LE SCHIZOFRENIE. 8 Novembre Corso AS Provincia - Dr. Gadaldi
|
|
- Lucia Porta
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LE SCHIZOFRENIE Emil Kraepelin Eugene Bleuler
2 Il termine schizofrenia Nel 1899 Kraepelin distinse le psicosi endogene (non causate da una organica dimostrabile) in due grandi categorie: la demenza precoce e la psicosi maniacodepressiva. Nel 1911 Bleuler, considerando che la d e m e n z a n o n è s e m p r e u n a conseguenza della malattia e che la malattia non è sempre precoce, propose il termine schizofrenia.
3 La schizofrenia è il disturbo mentale più grave e invalidante per diverse ragioni: per l enorme sofferenza che induce, per la disabilità che comporta, per lo stigma che colpisce chi ne è affetto, per le difficoltà che pone alle famiglie e ai servizi di assistenza.
4 Colpisce l 1% circa della popolazione, senza distinzione di razza, cultura o classe sociale. La prevalenza del disturbo nella vita è del 4 per Si può quindi stimare che, solo in Italia, persone sono, o sono state, affette da tale patologia. Secondo l OMS è responsabile dell 1.1% del totale di anni di vita persi a causa della disabilità che determina e dell 2.8% di anni vissuti in condizioni di disabilità. Ha costi sociali elevatissimi: il 75% delle risorse stanziate per la psichiatria è utilizzato per la cura dei pazienti schizofrenici, che rappresentano il 20% dei malati psichiatrici.
5 Colpisce prevalentemente il sesso maschile (Maschi/femmine = 1.40) e in forma più grave, con maggiori sintomi negativi, minore probabilità di guarigione e con un esito complessivamente peggiore.
6 La schizofrenia non è una malattia, ma una sindrome: nessuno infatti dei sintomi presenti è patognomonico per la schizofrenia.
7 Dimensioni della schizofrenia La schizofrenia è caratterizzata dall associazione di tre componenti psicopatologiche fondamentali definite, appunto, dimensioni, ossia da tre gruppi di sintomi, ognuno dei quali è generato da una comune alterazione di una funzione psichica.
8 Dimensioni della schizofrenia 1. Trasformazione della realtà, che è espressa fenomenologicamente da deliri e allucinazioni (sintomi positivi). 2. Impoverimento ideo affettivo, che si manifesta con sintomi quali alogia, abulia, apatia, asocialità (sintomi negativi). 3. Disorganizzazione del pensiero, dell eloquio e del comportamento (disorganizzazione mentale e cognitiva).
9 Dimensioni della schizofrenia Le tre dimensioni sono sempre contemporaneamente presenti nel corso del disturbo schizofrenico, anche se una dimensione può essere preminente rispetto alle altre in un determinato momento del decorso della patologia.
10 Patogenesi La schizofrenia è una patologia multifattoriale, è infatti il risultato complesso di alterazioni biologiche, di fallimenti nelle relazioni oggettuali precoci, di ripetute esperienze traumatiche, di gravi deficit cognitivo affettivi.
11 Multifattorialità Il fattore di rischio principale è la familiarità per il disturbo, mentre il rischio nel corso della vita per la popolazione generale è di circa l 1%, per i parenti di primo grado di un malato il rischio sale al 6.5% e sale oltre il 40% nei gemelli omozigoti.
12 Etiologia Nonostante di schizofrenia si parli dai primi anni del 900 (Bleuler, ), n o n s i s o n o a n c o r a individuate cause certe.
13 Etiologia alterazioni genetiche : gli studi più recenti suggeriscono una concordanza per la schizofrenia nei gemelli omozigoti del 30 40%. Non è chiaro se la modalità di trasmissione sia di tipo mendeliano o meno. Probabilmente vi è un etereogenità genetica, ossia sono coinvolti più geni difettosi, e una penetranza incompleta, dato che meno della metà dei gemelli omozigoti sono concordanti per tale patologia. Una delle ipotesi più interessanti ( Kendler, 1986) è che i geni controllano il grado di sensibilità individuale nei confronti di aspetti ambientali predisponenti, che aumentano il rischio di sviluppare la schizofrenia.
14 Etiologia Alterazioni biologiche: il sistema neurotrasmettitoriale principalmente coinvolto nella patologia schizofrenica è quello dopaminergico. Recenti ricerche (Freedman,1996) hanno suggerito che sono caratteristiche della schizofrenia diffuse perdite del normale filtro sensoriale nel sistema nervoso centrale. Pertanto il soggetto non riesce a bloccare stimoli irrilevanti e avverte una sensazione cronica di sovraccarico sensoriale. Fattori ambientali: danni perinatali, infezioni virali durante la gestazione, problemi di perfusione ematica intrauterina,etc. Fattori psicologici: traumi infantili, precoci separazioni, etc. (nessuna delle scoperte della ricerca biologica attenua però un dato fondamentale: la schizofrenia insorge in una persona che ha una particolare configurazione psicologica ).
15 Modello bio-psico-sociale Si parla pertanto di modello biopsico-sociale in quanto all insorgere della schizofrenia concorrono diversi fattori eziologici: alterazioni genetiche, biologiche, ambientali e psicologiche.
16 Sono quindi necessari interventi terapeutici a più livelli, come scrive infatti McGlashan (1989): solo il 10% dei pazienti schizofrenici è in grado di rispondere adeguatamente a un approccio terapeutico che preveda l uso solamente di farmaci e di un breve ricovero, il restante 90% necessita di interventi terapeutici complessi, che prevedono l integrazione di farmacoterapia, psicoterapia, interventi psicoeducativi sulla famiglia, interventi riabilitativi e/o assistenziali.
17 Esordio In età giovanile: nei maschi anni, nelle femmine anni. L esordio socialmente visibile raramente coincide con quello reale. E generalmente insidioso e lento: ragazzi che tendono a isolarsi, a perdere amici e interessi, ad avere difficoltà scolastiche o lavorative.
18 Personalità premorbosa Solo nel 50% dei casi ci troviamo di fronte a tratti che differenziano i soggetti che svilupperanno la schizofrenia dagli altri. Si tratta di giovani introversi e isolati, con scarsa tolleranza alle frustrazioni, con scarsa capacità di contatto emotivo, senza amici e relazioni con l altro sesso, che trascorrono la maggior parte del loro tempo dinanzi alla TV, al computer o ascoltando musica.
19 Marker di rischio Fattori eziologici precoci: storia familiare di schizofrenia, complicanze perinatali, esposizione della madre a virus influenzale durante la gravidanza, deficit neurocomportamentali, separazione dai genitori durante il primo anno di vita, famiglia disfunzionale o istituzionalizzazione. Precursori comportamentali e sociali di malattia mentale (isolamento, ansia, etc.).
20 Sintomi prodromici Cambiamento della personalità dopo un life event : diploma di maturità, servizio militare, etc. (I familiari riescono sempre a identificare un prima e un dopo nel modo di essere del paziente). Ritiro sociale, diminuite capacità di svolgere un compito, convinzioni insolite (telepatia), ansia, perplessità, preoccupazioni somatiche.
21 Periodo di stato: sintomi Mancanza di insight e quindi scarsa compliance alle cure Sintomi positivi Sintomi negativi
22 Sintomi positivi Allucinazioni uditive (voci che commentano, conversano, ordinano, etc.), somatico tattili, olfattive, visive. Deliri di persecuzione, di gelosia, mistici, erotici, megalomanici, di lettura o furto o trasmissione del pensiero. Comportamento bizzarro. Disturbi formali del pensiero quali disorganizzazione, riposte di traverso, illogicità, etc.
23 Sintomi negativi Appiattimento affettivo Alogia (impoverimento del pensiero) Abulia apatia Anedonia asocialità Compromissione dell attenzione
24 Interpretazione del sintomo Il sintomo nasce sempre dall angoscia che il conflitto intrapsichico genera. E nell Io del soggetto che si origina l angoscia ed è dall Io che parte la difesa della quale il sintomo è il prodotto finale. Esso è pertanto contemporaneamente espressione della paura e della difesa contro la paura e permette di soddisfare il desiderio evitando la paura. I sintomi psicotici hanno quindi un significato.
25 Classificazioni della schizofrenia ICD X: schizofrenia ebefrenica schizofrenia paranoide schizofrenia catatonica schizofrenia simplex schizofrenia residuale DSM IV R: tipo paranoide tipo disorganizzato tipo catatonico tipo indifferenziato tipo residuo
26 Fattori prognostici Positivi: esordio acuto buon funzionamento pre morboso sesso femminile età d esordio tardiva Negativi: inizio subdolo impoverimento ideo affettivo familiarità positiva esordio precoce scarso sostegno familiare
27 Decorso ed esiti Solo nel 25% dei casi assistiamo a una completa remissione della sintomatologia, nel 50% si ha una guarigione sociale e nel restante 25% un progressivo, grave deterioramento nonostante cure appropriate.
28 Comprensione psicodinamica della schizofrenia Due sono i modelli teorici principali, spesso in conflitto tra loro: Modello del conflitto Modello del deficit
29 Modello interpretativo psicodinamico di Pao (1979) Alla base della schizofrenia vi sarebbe un sé fragile, frutto dell interazione di fattori maladattativi genetico-biologici presenti alla nascita e di fattori maladattativi psicologici dovuti all ambiente familiare. Di fronte a situazioni conflittuali, soprattutto di tipo aggressivo e legate al processo autonomia dipendenza, l Io-Sé vulnerabile non è in grado di gestire l angoscia che si genera ed è costretto, per mantenere un sentimento di sicurezza, a ricostruire un Sé patologio, responsabile dei sintomi.
30 Modello interpretativo psicodinamico di Pao Pao distingue quattro diverse categorie di schizofrenia, utilizzando come punto di riferimento la storia dello sviluppo emotivo.
31 Schizofrenia I La figura materna non presenta patologia schizoide La storia del paziente rivela un evoluzione e un funzionamento quasi adeguati fino ai vent anni circa Il paziente presenta sintomi acuti quando affronta l ultimo stadio del secondo processo di separazione-individuazione L esordio è acuto e grave e predominano i sintomi positivi. Ciò dimostra come tale paziente non abbia bisogno di nascondere la propria angoscia alla madre e ciò è indice di una prognosi migliore Anche nei momenti peggiori sa cosa sta accadendo intorno a lui e se l ambiente terapeutico è favorevole risponde prontamente. Solitamente i sintomi regrediscono in pochi mesi e segue una guarigione sociale Il problema principale di questo paziente risiede nel lato conflittuale del continuum conflitto-deficit ed ha la possibilità di sviluppare un rapporto terapeutico soddisfacente Terapia di elezione è la psicoterapia psicoanalitica modificata.
32 Schizofrenia tipo II I genitori sono estremamente disturbati e tendono a boicottare il trattamento e spesso la prognosi dipende dalla possibilità di togliere il paziente dal controllo dei genitori Infanzia e fanciullezza più disturbate Deciso ritardo in ogni fase dello sviluppo L esordio avviene a metà adolescenza, durante il processo di allentamento dei legami con l oggetto primario L esordio è graduale La probabilità che superi la malattia è scarsa Se trattato con farmaci può agire adeguatamente in un ambiente protetto, ma appare come se la malattia gli avesse tolto qualcosa di vitale Una psicoterapia intensiva orientata psicoanaliticamente può migliorare la prognosi
33 Schizofrenia tipo III Genitori gravemente disturbati: il paziente impara precocemente che una separazione emotiva dalla madre potrebbe significare la morte emotiva di quest ultima Infanzia e fanciullezza molto disturbate Funzionamento difettoso dell Io fin nelle prime fasi evolutive Viene sopraffatto dall angoscia al minimo intensificarsi della pulsione L esordio è all inizio della pubertà, è insidioso e assume la forma di affetto appiattito, di riso sciocco, di pensiero autistico, di assillo per l incesto, la religione, la vita e la morte La prognosi è grave Il trattamento non deve essere centrato sul conflitto
34 Schizofrenia tipo IV Inizialmente il paziente poteva appartenere ai tipi precedentemente descritti, ma dopo anni di malattia e ospedalizzazione sembra essere privo di ogni speranza. E in uno stato di assoluta disperazione e rassegnato a considerare la malattia come un modo di vivere La prognosi è grave, ma non infausta
35 Modello interpretativo di Zapparoli Sul modello di Pao, Zapparoli divide i pazienti in tre gruppi a secondo che prevalgano nella genesi della malattia fattori di deficit (determinati dall interazione tra fattori costituzionali e ambientali) o fattori conflittuali.
36 IL CONCETTO DI BISOGNO
37 In senso generale si definisce bisogno lo stato di un essere in rapporto a ciò che gli è necessario in vista di qualsivoglia fine, sia interno sia esterno, sia che lo ignori sia che lo sappia (Lalande, 1926)
38 Maslow (1954) li ha distinti in sei livelli, da quelli di base ai più complessi Bisogni di sopravvivenza: cibo, aria, acqua, temperatura, eliminazione, riposo e libertà dal dolore. Bisogni di stimolo: sesso, attività, esplorazione, manipolazione, novità. Bisogni di sicurezza: sicurezza, protezione. Bisogni di amore: amore, appartenenza, intimità. Bisogni di stima: stima degli altri, autostima. Bisogni di autorealizzazione: il processo che consiste nell utilizzare al massimo le proprie abilità e potenzialità.
39 Lo psicotico e i suoi bisogni Lo psicotico non esprime mai il bisogno come tale e in modo diretto, ma nella maggior parte dei casi lo esprime in modo distorto e mascherato. La distorsione del bisogno è tanto più accentuata quanto più è grave lo stato di malattia.
40 Zapparoli colloca i bisogni dello psicotico lungo un continuum ai cui estremi troviamo: da un lato il bisogno della guarigione clinica, con il raggiungimento di una sufficiente autonomia dall altro il bisogno di mantenere con l oggetto una relazione simbiotica, che permetta la manifestazione delle angosce, dei deliri, senza che per questo il soggetto debba necessariamente essere trattato sempre come un malato da curare
41 Il paziente psicotico entra in rapporto con i propri bisogni in modo particolare rispetto all individuo sano. I bisogni hanno assunto per lui il significato di forze distruttive incontrollabili. Nella relazione primaria, infatti, il soggetto psicotico ha dovuto subire numerose e ripetute esperienze di frustrazioni precoci rispetto ai propri bisogni, che non ha potuto strutturare un aspettativa positiva di soddisfacimento del bisogno.
42 Per lo psicotico avere un bisogno diventa fonte di conflitto e si difende, quindi, dall angoscia generata dal conflitto, negando il bisogno o comunque utilizzando meccanismi di difesa, che rendono impossibile individuare con certezza il bisogno e soprattutto soddisfarlo in modo continuo e completo
43 Se la negazione del bisogno è il tentativo estremo, che l individuo psicotico mette in atto per difendersi dall angoscia generata dal percepire il bisogno, il bisogno di non avere bisogni esprime il tentativo più radicale di difesa.
44 Anche il rapporto con l oggetto che soddisfa il bisogno è per lo psicotico conflittuale: tanto più l altro è sentito importante per la propria sopravvivenza, tanto più è intenso il dilemma bisogno-paura dell oggetto.
45 La paura nasce sia dall enorme potere che l oggetto viene ad assumere, essendo avvertito come fondamentale per la propria sopravvivenza, sia dal pericolo di poterlo perdere o di doversene separare.
46 Bisogni tipici del paziente psicotico: Bisogno di un oggetto inanimato; Bisogno di continuità; Bisogno di non avere bisogni; Bisogno di porre richieste impossibili; Bisogno di mantenere la fusionalità simbiotica totale o parziale o di progredire oltre essa.
47 E nostro compito comprendere se quel particolare paziente che abbiamo di fronte sia in grado di procedere verso una maggiore autonomia e quindi recuperare la possibilità di vivere i bisogni, o se, al contrario, debba semplicemente essere supportato rispetto ai deficit che presenta.
48 Il rischio fondamentale che corriamo nel trattamento dei pazienti è quello di proiettare su di loro i nostri bisogni e di pretendere che sia il paziente ad adattarsi a noi e non viceversa.
49 L èquipe multiprofessionale integrata come modello di risposta al bisogno
50 I Percorsi di cura in Psichiatria Assunzione in cura Consulenza Presa in carico
51 La modalità di cura della Presa in Carico è indicata per gli utenti affetti da disturbi psichici gravi e portatori di bisogni "complessi".
52 La realizzazione della presa in carico del paziente grave e multiproblematico, in una prassi costantemente orientata allo sviluppo di una proficua alleanza di lavoro, rappresenta una mission specifica del DSM.
53 Per gli utenti dei DSM che presentano bisogni complessi, ovvero che presentano una diagnosi di disturbo psichico grave e che presentano deficit nel funzionamento psicosociale e nella rete familiare e sociale, la presa in carico rappresenta il modello di buona pratica clinica
54 L'identificazione di tali utenti avviene attraverso una valutazione multidimensionale, che considera le diverse aree che concorrono a definire il "profilo di salute": SEGUE
55 diagnosi nosografica (diagnosi elettive: disturbi psicotici, gravi disturbi affettivi, gravi disturbi di personalità) gravità clinica caratteristiche della rete familiare e psicosociale funzionamento sociale
56 La valutazione multidimensionale è multiprofessionale e ha lo scopo di permettere la rilevazione di bisogni del paziente grave, che sono sia bisogni sani che bisogni patologici
57 La rilevazione dei bisogni e la risposta ad essi avviene, nel nostro DSM, attraverso il lavoro in èquipe secondo il modello dell èquipe funzionale integrata (Prof. Zapparoli) Dell èquipe fanno parte diverse figure professionali, ognuna con una propria specificità e pari dignità funzionale.
58 L èquipe e il Piano di Trattamento Individuale (PTI) Psichiatra Ass. Sociale PTI EQUIPE Psicologo Educatore Infermiere Corso AS Provincia- Dr. Gadaldi
59 Un Esempio Clinico (AS Romeri e AS De Stefani)
60
61
Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62
NEU-07-IV_ I_XVI 7-08-2009 13:56 Pagina V Indice Prefazione alla quarta edizione Prefazione alla prima edizione XI XIII Parte prima Concetti e metodi 1. I concetti fondamentali della psicopatologia descrittiva
DettagliLA SCHIZOFRENIA RILEVANZA SOCIALE
LA SCHIZOFRENIA RILEVANZA SOCIALE 1. Insorge in genere in età giovanile 2. Accompagna di solito l individuo id per buona parte della sua esistenza 3. Compromette in misura significativa il funzionamento
DettagliI DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico
I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico Notari, Gandione M, Tocchet A, Galli dela Mantica M, Longo E, Notari D, Davico C, Larosa P, Gerardi S, Bartolotti I, Pagana L, Ruffino C Dipartimento
DettagliNegli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione
Introduzione Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione intendiamo persone che soffrono di disturbi psicotici come la schizofrenia
DettagliLE MALATTIE PSICO SOMATICHE
LE MALATTIE PSICO SOMATICHE Il termine psico-somatica somatica fu usato per la prima volta da Heinroth nel 1818, nel testo disordini dell anima anima in cui discuteva il RUOLO giocato dai FATTORI EMOTIVI
DettagliComunità terapeutica «Il Melograno»
Comunità terapeutica «Il Melograno» Piano nazionale per la salute mentale 2013 Nel documento «Piano Nazionale di A zioni per la SaluteMentale-PANSM- elaborato dal gruppo interregionale salute mentale (GISM)
DettagliDISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I)
DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) *Anomalie estreme dello sviluppo con esordio nei primi tre anni di vita (precoci, prevenzione, outcome), non normali in nessuno stadio dello sviluppo
DettagliDisturbi Pervasivi dello Sviluppo
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H SSIS '09- Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico
DettagliIL METODO CLINICO. (Tugnoli, 2013)
IL METODO CLINICO PSICOLOGIA CLINICA klinikos, kline letto Malattia Cura Vicinanza al pz. -Sofferenza del pz. -Scienza del curante L INCONTRO CON IL PAZIENTE DOMANDA Soggettività del Pz: bisogno/sofferenza
DettagliIL DISTURBO MENTALE NELL ADOLESCENTE : Emergenza - priorità - sfida. Dott.ssa Zanetti Edda UONPIA A.O. SpedaliCivili
IL DISTURBO MENTALE NELL ADOLESCENTE : Emergenza - priorità - sfida Dott.ssa Zanetti Edda UONPIA A.O. SpedaliCivili 12 Dicembre 2014 L infanzia e l adolescenza sono momenti cruciali per la costruzione
DettagliDisturbi psicotici. Schizofrenia Disturbo schizofreniforme Disturbo schizoaffettivo Disturbo delirante Disturbo psicotico breve
Disturbi psicotici Schizofrenia Disturbo schizofreniforme Disturbo schizoaffettivo Disturbo delirante Disturbo psicotico breve Schizofrenia Emil Kraepelin: demenza precoce EugenBleuler: schizofrenia, descrivendo
DettagliI Disturbi Gravi di Personalità nella Regione Emilia Romagna
I Disturbi Gravi di Personalità nella Regione Emilia Romagna Responsabile servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Regione Emilia Romagna 1 Le Politiche di Salute Mentale dell
DettagliESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli
ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli www.spaziogratis spaziogratis.net/web/.net/web/associazionepraxis
DettagliBASI TEORICHE E GENERALITÀ
INDICE PRESENTAZIONE DELL EDIZIONE ITALIANA PREFAZIONE PREMESSA V VII IX Parte prima BASI TEORICHE E GENERALITÀ INTRODUZIONE 3 CAPITOLO 1 Principali fonti teoriche della psichiatria infantile clinica 7
DettagliL esperienza dei genitori: dinamiche emotive e familiari
L esperienza dei genitori: dinamiche emotive e familiari Dr. Emanuele Basile Psicologo Terapeuta Familiare Servizio di Psicologia della famiglia IRCCS E. Medea Ass. La Nostra Famiglia Bosisio Parini (Lc)
DettagliLa Psicologia come risorsa Bologna 28 o2obre 2016
La domanda di benessere psicologico nelle cure primarie: prospettive, problemi, opportunità dott. Lisa Cacia La Psicologia come risorsa Bologna 28 o2obre 2016 SALUTE : uno stato di completo benessere fisico,
DettagliAspetti psicologici del dolore
OSPEDALE SENZA DOLORE Aspetti psicologici del dolore di Marcello Giove Ivrea, 7.11.2011 IL DOLORE È. "un'esperienza sgradevole, sensoriale ed emotiva, associata a un danno dell'organismo: attuale o potenziale
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA Relatore: Annalisa Pelosi 1 2 Il Ritardo Mentale 1. Criteri Diagnostici Definiamo il ritardo mentale una condizione clinica complessa, caratterizzata dalla presenza di un
DettagliLA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra
LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO Anna Caparra OSAS LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO e una condizione morbosa caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione completa (apnea)
DettagliDipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale
Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE TUTELA SALUTE MENTALE DIPARTIMENTI
DettagliCittadinanza, umanizzazione e dignità nella presa in carico delle persone adulte con disabilità complesse (I sessione)
Forum sulla Non Autosufficienza Bologna 9-10 novembre 2011 Centro Congressi Savoia Hotel Cittadinanza, umanizzazione e dignità nella presa in carico delle persone adulte con disabilità complesse (I sessione)
DettagliINTERVENTI TERAPEUTICI IN PSICONCOLOGIA
INTERVENTI TERAPEUTICI IN PSICONCOLOGIA Dott,ssa Annarita Di Silvestre Psicologa-Psicoterapeuta Servizio Psicologia Oncologica U.O.C. Oncologia Medica-Pescara Coordinatrice Sezione S.I.P.O. Abruzzo Psiconcologia
DettagliLA PSICOLOGIA DELL IO
LA PSICOLOGIA DELL IO La tradizione che prende il nome di Psicologia dell Io nacque a Vienna negli anni trenta e si trasferì in Inghilterra a causa della guerra, per mettere poi profonde radici negli Stati
DettagliI sentieri «nascosti» della Riabilitazione Psichiatrica Nei Servizi di Salute Mentale
I sentieri «nascosti» della Riabilitazione Psichiatrica Nei Servizi di Salute Mentale Antonelli Francesca Stefano Altobelli TeRP -Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica La Riabilitazione Psichiatrica
DettagliDisturbi del Comportamento Alimentare nell infanzia e nell adolescenza Il percorso socio sanitario e la rete dei servizi
Disturbi del Comportamento Alimentare nell infanzia e nell adolescenza Il percorso socio sanitario e la rete dei servizi 14 MARZO 2015 CENTRO CONGRESSI INTERBRENNERO, VIA INNSBRUCK, 15 TRENTO DISTURBI
DettagliDipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale
Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione 0 Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE SALUTE MENTALE E SANITÀ
DettagliIl flusso informativo regionale della psichiatria territoriale: INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL ASSISTENZA PSICHIATRICA TERRITORIALE
Il flusso informativo regionale della psichiatria territoriale: INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DELL ASSISTENZA PSICHIATRICA TERRITORIALE Verona, 10 maggio 2007 A cura del CRRC-SER Centro Regionale di Riferimento
DettagliIl continuum va da: sintomi assenti o minimi, buon funzionamento in tutte le aree, la persona è soddisfatta di sé e non soffre dei problemi o delle pr
Disturbi psicopatologici Reazioni emotive e cognitive disadattive rispetto alle normali condizioni di vita reale Viene considerato il funzionamento biologico, psicologico, sociale della persona rispetto
DettagliLa schizofrenia. Argomenti. In questa lezione parleremo di schizofrenia.
La schizofrenia (parte prima) Argomenti In questa lezione parleremo di schizofrenia. Storia e definizione Dal 1890 al 1907 Emil Kraepelin definisce i il concetto di Demenza Precoce all interno del suo
DettagliRITARDO MENTALE. S. Buono
RITARDO MENTALE S. Buono DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON RITARDO MENTALE (Assemblea Generale dell ONU, 1971) 1. Le persone con ritardo mentale hanno nella massima misura possibile, gli stessi
DettagliPaola Vizziello* Paola Francesca Ajmone* Federico Monti**
Paola Vizziello* Paola Francesca Ajmone* Federico Monti** *Neuropsichiatra Infanzia Adolescenza ** Psicologo Clinico Servizio per le Disabilità Complesse e le Malattie Rare Unità operativa di Neuropsichiatria
DettagliI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE SONO ADEGUATI AI BISOGNI DEI PAZIENTI? Fabrizio Asioli
I DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE SONO ADEGUATI AI BISOGNI DEI PAZIENTI? Fabrizio Asioli COME RISPONDERE CORRETTAMENTE A QUESTI INTERROGATIVI? Studi valutativi di efficacia per i pazienti trattati nei Servizi
DettagliRisvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità CONVEGNO DISABILITA E SPORT MODENA 10 MAGGIO 2013
Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità CONVEGNO DISABILITA E SPORT MODENA 10 MAGGIO 2013 Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità È interessante,
DettagliASL BAT. ANDRIA, BARLETTA, TRANI, BISCEGLIE, CANOSA, MINERVINO, SPINAZZOLA, MARGHERITA di S., S. FERDINANDO, TRINITAPOLI
ASL BAT ANDRIA, BARLETTA, TRANI, BISCEGLIE, CANOSA, MINERVINO, SPINAZZOLA, MARGHERITA di S., S. FERDINANDO, TRINITAPOLI Bacino d utenza: 388.000 ca Età evolutiva: 84.000 ca DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
DettagliDisturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura
Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura In aumento minori e over 40. Trattamenti diversificati a seconda del disturbo Fermo, 2017-10-04 Sono attualmente 200 i pazienti in carico
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Cura e tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico. d iniziativa del senatore RANUCCI
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 359 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore RANUCCI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 2 APRILE 2013 Cura e tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico
DettagliTrattamento familiare psicoeducativo
Trattamento familiare psicoeducativo Intervento psicologico che ha lo scopo di migliorare la qualità di vita del paziente e del suo nucleo familiare Fa attenzione al sistema di relazioni familiari ma tiene
DettagliINSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI
INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI IL TRAPIANTO Il trapianto è un efficace terapia per alcune gravi malattie impossibili da curare e può fornire una durata ed una qualità di
DettagliLa Somatizzazione, Il problema degli unexplained medical symptoms per il medico di base. Dr Bruno Pacciardi Università di Pisa
La Somatizzazione, Il problema degli unexplained medical symptoms per il medico di base Dr Bruno Pacciardi Università di Pisa DISTURBO DA SOMATIZZAZIONE: La somatizzazione è un equivoco tra molti termini
DettagliPrevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti
Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Responsabile U.O. Psicologa Adolescenza Dipartimento Salute M entale ASL di Modena Dr. Federica
DettagliLe caratteristiche essenziali dei disturbi del controllo degli impulsi sono riconosciuti essere:
Le caratteristiche essenziali dei disturbi del controllo degli impulsi sono riconosciuti essere: 1. l incapacità a resistere all impulso, alla spinta o alla tentazione di eseguire un atto potenzialmente
DettagliI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN ETÀ EVOLUTIVA
I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN ETÀ EVOLUTIVA Roberto Rigardetto Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile dell Università degli Studi di Torino Cos è l autismo L'Autismo Infantile è una
DettagliLa psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria. sanitaria. 14 Maggio Roma
La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria sanitaria 14 Maggio 2009- Roma Dr.ssa Maria M. Russo Direttore Programma di Psicologia AUSL Rimini 1 Riferimenti
DettagliEDUCAZIONE DEL PAZIENTE LA DIAGNOSI DI MALATTIE CRONICHE O A PROGNOSI INFAUSTA
II OBIETTIVO EDUCAZIONE DEL PAZIENTE LA DIAGNOSI DI MALATTIE CRONICHE O A PROGNOSI INFAUSTA EDUCAZIONE DEL PAZIENTE ESIGENZE COGNITIVE-COMPORTAMENTALI SAPERE = Conoscere la malattia SAPER FARE = Apprendere
DettagliCHILD ABUSE. Tutte le forme di abuso fisico e/o psicoemozionale,
CHILD ABUSE Tutte le forme di abuso fisico e/o psicoemozionale, di abuso sessuale, di trascuratezza o di trattamento negligente, di sfruttamento commerciale o assenza di azioni e cure con conseguente danno
DettagliLa malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale
La malattia di Alzheimer Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale Franco Giubilini Parma 24 settembre 2007 Diagnosi di demenza Per Demenza si intende un quadro sindromico condiviso da differenti
DettagliFOCUS DI AGGIORNAMENTO SUL PAZIENTE ANZIANO POST-SCA. La valutazione psico-affettiva
FOCUS DI AGGIORNAMENTO SUL PAZIENTE ANZIANO POST-SCA La valutazione psico-affettiva La valutazione psico-affettiva: obiettivo Valutare: i tratti di personalità attuale e relativi alla vita giovane adulta
DettagliPsicologia criminologica
Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica Insegnamento di Psicologia criminologica Prof.ssa Irene Petruccelli e dott.ssa Angela Miccichè irene.petruccelli@unikore.it
DettagliIL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA
IL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA Dott.ssa Barbara Cocchi Dott.ssa Cinzia Veronesi GIOVANI CONSUMATORI E NUOVE DIPENDENZE Presentazione del Rapporto 2010 Osservatorio Epidemiologico Dipendenze
DettagliIl Programma Esordi Psicotici della Regione Emilia-Romagna
Il Programma Esordi Psicotici della Regione Emilia-Romagna Le principali linee guida (NICE 2009-2013, APA 2008, PORT 2009, Min. Salute 2007, WPA 2008) suggeriscono per gli esordi psicotici: A-Interventi
DettagliPROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO. Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco
PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Se non si definiscono validi criteri diagnostici non si
DettagliIL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliLEZIONI DI PSICHIATRIA PER STUDENTI DI MEDICINA Core-Curriculum
Anno Accademico 2002-2003 LEZIONI DI PSICHIATRIA PER STUDENTI DI MEDICINA Core-Curriculum 1. Lezione introduttiva. (Professor Michele Tansella) * I disturbi psichici nella popolazione generale: morbilità
Dettaglidall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale
Conferenza annuale per la salute mentale : un modello per i servizi di Salute Mentale Venerdì 22 Maggio 2009 Teatro della ASL di Brescia Viale Duca degli Abruzzi 15 1 2 IDENTIFICAZIONE E IMPOSTAZIONE DEL
DettagliQUANDO LA TRISTEZZA SFOCIA NELLA DEPRESSIONE...
Il sentirsi tristi e l avere un umore depresso in alcune fasi della vita è un esperienza molto più comune di quanto generalmente si pensa. Questi vissuti di per sé non indicano la presenza di un disturbo
DettagliCASO CHIARA UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA
CASO CHIARA UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA IL CAMPO TRANS-GENERAZIONALE FUNZIONAMENTO DEL SE AFFETTI ED EMOZIONI NEGATIVE (ICAT) IL CAMPO INTERPERSONALE IL DISTURBO ALIMENTARE 1.IL CAMPO TRANS-GENERAZIONALE
DettagliIl modello canadese dei Programmi di Salute Mentale: molte differenze e alcune affinità Paola Carozza
Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto Il modello canadese dei Programmi di Salute Mentale: molte differenze e alcune affinità Paola
DettagliMETODICHE DIDATTICHE
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE
DettagliTEORIA E TECNICA DEL COLLOQUIO
TEORIA E TECNICA DEL COLLOQUIO Non esiste un colloquio muto Può non fornire le informazioni che il clinico vorrebbe ottenere 1) colloquio condotto male: à difficoltà, da parte del clinico, di utilizzare
DettagliDEFINIZIONE OMS (RAPPORTO VIOLENZA E SALUTE 2002)
DEFINIZIONE OMS (RAPPORTO VIOLENZA E SALUTE 2002) L abuso o il maltrattamento sull infanzia è rappresentato da tutte le forme di cattivo trattamento fisico e/o affettivo, abuso sessuale, incuria o trattamento
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
DettagliIndice generale 1. PSICOLOGIA CLINICA E PSICOPATOLOGIA. I CONCETTI CHIAVE 3 2. DEFINIRE LA PSICOPATOLOGIA SPIEGARE LA PSICOPATOLOGIA 26
Indice generale 1. PSICOLOGIA CLINICA E PSICOPATOLOGIA. I CONCETTI CHIAVE 3 Descrizione di un caso 3 I concetti chiave 4 e comprendere i comportamenti problematici 4 Il continuum tra il comportamento normale
DettagliI Disturbi Del Comportamento Alimentare: terapie, difficoltà al trattamento e questioni bioetiche
I Disturbi Del Comportamento Alimentare: terapie, difficoltà al trattamento e questioni bioetiche Percorso di cura nei pazienti DCA a Ville Turina Amione: Una riabilitazione Dott.ssa Barbara Nicotra Medico
DettagliMODALITA PER IDENTIFICARE I SOGGETTI CHE SI TROVANO IN SITUAZIONI DI FRAGILITA ED INTERVENTO DI SUPPORTO
MODALITA PER IDENTIFICARE I SOGGETTI CHE SI TROVANO IN SITUAZIONI DI FRAGILITA ED INTERVENTO DI SUPPORTO L aumento della popolazione anziana rappresenta un fenomeno importante della nostra società. Secondo
Dettagliaspetti teorici, di ricerca e di assistenza
Università di Firenze - Sede di Prato Corso di Bioetica - 1 Luglio 2006 PSICO-ONCOLOGIA: ONCOLOGIA: aspetti teorici, di ricerca e di assistenza Ezio Menoni, Riccardo Marchini, Barbara Montomoli, Alessandro
DettagliIl bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Settore Psicosociale Dipartimento Materno-Infantile U.O. Pediatria Direttore: Prof.ssa F. Balli Il bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali
DettagliPsicologia Clinica A.A Elementi di psicopatologia nell adulto
Università Dipartimento degli Studi Neuroscienze, di Verona Biomedicina e Movimento Psicologia Clinica A.A. 2015-2016 Elementi di psicopatologia nell adulto -Seconda Parte - Cinzia Perlini cinzia.perlini@univr.it
DettagliStare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia
Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia 13 Maggio 2017 - Ferrara Dott.ssa Michela Rizzardi Psicologa AIC ER 1 LA CELIACHIA E una intolleranza permanente al
DettagliLa presa in carico della demenza sul territorio del distretto di Parma: il percorso dell equipe
La presa in carico della demenza sul territorio del distretto di Parma: il percorso dell equipe geriatrica al domicilio P. A. Bonati, S. C. Izzo, I. Fiorino, G. Schiavi Distretto di Parma Dipartimento
DettagliTelefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/01/1968 Nazionalità
CURRICULUM VITAE DI CLAUDIA CAVALIERI INFORMAZIONI PERSONALI CLAUDIA CAVALIERI 000000000000 claudia.cavalieri@ausl.bologna.it Telefono 0516221567 Fax 0516238046 e-mail claudia.cavalieri@ausl.bologna.it
DettagliIntervista strutturata per le sindromi prodromiche SIPS/SOPS (McGlashan et al., 2001)
Intervista strutturata per le sindromi prodromiche SIPS/SOPS (McGlashan et al., 2001) Marco Armando1,2,, Maria Pontillo1,3, Nella Lo Cascio1,24, IR 1Dipartimento di Neuroscienze, UOC di Neuropsichiatria,
DettagliLA SINDROME DELL X FRAGILE
LA SINDROME DELL X FRAGILE Dott.ssa Valentina Paola Cesarano Centro d Ateneo SInAPSi, Università degli Studi di Napoli Federico II Identikit della sindrome È una condizione genetica ereditaria È inclusa
DettagliIl sistema informativo come strumento di monitoraggio e valutazione della qualità della cura nei disturbi mentali gravi
Il sistema informativo come strumento di monitoraggio e valutazione della qualità della cura nei disturbi mentali gravi Antonio Lora Roma 8 aprile 2011 La qualità dell informazione determinerà la qualità
DettagliCristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA
Cristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA La salute mentale dei bambini e degli adolescenti implica un senso di identita e di consapevolezza di sé, solide relazioni con i familiari
DettagliVettorato G Psicosociologia della Tossicodipendenza. Ravenna, Psicologia della tossicodipendenza, Cap V, pp
Vettorato G Psicosociologia della Tossicodipendenza Ravenna, Psicologia della tossicodipendenza, Cap V, pp. 163-183 La tossicodipendenza come adattamento disfunzionale interpreta il ricorso alla droga
DettagliTelefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità
INFORMAZIONI PERSONALI MARIA VICIANI Telefono 051-6813673 Fax 051-6813664 e-mail marialuisa.viciani@ausl.bologna.it Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità POSIZIONE RICOPERTA DIRIGENTE PSICOLOGO
DettagliS.S. di Psicotraumatologia e Riabilitazione Cognitiva
Dipartimento di Salute Mentale S.C. di PSICHIATRIA S.S. di Psicotraumatologia e Riabilitazione Cognitiva Responsabile Dottor Alfredo Mattioni ( tempo pieno) Due Psicoterapeuti Dottor Davide Perrone ( tempo
DettagliPSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta
PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta CAREGIVER E CAREGIVER BURDEN IL CAREGIVER il caregiver può essere chiamato a rispondere a bisogni fisici, sociali, emotivi ed economici
DettagliDai colloqui con due mamme portatrici di Esostosi sono emersi, relativamente alla malattia, alcuni importanti temi psicologici:
Dai colloqui con due mamme portatrici di Esostosi sono emersi, relativamente alla malattia, alcuni importanti temi psicologici: Senso di colpa genitoriale Difficoltà a parlare del problema Problemi sociali
DettagliIL SISTEMA DI SALUTE MENTALE DI REGIONE LOMBARDIA: BISOGNI DELLA POPOLAZIONE E RISPOSTE DEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE
IL SISTEMA DI SALUTE MENTALE DI REGIONE LOMBARDIA: BISOGNI DELLA POPOLAZIONE E RISPOSTE DEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE Antonio Lora Conferenza dell Organismo di Coordinamento Salute Mentale Lecco 24 NOVEMBRE
DettagliEsistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?
Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esiste un protocollo locale o multicentrico che studia gli aspetti neuropsicologici?
DettagliDisturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro
Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa
DettagliDiagnosi e ruoli dei vari attori coinvolti nell ottica di un lavoro di rete DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Diagnosi e ruoli dei vari attori coinvolti nell ottica di un lavoro di rete DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONDIZIONI CLINICHE EVOLUTIVE DISLESSIA/LETTURA (intesa come abilità di decodifica del testo)
DettagliIL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2
IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2 www.ani.ac Jared Blackburn, 1997 Cosa pensano dell Autismo le persone che hanno Autismo. I sintomi dell autismo possono variare ampiamente da un individuo all altro.
DettagliSindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016
febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Auditorium Biagio D Alba Ministero della Salute Viale Giorgio Ribotta, 5 - Roma INTRODUZIONE La Sindrome dell Apnea Ostruttiva
DettagliLa valutazione degli aspetti psicopatologici nella disabilità: l esperienza pluriennale con la VAP-H
La valutazione degli aspetti psicopatologici nella disabilità: l esperienza pluriennale con la VAP-H DOTT. ALDO LEVRERO Psicologo Psicoterapeuta DOTT. MAURIZIO PILONE Psicologo Psicoterapeuta Anffas Genova
DettagliPsicologia e patologia dei cosiddetti fenomeni occulti
Carl Gustav Jung La giovinezza Gli interessi giovanili per la parapsicologia e dell occultismo (Psicologia e patologia dei cosiddetti fenomeni occulti, 1902) Janet e la dissociazione; il riferimento al
DettagliAZIENDA USL ROMA H DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE LIBERIAMO IL FUTURO. Impariamo a riconoscere lʼesordio psicotico
AZIENDA USL ROMA H DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE LIBERIAMO IL FUTURO Impariamo a riconoscere lʼesordio psicotico CHE COSʼEʼ LA PSICOSI Eʼ una malattia che può colpire chiunque, ma può essere curata. Spesso
DettagliQuando il corpo parla Archetipi evolutivi. CIPA ISTITUTO MERDIONALE Docenza 2016 R.R. INGRASSIA
Quando il corpo parla Archetipi evolutivi CIPA ISTITUTO MERDIONALE Docenza 2016 R.R. INGRASSIA L infante junghiano Dato che un esperienza infantile è in primo luogo affettiva, essa risiede di conseguenza
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI. 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi
LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi INDAGINE SOCIALE Si colloca nella fase della rilevazione ma anche nella fase della diagnosi o valutazione, intesa come
DettagliAPPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento
APPRENDIMENTO E DISABILITA Strategie di aiuto e tecniche di intervento Disabilità - Definizione Conseguenza/risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona e i fattori individuali
DettagliTMA- Test Multidimensionale Autostima ACESS- Analisi degli indicatori cognitivo-emozionali per il successo scolastico
TEST DI RILEVAZIONE DELL'AUTOSTIMA IN ADOLESCENZA TMA- Test Multidimensionale Autostima ACESS- Analisi degli indicatori cognitivo-emozionali per il successo scolastico DEFINIZIONE DI AUTOSTIMA Schema cognitivo
DettagliLA RICERCA SULLE VOCI Perché ci si ammala? Cosa aiuta a guarire? Marcello MACARIO (Centro di Salute Mentale, Carcare, Sv)
LA RICERCA SULLE VOCI Perché ci si ammala? Cosa aiuta a guarire? Marcello MACARIO (Centro di Salute Mentale, Carcare, Sv) DOPO IL SETTE Se hai imparato a contare soltanto fino a sette non vuol mica dire
DettagliLA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CON DISTURBO DI PERSONALITA : IL CPS COME BASE SICURA
LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CON DISTURBO DI PERSONALITA : IL CPS COME BASE SICURA Il programma nasce dalle seguenti considerazioni: Aumento dei disturbi di personalità che si presentano nei Servizi:
Dettagliautismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio
autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale
DettagliIL DOLORE PSICHICO IL DISTURBO MENTALE. Tugnoli, 2013
IL DOLORE PSICHICO E IL DISTURBO MENTALE SALUTE MENTALE capacità di amare e di lavorare (S.Freud) vivere gli affetti e capacità di attraversare il dolore equilibrio psichico in rapporto al contesto relazionale
DettagliLa comunicazione i con i familiari i del paziente. scaricato da www.sunhope.it
La comunicazione i con i familiari i del paziente Nella maggior parte delle culture, i familiari sono naturalmente coinvolti nell assistenza ad un congiunto malato Per una comunicazione efficace con la
DettagliIndice. 1. Il primo incontro con il paziente affetto da disturbo da attacchi di panico 1 Francesco Rovetto
Cap00-Rovetto-3a bozza 10-11-2003 13:16 Pagina V Indice Gli autori Prefazione XIII XVII 1. Il primo incontro con il paziente affetto da disturbo da attacchi di panico 1 2. Definizione degli attacchi di
DettagliMODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA
II Conferenza Nazionale sulle Cure Domiciliari XI Congresso Nazionale MODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA L esperienza dell Azienda ULSS 16 di Padova Gallina
Dettagli