DATI E TENDENZE SUL CREDITO ALLE IMPRESE IN ITALIA AL: 30 SETTEMBRE 2015
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- Fabio Marino
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1 REPORT No. 22 dell 12 novembre 2015 INDICE DATI E TENDENZE SUL CREDITO ALLE IMPRESE IN ITALIA AL: 30 SETTEMBRE 2015 Premessa e definizione degli aggregati creditizi sottoposti a monitoraggio 1. Evoluzione dei prestiti bancari totali alle imprese 2. Evoluzione delle sofferenze lorde delle imprese 3. Evoluzione del Risk ratio delle imprese (indicatore statico) 4. Evoluzione dei prestiti vivi alle imprese 5. Evoluzione dei tassi d interesse applicati sui nuovi prestiti alle imprese 6. Evoluzione dei prestiti bancari totali alle imprese del commercio, turismo e servizi 7. Evoluzione delle sofferenze lorde delle imprese del commercio, turismo e servizi 8. Evoluzione del Risk ratio delle imprese del commercio, turismo e servizi 9. Evoluzione dei prestiti vivi alle imprese del commercio, turismo e servizi Premessa e principali aggregati creditizi sottoposti a monitoraggio Gli effetti dell attuale fase di credit crunch, attuato dalle banche nei confronti del complesso delle imprese non finanziarie e, in particolare, di quelle del comparto commerciale e turistico (identificato con le Sezioni G-I-N della classificazione ATECO 2007 dell Istat), viene monitorato dall Ufficio Crediti Confesercenti - a cadenza mensile a livello nazionale - attraverso l evoluzione della dinamica tendenziale annua negli ultimi 13 mesi, in concomitanza con la diffusione delle statistiche creditizie ufficiali della Banca d Italia (Fonte: Supplemento al Bollettino Statistico Moneta e banche ), le quali trascurano gli effetti delle cartolarizzazioni e delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni (ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni), oltre agli effetti dell eventuale presenza di discontinuità statistiche. La crescita a doppia cifra delle sofferenze, originata in parte dai crediti facili concessi alle imprese mediograndi nel triennio , ha innescato a partire da novembre 2011 il rafforzamento del seguente circolo vizioso: imprese in difficoltà, sofferenze in crescita vertiginosa, restrizioni creditizie crescenti, difficoltà aggiuntive per le imprese sopravvissute nell ottenere nuovo credito, nuove sofferenze in arrivo, restrizioni sempre più severe e imprese in crescente difficoltà. Gli aggregati creditizi sottoposti a monitoraggio mensile sono: Prestiti bancari totali, Sofferenze lorde, Risk ratio (derivato dal rapporto percentuale fra Sofferenze lorde e Prestiti totali), Prestiti vivi (derivato dalla differenza fra Prestiti totali e Sofferenze lorde), Tassi d interesse applicati sui nuovi prestiti. Inoltre, per ciascuno dei suddetti fenomeni, viene analizzata l articolazione dimensionale, distinguendo fra le microimprese che occupano fino a 5 addetti (le c.d. Famiglie Produttrici ) da quelle di maggiore dimensione (c.d. Società non finanziarie ). 1
2 OSSERVATORIO CONFESERCENTI SUL CREDITO ALLE IMPRESE Dal 30 novembre 2011 al 30 settembre 2015 la riduzione cumulata dei prestiti totali alle imprese non finanziarie ha raggiunto quota 120,7 miliardi di Euro (-11,9%), dopo che la quinta delle aste trimestrali di Targeted longer-term refinancing operations (T-ltro), destinate - nelle intenzioni della BCE ad essere girate a imprese e famiglie, in Italia é andata praticamente deserta, a riprova di un obiettivo in larga parte fallito. La citata contrazione deriva come noto dal saldo negativo fra flussi mensili in entrata (erogazioni) e quelli in uscita (estinzioni). Infatti, dal dicembre 2011 le estinzioni sono risultate quasi sempre superiori alle erogazioni, cumulando nel tempo un deficit crescente. Insistere nel sostenere che la crescita a due cifre dei nuovi prestiti è la prova provata della fine del credit crunch nei confronti delle imprese in Italia, trascurando di quantificare la contestuale dinamica delle estinzioni, è a dir poco la mezza verità di chi vede solo gli aspetti positivi dei fenomeni complessi. Infatti, se da un lato è vero che nei primi 9 mesi dell anno le erogazioni sono cresciute del 16,8% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (tesi che l ABI ha iniziato a sostenere dalla scorsa primavera), dall altro è altrettanto vero che nello stesso periodo le estinzioni siano risultate superiori alle erogazioni per 5 miliardi di euro, facendo registrare una crescita del 21,8%. Nell analisi dinamica è buona regola evidenziare gli avanzamenti, ma guai a dimenticare gli arretramenti. * * * * * Tavola 1: Deludente la dinamica dei prestiti alle imprese a settembre 2015 (-2,3% su base annua contro - 2,0% del mese precedente), al punto tale da far slittare all inizio del nuovo anno la previsione del ritorno a contenute dinamiche positive. La componente più significativa dell aggregato, rappresentata dai prestiti alle imprese con oltre 5 addetti, pari all 89,7% del totale, registra un analogo peggioramento (- 2,5% su base annua contro -2,2% del mese precedente). Includendo nell aggregato i prestiti cartolarizzati e le variazioni delle consistenze non connesse a transazioni, la dinamica negativa risulta più contenuta (- 0,9% e annua, contro -0,8% di agosto). Nell articolazione per durata di tale componente, la dinamica tendenziale continua ad essere particolarmente contrastata: +15,6% per i prestiti da 1 e 5 anni, evidenziando una forte accelerazione rispetto al +11,4% del mese precedente, confermando l efficacia della nuova Sabatini ; in forte riduzione, invece, sia i prestiti a breve termine (-6,7%), sia quelli oltre i 5 anni (-4,9% su base annua). Anche per la componente meno significativa dell aggregato, rappresentata dai prestiti alle Famiglie Produttrici, pari al 10,3% del totale, la dinamica tendenziale negativa a settembre è stata più severa (-0,7% su base annua, contro -0,4% del mese precedente). Tavola 2: Ad settembre è proseguita la decelerazione della dinamica delle sofferenze delle imprese, pari al +13,1% su base annua dal +13,9% del mese precedente. Il miglioramento ha riguardato mediamente solo le imprese con oltre 5 addetti (+13,3% contro il +14,2% di luglio). Sempre più evidente che senza una soluzione ad hoc per ridurre significativamente l ingente massa di sofferenze delle imprese (160 miliardi) nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato, il credito al settore produttivo continuerà a latitare, nonostante gli sforzi della BCE. 2
3 Tavola 3: L effetto combinato delle dinamiche contrapposte fra lo stock di sofferenze lorde e prestiti corrispondenti comporta una continua crescita del risk ratio, ossia del rapporto percentuale fra Sofferenze e Prestiti (indicatore statico canonico), confermando le previsioni che nel corso dei primi 9 mesi del 2015 la rischiosità statica media delle imprese con oltre 5 addetti ha superato quella delle Famiglie Produttrici. Tavola 4: La dinamica dei Prestiti vivi aggregato fondamentale in quanto identifica l area che genera il reddito delle banche risente anch essa dell effetto combinato delle contrapposte dinamiche fra prestiti (in riduzione) e sofferenze lorde (in aumento), evidenziando a settembre 2015 una contrazione leggermente più severa rispetto al mese precedente (-5,1% contro -4,9% su base annua). La contrazione ha riguardato sia le imprese con oltre 5 addetti (-5,4% contro -5,2%), sia le Famiglie Produttrici (-2,9% contro -2,6%), quest ultime prive come noto di canali esterni di finanziamento alternativi a quello bancario. Tavola 5: I tassi medi d interesse sui nuovi prestiti alle imprese hanno continuato a ridursi a settembre, traendo grandi benefici dagli interventi della BCE. I tassi applicati sui prestiti oltre 1 milione di euro alle imprese con oltre 5 addetti hanno registrato il minimo storico, portandosi a 1,26%, un calo di 102 punti base in un anno, corrispondente ad una riduzione del 45%. Dal confronto con l analoga situazione in Germania, risulta che l Italia è diventata mediamente più conveniente. Tavola 6: A settembre 2015 la dinamica tendenziale annua dei prestiti alle imprese del comparto commerciale e turistico è leggermente peggiorata rispetto al mese precedente, pur restando in territorio positivo (+0,8% contro +1,6%). La dinamica positiva è trainata dalle imprese con oltre 5 addetti (+1,0%), mentre quella riferita alle Famiglie Produttrici continua a restare in territorio negativo (-0,5% su base annua). Tavola 7: A settembre è proseguita la decelerazione delle sofferenze, raggiungendo il +12,5% su base annua dal +13,9% del mese precedente. Il miglioramento è stato più significativo per le imprese con oltre 5 addetti (+12,4% dal +13,9% del mese precedente), mentre per le Famiglie Produttrici è stato marginale (+13,2% dal +13,4%). Tavola 8: E proseguita a settembre, seppure di un solo punto decimale, la crescita del risk ratio delle imprese del comparto commerciale e turistico, nel quale le micro-imprese fino a 5 addetti contrariamente a quanto avviene per il complesso delle imprese non finanziarie evidenziano una maggiore rischiosità media rispetto alle imprese di maggiore dimensione. Tavola 9: La dinamica su base annua dei prestiti vivi alle imprese del comparto commerciale e turistico ha evidenziato a settembre un peggioramento generalizzato rispetto al mese precedente. Differenziandosi rispetto alle dinamiche tendenziali riferite al complesso delle imprese, nel comparto commerciale e turistico sono le Famiglie Produttrici a soffrire maggiormente il credit crunch (-3,3% su base annua contro il -1,3%). 3
4 PRESTITI BANCARI ALLE IMPRESE Tavola 1: Evoluzione dei prestiti bancari alle imprese e dinamica tendenziale annua (Grafico: CAGR %)..milioni di euro. 0,5 set , , , , , , , , , Imprese con oltre 5 addetti Famiglie Produttrici Imprese totali Fonte: Banca d'italia - Moneta e Banche, Tavola TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. ARTICOLAZIONE PER DURATA DEI PRESTITI ALLE IMPRESE CON OLTRE 5 ADDETTI (c.d. Società non finanziarie) Fino a 1 anno tra 1 e 5 anni oltre 5 anni TOTALE milioni di euro Peso % 35,9 17,9 46,3 100,0 CAGR % -6,7 15,6-4,9-2,5 Fonte: Banca d'italia - Moneta e Banche, Tavola TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. Deludente la dinamica dei prestiti alle imprese a settembre 2015 (-2,3% su base annua contro -2,0% del mese precedente), al punto tale da far slittare all inizio del nuovo anno la previsione del ritorno a contenute dinamiche positive. La componente più significativa dell aggregato, rappresentata dai prestiti alle imprese con oltre 5 addetti, pari all 89,7% del totale, registra un analogo peggioramento (-2,5% su base annua contro -2,2% del mese precedente). Includendo nell aggregato i prestiti cartolarizzati e le variazioni delle consistenze non connesse a transazioni, la dinamica negativa risulta più contenuta (-0,9% e annua, contro -0,8% di agosto). Nell articolazione per durata di tale componente, la dinamica tendenziale continua ad essere particolarmente contrastata: +15,6% per i prestiti da 1 e 5 anni, evidenziando una forte accelerazione rispetto al +11,4% del mese precedente, confermando l efficacia della nuova Sabatini ; in forte riduzione, invece, sia i prestiti a breve termine (-6,7%), sia quelli oltre i 5 anni (-4,9% su base annua). Anche per la componente meno significativa dell aggregato, rappresentata dai prestiti alle Famiglie Produttrici, pari al 10,3% del totale, la dinamica tendenziale negativa a settembre è stata più severa (-0,7% su base annua, contro -0,4% del mese precedente). 4
5 SOFFERENZE LORDE DELLE IMPRESE Tavola 2: Evoluzione delle sofferenze delle imprese e dinamica tendenziale annua (Grafico CAGR %) 30,0..milioni di euro. 25,0 set , , , , , Imprese con oltre 5 addetti Famiglie Produttrici Imprese totali Fonte: Banca d'italia - Moneta e banche TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. Ad settembre è proseguita la decelerazione della dinamica delle sofferenze delle imprese, pari al +13,1% su base annua dal +13,9% del mese precedente. Il miglioramento ha riguardato mediamente solo le imprese con oltre 5 addetti (+13,3% contro il +14,2% di luglio). Sempre più evidente che senza una soluzione ad hoc per ridurre significativamente l ingente massa di sofferenze delle imprese (160 miliardi) nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato, il credito al settore produttivo continuerà a latitare, nonostante gli sforzi della BCE. 5
6 RISK RATIO DELLE IMPRESE Dati derivati dalle Tavole 1 e 2 Tavola e Grafico 3: Recente evoluzione del rapporto sofferenze / prestiti delle imprese 19,0 18,0....Risk ratio %.... DELTA (b.p.) 17,0 set-14 15,4 15,6 15, ,0 15,7 15,8 15, ,0 15,9 15,9 15,9 5 14,0 16,2 16,1 16,2-5 13,0 16,3 16,3 16,3 6 12,0 16,5 16,5 16,5 0 11,0 16,7 16,6 16,7-9 10,0 16,9 16,8 16, ,2 17,0 17, ,3 16,9 17,2-33 Imprese con oltre 5 addetti 17,4 17,1 17,4-27 Famiglie Produttrici 17,7 17,3 17, ,9 17,4 17,8-44 Imprese totali Fonte: Banca d'italia - BIP on line TSC20500 e TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. L effetto combinato delle dinamiche contrapposte fra lo stock di sofferenze lorde e prestiti corrispondenti comporta una continua crescita del risk ratio, ossia del rapporto percentuale fra Sofferenze e Prestiti (indicatore statico canonico), confermando le previsioni che nel corso dei primi 9 mesi del 2015 la rischiosità statica media delle imprese con oltre 5 addetti ha superato quella delle Famiglie Produttrici. 30 DELTA (b.p.) set
7 PRESTITI VIVI DELLE IMPRESE Dati derivati dalle Tavole 1 e 2 Tavola 4: Evoluzione dei prestiti vivi alle imprese e dinamica tendenziale annua (Grafico: CAGR %)..milioni di euro. set , , , , , , , , Imprese totali Imprese con oltre 5 addetti Famiglie Produttrici Fonte: Banca d'italia - BIP on line TSC20300 e TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. La dinamica dei Prestiti vivi aggregato fondamentale in quanto identifica l area che genera il reddito delle banche risente anch essa dell effetto combinato delle contrapposte dinamiche fra prestiti (in riduzione) e sofferenze lorde (in aumento), evidenziando a settembre 2015 una contrazione leggermente più severa rispetto al mese precedente (-5,1% contro -4,9% su base annua). La contrazione ha riguardato sia le imprese con oltre 5 addetti (-5,4% contro -5,2%), sia le Famiglie Produttrici (-2,9% contro -2,6%), quest ultime prive come noto di canali esterni di finanziamento alternativi a quello bancario. 7
8 TASSI DI INTERESSE APPLICATI SUI NUOVI PRESTITI (EROGAZIONI NEL PERIODO) ALLE IMPRESE Tavola e Grafico 5: Recente evoluzione dei tassi d'interesse medi applicati alle imprese sui nuovi prestiti..imprese con oltre 5 addetti. Famiglie oltre 1 mln fino a 1 mln Differenziale fino a 0,25 mln Produttrici 5,00 Oltre 1 milione Famiglie Produttrici %... 4,50 Differenziale Fino a 1 milione Imprese con oltre 5 ad. fino a 0,25 mln set-14 2,28 3,60 1,32 4,11 4,75 4,00 2,05 3,54 1,49 4,07 4,47 3,50 1,98 3,38 1,40 3,90 4,58 3,00 2,15 3,31 1,16 3,75 4,22 2,50 1,98 3,39 1,41 3,92 4,42 2,00 1,84 3,26 1,43 3,80 4,27 1,77 3,09 1,32 3,66 4,15 1,50 1,77 3,14 1,37 3,67 3,94 1,00 1,61 3,00 1,39 3,55 3,90 0,50 1,70 2,88 1,18 3,43 3,76 0,00 1,56 2,93 1,37 3,50 3,79 1,35 2,99 1,64 3,50 3,92 1,26 2,82 1,56 3,35 3,83 Fonte: Banca d'italia - Moneta e banche TTI30100-TTI Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. I tassi medi d interesse sui nuovi prestiti alle imprese hanno continuato a ridursi a settembre, traendo grandi benefici dagli interventi della BCE. I tassi applicati sui prestiti oltre 1 milione di euro alle imprese con oltre 5 addetti hanno registrato il minimo storico, portandosi a 1,26%, un calo di 102 punti base in un anno, corrispondente ad una riduzione del 45%. Dal confronto con l analoga situazione in Germania, risulta che l Italia è diventata mediamente più conveniente. Tassi di interesse medi sui nuovi prestiti oltre 1 milione di applicati alle Imprese con oltre 5 addetti Italia Germania SPREAD set-14 2,28 1,74 54 Gli effetti del Quantitative Easing in Italia e Germania 2,05 1, ,50 1,98 1, ,15 1, ,00 1,98 1, ,50 1,84 1, ,00 1,77 1, ,77 1, ,50 1,61 1, ,70 1, ,56 1,49 7 1,35 1,40-5 Italia Germania 1,26 1,66-40 FONTE: Banca Centrale Europea - Statistical Data Warehouse - dati diffusi il 2 novembre
9 PRESTITI TOTALI ALLE IMPRESE DEL COMPARTO COMMERCIALE E TURISTICO Tavola e Grafico 6: Prestiti alle imprese del comparto commerciale e turistico e dinamica tendenziale set-14..milioni di. 4, , , ,0 0, , , , , ,0-6, Imprese con oltre 5 addetti (CAGR%) Famiglie Produttrici (CAGR%) Imprese totali (CAGR%) Fonte: Banca d'italia - BIP on line TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. A settembre 2015 la dinamica tendenziale annua dei prestiti alle imprese del comparto commerciale e turistico è leggermente peggiorata rispetto al mese precedente, pur restando in territorio positivo (+0,8% contro +1,6%). La dinamica positiva è trainata dalle imprese con oltre 5 addetti (+1,0%), mentre quella riferita alle Famiglie Produttrici continua a restare in territorio negativo (-0,5% su base annua). 9
10 SOFFERENZE LORDE DELLE IMPRESE DEL COMPARTO COMMERCIALE E TURISTICO Tavola e Grafico 7: Sofferenze delle imprese del comparto commerciale e turistico e dinamica tendenziale. milioni di ,0 25,0 set , , , , , Imprese con oltre 5 addetti (CAGR%) Famiglie Produttrici (CAGR%) Imprese totali (CAGR%) Fonte: Banca d'italia - BIP on line TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. A settembre è proseguita la decelerazione delle sofferenze, raggiungendo il +12,5% su base annua dal +13,9% del mese precedente. Il miglioramento è stato più significativo per le imprese con oltre 5 addetti (+12,4% dal +13,9% del mese precedente), mentre per le Famiglie Produttrici è stato marginale (+13,2% dal +13,4%). 10
11 RISK RATIO DELLE IMPRESE DEL COMPARTO COMMERCIALE E TURISTICO Dati derivati dalle Tavole 6 e 7 Tavola e Grafico 8: Evoluzione del rapporto sofferenze / prestiti delle imprese del comparto commerciale e turistico....risk ratio %.... DELTA (b.p.) set-14 16,2 17,2 16, ,5 17,4 16, ,0 19,0 16,7 17,6 16, ,0 16,7 17,8 16, ,0 16,7 18,1 16, ,9 18,3 17, ,0 17,0 18,4 17, ,0 17,1 18,7 17, ,5 19,1 17, ,0 17,5 18,9 17, ,0 Imprese con oltre 5 addetti 17,6 19,2 17, ,0 19,4 18,2 139 Famiglie Produttrici 18,1 19,5 18,3 147 Imprese totali Fonte: Banca d'italia - BIP on line TSC20810 e TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. E proseguita a settembre, seppure di un solo punto decimale, la crescita del risk ratio delle imprese del comparto commerciale e turistico, nel quale le micro-imprese fino a 5 addetti contrariamente a quanto avviene per il complesso delle imprese non finanziarie evidenziano una maggiore rischiosità media rispetto alle imprese di maggiore dimensione DELTA (b.p.) set-14 11
12 PRESTITI VIVI ALLE IMPRESE DEL COMPARTO COMMERCIALE E TURISTICO Dati derivati dalle Tavole 6 e 7 Tavola e Grafico 9: Recente dinamica dei prestiti vivi delle imprese del comparto commerciale e turistico..milioni di. 0,0 set , , , , , , , , , , Imprese con oltre 5 addetti (CAGR%) Famiglie Produttrici (CAGR%) Imprese totali (CAGR%) Fonte: Banca d'italia - BIP on line TSC20810 e TSC Elaborazioni Ufficio Credito Confesercenti. La dinamica su base annua dei prestiti vivi alle imprese del comparto commerciale e turistico ha evidenziato a settembre un peggioramento generalizzato rispetto al mese precedente. Differenziandosi rispetto alle dinamiche tendenziali riferite al complesso delle imprese, nel comparto commerciale e turistico sono le Famiglie Produttrici a soffrire maggiormente il credit crunch (-3,3% su base annua contro il -1,3%). 12
DATI E TENDENZE SUL CREDITO ALLE IMPRESE IN ITALIA AL: 31 LUGLIO 2015
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