non richiedono ricovero in Unità Operative di Terapia Intensiva Neonatale (III livello). I requisiti integrano quelli del Punto Nascita, Nido e Pediatria con assistenza neonatale di I livello. Secondo le più recenti Linee Guida dell merican cademy of Pediatrics il II livello di cure neonatali si suddivide in: II livello e II livello B. N.P. Requisiti per le Cure Neonatali di II livello 1. E garantita la guardia attiva 24/24 ore da parte del Pediatra 2. Sono garantite le seguenti prestazioni: ssistenza a neonati con età gestazionale > 32 sett. e peso neonatale > 1500 g. Ossigenoterapia, eventualmente con nasocannula, controllata attraverso misurazione della FiO2 e monitoraggio incruento di SaO2, PaO2, PaCO2, etc. Misurazione della Pressione arteriosa incruenta. Infusione parenterale di farmaci e supporti energetici con pompa (esclusa la TPN protratta >48 ore). limentazione mediante sondino oro o naso-gastrico. Exanguinotrasfusione. Possibilità di effettuare al letto del malato: 1. Rx torace addome 2. Ecografia cerebrale 3. ECG. 3. E garantito formalmente e funzionalmente un collegamento con i livelli superiori di assistenza referenti per l area. 4. E garantita accoglienza a neonati ritrasferiti dai livelli superiori di assistenza referenti per l area. 5. Esiste una relazione di dimissione per i neonati patologici che informi il curante sulla patologia e sul decorso. 6. Esiste un programma di follow-up del neonato a rischio C neurologico. 7. Esiste una procedura di accesso dei visitatori. 8. Il Reparto è aperto ad entrambi i genitori. 9. I genitori hanno la possibilità di accudire direttamente il B neonato purchè clinicamente stabile. 10. Esiste all interno del reparto o in sua vicinanza la possibilità di permanenza delle nutrici. 11. Esiste una procedura per l intervento plurispecialistico, B quando necessario (Oculista, Neuropsichiatra infantile, Cardiologo, ORL, Rianimatore). 12. Esiste una procedura per l esecuzione di TC e RMN.

6 N.P. Requisiti per le Cure Neonatali di II livello B Gli stessi del II livello più i seguenti: 13. Essere in grado di provvedere a: Nutrizione Parenterale Totale (TPN) protratta >48 ore. Ventilazione polmonare a Pressione Positiva Continua (CPP) con nasocannula. Ventilazione polmonare meccanica con tubo endotracheale per durata limitata.

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