Alcuni dati sul sistema di welfare bolognese
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- Stefania Festa
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1 Alcuni dati sul sistema di welfare bolognese
2 Sulla base dei dati del consuntivo di Contabilità Analitica 2009 pubblicati dal Comune di Bologna è possibile individuare le risorse dedicate dall Amministrazione al sistema del welfare inteso in senso ampio: interventi in campo socio-assistenziale interventi in campo educativo interventi in campo culturale interventi nel campo delle politiche giovanili e sportive interventi per il lavoro interventi nel campo della sicurezza interventi nel campo delle politiche abitative. Nel 2009 questi interventi hanno assorbito risorse per oltre 255 milioni di euro pari a quasi il 46% del bilancio comunale, con una netta prevalenza degli interventi in campo educativo (132,7 milioni di euro), seguiti dagli interventi in campo socio-assistenziale (68,5 milioni di euro) e dagli interventi in campo culturale (35,4 milioni di euro).
3 1) Di cosa parliamo quando parliamo di welfare?
4 Quante risorse sono state dedicate al sistema di welfare nel periodo SISTEMA DI WELFARE Interventi in campo socio-assistenziale (1) (2) Interventi in campo educativo (3) Interventi in campo culturale Interventi nel campo delle politiche giovanili e sportive (4) Interventi per il lavoro (sportelli lavoro e sportello Aldini) Interventi nel campo della sicurezza (5) Interventi nel campo delle politiche abitative (fondo sociale per l'affitto e sportello casa) Altri interventi (6) Totale costo del Sistema di Welfare Totale costo Comune di Bologna (1) (2) (3) (7) Incidenza costo Sistema Welfare sul totale costo Comune 47,8% 46,6% 46,5% 47,4% 46,3% 45,9% (1) Costi riclassificati in base all'effettivo andamento dei servizi erogati (750 mila euro di costi 2009 spostati sul 2008 in quanto afferenti a servizi erogati nel 2008) (2) 2009 al netto di minusvalenze patrimoniali per 1,1 ml di euro (3) I costi per la refezione scolastica sono stati resi comparabili tra le due modalità di gestione (fino al 2005 nettizzati dei proventi) (4) Comprende Europe direct (ex Informagiovani) (5) Comprende costo Sportelli sicurezza e interventi legati al welfare (6) Comprende costo progetti Città Sane e Attuazione politiche delle differenze (7) Al netto dei costi straordinari/una tantum
5 Quale è stata la distribuzione delle risorse fra i diversi interventi nel 2009 Interventi per il lavoro 0,2% Interventi nel campo delle politiche giovanili e sportive 4,2% Interventi in campo culturale 13,8% Interventi nel campo della sicurezza 0,5% Interventi nel campo delle politiche abitative 2,1% Altri interventi 0,3% Interventi in campo socio-assistenziale 26,8% Interventi in campo educativo 52,0%
6 Un analisi per tipologia delle risorse dedicate nel 2009 al sistema di welfare SISTEMA DI WELFARE Personale Acquisto di Beni Acquisto di Servizi Trasferimenti monetari Utenze Fitti Passivi Ammortamenti Beni Mobili e Immobili Altri costi diretti (7) Costi indiretti (8) 2009 Interventi in campo socio-assistenziale (1) (2) Interventi in campo educativo Interventi in campo culturale Interventi nel campo delle politiche giovanili e sportive (3) Interventi per il lavoro (sportelli lavoro e sportello Aldini) Interventi nel campo della sicurezza (4) Interventi in campo politiche abitative (fondo sociale per l'affitto e sportello casa) Altri interventi (5) Totale costo del Sistema di Welfare Totale costo Comune di Bologna (1) (2) (3) (6) Incidenza costo Sistema Welfare sul costo Comune 54,8% 66,8% 39,2% 70,3% 63,1% 20,0% 35,7% 2,2% 45,1% 45,9% (1) Costi riclassificati in base all'effettivo andamento dei servizi erogati (750 mila euro di costi 2009 spostati sul 2008 in quanto afferenti a servizi erogati nel 2008) (2) 2009 al netto di minusvalenze patrimoniali per 1,1 ml di euro (3) Comprende Europe direct (ex Informagiovani) (4) Comprende costo Sportelli sicurezza e interventi legati al welfare (5) Comprende costo progetti Città Sane e Attuazione politiche delle differenze (6) Al netto dei costi straordinari/una tantum (7) Sono compresi i seguenti costi: godimento beni di terzi, oneri straordinari, imposte e tasse, interessi passivi e svalutazione crediti (8) Si intendono i costi delle unità organizzative di staff che non possono essere attribuiti in modo diretto ai servizi ma che concorrono alla loro erogazione; in larga parte si tratta di costi di personale
7 Quale è stato nel 2009 il contributo tariffario corrisposto dalle famiglie SISTEMA DI WELFARE 2009 Contributi tariffari corrisposti dalle famiglie % Margine di contribuzione Interventi in campo socio-assistenziale (1) (2) ,6% Interventi in campo educativo (3) ,7% Interventi in campo culturale ,5% Interventi nel campo delle politiche giovanili e sportive (4) ,8% Interventi per il lavoro (sportelli lavoro e sportello Aldini) ,0% Interventi nel campo della sicurezza (5) ,0% Interventi nel campo delle politiche abitative (fondo sociale per l'affitto e sportello casa) ,0% Altri interventi (6) ,0% Totale Sistema di Welfare ,7% (1) Costi riclassificati in base all'effettivo andamento dei servizi erogati (750 mila euro di costi 2009 spostati sul 2008 in quanto afferenti a servizi erogati nel 2008) (2) 2009 al netto di minusvalenze patrimoniali per 1,1 ml di euro (3) Si evidenzia inoltre che nel 2009 le famiglie bolognesi hanno contribuito al servizio refezione scolastica gestito da SERIBO per un corrispettivo totale stimato di circa 14,6 ml di euro (4) Comprende Europe direct (ex Informagiovani) (5) Comprende costo Sportelli sicurezza e interventi legati al welfare (6) Comprende costo progetti C ittà Sane e Attuazione politiche delle differenze
8 Un analisi dettagliata degli interventi in campo socio-assistenziale Interventi in campo socio-assistenziale Interventi per anziani (1) Interventi per minori e famiglie (2) Interventi per adulti (3) Interventi per disabili Interventi per l'immigrazione, nomadi e profughi (4) (1) Costi riclassificati in base all'effettivo andamento dei servizi erogati (750 mila euro di costi 2009 spostati sul 2008 in quanto afferenti a servizi erogati nel 2008). (2) 2009 al netto di minusvalenze patrimoniali straordinarie per 100 mila euro (3) 2009 al netto di minusvalenze patrimoniali straordinarie per 500 mila euro (4) 2009 al netto di minusvalenze patrimoniali straordinarie per 500 mila euro
9 Un analisi dettagliata degli interventi in campo educativo Interventi in campo educativo Servizi per la prima infanzia Scuola dell'infanzia e altri servizi fascia d'età 3-6 anni Diritto allo studio (*) Strutture educative Istituti Aldini Valeriani e Sirani (*) I costi per la refezione scolastica sono stati resi comparabili tra le due modalità di gestione (fino al 2005 nettizzati dei proventi)
10 Un analisi dettagliata degli interventi in campo culturale Interventi in campo culturale Musei ed attività espositive Biblioteche Cineteca (esclusa biblioteca) / Cinema Lumière / Film commission Teatri Altre iniziative e manifestazioni e interventi sul patrimonio storico-monumentale
11 Un analisi dettagliata degli interventi nel campo delle politiche giovanili e sportive Interventi nel campo delle politiche giovanili e sportive Politiche giovanili (*) Politiche sportive (*) Comprende Europe direct (ex Informagiovani)
12 Un analisi dettagliata degli interventi per il lavoro Interventi per il lavoro Sportelli per il lavoro Sportello Aldini
13 Un analisi dettagliata degli interventi per la sicurezza Interventi per la sicurezza Politiche e attività per la sicurezza Sportelli sicurezza
14 Un analisi dettagliata degli interventi nel campo delle politiche abitative Interventi nel campo delle politiche abitative (*) Fondo sociale per l'affitto Sportello casa, gestione bandi e assegnazioni alloggi (*) Il Comune di Bologna gestisce attraverso l'acer n alloggi di edilizia residenziale pubblica (agg.10/2009). Appare quindi necessario stimare il valore del trasferimento monetario implicito operato a favore delle famiglie assegnatarie di questi alloggi pubblici. Si propone di misurare questo valore calcolando lo scarto fra i canoni sociali effettivamente corrisposti e i canoni che queste famiglie dovrebbero altrimenti pagare per alloggi di analoga dimensione e qualità rivolgendosi al libero mercato delle locazioni. In prima approssimazione si può stimare questo scarto pari mediamente a circa annui per ogni alloggio ERP, ipotizzando un canone di libero mercato pari a circa 600 mensili. Sulla base di questa stima il trasferimento implicito operato a favore delle famiglie assegnatarie ammonta quindi a quasi 70 milioni di euro.
15 Un analisi dettagliata degli altri interventi Altri interventi Città Sane Attuazione politiche delle differenze
16 2) Cosa intendiamo quando diciamo integrazione?
17 3 visioni complementari del termine integrazione a) visione integrata del sistema di welfare comunale (v. punto 1) b) visione integrata del sistema di welfare rilevabile mappando analiticamente la trama degli interventi che si concentrano sui singoli nuclei familiari e nei micro territori cittadini c) visione integrata del sistema di welfare locale pubblico-privato complessivo: non solo Comune, ma anche Provincia, ASL, ASP, INPS, ma anche Terzo Settore, Associazionismo, Volontariato, Fondazioni bancarie, Imprese private, ma anche spesa per il welfare sul mercato formale e informale che rimane a carico del sistema famiglie
18 dipartimento programmazione settore controlli 3) Quali sono le sfide per costruire il welfare del futuro?
19 3 scenari da considerare a) lo scenario delle risorse disponibili (economiche e patrimoniali, ma anche relazionali e simboliche) b) la rivoluzione demografica c) i mutamenti nella composizione socio-economica della popolazione, con particolare attenzione alle diverse fasce di disagio
20 a) lo scenario delle risorse disponibili Il contesto in cui tentare di delineare questo scenario di medio periodo di risorse disponibili è estremamente complesso ed in continua, rapida evoluzione: la crisi della finanza pubblica nazionale e locale, le ridotte disponibilità di intervento delle Fondazioni bancarie, le crescenti difficoltà finanziarie e occupazionali di molti nuclei familiari sono tutti elementi di grande preoccupazione che vanno valutati con attenzione e senso di responsabilità. Esiste una probabilità non trascurabile che l interazione di tutti questi elementi negativi possa condurre già a partire dal ad un esito di sostanziale ridimensionamento delle risorse complessivamente disponibili per gli interventi di welfare, interrompendo così una tendenza positiva che ha caratterizzato il decennio precedente.
21 I trasferimenti statali e regionali a favore del Comune di Bologna Nel 2010 i contributi e trasferimenti correnti erogati dallo Stato a favore del Comune di Bologna dovrebbero ammontare complessivamente a 150,5 milioni di euro. I contributi e trasferimenti correnti erogati dalla Regione a favore del bilancio comunale dovrebbero ammontare a 13,4 milioni di euro. Sulla base di una prima, sommaria valutazione degli effetti delle disposizioni contenute nella manovra finanziaria governativa in corso di approvazione, si può stimare un rischio di riduzione di questi trasferimenti statali e regionali pari ad un ordine di grandezza di 20 milioni di euro. Se questo rischio si traducesse in realtà, unitamente ad altri fattori di criticità del bilancio comunale, provocherebbe inevitabilmente una riduzione significativa della capacità di spesa corrente. Tale riduzione si sommerebbe alla contrazione della capacità di finanziare spese in conto capitale che si è già manifestata nel biennio (da un valore medio annuo di investimenti compreso tra 80 e 100 milioni di euro si è infatti passati ad un valore compreso tra 40 e 50 milioni di euro).
22 b) la rivoluzione demografica I caratteri essenziali di questa evoluzione demografica sono ampiamente noti e si possono così sintetizzare: -una significativa ripresa della natalità, alimentata anche dalla crescente presenza di giovani coppie straniere che evidenziano quozienti specifici di fecondità più elevati; -un apprezzabile aumento della popolazione infantile e giovanile, che dilata la domanda di servizi educativi e scolastici (in primo luogo, per quanto riguarda le competenze del Comune, nidi e scuole dell infanzia); -una forte percentuale di ragazzi e giovani di nazionalità straniera, che in molti casi sono nati a Bologna o comunque hanno trascorso nella nostra città la parte prevalente della loro esistenza; -un flusso migratorio italiano e straniero (comunitario ed extracomunitario) molto accentuato, che determina un processo di ricambio demografico di straordinaria intensità e richiede politiche di accoglienza ed integrazione complesse ed impegnative; -un sensibile allungamento della durata media della vita (che ha ormai raggiunto i 79.6 anni per gli uomini e gli 84.3 anni per le donne), che determina un imponente processo di invecchiamento e una forte crescita della popolazione anziana in età più avanzata.
23 b) la rivoluzione demografica Le conseguenze quantitative e qualitative di questa evoluzione demografica sul sistema di welfare sono facilmente intuibili e ormai diffusamente analizzate: più bambini e ragazzi, più giovani, più immigrati italiani e stranieri, più anziani in età anche molto avanzata rappresentano infatti congiuntamente una poderosa sfida per i soggetti pubblici e privati, no-profit e profit, che hanno il compito di fornire alla collettività bolognese servizi alla persona e alle famiglie adeguati. Bisogna invece ancora approfondire l analisi e la riflessione su un altra importante trasformazione demografica e sociale, rappresentata dal profondo mutamento delle reti familiari e più in generale delle relazioni di solidarietà e cooperazione fra gli individui all interno del nucleo familiare e nel più ampio tessuto sociale di vicinato. Anche in questo caso alcune tendenze sono molto evidenti: un numero elevato di persone che vivono sole e di coppie mature ed anziane senza figli coabitanti, una decisa prevalenza dei nuclei familiari con uno o due figli rispetto alle tipologie più ampie, una quota significativa di nuclei monogenitoriali (con una larga maggioranza di madri che vivono con il figlio o i figli ed un numero molto più ridotto di padri).
24 IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO Comune di Bologna Popolazione residente totale Anni (dati previsti al 1 gennaio) IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO
25 IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO Comune di Bologna Popolazione residente in età 0-24 anni Anni (dati previsti al 1 gennaio) IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO
26 IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO Comune di Bologna Popolazione residente in età lavorativa (15-64 anni) Anni (dati previsti al 1 gennaio) IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO
27 IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO Comune di Bologna Popolazione residente femminile in età feconda (15-49 anni) Anni (dati previsti al 1 gennaio) IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO
28 IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO Comune di Bologna Popolazione residente di 65 anni e più Anni (dati previsti al 1 gennaio) IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO
29 IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO Comune di Bologna Popolazione residente di 80 anni e più Anni (dati previsti al 1 gennaio) IPOTESI A - BASSA IPOTESI B - INTERMEDIA IPOTESI C - ALTA IPOTESI DI CONTROLLO
30 c) i mutamenti nella composizione socioeconomica della popolazione, con particolare attenzione alle diverse fasce di disagio Lo scenario demografico deve essere integrato con una descrizione accurata dell evoluzione delle condizioni sociali ed economiche delle famiglie bolognesi, in particolare in questa fase caratterizzata da una crisi del sistema finanziario e produttivo aperta a esiti di grande incertezza. Anche una realtà solida e ricca come quella bolognese si deve confrontare con le dinamiche di questa crisi: l aumento dei tassi di disoccupazione, l accentuato ricorso agli strumenti di cassa integrazione e ad altri ammortizzatori sociali, la crescente quota di nuclei familiari che evidenziano situazioni di disagio sociale ed economico sono tutti segnali che testimoniano l acutizzarsi di problemi che interpellano inevitabilmente il sistema di welfare.
31 Reddito imponibile medio ai fini dell'addizionale comunale all'irpef per età e sesso - Anno 2007 Comune di Bologna (valori in euro) Maschi Femmine fino a fino a Totale Maschi Femmine Totale Differenza % Maschi / Femmine 25,2 16,8 19,3 30,7 43,7 52,9 55,5 76,2 99,1 109,0 102,7 68,5 48,4 45,7 59,4
32 Reddito imponibile medio ai fini dell'addizionale comunale all'irpef per classi quinquennali di età - Anni 2002 e Maschi Comune di Bologna (valori in euro) fino a Maschi fino a Totale Variaz.% ,6-2,6-3,0 5,2 6,3 7,2 11,2 20,2 25,8 23,1 29,0 16,5 15,0 21,3 13,8
33 Reddito imponibile medio ai fini dell'addizionale comunale all'irpef per classi quinquennali di età - Anni 2002 e Femmine Comune di Bologna (valori in euro) fino a Femmine fino a Totale Variaz.% ,3-2,8 2,6 9,2 9,8 8,4 24,1 29,9 36,2 33,0 20,8 13,6 18,7 19,4 17,6
34
35 4) Come ci immaginiamo il sistema di welfare nel 2015?
36 3 percorsi per definire le scelte possibili a) quali interventi riteniamo si debbano trasformare e/o integrare maggiormente b) quali interventi riteniamo si debbano ridurre c) quali interventi riteniamo si debbano espandere
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