SPECIALE: FUTURO IN CORSO

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1 SPECIALE: FUTURO IN CORSO

2 1 EDITORIALE Q uesto numero del Notiziario Tecnico offre una sintesi ragionata su alcuni temi che sono stati oggetto di studio e discussione nel corso della convention dell area Technology di Telecom Italia. L edizione 2011 Futuro in corso ha valorizzato il contributo dei vari Gruppi di Lavoro, a cui hanno aderito numerose professionalità specialistiche diffuse in tutto il contesto organizzativo aziendale per meglio delineare il nuovo piano Telecom Italia. In quest ottica le tematiche affrontate vanno dall innovazione dei servizi, per cui si è spiegato come il business della connettività si vada sempre più trasformando in una utility e come al contempo si stiano aprendo altri e nuovi spazi di business, che fanno leva sul trinomio connettività, awareness e dati; al riguardo, quindi, il digital media, l energy management, il machine-to-machine, il m-payment, l e-health e l unified communication & collaboration rappresentano scenari su cui è opportuno investire. Un approfondimento a parte è stato dedicato al fenomeno Nuvola e a come, grazie al Cloud, sia possibile scalare la capacità informatica in funzione dell andamento di uno specifico business. All innovazione delle infrastrutture di rete invece sono dedicati altri tre articoli: il primo incentrato sull analisi dei principali abilitatori tecnologici nelle varie aree di rete e di servizio; il secondo riferito all evoluzione della rete di trasporto nazionale e alle scelte operative necessarie per superarne l obsolescenza; il terzo, in cui si dettaglia come la velocità in accesso sia condizione necessaria per garantire una buona esperienza di navigazione, il che equivale a una buona qualità di servizio, percepita tale dal cliente. Sempre nella logica del trittico i contributi sull innovazione del mondo IT; in questa sezione, un articolo è dedicato all importanza delle architetture SOA, di cui se ne elencano i benefici, come la riduzione della complessità e la standardizzazione dei servizi; un altro, alla qualità ed efficienza nei processi di esercizio IT, di cui si individuano anche alcune iniziative di miglioramento e un terzo, alla qualità e time to market nei processi di sviluppo IT, a riprova del fatto che l insieme delle procedure informatiche rappresenta a pieno titolo l anima digitale di un azienda. NETWORK SERVIZI INFORMATICA Buona Lettura!

3 2 SPECIALE LA PAROLA A... NETWORK Michela Billotti PAG. 4 LA VELOCITÀ IN ACCESSO Patrizia Bondi, Ivano Collotta, Clelia Lorenza Ghibaudo PAG. 8 NETWORK LE NUOVE ARCHITETTURE DI RETE NETWORK Massimo Albani, Roberto Clemente, Guido Mossotto PAG. 20 TUTTI I BIT PASSANO PER IL TRASPORTO Giuseppe Ferraris, Stefano Mariani, Pasquale Mercadante PAG. 28 NETWORK I TREND TECNOLOGICI SERVIZI Paolo Gianola, Gianni Luca Guglielmi, Paolo Solina PAG. 38 VERSO NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE TELECOMUNICAZIONI Roberto Saracco PAG. 50

4 3 SERVIZI NUOVI USI DELLA RETE E NUOVI BUSINESS Enrico Maria Bagnasco, Pierpaolo Marchese PAG. 56 SERVIZI NUVOLA ITALIANA 2.0 INFORMATICA LE ARCHITETTURE IT Federico Francesco Cocchi, Carlo Filangieri, Andrea Livatino PAG. 64 INFORMATICA Amedeo Persi, Luca Franco Varvello PAG. 74 QUALITÀ ED EFFICIENZA NEI PROCESSI DI ESERCIZIO IT INFORMATICA QUALITÀ E TIME TO MARKET NEI PROCESSI DI SVILUPPO Roberto Ferretti, Michelangelo Fossa, Silvana Mercanti PAG. 84 Marco Daccò, Marco Iacomussi, Gaetano Rossi PAG. 92

5 4 LA PAROLA A... Michela Billotti SPECIALE

6 5 Quattro chiacchiere con Oscar Cicchetti, responsabile Strategy, e Roberto Opilio, responsabile Technology sulle nuove sfide hi-tech per Telecom Italia, che più in dettaglio sono trattate nei singoli articoli di questo Speciale. La convention Technology Futuro in corso 2011 ripercorre metodologicamente quanto già avviato l anno scorso con Il Nostro futuro, da cui aveva preso il via il progetto Dream nel mobile, il ridisegno del piano NGN, l unificazione dei sistemi di Network Surveillance e le innovazioni nei processi di assistenza tecnica ai Clienti tutt oggi in atto; da questo nuovo momento di confronto aziendale cosa è emerso? Oscar Cicchetti: Anche quest anno il risultato della convention è stato molto importante in termini di individuazione di azioni specifiche per la definizione e ottimizzazione del piano Telecom Italia e per ribadire quel senso di squadra unita fondamentale per raggiungere con successo l obiettivo comune, quale è il garantire sempre a Telecom Italia un ruolo da protagonista nel contesto ICT. Se vogliamo però sintetizzare le peculiarità distintive di Futuro in corso, possiamo riassumerle in: valorizzazione della dimensione territoriale, nel senso che i vari obiettivi aziendali sono stati declinati anche a livello locale, tenendo conto delle specifiche diversità regionali e delle singole situazioni tecnologiche, impiantistiche e di mercato; il tutto per meglio individuare azioni migliorative ad hoc sulle singole aree geografiche del nostro Paese. Nel corso dei lavori è emersa anche la necessità di ridefinire le architetture di rete e di Information Technology, nel senso che dopo aver meglio declinato la nostra idea di infrastruttura e di intelligenza di rete a tendere, nonché le prospettive di trasformazione legate alla fibra e alle nuove soluzioni per la rete mobile, abbiamo disegnato la nuova architettura complessiva dei nodi, delle interconnessioni e delle intelligenze con particolare attenzione al mondo dell IT, su cui possiamo ancora intervenire molto per migliorarne i processi e la qualità. In tema di rete poi quest anno abbiamo voluto richiamare l attenzione sulle tematiche della velocità in accesso e della qualità dei servizi, elementi basilari, su cui si declineranno i vari piani di evoluzione della nostra rete fissa e mobile. E per finire abbiamo parlato di Cloud Computing, tematica core più che attuale, di cui le varie proposte Nuvola Italiana sono solo il punto di partenza per le nuove soluzioni di comunicazione per il mondo business e consumer targate Telecom Italia. Roberto Opilio: A questa sintesi concettuale di quanto emerso dalla nostra convention, vorrei aggiungere l indiscussa importanza della qualità percepita lato cliente, che deve essere considerata sempre più come inscindibile dalla qualità tecnica, che di per sé non è sufficiente a garantire il successo di un dato servizio; e questo è un dato di cui dobbiamo tenere conto in tutte le azioni di definizione del piano Telecom Italia. I nostri clienti, il soddisfacimento delle loro necessità devono essere l obiettivo principe di tutti i nostri interventi sia nel campo human based, in cui è fondamentale fare le azioni giuste in modo produttivo, sia nel campo più technology Based, in cui è opportuno scegliere quelle soluzioni che possono essere gestite a costi più bassi. È quindi chiaro che Qualità ed Efficienza sono sfide a cui Telecom Italia non può sottrarsi; in questo scenario, quindi, i vari Gruppi di Lavoro hanno giustamente proposto soluzioni tecnologiche che servono per garantire all Azienda il giusto vantaggio competitivo, rispetto a OLO e OTT. Se quindi è certo che nel contesto italiano attueremo quelle scelte tecnologiche e di gestione finalizzate alla salvaguardia del nostro ruolo da operatore leader e non follower, è altresì inevitabile che come Technology, nella sua anima Open Access, dovremo anche operare in modo da assicurare una parità di trattamento a tutti i nostri competitor. Siamo quindi per nostra stessa natura antitetici: da SPECIALE

7 6 SPECIALE un lato abbiamo messo a piano azioni spinte per assicurarci un buon vantaggio competitivo, dall altro, nel rispetto delle normative dell Authority, siamo consapevoli di dover agire super partes, per far sì che tutti coloro che scelgono la nostra infrastruttura di rete abbiamo le stesse possibilità di servizio e di utilities. Spesso si sente parlare di Lean Operator, che in qualità di bit carrier deve consolidare il proprio business tradizionale, operando un forte contenimento dei costi e anche uno snellimento organizzativo; dall altro si professa il ruolo di Smart Operator, che in maniera disruptive deve entrare in nuovi modelli di business, operando anche scelte creative. Secondo voi questo è un ruolo dicotomico o sinergico? Roberto Opilio: Credo che sia chiaro che Lean per Telecom Italia non sia sinonimo di tagli incondizionati; l outsourcing può in alcuni casi essere una soluzione vincente, ma solo se circoscritta ad attività specifiche e non utilizzata come un modus operandi da far calare in tutto il tessuto aziendale. Sono infatti certo che per molte nostre attività sia strategica l attività di insourcing, che però non deve essere vista come accentramento decisionale; anzi la nostra conoscenza specifica dei singoli territori è un tale patrimonio che aumenta di valore, se, anche in ottica di efficienza, si procede ad un decentramento decisionale sul territorio. Sono quindi fermamente convinto che per Telecom Italia sia essenziale salvaguardare e rafforzare sempre più il suo ruolo industriale, specie per quanto riguarda le nostre infrastrutture di rete, la cui gestione non deve essere delegata a terzi, neppure localmente. È altresì vero però che in questo contesto sempre più competitivo, in cui c è una forte pressione sui ricavi nel breve periodo, dobbiamo saper trovare fonti aggiuntive di revenue, ma, tengo a precisare, non alternative al nostro settore tradizionale di ricavi; per far ciò, però, non possiamo snaturarci. Siamo degli operatori, mestiere che sappiamo svolgere al meglio basta solo non dimenticarcelo! Personalmente confido anche molto sul valore che un centro di eccellenza, quale Telecom Italia Lab, possa fornire all Azienda, nell introdurla gradatamente verso soluzioni innovative magari più smart. Oscar Cicchetti: Direi che strategicamente dobbiamo essere Lean e Smart al contempo. Gran parte dei nostri ricavi futuri verrà dall accesso fisso e mobile e quindi dobbiamo essere capaci di trasformare il nostro tradizionale business della voce, in business dell accesso e di fornire accessi con prestazioni, prezzi, livelli di servizio competitivi in tutti i mercati in cui operiamo. Per far questo dobbiamo capitalizzare l enorme bagaglio di conoscenze, di esperienze e di storia, in modo da scegliere dalle tecnologie il meglio: reti 0-Touch, software pervasivo, sistemi IT che semplificano le operazioni, il rightsourcing delle attività. L efficienza e la soddisfazione del cliente deve diventare la nostra ossessione quotidiana. Ma dobbiamo anche saper cambiare gradatamente e adeguatamente pelle, perché l economia della rete cresce. Nel 2008 il business connesso alla rete nel mondo è stato di miliardi di dollari e di questi solo 400 miliardi sono accesso e connettività. L intelligenza si sposta sempre più ai bordi della rete; tutto ciò apre a terzi nuove fonti di ricavi e la possibilità di entrare a erodere le nostre revenue tradizionali. Per intercettare nuovi valori e nuovi ricavi dobbiamo quindi puntare sui nostri asset distintivi, che sono la prossimità, cioè la vicinanza al cliente e agli impianti, e la conoscenza profonda del cliente stesso. Ieri, quando un utente telefonico si collegava ad una nostra centrale, conoscevamo il suo numero. Oggi, quando un nostro cliente accede alle nostre reti, abbiamo un intero data base a disposizione. La sfida è quella di trasformare tutti questi dati in informazioni e attivare gli ecosistemi tipici del mondo internet, per trasformare queste informazioni in servizi. In poche parole: i servizi Over the Top devono diventare servizi Over the Net. Per concludere una domanda lampo: ma il mercato va soddisfatto o stimolato? Oscar Cicchetti e Roberto Opilio: Per il nostro ruolo attuale dobbiamo saper offrire al mercato delle soluzioni just in time mirate; anticipare troppo la domanda spesso non è sinonimo di creazione di vantaggio competitivo, ma, a volte, causa di distruzione di valore potenziale. Precorrere troppo i tempi non è mai stato vantaggioso, né per chi è uno smart, né per chi è un lean operator. Crediamo che ciò che conti davvero sia l entusiasmo di sperimentare l innovazione insieme al mercato, coinvolgendolo, e la capacità di testare soluzioni nuove, anche creative, avendo sempre la consapevolezza che magari alcune delle strade intraprese si rileveranno sbagliate, ma proprio per questo occorre percorrerne molte, e ancor più spesso occorre saper ripercorrerne alcune tracciate da altri, con quel pizzico di inventiva però che le può trasformare in successo: questa è la nuova regola della casa di Telecom Italia michela.billotti@telecomitalia.it

8 7 Acronimi OLO: Other Licensed Operator OTT: Over The Top Michela Billotti Giornalista, direttore responsabile del Notiziario Tecnico di Telecom Italia, è passata dal mondo delle lettere classiche, in cui si è laureata nel 1993, al settore delle telecomunicazioni. Da oltre quindici anni in Telecom Italia ha dapprima collaborato all organizzazione di eventi nazionali e internazionali, poi gestito i rapporti con i media interessati all evoluzione dell ICT; ora cura i vari aspetti della comunicazione scientifica. Ѐ autrice di articoli e di libri sull evoluzione del mondo delle telecomunicazioni scritti per un pubblico di non addetti ai lavori. SPECIALE

9 8 NETWORK LA VELOCITÀ IN ACCESSO Patrizia Bondi, Ivano Collotta, Clelia Lorenza Ghibaudo

10 9 La velocità in accesso, intesa come velocità di trasferimento di dati durante una connessione internet, è uno dei temi centrali del mondo delle telecomunicazioni sia fisse sia mobili di oggi. Basta digitare il tema su un qualsiasi motore di ricerca online per rendersi conto di quanto sia importante per i clienti di servizi broadband; numerosissimi sono ormai gli applicativi che misurano la velocità di connessione, fanno test, propongono statistiche e confronti di velocità raggiungibili con operatori diversi o in paesi diversi. Questo articolo cerca di fare chiarezza sul tema, evidenziando come la velocità in accesso sia condizione necessaria per avere una buona esperienza di navigazione ed illustrando come ci siano in rete diversi aspetti che possono costituire dei colli di bottiglia per la navigazione. L articolo inoltre descrive brevemente quali possano essere le azioni che un operatore di telecomunicazioni può fare per migliorare la velocità di accesso sia su rete fissa sia su rete mobile, tenendo presente che si è arrivati ad un punto per cui per avere un vero salto prestazionale, all altezza di quelli avuti in passato, sarà ben presto necessario affrontare una discontinuità infrastrutturale con elevati investimenti economici e lunghi tempi di realizzazione. Il salto prestazionale in rete di accesso, che si avrà a valle degli investimenti infrastrutturali, sarà tale da richiedere lo sviluppo di funzionalità che permettano di controllare in modo efficiente l aumento di prestazioni sia per evitare di intasare il resto dalla rete, sia per dare il giusto valore ai servizi di rete forniti. NETWORK SERVIZI INFORMATICA La velocità della rete di accesso fissa 1e mobile Nel corso dell ultimo decennio vi è stata una forte evoluzione tecnologica nel mondo delle telecomunicazioni che ha profondamente cambiato le abitudini e le esigenze di connettività dei clienti. In questi anni gli operatori di telecomunicazioni sia fissi sia mobili hanno assecondato queste nuove esigenze, introducendo in rete le innovazioni tecnologiche che si sono rese man mano disponibili; lo scenario competitivo che si è venuto quindi a creare tra i vari operatori, sia incumbent sia alternativi, ha indotto una progressiva offerta di profili e tariffe sempre più performanti e convenienti per il consumatore. Tale fenomeno è rappresentato in Figura 1, dove si può vedere come alla disponibilità di soluzioni tecnologiche in grado di garantire maggiori velocità abbia immediatamente fatto seguito un analoga offerta commerciale. Un secondo aspetto da evidenziare, rappresentato in Figura 1, è che si è prossimi ad un punto di discontinuità sia per la rete fissa sia per quella mobile: il dispiegamento delle nuove tecnologie in accesso non potrà più essere effettuato aggiornando solo gli apparati in centrale e in casa cliente, ma sarà necessario lo sviluppo di nuove infrastrutture e questo comporterà inevitabilmente ingenti investimenti e lunghi tempi di dispiegamento. Non va inoltre dimenticato che nella catena tecnologica necessaria ad offrire servizi end-to-end, e di conseguenza per la custom experience percepita dal cliente, la rete di accesso non è l unico punto in cui possono evidenziarsi dei colli di bottiglia nello smaltimento del traffico. Le elevate prestazioni abilitate dalle nuove architetture della rete d accesso in fibra ottica (FTTC o FTTH) dovranno quindi richiedere un nuovo dimensionamento delle reti a monte della porzione propriamente detta di accesso (segmenti di backhauling, rete metro, rete core, controllo e autenticazione) per evitare che si creino situazioni critiche. L elevato impatto economico ed infrastrutturale comporta, per un operatore

11 10 NETWORK SERVIZI INFORMATICA Velocità downstream per linea 100Mbps 80Mbps 20Mbps 7Mbps Dial Up 640kbps 56kbps Nuovi apparati in casa e in centrale ADSL1 Necessita Fibra Ottica ADSL Data introduzione FTTC FTTH Rete di accesso fissa e offerte Broadband Velocità downstream per cella 100Mbps 80Mbps 60Mbps 40Mbps 20Mbps 1Mbps GSM Necessari: Backhaulin in Fibra ottica/ponte radio Nuove frequenze per sfruttare tutte le potenzialità EDGE UMTS HSDPA 7,2M HSDPA 21M HSDPA 14,4M LTE HSDPA 42M Data introduzione Rete di accesso mobile e offerte Mobile Broadband Figura 1 - Evoluzione delle offerte fisse e mobile in relazione alla disponibilità tecnologica che decida di investire, la necessità di orientare oculatamente le priorità di intervento verso le zone a maggior redditività e allo stesso tempo di calibrare le offerte commerciali, in modo tale da valorizzare al meglio le nuove tecnologie in corso di dispiegamento. 2Cosa fanno gli altri Le evoluzioni per la rete fissa 2.1 all estero La necessità della rete di accesso fissa di evolvere verso la fibra ottica è ormai universalmente riconosciuta ed affermata in Italia e all estero; tuttavia il dispiegamento reale di una rete NGAN (Next Generation Access Network) continua ad avvenire molto gradualmente, soprattutto in Europa, tanto che la percentuale di accessi in fibra di tipo FTTH/B è di quasi 14% nel mondo e di appena 4% in Europa. Per contro, la parte predominante della rete di accesso fissa è ancora rappresentata dagli accessi su rame di tipo xdsl, che risultano essere il 63% nel panorama mondiale e oltre il 75% in quello Europeo. La Figura 2 evidenzia 1, secondo quanto affermato in un recente rapporto OVUM sul Market Share dei fornitori [1], come gli investimenti degli operatori relativi ad apparati per la rete in rame (43% del totale) siano quasi equivalenti a quelli relativi agli apparati per la rete in fibra (45%) e siano ancora in crescita (DSL+35%); in forte crescita risultano essere anche gli investimenti sul segmento FTTx (+49%). +18% 3Q10 vs 3Q09 Rete via Cavo (CMTS) 12% Rete in fibra (FTTx) 45% Rete in rame (xdsl) +49% 43% +35% 3Q10 vs 3Q09 3Q10 vs 3Q09 ADSL +23% 3Q10 vs 3Q09 Figura 2 - Ricavi dei fornitori di apparati: ripartizione sui segmenti e andamento Da notare nella Figura 2 soprattutto la forte crescita della vendita di apparati in tecnologia VDSL2 sempre più utilizzata sia come soluzioni da centrale (adottata da alcuni operatori Europei come Deutsche Telekom, KPN e Telenor), sia come soluzioni da armadio (FTTC), che prevedono la fibra fino al Cabinet (utilizzati in Europa ad esempio da France Telecom, Deutsche Telekom, Swisscom e British Telecom). 74% VDSL +100% 3Q10 vs 3Q09 23% 3% SHDSL +20% 3Q10 vs 3Q09 1 La figura 2 riporta i trend del mercato mondiale degli apparati di rete di accesso fissa del 3Q2010 e ne evidenzia la crescita rispetto al trimestre 3Q2009 secondo i dati del citato rapporto OVUM

12 Percentuale Unità 50 Immobiliari Passed FTTH/FTTB FTTC 0 Swisscom TDC DT Belgacom Austria T. Molti sono infatti gli operatori Europei che stanno adottando una soluzione di tipo FTTC/VDSL2, come evidenziato nella Figura 3. La soluzione di tipo FTTH/B è invece particolarmente adottata in Asia (Giappone, South Korea, Hong Kong) ed è la soluzione su cui recentemente si sta investendo nell Europa dell Est (Russia, Lituania, Lettonia, Slovenia, Estonia ). Interessante notare anche come la maggior parte degli operatori che sviluppano un architettura FTTH stiano adottando una soluzione tecnologica di tipo PON: secondo il già citato studio OVUM [1] il 95% dei ricavi dei fornitori di apparati nell ultimo anno sono stati per apparati di tipo PON (con una crescita del 46% rispetto all anno precedente) e solo il 5% per apparati di tipo Punto-Punto (con una decrescita del 17% rispetto all anno precedente). BT Prevalenza di FTTC in Europa Figura 3 - Percentuali di Unità Immobiliari dichiarate passed dai vari operatori 2.2 Le evoluzioni per la rete mobile all estero Come noto la richiesta di sempre maggior banda non coinvolge solamente la rete fissa, ma sta diventando un fattore sempre più importante per la rete mobile. Per questo motivo, gli operatori KPN FT Vimpelcom Verizon NTT Telefonica Portugal (Russia) AT&T China T. Operatori Prevalenza di FTTH/B in Asia e Est Europa mobili stanno in questi anni investendo molto in nuove tecnologie che consentano di soddisfare i requisiti della clientela, prime tra tutti la tecnologia HSPA, che ha ormai raggiunto un livello di diffusione notevole. Analizzando le linee a larga banda nel mondo 2 si nota infatti come la tecnologia maggiormente utilizzata sia l HSPA (52% del totale linee), seguita a ruota da UMTS (40% del totale linee). Le linee in tecnologia CDMA EV-DO Rev.A, principalmente adottata in Asia e USA (Verizon Wireless), rappresentano invece l 8% del totale. La tecnologia LTE (Long Term Evolution), è in fase di avvio o a piano per la quasi totalità degli operatori e la sua diffusione attuale rispecchia la fase iniziale di sviluppo (0,04% del totale linee). Più in dettaglio la tecnologia HSPA+, altresì nota come HSPA evolution, è particolarmente adottata a livello Europeo, ma estesa anche nel resto mondo. In particolare in Europa: i sistemi a 21 Mbps sono adottati da Telecom Italia, France Telecom, Deutsche Telekom, Vodafone Group e Telefonica Group (in totale 79 operatori nel mondo); i sistemi a 42 Mbps sono adottati da France Telecom, Vodafone Group e Telefonica Group (13 operatori nel mondo). Anche Telecom Italia lo ha inserito a piano; i sistemi a 28.8 Mbps sono adottati da Vodafone Group (11 operatori nel mondo); i sistemi a 84 Mbps non sono ancora adottati ma sono previsti a piano da France Telecom e Vodafone Group e Telefonica Group (5 operatori nel mondo). La tecnologia LTE a Marzo 2011 era stata commercialmente lanciata da 13 operatori nel mondo (tra cui Vodafone, Verizon ed NTT), ma era prevista a piano da circa 180 operatori nel mondo, tra cui Telecom Italia (ad oggi sono 20 le reti lanciate e 209 gli operatori che hanno inserito a piano LTE). Ad oggi inoltre iniziano ad essere disponibili sul mercato un numero significativo di terminali LTE. 2.3 Le principali caratteristiche delle offerte fisse e mobili all estero In situazioni di forte crescita delle potenzialità tecnologiche, un operatore deve calibrare accuratamente le offerte allo scopo di mantenere il giusto valore per le innovazioni offerte dalle tecnologie introdotte in rete. Per quanto riguarda le offerte di rete fissa, dall analisi dei quattro maggiori operatori europei emergono due approcci distinti per la differenziazione del portafoglio di offerta Broadband: Telefonica e Deutsche Telekom (DT) differenziano le offerte principalmente sulla base della velocità massima raggiungibile in modo analogo a Telecom Italia; British Telecom (BT) e France Telecom (FT) tendono a semplificare al massimo i livelli di velocità di offerta, proponendo al cliente una, al massimo due, velocità di riferimento e preferendo una differenziazione sulla base dei servizi (approccio FT) o sulla base dei volumi mensili di traffico (approccio BT). NETWORK SERVIZI INFORMATICA 2 Elaborazione dati dall Infocentre di GSM Association, Marzo 2011

13 12 NETWORK SERVIZI INFORMATICA A titolo di esempio, British Telecom ha a portafoglio solo la velocità massima di 20 Mbps 3 su rame e di 40 Mbps 4 su fibra, e per ognuna propone tre pacchetti differenziati sulla base dei volumi mensili: con 10GB/mese inclusi a 13 /mese, con 40GB/mese inclusi a 18 /mese o senza limiti di traffico a 28 /mese. A riprova del fatto che per BT la velocità massima offerta non è l unico valore monetizzabile, le stesse tipologie di pacchetto a 20M o a 40M hanno lo stesso prezzo. Quest esempio non è tuttavia un caso isolato: in generale le offerte caratterizzate da un volume mensile definito (CAP), sono in aumento anche nella rete fissa; in Belgio ad esempio sono adottate da tutti gli operatori presenti mentre in USA AT&T ha recentemente introdotto un CAP mensile su tutte le offerte. La presenza di un tetto massimo di traffico ha infatti due vantaggi per l operatore: in primo luogo consente di proteggere la rete dall esplosione di traffici di tipo Peer-to-peer o file sharing e contemporaneamente può essere utilizzato come leva competitiva sul prezzo per aggredire il mercato di massa. La tendenza a differenziare le offerte non solo sulla base della velocità, ma anche sulla base di altri elementi è già da tempo emersa nel settore mobile. Nelle offerte mobili è infatti ormai affermata, sia a livello internazionale che nazionale, una differenziazione delle offerte su CAP mensili di volume o tempo e su elementi di qualità, primo fra tutti il trattamento prioritario dei profili pregiati del traffico sulla tratta radio in caso di congestione. Anche in Italia, queste potenzialità sono particolarmente sfruttate dai nostri competitor (come dimostra la Tabella 1) e in particolare da Vodafone ad esempio con il brand di Vodafone Broadband Plus, con cui l operatore garantisce ad alcuni profili di tipo business la massima velocità di navigazione consentita dalla rete in caso di congestione e la sostituzione gratuita dell Internet Key all ultima versione disponibile. Questa differenziazione delle offerte è ad oggi resa possibile dall utilizzo da parte di molti operatori di funzionalità di controllo della rete di tipo Intelligent Pipe, vediamo meglio come. Funzionalità di controllo della rete: 3 Intelligent Pipe Le tecnologie che si stanno adottando nel segmento di accesso sia per la rete fissa, sia per la rete mobile consentiranno velocità di accesso sempre crescenti. Contestualmente aumenterà il traffico da smaltire in rete a causa delle nuove applicazioni, della diffusione di terminali sempre più evoluti e dalla disponibilità di contenuti nella rete. In tale scenario, diventa importante introdurre in rete concetti di Intelligent Pipe, che da un lato prevengono fenomeni di congestione e di cannibalizzazione delle risorse di rete da parte di alcune applicazioni a discapito di altre, e quindi consentono di garantire una Customer Experience equa a tutti gli utenti della rete, dall altra abilitano nuovi paradigmi di offerte differenziate, basati su concetti di banda on demand /a volume o sul connubio banda ed applicazioni (es. profilo con FTP prioritario per backup remotizzato). Per realizzare la cosiddetta Intelligent Pipe servono due componenti essenziali: gli strumenti messi a disposizione dalla rete (attuatori) e le nuove funzioni nello strato di controllo della rete (attivatori). Partendo dagli aspetti di rete fissa, gli strumenti sono messi a disposizione dagli apparati BNAS (Broadband Network Access Server) e DPI (Deep Packet Inspection), che consentono di fare una ispezione intelligente del traffico di rete e del cliente e una classificazione delle applicazioni end-to-end. Gli stessi consentono all operatore di agire sulla banda, sulla qualità del servizio e sulle applicazioni, applicando policy di Bandwidth Control e di Traffic. In tal modo è possibile: trattare con priorità differenziate sia il traffico e le applicazioni, sia i clienti; le policy sono infatti applica- Tabella 1 - Elementi di differenziazione della Qualità per clienti Business e Consumer CAP su volume o su tempo Elementi per differenziare la Qualità sia Consumer che Business CAP sulla velocità massima Oltre soglia Italia Estero Vodafone Wind 3 Italia Alcuni esempi Presenza di offerta unlimited TDC Denmark Vodafone (NL) Tariffazione aggiuntiva Verizon Wireless Velocità limitata Blocco selettivo di applicazioni Offerte differenziate su base applicazione Priorità Radio in caso di congestione T-Mobile (UK, NL, DE,CZ, HR) T-Mobile (UK) Movistar Colombia 3 20 Mbps downstream / 1 Mbps upstream 4 40 Mbps downstream / 2 Mbps upstream (10 Mbps upstream per l offerta unlimited)

14 13 bili per singolo protocollo o insieme di protocolli, per singolo cliente o gruppi di clienti, per singola applicazione o gruppo di applicazioni, oppure per la totalità del traffico; associare bande differenziate su base cliente o applicazione; limitare, bloccare, redirigere, specifiche applicazioni e/o clienti al superamento di condizioni predefinite; rimarcare il traffico per classificarlo opportunamente al fine di permettere, in situazioni di congestione, uno scarto selettivo delle categorie di traffico considerate dall operatore meno pregiate; effettuare degli upgrade di banda su richiesta (Bandwidth on Demand), anche solo per specifici protocolli (ad es. FTP per download). Gli elementi di rete sono quindi in grado di applicare un insieme variegato di policy differenziate per il traffico; queste possono inoltre essere applicate sia sul traffico upstream, sia sul traffico downstream che hanno caratteristiche intrinseche diverse (ad es. il traffico downstream richiede tipicamente molto più banda del traffico upstream). Al fine della Customer Experience e alla qualità percepita dal cliente finale è da evidenziare che gli elementi di rete di tipo BNAS e DPI consentono l applicazione di servizi/policy sulle connessioni utenti on-fly, ovvero senza creare nessun tipo di disservizio per il cliente finale; nel caso di Bandwidth on Demand, ad esempio, l incremento di banda viene effettuato senza abbattere la sessione in corso, quindi senza incidere sulla continuità del servizio al cliente. Queste funzioni, essendo realizzate dagli apparati di rete, possono in generale essere configurate solamente in modo statico. Per consentirne un utilizzo dinamico e per combinarle tra loro e con altre informazioni, occorre introdurre in rete un elemento di controllo, chiamato Policy Manager, il quale consente l attivazione dinamica delle policy configurate preventivamente sugli elementi di rete. In sostanza, il Policy Manager mette a disposizione un insieme di strumenti per confezionare delle regole di concatenazione e attivazione delle policy, consentendo di conseguenza il controllo dinamico delle funzioni intelligenti della rete. Queste regole possono rispondere ad esigenze che nascono direttamente all interno della rete (ad es. prevenzione della congestione), oppure possono contribuire alla realizzazione di offerte di servizi. In funzione dell esigenza, queste possono quindi essere basate su informazioni di tipo statico, quale il profilo del cliente (ad es. i servizi sottoscritti, la classe del cliente), o su informazioni di tipo dinamico, quali lo stato del cliente, il tipo servizio utilizzato in un certo momento, il tipo di terminale e la tipologia della rete utilizzata. Ad esempio nella rete fissa, al fine di prevenire fenomeni di congestione dei collegamenti tra i sistemi di accesso e la rete core, è possibile limitare in modo selettivo il traffico di alcune applicazioni specifiche (ad es. Peer to peer) per dare spazio ad altre applicazioni caratterizzate da una minore richiesta di banda (ad es. browsing o ), che altrimenti verrebbero penalizzate dalle prime. Questo permette alla totalità dei clienti un utilizzo soddisfacente della rete. Grazie, infatti, alle funzionalità presenti in rete su piattaforma DPI è possibile non penalizzare il traffico di uno specifico cliente. ma distribuire la limitazione di banda sull insieme dei clienti contemporaneamente attivi in rete che utilizzano determinate applicazioni. Questa potenzialità viene tipicamente chiamata Fair Usage Policy. Un altro esempio di valorizzazione di queste funzionalità è la definizione di offerte con un CAP a volume, frequentemente utilizzato dagli operatori mobili e il cui utilizzo inizia a diffondersi anche nel contesto della rete fissa. In questo caso, nell offerta il cliente acquista un volume di traffico mensile predefinito. Al superamento di tale volume, il cliente può acquistare altri blocchi di traffico oppure la sua velocità viene limitata dalla rete fino alla scadenza del periodo o alla ricarica successiva. Il cliente quindi può ancora utilizzare i servizi anche dopo il superamento della soglia, con un esborso aggiuntivo oppure con prestazioni limitate, ma senza ulteriore aggravio di costi. 4Evoluzione della rete fissa Come si è detto, la Customer Experience di un cliente broadband dipende da molti fattori e da molte componenti della rete. La porzione di accesso tuttavia è certamente quella che determina il limite superiore alle prestazioni e all esperienza del cliente. In questo senso quindi, la tecnologia trasmissiva utilizzata dal DSLAM e dal modem del cliente è determinante, così come sono molto importanti le funzionalità di monitoraggio e gestione delle linee disponibili sul DSLAM. È noto, infatti, che la tecnologia ADSL di prima generazione offre velocità inferiori rispetto a quelle raggiungibili con l ADSL2+ e offre anche minori funzionalità di monitoring dei parametri della linea e di protezione contro il rumore impulsivo. Questo fa sì che, statisticamente, le linee collegate in ADSL presentino una velocità di aggancio inferiore a quelle collegate in ADSL2+ e contemporaneamente tassi di instabilità superiori. Inoltre le schede di linea con interfacce ADSL sono presenti solo sui DSLAM ATM che, essendo stati dispiegati in rete in tempi precedenti ai DSLAM IP, consentono prestazioni inferiori. Nell ottica di migliorare la velocità e la qualità della rete sarà quindi necessario NETWORK SERVIZI INFORMATICA

15 14 NETWORK SERVIZI INFORMATICA nei prossimi anni provvedere gradualmente alla migrazione della clientela oggi servita da DSLAM ATM verso DSLAM IP con schede di linea ADSL2+. L evoluzione della rete di accesso, come già affermato, è giunta ad un punto di forte discontinuità, dove il salto di prestazioni e di offerta richiede il dispiegamento di fibra ottica in rete di accesso. Questo intervento non potrà raggiungere in tempi brevi tutti i clienti sul territorio, pertanto è opportuno considerare, in parallelo allo sviluppo della nuova rete NGAN, anche interventi di ottimizzazione sulla rete di accesso in rame. Questo è importante sia per un miglioramento delle performance e della Customer Experience anche dei clienti che non verranno raggiunti a breve dalla rete NGAN, sia per sostenere delle offerte a velocità inferiori a quelle possibili su fibra che potrebbero ancora avere una fascia di mercato interessata. Le azioni che potrebbero portare un miglioramento della velocità e della qualità dei servizi offerti sull attuale rete di accesso in rame sono classificabili secondo tre tipologie di intervento: azioni sulle tecnologie trasmissive, azioni sui processi ed azioni di tipo infrastrutturale. Relativamente alla prima area di intervento, le leve tecnologiche per portare vantaggi importanti riguardano sostanzialmente la tecnologia dei DSLAM e delle schede di linea. Gli ATM DSLAM, ormai in End of Sale, sono macchine più vecchie e su cui da tempo i vendor non fanno sviluppi, mentre gli IP DSLAM, più recenti, sono più evoluti in termini di funzionalità di controllo, monitoraggio e protezione delle linee e montano esclusivamente schede di linea ADSL2+. Sugli IP DSLAM (almeno su quelli più recenti) è anche possibile introdurre in rete le nuove funzionalità 5 che permetteranno di migliorare significativamente la capacità di protezione delle linee contro il rumore impulsivo, migliorandone quindi qualità e stabilità, senza penalizzare la velocità del livello fisico. Inoltre sulle schede più nuove sono disponibili funzionalità di bonding 6 che permettono di affasciare la capacità di due o più linee ADSL2/2+, ottenendo un link con velocità superiore a quella ottenibile con una sola coppia (indicativamente la somma delle capacità delle singole coppie). In entrambi i casi le funzionalità dovranno essere implementate sia lato DSLAM sia lato CPE. Le leve di processo su cui si potrebbe agire riguardano i processi di gestione dei profili configurati sulle linee e il miglioramento delle valutazioni di prequalifica per l analisi di vendibilità, in modo da poter modellare i profili in funzione delle esigenze specifiche di ogni linea e minimizzare gli errori di valutazione in vendibilità. Entrambi questi interventi sono possibili solo sugli IP DSLAM, grazie alle migliori funzionalità di monitoraggio e alla disponibilità della tecnologia ADSL2+. L implementazione degli interventi sui processi ha quindi forte sinergia con quella degli interventi di tipo più tecnologico e i benefici risultanti saranno concentrati sulle linee attestate ai DSLAM IP. Va da sé dunque che la migrazione delle linee oggi su DSLAM ATM verso DSLAM IP porterà ad un ulteriore diffusione sia numerica sia territoriale, dei benefici descritti. Infine, focalizzandosi sulle leve di tipo infrastrutturale, l azione passa attraverso un dispiegamento della fibra e di apparati in rete mediante la soluzione FTTC (Fiber to the Cabinet) che molti operatori Europei stanno già portando avanti. Evoluzione tecnologica per la rete 5 mobile Il Mobile Broadband sta contribuendo alla continua diffusione dell accesso a Internet e alla fruizione di nuovi servizi su device mobile. Le tecnologie GSM/ GPRS/EDGE sono state e sono tuttora tecnologie di successo per la telefonia mobile e per accessi dati a basso data rate. Nel medio termine, LTE si affermerà pienamente come una tecnologia broadband mobile, in grado di fornire diversi tipi di servizi caratterizzati da alti data rate, mentre oggi e nel futuro prossimo, la tecnologia più utilizzata per offrire il Mobile Broadband è HSPA (High Speed Packet Access), che include sia HSDPA (High Speed Downlink Packet Access) sia HSUPA (High Speed Uplink Packet Access). HSPA è una funzionalità evolutiva dei sistemi UMTS per l accesso alla banda larga mobile, che consente ad un operatore di contenere i costi. Essendo un evoluzione delle reti UMTS, rende infatti possibile il riutilizzo delle infrastrutture esistenti, sia per quanto riguarda gli apparati, sia per quanto riguarda i siti per le stazioni radio; inoltre la migrazione verso prestazioni sempre più alte e verso nuovi servizi è facilitata dal supporto di terminali e servizi legacy. 5.1 Dual Carrier Lo standard 3GPP ha introdotto l evoluzione dell HSPA nelle Release 7 e 8, specificando molte funzionalità che permettono di migliorare le prestazioni in termini di maggiori throughput, minori latenze e maggiore capacità di cella. La Release 8 dello standard 3GPP ha introdotto la funzionalità di Dual-Carrier HSDPA (noto anche come Dual- Cell HSDPA o DC-HSDPA), cioè la possibilità di trasmettere solo nella tratta downlink su due portanti da 5 MHz adiacenti (si veda Figura 4). Quindi i terminali Dual Carrier, avendo la possibilità di ricevere dati contemporaneamente su due portanti adiacenti (con un ampiezza di banda complessiva di 10 MHz), possono raggiungere throughput di livello fisico doppi rispetto a quelli raggiungibili da terminali 5 Definite nello standard ITU-T G998.4 Improved Impulse Noise Protection (INP) for DSL Transceivers 6 Secondo lo standard ITU-T G998.1 ATM-based multi-pair bonding

16 15 Migrazione verso la fibra ottica: la soluzione Fiber To The Cabinet? Molti operatori Europei si stanno orientando, perlomeno in una prima fase, verso soluzioni FTTC ossia Fiber to the Cabinet. Questa soluzione prevede di dispiegare la fibra ottica solo nel segmento di rete primaria (da Centrale a Cabinet) e di riutilizzare l esistente rete di distribuzione in rame per le tratte secondarie, come rappresentato in Figura A. L utilizzo di tecniche trasmissive VDSL2 nella tratta di rete secondaria consente, viste le brevi distanze da coprire nella tratta in rame, velocità di aggancio di tutto rispetto (ad es. fino a 60/30 Mbps Downstream/Upstream), anche se inferiori a quelle ottenibili con una soluzione completamente in fibra ottica FTTH. La soluzione FTTC è tuttavia di estremo interesse, in quanto non richiede di realizzare scavi in rete secondaria e non ha impatti nella rete di edificio e presso le unità abitative dei clienti. Anche per quanto riguarda il Cabinet, tale architettura può essere efficacemente declinata in una variante light che prevede tipicamente l adozione di un sopralzo da collocare a livello di armadio riparti linea. Una peculiarità della soluzione FTTC light (ossia sviluppata mediante sopralzo) è l adozione di apparati attivi in grado di offrire alcune decine di interfacce VDSL (allo stato attuale della tecnologia sono 48, ma l evoluzione degli apparati consentirà in un futuro di aumentare tale potenzialità). Tale dimensionamento consente di ottenere una buona penetrazione di servizi Ultra BroadBand e al contempo consente la realizzazione di un impianto a basso impatto urbano: infatti non viene occupato altro suolo pubblico, non necessita di soluzioni di raffreddamento onerose e rumorose e consente l adozione di soluzioni di tele alimentazione da Centrale. Le caratteristiche appena descritte consentono quindi la realizzazione di una rete BroadBand con costi e tempi notevolmente inferiori rispetto a una soluzione FTTH e soprattutto permette di raggiungere una copertura capillare sul territorio in tempi brevi. L introduzione dell architettura FTTC Overlay (ossia dispiegata in sovrapposizione e in regime di coesistenza con l attuale rete) può essere quindi vista come una soluzione ponte verso una più performante architettura FTTH: all approssimarsi della saturazione delle risorse al Cabinet, sarà possibile realizzare le infrastrutture in fibra ottica dal Cabinet verso gli edifici che hanno raccolto una maggiore adesione del servizio Ultrabroadband con l obiettivo di migrare selettivamente i clienti. Si può così sviluppare una strategia di sviluppo di rete Demand Driven che consente di valorizzare al massimo gli investimenti. roberto.mercinelli@telecomitalia.it NETWORK SERVIZI INFORMATICA Figura A: Soluzione Fiber To The Cabinet con sopralzo

17 16 NETWORK SERVIZI INFORMATICA HSDPA, che usano una portante singola (con un ampiezza di banda di 5 MHz), in qualsiasi posizione della cella. Utilizzando modulazioni ad elevata cardinalità (64 QAM), il Dual Carrier è in grado di raggiungere nella tratta downlink fino a 42 Mbps, ossia il doppio dei 21 Mbps raggiungibili su una portante singola. Il Dual Carrier impatta principalmente nell implementazione dello scheduler delle risorse radio, che deve essere in grado di programmare i dati da trasmettere ad un utente, a partire dalle risorse radio di due portanti diverse. Studi e analisi fatte dal 3GPP mostrano che tale schedulazione congiunta su due portanti radio dovrebbe portare benefici soprattutto in condizioni di basso carico; all aumentare del carico di cella, il guadagno della schedulazione congiunta fra le due portanti dovrebbe diminuire. La release 8 dello standard 3GPP prevede che le due portanti aggregate del Dual Carrier siano adiacenti. La release 9 dello standard prevede che le portanti aggregate possano essere non adiacenti e possano appartenere addirittura a due bande diverse (ad esempio, potrebbe essere possibile aggregare una portante della banda a 2100 MHz e una portante nella banda a 900 MHz); in questo caso si parla di Dual-Band Dual Carrier. La release 10 amplia ulteriormente fino a 4 il numero di portanti su cui un terminale può ricevere contemporaneamente dati; in questo caso si parla di Multi-Carrier HSDPA. Per migliorare la percezione dell utente che fruirà di servizi mobili a banda larga, oltre al miglioramento delle prestazioni in downlink, è opportuno aumentare anche le prestazioni della tratta uplink. Infatti, ci si attende che il volume di dati trasmessi in uplink aumenti a causa dei feedback di segnalazione (ad es. TCP) richiesti dai traffici downlink molto sostenuti e anche a causa di nuove applicazioni che richiedono un traffico più simmetrico fra downlink e uplink. La release 9 del 3GPP prevede quindi di introdurre il Dual Carrier HSUPA, che permetterà a un terminale di trasmettere su due portanti da 5 MHz adiacenti, raggiungendo bit rate di 23 Mbps in uplink. 5.2 Device Quando si introducono nuove funzionalità agli standard esistenti, è di vitale importanza che queste producano il minor impatto possibile in termini di costi. Questo è particolarmente vero per gli apparati soggetti a una produzione su larga scala, come i terminali mobili, rendendo quindi probabile un elevata domanda di terminali multi-mode, che supportino sia HSPA sia LTE. Infatti, soprattutto nelle prime fasi di dispiegamento, la copertura di LTE potrebbe non coincidere con la copertura nazionale di HSPA; quindi sarebbe fondamentale per un terminale che non si trovi nella copertura LTE, poter continuare a funzionare sotto la copertura HSPA. Le efficienze generate dalle sinergie fra i terminali LTE e i terminali Multicarrier HSPA potrebbero far abbassare il costo dei terminali multi-mode. Un ulteriore aspetto fondamentale per un operatore mobile è il presidio delle prestazioni dei terminali mobili, che variano sensibilmente a seconda della qualità del ricevitore/chipset. Quest ultima è quindi un elemento chiave non solo per le prestazioni d utente, ma anche per le prestazioni della rete, che degradano apprezzabilmente se si impiegano terminali caratterizzati da ricevitori di bassa qualità, con conseguente disottimizzazione degli investimenti. Infatti, un ricevitore di bassa qualità richiede maggiori risorse radio per ricevere una certa quantità di dati, che non potendo essere utilizzate per servire altri utenti, comportano una minore capacità di rete e/o a minori prestazioni. Siccome il Dual Carrier non è un sistema completamente nuovo, bensì una funzionalità nuova del sistema HSDPA esistente, i terminali non presentano complessità aggiuntive legate al design o tecnologiche rispet- Figura 4 - Evoluzione delle tecnologie mobili da HSDPA a HSDPA+ HSDPA 14 Mbps 1 portante (5 MHz) 15 QAM 15 codici HSDPA+ 21 Mbps 1 portante (5 MHz) 64 QAM 15 codici HSDPA+ 42 Mbps 2 portanti (10 MHz) 64 QAM 15 codici per portante 5 MHz 5 MHz 5 MHz 5 MHz 10 MHz

18 17 to al single carrier. Studi e analisi del 3GPP dimostrano che la complessità dei terminali Dual Carrier HSDPA sarebbe simile a quella dei terminali HSDPA MIMO a portante singola (presenti oggi sul mercato). Anche per il Dual Carrier ci si aspetta che i diversi chipset che saranno presenti sul mercato avranno prestazioni molto differenziate. LTE per contro è un sistema mobile completamente nuovo. Da questo punto di vista, occorre porre particolare attenzione alla tecnologia e alla progettazione dei terminali LTE. Lo standard LTE prevede diverse categorie di terminali; i primi terminali LTE non appartengono ancora alla categoria più performante. Lo standard LTE prevede molte opzioni per le tecniche Multi-antenna (MIMO) di banda base: i terminali, in coerenza con la rete, che implementeranno le tecniche MIMO più sofisticate saranno in grado di garantire le migliori prestazioni. Inoltre, anche per i terminali LTE, la qualità del demodulatore spaziale, cioè del ricevitore/chipset, condiziona fortemente le prestazioni raggiungibili. Infine, soprattutto per i terminali con form factor ridotti, è importante la modalità realizzativa hardware legata all implementazione delle tecniche multiantenna. Infatti, in spazi molto stretti (si pensi ad esempio ad un Internet Key o a uno smartphone) occorre alloggiare al- meno due antenne e occorre garantire che i segnali radio da esse ricevute siano per quanto possibile non correlati. 5.3 Backhauling L evoluzione della rete mobile porterà throughput crescenti e di conseguenza nuovi requisiti sullo sviluppo del backhauling, ossia sulla tratta di collegamento tra gli apparati di antenna (NodeB) e gli apparati in centrale, affinchè la connettività non costituisca un collo di bottiglia. Gli attuali mix di backhauling basati su collegamenti in rame a 2 Mps, bonding, fibra e ponte radio si modificheranno a vantaggio delle tecniche in grado di garantire più capacità. L impiego di soluzioni su rame diventerà quindi sempre più ridotto al crescere della capacità dei siti, a vantaggio di fibra e ponte radio. Considerando ad esempio che per LTE serviranno backhauling di almeno 100Mbps Download e 50Mbps Upload, risulta evidente che il deployment di reti Ultra-Broadband mobili richiederà necessariamente portanti con maggiori prestazioni in termini sia di capacità sia di rapporto fra capacità e distanza dalla centrale. Inoltre, l introduzione del Dual Carrier rappresenta, dal punto di vista del backhauling, una fase di transizione, con accelerazioni in funzione dei diversi scenari di sviluppo prevedibii (scenari a traffico inerziali o scenari più pervasivi). La Figura 5 illustra infine l architettura del backhauling in fibra di un NodeB: la raccolta del traffico dei NodeB con if Iub full Eth avviene in fibra fino alla sede dell area di centrale di riferimento (sede Stadio di Linea di attestazione), dove il collegamento può essere concentrato su aggregatori Ethernet (o su DSLAM). Il flusso viene poi trasportato verso l RNC dalla rete backbone di trasporto. Dal punto di vista del deployment, la logica di evoluzione del backhauling potrà essere guidata dai seguenti criteri, con l obiettivo di rendere gli interventi future proof e limitare la numerosità interventi ripetuti sullo stesso sito: siti con backhauling già in fibra o ponte radio: da considerarsi ready dal punto di vista della capacità; siti posizionati in aree NGAN: previsto sviluppo backhauling in fibra; siti con backhauling in bonding: verifica della tenuta a traffico, in caso negativo upgrade a fibra o ponte radio; tutte gli altri siti: scelta della soluzione di backhauling più economica. Occorre infine sottolineare che l introduzione più ampia di siti in fibra predisponga la rete all introduzione di tecniche innovative quali il ROF (Radio Over Fiber) geografico. NETWORK SERVIZI INFORMATICA Figura 5 - Backhauling in fibra ottica Node B Sede di attestazione del Nodo B (SL) Aggregatore Rete di trasporto Sede Remote Feeder Rete di trasporto Sede Feeder Feeder OPM Sede Metro Metro Metro di Raccolta WDM WDM RNC Node B

19 18 NETWORK SERVIZI INFORMATICA Tale tecnica è basata sul collegamento in fibra ottica dedicata di antenne con un unità centrale per il trattamento del segnale in banda base, collocata in sedi Telecom. I siti realizzati con il ROF saranno di fatto semplificati, in quanto costituiti dalla sola componente di antenna e dagli elementi per il trattamento del segnale a radio frequenza. Conclusioni Il cliente di servizi broadband è abituato a veder aumentare, ad intervalli periodici e in modo inarrestabile, la velocità di connessione della propria linea di casa o da terminale mobile. Se guardiamo al passato possiamo vedere come questi aumenti abbiano sempre portato allo svilupparsi di nuovi servizi che sfruttavano tutta la banda disponibile, al punto che è impossibile capire se sia nata prima l esigenza di banda innescata da un servizio o la tecnologia di rete che consentiva di offrirla! Fino ad oggi tali aumenti prestazionali si sono raggiunti con investimenti che riguardavano solo l aggiornamento delle terminazioni (Access Gateway o terminali mobili) e degli apparati di rete. Anche nell immediato futuro sarà possibile procedere in questa modalità, ma appare oramai evidente che ben presto, per avere un vero salto prestazionale, sarà necessario sviluppare nuove infrastrutture e costruire una rete di accesso in fibra ottica, la cosiddetta NGAN (Next Generation Access Network). Questo passaggio è tutt altro che semplice: gli investimenti richiesti sono ingenti, i tempi di sviluppo lunghi, le sfide tecnologiche molteplici e su più fronti. Questa nuova rete, oltre a consentire offerte a bande sempre più elevate sulla rete fissa, potrà essere utilizzata per il backhauling della rete radiomobile che, grazie all inserimento di nuove tecnologie (quali LTE e Dual Carrier HSPA), comporterà una notevole richiesta di banda in accesso. Lo sviluppo della NGAN è quindi indispensabile per mantenere il livello di rinnovamento dei servizi di telecomunicazioni, sia fissi sia mobili, a livello di quello che il nostro Sistema Paese ha vissuto in questi anni. In molte parti del Mondo (Giappone, Cina, USA, ecc.) gli sviluppi della nuova rete di accesso sono già partiti e procedono a ritmi consistenti, anche se in parallelo procedono a gran ritmo gli investimenti sulla rete tradizionale. Pare dunque questo il modo più opportuno di procedere: investire sulla rete tradizionale per ottenere quanto più possibile, ma in parallelo avviare gli investimenti per la nuova rete, in modo tale da avere una buona base pronta quando l unico modo per avere un salto prestazionale sarà passare su nuove infrastrutture, perché da quelle attuali si sarà già ottenuto il massimo. In questo contesto, sarà importante aver predisposto in rete meccanismi di controllo in ottica Intelligent Pipe, che ci consentano di gestire e di valorizzare opportunamente il grande aumento di prestazioni che si avrà in accesso. Questi meccanismi da un lato consentono di prevenire fenomeni di congestione e di garantire una Customer Experience equa a tutti i clienti e dall altro abilitano un portafoglio di offerte differenziate che permettono di mettere a valore l investimento realizzato patrizia.bondi@telecomitalia.it ivanosalvatore.collotta@telecomitalia.it clelialorenza.ghibaudo@telecomitalia.it Acronimi 3GPP: Third Generation Partnership Project ADSL: Asymmetric digital subscriber line ATM: Asynchronous Transfer Mode BNAS: Broadband Network Access Server CDMA EV-DO Rev.A: Code division multiple access - Evolution-Data Optimized CPE: Customer Premises Network DC-HSDPA: Dual-Cell HSDPA DPI: Deep packet inspection, DSL: Digital subscriber line DSLAM: Digital Subscriber Line Access Multiplexer FTTB: Fiber To The Building FTTC: Fiber To The Cabinet FTTH: Fiber To The Home GbE: Gigabit Ethernet GGSN: Gateway GPRS Support Node GPON: Gigabit capable Passive Optical Network GPRS: General Packet Radio Service GSM: Global System for Mobile Communications HSPA: High Speed Packet Access HSDPA: High Speed Downlink Packet Access HSUPA: High Speed Uplink Packet Access IP: nternet Protocol LTE: 3GPP Long Term Evolution MIMO: Multiple-input and multipleoutput NGAN: Next Generation Access Network OLO: OLT: ONT: ONU: OPM: PON: QAM: RNC: ROE: ROF: Other Licensed Operator Optical Line Termination Optical Network Termination Optical Network Unit Optical Packet Metro Passive Optical Network Quadrature amplitude modulation Radio Network Controller Ripartitore Ottico di Edificio Radio Over Fiber

20 19 SHDSL: Single-Pair High-speed Digital Subscriber Line UI: Unità Immobiliare VDSL: Very high speed Digital Subscriber Line UMTS: Universal Mobile Telecommunications System WDM: Wavelength Division Multiplexing Bibliografia [1] Market Share:3Q10 FTTx, DSL and CMTS, Kamalini Ganguly, OVUM 02/2011 Patrizia Bondi Matematica con Master in Telecomunicazioni al Politecnico di Torino, è dal 1994 in Azienda, inizialmente come ricercatrice su aspetti di qualificazione per apparati di commutazione. Con la liberalizzazione nelle telecomunicazioni in Italia, ha incominciato ad occuparsi di Numerazione e aspetti tecnici della Regolamentazione, tema su cui ha lavorato ricoprendo ruoli di crescente responsabilità fino al Dopo una breve parentesi sul tema dei terminali convergenti fissi e mobili, ha ricoperto il ruolo di responsabile in TILAB del gruppo di Innovazione dei terminali e della Home Network; poi è stata responsabile del settore che si occupa dell innovazione degli apparati e delle infrastrutture della rete di accesso fissa in rame e fibra. Attualmente è responsabile Wireless Access Innovation in TILAB. Ivano Collotta Ingegnere elettronico in Azienda dal 2001, si occupa inizialmente di interfacce radio CDMA e partecipa alla progettazione e allo sviluppo di modem UMTS. Dal 2006 si occupa di sperimentazioni e trial tecnologici di sistemi radiomobili (WiMAX, HSPA, LTE). Dal 2008 nell area Wireless Access Innovation di TILAB coordina le attività relative alla valutazione delle prestazioni di livello fisico e alla evoluzione dei ricevitori avanzati dei sistemi HSPA+ e LTE. Partecipa a Fora internazionali (NGMN, LSTI). È autore di pubblicazioni e brevetti nel campo della gestione delle risorse radio e algoritmi di signal processing. Clelia Lorenza Ghibaudo Laureata in Ingegneria Elettronica è dal 1994 in Telecom Italia. Inizialmente coinvolta su protocolli di segnalazione, ha ricoperto ruoli di responsabile di progetto per realizzazione della rete di segnalazione e in seguito per l implementazione in rete del servizio di Number Portability. Poi si è occupata di servizi verso gli altri operatori (OLO). Dal 2009 è coinvolta nell attività di innovazione della rete di accesso, con particolare riferimento alla definizione della rete ottica di nuova generazione NGAN. Recentemente è passata ad operare nell ambito della funzione Strategy, Next Generation Access Network & Partnership. NETWORK

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