SQTM LA SURVEY A cura di: Diego Baiocchi Alessandra Barca

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1 119 SQTM LA SURVEY 2012 VOLUMI DI ATTIVITA E INDICATORI DI QUALITA PER L ANNO 2011 A cura di: Diego Baiocchi Alessandra Barca

2 SQTM SQTM è un software articolato che permette di raccogliere molte informazioni costruendo un prospetto molto preciso della storia clinica della donna operata. SQTM richiede informazioni che sono reperibili in diversi reparti presi in considerazione: Radiologia Screening Istopatologia Chirurgia Oncologia Ad SQTM hanno accesso varie figure professionali che permettono di compilare un quadro completo del percorso della donna nel programma di screening, dal I livello fino all intervento ed al successivo follow-up. Il trasporto delle informazioni cliniche dal supporto cartaceo al supporto informatico, permette di avere un rapido accesso alle informazioni delle donne con vantaggi sia nella gestione del singolo caso (ho la possibilità di reperire velocemente un referto clinico sempre aggiornato visionando rapidamente la situazione della donna) sia nell analisi dell attività del reparto (tramite lo sviluppo degli indicatori correlati). Un supporto informatico standard diffuso a livello nazionale permette inoltre di verificare, valutare e confrontare la posizione del reparto/struttura rispetto ad altri. I dati possono essere inseriti da ogni singola figura professionale (accesso tramite utenze e password dedicate vedi manuale), oppure raccolte in ogni singolo reparto ed inserite da un amministrativo dedicato. Nel primo caso l inserimento può essere effettuato in front office, nel secondo caso può essere fatto solo in back office. L invio dei dati è annuale (scadenza fissata al 30 settembre). N.B. Ulteriori informazioni sono reperibili scaricando il pdf Progetto SQTM dal sito : 2

3 Premessa Con la Survey 2011 il dossier di SQTM cambia il suo aspetto. Si è deciso di modificarne il formato ed i contenuti sia per renderlo più completo sul piano delle informazioni, sia per renderlo meno pesante e prolisso sul piano della lettura. Pur dando una totale rappresentazione degli indicatori calcolabili da SQTM, ci siamo concentrati su quegli utilizzati a livello nazionale nell analisi della qualità del trattamento I dati presentati sono divisi in due sezioni: o La prima sessione tratta i dati regionali, con la valutazione di tutti gli indicatori, i missing, ed i confronti con la media italiana ed una regione di riferimento (Piemonte). o La seconda sessione, più descrittiva, mostra i risultati degli indicatori principali stratificati per ASL, sempre con un confronto al livello regionale e nazionale. Da quest anno ogni singolo indicatore oltre che con la stratificazione per ASL viene presentato con la tabella dei valori assoluti affinché l analisi possa tener conto anche della numerosità dei casi che determinano i valori dell indicatore. I commenti sono stati riformulati con una breve informativa sugli indicatori e tabelle ed una sintetica descrizione dei risultati ottenuti. 3

4 SESSIONE PRIMA - I DATI A LIVELLO REGIONALE I volumi d attività La Survey SQTM viene selezionata in base alla data di invito di I livello. Quindi soggetti invitati nel 2011 ma operati nel 2012 rientrano nella Survey A differenza delle Survey Gisma qui vengono inseriti anche i richiami ravvicinati ed i F.U. che hanno portato ad un intervento, quindi il numero delle operate potrebbe non coincidere tra le due survey. La differenza è spiegata dalla presenza di tali casi. Questi i centri di riferimento per il III livello delle ASL nella regione Lazio (aggiornato al ) ASL Centri III livello di riferimento RM/A PT Nuovo Regina Margherita RM/B Ospedale S. Pertini RM/C Ospedale S. Eugenio RM/D Ospedale G.B. Grassi RM/D POI L. di Liegro RM/E Ospedale S. Spirito (chirurgia) RM/F Senologia Ospedale San Paolo RM/G Chirurgie Aziendali RM/G Chirurgie A.O. San Giovanni (linfonodo sentinella) RM/H Ospedale di Albano VITERBO UOSVD Chirurgia Senologica POC (invio diretto) RIETI UOC Chirurgia Rieti LATINA UOS Senologia Chirurgica presso Ospedale di Latina. FROSINONE UOC Chirurgia PO Sora L analisi si riferisce ai casi osservati e trattati in regione nell anno 2011 alla quale hanno partecipato i 12 programmi di screening del Lazio per un totale di 491 donne con 502 lesioni. In tabella 1 è riportata la serie storica dell uso di SQTM ed il numero dei casi inseriti nel corso del periodo

5 Tabella 1 Andamento temporale sull' uso di SQTM tra i programmi e Numero di casi inseriti ASL Roma A Roma B Roma C Roma D Roma E Roma F non attivo Roma G N.D. N.D Roma H N.D. N.D Viterbo non attivo Rieti Latina Frosinone non attivo non attivo Lazio La distribuzione per diagnosi istologica (figura 1) mostra l elevata percentuale (22%) di soggetti operati per i quali le ASL non sono riuscite a recuperare alcuna informazione. La percentuale maggiore (62%) dei casi riguarda diagnosi di tumore invasivo, i microinvasivi sono il 2% mentre gli in situ il 6,3%. I benigni sono il 7% del totale (dato ONS 2010: 8.2%). Analizzando per ASL notiamo una grande variabilità nella distribuzione. Da evidenziare l elevata percentuale di missing per alcune ASL (RMH, RI) e l elevata percentuale degli in situ per la RMF e la RMG. Figura 1 Distribuzione delle diagnosi di intervento per ASL Anno

6 Osservando il trend temporale (figura 1b) per le diagnosi notiamo questa progressiva diminuzione di invio ad intervento di casi rilevatesi poi lesioni benigne a favore di lesioni maligne, sintomo di un miglioramento nella valutazione diagnostica da parte degli operatori. La percentuale dei maligni per il secondo anno si attesta intono al 90% rispetto alle lesioni per le quali si ha una diagnosi nota. Stabilizzati i microinvasivi intorno al 4% dal 2009, mentre gli in situ oscillano tra l otto ed il 10% Figura 1b Andamento temporale regionale per le diagnosi maligne, benigne ed i casi mancanti. Anni Gli indicatori Nella tabella 2 sono riportati le serie storiche degli indicatori calcolabili dalla scheda SQTM e lo standard di riferimento. In giallo sono evidenziati gli indicatori fondamentali per la valutazione dei parametri di qualità del trattamento dei tumori mammari. Come si osserva la maggior parte degli indicatori principali sono in linea con lo standard raccomandato, tranne il tempo d attesa per l intervento chirurgico. 6

7 Tabella 2. Gli indicatori di SQTM a livello regionale. Anni Indicatore Standard Diagnosi preop. sospetta 77,1 80,1 84,2 82,2 88,0 - Diagnosi preoperatoria 50,8 63,2 62,4 67,4 74,3 >=70% ESCISSIONE CORRETTA ALLA I BIOPSIA 100,0 98,6 98,3 97,1 100,0 >=95% PESO BIOPSIE BENIGNE <= 30 GRAMMI 73,9 71,4 46,0 66,7 69,2 >=80% Ricostruzione immediata 55,6 40,0 54,5 46,2 72,2 - Unico intervento dopo diagnosi di CA (C4,C5,B4,B5) 91,2 93,0 94,0 94,5 94,7 >=90% Unico intervento dopo diagnosi di CA (C5,B5) 94,7 86,5 100,0 100,0 100,0 >=90% CDIS SENZA dissezione CDIS 74,4 86,5 100,0 100,0 100,0 >=95% CDIS SENZA linfonodo sentinella 64,1 41,2 25,0 21,1 47,8 - CDIS SENZA DISSEZIONE ASCELLARE O LS 48,7 37,1 25,0 21,1 47,8 - CDIS SENZA DISSEZIONE ASCELLARE II O III LIVELLO 76,9 88,9 100,0 100,0 100,0 - Int. conservativo in pt1 95,9 96,8 90,1 97,2 93,3 >=80% Int. conservativo CIS < 20 mm 87,5 95,0 93,8 100,0 94,4 >=80% Margini indenni > 5 mm 93,5 93,9 95,1 92,6 93,9 >=95% MARGINI INDENNI (> 2 mm) AL TERMINE DELL'INTERVENTO DEFINITIVO MARGINI INDENNI (> 1 mm) AL TERMINE DELL'INTERVENTO DEFINITIVO MARGINI INDENNI (> 0 mm) AL TERMINE DELL'INTERVENTO DEFINITIVO 98,8 98,7 97,3 97,2 97,2 >=95% 98,4 98,2 96,6 97,2 97,3 >=95% 99,2 99,1 97,4 98,7 99,3 >=95% No congelatore ca < 10 mm 66,7 76,6 31,0 47,2 67,7 >=95% NO CONGELATORE SULLA LESIONE SE DIAMETRO TUMORE <= 10 mm 91,1 82,9 79,3 75,0 67,7 >=95% Numero linfonodi > 9 95,4 88,6 89,2 86,2 92,3 >=95% Recettori disponibili 99,3 100,0 99,1 99,3 100,0 >=95% Grado disponibile 97,4 95,0 98,4 97,9 92,7 >=95% Attesa intervento < 21 gg. 27,8 27,0 24,8 30,4 18,9 >=95% Att. Interv. da mx < 30 gg. 45,5 55,9 50,9 56,7 38,8 >=80% INTERVENTO ENTRO 30 GIORNI DALLA MAMMOGRAFIA DI SCREENING INTERVENTO ENTRO 60 GIORNI DALLA MAMMOGRAFIA DI SCREENING ESECUZIONE RADIOTERAPIA DOPO INTERVENTO CONSERVATIVO 7,4 4,8 5,1 14,8 9,1 >=80% 41,1 33,8 51,0 52,5 25,1 >=80% 97,3 100,0 95,0 50,0 88,9 >=80% La tabella 3 mostra i risultati di tutti gli indicatori SQTM. A fianco del risultato per l anno 2011 sono state evidenziate le percentuali dei missing. In Blu gli indicatori che rispettano gli standard richiesti, in rosso le percentuali di missing superiori al 20%. 7

8 Tabella 3 I risultati degli indicatori Indicatore N Standard Lazio 2011 % Missing N Casi utili Diagnosi Preop. Sospetta 9-87,9 3,2 331 Diagnosi Preoperatoria 9b >=70% 75,5 3,2 331 Escissione Corretta Alla I Biopsia 11 >=95% 100,0 40,5 72 Peso Biopsie Benigne <= 30 Grammi 12A >=80% 69,2 56,7 13 Peso Settore Asportato Primo Intervento <= 30 Gr 12b1-0,0 91,9 5 Peso Settore Asportato Primo Intervento <= 50 Gr 12b2-0,0 91,9 5 Ricostruzione Immediata 12c - 57,7 38,1 26 Unico Intervento Dopo Diagnosi Di CA (C4,C5,B4,B5) 13a >=90% 95,1 6,8 246 Unico Intervento Dopo Diagnosi Di CA (C5,B5) 13a2 >=90% 100,0 8,3 216 CDIS SENZA Dissezione CDIS ,0 8,3 22 CDIS SENZA Linfonodo Sentinella 14A - 47,8 4,2 23 Cdis Senza Dissezione Ascellare O Ls 14B - 47,8 4,2 23 Cdis Senza Dissezione Ascellare Ii O Iii Livello 14C >=95% 100,0 4,3 22 Int. Conservativo In Pt1 15a >=80% 92,3 2,7 143 Int. Conservativo CIS < 20 Mm 15b >=80% 94,4 0,0 18 Margini Indenni > 5 Mm 16A1-92, Margini Indenni (> 2 Mm) Al Termine Dell'intervento Definitivo 16A2-97,3 23,8 182 Margini Indenni (> 1 Mm) Al Termine Dell'intervento Definitivo 16B3 >=95% 97,3 7,5 185 Margini Indenni (> 0 Mm) Al Termine Dell'intervento Definitivo 16A4-99,0 19,1 191 No Congelatore Ca < 10 Mm 17b >=95% 76,2 43,2 42 No Congelatore Sulla Lesione Se Diametro Tumore <= 10 Mm 17C >=95% 76,2 43,2 42 Numero Linfonodi > 9 18a >=95% 92,3 0,0 26 Recettori Disponibili 18c >=95% 100,0 41,8 159 Grado Disponibile 18d >=95% 92,8 25,2 223 Attesa Intervento < 21 Gg. 21a >=80% 18,7 35,1 315 Att. Interv. Da Mx < 30 Gg. 21a2 >=80% 38,4 35,1 315 Intervento Entro 30 Giorni Dalla Mammografia Di Screening 21B - 3,4 34,2 319 Att. Interv. Da Mx < 60 Gg. 21b2 >=90% 25,1 34,2 319 Esecuzione Radioterapia Dopo Intervento Conservativo 28A >=95% 83,3 94,8 12 LS -Tasso di identificazione (qualsiasi tecnica) ls0 >90% 100,0 54,2 108 Ls - Corretta Indicazione: Dimensioni E Unicentricita LS4 >=95% 83,3 0,0 12 Ls - Corretta Indicazione: Esame Clinico Dell ascella LS5 >=95% 36,8 0,0 19 Ls - Corretta Indicazione: Diagnosi Preoperatoria Di Cancro LS6 >=95% 24,1 6,5 29 Importante osservare anche la figura 2 dove sono riportati i valori di ogni singolo indicatore (barra giallo), la percentuale di missing (barra blu), gli standard richiasti (asta rossa) ed infine il numero dei casi che hanno contribuito alla realizzazione di ogni singolo indicatore (simbolo celeste). Gli indicatori il cui risultato dipende da un numero esigui di casi hanno logicamente una maggiore variabilità. 8

9 Figura 2 I risultati dei degli indicatori 100, ,0 80, ,0 250 Valore % 60,0 50,0 40, n casi utilizzati 30, ,0 10,0 50 0,0 9 9b 11 12c 13a C 15a 15b 16A1 16B3 17b 17C 18a 18c 18d 21a 21a2 21b2 N indicatore 0 Lazio 2011 % Missing N Casi utili Standard Il grafico ci permette di comprendere e commentare meglio il risultato degli indicatori principali: Gli indicatori 11,18 pur rispettando o avvicinando gli standard hanno un alto numero di missing, concentrato in 3 ASL, che ne influenza il risultato su base regionale. Questi indicatori sono molto efficaci per valutare l adeguatezza del trattamento e l impossibilità di calcolarli per alcune ASL ne inficia la valutazione. Gli indicatori 12c, 14, 14c, 15b hanno un basso numero di casi, ma riguardano analisi su casi particolari come le mastectomie (12c) e gli in-situ (14,14c,15b) che hanno percentuali inferiori rispetto alle altre tipologie di intervento o diagnosi. La bassa percentuale di missing indica una corretta compilazione d una risultato attendibile Sui restanti indicatori riscontriamo una elevata percentuale di missing sui tempi di attesa (21a,21a2,21b2); proprio questi indicatori sono quelli più lontani dagli standard. Il mancato rispetto di adeguate tempistiche porta un danno alle donne; questa problematica è presente e sentita a livello regionale anche osservando i risultati delle serie storiche dove si notano percentuali sempre lontane dagli standard richiesti. 9

10 SESSIONE SECONDA - I DATI A LIVELLO DELLA ASL Vengono proposti gli indicatori principali (quelli solitamente presenti nei rapporti dell osservatorio nazionale screening). Indicatore - Diagnosi cito - istologica preoperatoria positiva Denominatore 2011: 250 casi missing 8 (3%) Il primo indicatore figura 3 si riferisce alla diagnosi cito istologica preoperatoria positiva delle lesioni con diagnosi definitiva di carcinoma (obiettivo desiderabile >= 90%; obiettivo accettabile >=70%). L indicatore valuta la percentuale di carcinomi che giungono all intervento con una diagnosi di lesione maligna formulata nel percorso diagnostico (C5 B5). Tale indicatore di diagnosi si collega direttamente al trattamento chirurgico perché consente una più accurata pianificazione ed informazione alla donna dell intervento chirurgico, evita l esecuzione di un esame istologico intraoperatorio time-consuming con un conseguente ottimale utilizzo dei tempi di sala operatoria. Il grafico mostra un continuo miglioramento a livello regionale che nel 2011 è arrivato a rispettare lo standard minimo richiesto. A livello di ASL notiamo il ritardo di due programmi (RMA, LT) che ormai da diversi anni non rispettano lo standard minimo. Gli altri programmi sono in linea con lo standard raccomandato, eccetto RM C con una casistica parziale. Figura 3. Diagnosi cito istologica preoperatoria positiva. Dettaglio per ASL periodo

11 Indicatore - Unico intervento dopo diagnosi preoperatoria positiva Denominatore 2011: 178 casi - missing 1( 0,6%) Il secondo indicatore riguarda l esecuzione di un unico intervento dopo diagnosi preoperatoria positiva per carcinoma in situ o infiltrante (obiettivo >= 90%) ed è teso ad evitare il più possibile biopsie escissionali, indirizzando sempre di più verso una one-step surgery. Questo indicatore ha sempre avuto buona performance sia a livello regionale che per singola ASL. Ad eccezione della RMH, tutte le ASL raggiungono l obiettivo richiesto del 90%. Nel corso degli anni le ASL che avevano maggior difficoltà nel centrare lo standard richiesto hanno progressivamente migliorato la propria performance (RMA, RMD, VT) Figura 4. Unico intervento dopo diagnosi preoperatoria positiva. Dettaglio per ASL periodo Indicatore - Assenza di dissezione ascellare nei carcinomi duttali in situ Denominatore 2011: 22 casi missing 2 (8%) Il terzo indicatore è indirizzato ad evitare la dissezione ascellare nei carcinomi duttali in situ (DCIS) (obiettivo >= 95%). La dissezione ascellare nel DCIS è sicuramente un sovratrattamento così come la biopsia del linfonodo sentinella che può essere giustificata solo in carcinomi duttali in situ particolarmente estesi (>= 3 cm), con GIII (diagnosticati alla core biopsy preoperatoria) o trattabili solo con mastectomia per dimensioni, sede o 11

12 per chiara volontà della paziente. Il chirurgo deve prestare particolare attenzione al sovratrattamento qualitativo che può rappresentare un serio danno psico fisico e funzionale per la paziente ed una seria critica per i programmi di screening. Nel corso degli anni la performance di questo importante indicatore è migliorata continuamente confermando nel 2011 il risultato del 100% già raggiunto nel Ad eccezione della Roma C, che non ha mai raggiunto il valore raccomandato, le altre ASL registrano valori oltre lo standard desiderabile. Le ASL Roma A, Roma D, Roma E, Roma H non hanno casi in situ registrati nel 2011 (figura 5). Figura 5. Assenza di dissezione ascellare nei carcinomi duttali in situ. Dettaglio per ASL periodo Indicatore - Chirurgia conservativa nei carcinomi infiltranti pt1 Denominatore 2011: 135 casi missing 4 (2,9%) Anche questo indicatore viene monitorato per ridurre il più possibile il sovrattrattamento nelle pazienti che partecipano ai programmi di screening mammografici ove la finalità di giungere ad una diagnosi precoce è coniugata alla possibilità di eseguire un intervento oncologicamente radicale senza incidere pesantemente e inopportunamente sull immagine corporea della donna. La comunicazione dell informazione di poter proporre un intervento conservativo, in caso di positività del test, avvicina la paziente alla diagnosi precoce e 12

13 consente un incremento dei tassi di adesione allo screening.anche per questo indicatore la performance è continuamente migliorata; negli ultimi 5 anni è stato sempre molto al di sopra dello standard richiesto sia a livello regionale che di ogni singola. Unica segnalazione l andamento altalenante della ASL RMB anche se rimane sempre al di sopra dello standard. Figura 6. Chirurgia conservativa nei carcinomi infiltranti pt1. Dettaglio per ASL periodo Indicatore - Percentuale di interventi conservativi per carcinoma infiltrante o duttale in situ con margini liberi (>= 1 mm) Denominatore 2011: 179 casi missing 11 (6%) Tale indicatore è di sicura rilevanza per valutare la qualità del trattamento chirurgico e sottolinea come la chirurgia del cancro della mammella debba essere affrontata da chirurghi dedicati, con ampi volumi operatori che sappiano realizzare il giusto compromesso, nella chirurgia conservativa, fra intervento oncologicamente radicale e buon risultato estetico. Nel complesso l indicatore raggiunge l obbiettivo preposto già da diversi anni; a livello di ASL quelle in ritardo negli anni passati stanno migliorando le prestazioni e solo la RMH continua a rimanere al di sotto del 95%. La ASL di RMB non ha fornito dati in merito per l anno 2010 e

14 Figura 7. Percentuale di interventi conservativi per carcinoma infiltrante o duttale in situ con margini liberi (>= 1 mm).dettaglio per ASL periodo Indicatore - Biopsia del linfonodo sentinella nelle pazienti (pn0) Denominatore 2011: 147 casi missing 7 (4,5%) Questo indicatore di recente introduzione, sottolinea l importanza di eseguire solamente la biopsia del linfonodo sentinella nelle pazienti che non presentano linfonodi metastatici nel cavo ascellare (pn0). Si deve evitare la dissezione ascellare nelle pazienti con cavo non metastatico poiché, oggi, alla biopsia del linfonodo sentinella è riconosciuta un ottima accuratezza per la stadiazione. Eseguire una dissezione ascellare non opportuna (con tutti i linfonodi risultati negativi all esame istologico definitivo) rappresenta sicuramente un sovratrattamento, inutile da un punto di vista prognostico, potenzialmente invalidante per gli effetti che una dissezione ascellare può arrecare. Le Unità Operative chirurgiche che trattano oggi il carcinoma mammario devono perciò essere in grado di eseguire la biopsia del linfonodo sentinella: la metodica richiede un preciso percorso multidisciplinare. Anche se nel complesso l indicatore migliora nel corso degli anni fino a raggiungere lo standard richiesto, il problema permane su alcune ASL (RMA seppur in miglioramento, RMC). 14

15 Figura 8. Biopsia del linfonodo sentinella. Dettaglio per ASL periodo Indicatore - Esecuzione dell intervento entro 60 giorni dalla prescrizione di screening Denominatore 2011: 312 casi missing 170 (35%) Questo è un indicatore di processo, ma direttamente collegato anche al trattamento chirurgico. Il monitoraggio è basilare perché i tempi di attesa impattano molto sullo stato psicologico della paziente e sulla valutazione qualitativa dell organizzazione dei programmi di screening. Questo indicatore al pari di tutti gli altri relativi ai tempi di attesa resta la nota dolente dei programmi. Difatti non è mai stato raggiunto lo standard né a livello regionale né a livello di ASL (fatta eccezione per la RMC). Inoltre nella maggior parte dei casi si è ben distanti dallo standard richiesto (90%). Anche gli altri indicatori sui tempo di attesa del percorso sono molto lontani dagli standard e questo è una costante, sia a livello regionale che a livello di ASL, anche andando ad analizzare i trend temporali Elevata la percentuale di missing soprattutto per le ASL di RME (55%) e RMH (65%). 15

16 Figura 9. Esecuzione dell'intervento entro 60 giorni. Dettaglio per ASL periodo A titolo riepilogativo infine, si riporta in tabella 4 il dettaglio degli indicatori per l anno 2011 distinti per programma. Tabella 4 Gli indicatori per ASL Indicatore N RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H VT LT Lazio Diagnosi preop. sospetta 9 89,7 92,9 100,0 69,2 96,3 91,7 95,2 94,4 97,8 66,0 87,9 Diagnosi preoperatoria 9b 65,5 92,9 100,0 69,2 88,9 83,3 81,0 72,2 76,1 52,8 75,5 escissione corretta alla I biopsia ,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Ricostruzione immediata 12c 0,0 14,3 100,0 0,0 100,0 100,0 100,0 0,0 57,7 Unico intervento dopo diagnosi di CA (C4,C5,B4,B5) 13a 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 91,9 70,8 95,6 100,0 95,1 Unico intervento dopo diagnosi di CA (C5,B5) 13a2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 90,3 68,4 97,1 100,0 95,4 cdis senza dissezione ,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 cdis senza linfonodo sentinella 14a 100,0 0,0 25,0 57,1 42,9 66,7 47,8 cdis senza dissezione II o III Lli. 14C 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Int. conservativo in pt1 15a 92,3 82,1 100,0 100,0 100,0 90,9 100,0 96,4 92,3 Int. conservativo CIS < 20 mm 15b 100,0 0,0 25,0 57,1 42,9 66,7 47,8 Margini indenni > 5 mm 16A1 100,0 100,0 100,0 92,9 93,3 75,0 97,6 83,8 92,1 margini indenni (> 1 mm) al termine dell'intervento definitivo 16B3 100,0 100,0 100,0 92,9 100,0 85,0 100,0 96,9 97,3 No congelatore ca < 10 mm 17b 100,0 50,0 88,9 100,0 12,5 100,0 76,2 No congelatore sulla lesione se diametro tumore <= 10 mm 17C 100,0 50,0 88,9 100,0 12,5 100,0 76,2 Numero linfonodi > 9 18a 75,0 100,0 50,0 100,0 100,0 100,0 92,3 Recettori disponibili 18c 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Grado disponibile 18d 100,0 100,0 100,0 91,7 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 89,2 92,8 Att. interv. da conclusioni < 21gg 21a 20,8 1,8 19,4 10,5 85,0 14,3 40,0 16,0 7,8 18,7 Att. Interv. da mx < 30 gg. 21a2 45,8 16,4 61,1 15,8 90,0 34,3 48,0 36,0 31,4 38,4 Att. Interv. da mx < 60 gg. 21b2 20,8 3,6 50,0 16,7 47,4 50,0 25,7 12,0 44,0 23,5 25,1 16

17 CONCLUSIONI L anno 2011 ha visto complessivamente una buona qualità nei dati raccolti e nei risultati ottenuti. Per la prima volta importanti indicatori come la diagnosi pre operatoria o Biopsia del linfonodo sentinella nelle pazienti N0 sono, a livello regionale, negli standard. La percentuali di missing continua a decrescere e si concentra in due grandi gruppi di dati: il pezzo operatorio (con gli indicatori sulla biopsia e sul congelatore) ed i tempi di attesa. Le motivazioni nel recupero di questi dati sono diverse: nel primo caso dipendono più dalla difficoltà nel registrare e/o recuperare queste specifiche informazioni dalla cartella clinica del paziente, nel secondo caso manca la parte delle informazioni relative all intervento dovuta alla migrazione verso altre strutture non di screening dei soggetti inviati ad intervento; è logico che l impossibilità di recuperare le informazioni di III livello faccia aumentare la percentuale di dati mancanti. La mancata informazione dei casi operati fuori screening probabilmente porta ad sottostima dei casi maligni in situ e microinvasivi. La scheda SQTM è orami attiva da 10 anni. In questo periodo diverse criticità sono state risolte anche se permangono ancora punti su cui lavorare. Si possono sintetizzare 10 anni di attività con : Aspetti positivi: SQTM ha ormai la copertura totale dei casi di screen detected: tutte le ASL partecipano, raccolgono e inviano i dati relativi ai propri casi La quantità di casi raccolta: come volumi il Lazio si pone ai vertici nazionali con media 500 casi/anno inviati all ONS La maggior parte degli indicatori supera il livello di soglia: la maggior parte degli indicatori supera gli standard di riferimento; alcuni indicatori che inizialmente mostravano maggiori criticità (Diagnosi preoperatoria, ricostruzione immediata, interventi nei CDIS) sono costantemente migliorati La qualità dei dati è mediamente soddisfacente: anche le percentuali di missing sono costantemente migliorate ed ora si concentrano su specifiche informazioni Aspetti negativi: Occorre migliorare l informazione su alcune variabili: le variabili inerenti al pezzo operatorio continuano ad avere una percentuale di missing elevata, a discapito della bontà 17

18 dei relativi indicatori. Queste variabili risultano essere difficili da reperire già in fase di compilazione della cartella clinica. Alcuni indicatori continuano ad essere sotto gli standard: benché c è stato un miglioramento generale su tutti gli indicatori alcuni di essi, vedi i tempi di attesa, continuano a presentare criticità; il collo di bottiglia sul terzo livello è un problema che si riscontra anche a livello nazionale la cui soluzione è sul piano organizzativo. A livello di ASL le differenze sono ancora evidenti: ci sono ASL che continuavo ad avere problemi su specifici indicatori (come Latina e Roma A nella diagnosi pre-operatoria sospetta). È evidente che il problema possa più essere imputato a questioni legate a inserimento/recupero dati, ma debba essere risolto attraverso apposite site-visit. Criticità: a) La raccolta dati: ci sono tante informazioni da inserire in SQTM che richiede la collaborazione di almeno 4 figure professionali diverse quali il Radiologo, Anatomo patologo, il Chirurgo e l Oncologo con informazioni reperibili in almeno 4 reparti diversi. Diventa necessaria una sempre maggiore coordinazione ed interconnesione tra queste figure e reparti per reperire ed inserire le informazioni necessarie. Altro aspetto da non sottovalutare la migrazione in uscita dei casi screen detected verso altre strutture rispetto a quella di riferimento del programma di screening. Questione, molto sentita nel Lazio dove sono presenti strutture di eccellenza nazionale, policlinici universiadi ed aziende ospedaliere, che colpisce sia le ASL della provincia di Roma con una mobilità interna al territorio aziendale, sia ASL delle altre provincie che hanno nelle strutture romane un catalizzatore importante. b) L inserimento dati: L inserimento viene fatto quasi sempre in back office. È fondamentale da un lato comprendere quali e/o come inserire le informazioni, dall altro tradurre le informazioni prese dalle cartelle per inserirle in SQTM. Su questo aspetto diventa necessaria una figura con un profilo medico che si occupi dell inserimento dati. Fondamentale da parte del coordinamento l individuazione delle risorse umane che da un lato reperiscano le informazioni necessarie, dall altro provvedano all inserimento dati 18

19 Ringraziamenti Analisi e sviluppo indicatori: Dottor Antonio Ponti, Mariano Tomatis CPO Torino Raccolta Dati survey RM A Dr. R. Boggi, D.ssa R. Fulgenzi - RM B D.ssa F. Odoardi - RM C - D.ssa E. Rossi - RM D - D.ssa M.F. Puddu - RM E - D.ssa M.G. Acampora; Dr. Tozzi - RM F Dr. S. Sgricia; Alessandra Martelli - RM G Dr G.Nicodemo; Giuseppe Merico - RM H Dr Pagano; Daniela Ciaffoni - Viterbo D.ssa S. Brezzi; D.ssa M.T. Strassera; Vincenza Mancini; - Rieti Dr. Baldi - Latina D.ssa P. Bellardini; Dr. De Masi; d.ssa G. Fanelli - Frosinone Dr. L. Martufi 19

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