Trattamento omotossologico nella demenza di Alzheimer. Dott.ssa Melania Cappuccio

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1 Trattamento omotossologico nella demenza di Alzheimer Dott.ssa Melania Cappuccio

2 Trattamento omotossicologico nella Demenza di Alzheimer Con il termine demenza si intende una sindrome clinica a decorso cronico-depressivo, caratterizzata da perdita della memoria a breve e lungo termine, associata a un deterioramento di altre funzioni cognitive( afasia, aprassia, agnosia, deficit del pensiero astratto o delle capacità di critica) di severità tale da compromettere in modo significativo le attività lavorative, sociali o relazionali, con un peggioramento rispetto al precedente livello funzionale, in presenza di un normale stato di coscienza(dsm IV, American Psychiatric Association, 1944).

3 Il termine di demenza include quindi tutti i processi organici caratterizzati da decadimento mentale progressivo, anche se non per questo necessariamente sempre irreversibile. Oltre il 50% delle demenze è rappresentato dalla demenza di Alzheimer, mentre il 10-20% è su base vascolare; nel 15% circa dei casi la forma degenerativa e quella vascolare coesistono (figura 1). Il 10-20% delle demenze è considerato reversibile.

4 4,5 4,2 11,3 Malattia di Alzheimer Demenza vascolare Demenza di Pick Demenza corpi di Lewy Demenze secondarie

5 Il primo riferimento storico è biblico, Mosè scrisse nei Salmi che l uomo vive settanta anni e per speciale potenza arriva agli ottant anni. Saggio: persona che dimentica le cose meno importanti. Demente: persona che dimentica le cose più importanti.

6 Incidenza statistica Quarta causa di morte oltre i 65 anni. Aumenta con l età. Maggiore incidenza nel sesso femminile. 6% della popolazione oltre i 65 anni in Italia.

7 Anatomia patologica Perdita di neuroni in specifiche aree cerebrali per un processo degenerativo(corteccia cerebrale, ippocampo e strutture sottocorticali come il nucleo basale di Meynert). Placca senile. Degenerazione neurofibrillare. Deposito di ß amiloide.

8 Neurochimica Deficit neurotrasmettitoriali multipli. Marcata riduzione dell attività colinergica ma anche riduzione di noradrenalina, serotonina e dopamina.

9 Decorso clinico Variabile dai 2 ai 20 anni. Sopravvivenza media: circa 7-10 anni. 1 stadio: malattia neurologica (perdita della memoria a breve termine, capacità di giudizio diminuita). 2 stadio: forma psichiatrica (aggressività, paranoia, disturbi ossessivi e/o compulsivi). 3 stadio: forma geriatrica (paziente allettato, incontinente, in fase vegetativa).

10 Trattamento farmacologico Farmaci anticolinesterasici. Donezepil (Aricept 5-10 mg/die). Rivastigmina (Exelon, Prometax 3-9 mg/die). Galantamina (Reminyl 8-24 mg/die). Frequenza di risposte positive: 30-40%. Altri farmaci: Vitamina E (Sursum 400 U.I.; 1 cp.x 3/die). Ginkgo biloba (Agheron 40 mg; 1 cp.x 2/die).

11 Farmaci sintomatici. Neurolettici classici. Neurolettici atipici. Olanzapina (Ziprexa 5-10 mg/die). Risperidone (Risperdal 1-3 mg/die). Quietapina (Seroquel mg/die). Tutti questi farmaci peggiorano la funzionalità e/o l autonomia dei pazienti. La risposta individuale a un principio attivo non è prevedibile.

12 Inquadramento omotossicologico Patologia cronico-degenerativa a destra della tavola della omotossicosi, quindi nella fase cellulare. Fase d impregnazione (Mild Cognitive Impairment; M.C.I. e demenza lieve). Fase di degenerazione (demenza conclamata di grado moderato-severo, C.D.R. >2).

13 Ruolo dell invecchiamento della sostanza fondamentale Aumentata perdita di acqua. Aumento del collageno e ispessimento della membrana basale capillare. Diminuita attività dell asse ipofisi-corteccia surrenalegonadi. Aumento di PG/GAG ialuronidasi resistenti. Diminuzione dell acido ialuronico. Aumento dei radicali dell ossigeno. Alterazioni del metabolismo glucidico.

14 Conseguenze funzioni alterate Limitata attività enzimatica. Ridotta funzione del fegato (alterata regolazione dei lipidi ematici). Aumentata attività di coagulazione. Predisposizione dei GR e PLT all agglutinazione per una riduzione della fluidità. Limitazione della funzione delle cellule ßpancreatiche con rallentato metabolismo basale del glucosio. Limitato funzionamento dei reni.

15 La sostanza fondamentale La sostanza fondamentale rappresenta il 5% del volume totale del SNC. È mediatrice tra le cellule nervose e i loro neuriti e dentriti ed è essenziale affinché la conduzione nervosa e la neuromodulazione possa svolgersi regolarmente.

16 Da un punto di vista biochimico l ECM è costituita da complessi gligoproteici altopolimerici con prevalenza di: Proteoglicani (PGs) Glicosamminoglicani (GAGs, acido ialuronico) Glicoproteine strutturali (collageno, elastina) Glicoproteine reticolari (fibronectina,laminina, etc.).

17 Nel SNC non è presente collageno ed elastina per cui risultano più importanti PG/GAG e alcune proteine reticolari (fibronectina, laminina, tenascina, trombospondina e acido ialuronico). Inoltre sono presenti glicoproteine J1 (ianusina e anescina).

18 Compito della sintesi e demolizione della ECM del SNC spetta alle cellule gliali, tra le quali gli astrociti sono più numerosi e funzionalmente più importanti e perciò assumono il ruolo di fibroblasti. Formano un reticolo tridimensionale che dall ependima e dal canale midollare va fino alla periferia dell SNC.

19 Con i loro peduncoli gliali gli astrociti formano sia la membrana limitante intorno ai vasi (membrana gliale perivascolare) che la membrana alla superficie dell SNC (membrana gliale superficiale). Avvolgono i fini fasci di assoni amielinici, ricoprono le sinapsi e le superfici prive di sinapsi.

20 Controllano, tramite la sintesi di GAGs, il contenuto degli spazi extracellulari. Quindi pare che gli astrociti abbiano una funzione nella presa di contatto e nella comunicazione informazionale, interneuronale. Con la secrezione dentritica gli astrociti provvedono a stabilire un determinato ambiente ionico e quindi un determinato tono elettrostatico fondamentale intorno alle cellule nervose che solo così acquistano la loro funzionalità.

21 Oltre che avere un ruolo chiave nel ricambio e nel trasporto di alcuni neurotrasmettitori come l acido gamma-amminobutirrico (Gaba), riassorbono i neurotrasmettitori in eccesso e i loro prodotti di demolizione, permettendo alle sinapsi di restare funzionali. Regolano attivamente il ph delle cellule nervose, gliali e della sostanza fondamentale.

22 Da un punto di vista anatomico, a livello cerebrale i vasi hanno una connessione molto intima con il tessuto. Periciti, membrana basale e astrociti formano una struttura praticamente unica. Inoltre il vaso cerebrale è praticamente foderato dai processi distali degli astrociti. N.B.: la lesione della membrana della cellula endoteliale si ripercuote immediatamente sulle cellule nervose.

23 Fattori di rischio Dieta (malnutrizione in senso iper, ipo o entrambe) Attività fisica (troppo scarsa o eccessiva) Stress ossidativo (fumo, obesità, farmaci) Utilizzo del cervello in senso ampio ( chi si ferma, arrugginisce )

24 Dieta Ridurre l introduzione di calorie, 30% in meno delle calorie teoriche. Ciò determina un aumento della longevità ma soprattutto determina un invecchiamento fisiologico. (l anziano necessita comunque di un minor apporto calorico totale, circa 1800 Kcal) Adeguata introduzione di alimenti soprattutto minerali, oligoelementi e vitamine (in primis vit.b12, ac. Folico, ferro e Vit.E)

25 Non eccedere nell introduzione proteica ( 1 gr/kg di peso) ma soprattutto scegliere le proteine giuste ( pesce, legumi, formaggi magri e di particolare valore biologico (dieta proteica = acidosi metabolica = sofferenza cellulare). Utilizzare cereali integrali e non eccedere nell introduzione di carboidrati semplici per non determinare iperglicemia/ ipoglicemia.

26 Dieta ideale E la dieta mediterranea vera: Frutta fresca e secca, verdura di stagione, olio extra vergine di oliva, cereali, legumi, un po di pesce, pochissima carne (bianca, di pecora e poi bovina), pochi latticini ( soprattutto di pecora e capra).

27 Attività fisica Moderata ma costante. E sufficiente una camminata di buon passo di min / die. Bandire la sedentarietà.

28 Stress ossidativo Lo stress ossidativo comporta la lesione e la morte cellulare, ma nel cervello ciò comporta una perdita di informazioni e quindi una riduzione di funzione. Lo stress ossidativo è particolarmente elevato nell obesità, ipertensione, dislipidemia, fumo, farmaci, eccesso di attività fisica.

29 Utilizzo del cervello Chi si ferma è perduto o meglio se non lo usi, lo perdi. Vuol dire mettersi in gioco imparare una nuova lingua o l uso del personal computer, viaggiare ecc Inoltre mantenere, sviluppare le relazioni interpersonali, hobby, volontariato, nuovi interessi. N.B. L età più significativa per fare questo è dopo i 40 anni.

30 CONCLUSIONE Considerando che al livello cerebrale i vasi sanguigni hanno una connessione molto intima con il tessuto, poiché periciti, membrana vasale e astrociti formano una struttura praticamente unica (il vaso capillare cerebrale è completamente foderato dai processi distali degli astrociti), ogni lesione della membrana delle cellule endoteliali si ripercuote immediatamente sulle cellule nervose.

31 Quindi lo stress ossidativo facilita il processo arteriosclerotico e il danno endoteliale e questo a sua volta condiziona nettamente la funzione cerebrale. Per cui ogni processo degenerativo del SNC non può prescindere da un processo patologico a monte che è appunto quello vascolare. Anche la matrice extracellulare svolge un ruolo chiave, perché funge da ambiente, da vero e proprio tessuto vitale, trofico in cui sono immersi i neuroni, gli assoni e i dendriti.

32 Perciò la funzione neurotrasmettitoriale e l integrità della cellula nervosa è strettamente condizionata da una matrice extracellulare integra e pulita. Ne consegue che ogni alterazione nel senso di acidosi, stress ossidativo, accumulo di tossine nella matrice e ogni processo degenerativo vascolare può concorrere a determinare in un SNC vecchio un processo dementigeno ovvero la sofferenza e poi la morte cellulare.

33 Premessa Prima di attuare qualsiasi trattamento farmacologico tanto più se è omotossicologico, bisogna trattare le eventuali patologie, situazioni morbose sottostanti e/o il controllo di tutti i fattori di rischio: es. ipertensione disidratazione alterazioni ormonali carenze specifiche

34 In una patologia così importante e invalidante si possono, anzi si devono dare sia farmaci allopatici che omotossicologici e omeopatici, poiché agiscono in modo diverso ma tutti concorrono a mantenere il più possibile le funzioni residue. Inoltre spesso l omotossicologia agisce come rinforzo positivo migliorando notevolmente il quadro clinico.

35 Inquadramento costituzionale in Geriatria Soggetto sanguigno:forte, reattivo, muscoloso, obesità di tipo androide. Soggetto flemmatico:flaccido e con una tendenza a una obesità di tipo ginoide. Soggetto melanconico:magro con tendenza a incurvarsi per deficit muscolari. Soggetto collerico:magro, molto rigido anche nell atteggiamento muscolare.

36 Organi coinvolti Soggetto sanguigno: cuore/circolo. Soggetto flemmatico: polmoni. Soggetto melanconico: rene. Soggetto collerico: fegato.

37 Quattro rimedi omeopatici specifici Selenium Baryum Carbonicum Plumbum Arsenicum Album

38 Quattro Kali fondamentali Kali Sulfuricum Kali Carbonicum Kali Bichromicum Kali Phosphoricum

39 Quattro nosodi fondamentali Psorinum Medorrinum Luesinum Tubercolinum

40 Farmaci omotossicologici Contro lo stress ossidativo cerebrale: Guna Brain Sulla ridotta attività dell asse ipofisi-corteccia surrenale-gonadi: Senectus F o M Farmaci che vadano ad agire sul capillare arterioso: Aesculus Compositum Sostanze che svolgano un profondo drenaggio cellulare e che facilitino lo smaltimento dei prodotti di rifiuto: Coenzyme Compositum e Ubichinon Compositum

41 Farmaci con un tropismo specifico per il tessuto cerebrale che copra la maggior parte dei sintomi: Selenium Compositum e Thalamus Compositum Considerato che l encefalo è una centrale elettrica che risponde egregiamente a uno stimolo energetico: Fiori di Bach Eventuali farmaci sintomatici per le patologie correlate, es. depressione: Ignatia Homaccord e Ignatia Heel

42 Cause di ossidazione cerebrale Livelli elevati di omocisteina (pro-ossidante) Lesione dei vasi cerebrali Stravaso serico Infiammazione, aumento PGs Incremento di ATP Aumento dei ROS energetici

43 Antiossidante cerebrale specifico: Guna Brain

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46 Senectus Farmaco TINE (Terapia Integrata Neuro-Endocrina) Farmaco utile per rimodulare e riprogrammare l attività dell asse cerebro-ipotalamo-gonadico. È costituito da organoterapici suis che svolgono un azione di modulazione sui tessuti bersaglio. Alcune sostanze ormonali in concentrazione fisiologica per le cellule Inoltre è presente Phosphorus 6-30 CH-200K.

47 Vitamine B1, B12, C e acido folico, rappresentano i catalizzatori biologici per il metabolismo intermedio Serotonina e Triptofano, per il diminuito tono serotoninergico del cervello dell anziano Eleuterococcus (Ginseng Siberiano) sostanza ricca di Eleuteroside (sia A che M), provitamina A, vitamina E, acido caffeico, sostanze che aumentano il tono psicofisico, sono anabolizzanti, antianemiche, aumentano l appetito e stimolano il sistema immunitario.

48 Il campo d azione del farmaco è il seguente: Turbe del sonno Turbe della memoria Vasculopatie cerebrali di natura aterosclerotica Patologie secondarie a vasculopatie cerebrali Coronaropatie lievi Dispnea da sforzo (sec. a insufficienza cardiaca di grado moderato) Astenia senile

49 Aesculus compositum Farmaco principe di tutti i disturbi della circolazione periferica sia del distretto arterioso che venoso. In primis nella arteriosclerosi e quindi nei disturbi della memoria spesso sostenuti da questo processo patologico. Altre indicazioni: claudicatio intermittens, endoarterite obliterante, piaghe da decubito, stato apoplettico e di post-infarto.

50 Composizione: Organo terapico: Arteria suis Catalizzatore intermedio:natrum pyruvicum Nucleo significativo di rimedi omeopatici (Aesculus hippocastanum, Secale cornutum, Viscum album, Solanum nigrum, Tabacum, Hamamelis, Baryum jodatum, Arnica etc.).

51 Coenzyme Compositum Utile nelle alterazioni cellulari per accumulo o carenza di metaboliti del ricambio che si evidenziano a livello clinico come infiammazioni croniche di vari organi o tessuti, malessere generale con iporeattività, deficit immunologico con recidive tipiche dei soggetti defedati (Herpes, rinite ) dimagrimento, astenia. In geriatria utile anche nella patologia cronica epatica, renale e cardiaca.

52 Composizione: Rimedi omeopatici classici -effetto modulatore (Hepar sulfur, Sulfur, Pulsatilla) Vitamine omeopatizzate -attivazione delle funzioni vitali (vit. C, B1, B2, B6, Nicotinamide) Coenzimi e oligoelementi in forma omeopatizzata (coenzima A, Ac. lipoico, Cerium oxalicum) Catalizzatori intermedi -effetto stimolante (ac. Citricum, Fumaricum etc.).

53 Ubichinon Compositum Indicazioni: È un profondo drenante intracellulare Invecchiamento e intossicazione cronica Antitumorale (tutte le patologie a dx della tavola omotox. È un rimedio equilibrato per i suoi due effetti, antidegenerativo e anti-invecchiamento.

54 Composizione: Chinoni omeopatizzati (D10) -stimolano e ripristinano la funzione mitocondriale Catalizzatori del ciclo di Krebs Vitamine, oligoelementi e coenzimi Rimedi omeopatici: -con effetto antidegenerativo e antisenile (Colchicum, Podophyllum, Conium, Hydrastis) -di stimolo reattivo e drenaggio( Sulfur, Galium).

55 Selenium Compositum Il farmaco abbraccia un ampio campo di azione grazie alla combinazione di diversi componenti vegetali e minerali. Alcuni di questi sono particolarmente utili in geriatria: turbe mnesiche, disturbi dell irrorazione sanguigna cerebrale di origine arteriosclerotica.

56 Composizione: Un nucleo di organoterapici che agiscono stimolando e migliorando le funzioni cerebrali (Cerebrum suis, Embrio, Placenta ed Hepar suis) Nosodi con specifico tropismo cerebrale (Medorrhinum, Luesinum) Rimedi omeopatici specifici (Selenium, Anacardium or., Ambra grisea, Ignatia, Kali phosphoricum e K. bicromicum, Ac. Phos. etc.)

57 Thalamus Compositum Farmaco principe nella stimolazione delle funzioni regolatrici centrali e nei processi degenerativi e nelle neoplasie. Composizione: Nucleo di organoterapici di suino (Thalamus, Corpus Pineale, Glandula Suprarenalis) camp Viscum Album

58 Protocollo omotossicologico Guna Brain una compressa x 2 volte al dì Senectus F o M 15 gtt x 2 volte al dì Aesculus Compositum 15 gtt x 2 volte al dì Ubichinon comp Coenzime comp 5 fl di ognuno in 500 cc di F. Selenium comp ev. una volta/sett. Thalamus comp Coxanturenasi (vit B6) 1 fl ev. insieme nel cocktail Inoltre sono stati utilizzati i Fiori di Bach a.b.

59 Fiori di Bach Utilizzati prevalentemente nei disturbi comportamentali. La prescrizione si è basata su alcuni elementi: Le emozioni manifestate (rabbia, gelosia etc.) Il comportamento più evidente in quel momento (agitazione p.m., wandering, etc.) Specifici eventi della vita (adattamento al ricovero, distacco dal caregiver).

60 Fiori di Bach utilizzati: Rescue Remedy (pronto soccorso e urgenza) Walnut (cambiamenti nella vita) Honeysuckle (nostalgia, vivere nel passato) Impatiens (impaziente, ritmo accelerato) Cherry Plum (perdita del controllo, agitazione p.m. incontinenza urinaria) Mimulus (paura di origine conosciuta) Clematis, Aspen, Holly, Star of Bethlehem, Vine etc.

61 Indicazioni cliniche del protocollo MIC (Mild Cognitive Impairment) Demenza lieve Demenza più severa con disturbi comportamentali e/o con depressione importante N.B. escludere le forme avanzate con una CDR maggiore di 4 e le forme secondarie (in questo caso si imposta il trattamento dopo la terapia opportuna).

62 MATERIALI E METODI Alla luce di queste considerazioni, l impiego di una terapia biologica sembra essere utile. Lo studio è stato così impostato: Studio aperto senza gruppo di controllo; Durata del protocollo terapeutico: 3 mesi; Numero degli individui arruolati: 5; Sesso: femminile; Età: 79,8 anni

63 Criteri di inclusione: soggetti affetti da Demenza ( secondo i criteri del DSM IV o ICD-10 tab.1) di grado moderato severo ovvero con una Clinical Dementia Rating ( CDR) uguale o superiore a 2, un Mini Mental State Esamination (MMSE) < a18/30 e/o con disturbi comportamentali o psichici valutati con un punteggio alla UCLA - NPI (Neuro Psychiatric Inventory ); Criteri di esclusione: soggetti affetti da Demenza grave in stadio vegetativo con una CDR uguale a 5. In questo caso non è possibile valutare oggettivamente l efficacia del protocollo terapeutico, inoltre la malattia è talmente avanzata che si dubita che un qualsiasi trattamento farmacologico possa incidere sul decorso della demenza, Demenza secondaria;

64 Modalità di controllo: Visita iniziale con esame obiettivo completo Valutazione dello stato funzionale con test idonei: Barthel Index (per la valutazione delle Basic Activity of Daily Living) BANSS (Bedford Alzheimer Nursing Severity Scale) Scala di Tinetti (per la valutazione dell equilibrio e andatura)

65 Valutazione dello stato cognitivo: MMSE NPI UCLA per i disturbi comportamentali CDR (Scala di gravità clinica della demenza ) Valutazione dello stato somatico: CIRS (Cumulative Illness Rating Scale ) come misura dello stato somatico nel paziente demente Esami ematochimici di controllo

66 Valutazione multidimensionale con l equipe di reparto (Medico, Capo Sala, Responsabile di nucleo, Infermiere Professionale, Fisioterapista e Personale Ausiliario) ogni mese nella riunione di staff. Valutazione finale al 3 mese con verifica di tutti i test dello stato funzionale e cognitivo e degli esami di laboratorio ed esame obiettivo.

67 Protocollo Terapeutico: Guna Brain 1 cpr./die Aesculus Compositum gocce 15 gtt. x 2 volte al dì Ubichinon Compositum fiale Coenzyme Comp. Selenium Comp. 5 fl. di ognuno in 500 Thalamus Comp. cc. di F. 1v./sett. e.v. Coxanturenasi 1 fl. E.v. 1v./sett. insieme nel cocktail Inoltre sono stati utilizzati i Fiori di Bach.

68 BARTHEL (Gennaio 2002) M.L. R.G. G.L. I.F. B.I. M.L. R.G. G.L. I.F. B.I.

69 BARTHEL (Aprile 2002) M.L. R.G. G.L. I.F. B.I M.L. R.G. G.L. I.F. B.I

70 BANSS (Gennaio 2002) M.L. R.G. G.L. I.F. 5 B.I. 0 M.L. R.G. G.L. I.F. B.I.

71 BANSS (Aprile 2002) M.L. R.G. G.L. I.F. B.I. M.L. R.G. G.L. I.F. B.I.

72 TINETTI (Gennaio 2002) M.L. R.G. G.L. I.F. B.I. M.L. R.G. G.L. I.F. B.I.

73 TINETTI (Aprile 2002) M.L. R.G. G.L. I.F. 5 B.I. 0 M.L. R.G. G.L. I.F. B.I.

74 N.P.I. UCLA M.L. R.G. G.L. I.F. B.I. M.L. R.G. G.L. I.F. B.I.

75 N.P.I. UCLA M.L. R.G. G.L. I.F. B.I M.L. R.G. G.L. I.F. B.I

76 CORNELL SCALE (Gennaio 2002) R.G. 13 I.F.

77 CORNELL SCALE (Aprile 2002) R.G. 3 3 I.F.

78 MMSE , ,4 16,4 0 mag-01 lug-01 set-01 nov-01 gen-02 mar-02

79 Analisi sintetica dei risultati Netto miglioramento dei disturbi comportamentali come si evince dai risultati della NPI-UCLA. Si è ridotto il punteggio di ogni singolo disturbo e in alcuni casi è scomparso totalmente.

80 Netto miglioramento della depressione. La Cornell Scale ha quantificato questo disturbo prima e dopo il trattamento. Le 2 pazienti erano già in trattamento antidepressivo ma i farmaci avevano risolto solo parzialmente la sintomatologia e un ulteriore incremento posologico aveva aumentato l aggressività.

81 Buona la risposta sull impatto funzionale. Infatti non solo non vi è stato un peggioramento, come ci si può aspettare in questa fase della malattia, ma in tutte le pazienti si è avuto un miglioramento proprio sulle funzioni. La ripresa funzionale è stata omogenea ma diversa, nel senso che ogni paziente ha recuperato dall ultima funzione grave persa.

82 Per quanto riguarda la cognitività valutata all MMS, il risultato è senz altro suggestivo di ulteriori approfondimenti. Il MMS è rimasto invariato a distanza di 3 mesi (tot. 16.4/30), già di per sé questo è un ottimo risultato poiché normalmente si ha una lenta ma continua perdita.

83 Risultati N.B. I risultati saranno tanto più evidenti quanto più precocemente viene impostata la terapia omotossicologica. Nei casi più lievi si ottiene un marcato rallentamento del deterioramento cognitivo (valutabile al MMS) e una significativa risposta sull impatto funzionale (IADL, ADL).

84 Nella demenza di grado moderato/severo si ottiene una buona risposta sull impatto funzionale (test effettuati Barthel Index, BANSS e Tinetti Scale). Un netto miglioramento dei disturbi comportamentali (test NPI-UCLA). Buona la risposta del quadro depressivo (valutabile con la Cornell Scale).

85 Discussione La terapia omotossicologica da sola o in associazione con la terapia allopatica può migliorare l impatto funzionale e ritardare la progressione della malattia. Analogamente a quanto avviene con gli anticolinesterasici la terapia da maggiori risultati tanto più precocemente viene somministrata.

86 A differenza della terapia classica tutti i pazienti rispondono favorevolmente. Si ottiene semplicemente una risposta variegata ma proporzionale alla gravità della malattia nell impatto funzionale, mentre per i disturbi comportamentali la risposta è uniforme. Questo protocollo non da effetti collaterali e soprattutto non incide sul deterioramento cognitivo.

87 GRAZIE DELL ATTENZIONE

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