FORME FARMACEUTICHE FITOTERAPICHE
|
|
- Gloria Pippi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Catania Facoltà di Farmacia FORME FARMACEUTICHE FITOTERAPICHE Prof. Giovanni Puglisi Ordinario di Tecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica Facoltà di Farmacia Università degli Studi di Catania V.Le A. Doria, Catania Sito web: puglisig@unict.it
2 Dell uso terapeutico delle piante officinali c era già traccia nei geroglifici egiziani con la descrizione di oli essenziali distillati da piante aromatiche. Papiro-Ebers-1500 a.c. (Luxor) Citate centinaia di piante medicinali tra cui il papavero, la senna e la scilla.
3 Già quattro secoli prima della nascita di Cristo, Ippocrate, l'uomo che ha dato origine alla medicina attuale, lavorava per individuare le proprietà curative delle piante ("fito" dal greco phyton = pianta).
4 FORME FARMACEUTICHE FITOTERAPICHE DROGHE VEGETALI DROGA FRESCA DROGA SECCA
5 DROGHE VEGETALI Plantae medicinales LE DROGHE VEGETALI secondo la F.U.I. XI Ed. sono costituite essenzialmente da parti intere, frammentate o tagliate o da parti di piante, alghe, funghi, licheni in uno stato non trattato, generalmente in forma essiccata, ma talvolta fresche. Le droghe vegetali vengono definite con precisione dal nome scientifico botanico secondo il sistema binominale (genere, specie, varietà e autore).
6 DROGHE VEGETALI Le droghe vegetali contengo un gran numero di sostanze chimiche, alcune dotate di evidenti proprietà medicamentose, altre meno ma tutte contribuiscono alla completezza delle azioni terapeutiche della pianta. L insieme di tutte le sostanze presenti nella droga è definito fitocomplesso.
7 Vantaggi del fitocomplesso Bassa tossicità pochi effetti collaterali, aspetto importante soprattutto nelle terapie croniche e nei soggetti particolarmente sensibili (bambini, anziani, gravidanza); Modulazione dell assorbimento Molteplicità d azione è possibile curare con un unico rimedio diverse patologie o problemi. Ad esempio il Ginkgo Biloba è indicato soprattutto nel decadimento cerebrale senile, ma viene anche utilizzata contro le vasculopatie periferiche sia arteriose che venose, nell ipertensione arteriosa, nelle allergie e nei danni causati dai radicali liberi.
8 Il fitocomplesso l unità farmacologica integrale della pianta medicinale (Pedretti M., 1983) Insieme di tutte le sostanze presenti in una droga: sostanze attive primarie sostanze attive secondarie sostanze non attive secondarie sostanze non attive indifferenti
9 DROGHE VEGETALI L impiego della droga fresca comporta dei problemi sul piano pratico per la presenza di acqua nella droga che può favorire sia processi fermentativi che idrolitici dei principi attivi, pertanto si rende necessario procedere all essiccamento. Vantaggi della droga secca Maggiore disponibilità della droga in ogni periodo dell anno; Facile trasporto e conservazione della droga; Migliore stabilizzazione e standardizzazione.
10 DROGHE VEGETALI Svantaggi dell essiccamento Un processo di essiccamento non corretto, può condurre ad un alterazione dei principi attivi contenuti nella pianta fresca, in quanto le sostanze più complesse possono subire una retrogradazione a sostanze più semplici, in seguito a processi di idrolisi, ossidazione, riduzione e racemizzazione.
11 DROGHE VEGETALI Per mantenere inalterati i principi attivi della pianta fresca (fitocomplesso), sono stati proposti alcuni metodi: Congelamento mantiene inalterate le piante fresche (inibizione enzimatica reversibile), tale processo comporta notevoli costi di gestione; Liofilizzazione si ottiene un prodotto che teme molto l umidità e necessita di una conservazione particolare, tuttavia risulta troppo laborioso e quindi esclusivo dell industria; Stabilizzazione consiste nella denaturazione degli enzimi presenti nella pianta fresca mediante vapori di alcool (inibizione enzimatica irreversibile), il processo si effettua ponendo in autoclave la droga in cui l acqua viene sostituita con alcool al 90%.
12 Digitalis purpurea La droga fresca viene utilizzata per preparare: tinture madri, macerati glicerici ed oli essenziali; La droga secca si utilizza per la preparazione di tisane, infusi, decotti, estratti e tinture.
13
14 FORME FARMACEUTICHE FITOTERAPICHE Oltre ai prodotti fitoterapici confezionati, presenti in commercio, e alle rare prescrizioni galeniche di medici esperti in fitoterapia, esiste per il farmacista preparatore la possibilità di preparare in assoluta legalità forme fitoterapiche purchè riportate in una delle Farmacopee (Italiana o dell Unione Europea).
15 Tecniche utilizzate per la preparazione di forme farmaceutiche fitoterapiche : Malva sylvestris POLVERIZZAZIONE; INFUSIONE; DECOZIONE; MACERAZIONE; PERCOLAZIONE; DISTILLAZIONE.
16 - Le polveri sono tra le più antiche forme di somministrazione delle droghe vegetali; - Triturando la droga essiccata si ottiene una polvere di varia grandezza a seconda del metodo di polverizzazione utilizzato; - Le polveri possono essere classificate in: semplici se costituite da una sola droga; composte se risultanti dalla mescolanza di più droghe.
17 Matricariae infuso La F.U.I. XI Ed. definisce gli INFUSI come preparazioni liquide ottenute estemporaneamente
18 PREPARAZIONE DEGLI INFUSI Si utilizzano droghe essiccate ridotte ad idonee dimensioni mediante lavorazioni meccaniche; Si mette il materiale in un contenitore adatto, vi si versa acqua bollente e si lascia riposare per un tempo più o meno lungo; Dopo completo raffreddamento, si filtra tramite ovatta o garza senza comprimere; Il filtrato viene portato al peso prescritto con acqua calda con la quale si lava il residuo ed il filtro.
19 Per la loro preparazione si impiegano da 1 a 10 parti di droga essicata per preparare 100 parti di infuso; L infusione si effettua, in genere, su strutture vegetali tenere e delicate, come foglie, fiori, ramoscelli ed altre parti aeree della pianta.
20 Altea decotto La F.U.I. XI Ed. definisce i DECOTTI come preparazioni liquide ottenute estemporaneamente
21 PREPARAZIONE DEI DECOTTI La droga viene opportunamente polverizzata; Viene posta a contatto con acqua fredda e quindi portata ad ebollizione per un periodo variabile (10-15 minuti); Dopo raffreddamento, si filtra tramite garza o ovatta senza comprimere; Generalmente si adoperano da 2 a 5 parti di droga per preparare 100 parti di decotto.
22 La decozione si effettua in genere su strutture vegetali compatte come radici, legni, cortecce e semi; Non va applicata a droghe contenenti principi attivi volatili o termosensibili.
23 LE TISANE sono preparazioni liquide acquose ottenute, estemporaneamente a partire, da una o più droghe vegetali e sono destinate ad essere somministrate per via orale, come tali ai fini terapeutici o come veicoli di altri medicamenti.
24 La tisana è una preparazione ottenuta a partire da una bassa percentuale di droga, normalmente per preparare un litro di tisana si utilizzano da 10 a 20 grammi di droga. La tisana contiene piccole quantità di fitocomplesso e può essere assunta come bevanda abituale, senza timore dell insorgenza di eventuali effetti collaterali.
25 La tisana si può preparare per infusione, decozione o macerazione utilizzando acqua potabile. Una tisana è costituita da una miscela di droghe vegetali, tra le quali distinguiamo : Rimedio base : composto da una o più piante medicinali la cui azione medicamentosa è quella più importante; Adiuvante : Correttivo : rappresentato da una pianta che ha lo scopo di rinforzare l effetto del rimedio base; composto da uno più piante che hanno la funzione di migliorare le caratteristiche organolettiche della tisana.
26 Secondo la F.U. XI Ed. gli ESTRATTI sono: preparazioni concentrate, liquide, solide o di consistenza intermedia, ottenute generalmente da materie prime, vegetali o animali essiccate.
27 Si ottengono per macerazione o percolazione della droga secca o fresca in opportuno solvente (alcool, glicole, etere, acqua) e successiva evaporazione di questo; A seconda della consistenza vengono classificati in : Estratti fluidi; Estratti molli; Estratti secchi.
28 Secondo la F.U.I. XI Ed. gli ESTRATTI FLUIDI sono definiti come: preparazioni liquide nelle quali, in genere una parte in peso o in volume è equivalente ad una parte in massa di materiale originario essiccato (rapporto estratto/droga 1:1)
29 L estratto fluido viene preparato, per macerazione o percolazione utilizzando solo etanolo di appropiata concentrazione oppure acqua o disciogliendo un estratto secco o molle in uno di questi stessi solventi e filtrando poi se necessario. L estratto fluido viene concentrato fino ad ottenere un rapporto droga solvente 1/1.
30 Il processo di percolazione prevede: 1. Polverizzazione della droga; 2. Umettazione della droga con il solvente del grado prescritto; 3. Macerazione preventiva: la droga umettata viene introdotta nel percolatore e si aggiunge tanto solvente da ricoprirla completamente, quando il liquido inizia a scolare si chiude il rubinetto e si lascia a riposo per 24h; 4. Percolazione: si procede poi alla percolazione, aggiungendo sempre nuovo solvente, in modo da tenere la droga sempre coperta, percolando fino ad esaurimento della droga.
31 Estratti fluidi iscritti in F.U.I. XI Ed. Droga Alcool prescritto per l estrazione (% v/v) Grado alcoolico Residuo secco (% p/p) Densità relativa Colore Belladonna Foglie Verde scuro China rossa corteccia Rosso bruno Genziana radice Giallo rossastro Idraste Rosso bruno Ipecacuana radice Bruno Rabarbaro rizoma Giallo Bruno
32 Procedimento generale di preparazione degli estratti fluidi: g di solvente 1 Kg di droga In recipiente chiuso per almeno 2 ore Solvente fino a coprire lo strato di droga. Aggiunta continua di solvente fresco per mantenere sempre coperto lo strato di droga 1 Kg di estratto fluido Solvente di estrazione I percolato g II percolato Concentrazione sotto vuoto La droga umettata viene introdotta nel percolatore e si lascia in macerazione per 12 ore percolazione La percolazione viene continuata fino ad esaurimento della droga
33 Percolazione con due solventi in successione g Del I solvente 1 Kg di droga In recipiente chiuso per almeno 2 ore Si aggiunge il I solvente fino a coprire lo strato di droga. Aggiunta continua del rimanente I solvente II solvente per la continuazione della percolazione 1 Kg di estratto fluido Solvente di estrazione I percolato g II percolato Concentrazione sotto vuoto La droga umettata viene introdotta nel percolatore e si lascia in macerazione per 12 ore percolazione La percolazione viene continuata con il II solvente fino ad esaurimento della droga
34 Percolazione frazionata 1 Kg di droga Ripartizione in tre porzioni 500 g 300 g 200 g I percolato 200 g percolazione percolazione percolazione Percolato 1500 g II percolato 300 g Percolato 800 g III percolato 500 g 1 Kg di estratto fluido
35 Si ottengono esaurendo la droga con l opportuno solvente ed evaporando successivamente il prodotto di estrazione fino alla consistenza voluta. In base al solvente impiegato si distinguono in: Acquosi, se la droga è stata estratta con acqua; Idroalcolici, se la droga è stata estratta con alcool diversa gradazione, inferiore comunque ai 95 ; Alcoolici, se la droga è stata estratta con alcool di 95 ; Eterei, se la droga è stata esaurita con etere etilico. a
36 Sono preparazioni di consistenza intermedia, tra gli estratti fluidi e gli estratti secchi, in cui si opera una parziale evaporazione del solvente di estrazione fino ad ottenere una consistenza molle; Gli estratti molli hanno un residuo secco non inferiore al 70 per cento m/m.
37 Gli estratti secchi sono preparazioni solide (sottoforma di polvere) ottenuti per evaporazione totale del solvente prescritto. Si possono preparare tramite nebulizzazione o liofilizzazione ; Tali tecniche si applicano a droghe contenenti p.a. termolabili o facilmente degradabili.
38 Questa tecnica si utilizza per ottenere tinture madri e macerati glicerici. PREPARAZIONE Nella macerazione la droga viene ridotta in pezzi di idonea grandezza per aumentare la superficie di contatto del solvente (acqua fredda, alcool o oli freddi); La droga viene lasciata riposare per tempi che possono andare da 1 giorno ad alcune settimane a seconda del tipo di droga usata; Si mescola di tanto in tanto in quanto l agitazione aumenta la velocità di solubilizzazione e quindi si filtra il residuo.
39 La macerazione della pianta si effettua dopo aver determinato il grado di umidità della pianta (contenuto di acqua). Il campione di droga da estrarre viene essiccato in stufa a , fino a peso costante così da determinare il peso della pianta da estrarre.
40 Le Tinture sono: preparazioni liquide, limpide ottenute da materie prime vegetali o animali essiccate. Le tinture si preparano per macerazione o percolazione o per diluizione utilizzando alcool di titolo appropriato. Le tinture possono anche essere preparate disciogliendo o diluendo estratti in alcool di appropiata concentrazione. Il rapporto in peso droga/solvente è 1:10 o 1:5.* * Sulla base dell accordo Internazionale di Bruxelles del 1902 per le droghe eroiche o droghe molto attive dotate di elevata tossicità il rapporto droga/tintura è 1/10, invece, per le droghe comuni si impiega un rapporto di 1/5.
41 La gradazione dell alcool viene scelta in funzione della solubilità dei componenti attivi della droga: per la maggior parte delle tinture si usa alcool di 70, per altre si preferisce alcool di diversa gradazione (60, 80 e 90 ). Alcool di 60 Alcool di 70 Alcool di 70 Genziana Rabarbaro Belladonna China Valeriana Capsico
42 LE TINTURE MADRI riportate nella monografia Preparazioni omeopatiche della F.U.I XI. Ed. sono preparazioni liquide che si ottengono dall azione solvente di un appropriato veicolo su materie prime di origine vegetale o animale. Possono anche essere ottenute da succhi di piante con o senza l aggiunta di un veicolo. Le tinture madri sono designate con i simboli T.M. o. Si preparano da piante fresche e rarissime volte con la pianta secca, raccolte nel loro habitat naturale e durante il periodo balsamico.
43 PREPARAZIONE Dopo aver determinato il contenuto di acqua, la droga fresca viene pulita, tagliata e posta a macerare in alcool di appropriata concentrazione, in modo da avere alla fine 10 parti di T.M. da 1 parte di pianta; Si lascia infondere per giorni e si filtra il residuo depositato; Il titolo alcolico delle tinture madri vegetali è di norma 65 +/- 5 ; Le tinture madri vanno conservate in recipienti chiusi, al fresco ed al riparo dalla luce; Hanno validità di 5 anni, rispetto alle tinture tradizionali che hanno validità soltanto di 2 anni.
44 Il macerato glicerico deriva dalle parti più giovani della pianta (gemme, semi, giovani radici, germogli, ecc), allo stato fresco, raccolti durante il periodo balsamico, pertanto, contiene la più alta concentrazione di fitocomplesso tra tutte le preparazioni.
45 PREPARAZIONE Sulla droga fresca selezionata, tagliata si determina il grado di umidità; In base al grado di umidità si mette in macerazione per tre settimane, in una miscela gliceroalcolica (glicerina/alcol etilico 50/50), pari a 20 volte il peso del vegetale disidratato; A fine macerazione si decanta e si filtra, il residuo viene pressato ed il liquido ottenuto viene unito al primo filtrato; Il tutto viene posto a riposare in frigo per 24 h e si filtra di nuovo.
46 Il macerato glicerico base ottenuto, viene commercializzato per l uso, dopo averlo diluito alla prima decimale Hahnemanniana (1DH) ovvero 1 parte di macerato glicerico viene diluita con 9 parti di miscela glicerina/alcol/acqua in rapporto 50:37:13 così da ottenere un prodotto finito di grado alcolico uguale a 38 ; Viene conservato in flaconi contagocce di vetro scuro e di solito si impiegano gocce tre volte al dì diluite in poca acqua;
47 I metodi utilizzati per la preparazione delle essenze sono : SPREMITURA DISTILLAZIONE IN CORRENTE DI VAPORE Recentemente è stata messa a punto un tecnica di estrazione basata sull uso di gas supercritici.
48 - Tecnica riservata a quelle droghe che contengono oli essenziali in cellule superficiali ed in grande quantità, come i frutti (es. Citrus); - L epicarpo del frutto fresco viene messo in apposite macchine e poi sottoposto a pressione, ciò provoca la rottura delle cellule oleifere con conseguente fuoriuscita dell olio essenziale; - L olio essenziale ottenuto è costituito da una miscela di sostanze, per lo più volatili, di odore aromatico caratteristico; - Gli oli essenziali trovano impiego in campo: alimentare, farmaceutico e cosmetico.
49 Gli oli essenziali sono chimicamente molto complessi ed eterogenei quali: Idrocarburi (gli idrocarburi terpenici); Alcooli (benzilico, cinnamidico, mentolo); Aldeidi (cinnamica); Chetoni (canfora); Acidi (acido cinnamico e fenilacetico); Esteri (metilsalicilato, benzile-benzoato); Fenoli (timolo); Eteri (eugenolo); Eterociclici (inoli, cumarina).
50 La F.U. I XI Ed. nella sezione riguardante le droghe vegetali riporta dei saggi di purezza che servono ad accertare che l essenza non sia un prodotto artificiale e che non vi siano usate sofisticazioni. Se consideriamo la monografia essenza vengono riportati: Bergamiae aetheroleum BERGAMOTTO ESSENZA, per tale Titolo (non meno del 30% di esteri), Caratteristiche organolettiche (liquido mobile, limpido, di colore da gialloverde a verde, di odore caratteristico e con sapore aromatico amaro); Saggi di identificazione (cromatografia su strato sottile, gas cromatografia, densità, indice di acidità, assorbanza, ecc).
51 Tale tecnica qualità. permette di ottenere un prodotto di alta La droga opportunamente polverizzata viene immersa nel pallone. Il pallone è collegato mediante un tubo di vetro ad una beuta che viene riempita per circa 2/3 di acqua, la quale viene riscaldata fino ad ebollizione con fuoco diretto o tramite piastra riscaldante. L olio essenziale viene trascinato dal vapor d acqua ed entrambi si condensano nel refrigerante, raccogliendosi poi nel recipiente. I due liquidi vengono poi separati.
52 DISTILLAZIONE IN CORRENTE DI VAPORE
53 Il prodotto risultante dalla spremitura o dalla distillazione è costituito da una parte oleosa e da una acquosa. La separazione dei due componenti può essere eseguita o mediante l ausilio di una bottiglia fiorentina o mediante un imbuto separatore o effettuando una centrifugazione (metodica industriale), sfruttando la diversa densità relativa dei due liquidi; Le essenze avendo, in genere, una bassa densità relativa galleggiano sull acqua distillata, fanno tuttavia eccezione le essenze di cannella, chiodi di garofano e senape, che invece hanno densità maggiore e quindi tendono a depositarsi sul fondo.
54 METODI DI SEPARAZIONE Centrifuga
55 La titolazione è un processo tecnologico con il quale si determina : Il principio attivo più importante presente nel fitocomplesso; La quantità esatta di tale componente. La titolazione in principi attivi è possibile attualmente solo per l estratto secco e per l olio essenziale perché essi sono fortemente concentrati e contengono quantità di sostanze sufficientemente elevate.
56 Vantaggi della titolazione Un estratto o una droga titolati, rispondenti agli standard previsti dalle Farmacopee, assicurano un efficacia terapeutica ottimale. Se essa è al di sotto dei limiti richiesti dalle Farmacopee, la validità della terapia è compromessa; Se la titolazione del prodotto è superiore a quella minima prevista dai testi ufficiali, la sua efficacia terapeutica aumenta di conseguenza; Grazie alla titolazione è possibile ottenere la standardizzazione del rimedio fitoterapeutico, in modo tale che ciascun prodotto contenga sempre la stessa quantità di principio attivo dichiarato.
57 L uso di piante medicinali è notevolmente aumentato nell ultimo decennio; L uomo, sempre più sensibile al proprio benessere, si orienta ad utilizzare rimedi naturali; Il luogo comune che i prodotti naturali siano innocui non sempre risponde alla realtà; La possibilità di interazioni tra alimenti e piante medicinali, tra farmaci e piante medicinali, sono sempre più frequenti in seguito all utilizzo di prodotti fitoterapici; Un farmacista esperto in materia può educare l utilizzatore ad un uso più corretto dei preparati fitoterapici.
Do Not Copy.
CRITERI GENERALI www.accademia-fitoterapia.org Fitoterapia Medicina allopatica che studia l impiego delle piante medicinali capaci di svolgere un azione terapeutica sull organismo umano Non è alternativa
DettagliCORSO DI MEDICINA NATURALE PEDIATRICA INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA DOTT. MAURIZIO SBERNA
CORSO DI MEDICINA NATURALE PEDIATRICA INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA DOTT. MAURIZIO SBERNA INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA 3000 A.C. Tavolette di argilla Sumere a caratteri cuneiformi scoperte nel 1948 a
DettagliCorso base erboristeria Foce d Amelia PROGRAMMA
Corso base erboristeria Foce d Amelia PROGRAMMA 2017-2018 BOTANICA ( Docente: Walter Culicelli) Storia della sistematica botanica; L Importanza del riconoscimento delle piante; La coltivazione tecniche,
DettagliEstrazione con solvente 18/01/2010. Laboratorio di chimica. Prof. Aurelio Trevisi
Laboratorio di chimica Prof. Aurelio Trevisi Estrazione con solvente SCOPO: Estrarre mediante cicloesano lo iodio da una soluzione idroalcolica L estrazione con solventi si basa sulla diversa affinità
DettagliTecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica II
Tecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica II CTF a.a. 2009/ 10 5 CFU Chiara Sinico L Omeopatia L omeopatia è un metodo terapeutico che: Applica la legge della similitudine Utilizza i medicamenti
DettagliPer terapie alternative si intende un insieme di tecniche terapeutiche di cui non si conosce bene il e che per questo motivo non sono riconosciute
Per terapie alternative si intende un insieme di tecniche terapeutiche di cui non si conosce bene il meccanismo d azione d e che per questo motivo non sono riconosciute dalla medicina ufficiale o convenzionale
DettagliPrefazione alla I Edizione. Prefazione alla II Edizione. Parte generale
Indice generale Prefazione alla IV Edizione Prefazione alla III Edizione Prefazione alla II Edizione Prefazione alla I Edizione XIII XV XVII XIX Parte generale Capitolo 1: Inquadramento normativo 3 Norme
DettagliLe acquaviti e i liquori
Le acquaviti e i liquori PRODUZIONE Per la produzione di qcquaviti distinguiamo: - fase di fermentazione - fase di distillazione - fase di rettificazione - fase di maturazione 1 Fermentazione È la fase
DettagliSchema di flusso del controllo qualità operato da una ditta di importazione e lavorazione delle droghe
Schema di flusso del controllo qualità operato da una ditta di importazione e lavorazione delle droghe Identità e sofisticazioni preparazione Controllo qualità in ingresso Controllo qualità in uscita o
DettagliUniversità Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia. Corso di Analisi Chimico-Tossicologica.
Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia Corso di Analisi Chimico-Tossicologica Distillazione La distillazione La distillazione consiste nel vaporizzare un liquido
DettagliESTRAZIONE CON SOLVENTE
ESTRAZIONE CON SOLVENTE TECNICA DI SEPARAZIONE BASATA SUL TRASFERIMENTO SELETTIVO DI UNO O PIÙ COMPONENTI DI UNA MISCELA SOLIDA, LIQUIDA O GASSOSA DA UN SOLVENTE AD UN ALTRO SOLVENTE IMMISCIBILE CON IL
DettagliEsempio di monografia:droga vegetale. FU XI ed.
FU XI ed. Esempio di monografia:droga vegetale FU XI ed. Esempio di monografia FU XI ed. Esempio di monografia FU XI ed. Esempio di monografia FU XI ed. Preparazioni a base di droghe vegetali SOLIDE (polveri)
DettagliSostanza pura. Il termine sostanza indica il tipo di materia di cui è fatto un corpo.
Sostanza pura Il termine sostanza indica il tipo di materia di cui è fatto un corpo. Corpi formati da un unico tipo di materia sono costituiti da sostanze pure. Una sostanza pura ha composizione definita
DettagliLA DISTILLAZIONE DEL VINO
OBIETTIVO: ACQUA / ETANOLO LA DISTILLAZIONE DEL VINO Separazione dei componenti del vino: alcool etilico, anche detto etanolo (formula chimica: CH 3 CH 2 OH) e acqua (formula chimica: H 2 O). NOTE TEORICHE:
DettagliIl medicinale omeopatico
Il medicinale omeopatico L OMEOPATIA IN ITALIA NORMATIVA I PRODOTTI OMEOPATICI in Italia sono regolamentati dal DL. 185/95 che li definisce MEDICINALI E quindi vendibili unicamente in farmacia L UTILIZZO
DettagliPIANTE OFFICINALI. Aromatiche e Medicinali.
PIANTE OFFICINALI. Aromatiche e Medicinali. Prefazione pag. 4 Indice 7 Introduzione 22 Parte generale 25 Cap. 1 Piante officinali 1.1 aspetti generali 27 1.2 classificazioni delle piante officinali 27
DettagliNanoparticelle lipidiche: SLN ed NLC
Università degli Studi di Catania Facoltà di Farmacia Nanoparticelle lipidiche: SLN ed NLC Prof. Giovanni Puglisi Ordinario di Tecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica Facoltà di Farmacia
DettagliMETODI DI PREPARAZIONE
METODI DI PREPARAZIONE Ad eccezione delle potenze LM di cui tuttora si leggono le disposizioni di Hahnemann, attualmente sono le singole Farmacopee omeopatiche a fissare arbitrariamente i parametri e le
DettagliTECNICHE DI PURIFICAZIONE. Cristallizzazione
TECNICHE DI PURIFICAZIONE Cristallizzazione I composti organici solidi ottenuti nel corso delle reazioni non sono quasi mai puri, per cui è necessario adottare delle tecniche di purificazione in grado
DettagliGLOSSARIO DEFINIZIONE TERMINE PIANTA OFFICINALE DROGA VEGETALE PIANTA MEDICINALE PIANTA ESSICCATA PIANTA TRITURATA PIANTA TAGLIO TISANA
GLOSSARIO TERMINE PIANTA OFFICINALE DROGA VEGETALE PIANTA MEDICINALE PIANTA ESSICCATA PIANTA TRITURATA PIANTA TAGLIO TISANA PIANTA TAGLIO FILTRO (1) Secondo la Legge N 99, 6 gennaio 1931, col termine piante
DettagliCONCENTRAZIONE DEGLI ALIMENTI LIQUIDI
CONCENTRAZIONE DEGLI ALIMENTI LIQUIDI Per concentrazione si può intendere la rimozione selettiva di una frazione dell acqua di costituzione degli alimenti. Si effettua allo scopo di: Risparmiare in termini
DettagliLA SOLIMÈ PRESENTA ALCUNE DELLE SUE TECNOLOGIE INNOVATIVE
LE TECNOLOGIE LA SOLIMÈ PRESENTA ALCUNE DELLE SUE TECNOLOGIE INNOVATIVE 2 SOLIMÈ SUPREME HERBAE Innovativo metodo di essicazione di piante officinali e vegetali freschi e il recupero della loro acqua organica
DettagliAlcuni cenni Storici sulla Tradizione degli Integratori Alimentari
Alcuni cenni Storici sulla Tradizione degli Integratori Alimentari Pedanius Dioscorides: De Materia Medica, ca. 1334 copia in Arabo, descrive effetti terapeutici di Carum carvi (cumino) e Anethum graveolens.
DettagliCosmesi green: la sicurezza del Vero prodotto naturale
Cosmesi green: la sicurezza del Vero prodotto naturale Erbe officinali in forma cosmetica : potremmo definire così i prodotti della Linea Professionale Anisa. Formulati e prodotti nel nostro laboratorio
DettagliI Fitoterapici di Origine Vegetale PICCOLO RICETTARIO DELLA LOTTA BIOLOGICA: orticoltura take-away. orti Dora in poi
PICCOLO RICETTARIO DELLA LOTTA BIOLOGICA: I Fitoterapici di Origine Vegetale CONSIGLI UTILI: È preferibile raccogliere le piante maggiormente esposte al sole perché risultano più sane, vigorose e ricche
DettagliCHE COSA SONO I DISTILLATI?
CHE COSA SONO I DISTILLATI? Un distillato,è un prodotto alcolico derivante dalla distillazione di un fermentato,generalmente di origine vegetale. Un distillato fa parte delle bevande spiritose ovvero bevande
DettagliEstrazione. Il processo di estrazione con solventi è impiegato per l isolamento di
Purificazione di sostanze organiche 1. Cristallizzazione 2. Sublimazione 3. Distillazione 4. 5. Cromatografia 1 Il processo di estrazione con solventi è impiegato per l isolamento di sostanze da soluzioni
DettagliCorso Tutela e valorizzazione delle piante officinali. Parco Adda Sud - Regione Lombardia Lodi 10/09/2005
Corso Tutela e valorizzazione delle piante officinali. Parco Adda Sud - Regione Lombardia Lodi 10/09/2005 2. Trasformazione e utilizzo delle piante officinali F. Bracco, E. Martino & L. Poggi Università
DettagliI nuovi profili professionali
I nuovi profili professionali Mario Giaccone Torino 10-Marzo-2010 1 Introduzione Il farmacista: ambiti professionali Il farmacista di comunità Il ruolo di filtro Il farmacista e la fitoterapia opportunità
DettagliIsolamento della caffeina dalle foglie di tè
SOMMARIO Isolamento della caffeina dalle foglie di tè L esperienza consiste nell isolamento e determinazione della quantità di caffeina, solido bianco cristallino, dalle foglie di tè (Camellia sinensis).
DettagliR (preinfialato in cuvetta): miscela alcolica con potassa, fenoftaleina derivato. * (10 test) * (100 test)
Il tenore di acidità in un grasso alimentare è dato dalla quantità di acidi grassi liberi derivanti dall irrancidimento idrolitico dei trigliceridi. Quest alterazione si verifica in condizioni non idonee
DettagliXVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI
XVII ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI XVII - ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE 1. Principio Il campione viene
DettagliRete Nazionale di Fitoterapia
Parma 19-02-2011 Rete Nazionale di Fitoterapia Dr. Carla Ferrari Responsabile FIMP Fitoterapia Regione Emilia-Romagna Premessa La Fitoterapia è una disciplina Medica che definisce, con criteri scientifici
DettagliBest clinical treatment in FITOTERAPIA
Problemi della ricerca in medicina non convenzionale: la scelta del miglior trattamento Best clinical treatment in FITOTERAPIA Bologna 21 maggio 2010 La crescita del numero di articoli riguardanti la Fitoterapia
Dettagli1023 Separazione dell esperidina dalla buccia d arancia
NP 0 Separazione dell esperidina dalla buccia d arancia buccia d'arancia H H C H H H H H H H CH C 8 H 5 (60.5) Classificazione Tipo di reazione e classi di sostanze Separazione di composti da prodotti
DettagliEperienza di Laboratorio Sintesi del biodiesel Laboratori Didattici del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche Edificio PP1 piano terra
Eperienza di Laboratorio Sintesi del biodiesel Laboratori Didattici del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche Edificio PP1 piano terra Preparazione dell'olio Le macchine per la produzione di biodiesel
DettagliClasse 5 ch B a.s.2007/08 ANALISI DELLA BIRRA
ANALISI DELLA BIRRA DETRMINAZIONE DELL ACIDITÀ L acidità della birra è dovuta in parte ad acidi organici vari (specialmente lattico), in parte a fosfati acidi, e, specialmente nelle birre mal conservate,
DettagliAMPICILLINA SODICA PREPARAZIONE INIETTABILE. Ampicillina sodica polvere sterile per preparazioni iniettabili
1 0 1 0 1 0 1 0 1 001/FU Aprile 00 Commenti entro il Settembre 00 NOTA: Armonizzata con la versione revisionata della B.P. La monografia è stata completamente revisionata per armonizzarla con le corrispondenti
DettagliLe idee della chimica
G. Valitutti A.Tifi A.Gentile Seconda edizione Copyright 2009 Zanichelli editore Capitolo 2 Le trasformazioni fisiche della materia 1. La materia e le sue caratteristiche 2. I sistemi omogenei e i sistemi
DettagliEstrazione di acido salicilico con acetato di n-butile
S.A.G.T. Anno Accademico 2009/2010 Laboratorio Ambientale II A Dottoressa Valentina Gianotti Marco Soda Matricola num. 10015062 Estrazione di acido salicilico con acetato di n-butile L estrazione liquido-liquido
Dettagliq 100 Piante coltivate acclimatate secche
Piante (1200) Animali (300) 1100 Piante fresche selvatiche Minerali e prodotti chimici (1800) 100 Piante coltivate acclimatate secche 1 Comuni non spontanee. (Cynara Scolimus) Usate in elevate quantità.
DettagliLA RICERCA AL SERVIZIO DELL INNOVAZIONE
LA RICERCA AL SERVIZIO DELL INNOVAZIONE STATO DI SALUTE MANTENIMENTO ALIMENTAZIONE ATTIVITA FISICA INTEGRAZIONE ALIMENTARE INTEGRATORI ALIMENTARI: DEFINIZIONE: prodotti alimentari destinati ad integrare
DettagliEsercitazione 1 PEROSSIDI IN OLIO D OLIVA
Esercitazione 1 TITOLAZIONE ACIDO ACETICO IN ACETO E PEROSSIDI IN OLIO D OLIVA Acido acetico in aceto 2 L esperienza consiste nel misurare il grado di acidità di un aceto. L'aceto è una soluzione acquosa
DettagliI DOCCIA SCHIUMA Eco Biologici Certificati agli oli essenziali
I DOCCIA SCHIUMA Eco Biologici Certificati agli oli essenziali Totalmente privi di profumi di sintesi, i Doccia Schiuma L Amande Eco Bio sono certificati biologici. Detergono dolcemente ogni tipo di pelle,
DettagliLiofilizzazione LEZIONI DI CONTROLLO E SICUREZZA DEI PROCESSI PRODUTTIVI. PROF.SSA MAURIZIA SEGGIANI tel:
Liofilizzazione LEZIONI DI CONTROLLO E SICUREZZA DEI PROCESSI PRODUTTIVI IN AMBITO FARMACEUTICO PROF.SSA MAURIZIA SEGGIANI maurizia.seggiani@unipi.it tel: 050 2217881 La liofilizzazione (freeze-drying)
DettagliCHIMICA ORGANICA I - laboratorio AA 2009/10
Esperienza 3 ESTRAZIIONE DELL EUGENOLO DAII CHIIODII DII GAROFANO PER DIISTIILLAZIIONE IIN CORRENTE DII VAPORE Gli oli essenziali sono i componenti volatili associati all aroma di molte piante. Tra questi,
DettagliProve di miscibilità
Prove di miscibilità Materiali: Vetreria: becher, pipette pasteur, spruzzette, bacchetta per agitazione. Composti: acqua distillata, alcool etilico non denaturato, acetone, etere di petrolio, olio d oliva
DettagliSicurezza e utilità dei fitoterapici in età pediatrica. Introduce Donatella Del Gaizo
Sicurezza e utilità dei fitoterapici in età pediatrica Introduce Donatella Del Gaizo Premessa La Fitoterapia è una disciplina scientifica che definisce, con criteri scientifici rigorosi, l utilizzo delle
DettagliModulo 1 CORSO DI FITOTERAPIA. Docente: Dott.ssa Shuela Curatola
Modulo 1 CORSO DI FITOTERAPIA Docente: Dott.ssa Shuela Curatola WWW.LEZIONE-ONLINE.IT Principali definizioni: Erboristeria Fitoterapia Farmaco Placebo Farmacologia Allopatia Omeopatia Farmacognosia Modulo
DettagliSOLUZIONI e DILUIZIONI
SOLUZIONI e DILUIZIONI Introduzione In chimica viene definita soluzione un sistema in cui due o più sostanze formano un miscuglio omogeneo. Nella maggior parte dei casi una soluzione è costituita da due
DettagliCRISTALLIZZAZIONE. Scelta del solvente: Affinché la cristallizzazione possa essere efficace, è necessario scegliere il solvente più
CRISTALLIZZAZIONE La cristallizzazione è stata a lungo utilizzata nella purificazione delle sostanze. Si tratta essenzialmente di una tecnica di separazione solido-liquido molto importante per ricavare
DettagliRegolamento concernente la produzione e il commercio di sale da cucina iodurato, di sale iodato e di sale iodurato e iodato.
D.M. 10 agosto 1995, n. 562. i Regolamento concernente la produzione e il commercio di sale da cucina iodurato, di sale iodato e di sale iodurato e iodato. (pubbl. in Gazz. Uff. n. 302 del 29 dicembre
DettagliOrdinanza del DFI sulle bevande analcoliche (in particolare tè, tè di erbe, caffè, succhi, sciroppi, gazose)
Ordinanza del DFI sulle bevande analcoliche (in particolare tè, tè di erbe, caffè, succhi, sciroppi, gazose) Modifica del 15 novembre 2006 Il Dipartimento federale dell interno ordina: I L ordinanza del
DettagliBENZILPENICILLINA BENZATINICA PREPARAZIONE INIETTABILI. Benzilpenicillina Benzatinica polvere sterile per preparazioni iniettabili
1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 0 1 0 1 1 01/FU Maggio 00 Commenti entro il 0 Settembre 00 NOTA: Corretta in seguito ai commenti della Dott.ssa Mozzetti La monografia è stata revisionata per armonizzarla con le altre
DettagliCaratteristiche ed impiego in cucina LE SPEZIE
Caratteristiche ed impiego in cucina LE SPEZIE CANNELLA È ricavata dalla parte interna della corteccia di un albero sempreverde originario di Ceylon. Tagliata a striscioline ed essiccata è arrotolata a
DettagliAppunti del corso di Istituzioni di tecnologia alimentare
Appunti del corso di Istituzioni di tecnologia alimentare Parte 6 Crioconcentrazione Osmosi Liofilizzazione ZEPPA G. Università degli Studi di Torino Crioconcentrazione Si congela una parte dell acqua
DettagliCapitolo 14 Le proprietà delle soluzioni
Capitolo 14 Le proprietà delle soluzioni 1. Perché le sostanze si sciolgono 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La concentrazione delle soluzioni 4. L effetto del soluto sul solvente: le proprietà colligative
Dettagli1. Perché le sostanze si sciolgono?
1. Perché le sostanze si sciolgono? Le soluzioni sono miscugli omogenei i cui costituenti conservano le loro proprietà. Nelle soluzioni il solvente è il componente in maggiore quantità. Il soluto è il
DettagliRecupero di residui di piante aromatiche per la produzione di oli essenziali
Recupero di residui di piante aromatiche per la produzione di oli essenziali Dott.ssa Graziana Roscigno Dipartimento di Farmacia- Università di Salerno Le ricerche sono state condotte presso il Laboratorio
DettagliIsolamento e riconoscimento dell olio essenziale
Isolamento e riconoscimento dell olio essenziale Estrazione con solventi o Versare il distillato ottenuto dalla corrente di vapore in imbuto separatore ed estrarre con 50mL di etere di petrolio 40-60 per
Dettaglimonografie e curiosità
M O N O T A S C A B I L I monografie e curiosità 14 Cleonice Bonalberti Rosalinda Pigato Gabriele Peroni FITOTERAPIA E ALIMENTAZIONE PER GLI ANIMALI PICCOLA GUIDA PRATICA Tutti i diritti riservati Progetto
DettagliOrdinanza del DFI sulle bevande alcoliche
Ordinanza del DFI sulle bevande alcoliche Modifica del 15 novembre 2006 Il Dipartimento federale dell interno ordina: I L ordinanza del DFI del 23 novembre 2005 1 sulle bevande alcoliche è modificata come
Dettagli4023 Sintesi dell estere etilico dell acido ciclopentanon-2-carbossilico. estere dietilico dell acido adipico (pe 245 C)
NP 4023 Sintesi dell estere etilico dell acido ciclopentanon-2-carbossilico dall estere dietilico dell acido adipico NaEt C 10 H 18 4 Na C 2 H 6 C 8 H 12 3 (202.2) (23.0) (46.1) (156.2) Classificazione
Dettagli01.04 Altri: alcol etilico non denaturato X(*) Sostituto: etanolo al 95 % Amidi e fecole X Farine di cereali e semole X
01 Bevande 01.01 Bevande non alcoliche o bevande con gradazione alcolica inferiore a 6 % vol: A. Bevande non filtrate: Acque, sidri, succhi filtrati di frutta o di ortaggi semplici o concentrati, nettari
DettagliCONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/28/CU13/C10
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/28/CU13/C10 PARERE SULLO SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DERIVANTI DAL POMODORO TRASFORMATO
DettagliProgetto Smoke Free SCHOOL
Progetto Smoke Free SCHOOL Classe 2^AM Baldini Daniele Barbetta Lorenzo Caruana Brandon D Alessandro Federico D Angelo Diego Delfino Federico Discalzi Mirko Emanuele Esposito Stefano Fornasiero Riccardo
Dettagli1. Perché le sostanze si sciolgono 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La concentrazione delle soluzioni 4. L effetto del soluto sul solvente: le
Unità n 14 Le proprietà delle soluzioni 1. Perché le sostanze si sciolgono 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La concentrazione delle soluzioni 4. L effetto del soluto sul solvente: le proprietà colligative
DettagliCAPITOLO 2 - DROGHE E PREPARATI FITOTERAPICI
CAPITOLO 2 - DROGHE E PREPARATI FITOTERAPICI DROGA Il termine droga deriva dall antico linguaggio olandese, (droog), che significa secco, per indicare lo stato di conservazione delle sostanze vegetali
Dettagli5012 Sintesi dell acido acetilsalicilico (aspirina) da acido salicilico e anidride acetica
NP 5012 Sintesi dell acido acetilsalicilico (aspirina) da acido salicilico e anidride acetica CH CH + H H 2 S 4 + CH 3 CH C 4 H 6 3 C 7 H 6 3 C 9 H 8 4 C 2 H 4 2 (120.1) (138.1) (98.1) (180.2) (60.1) Classificazione
DettagliUn sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio:
equilibri eterogenei Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio: (a) termico (temperatura uguale dappertutto); (b) meccanico (pressione uniformemente
DettagliCapri OTT Rete Nazionale di Fitoterapia
Capri 10-11 OTT.2008 Rete Nazionale di Fitoterapia CURIOSITA IN ITALIA 4 PERSONE SU 10 USANO FITOTERAPICI IL 32% DEGLI ITALIANI PENSA CHE NATURALE NON FA MALE NELLE FAMIGLIE IN CUI GLI ADULTI USANO FITOTERAPICI
DettagliESTRAZIONE CO. Scopo. Strumenti e sostanze. Principi teorici. Metodica. Calcoli. Malboro gold
ESTRAZIONE CO Scopo Determinare i milligrammi di CO all interno di una sigaretta Strumenti e sostanze STRUMENTI: Becher, buretta, beuta, pipetta, matraccio, cappa, bilancia, bacchetta di vetro, ragno.
Dettagli1003 Nitrazione della benzaldeide a 3-nitrobenzaldeide
1003 Nitrazione della benzaldeide a 3-nitrobenzaldeide H O H O HNO 3 /H 3 / 2 HSO 2 SO 4 4 + sotto-prodotti NO 2 7 H 6 O HNO 3 (63.0) 7 H 5 NO 3 (106.1) H 2 SO 4 (98.1) (151.1) lassificazione Tipo di reazione
DettagliCONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/20/CU03/C10
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/20/CU03/C10 PARERE SULLO SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DERIVANTI DAL POMODORO TRASFORMATO
Dettagli3011 Sintesi dell acido eritro-9,10-diidrossistearico dall acido oleico
311 Sintesi dell acido eritro-9,1-diidrossistearico dall acido oleico COOH KMnO 4 HO COOH NaOH HO C 18 H 34 O 2 (282.5) KMnO 4 (158.) NaOH (4.) C 18 H 36 O 4 (316.5) Riferimento in letteratura: Lapworth,
DettagliOLIO VERGINE D OLIVA. Le sostanze fenoliche. Punti fondamentali legati all'ottenimento di un prodotto di alta qualità sono i seguenti:
ASSESSORATO REGIONALE AGRICOLTURA E FORESTE DISTRETTO ETNA Giuseppe Pennino Unità Operativa 44 - Catania OLIO VERGINE D OLIVA L influenza della tecnologia di lavorazione delle olive sulle caratteristiche
DettagliEstrazione con solventi. Dott.ssa Laura Casu Laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche 9 crediti
Estrazione con solventi Dott.ssa Laura Casu Laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche 9 crediti Estrazione in Soxhlet Vantaggi: Estrazione in continuo Refrigerante Svantaggi: richiede molte ore (12/24)
DettagliValitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu
Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 17 Le proprietà delle soluzioni 3 Sommario (I) 1. Perché le sostanze si sciolgono? 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La
DettagliScopi e finalità dell analisi farmaceutica
Scopi e finalità dell analisi farmaceutica 1. Controllo dei composti e delle impurezze presenti (siano essi materia prima o specialità medicinale). 2. Controllo durante la lavorazione del prodotto; durante
Dettagli3018 Sintesi dell acido 3-fenilbenzoico dall acido 3-iodobenzoico
3018 Sintesi dell acido 3-fenilbenzoico dall acido 3-iodobenzoico COOH COOH + PhB(OH) 2 NaOH/PdCl 2 I Ph C 7 H 5 IO 2 (248.0) C 6 H 7 BO 2 (121.9) NaOH PdCl 2 (40.0) (177.3) C 13 H 10 O 2 (198.2) Riferimento
DettagliINDICE. Parte generale... 1
INDICE Parte generale.................................................. 1 Capitolo 1 Introduzione...................................... 3 Definizioni........................................ 3 Storia della
Dettagli3 4 5 (L ) SATIVEX,
CANNABIS Gli unici prodotti a base di cannabis che possono essere impiegati per l allestimento di preparazioni galeniche sono le sostanze vegetali esportate dall Office for Medicinal Cannabis del Ministero
DettagliFLUIDO MAGNETICO Sintesi del Ferrofluido
Università degli Studi di Genova Dipartimento di chimica e chimica industriale Progetto Lauree Scientifiche Laboratori Regionali 2009-2010 Scienza dei Materiali FLUIDO MAGNETICO Sintesi del Ferrofluido
DettagliVino cotto artigianale
Vino cotto artigianale http://www.arssa.abruzzo.it/atlanteprodotti/home.php?module=view_prodo tto&id=1&idtipo=1&pagina=2 Vino Cotto (vine cuott - vine cott) Presentazione Metodiche Materiali e attrezzature:
DettagliEsame integrato di. Biologia vegetale-farmacognosia. Modulo di Biologia vegetale CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE Esame integrato di Biologia vegetale-farmacognosia Modulo di Biologia vegetale ORE 28; CREDITI 4 Orario delle lezioni: Mar 9-11 Mer 11-13
DettagliRapporto tra soluto e solvente o soluzione
Programma Misure ed Unità di misura. Incertezza della misura. Cifre significative. Notazione scientifica. Atomo e peso atomico. Composti, molecole e ioni. Formula molecolare e peso molecolare. Mole e massa
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA:
Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI
DettagliSTANDARD DI PRODOTTO. DEFINIZIONE PRODOTTO: POLPA DI POMODORO SENZA SALE 16x16 Bx = 6-7
Pagina 1 di 6 DEFINIZIONE : POLPA DI POMODORO SENZA SALE 16x16 Bx = 6-7 Codici Sap Formati Possibili destinazioni 200773 (Qualità 1-2) ½ Kg EO I.B. CR.24X1/2 STR De Rica / I-GB-JP 207867 (Qualità 1-2)
DettagliSOSTANZE ORGANICHE NON AZOTATE SOLUBILI IN ACQUA. A) FENOMENI VISIBILI CON CLORURO FERRICO (FeCl 3 )
SSTANZE RGANIE NN AZTATE SLUBILI IN AQUA A) FENMENI VISIBILI N LRUR FERRI (Fel 3 ) A) FENMENI VISIBILI N LRUR FERRI (Fel 3 ) 1) Resorcina 2) Acido salicilico 3) Vanillina 4) Acido benzoico 1) Resorcina
Dettagli2 e 3 esperienza di laboratorio: SEPARAZIONE DI UNA MISCELA A TRE COMPONENTI PER ESTRAZIONE
2 e 3 esperienza di laboratorio: SEPARAZIONE DI UNA MISCELA A TRE COMPONENTI PER ESTRAZIONE 2011/2012 Prima di iniziare 1- ESTRAZIONE: Tecnica utilizzata per separare il prodotto organico desiderato da
DettagliLe sostanze che ci circondano possono essere classificate in tre grandi gruppi: 1) SOSTANZE ACIDE. - Corrosive ed irritanti
Le sostanze che ci circondano possono essere classificate in tre grandi gruppi: 1) SOSTANZE ACIDE - Corrosive ed irritanti Gli acidi corrodono i metalli ...ed i materiali carbonatici I succhi gastrici
DettagliLA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE
LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE - Gli oggetti che ci circondano sono costituiti di materia. - Come possiamo definire la materia? La materia è tutto ciò che possiede una massa e occupa un volume. -
DettagliForme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente,
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente, generalmente, una dose singola di attivo. In funzione della composizione
DettagliE 410 FARINA DI SEMI DI CARRUBE
IMPIEGO, MODALITA D USO Additivo alimentare utilizzato come agente schiumogeno, addensante, gelificante, coadiuvante, stabilizzante. Non può essere utilizzato nella fabbricazione di alimenti disidratati
DettagliEstrazione di pigmenti vegetali da sostanze naturali
Estrazione di pigmenti vegetali da sostanze naturali Il cavolo rosso deve il suo colore agli antociani o antocianine, che sono una classe di pigmenti idrosolubili appartenente alla famiglia dei flavonoidi.
DettagliFARMACOGNOSIA E NUTRACEUTICA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO Corso di laurea in Scienze farmaceutiche applicate Anno accademico 2016/2017-2 anno - Curriculum Scienze Erboristiche e dei Prodotti Nutraceutici FARMACOGNOSIA E NUTRACEUTICA
DettagliREGISTRO DELLE LEZIONI 2005/2006. Tipologia. Addì Tipologia. Addì Tipologia
Presentazione del corso. Modalità di svolgimento della prova di esame. Introduzione all'analisi organica qualitativa. Analisi organica qualitativa: comportamento alla calcinazione. Saggio di Laissagne
DettagliESERCIZI sulle SOLUZIONI
ESERCIZI sulle SOLUZIONI 1. Calcola la molarità delle seguenti soluzioni acquose, per le quali è data la massa di soluto disciolta in 200 cm 3 di soluzione: a) 20 g di NaCl; b) 20 g di HCl; c) 20 g di
Dettagli