Centrale di Ostiglia. EMAS - Dichiarazione Ambientale aggiornata
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- Aniella Bonetti
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1 Centrale di Ostiglia EMAS - Dichiarazione Ambientale aggiornata 21
2 Indice 3 Presentazione 4 Il Gruppo E.ON 6 Il sito e l ambiente circostante 1 Il sito 16 La politica per l Ambiente e il Clima di E.ON Italia 18 La politica del sito 2 Gli aspetti ambientali della Centrale di Ostiglia 34 Salute e Sicurezza 36 Il programma di miglioramento 45 Il bilancio ambientale e gli indicatori 5 Appendici 53 I criteri di valutazione della significatività 55 Il sito di Borgo San Giovanni 56 Principali riferimenti normativi 58 Quadro autorizzativo dell impianto 59 Glossario 61 Informazioni al pubblico Centrale di Ostiglia Dichiarazione Ambientale aggiornata 21 E.ON Produzione S.p.A. - Centrale di Ostiglia (Codice NACE 35.11: Produzione di energia elettrica) Questo sito è dotato di un sistema di gestione ambientale e i risultati raggiunti in questo settore sono comunicati al pubblico conformemente al sistema comunitario di ecogestione ed audit. GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA Reg. n IT-355
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4 3 Presentazione La registrazione EMAS della nostra Centrale, ottenuta il 28 luglio del 25 e rinnovata il 16 maggio 28, ha rappresentato un importante passo avanti nella realizzazione del miglioramento delle prestazioni ambientali e riveste tuttora una parte fondamentale nella gestione di tutti i processi e nella formulazione degli obiettivi di miglioramento. Infatti, quella che all inizio fu una sfida, oggi è parte integrante e indispensabile di un organizzazione moderna, che esprime nella sua quotidianità i valori che il sistema di ecogestione EMAS garantisce. La certificazione richiede a ciascun lavoratore della Centrale professionalità, attenzione e impegno: uno sforzo teso sempre a individuare, riconoscere tempestivamente e approfondire le problematiche ambientali correlate alle nostre attività e ad attuare programmi volti al miglioramento continuo delle nostre prestazioni ambientali. Molti sono stati i passi compiuti in questi anni, numerosi gli interventi di miglioramento ambientali completati, anche a fronte di investimenti milionari (up-grade sistema di combustione Turbogas per la riduzione delle emissioni in atmosfera) che hanno permesso di raggiungere prestazioni ambientali di eccellenza e molti verranno sviluppati nei prossimi anni. Dal 21, in particolare, la Centrale è impegnata in un nuovo ambizioso obiettivo, quello di conseguire la certificazione secondo lo standard internazionale BS OHSAS 181 su Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, realizzando così un Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza. Sono certo che anche questa sfida che ci attende sarà portata a termine nel migliore dei modi, grazie all impegno e alla professionalità che contraddistinguono i lavoratori della Centrale di Ostiglia, ai quali va il mio personale ringraziamento per l impegno finora profuso. Che cosa vuol dire lavorare per il miglioramento continuo? Significa impegno in azioni concrete, verificabili e misurabili, interventi tesi alla riduzione degli impatti, all aumento della sicurezza, e alla salvaguardia delle risorse ambientali. Significa in definitiva andare oltre le prescrizioni normative attraverso una costante propensione all eccellenza. Ostiglia, 1 febbraio 211 Antonio Doda Capo Centrale Ostiglia
5 4 Il Gruppo E.ON In Europa, Russia e Nord America, gli oltre 85. dipendenti di E.ON hanno generato nel 21 vendite per 93 miliardi di euro. L obiettivo di E.ON è generare Cleaner & Better Energy ovunque si trovi a operare. La nuova strategia che sta implementando trasformerà l Azienda in un provider globale specializzato in soluzioni energetiche. Il motto Cleaner & Better Energy Ovunque si trovi a operare, il motto di E.ON è Cleaner & Better Energy. Il vantaggio sui competitor: l obiettivo di E.ON è quello di migliorare sempre e ovunque il sistema energetico. I propri prodotti e servizi migliorano la qualità dell energia per i clienti in termini di protezione dell ambiente e competitività. Un energia sempre più rispettosa del clima, che migliora il valore dell azienda per i propri clienti, un risultato raggiunto anche grazie all implementazione delle ultime tecnologie. Tecnologie che E.ON conosce meglio dei propri competitor, e che utilizza per sviluppare prodotti e servizi migliori. tradizionale di energia, le rinnovabili, il trading, il gas e trovare soluzioni energetiche innovative per i nostri clienti. Un nuovo approccio che porterà benefíci a tutti i dipendenti, ai clienti, agli investitori e al territorio. Il focus: E.ON si concentra su ciò che sa far meglio e nei luoghi dove può portare valore aggiunto, e questo è produrre e vendere energia in mercati competitivi e internazionali. Il nostro core business è la produzione
6 5 E.ON in Italia E.ON, presente in Italia dal 2, concentra la sua attività su produzione di energia elettrica e sulla vendita di energia e gas. L Azienda si posiziona oggi fra i leader del mercato italiano dell energia, con una capacità produttiva pari a circa 6,4 GW, un fatturato di 3,6 miliardi di euro e oltre 9mila clienti. La capacità totale installata in Italia è di 6,4 GW di cui: Termoelettrica 5,6 GW Idroelettrica,5 GW Eolica,3 GW Solare 1,4 MW
7 6 Il sito e l ambiente circostante La Centrale termoelettrica di Ostiglia è situata nella parte sud-orientale della regione Lombardia e della provincia di Mantova (la città dista circa 35 km), al confine sud-ovest della regione Veneto (Rovigo dista 6 km, Verona 45) e a circa 2 km dal confine nord della regione Emilia Romagna (Ferrara e Modena distano 55 km). La Centrale sorge sulla sponda sinistra del fiume Po, nel territorio del comune di Ostiglia a ridosso del centro abitato, sulla strada statale n. 12 dell Abetone e del Brennero al km 239. Figura 1 Ubicazione del comune di Ostiglia La proprietà si estende su un area di circa 51. m 2, sostanzialmente frazionabile in tre lotti. Il primo, di circa 35. m 2, è occupato dall attività produttiva; i restanti, ubicati in direzione est e distanti tra loro alcune centinaia di metri, ospitano rispettivamente depositi preliminari di rifiuti, e il deposito di olio combustibile di Borgo San Giovanni (si veda la descrizione del sito nel relativo capitolo in appendice). Attigua alla proprietà E.ON è la stazione elettrica di proprietà di Terna S.p.A. e da essa stessa gestita. La storia del sito La Centrale è stata progettata e realizzata da Enel, nel periodo compreso tra la metà degli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta. Nel progetto iniziale la Centrale era composta da 4 sezioni termoelettriche da 33 MW, per una potenza totale di 1.32 MW. La costruzione iniziò nel 1966 su area agricola. La prima sezione entrò in servizio nel dicembre del 1967, le altre 3 tra l aprile del 1973 e il luglio del 1974.
8 7 Nel 21, a fronte dell autorizzazione rilasciata dal M.I.C.A., iniziarono i lavori di trasformazione in ciclo combinato delle sezioni 1, 2 e 3. Nel 23 terminarono i lavori di trasformazione delle unità 1 e 2, mentre l unità 3 entrò in esercizio commerciale il 25 aprile 25, portando in questo modo la potenza elettrica installata nel sito a MW. In data Endesa Italia S.p.A. presentò ai Ministeri delle Attività Produttive e dell Ambiente un progetto di potenziamento, corredato da uno studio sull impatto ambientale, consistente nella trasformazione in ciclo combinato dell esistente sezione 4, mediante l installazione di due turbine a gas, di circa 25 MW ciascuna, e da relativi generatori di vapore a recupero, con un architettura in cui la turbina a vapore esistente era alimentata in parallelo dal vapore prodotto dai due generatori di vapore. In data è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n 275 la pronuncia di compatibilità ambientale del progetto, attraverso la quale il Ministero dell Ambiente esprimeva parere negativo alla realizzazione del progetto. Nella stessa data è stato presentato un nuovo progetto, corredato da uno studio di impatto ambientale, per la realizzazione di due turbine a gas per servizio di picco della potenza di 1 MWe ognuna, e di due moduli alimentati a olio vegetale, della potenza totale di 38 MWe, in sostituzione dell attuale sezione 4. Nel corso degli anni è stato sviluppato il progetto, tralasciando la parte relativa ai motori alimentati a olio vegetale, per i quali non è stato raggiunto un accordo con i produttori locali, che ha portato, nel mese di gennaio 211, all ottenimento del parere positivo di compatibilità ambientale con prescrizioni, da parte del Ministero dell Ambiente e del Ministero dei Beni e Attività Culturali. L istruttoria, che proseguirà nel 211, prevede, prima dell inizio delle attività, l intesa con la Regione Lombardia e l emissione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Contesto territoriale generale L area di pertinenza della Centrale è localizzata senza soluzione di continuità subito a sud del centro abitato di Ostiglia in prossimità del fiume Po, ed è attraversata dalla linea ferroviaria Verona-Bologna. Il centro abitato è caratterizzato principalmente da un tessuto urbano discontinuo. Nelle aree limitrofe alla Centrale si trovano complessi abitativi sparsi che presentano residenze tipiche delle aree rurali. ll territorio del comune di Ostiglia è collocato nel settore centro-orientale della Pianura Padana, in particolare tra la bassa pianura mantovana e le grandi valli veronesi. Il territorio si presenta morfologicamente pianeggiante con un altitudine media di 14 m s.l.m. Il comune di Ostiglia, caratterizzato da una forte vocazione agricola, ha abitanti (censimento 2) e una superficie territoriale pari a 39,71 km 2 ; il 9% del territorio è occupato da attività agricole, mentre le aree utilizzate per attività industriali, artigianato, terziario, agroindustriale e più in generale per servizi corrispondono a circa l 8% del territorio comunale. Attività economiche, agricole, zootecniche e aspetti infrastrutturali II territorio, molto antropizzato per I'intensa attività agricola, nel passato ha visto il diffondersi di insediamenti legati alia piccola proprietà fondiaria, trasformatisi poi in agglomerati urbani. L'agricoltura si basa principalmente sulla produzione cerealicola e foraggera con sviluppi importanti nella coltivazione del mais, della soia, del riso, del pioppo, dei frutteti e della vite; è inoltre importante e molto diffusa la presenza di allevamenti di suini, avicunicoli e bovini.
9 8 Nel territorio sono presenti aziende di piccola e media grandezza e alcuni siti industriali particolarmente importanti, soprattutto nelle vicinanze della città di Mantova. Il centro di Ostiglia è collegato ai centri circostanti tramite una rete viaria sviluppata verso tutte le direttrici. È presente una stazione ferroviaria attiva sulla linea Bologna-Verona il cui tracciato dista qualche decina di metri dall area della Centrale. Ostiglia ha recentemente inaugurato un piccolo porto commerciale sul canale navigabile Fissero-Tartaro non lontano dal confine comunale a nord del centro abitato. Aspetti naturalistici Nella vicinanze della Centrale si rilevano due aree di pregio naturalistico: la riserva naturale Paludi di Ostiglia e l isola naturale Boschina sul fiume Po, la cui presenza tuttavia non comporta vincoli legislativi o cautele particolari dal punto di vista ambientale. La riserva naturale Paludi di Ostiglia comprende la fascia palustre della valle del Busatello, che rientra nei confini regionali lombardi. La valle, che si estende per circa 2 km in direzione nord-sud, è compresa tra la confluenza dei fiumi Tione e Tartaro e il Canal Bianco. L ecosistema acquatico, dell estensione di circa 8 ettari, ospita una magnifica vegetazione palustre con assoluta prevalenza di cariceto e canneto. L isola naturale Boschina sul Po è un isola fluviale situata nell alveo del fiume, poco a valle di Ostiglia, a forma di fuso con l asse maggiore di circa 1.6 m e l asse minore di poco meno di 4 m. Definita biotopo dalla Regione Lombardia con Legge Regionale n. 33/77, è stata recentemente inclusa nell elenco delle riserve naturali. La vegetazione è ricca e variegata, soprattutto quella spontanea. Dal punto di vista avifaunistico, innumerevoli sono le specie che sostano o nidificano sull isola. Tra di esse basti citare il picchio verde, il picchio rosso, il barbagianni, il pendolino, la cinciarella e il martin pescatore. Tra le aree di pregio si segnala inoltre la più vicina Isola Boscona. L area in esame, compresa in un rettangolo di 24x14 km 2 di superficie individuabile nei fogli 63 e 75 della Carta d Italia IGM (1:25.), appartiene all unità denominata Zona della bassa pianura. Suolo e sottosuolo La conformazione geologica della zona esaminata si può descrivere brevemente osservando che la ripartizione dei terreni avviene su fasce pressoché parallele all asse del fiume Po; nella fascia più interna (isole fluviali e sponde del Po), i terreni rappresentati sono quasi esclusivamente sabbie e limi sabbiosi, all esterno di essa sono disposte simmetricamente le altre due con prevalenza assoluta di limi sabbiosi e argillosi. Alla periferia, sia a Nord sia a Sud del Po, s incontrano esclusivamente argille e argille limose. Questa presenza conferma l'influenza delle alluvioni del Po sulla ripartizione granulometrica (nel senso dell affinamento del terreno) allontanandosi dall asse del fiume stesso (le cave di argilla si trovano solo a qualche chilometro dal fiume). I primi 1-2 metri di terreno sono a granulometria essenzialmente fine (limi e argille), i successivi 5 metri sono composti da sabbie alternate a lenti di ghiaia, alle quali, in profondità, fa seguito un deposito prevalentemente sabbioso, con lenti e intercalazioni di argilla. Sulla base delle disposizioni stratigrafiche, la propagazione d inquinanti dall alto verso il basso risulta ostacolata dalle lenti di argille, praticamente impermeabili all acqua. Diversa appare la situazione negli strati più superficiali del terreno che possono divenire localmente permeabili a causa delle condizioni meteorologiche e dell azione capillare della falda freatica (ovunque molto vicina alla superficie). A Ostiglia prevalgono terreni limosi e limososabbiosi che difficilmente sono attraversati dall acqua piovana e che quindi rapidamente si saturano durante le precipitazioni. Il clima L insieme delle condizioni climatiche della Regione Padana è costituito essenzialmente da inverni rigidi ed estati calde con elevata umidità, specialmente nelle vicinanze dei corsi d acqua. Le nebbie sono frequenti, soprattutto in inverno, mentre le piogge sono distribuite regolarmente nel corso dell anno con manifestazioni temporalesche, a volte violente, nei mesi più caldi. Tale clima è determinato dall azione svolta sulla circolazione atmosferica dalle catene montuose appenninica e alpina e dal mare Adriatico che hanno una funzione di sbarramento nei confronti dei venti freddi settentrionali e d impedimento dell effetto mitigatore del mar Tirreno sulla parte occidentale della Pianura. Si determina in generale una scarsa circolazione delle masse d aria con presenza di venti deboli al suolo, di frequenti episodi di stagnazione dell aria negli strati bassi con conseguente aumento dell indice di umidità relativa, che favorisce la formazione delle nebbie.
10 9 I valori medi delle temperature annuali sono compresi tra i 12 e i 14 C; le medie massime di circa 3 C si rilevano in luglio-agosto, le minime di,1-,3 C nei mesi di dicembre-gennaio. Le escursioni termiche annue sono superiori ai 19 C. Tra i fenomeni tipici della Pianura Padana particolare attenzione spetta alle nebbie, molto frequenti nei mesi freddi, con un massimo poco accentuato a novembre e un minimo decisamente pronunciato a luglio. I venti dominanti presentano generalmente una direzione da ovest in autunno e in inverno e da est a ovest in primavera e in estate. Scheda tecnica della Centrale termoelettrica di Ostiglia Tipo d impianto Centrale termoelettrica costituita da tre unità a ciclo combinato e da un unità convenzionale Indirizzo e ubicazione S.S. 12 Abetone-Brennero km Ostiglia (MN). La Centrale termoelettrica di Ostiglia è situata nella parte sud-orientale della regione Lombardia e della provincia di Mantova (città di Mantova a circa 35 km), sul confine sud-ovest della regione Veneto (Rovigo a 6 km, Verona a 45 km) e a circa 2 km dal confine nord della regione Emilia Romagna (Ferrara a 55 km, Modena a 55 km) Proprietà E.ON Produzione S.p.A. Area Centrale 51. m 2 Potenza installata MW Codice NACE Energia netta annua prodotta GWh (media ultimi tre anni) Date entrata in esercizio commerciale Gruppo 1: , Gruppo 2: , Gruppo 3: , Gruppo 4: Numero di dipendenti al (Centrale), 1 (Staff E.ON) Elementi caratteristici: Gruppo 1 Potenza elettrica max: 384 MW; Alimentazione: gas naturale; Tipo ciclo: Bryton, ciclo combinato con turbina a gas da 25 MWe e generatore a vapore di recupero con turbina a vapore da 134 MWe; Combustori a ridotta emissione di ossidi di azoto DLN Gruppo 2 Potenza elettrica max: 384 MW; Alimentazione: gas naturale; Tipo ciclo: Bryton, ciclo combinato con turbina a gas da 25 MWe e generatore a vapore di recupero con turbina a vapore da 134 MWe; Combustori a ridotta emissione di ossidi di azoto DLN Gruppo 3 Potenza elettrica max: 384 MW; Alimentazione: gas naturale; Tipo ciclo: Bryton, ciclo combinato con turbina a gas da 25 MWe e generatore a vapore di recupero con turbina a vapore da 134 MWe; Combustori a ridotta emissione di ossidi di azoto DLN Gruppo 4 Potenza elettrica max: 33 MW; Tipo ciclo: Rankine, con surriscaldamento, risurriscaldamento e ciclo rigenerativo a 7 spillamenti da turbina; Riduzione emissione di ossidi di azoto attraverso B.O.O.S. Deposito combustibili Capacità deposito olio combustibile in centrale: 3 serbatoi da 5. m 3 Capacità deposito olio combustibile presso BSG: 2 serbatoi da 1. m 3 (bonificato gas free) Capacità deposito gasolio in centrale: 112 m 3 Capacità deposito gasolio presso BSG: 9,2 m 3 Ciminiere Gruppi 1 e 2: ciminiera in acciaio Ø 6,4 metri e altezza pari a metri 1 Gruppo 3: ciminiera in cemento armato con canna in acciaio Ø 6,4 metri e altezza pari a metri 15 Gruppo 4: ciminiera in cemento armato refrattario Ø 6,2 metri e altezza pari a metri 2 Figura 2
11 1 Il sito L attività principale svolta nel sito consiste nella generazione, trasformazione e immissione in rete di energia elettrica. Il sito produttivo consta di tre sezioni a ciclo combinato e di una sezione termoelettrica tradizionale. La produzione di energia elettrica avviene in modo indipendente in ognuna delle sezioni dell impianto. La tecnologia su cui si basa il processo produttivo è differente per la sezione a ciclo tradizionale rispetto a quelle a ciclo combinato caratterizzata, come meglio descritto in seguito, da elevati rendimenti termici e dall utilizzo del solo gas naturale come combustibile. Sezioni a Ciclo Combinato (1-2-3) La tecnologia del ciclo combinato consiste essenzialmente nell abbinamento di due sistemi: un ciclo turbogas e un sistema di generazione con acqua e vapore. Il funzionamento delle sezioni a ciclo combinato è illustrato schematicamente nella figura 3. Il gruppo turbogas consiste in una turbina a gas, completa di un combustore, all interno del quale avviene il processo di combustione tra il combustibile (gas naturale) e il comburente (aria ambiente); l aria che partecipa alla combustione subisce inizialmente una filtrazione spinta e successivamente una compressione a opera di un compressore assiale multistadio. Collegato all asse del turbogas vi è un alternatore che ha la funzione di generatore. L energia da esso prodotta è trasferita a un trasformatore che la eroga alla rete. I fumi caldi in uscita dalla turbina a gas vanno quindi ad alimentare una caldaia a recupero che trasforma l acqua in essa circolante in vapore a idonee condizioni di temperatura e pressione; il vapore così prodotto viene utilizzato nella turbina a vapore. L uso di turbine a gas accoppiate a caldaie a recupero permette di ottenere elevati rendimenti, perché parte dell energia termica scaricata attraverso i fumi viene recuperata, nonché bassi impatti sull ambiente, in quanto la combustione del gas naturale non dà luogo a emissioni di SO 2 e di polveri. Sezione convenzionale Gli elementi essenziali della sezione 4, schematizzati nella figura 4, sono descritti di seguito. Generatore di vapore: è costituito da una camera di combustione in cui il calore prodotto dalla combustione tra combustibile (mix di gas naturale e olio combustibile in rapporto 8 a 2) e comburente
12 11 (aria ambiente) viene trasferito all acqua di alimentazione che si trasforma in vapore. Le pareti del generatore di vapore sono costituite da pannelli di tubi percorsi dall acqua di alimentazione e/o vapore e all interno della camera vi sono ulteriori scambiatori di calore a serpentina. Turbina a vapore: trasforma l energia termica del vapore in energia meccanica. È costituita da tre stadi (alta, media e bassa pressione) installati su un medesimo albero che mette in rotazione l alternatore. Il vapore, dopo aver attraversato i tre stadi della turbina viene scaricato al condensatore. Alternatore: trasforma l energia meccanica fornita dalla turbina in energia elettrica. È costituito da uno statore e da un rotore. Trasformatore principale: eleva la tensione da 2 kv in uscita dall alternatore a 4 kv per l immissione sulle linee AT di trasporto dell energia elettrica. Condensatore: è costituito da un numero elevato di tubi attraversati dall acqua di raffreddamento. Il vapore scaricato dalla turbina, a contatto con tali tubi, si raffredda trasformandosi in acqua. Quest acqua è prelevata da idonee pompe per ritornare nel generatore di vapore, attraverso il ciclo termico. Aria compressa Combustibile Camera di combustione Gas caldi ingresso turbina Filtro aspirazione aria Compressore Turbina a gas Alternatore Trasformatore Gas caldi di scarico turbina Trasformatore Fumi in uscita Camino Acqua Vapore Turbina a vapore Alternatore Corso d'acqua Generatore di vapore a recupero Vapore in scarico Pompa Condensatore Acqua per la condensazione del vapore Pompa Figura 3 - Schema semplificato di un tipico ciclo combinato
13 12 Turbine idrauliche Sfruttando il salto dell argine del fiume Po, in corrispondenza della restituzione dell acqua condensatrice al fiume, sono state installate 4 turbine in asse con lo scopo di consentire il recupero, sotto forma di energia elettrica, dell energia idraulica che si rende disponibile allo scarico del circuito di raffreddamento della Centrale. Le singole turbine, del tipo a elica sommersa a pale fisse ad albero verticale, sono state costruite per essere accoppiate mediante un moltiplicatore di giri epicicloidale a un generatore asincrono. Ogni gruppo turbina-generatore è stato progettato per fornire una potenza massima erogabile pari a circa 56 kw. Combustibili utilizzati e modalità di approvvigionamento I combustibili utilizzati per la produzione di energia elettrica sono il gas naturale e, limitatamente alla sezione 4, l olio combustibile denso bruciato insieme al gas naturale in proporzione 2% OCD e 8% GN. Nella fase iniziale di accensione della caldaia 4, e comunque sino al raggiungimento di 15 MWe, per un maggior controllo delle emissioni inquinanti viene impiegato esclusivamente gas naturale. Olio combustibile L approvvigionamento di olio combustibile è ormai cessato, così come l effettivo utilizzo di alcune delle infrastrutture che erano al servizio di quest attività. Oleodotto: la Centrale di Ostiglia è servita da un oleodotto di proprietà proveniente dal deposito di Borgo San Giovanni, a sua volta collegato tramite un oleodotto di proprietà Tamoil alla raffineria omonima di Cremona. Entrambe le infrastrutture sono inutilizzate, sottoposte a pulizia e a controlli e sono mantenute in atmosfera inerte e controllata di azoto. Rampe di scarico autobotti: lo scarico delle autobotti per l approvvigionamento di olio combustibile avveniva in una specifica area collocata tra le sezioni termoelettriche e i serbatoi di stoccaggio con 1 rampe per lo scarico contemporaneo. Nel 21 non è avvenuto alcun approvvigionamento di olio combustibile. Depositi combustibili: la Centrale è dotata di un parco di serbatoi di stoccaggio interno della capacità totale di 15. m 3, ripartito in tre serbatoi a tetto galleggiante da 5. m 3 e di un parco esterno denominato deposito terminale di Borgo San Giovanni. Figura 4 - Schema semplificato processo produttivo ciclo tradizionale
14 13 Il deposito di Borgo San Giovanni, di proprietà E.ON Produzione S.p.A., è costituito da due serbatoi da 1. m 3 da cui si dirama, tramite stazione di misura e pompaggio, la tratta che alimenta la Centrale di Ostiglia. Attualmente il deposito di Borgo San Giovanni risulta completamente svuotato dalla presenza di olio combustibile dopo le operazioni che hanno portato il sito alla certificazione gas free. La tratta che collega il deposito alla Centrale, anch essa inutilizzata, è stata pulita ed è ora conservata in atmosfera inerte controllata di azoto. Le operazioni di gestione del parco serbatoi, incluse quelle di trasferimento delle acque reflue verso l impianto di trattamento degli scarichi della Centrale, è di competenza del personale della Centrale stessa. La movimentazione del rimanente combustibile tra i serbatoi di stoccaggio annessi all area di Centrale e i bruciatori dell unità produttiva 4 avviene per mezzo di una stazione di pompaggio della quale fanno parte riscaldatori a vapore necessari a innalzare la temperatura del combustibile a 11/12 C, filtri meccanici, contatori di portata, valvole di regolazione e blocco. Tutti gli spurghi, i drenaggi e gli scarichi delle valvole di sicurezza e di ogni componente, scaricano in recipienti detti ghiotte, collegati a tubazioni che consentono il recupero dell olio combustibile con invio dello stesso ai serbatoi di stoccaggio. Gas naturale Il gas naturale è fornito tramite gasdotto di proprietà della società SNAM. La portata trasferibile è di circa 4. Nm 3 /h, sufficienti ad alimentare le 4 sezioni termoelettriche e la caldaia ausiliaria. All esterno della recinzione della Centrale è situata la valvola SNAM d intercettazione generale del metanodotto; all interno è situata la stazione di decompressione, trattamento, analisi e misura del gas. A valle della stazione di misura sono derivate le quattro linee di condizionamento e riduzione di pressione per l alimentazione dei gruppi. La portata nominale di ogni linea è di circa 8. Nm 3 /h. Vi è, inoltre, una stazione di misura e di riduzione per la caldaia ausiliaria. Gasolio Viene utilizzato come combustibile dai gruppi elettrogeni e dalle motopompe antincendio di emergenza, dalle caldaie ausiliarie, dalle torce pilota del gruppo 4 e in caso di necessità, per eventuale indisponibilità del metano, per il primo avviamento del gruppo 4. La capacità complessiva di deposito gasolio della Centrale è di 112 m 3 ; di cui 1 sono stoccati in un serbatoio di servizio e i restanti nei serbatoi delle varie unità di emergenza. Il gasolio presente nel Deposito di combustibili di Borgo San Giovanni è stoccato in 5 serbatoi utilizzati per alimentare un gruppo elettrogeno di emergenza e quattro motopompe antincendio. La capacità complessiva di stoccaggio del gasolio del Deposito di Borgo San Giovanni è di 9,2 m 3. Ciclo acqua Acqua Condensatrice L acqua necessaria alla condensazione del vapore del ciclo termodinamico in uscita dalla turbina a vapore viene prelevata dal fiume Po tramite l opera di presa. La stessa attraversa il condensatore sottraendo calore e successivamente viene rilasciata nel fiume Po senza alcuna variazione di tipo chimico, ma con una temperatura più elevata di qualche grado rispetto al punto di prelievo. Acqua uso industriale L attività della Centrale necessita di acqua che abbia differenti gradi di purezza. L acqua del Po viene prelevata e pretrattata in un bacino chiariflocculatore per ottenere acqua industriale a servizio della Centrale e per costituire il principale accumulo di acqua antincendio. Parte dell acqua pretrattata viene indirizzata all impianto DEMI dove subisce un trattamento di demineralizzazione, costituito essenzialmente da uno scambio ionico con resine opportunamente predisposte. L acqua demineralizzata così ottenuta costituisce il fluido utilizzato nei cicli termici delle unità produttive, cioè l acqua che fluendo nelle caldaie diventerà vapore che si espanderà nelle turbine. Acqua uso civile La Centrale preleva acqua dall acquedotto comunale per i principali usi civili. Per le utenze che non necessitano strettamente di acqua potabile, al fine di preservare risorse d acqua pregiate, è stata opportunamente predisposta l alimentazione con acqua industriale. Acque reflue La Centrale è dotata di un sistema articolato per il trattamento delle acque reflue a valle di un sistema
15 14 di raccolta delle acque differenziato a seconda del tipo di refluo. La rete fognaria convoglia pertanto in modo separato acque meteoriche, acque inquinabili da acidi-basi, acque inquinabili da olii e acque sanitarie. Le acque sanitarie sono convogliate al collettore della fognatura comunale, mentre le altre sono sottoposte a specifici trattamenti. Le acque reflue sono controllate tramite analizzatori in linea e analisi di laboratorio. Al fine di assicurare il rigoroso rispetto dei limiti, sono stati predisposti una serie di allarmi e blocchi e la possibilità di rilanciare i reflui in testa agli impianti di trattamento, qualora i parametri rilevati non dovessero assicurare una qualità accettabile dello scarico. Struttura organizzativa di Centrale e responsabilità Capo Centrale Il Capo Centrale ha potere di decisione e spesa e, a tutti gli effetti civili e penali, ricopre il ruolo di Datore di Lavoro, con i relativi obblighi descritti nel D.Lgs. 81/8 e s.m.i. Con particolare riferimento al Sistema di Gestione Ambientale il Capo Centrale è responsabile di: definire la politica di sito; far rispettare le norme di legge che riguardano l esercizio degli impianti; definire gli obiettivi e l attuazione del programma ambientale; attuare il piano di formazione del personale; approvare le azioni correttive delineate in sede di audit; approvare la Dichiarazione Ambientale; predisporre e verificare l effettuazione di corsi di formazione sugli aspetti ambientali legati alle attività connesse all esercizio dell impianto; predisporre e verificare l effettuazione di audit interni. Alle dirette dipendenze del Capo Centrale è posta la Linea personale e servizi, che cura l amministrazione del personale, gli aspetti logistici (gestione della portineria, della mensa e del parco auto aziendale) e la gestione della segreteria. E.ON Produzione Capo Centrale Linea Personale e Servizi Manager Ambientale (RdD RSPP) Linea ambiente, sicurezza e autorizzazioni Capo Sezione Esercizio Capo Sezione Manutenzione Personale conduzione impianto in turno Laboratorio chimico e ambientale Reparto manutenzione meccanica Reparto programmazione e logistica Linea controllo economico dati di esercizio Reparto manutenzione elettroregolazione Figura 5: Organigramma della Centrale
16 15 Manager Ambientale Risponde al Capo Centrale ricoprendo il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione Protezione (RSPP) ai sensi del D.Lgs. 81/8 e di Rappresentante della Direzione (RdD) in ambito EMAS e ISO 141. Quale Rappresentante della Direzione ha la responsabilità di assicurare che i requisiti del Sistema di Gestione siano stabiliti, applicati e mantenuti in conformità al Regolamento EMAS (CE) e alla norma ISO 141. Il Manager Ambientale coordina e si avvale del personale della linea Ambiente, Sicurezza e Autorizzazioni per l espletamento delle pratiche legate a concessioni, denunce, autorizzazioni legate ad aspetti di ambiente e sicurezza connessi all esercizio dell impianto. Capo Sezione Esercizio Si avvale della collaborazione del personale addetto all esercizio dei gruppi operante in turni continui e avvicendati. Elabora e verifica le procedure operative di conduzione dei gruppi, di produzione e dei relativi servizi comuni in relazione alle prescrizioni ambientali e di sicurezza. Analizza e propone eventuali modifiche impiantistiche e/o procedurali riguardanti il rispetto delle prescrizioni ambientali e il miglioramento dell impatto ambientale dei gruppi di produzione. Coordina e si avvale del personale del Laboratorio Chimico e Ambientale, per prove e controlli chimici ambientali e per l assistenza su problemi chimici nella conduzione degli impianti. Capo Sezione Manutenzione Si avvale della collaborazione del personale inserito nelle aree Manutenzione Meccanica, Elettroregolazione, Programmazione e Logistica. Dispone con priorità l esecuzione degli interventi manutentivi eccezionali su parti dell impianto con riflessi ambientali. Predispone idonei programmi di manutenzione di macchine, apparecchiature e strumentazione con rilevanza ambientale. Ha in aggiunta il compito di coordinare tutte le attività riguardanti le procedure di manutenzione, la pianificazione delle attività manutentive, la gestione dell archivio tecnico, del magazzino, del ricevimento merci e dei rifiuti. Predispone e coordina la gestione dei programmi di ispezione e controllo, la preparazione, l esecuzione e la consuntivazione dei lavori, collabora alla definizione del programma annuale dei lavori e del budget della Centrale. Coordina e si avvale del personale della linea Controllo Economico dei Dati di Esercizio per l elaborazione e il controllo dei dati di esercizio (indisponibilità, consumo specifico ecc.), per l elaborazione e il controllo dei dati statistici su guasti e anomalie, per la gestione dei programmi di ispezione e di controlli sistematici e per le attività operative relative alla movimentazione dei combustibili.
17 16 La politica per l Ambiente e il Clima di E.ON Italia E.ON Italia crede nello sviluppo sostenibile e opera per distinguersi come realtà affidabile, sicura e orientata alla responsabilità di impresa. Parte di uno dei maggiori gruppi industriali del mondo nel settore energetico, la Società considera il rispetto dell ambiente e la tutela del clima fattori chiave per il successo duraturo delle proprie attività. Consapevole della rilevanza che le tematiche ambientali rivestono nell ambito delle attività aziendali, E.ON Italia si propone di perseguire una politica di impegno e trasparenza nella gestione ambientale, orientata alla progressiva riduzione dell impatto ambientale globale e locale attraverso il miglioramento continuo delle prestazioni. Le strategie Contribuiamo attivamente alle politiche di gruppo per la lotta ai cambiamenti climatici, attraverso un uso equilibrato e consapevole delle risorse naturali ed energetiche, al fine di favorire la diversificazione delle fonti primarie e nel rispetto dei requisiti di efficienza, economicità e sostenibilità. Valutiamo con sistematicità le ripercussioni sull ambiente delle attività e operiamo per ridurre gli impatti negativi in tutte le fasi, dalla progettazione alla dismissione. Favoriamo un atteggiamento preventivo che porti a minimizzare le emissioni alla fonte, promuovendo l efficienza e il risparmio energetico, il recupero dei rifiuti rispetto allo smaltimento in discarica, il riutilizzo delle acque rispetto allo scarico. Rispettiamo la biodiversità e il paesaggio come valori chiave che caratterizzano l ambiente in cui sono inseriti impianti e infrastrutture. Ricorriamo quando possibile alle migliori tecniche disponibili economicamente attuabili e promuoviamo, a tal riguardo, la ricerca e l innovazione. Promuoviamo presso i clienti un uso efficiente e responsabile dei nostri prodotti, attraverso la diffusione
18 17 della conoscenza e il coinvolgimento sui temi dell energia. Consideriamo le prestazioni dei fornitori in materia ambientale come parte integrante delle prestazioni aziendali. I princípi operativi Pieno rispetto degli obblighi di legge e di tutti gli impegni assunti in materia ambientale. Adozione, in ogni parte dell organizzazione che possa influenzare le prestazioni ambientali della società, di un sistema di gestione ambientale conforme agli standard internazionali, perseguendo l integrazione con altri sistemi di gestione esistenti e nascenti. Attribuzione a tutti i livelli di responsabilità chiare e definite. la catena degli approvvigionamenti con standard elevati in materia ambientale e coerentemente con le politiche aziendali. Pubblicazione annuale, ufficiale e strutturata, dei risultati ottenuti e degli impegni per il miglioramento ambientale. Tutela del canale di dialogo aperto con gli stakeholders, tenendo in considerazione dubbi e suggerimenti che dovessero emergere dal confronto. Il Board of Management di E.ON Italia adotta quale strategia di impresa la presente politica garantendo le risorse economiche e umane necessarie, promuovendo la sua diffusione a tutto il personale, ai fornitori e al pubblico e verificandone periodicamente l adeguatezza e l efficacia. Controllo costante delle attività attraverso l analisi ambientale sistematica, il monitoraggio dei processi, le verifiche periodiche e i riesami della Direzione. Formazione, addestramento, informazione e consultazione di tutti i collaboratori in merito alle problematiche ambientali delle proprie attività, alle procedure, alle leggi e alle misure di prevenzione. Promozione a tutti i livelli della conoscenza e diffusione di esperienze e risultati; sistematizzazione nell analisi degli eventi negativi e nella ricerca delle cause, creando così un sistema virtuoso di crescita. Diffusione della consapevolezza dell importanza che i comportamenti di ciascuno hanno nella protezione dell ambiente, promuovendo in tutti il necessario livello di coinvolgimento e partecipazione. Scelta di fornitori di qualità, che operino lungo tutta
19 18 Centrale di Ostiglia MW La politica del sito Il rispetto dell ambiente, il miglioramento continuo della sua protezione, la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sono priorità per la Direzione e per tutto il personale della Centrale Termoelettrica di Ostiglia. È ormai coscienza diffusa che il perseguimento di standard elevati di qualità relativi all ambiente di lavoro favorisca il miglioramento dell efficienza e delle prestazioni e costituisca un elemento di valorizzazione rilevante per l impianto stesso. Con questa premessa, per l implementazione di un Sistema di Gestione, conforme al Regolamento EMAS, alla norma UNI EN ISO 141, alla norma OHSAS 181 e ai documenti d indirizzo in materia di HSE, redatti ed emessi dal management di E.ON Italia, la Direzione e tutto il personale della Centrale si impegnano a: gestire la Centrale, progettare e realizzare le eventuali modifiche o le nuove attività, minimizzando e, ove praticabile, eliminando gli impatti ambientali e i rischi di infortunio e malattia professionale; promuovere l adeguamento della Centrale ai migliori standard tecnologici per l inserimento più efficiente nel sistema elettrico al fine di favorirne l'ottimizzazione; ottimizzare l uso delle risorse naturali attraverso un impiego razionale ed efficiente dei combustibili e delle materie prime in genere, favorendo il riciclaggio di rifiuti e sottoprodotti; gestire tutte le attività in conformità a leggi, regolamenti, direttive comunitarie e agli standard aziendali in materia di ambiente, sicurezza e igiene sul lavoro; assicurare la sistematica valutazione delle prestazioni ambientali, di sicurezza e della salute dei lavoratori, con particolare attenzione agli incidenti, quasi incidenti e alla gestione delle emergenze del sito attraverso un costante monitoraggio finalizzato a evidenziare gli elementi per il miglioramento delle prestazioni stesse;
20 19 responsabilizzare e coinvolgere i collaboratori e i fornitori/appaltatori, con una continua attività di consultazione, formazione, addestramento e informazione al fine di consolidare una gestione proattiva nei confronti delle tematiche ambientali e di sicurezza sul posto di lavoro; avvalersi di fornitori/appaltatori qualificati che operino con standard elevati in materia di HSE, richiedendo ed esigendo comportamenti coerenti con la politica del sito; promuovere la comunicazione e la cooperazione con le autorità, le istituzioni e le associazioni cittadine; assicurare una gestione trasparente dell impianto, promuovendo un dialogo aperto con il pubblico sulle problematiche ambientali e di sicurezza connesse all attività del sito. L introduzione e il mantenimento di un Sistema di Gestione, conforme al Regolamento EMAS sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit, alla norma ISO 141 e alla norma OHSAS 181, rappresentano lo strumento gestionale adottato per perseguire questa politica. Ostiglia, Antonio Doda Capo Centrale Ostiglia
21 2 Gli aspetti ambientali della Centrale di Ostiglia In occasione della prima Certificazione EMAS la Centrale realizzò l Analisi Ambientale Iniziale, finalizzata a strutturare in un ampio documento tutte le conoscenze sulle attività produttive e le loro ricadute sugli ecosistemi, sul quadro normativo ambientale e sul territorio circostante l impianto. Nel tempo è stato aggiornato il registro degli aspetti ambientali introducendo un approccio alla valutazione degli impatti prodotti che, basandosi sui requisiti stabiliti dal Regolamento EMAS e dalla norma ISO 141, ne consentisse una gestione e un monitoraggio continuo. Il metodo utilizzato adotta l approccio per processi e sottoprocessi. Attraverso l analisi delle attività svolte negli specifici luoghi della Centrale vengono quindi individuate le interazioni con l Ambiente, dette aspetti ambientali. Gli aspetti ambientali sono posti in relazione al funzionamento degli impianti al fine di rintracciare gli impatti prodotti in condizioni ordinarie, non ordinarie e di emergenza. Inoltre, tali aspetti definiti diretti si riferiscono al reale controllo che la Centrale opera su di essi, e si differenziano dunque da quelli indiretti. La valutazione ha il fine di rilevare se uno specifico aspetto ambientale produce un impatto significativo sull Ambiente. Sono presi in esame, quindi, attraverso schede di valutazione, numerosi parametri, come la pericolosità delle sostanze impiegate, la frequenza con cui l aspetto si presenta, la dimensione spaziale coinvolta, la presenza di procedure di controllo e altre variabili, allo scopo di comporre un quadro completo sull impatto finale. Gli aspetti ambientali significativi sono stati riportati in un apposito Registro e in risposta alle valutazioni effettuate scaturiscono precise azioni di miglioramento. La consapevolezza delle criticità ambientali da parte della Direzione, dunque, consente di formulare obiettivi di miglioramento e programmi di attuazione aderenti alla realtà del sito. Di seguito si riporta una descrizione dettagliata degli aspetti ambientali, evidenziando nei casi più significativi le azioni di prevenzione messe in atto e i relativi sistemi di controllo.
22 21 Per una migliore comprensione dei criteri adottati per la valutazione della significatività degli aspetti si rimanda il lettore all appendice I criteri di valutazione della significatività, nella quale vengono elencati gli aspetti ambientali significativi ovvero quelli aventi indice di significatività pari a L3, L2 o L1. Gli aspetti ambientali diretti La Centrale ha ottenuto il l Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), con decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi del D.Lgs. 59/25 e s.m.i., che ha rivisto l impianto autorizzativo dell impianto nell ottica di una tutela integrata di tutte le matrici ambientali, considerando la globalità degli impatti prodotti, e di un approccio tendente a ottenere una sempre maggiore efficienza ambientale tramite la progressiva adozione delle migliori tecniche disponibili. Proprio in seguito all entrata in vigore dell A.I.A., alcuni limiti o condizioni di esercizio risultano maggiormente restrittive rispetto al passato. Emissioni in atmosfera Le emissioni generate da un impianto termoelettrico sono funzione della tipologia di combustibile bruciato e dell assetto impiantistico utilizzato. La Centrale di Ostiglia dispone di tre sezioni a ciclo combinato alimentate esclusivamente a gas naturale e di una sezione termoelettrica tradizionale, dove è possibile utilizzare un mix di combustibili formato per il 2% da olio combustibile e per il restante 8% da gas naturale. A partire dall entrata in vigore dell A.I.A. i valori limite alle emissioni sono quelli indicati nella tabella di figura 6. Ogni gruppo termoelettrico dispone di un sistema di controllo in continuo delle emissioni (SME) costituito da un insieme di strumenti dedicati al monitoraggio delle sostanze inquinanti. Tale sistema acquisisce in continuo dall impianto tutti i dati istantanei che servono e ne ricostruisce i valori medi orari, giornalieri, mensili ecc. secondo quanto richiesto dalla legge. Sono sottoposte a rilevazione in continuo le concentrazioni nei fumi relative a biossido di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio e polveri. Oltre alle concentrazioni degli inquinanti elencati sono Valori limite delle emissioni Parametro SO 2 NO x (come NO 2 ) Polveri CO Moduli 1,2,3 (*) 15% O 2 gas secchi [mg/nmc] Modulo 4 (**) 3% O 2 gas secchi [mg/nmc] 2/4 (***) (*) Limiti orari. (**) I valori limite si considerano rispettati se: nessun valore medio mensile supera i pertinenti valori limite di emissione; il 97% di tutte le medie di 48 ore non supera il 11% dei valori limite di emissione previsti per SO2 e Polveri; il 95% di tutte le medie di 48 ore non supera il 11% dei valori limite di emissione previsti per NOx. (***) 2 mg/nmc in inverno (ottobre-marzo); 4 mg/nmc in estate (aprile-settembre). Figura 6
23 22 misurate la concentrazione di ossigeno, la temperatura e la pressione dei fumi. I risultati delle misure sono inviati periodicamente all autorità di controllo. Le analisi in continuo sono completate da campionamenti discontinui per la ricerca di ulteriori inquinanti, svolti secondo le periodicità definite dal Piano di Monitoraggio e Controllo dell A.I.A. L unità 4, in base a quanto contenuto nella Autorizzazione Integrata Ambientale, potrà essere in esercizio per un massimo di 2.5 ore/anno, fino al momento della sua cessazione (entro il 212). Nel grafico di figura 7, sono riportate le emissioni annue totali suddivise per tipologia d inquinante. La diminuzione degli inquinanti, emessi tipicamente dalla sezione 4 (SO 2 Polveri), a fronte di un aumento nel consumo di OCD e di una riduzione della produzione, è da ricondursi principalmente alla tipologia di olio combustibile utilizzato (per es., minore tenore di zolfo). L aumento di ossidi di azoto emessi riflette invece l aumento di produzione registrato nel 21 dai gruppi a ciclo combinato (unità 1, 2 e 3) della Centrale. Quantità di inquinanti emessi in atmosfera t SO NO Polveri Figura Emissioni di CO 2 Nel corso del 24 è iniziata l attuazione del protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO 2 ) ed è stata recepita in Italia la parte della Direttiva Europea 23/87/CE riguardante lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra nell ambito della Comunità Europea, fissando l obbligo per tutti i gestori di grandi impianti di combustione di ottenere l autorizzazione alle emissioni di CO 2 e di comunicare x annualmente le emissioni. Il grafico sottostante evidenzia una tendenza alla costante diminuzione dei livelli di emissioni di CO 2 fino al 29, anno in cui si è avuto un brusco calo della domanda di energia. Nel 21 si registra invece un contenuto aumento delle emissioni, con valori ancora molto al di sotto della quota assegnata, dovuto all incremento della produzione. Quantitativo di anidride carbonica emessa kt Quote CO 2 CO 2 emessa Figura Le modalità per la raccolta dei dati e gli algoritmi necessari a ottenere il valore della quantità annua di CO 2, nonché tutte le operazioni necessarie alla convalida del dato e alla sua comunicazione all autorità competente, sono gestiti tramite un apposita Procedura Operativa. Immissioni in atmosfera La qualità dell aria del territorio mantovano è determinata dalla presenza più o meno rilevante di alcuni inquinanti prodotti dalle attività industriali, dal traffico veicolare e dagli impianti di riscaldamento. La porzione di territorio mantovano denominata Destra Secchia su cui insiste la Centrale di Ostiglia è interessata da una tipologia di emissioni in atmosfera provenienti da fonti industriali diverse fra le quali prevalgono quelle da centrali termoelettriche, industrie chimiche, metalmeccaniche, del pannello truciolare e della produzione del vetro. Per controllare la qualità dell aria, in ottemperanza a quanto prescritto dai decreti autorizzativi alla trasformazione a ciclo combinato, è stato realizzato un idoneo sistema di monitoraggio dello stato della qualità dell aria e dei relativi impatti in termini di deposizioni al suolo e bioaccumulo. La rete di rilevamento della qualità dell aria è stata consegnata, dopo alcuni mesi di prova, all autorità di controllo che è subentrata a titolo definitivo nella gestione
24 23 meteo Rete di Rilevamento della Qualità dell Aria del Destra Secchia nella Provincia di Mantova 3221 Localizzazione delle postazioni di misura Cte E.ON Cte Edilpower Figura 9 - Ubicazione delle stazioni di rilevamento della qualità dell'aria Tutte le misure dalle stazioni di monitoraggio sono teletrasmesse in tempo reale all ARPA di Mantova, dopo essere state acquisite e validate da un sistema elettronico che le memorizza e consente l estrazione dei dati elementari e l elaborazione d informazioni statistiche. I dati rilevati sono disponibili sul portale Internet di ARPA Lombardia che provvede giornalmente alla pubblicazione di un bollettino scaricabile all indirizzo Per una più completa interpretazione dei dati è inoltre possibile consultare il Rapporto sullo stato dell ambiente in Lombardia, pubblicato annualmente sul portale. Scarichi idrici Acque di raffreddamento condensatori La quasi totalità dell acqua prelevata è utilizzata per la condensazione del vapore ed è interamente restituita al fiume Po. L acqua restituita ha le stesse caratteristiche chimiche di quella prelevata, con un piccolo incremento di temperatura. Il quantitativo di acqua di raffreddamento scaricata dipende direttamente dalle ore di funzionamento delle unità produttive. Il monitoraggio continuo delle temperature allo scarico è assicurato da termocoppie installate sulle condotte di mandata che trasmettono i valori rilevati direttamente in sala manovra. Analizzatori N. Località 3228 Ceneselli 3226 Serimide 3227 Melara 3223 Borgofranco 3224 Schivenoglia 3221 Ostiglia 3222 Pieve 3225 Magnacavallo Analizzatori NO x PM 1 PM 2,5 BTX CO O 3 SO 2 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Figura 1
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