PBL. Project Based Learning. concetti e pratiche base
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- Filippo Magni
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1 PBL Project Based Learning concetti e pratiche base
2 MODELLI DIDATTICI
3 Lezione
4 programmazione per blocchi di contenuti + + etc. focus su spiegazioni del docente ed esercizi degli allievi
5 Laboratorio
6 programmazione per attività + + etc. focus su attività degli allievi e loro esercitazioni
7 Progetto
8 pianificazione per fasi inizio fine focus su processo del lavoro (suddiviso in fasi e task) e missione per gli allievi
9 Differenze lezioni laboratori progetti motivazione estrinseca estrinseca intrinseca velocità alta media bassa apprendimento contenuti abilità competenze verifiche ed evidenze interrogazioni, test, esercizi esercitazioni, performance prodotti, processo docente sapiente tecnico manager
10 MODELLO PBL
11 Principi di fondo: realtà, autonomia, motivazione
12 Metafora chiave: vecchio esercito in classi modello lezioni > linee rigide di fanti, esercito settecentesco
13 Metafora chiave: dalla classe alla task-force modello del PBL > gruppo scelto con missione
14 Cambio direzione: dagli studenti al docente
15 Cambio focus: dalle discipline ai prodotti disciplina 1 disciplina 2 prodotto 1 esercizio 2 disciplina 1 prodotto disciplina 1 disciplina 3 attività 3 disciplina 1 disciplina 1
16 Fasi chiave: un viaggio significativo Design Need to know Kick off Ideation check-point documentation pit-stop Presentation Tuning Plan Balance
17 iniziare con la fine! > studiare buone pratiche > selezionare competenze dal curricolo > individuare degli stakeholders o committenti > scegliere il prodotto > definire la complessità del prodotto > incorporare i saperi come attività > fare check-list dei requisiti iniziali
18 approvvigionarsi prima di partire! > verificare cosa gli studenti sanno e cosa devono sapere per fare il progetto > procurarsi le risorse materiali, strumentali e personali necessarie al progetto > fare lezioni mirate per far acquisire conoscenze e abilità occorrenti Preparazione
19 approvvigionarsi prima di partire! > scrivere e appendere la Driving Question > lanciare la sfida ai ragazzi, dividendoli in team > effettuare un evento-lancio > far assegnare ruoli e compiti precisi (imprescindibili il capo e il documentatore) Lancio
20 iniziare col botto! > curiosare sul territorio e nel mondo > intervistare gli stakeholders o committenti > effettuare un evento-lancio > far assegnare ruoli e compiti precisi > confrontare i risultati delle ricerche > divergere ancora, con tecniche di creatività Ricerca
21 pianificare! > definire un piano di lavoro con chiarezza di: attività tempi risorse > appendere il Gantt > controllare che sia rispettato il chi-fa-cosa-come-quando
22 in itinere I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII aggiustare e registrare! > documentare attività e semi-lavorati > fare verifiche intermedie (check-point) > acquisire altre conoscenze/abilità che si fossero rivelate necessarie lungo il tragitto (pit-stop) > dare costanti feedback (Rubric) > monitorare i tempi e il rispetto delle scadenze (dead-lines) Controllo
23 dimostrare e consegnare! > raccogliere ed editare la documentazione in storyboard > scegliere modalità di presentazione e fare prove > convocare gli stakeholders e presentare > effettuare (auto)valutazione su processo+prodotto, di gruppo e individuale > celebrare/festeggiare la fine del progetto
24 valutare! > effettuare valutazione su intero percorso progettuale > utilizzare tecniche come i 6 cappelli per pensare > consolidare i risultati di apprendimento > consolidare i prodotti, dandone vetrina sia fisica che sul web > rilanciare per il futuro / Bilancio
25 Check list: stiamo facendo vero PBL? compiti e prodotti (carefully designed products and tasks): i progetti sono tali perché hanno un termine, una meta, un fine osservabile e da presentare; i risultati del processo sono prodotti/servizi le cui caratteristiche e limiti di accettabilità (standards) devono essere programmati, chiari e condivisi fin dall inizio. sistematicità (systematic teaching method): non progettini episodici o marginali, ma visioni di insieme e articolate in maniera interdipendente, organizzando spazi e tempi non secondo la logica oraria della lezione, ma secondo le fasi vitali di un lavoro progettuale vero coinvolgimento (engagement): gli studenti devono essere impegnati attivamente come protagonisti, non come esecutori o elementi passivi; si richiedono pertanto attività riconducibili non alla semplice applicazione di procedure ma alla negoziazione, delega, responsabilizzazione degli studenti fin dall inizio, nella definizione del problema e dei mezzi competenze (skills): i progetti devono avere chiari gli obiettivi di apprendimento rispetto ai quali le discipline sono mezzi, non fini, e devono essere rese attive calandole in situazioni concrete dove le competenze vengano agite: non c'è competenza se non c'è performance osservabile della stessa autenticità (authentic question): i problemi devono esser connessi a questioni reali, non virtuali, e prevedere una esplorazione attiva, una investigazione per capire come elaborare la costruzione dell artefatto o servizio che risponda al problema/sfida di partenza
26 RAPPORTO CON LA REALTÀ il progetto viene da una commessa reale? oppure è prodotto dalla pura invenzione del docente? GESTIONE il progetto segue i dettami del project management, in cui si definiscono con chiarezza attività+tempi+risorse, schedulati in un diagramma di Gantt? PBL SFIDA CREATIVA gli allievi sono sfidati o il problema in verità interessa solo i formatori? Il prodotto finale previsto ha caratteristiche di innovazione o semplicemente replica l esistente? ATTIVITÀ AUTO- DIRETTE DAGLI STUDENTI ciò che si fa fare agli studenti è deciso dall alto dal docente e condotto da loro esecutivamente o vi è spazio reale per loro voce, scelta e decisioni (selfdriven activities)? LAVORO DI GRUPPO gli studenti sono organizzati (o meglio: si organizzano) in team con precisi compiti? rispondono di ciò che fanno? rispettano consegne, scadenze, ruoli?
sabato 27 aprile 13
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