SKIPASS PANORAMA TURISMO

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1 SKIPASS PANORAMA TURISMO Osservatorio Italiano del Turismo Montano Situazione Congiunturale Montagna Bianca Italiana Inverno Previsioni e Tendenze Skipass Panorama Turismo è il centro ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali di: Promosso da : A cura di:

2 Skipass Panorama Turismo è il centro ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali di Skipass, la più importante fiera sul turismo e sport invernali d Italia. Sostenuto da: Skipass Panorama Turismo è promosso da: Studio Lobo srl Viale Vittorio Veneto 22/d Tel Fax Correggio (RE) Il team di Skipass Panorama Turismo: Responsabile Osservatorio Coordinamento Rilevatori Analisi Statistica Rilevatori Editing Strategie, comunicazione e marketing Ufficio stampa Massimo Feruzzi Serena Tronconi Lorenzo Ghetti Francesco Cimmino Mariangela Marigliano Lorenzo Ghetti Serena Tronconi Studio Lobo S.r.l. Daniela Severi Giuliana Tinti Skipass Panorama Turismo è stato realizzato da: JFC srl Palazzo Bandini Via XX Settembre 29 Tel Fax Faenza (RA) Diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Per informazioni: Per eventuali richieste contattare: info@jfc.it

3 INDICE Splende il sole sulla stagione invernale (se c è la neve) 2 Il concetto di Mountain Resort 6 Gli Skifreaks: la comunità dell anticonformismo 7 Grande attenzione al prodotto family e childless 8 Versus 9 Indicatori e tendenze dai mercati: Italia ed Estero 10 Il Paniere di Spesa delle vacanze in montagna 11 Indicatori e tendenze nelle discipline sportive 14 Le indicazioni del sistema ospitale della montagna bianca 17 Le scuole di sci 22 I prezzi 25 Gli investimenti in attesa dell apertura delle piste 27 Previsioni di fatturato e presenze nell inverno 2013/ La congiuntura economica del settore 29 I principali Items della prossima stagione invernale 32 Finalità e metodologia di Skipass Panorama Turismo 33 1

4 SPLENDE IL SOLE SULLA STAGIONE INVERNALE (SE C È LA NEVE) Dopo due stagioni in negativo, la stagione invernale 2013/2014 segnerà una positiva inversione di tendenza: non si tratta per la maggior parte delle località di quote rilevanti, ma il segnale è comunque in grado di portare il sorriso agli operatori della filiera produttiva legata al turismo della Montagna Bianca Italiana. Si tratta di una crescita rilevabile soprattutto in termini di arrivi, mentre la crescita delle notti trascorse nelle località da parte dei turisti (quindi le presenze) subiranno un aumento più ridimensionato. Diversa la questione dei fatturati e della marginalità aziendale, che non cresceranno ed anzi, per molte aziende la redditività sarà inversamente proporzionale alla crescita degli arrivi, quindi minore rispetto alla passata stagione invernale. Skipass Panorama Turismo prevede anche un incremento degli escursionisti giornalieri, ma la conferma di questo indicatore è fortemente legata alla condizione meteo. Tuttavia l orientamento più rilevante per la prossima stagione invernale è quello della concentrazione: si prevedono due settimane eccezionali per la Montagna Bianca Italiana, concentrate nel periodo 21 dicembre/5 gennaio. E questo il periodo in cui tutti vogliono esserci e vogliono vivere l esperienza di una vacanza in località vivaci, piacevoli, nel momento del loro massimo lustro e prestigio. Qui si concentrano anche i soggiorni più lunghi dell intera stagione invernale. Per la prima volta negli ultimi cinque anni la cosiddetta settimana di Natale diventa appetibile per gli appassionati della montagna invernale. Buone anche le prime previsioni per il periodo che va da metà febbraio a metà marzo. Ma attenzione: ciò non significa che tutti gli operatori godranno di questa potenziale ripresa, perché vi devono essere nella località, nelle strutture ospitali, negli impianti e nei servizi in generale alcuni elementi essenziali, con i quali rispondere prontamente ad un mercato incostante ed infedele: 1. il primo fattore, semplice ma non banale, è legato alla possibilità reale di poter praticare con certezza la propria disciplina sportiva (sia esso sci da discesa, snowboard, freestyle, sci di fondo, etc.), quindi: innevamento garantito, naturale o artificiale che sia (ma è sempre meglio la neve fresca); 2. il secondo fattore è territoriale, vale a dire che è la località nel suo complesso a dover garantire vivacità, ambientazioni, esperienze anche nuove, quindi: località piacevole, viva e stimolante; 3. al contempo, però, e questo è il terzo fattore, le località devono garantire agli ospiti la visione di luoghi belli, la possibilità di vivere a contatto con la natura, godere di paesaggi incontaminati e di luoghi rilassanti, quindi: landscape e slow life; 4. il quarto fattore riguarda invece il sistema ospitale, che deve ampliare le formule disponibili per gli ospiti e non deve essere più 2

5 monoprodotto, quindi: alberghi ma anche B&B, appartamenti ma anche residence; 5. il quinto fattore fa invece specifico riferimento al settore alberghiero, al quale viene richiesta maggiore flessibilità ma, al contempo, anche servizi tematici, quindi: ospitalità friendly senza condizionamenti di orari unitamente a opzioni benessere, family, etc.; 6. il sesto fattore incide invece sugli impianti, ed è legato alla possibilità di essere circuitati e collegati su area vasta, per poter provare altre piste oltre a quella della località, quindi: caroselli sempre più ampi; 7. infine, il settimo ed ultimo fattore è quello dei servizi nella località. Serve offrire opzioni di ogni genere, dal noleggio delle attrezzature alla navetta, dal baby park allo shopping, quindi: servizi ed opzioni sempre più ampie. Unitamente a questi elementi, le destinazioni italiane devono essere à la page con le nuove tendenze delle pratiche sportive sulla neve, ampliando quindi l offerta più tradizionale (sci da discesa, sci di fondo, snowboard) con offerte slow (ciaspole, nordic walking), opzioni race (ad esempio freestyle), opzioni fun (come il freeride) e le nuove discipline che, anche se non rappresentano ancora quote significative di praticanti, permettono di conquistare tribù che condividono una comune passione (skifox, speedriding, airboard, etc.). Su tutto, per l inverno 2013/2014, vince il freeride, richiestissimo dagli ospiti stranieri che vogliono sciare sulla neve fresca, al di fuori delle piste battute. Per ogni località montana italiana diventa quindi sempre più difficile competere: il cliente non si accontenta, richiede maggiori servizi, spesso ricerca qualità e novità ma, soprattutto, non intende spendere di più rispetto allo scorso anno. Anzi, se possibile, vuole risparmiare. Ed è in questo concetto che si riscontrano le tre principali tendenze di ospitalità della prossima stagione invernale: la fortissima richiesta della formula ibrida dei residence; l incremento delle richieste full service, a prezzo certo; il ritorno all utilizzo delle seconde case. Nel primo caso la formula residence piace ad italiani e stranieri in quanto si tratta di una casa fuori casa, con la libertà di potersi muovere liberamente senza i condizionamenti delle strutture alberghiere (orari, limiti, abiti, etc.) e con la fondamentale certezza di spendere il giusto per servizi di base (reception, parcheggio, etc.). Questa formula permette quindi di soggiornare in un contesto più informale rispetto alla struttura alberghiera classica, e ciò è in linea con il desiderio degli sportivi di poter scegliere liberamente come consumare la loro giornata. Nel secondo caso la richiesta è quella di avere un prezzo full, chiavi in mano tramite un unico pacchetto capace di garantire in maniera aggregata tutti i servizi: dal soggiorno allo skipass, dalla 3

6 scuola di sci alla navetta, dai servizi di kinderheim al centro benessere o piscina, etc.. Questa formula è fortemente richiesta dalla clientela italiana, ma viene spesso condizionata all acquisto della sola settimana bianca. Il ritorno all utilizzo delle seconde case, invece, si rafforza nel desiderio degli Italiani di frequentare la montagna in inverno: Italiani che, possedendo una casa o un appartamento, decidono di utilizzarlo per la propria vacanza. Si combina in tal modo il desiderio della vacanza con la necessità di risparmiare; anche questi flussi turistici si concentrano nel periodo di altissima stagione. Aumentano inoltre gli affitti di appartamenti per l intera stagione invernale. Ecco allora che condizione premiante per le località montane Italiane sarà, per la prossima stagione invernale, la loro capacità di essere multitarget e multiprodotto, in grado quindi di rispondere alle richieste di un mercato che si amplia sempre di più verso nuovi Paesi stranieri e che si differenzia, in Italia, sulla base delle sempre diverse (e spesso assai dissimili) esigenze degli ospiti. D altra parte si assisterà invece ad un incremento della richiesta di prodotti con caratteristiche di unicità, purtroppo scarsamente presenti in Italia: cresce infatti la quota di clientela, sia italiana che straniera, che ricerca location con scarsa affluenza turistica, vicine ai più importanti caroselli ma il cui valore sia riscontrabile nella ricerca : ricerca del luogo, ricerca del relax, ricerca dell autenticità e dell esclusività (ma non per questo località costose). Questi luoghi devono essere caratteristici (con costruzioni tipiche e legate alle tradizioni), con poca capacità ricettiva e ottima ristorazione, collocati in ambienti naturalistici di grande fascino. Nel mezzo, le località che non sono in grado di offrire né multiprodotto né unicità: queste destinazioni sono destinate a perdere quote di mercato, ad isolarsi e, conseguentemente, ad agire su clientela quasi esclusivamente giornaliera che, se da un lato può parzialmente sostenere la vita degli impianti, dall altro uccide turisticamente la località. Il tutto, però, con alcuni distinguo: A. tanto più una destinazione è collocata all interno di un comprensorio sciistico il più ampio possibile tanto più diventa interessante per gli ospiti, siano essi italiani o stranieri; B. le singole località, che si mantengono estranee o marginali alle ski-aree, perdono quote di mercato ed il loro appeal continua inesorabilmente a scendere; C. saranno le località che hanno tematizzato la propria offerta verso una specializzazione family ad ottenere le migliori performances, e ciò si deve palesare nella località, sulle piste, nelle strutture ospitali; D. anche la tematica enogastronomica è fondamentale, e la stessa deve essere proposta in tutte le possibili variabili: dalla cena stellata a quella della tradizione nei rifugi, dalle kermesse 4

7 gastronomiche ai gourmet skisafari; E. le destinazioni la cui offerta ricettiva non si è rinnovata, non ha ampliato i propri servizi (ad esempio il benessere) e non offre nuove opzioni di soggiorno (ad esempio la promozione da domenica a giovedì), diventano sempre più luoghi di escursioni e sempre meno località di soggiorno; F. le destinazioni incapaci di proporsi commercialmente, senza una rete di imprese ed un sistema promo-commerciale integrato con la potenza dei Consorzi di zona, non saranno in grado di entrare nella competizione per la conquista dei nuovi flussi internazionali. Un altro fattore rilevante dell inverno 2013/2014 è quello relativo alla clientela straniera: la quota di ospiti stranieri raggiungerà il 54%, superando a livello nazionale quella generata dai clienti Italiani. I maggiori indici di crescita in termini percentuali si prevedono per la Russia e l Ucraina, ma tutte le destinazioni alpine ed anche alcune dell area appenninica hanno investito fortemente in promozione e commercializzazione su Paesi che vanno dalle repubbliche Baltiche a Israele, dai paesi BRIC ai Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti. Notevoli sono quindi le possibilità e le attese di incremento degli arrivi da queste aree, ma il potenziale sviluppo sarà limitato dalla scarsità o mancanza di voli verso gli aeroporti collocati nelle vicinanze dell arco alpino. Si tratta di una situazione che vede il mercato interno e quello estero condizionati da fattori socio-economici che influiscono sulla scelta delle vacanze invernali, infatti: da un lato vi è il mercato interno gli ospiti italiani che, desiderosi di ottimismo, acquisteranno in misura maggiore rispetto allo scorso inverno vacanze e soggiorni in montagna. Il loro optimum è un mix di economicità (quindi spendere il meno possibile) e di vivacità (che si sostanzia nel frequentare le località nel momento di picco stagionale, quindi nel periodo Capodanno/Epifania): due aspetti, questi, difficilmente assimilabili; dall altro lato vi è il mercato estero quindi gli ospiti stranieri che animeranno in maniera ancora più consistente le destinazioni montane italiane, da quelle alpine a quelle dell appennino, nessuna località esclusa (perché alcune località raccoglieranno passivamente i risultati dell azione complessiva). Si tratta di ospiti che si concentreranno nel periodo gennaio/febbraio, quindi coprendo i mesi delle canoniche settimane bianche. Le località montane più conosciute non saranno però solo luoghi di vacanza, dove consumare la passione dello sci, ma diventeranno sempre di più anche tappe di tour, itinerari, etc. 5

8 IL CONCETTO DI MOUNTAIN RESORT Gli ospiti delle località della Montagna Bianca Italiana non cercano semplicemente un luogo dove fare vacanza o sciare, ma destinazioni che sappiano esprimere un insieme di opportunità di shopping, opzioni enogastronomiche, praticabilità di diverse discipline, ospitalità diversificata, luoghi di incontro e divertimento, centri benessere e luoghi di socialità: insomma, nel 2014 ed ancora di più in futuro le località montane Italiane dovranno essere strutturate come veri e propri Resort, non nel concetto più classico di villaggio ma in quello moderno di luogo sociale, dove intrecciare relazioni e provare esperienze, perché lì è possibile trovare opzioni di ogni genere. Ma i Mountain Resort sono anche qualcosa di più: rappresentano ormai uno stile di vacanza, un modo di vivere la montagna usufruendo di piste incontaminate, di paesaggi e degli ambienti naturali, di wellness e ristorazione tradizionale, godendo al massimo della qualità di vita che la località montana sa offrire. Si tratta di un concetto che, se a livello internazionale viene inteso come ski resort, in Italia, proprio per le bellezze e le peculiarità che contraddistinguono soprattutto l arco alpino, si sviluppa nel più ampio mountain resort, che comprende al suo interno non solo l opzione sportiva e quella ricettiva, ma l insieme delle opportunità offerte, da vivere però in maniera lenta, senza l oppressione del tempo da dedicare allo sci, che si riduce a non più di 4 ore (tempo trascorso sulle piste) nell arco della giornata. Parlare di Mountain Resort diventa, per le località montane italiane, un valore importante, che trova però un forte legame con l ambiente nel quale la stessa destinazione è collocata, nella sua capacità di tutelarlo e valorizzarlo. In questo concetto si riaffermano ed anzi si rafforzano alcuni indicatori già evidenziati da Skipass Panorama Turismo, vale a dire: gli Italiani sono in fuga: dal proprio quotidiano, dal caos e dalla confusione cittadina. Tanto più la risorsa tempo da dedicare a se stessi - diventa scarsa, tanto più si ricercano luoghi lontani dalla quotidianità. Si conferma il successo per le baite ed i luoghi di fascino dove vige l ecosostenibilità, dove è possibile essere coccolati in un rapporto autentico con l ambiente, in sintonia con la natura; gli Italiani vogliono un cambio di abitudini: sempre in auto, ma non in vacanza. Una volta arrivati a destinazione, gli Italiani desiderano vivere la località a piedi, girovagando per la località senza l assillo dell auto. Gli ospiti della Montagna Bianca Italiana cercano anche luoghi liberi dalle auto, con zone pedonali ampie, senza il caos e l inquinamento tipico delle città; gli Italiani cercano alberghi walking distance: si conferma l alta richiesta di alberghi a due passi dalle piste, dai quali uscire con gli sci ai piedi. La vicinanza con il centro e la sua passeggiata, invece, risulta meno importante. 6

9 GLI SKIFREAKS: LA COMUNITA DELL ANTICONFORMISMO Il freeride fun, il free style e lo snowboard che si praticano all interno degli snowpark, non solo per imparare ma anche per esibizione discipline tribali i cui praticanti cercano di socializzare e di vivere esperienze comuni, interessano in prevalenza giovani italiani ma anche molti stranieri: grandi consumatori di queste discipline sono i residenti nei Paesi del Nord Europa (Svezia, Norvegia, etc.) e dell Europa dell Est (Polonia, Repubblica Ceca, etc.). Ma la pratica di queste discipline di per sé tribali si afferma di pari passo con una moda che caratterizzerà in maniera rilevante l inverno 2013/2014, che è quella relativa ai moderni skifreaks, giovani amanti dello sci o della tavola, che esprimono la loro personalità in maniera anticonformista (soprattutto nel modo di vestire) e frequentano luoghi consoni alla loro modernità, ritrovandosi tra di loro per provare esperienze comuni. Si tratta di un fenomeno che viaggia di pari passo con l incremento delle tematiche sportive che si possono praticare sulla neve, soprattutto di quelle fun e race, in quanto sono in prevalenza nuove discipline che nascono attorno ad una passione condivisa e ad un modo comune di vivere il tempo libero, anche con riti e modalità non convenzionali. Le varie comunità dei freeriders o degli snowkiters, dei freestylers o snowboarders si ritrovano infatti online, cominciano a dialogare di nuove attrezzature e rails a settembre, innalzando il livello di tensione e condividendo in tal modo le prossime esperienze. Diventa naturale ritrovarsi dal vivo a sperimentare, gareggiare, dialogare. Un po pazzi e spesso bizzarri nel vestire, stravaganti nel modo di vivere la montagna e drogati di sci ed esibizioni, gli skifreaks sono gli unici frequentatori delle piste (a parte i professionisti!) che non hanno limite nella pratica sportiva: infatti, mentre la tendenza di tutti gli sciatori di qualsiasi disciplina porta verso una riduzione del tempo dedicato allo sci durante la giornata (si rimane sulle piste per un tempo generalmente non superiore alle 4/5 ore), per gli skifreaks la giornata è sulla neve, dall apertura sino alla chiusura degli impianti. Questo perché quello è il loro luogo di comunità: un luogo che deve essere pensato e dedicato a loro. Gli skifreaks non amano ambienti conformi alla normalità degli sciatori, ma cercano destinazioni dove poter esprimere liberamente il loro modo di essere e di vivere la montagna. Giovani con un età compresa tra i 16 ed i 28 anni, soprattutto studenti universitari e residenti in particolar modo nelle grandi città, gli skifreaks sono zingari della montagna perché amano provare sempre nuove destinazioni e si ritrovano tra loro nei fine settimana, prediligendo i mesi di gennaio e febbraio. 7

10 GRANDE ATTENZIONE AL PRODOTTO FAMILY E CHILDLESS Si tratta di due segmenti opposti, ma ambedue con indici di crescita per la Montagna Bianca Italiana: segmenti che, però, richiedono attenzioni e servizi completamente diversi l un l altro. Il primo è quello legato alle famiglie. Non si tratta però solo di famiglie per così dire tradizionali, quindi con nuclei composti da genitori e figli, ma è in crescita esponenziale la quota dei single con figli al seguito: i genitori separati, in continuo aumento, si accollano volentieri i figli per la vacanza invernale se vi è la certezza di trovare una struttura ospitale e servizi sulle piste, specializzati nel far felici i propri piccoli. In ambedue i casi la richiesta è una sola: servizi specializzati. E alta la richiesta di località dove tutto sia ad altezza di bimbo: asili sci con animazione e baby kindergarten sulla neve, scuole di sci con maestri per bambini, lezioni di freestyle su tavola per bambini, ma anche alberghi con menu dedicati, area giochi e, soprattutto, offerte promozionali e sconti, e meglio ancora baby free. Le famiglie italiane prediligono quindi località child friendly. La richiesta delle famiglie si concentra in alcuni specifici periodi, che sono quelli delle vacanze scolastiche, anche allungate: le festività natalizie ed il Carnevale, ma sono in aumento anche le richieste per week end lunghi (3/4 notti). Il secondo segmento è invece quello identificato come childless, le cosiddette famiglie Dink (double income no kids). Queste coppie cercano l esatto opposto delle famiglie con figli: luoghi romantici, meglio se con pochi o senza bambini in giro, dove poter bighellonare senza troppa confusione (di famiglie). Per loro non deve mai mancare l opzione benessere in hotel, come pure è importante lo show windows, vale a dire la presenza nella località, e la frequentazione, di luoghi, locali, ambienti che abbiano un proprio fascino esclusivo e mondano. La richiesta di soggiorno per i childless si concentra nei fine settimana e nel periodo delle festività dell Immacolata Concezione (8 dicembre) e di Capodanno. Vi è un solo elemento che unisce le famiglie con bambini e le coppie childless: il valore della reputazione e della valutazione di altri ospiti che hanno già vissuto quell esperienza di vacanza. I siti di recensione sono, per loro più che per qualsiasi altro target, fonte non solo di ispirazione ma rappresentano anche una vera e propria bibbia. 8

11 VERSUS Nella prossima stagione invernale assisteremo ad una complessiva divaricazione ed affermazione di tematiche, anche tra loro contrapposte. Di seguito Skipass Panorama Turismo ha inteso evidenziare quei fattori che, pur espandendosi, sono spesso in netta antitesi l un l altro: si tratta di una condizione che emerge tanto più aumenta l apertura dei mercati e la diversità della clientela (e della rispettiva capacità di spesa).! Full service VS tutto escluso: lo scontro tra queste due tendenze è palese. Vi è un incremento di coloro che vogliono acquistare pacchetti comprensivi di tutti i servizi (nella certezza di poter risparmiare e di avere un prezzo certo), ma nella stessa maniera aumenta la quota degli ospiti che sono alla ricerca di offerte di soggiorno economy (solo il bedding, anche senza colazione);! Economy VS luxury: si conferma altresì l ampia diversità esistente tra le offerte economy, low cost che aumentano anche grazie alle promozioni ed agli sconti e quelle luxury, altamente personalizzate e con servizi esclusivi, con le quali alcune tra le principali destinazioni italiane cercano di conquistare quote di clientela internazionale, proveniente dei nuovi mercati (Russia, Kazakistan, Azerbaijan, Turchia, Brasile, etc.);! Scuole VS famiglie: la drammatica riduzione delle settimane bianche programmate dagli Istituti scolastici porta ad un incremento delle vacanze delle famiglie con bambini nelle località montane italiane. Aumenta quindi la richiesta di località e strutture professionalmente e strutturalmente predisposte ad accogliere, in maniera sempre più consistente, famiglie con bambini;! Lentezza VS competizione: si esaltano i luoghi dedicati al vivere lentamente la montagna, al ristorante come al centro benessere, con passeggiate con le ciaspole come nei momenti di total relax nei rifugi. In contrapposizione la ricerca di attività adrenaliniche sono in aumento, anche legate a competizioni vere o presunte (registrazione e visione della propria performance sportiva);! Snowpark VS easypark: se da un lato vi è la conferma degli snowpark per conquistare gli specialisti ed appassionati di evoluzioni e competizioni, dall altro si rafforza un nuovo modo di frequentare questi park, in maniera più rilassata. Gli easyparks sono per tutti: famiglie con bambini e principianti, diventando così un luogo protetto dove poter imparare. 9

12 INDICATORI E TENDENZE DAI MERCATI: ITALIA ED ESTERO L analisi degli indicatori di mercato che condizioneranno la stagione invernale risulta essere di estrema importanza per Skipass Panorama Turismo, proprio perché questa vision permette a tutti, operatori della filiera turistica, consorzi, società dell impiantistica e dei servizi, commercianti e ristoratori, aziende di promozione ed enti locali, etc. di comprendere con esattezza in quale direzioni si muoveranno i mercati in un futuro assai imminente.! Indicatori e tendenze del mercato Italiano meteo determinante: con la tendenza a prenotare sempre più sotto data, la presenza o meno della neve condiziona non solo la scelta della località ma anche la partenza o meno di una quota consistente di Italiani; ritorno di clienti che nella passata stagione avevano saltato la vacanza invernale: la loro scelta sarà quella di privilegiare le destinazioni conosciute e già frequentate in passato (non sono alla ricerca di sperimentazioni ma di certezze), sostituendo la tradizionale settimana bianca con il weekend lungo; maggiore infedeltà alle destinazioni: i turisti italiani, complice anche la certezza di trovare quasi sempre disponibilità (fatta eccezione per il periodo Capodanno/Epifania), sono condizionati nella loro scelta last minute da promozioni, sconti, occasioni eccezionali; più escursionismo giornaliero: aumenteranno le quote degli escursionisti, con una concentrazione nelle ovvie giornate di sabato e domenica e soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio; maggiore ricerca di mobilità collettiva: rispetto allo scorso anno segnano un aumento gli Italiani che desiderano utilizzare mezzi di mobilità collettiva (treni e pullman) per raggiungere le località di vacanza;! Indicatori e tendenze dei mercati Esteri continua, dai mercati lontani, la richiesta delle settimane bianche: per gli ospiti provenienti da più lontano si conferma la richiesta della settimana bianca, anche grazie alla gestione di questi clienti da parte dei Tour Operator che schematizzano la loro programmazione; i mercati domestici riducono la loro permanenza: i residenti nelle aree domestiche europee, con distanze facilmente praticabili in auto (sino a 600 km), riducono la durata della loro vacanza ma, a differenza degli Italiani, prenotano in anticipo e non sotto data; ancora in crescita i flussi dall area dell Europa dell Est: in crescita continua l interesse ed i flussi provenienti dai Paesi dell Est Europa, ma la trattativa sui prezzi condiziona molte località; stabilità per i Paesi tradizionali: si prevede sostanzialmente stabile la quota dei flussi provenienti dagli altri Paesi Europei; primi approcci dai mercati oltre BRIC : i residenti in alcuni Paesi lontani che non fanno parte di quelli classificati come BRIC si avvicinano al prodotto Montagna Bianca Italiana: in prevalenza trattasi di kazaki, azeri, coreani e turchi. 10

13 IL PANIERE DI SPESA DELLE VACANZE IN MONTAGNA L analisi che segue fa riferimento a quanto gli Italiani spendono per trascorrere una settimana di vacanza in montagna, con un ampliamento di analisi per quanto riguarda i week end. Nel caso della settimana il dato si riferisce al costo medio per persona e, in maniera più complessiva, al costo sostenuto da una famiglia composta da padre, madre ed un figlio di età inferiore a 10 anni quindi con varie agevolazioni; nel caso, invece, del week end, il dato fa riferimento ad un soggiorno di tre giorni/due notti in hotel, con una media prezzo dalla quale è stato escluso il periodo delle festività natalizie e di fine anno. I dati sono calcolati al netto delle attrezzature e dell abbigliamento che gli Italiani acquistano prima della loro partenza per le vacanze in montagna. Il Paniere di Spesa delle Vacanze in Montagna identifica quindi con chiarezza come gli Italiani spenderanno i propri denari per la propria vacanza, anche breve, nella montagna Italiana in occasione della stagione invernale 2013/2014. Quest anno, per trascorrere una settimana di vacanza in montagna, l Italiano spenderà:! 932,00 Euro a persona, spesa media, per trascorrere una settimana bianca in Italia; spesa che diventa pari ad Euro 2.240,00 per un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore ai 10 anni;! 312,00 Euro, invece, la spesa media a persona per trascorrere un fine settimana sulla neve in Italia; spesa che diventa pari ad Euro 712,00 per un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore ai 10 anni. Rispetto alla passata stagione invernale i costi della settimana bianca rimangono praticamente invariati (lo scorso anno, invece, aveva subito una riduzione del 6% rispetto all inverno precedente): occorre specificare che non si tratta della spesa per la classica settimana bianca, che viene offerta con formula promozionale e comprende soggiorno+skipass (che si assesta a 514,00 Euro), ma del costo reale di 7 giorni in montagna, comprensivo di viaggio a/r, acquisti vari, ristorazione, hotel, skipass, scuola di sci, divertimento, benessere, utilizzo e/o noleggio attrezzature, etc. Diversa invece la situazione per quanto riguarda i week end: in questo caso l aumento vi sarà, anche se limitato ad un +3%, che si traduce in circa 20 euro di maggiori spese per il nucleo familiare nel suo complesso. Questi alcuni elementi di rilievo sulla spesa degli Italiani: torna a crescere, sebbene non in maniera eccessiva, la spesa per la vacanza in montagna, dopo un inverno (quello 2012/2013) che aveva visto una drastica riduzione della spesa; tale crescita è concentrata in particolar modo nell alloggio e nello skipass, che rappresentano le due voci principali di spesa degli Italiani che trascorrono le proprie vacanze in montagna; solo la voce relativa agli altri costi è in calo, e tale riduzione 11

14 assorbe gli aumenti delle altre voci in crescita del bilancio di spesa delle vacanze; è rilevante segnalare che la voce altre spese ha subito, negli ultimi due anni, un calo consistente, pari al 28%, quindi 1/3: era infatti pari a 245,00 Euro nell inverno 2011/2012, è passata a 199,00 Euro nella passata stagione invernale e si riduce ulteriormente a 176,00 Euro nell inverno 2013/2014. La spesa media indicata non tiene conto, però, delle varie promozioni, sconti, agevolazioni per clienti fedeli e nuovi clienti, etc.: Skipass Panorama Turismo calcola, infatti, che al netto di tali attività promozionali che praticano tutte le destinazioni e tutti gli operatori di ogni settore della filiera, la spesa effettiva si può ridurre in maniera anche consistente, a seconda del periodo e della capacità di trattativa della clientela. SPESA MEDIA PER ITALIANO PER UNA SETTIMANA DI VACANZA IN MONTAGNA 2013/ ,00 Euro (929,00 Euro nell inverno 2012/2013 e 985,00 Euro nell inverno 2011/2012) di cui: 57,00 euro " per il viaggio (erano 52,00 euro nell inverno 2012/2013) 328,00 euro " per l alloggio (erano 316,00 euro nell inverno 2012/2013) 187,00 euro " per lo skipass (erano 180,00 nell inverno 2012/2013) 184,00 euro " per scuola di sci e noleggio attrezzature (erano 182,00 euro) 176,00 euro " per altri costi (erano 199,00 euro nell inverno 2012/2013) di questi 176,00 euro di altri costi : 21,00 euro " per ristoranti e pizzerie (erano 22,00 euro lo scorso anno) 11,00 euro " per bar, caffè, pasticceria (erano 12,00 euro lo scorso anno) 13,00 euro " per il divertimento - pub, discoteche (erano 15,00 euro) 16,00 euro " per i servizi benessere (come lo scorso anno) 7,00 euro " per gadget e souvenir (erano 11,00 euro lo scorso anno) 7,00 euro " per le riviste e i tabacchi (erano 7,50 euro lo scorso anno) 6,00 euro " per i prodotti tipici locali (come lo scorso anno) 18,00 euro " per le attrezzature sportive (erano 16,50 euro lo scorso anno) 4,00 euro " per i trasporti pubblici (come lo scorso anno) 28,00 euro " per abbigliamento sportivo (erano 32,00 euro lo scorso anno) 22,00 euro " per abbigliamento per tempo libero (erano 26,50 euro) 4,00 euro " per altri acquisti (erano 7,50 euro lo scorso anno) 19,00 euro " per la mondanità (erano 23,00 euro lo scorso anno) L incremento maggiore riguarderà quindi le spese per l alloggio (erano 316,00 Euro nell inverno 2012/2013 e saranno 328,00 Euro nel prossimo inverno) e quelle per lo skipass, che saranno pari a 187,00 Euro (erano 180,00 Euro lo scorso inverno). Da rilevare inoltre come l aumento dei costi di viaggio, sebbene siano pari a 5 Euro in termini assoluti, in termini percentuali rappresenta l incremento maggiore. Crescita più contenuta per la scuola di sci ed il noleggio delle attrezzature, che passa dai 182,00 Euro della passata stagione ai 184,00 Euro del prossimo inverno. Riduzione, come già accennato in precedenza, solo per gli altri costi, che passano da 199,00 Euro a 176,00 Euro. 12

15 Il Paniere di Spesa delle Vacanze in Montagna nella stagione invernale 2013/2014 vedrà quindi diminuire la sola quota di budget dedicata agli altri costi, che percentualmente passa dal 21,4% al 18,9%: a tal proposito è utile 19,7% Paniere di spesa - settimana bianca 2013/14 18,9% 20,1% considerare che tali costi rappresentavano il 24,9% del totale della spesa due inverni fa (2011/2012). Aumentano, invece, le quote di budget dedicate a tutte le atre voci di spesa: la quota relativa al viaggio passa dal 5,6% al 6,1%, mentre quella dell alloggio passa invece dal 34% al 35,2%, come pure la spesa per lo skipass aumenta la sua incidenza sul costo complessivo della vacanza (passa dal 19,4% al 20,1%). Infine, i costi relativi alla scuola di sci ed il noleggio attrezzature passa dal 19,6% al 19,7%. Analizzando gli altri costi, si evidenzia una riduzione percentuale delle spese, in particolare per gadget e souvenir (che rappresentava l 8% nel passato inverno e diventerà il 4% nella prossima stagione invernale), per l abbigliamento per la pratica dello sport (che rappresentava il 16,1% nel passato inverno e diventerà il 15,9% nella prossima stagione invernale), per l abbigliamento per il tempo libero (era il 13,3% e diventerà il 12,5%), la spesa per altri acquisti (era pari al 3,8% e diventerà il 2,3%) ed infine per la mondanità (dall 11,6% passerà al 10,8%). 6,1% 35,2% viaggio a/r alloggio skipass scuola sci, noleggio attrezzature altri costi* Specifica "altri costi" - settimana bianca 2013/14 ristoranti, pizzerie 12,5% 2,3% 10,8% 11,9% 6,3% 7,4% bar, caffè, pasticceria, etc. divertimento (pub, discoteche,etc.) servizi benessere gadget e souvenir shopping, riviste e tabacchi prodotti tipici locali 9,1% attrezzature sportive 15,9% 2,3% 10,2% 3,4% 4,0% 4,0% trasporti pubblici abbigliamento per lo sport abbigliamento per il tempo libero altri acquisti mondanità (aperitivi, etc.) 13

16 INDICATORI E TENDENZE NELLE DISCIPLINE SPORTIVE Sempre più sperimentazioni e desiderio di nuove esperienze: è questo il fattore predominante dell inverno 2013/2014 che rileva Skipass Panorama Turismo per quanto riguarda le discipline sportive. Che si tratti di nuove discipline adrenaliniche (ricercate dagli sciatori e snowboarder più fedeli alla montagna) o di quelle discipline che permettono un contatto con la natura in maniera lenta, slow (ricercate dalle famiglie e da chi si avvicina come novizio alle discipline bianche), gli Italiani sono alla ricerca di esperienze ed emozioni, anche nel prossimo inverno 1. Per quanto riguarda le discipline sportive, nell inverno 2013/2014 si manifestano queste tendenze: la crescita della formula fun del freeride non estremo: è in crescita questa disciplina nella sua modalità leggera, di divertimento e per questo facilmente fruibile da parte di tutti. Oltre agli appassionati, chi acquista la settimana bianca sempre più spesso dedica una giornata a questa pratica, in compagnia di una guida; la conferma dell interesse per lo sci alpinismo ed il freeride, per veri professionisti dello sci: si tratta di una clientela generalmente di fascia alta per la quale le località sono costrette ad adeguarsi rapidamente, al fine di garantire la massima sicurezza; stabile lo sci da discesa, leggero ribasso per lo snow: si mantiene stabile il numero dei praticanti dello sci da discesa, una buona parte dei quali dedica però un po di tempo alla sperimentazione di nuove discipline. Ancora in diminuzione, seppure leggera, la quota degli snowboarder italiani; continua la tendenza delle passeggiate con le ciaspole: questa disciplina, semplice ed aperta a tutti, permette di vivere la montagna ed i paesaggi innevati anche a chi non sa sciare, oltre ad essere un opportunità per gruppi misti, con bambini, senior, etc.; bike park anche per l inverno: alcune località hanno deciso di proporre e sfruttare il bike park anche in inverno, e ciò è reso possibile mettendo a disposizione degli ospiti apposite bici dotate di ruote chiodate. Si riconferma, in primis, la forza delle discipline free, quindi economiche, che garantiscono la pratica sportiva in contatto con la natura: ciaspole e nordic walking, ma anche sci di fondo. Si tratta di discipline che non richiedono costi eccessivi per essere praticate, proprio perché non necessitano di alcun acquisto di skipass né del maestro di sci: basta l attrezzatura. Si tratta inoltre di discipline praticabili con la famiglia e con gruppi di amici e conoscenti 1 rilevazione effettuata tramite 912 interviste telefoniche effettuate da JFC nel periodo 30 settembre/4 ottobre 2013 ad italiani che hanno frequentato la montagna per sciare almeno tre volte negli ultimi due anni (residenti in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige, Liguria, Piemonte, Marche, Umbria, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Campania) 14

17 eterogenei, che permettono un contatto diretto e lento con la natura e l ambiente circostante. La stagione invernale 2013/2014 si presenta quindi caratterizzata dalla seguente segmentazione di mercato, in base alle discipline sportive praticate: DISCIPLINA praticanti 2010/2011 praticanti 2011/2012 praticanti 2012/2013 previsione 2013/2014 % variazione 2013/2014 sci da discesa ,24 sci di fondo ,38 snowboard ,88 scialpinismo ,07 freestyle ,62 ciaspole ,34 altre discipline ,96 TOTALE ,92 L unica disciplina per la quale si prevede un calo è lo snowboard, che segna un decremento del -3,88%. Stabilità o crescita per tutte le altre discipline. La situazione è pertanto la seguente: lo sci da discesa: dopo una buona crescita nella passata stagione invernale, nell inverno 2013/2014 si prevede una sostanziale stabilità del numero dei praticanti; lo sci di fondo: per questa disciplina continua il trend di crescita avviato lo scorso anno, ma con indici più lievi. Tuttavia il numero dei praticanti non è ancora tornato sui livelli dell inverno 2010/2011; lo snowboard: terzo anno di decremento consecutivo, che però sembra raggiungere l assestamento con l anno in corso, posizionando il numero degli snowboarder italiani attorno a quota 500mila; lo sci alpinismo: anche per l anno in corso continua la crescita del numero dei praticanti di questa disciplina, con un incremento percentuale rilevante, pari al 17%: in termini assoluti, trattasi di circa nuovi praticanti; il freestyle: incremento di poco inferiore ai 10 punti percentuali, pari a nuovi praticanti, per il freestyle, che continua a crescere di anno in anno; le ciaspole: ancora fortissima (+10% circa) la crescita di coloro che mettono le racchette ai piedi. Formula economica, aperta a tutti, non può essere catalogata come una vera e propria disciplina ma come una maniera per vivere attivamente la montagna bianca; le altre discipline: si tratta di nicchie di mercato che, però, continuano a crescere e per molte destinazioni rappresentano, grazie alla loro specializzazione, fattori sui quali competere. Da una disciplina molto frequentata come il nordic walking sino al biathlon, dallo snowcrossboard allo snowkite al paraski, 15

18 dall airboard allo skifox sino allo speed-riding ed all hammerhead, ce n è davvero per ogni passione e per tutti i gusti. Poi il freeride: i praticanti di questa disciplina si ritrovano in prevalenza tra gli sciatori da discesa e gli snowboarder, perché solo una quota marginale dei freeriders si dedica esclusivamente a questa disciplina (il 13% del totale). Si calcola che nell inverno 2013/2014 saranno gli Italiani che effettueranno almeno una discesa powder. A tale incremento di richiesta rispondono prontamente le scuole di sci e diversi maestri, che offrono in maniera sempre più numerosa il servizio di guida fuori pista per gli Italiani, ma soprattutto per gli stranieri, appassionatissimi di questa disciplina. Lo sci da discesa detiene ben il 56,8% dell intero sistema sportivo sulla neve, mentre si evidenzia la quota significativa della pratica più slow, vale a dire le ciaspole, che raggiunge quota 13,1%, avvicinandosi alla quota degli snowboarders. Discipline sportive sulla neve - Inverno 2013/2014 freestyle 3,1% ciaspole 13,1% altre discipline 4,2% scialpinismo 1,3% snowboard 13,5% sci da discesa 56,8% sci da fondo 8,0% Ma gli sciatori Italiani chiedono anche altri servizi che anche nell inverno 2013/2014 sono ancora difficili da trovare in Italia: A. powder snow: sull onda del successo del freeride aumenta il numero degli Italiani che vogliono provare la sensazione di scendere da piste immacolate, con la neve alta sino ai fianchi. Lentamente, assaporando il morbido rumore della neve, scivolando via con gli sci o con la tavola sopra un mare di neve incontaminata: il 12,4% degli sciatori intervistati 2 vorrebbe vivere questa emozione nel prossimo inverno; B. night skiing: tutto ciò che di notte può essere vissuto sulla neve è l altra esperienza fortemente richiesta dagli Italiani. Sci da discesa, slittino, ski taxi, etc. raccolgono l interesse di una quota pari al 9,5% degli Italiani 3 che frequenterà la montagna bianca e che è in attesa di scegliere la destinazione delle prossime vacanze invernali anche in base a queste opzioni. 2-3 rilevazione effettuata tramite 912 interviste telefoniche effettuate da JFC nel periodo 30 settembre/4 ottobre 2013 ad italiani (vedi precedente specifica). 16

19 LE INDICAZIONE DEL SISTEMA OSPITALE DELLA MONTAGNA BIANCA Dalla rilevazione effettuata con gli operatori turistici della montagna bianca Italiana emerge un certo ottimismo, in visione della stagione invernale 2013/2014, ma si rilevano anche altri fattori che condizioneranno l andamento stagionale, oltre ovviamente all elemento primario: la neve. Si evidenzia infatti come, a fronte di minori investimenti di tipo strutturale, gli operatori del ricettivo della montagna bianca Italiana intendano investire di più in promozione. Un fattore rilevante è dato dalle promozioni per l avvio della stagione. Si rileva infatti come, in questo ambito, sia alto il livello di creatività degli operatori: ad esempio, vi è chi offre il rimborso dei costi sostenuti per la scuola di sci, il noleggio dell attrezzatura e lo skipass se il cliente non impara a sciare in tre giorni di corso intensivo. Ovviamente, l offerta è valida per il periodo pre-natalizio. D altra parte, però, si nota una fervida attività di stimolo alla vendita delle settimane bianche con promozioni e sconti, in particolar modo rivolte alle famiglie con bambini mentre nessun operatore della montagna bianca Italiana intende effettuare promozioni per i week end. Anzi, emerge che spesso il listino aumenta, in maniera anche elevata, proprio in occasione dei fine settimana. Alcuni operatori segnalano difficoltà nel promuoversi per colpa dell imposta di soggiorno che, a loro avviso, allontana gli Ospiti dalla località e genera un passaparola negativo. Vi è poi un fattore che condiziona fortemente l andamento stagionale: le previsioni meteo. Anche in questo caso diversi operatori, ma anche destinazioni nel loro complesso, si lamentano delle previsioni meteorologiche che, affermano, non sono veritiere e condizionano negativamente le scelte soprattutto last minute degli ospiti italiani, in particolar modo per i week end. Nel complesso l offerta ricettiva della montagna bianca italiana si caratterizzerà nell inverno 2013/2014 per i seguenti fattori: minore, rispetto allo scorso anno, il numero degli alberghi che apriranno per inizio dicembre: se lo scorso anno le strutture che hanno aperto il giorno sabato 1 dicembre erano pari al 43% del totale, quest anno tale quota di strutture aperte (il 41,8%) si avrà soltanto una settimana dopo, esattamente sabato 7 dicembre; le giornate di apertura stagionale delle strutture ricettive delle località della montagna bianca italiana saranno media nazionale pari a 138 gg.; 17

20 il 19,3% delle strutture ricettive della montagna bianca italiana offrirà nuovi servizi rispetto allo scorso anno. Gli investimenti più rilevanti sono stati effettuati per offrire wi-fi gratuito, ampliare o realizzare il centro benessere o la Spa, rinnovare le camere (sia arredamento che bagno), creare servizi specifici per bambini, effettuare interventi legati alla ristorazione (sala e cucina), etc. L anno scorso la quota degli operatori che aveva investito era pari al 24%; gli operatori intendono investire qualcosa di più in promozione rispetto allo scorso anno, considerando che, se il 66,7% dei medesimi afferma che effettuerà la stessa quota di investimento ed il 13,7% afferma di voler spendere di meno rispetto allo scorso anno, è pari al 19,6% la percentuale di coloro che dichiarano invece di investire di più per la promozione, rispetto alla stagione invernale 2012/2013; Investimenti in promozione 13,7% come lo scorso anno di più dello scorso anno 19,6% di meno dello scorso anno 66,7% i prezzi variano di poco nell inverno 2013/2014: emerge infatti che ben il 58,3% degli operatori del settore ricettivo non ha apportato alcuna variazione, mentre il 25% ha aumentato i prezzi, il 12,5% si è visto costretto ad aumentare le promozioni ed, infine, un 4,2% dichiara di aver ridotto i prezzi; Prezzi rispetto alla passata stagione invernale 12,5% 4,2% ho mantenuto gli stessi prezzi dello scorso anno ho alzato i prezzi rispetto allo scorso anno 25,0% 58,3% ho dovuto aumentare le promozioni e gli sconti ho abbassato i prezzi di listino rispetto allo scorso anno gli incrementi dei prezzi nelle strutture ricettive (media nazionale) sono nell ordine del +3,2% rispetto ai prezzi praticati lo scorso inverno; 18

21 per quanto riguarda le presenze, si evidenzia in questo caso un sentiment completamente diverso tra il mercato nazionale e quello internazionale, infatti: o per quanto riguarda il mercato interno, il 60,2% si aspetta una riduzione, il 29,5% dichiara stabilità rispetto alla passata stagione invernale, mentre solo il 2,3% afferma di attendere un incremento di presenze. Vi è un 8% di operatori che non ha idee in merito; Presenze di ospiti Italiani 8,0% 29,5% stabili rispetto alla scorsa stagione invernale in aumento rispetto alla scorsa stagione invernale 60,2% 2,3% in diminuzione rispetto alla scorsa stagione invernale non sa o per quanto riguarda i mercati esteri, invece, la situazione è contraria. Infatti è pari al 53,9% la quota di coloro che si aspettano un incremento di presenze di ospiti stranieri, il 37,1% dichiara stabilità rispetto alla passata stagione invernale, mentre solo il 2,2% si aspetta una riduzione di presenze. Vi è un 6,7% di operatori che non ha idee in merito; Presenze di ospiti stranieri 2,2% 6,7% 37,1% stabili rispetto alla scorsa stagione invernale in aumento rispetto alla scorsa stagione invernale 53,9% in diminuzione rispetto alla scorsa stagione invernale non sa é previsto un forte incremento delle presenze straniere: in particolar modo dalla Russia dalla Polonia ma anche dal Regno Unito, dalla Germania e dall Ucraina gli operatori del sistema ospitale si aspettano numeri in crescita. E interessante notare come i maggiori incrementi, in termini percentuali e non assoluti, siano indicati per i mercati della Russia in primis, dell Ucraina e della Repubblica Ceca. 19

22 2,1% 2,2% 2,3% 2,5% 2,8% 2,9% 3,3% 4,1% 4,4% 1,1% 1,2% 1,4% 1,7% 1,8% 4,7% Paesi Esteri con flussi in crescita 0,9% 0,9% 0,6% 0,5% 2,0% 27,4% 7,8% 5,9% 6,4% 8,9% Russia Polonia Regno Unito Germania Ucraina Repubblica Ceca Belgio Svezia Danimarca Olanda Finlandia Francia USA Svizzera Giappone Norvegia Croazia Slovacchia Cina Israele Emirati Arabi Austria Spagna Slovenia altri Paesi per quanto riguarda i periodi stagionali: o incremento per il periodo di Natale: quest anno il Natale segnerà un incremento in termini di presenze per una quota rilevante di operatori turistici della montagna bianca italiana, pari al 35,2%. Solo il 12,5% dichiara previsioni negative, affermando altresì che trattasi di indicazioni che non tengono conto né del meteo e quindi della possibile neve né delle prenotazioni last minute, effettuate sotto data; o sostanziale stabilità per Capodanno: la stabilità indicata per questo periodo è condizionata dal fatto che molte strutture non possono migliorare le performances rispetto allo scorso anno, in occasione del quale si era già registrato il tutto esaurito. Vi è però una quota del 18,7% di albergatori che afferma che aumenterà le presenze e, cosa ancora più interessante, una quota del 23% dichiara che vedrà aumentare i propri fatturati in questo periodo; o miglioramento anche per l Epifania: un po più di positività per quanto riguarda l Epifania rispetto al Capodanno, in quanto una quota del 26,2% prevede un miglioramento sia di fatturato che di presenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; o buone attese anche per il Carnevale, che dalle prime indicazioni degli operatori sarà in linea con lo scorso anno e, forse, offrirà anch esso segnali in positivo; o si segnalano invece difficoltà per gli altri periodi, con una situazione fortemente a macchia di leopardo e con prenotazioni concentrate soprattutto nei fine settimana; continua ad aumentare la quota dei clienti che prenotano on line: infatti le prenotazioni on line - su base nazionale passeranno dal dato consuntivo dell inverno passato, che si è assestato al 19,8% sul totale delle prenotazioni, ad incidere nell inverno 2013/2014 per una quota pari al 25,1%; 20

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