IL QUADRO DEL CREDITO IN UMBRIA

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1 IL QUADRO DEL CREDITO IN UMBRIA Perugia, 24 ottobre 2014 In collaborazione con

2 Impieghi: il quadro al 30/06/2014 (dati in mln di e composizione %) IMPIEGHI (in milioni di euro) 1 - IMPRESE 2 - FAMIGLIE CONSUMATRICI 3 -AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 4 - SOCIETA' FINANZIARIE 5- ISTITUZIONI senza scopo lucro TOTALE CLIENTELA ITALIA , , , , , ,7 Umbria , ,6 890,5 54,3 103, ,2 Perugia , ,4 643,0 49,9 82, ,6 Terni 2.683, ,2 247,5 4,4 20, ,6 Incidenza % degli impieghi 1 - IMPRESE 2 - FAMIGLIE CONSUMATRICI 3 -AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 4 - SOCIETA' FINANZIARIE 5- ISTITUZIONI senza scopo lucro TOTALE CLIENTELA ITALIA 49,9 26,9 14,6 8,0 0,5 100,0 Umbria 63,4 31,6 4,2 0,3 0,5 100,0 Perugia 64,8 30,5 3,9 0,3 0,5 100,0 Terni 58,4 35,7 5,4 0,1 0,4 100,0 Il credito nella regione umbra risulta fortemente concentrato su imprese e famiglie consumatrici: a questi 2 attori è destinato il 95% dei finanziamenti erogati ai soggetti residenti nel territorio regionale (in Italia la quota è più contenuta e di poco inferiore al 77%). Al 30 giugno 2014 le imprese dell Umbria assorbono il 63,4% degli impieghi per un importo pari a mln di, una quota considerevole e sensibilmente più elevata della media nazionale (appena al di sotto del 50%). 2

3 Depositi: il quadro al 30/06/2014 (dati in mln di e composizione %) DEPOSITI (in milioni di euro) 1 - IMPRESE 2 - FAMIGLIE CONSUMATRICI 3 -AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 4 - SOCIETA' FINANZIARIE 5- ISTITUZIONI senza scopo lucro TOTALE CLIENTELA ITALIA , , , , , ,2 Umbria 2.596, ,8 209,0 212,3 256, ,5 Perugia 2.180, ,7 149,4 168,4 208, ,3 Terni 416, ,1 59,5 43,9 47, ,2 Incidenza % dei depositi 1 - IMPRESE 2 - FAMIGLIE CONSUMATRICI 3 -AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 4 - SOCIETA' FINANZIARIE 5- ISTITUZIONI senza scopo lucro TOTALE CLIENTELA ITALIA 18,5 66,1 5,2 7,8 1,8 100,0 Umbria 17,2 77,8 1,4 1,4 1,7 100,0 Perugia 19,2 75,8 1,3 1,5 1,8 100,0 Terni 11,3 83,8 1,6 1,2 1,3 100,0 Le imprese e le famiglie consumatrici residenti in Umbria detengono il 95% dei depositi, una percentuale identica a quella dei finanziamenti, e più elevata di quella nazionale che non raggiunge l 85%. Si tratta quindi di un sistema creditizio regionale decisamente orientato al sostegno dell economia reale e «bilanciato». Più di ¾ dei depositi (il 78%) sono detenuti dalle famiglie consumatrici per un totale di milioni di, dei quali fanno capo alle famiglie residenti in provincia di Perugia. Il dato di Terni si attesta a mln di euro. 3

4 Serie storica impieghi e l'avvento del credit crunch dal 2011 Totale degli impieghi destinati al totale della clientela residente Si può ritenere che il credit crunch abbia iniziato a manifestarsi in Umbria (e in via generale anche in Italia) dalla metà del 2011: da questo periodo a metà del 2014 gli impieghi hanno subito una contrazione di 982 milioni di (-4,4%). Nel periodo precedente ( ), invece, il credito ha continuato ad essere erogato nonostante la crisi economica in atto (biennio di recessione ). I due balzi degli impieghi rilevati a metà del 2010 e del 2011 sono dovuti a variazioni metodologiche, ma non influenzano la tendenza in atto che fino a metà giugno del 2011 è stata di aumento. 4

5 Il credit crunch per soggetto finanziato - Umbria IMPIEGHI (in milioni di euro) 30/06/ /06/2014 Var. ass /2011 Imprese , ,9-725,1-5,1 Famiglie consumatrici 6.779, ,6-86,2-1,3 Amministrazioni Pubbliche 1.030,4 890,5-139,9-13,6 Società finanziarie 70,9 54,3-16,7-23,5 Istituzioni senza scopo di lucro 117,7 103,1-14,5-12,4 Totale clientela residente , ,2-981,5-4,4 Poiché il principale destinatario degli impieghi sono le imprese, il credit crunch si manifesta, in termini assoluti, più marcato proprio per le imprese. Da giugno 2011 a giugno 2014 le imprese umbre sono state oggetto di una contrazione del credito pari a 725 milioni di (-5,1%). Non è invece variato molto il livello di credito a favore delle famiglie consumatrici dell Umbria che hanno subito una contrazione limitata all 1,3%. Più consistenti invece le contrazioni subite dalle Amministrazioni Pubbliche (-13,6%) e dagli altri soggetti che però presentano volumi di impieghi meno importanti. 5

6 Imprese: serie storica impieghi e depositi, i dati in mln di IMPIEGHI - IMPRESE 30/06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/2014 (2011/2008) (2014/2011) ITALIA , , , , , , ,0 +7,3-8,7 Umbria , , , , , , ,9 +13,4-5,1 Perugia , , , , , , ,6 +12,4-5,3 Terni 2.376, , , , , , ,3 +17,9-4,2 DEPOSITI - IMPRESE 30/06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/2014 (2011/2008) (2014/2011) ITALIA , , , , , , ,4 +3,5 +13,5 Umbria 2.115, , , , , , ,5 +12,7 +8,9 Perugia 1.718, , , , , , ,4 +12,5 +12,8 Terni 397,1 398,7 426,3 449,6 438,3 437,0 416,1 +13,2-7,5 Tra il 2011 e il 2014 le imprese umbre hanno subito un credit crunch più contenuto (-5,1%) rispetto a quanto verificatosi mediamente dalle imprese italiane (-8,7%). Sempre per lo stesso periodo si registra una tenuta dei depositi delle imprese che in regione continuano a crescere (+8,9%), anche se in misura più limitata rispetto alla media italiana (+13,5%). 6

7 Imprese: impieghi e depositi, le variazioni anno per anno Tra giugno 2013 e giugno 2014 si intravede un rallentamento del credit crunch per le imprese umbre (-0,8%) rispetto a quanto avvenuto in precedenza. La provincia di Perugia stenta ancora mentre per le imprese di Terni, che hanno sofferto di più in precedenza, il credito è ripartito nell ultimo anno (+2,3%). In regione, e di conseguenza a Perugia dove sono maggiormente concentrati, i depositi delle imprese rallentano la crescita invertendo il segno nell ultimo anno (-0,6%). In provincia di Terni la situazione appare più critica (-4,8% nell ultimo anno). 7

8 Famiglie consumatrici: serie storica impieghi e depositi, i dati in mln di IMPIEGHI FAMIGLIE CONSUMATRICI 30/06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/2014 (2011/2008) (2014/2011) ITALIA , , , , , , ,2 +37,4-0,9 Umbria 5.118, , , , , , ,6 +32,4-1,3 Perugia 3.876, , , , , , ,4 +31,7-1,0 Terni 1.242, , , , , , ,2 +34,9-2,2 DEPOSITI FAMIGLIE CONSUMATRICI 30/06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/2014 (2011/2008) (2014/2011) ITALIA , , , , , , ,5 +71,6 +17,0 Umbria 5.809, , , , , , ,8 +71,6 +17,6 Perugia 4.294, , , , , , ,7 +67,8 +19,7 Terni 1.514, , , , , , ,1 +82,5 +11,9 Sebbene in misura più contenuta rispetto ad altri soggetti, le famiglie consumatrici residenti in Umbria hanno subito gli effetti del credit crunch nel periodo (-1,3% la contrazione degli impieghi). I contraccolpi della crisi sembra si siano fatti sentire di più rispetto al caso nazionale (-0,9%). In provincia di Terni più che in quella di Perugia. I depositi delle famiglie umbre continuano ad aumentare forse come reazione indotta dalle incertezze sulla durata della crisi, quasi in linea con la dinamica nazionale. La spinta più forte viene dal perugino, mentre in provincia di Terni la crescita appare un po più lenta. 8

9 Famiglie consumatrici: impieghi e depositi, le variazioni anno per anno Se tra giugno 2011 e giugno 2012 gli impieghi alle famiglie consumatrici erano ancora in crescita in tutta le regione, nell anno successivo il credit crunch si è fatto sentire con una contrazione che in provincia di Terni ha toccato il -2,4%. Nell ultimo anno sembra che la stretta si sia allentata sebbene le variazioni si mantengano ancora negative. La tenuta dei depositi delle famiglie consumatrici è evidente, trainata dalla crescita delle famiglie residenti in provincia di Perugia. 9

10 FOCUS SU IMPRESE 10

11 Impieghi vivi imprese: piccole (<20 addetti) e altre imprese ( 20 addetti) IMPIEGHI VIVI - PICCOLE IMPRESE <20 ADDETTI 30/06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/2014 (2011/2008) (2014/2011) ITALIA , , , , , , ,6 +5,5-15,6 Umbria 3.365, , , , , , ,9 +4,5-18,0 Perugia 2.703, , , , , , ,1 +6,4-18,1 Terni 661,4 647,3 620,5 638,2 604,9 562,9 526,7-3,5-17,5 IMPIEGHI VIVI - IMPRESE 20 ADDETTI 30/06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/2014 (2011/2008) (2014/2011) ITALIA , , , , , , ,4 +2,8-16,1 Umbria 8.498, , , , , , ,6 +10,4-14,5 Perugia 6.902, , , , , , ,2 +8,2-14,0 Terni 1.595, , , , , , ,4 +19,9-16,6 Se si considerano gli impieghi vivi (ovvero al netto delle sofferenze), le piccole imprese con meno di 20 addetti residenti in Umbria hanno subito una stretta creditizia (-18% tra 2011 e 2014) più consistente delle altre imprese di maggiori dimensioni (-14%); per le piccole imprese la contrazione è inoltre risultata superiore a quella calcolata su base nazionale. Nel caso delle imprese più grandi, invece, la situazione in Umbria (-14,5%) appare meno pesante di quella nazionale (-16,1%). 11

12 Le variazioni % degli impieghi vivi in UMBRIA anno per anno: piccole (<20 addetti) e altre imprese ( 20 addetti) La stretta creditizia subita dalle piccole imprese umbre si è fatta sentire soprattutto nell ultimo biennio con variazioni annue che si attestano oltre il -7%. Per le imprese con almeno 20 addetti la situazione in regione appare in leggero miglioramento nel triennio, ma con contrazioni ancora ampiamente negative. 12

13 Le variazioni % degli impieghi vivi a Perugia anno per anno: piccole (<20 addetti) e altre imprese ( 20 addetti) Per le sue dimensioni, la provincia di Perugia determina la performance della regione. E nel caso degli impieghi vivi ciò è molto evidente. La dinamica delle variazioni degli impieghi vivi ricalca quella regionale così che a soffrirne maggiormente risultano essere sempre le piccole imprese con meno di 20 addetti. Queste hanno dovuto affrontare nell ultimo biennio tagli degli impieghi vivi superiori al -7%. Più contenuti quelli delle altre imprese con almeno 20 addetti. 13

14 Le variazioni % degli impieghi vivi a Terni anno per anno: piccole (<20 addetti) e altre imprese ( 20 addetti) Nell ultimo triennio gli impieghi vivi alle piccole imprese (<20 addetti) residenti in provincia di Terni hanno subito decurtazioni variabili dal -5% del 2012 al -7% dell anno successivo. Tra giugno 2013 e giugno 2014 il taglio si è assestato poco oltre il -6%. Più sfavorevole è stata la situazione per le altre imprese con almeno 20 addetti negli anni 2012 e 2013 quando si è finito per superare il 9% di decurtazione degli impieghi vivi. Nel giugno 2014 si verifica invece una riduzione limitata a poco più del 2%. 14

15 SOFFERENZE IN CAPO ALLE IMPRESE E CONCENTRAZIONE DEL CREDITO 15

16 Livello delle sofferenze in capo alle imprese SOFFERENZE DELLE IMPRESE 30/06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/2014 (2011/2008) (2014/2011) ITALIA , , , , , , ,2 +113,9 +83,8 Umbria 612,5 589,3 885, , , , ,1 +104,0 +101,5 Perugia 493,0 481,5 728,0 998, , , ,0 +102,6 +96,0 Terni 119,5 107,8 157,4 250,6 330,2 428,7 560,0 +109,8 +123,5 INCIDENZA SOFFERENZE IMPRESE (valori %) 30/06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/2014 Var. (2011/2008) Var. (2014/2011) ITALIA 3,7 4,0 5,5 7,3 8,8 11,4 14,8 +3,7 +7,4 Umbria 4,9 4,6 6,7 8,8 11,8 15,1 18,8 +3,9 +9,9 Perugia 4,9 4,7 6,9 8,8 11,8 14,8 18,2 +3,9 +9,4 Terni 5,0 4,4 6,1 8,9 12,1 16,3 20,9 +3,9 +11,9 Le sofferenze in capo alle imprese residenti in Umbria hanno raggiunto i milioni di al 30 giugno Oltre al credit crunch, si è infatti verificato un incremento progressivo e costante dei prestiti in stato di riscossione non certa i quali hanno subito un raddoppio sia nel periodo che nel triennio successivo La recessione ha portato ad un aumento dell incidenza delle sofferenze sugli impieghi destinati alle imprese: nel 2014 ha sfiorato per le imprese umbre il 19%. Se tra il 2008 e il 2011 l incidenza era aumentata di 4 punti percentuali, nel triennio successivo è cresciuta di 10 punti percentuali: le difficoltà delle imprese sono più pesanti che nella media del paese. 16

17 L ascesa dei crediti in sofferenza (in % su impieghi a imprese) 20,0 ITALIA Umbria 18,8 18,0 16,0 15,1 14,0 12,0 11,8 14,8 10,0 8,8 11,4 8,0 6,0 4,9 4,6 6,7 7,3 8,8 4,0 2,0 3,7 4,0 5,5 0, In Umbria la qualità del credito è andata rapidamente peggiorando dal 2009 con una accelerazione netta a partire dal L esposizione delle imprese risulta più critica che nel complesso del paese; la dinamica umbra di questo indicatore va sempre più discostandosi da quella media dell Italia: a giugno 2014 l incidenza delle sofferenze risulta di 4 punti percentuali più elevata. 17

18 Concentrazione del credito (valori %) Totale clientela Dati al 31/03/2014 Quota finanziamenti ottenuti dal primo 10% degli affidati Quota sofferenze generate dal primo 10% degli affidati Italia 81,0 79,9 Umbria 71,2 76,0 Perugia 72,0 76,0 Terni 67,9 75,4 In Umbria, l esplosione delle sofferenze è stata generata dai maggiori affidati, ossia da quei soggetti che ottengono più credito: alla fine del primo trimestre 2014 il primo 10% degli affidati (verosimilmente grandi imprese) aveva in essere il 71% del totale dei finanziamenti, generando tuttavia ben il 76% delle sofferenze complessive. Ciò significa che questi grandi affidati sono meno solvibili di altri soggetti capaci, invece, di produrre meno sofferenze. In Umbria, tuttavia, si nota una minore concentrazione del credito rispetto all Italia per la quale si calcola che il primo 10% degli affidati abbia in carico l 81% dei finanziamenti. 18

19 BANCHE LOCALI E STIMA NUOVI FINANZIAMENTI DA BCE (OPERAZIONI TLTRO) 19

20 L importanza della banche locali in Umbria - Quote di mercato Anno Famiglie consumatrici Imprese di cui piccole ,4% 17,2% 23,7% ,9% 23,0% 31,7% (Economie regionali giugno 2014) In Umbria, il 21% dei prestiti concessi alle famiglie consumatrici è erogato dalle banche locali e così il 23% dei prestiti alle imprese. Ancora più consistente è la quota se si considerano solo le piccole imprese, ossia quelle con meno di 20 dipendenti: ben il 32% dei finanziamenti ricevuti nel 2013 proviene dalle banche locali. Rispetto al periodo pre-crisi le quote di mercato risultano tutte in aumento, in particolare quella delle piccole imprese che è cresciuta di 8 punti percentuali (24% dei prestiti nel 2007): - si tratta di un segnale evidente di come le banche locali siano state fondamentali per il contenimento del credit crunch in Umbria. 20

21 Le nuove risorse per le banche italiane Le operazioni TLTRO (1/2) Per cercare di mitigare il fenomeno del credit crunch la Banca Centrale Europea ha avviato a partire dal settembre del 2014 una nuova serie di operazioni di rifinanziamento alle banche in modo da far affluire i fondi a famiglie e imprese (specie Pmi); si tratta della nuova iniziativa la Targeted Long Term Refinancing Operations (TLTRO). Tali operazioni di rifinanziamento sono finalizzate al sostegno dei prestiti bancari al settore privato non finanziario (mutui per acquisto abitazioni esclusi); sono, per le banche, a tasso di interesse fisso per l intera durata di ciascuna operazione, pari al tasso applicabile alle operazioni di rifinanziamento principali più uno spread fisso di 10bpts, (0,15% nelle condizioni attuali, stabilite con la riduzione dei tassi decisa dalle BCE nel settembre del 2014). Nel 2014 le risorse messe a disposizione a livello europeo sono pari a 400 miliardi di euro in due tranche (settembre 2014 e dicembre 2014). Starà ovviamente alle banche fare le richieste; inizialmente si è stimato che le banche italiane possano richiedere al massimo miliardi di euro. Queste stime debbono tuttavia essere ridimensionate, alla luce di quanto avvenuto dopo la prima asta di settembre 2014 (in cui le banche italiane hanno richiesto 23 miliardi di euro). Si può ipotizzate che le banche italiane chiederanno circa miliardi di euro entro il 2014 (23 ne hanno già richiesti con la prima asta di settembre). 21

22 Le nuove risorse per le banche italiane Le operazioni TLTRO (2/2) Alla luce di queste informazioni, si stima qui di seguito il potenziale impatto positivo sulle imprese umbre derivante da questa nuova liquidità che avranno a disposizione le banche. In primis è stata effettuata la valutazione dell ammontare complessivo del totale degli impieghi attualmente destinati a imprese e famiglie (al netto dei mutui) che rappresentano i soggetti che potranno venire finanziati dalle banche a seguito dei prestiti ottenuti dalla BCE. IMPIEGHI AL 30/06/2014 (in mln di euro) UMBRIA Italia Incidenza % Umbria/Italia Imprese ,47% Famiglie consumatrici ,35% Totale impieghi a imprese e famiglie Totale impieghi a imprese e famiglie (esclusi mutui per abitazione) ,43% ,45% Stima quota destinabile a imprese 85,3% 84,3% Elaborazioni e stime su dati Banca d Italia (l esclusione dei mutui per l abitazione per l Umbria è stata calcolata sulla base dei dati della ripartizione Centro che è sostanzialmente uguale a caso Italia; nello specifico i mutui per abitazione pesano per il 65% sugli impieghi alle famiglie consumatrici) 22

23 Stima possibili vantaggi per imprese umbre (in termini di maggiori impieghi) A questo punto si ipotizza che: 1) le risorse aggiuntive che le banche italiane otterranno dalla BCE (45-55 miliardi di euro) saranno tutte rivolte al finanziamento di imprese e famiglie; 2) che tali risorse in più si distribuiscano in Umbria con la stessa quota di ripartizione esistente degli impieghi che l Umbria ha livello nazionale (1,45%), data dal rapporto tra somma impieghi a imprese e famiglie consumatrici (mutui esclusi) in Umbria e il rispettivo dato per l Italia. E che alle imprese venga destinato l 85,3% del totale come da ripartizione degli impieghi tra imprese e famiglie (mutui esclusi). Sulla base di questi elementi si stima che: - nell ipotesi A le imprese umbre aumentino di c.a. 560 milioni gli impieghi (+4,0% rispetto a giugno 2014); - nell ipotesi B le imprese umbre aumentino di c.a. 680 milioni gli impieghi in più (+4,8% rispetto a giugno 2014); Ipotesi ammontare TLTRO 2014 a banche italiane (mln ) IPOTESI A IPOTESI B Stima quota destinabile a imprese (in %) 85,3 85,3 Stima possibile incremento impieghi a imprese dell'umbria (mln ) Impieghi a imprese umbre (a fine giugno 2014 in mln ) Impieghi potenziali a fine 2014 (per le imprese umbre) Stima incremento % impieghi a imprese rispetto a giugno del ,0 +4,8 Elaborazioni e stime su dati Banca d Italia 23

24 Quindi gli impieghi alle imprese umbre potrebbero quasi ritornare su valori prossimi a quelli riscontrati prima dell avvento del credit crunch Valori in milioni di euro Elaborazioni e stime su dati Banca d Italia Nelle due ipotesi formulate, che prevedono rispettivamente che le banche italiane richiedano 45 mld di (ipotesi A) e 55 mld (ipotesi B) entro la fine del 2014, si evince come gli impieghi alle imprese umbre potrebbero tendere ai 14 miliardi di euro che si registravano prima dell avvento del credit crunch quasi azzerando la caduta degli impieghi intervenuta tra giugno 2011 e giugno

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