GIOCOMATICA. Si può imparare la matematica giocando? REPORT DEL PROGETTO REALIZZATO DA UNA RETE DI SCUOLE DEL PRIMO CICLO NELLA PROVINCIA DI LODI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GIOCOMATICA. Si può imparare la matematica giocando? REPORT DEL PROGETTO REALIZZATO DA UNA RETE DI SCUOLE DEL PRIMO CICLO NELLA PROVINCIA DI LODI"

Transcript

1 GIOCOMATICA Si può imparare la matematica giocando? REPORT DEL PROGETTO REALIZZATO DA UNA RETE DI SCUOLE DEL PRIMO CICLO NELLA PROVINCIA DI LODI a cura di Roberta Michelini, UST di Lodi

2

3 GIOCOMATICA Si può imparare la matematica giocando? Progetto di sperimentazione delle Indicazioni per il Curricolo 2007 nelle scuole del primo ciclo della Provincia di Lodi

4 UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI LODI DIRIGENTE, LUCA VOLONTÈ PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO ROBERTA MICHELINI, REFERENTE FORMAZIONE SCIENTIFICO MATEMATICA. UFFICIO IV RETE SCOLASTICA E POLITICHE PER GLI STUDENTI. UST LODI. ROBERTA.MICHELINI.LO@ISTRUZIONE.IT WEBMASTER CLAUDIA ZOPPI, REFERENTE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO. UFF. IV RETE SCOLASTICA E POLITICHE PER GLI STUDENTI. UST LODI CLAUDIA.ZOPPI.LO@ISTRUZIONE.IT GIOVANNA ELIA SEGRETERIA UFFICIO IV RETE SCOLASTICA E POLITICHE PER GLI STUDENTI. UST LODI GIOVANNA.ELIA.LO@ISTRUZIONE.IT UST LODI, PIAZZALE FORNI, LODI WEB: Giocomatica Lodi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. 2

5 INDICE Introduzione pag. Progetto Giocomatica , I annualità Percorso di formazione Mathesis Rozzano I incontro. Presentazione del valore didattico-educativo del gioco II incontro. Presentazione di giochi-problema. pag. pag. pag. Progetto Giocomatica , II annualità Laboratori di giochi matematici Materiali Adesioni Giochi Schede Gioco: pag. pag. pag. pag. pag. 1. Gira la ruota (IV circolo Lodi, infanzia) pag. 2. Quanto imbuco? (IC Lodivecchio, infanzia) pag. 3. Gioco dell oca (IC Lodivecchio,infanzia) pag. 4. Occhio al numero (IC Zelo, infanzia) pag. 5. Gioconumero (IC Mulazzano, primaria) pag. 6. Domino delle frazioni (III circolo Lodi, primaria) pag. 7. Acchiappa e scappa (IC Mulazzano, primaria) pag. 8. X-gioco (IC Mulazzano, primaria) pag. 9. Caccia al numero (III circolo Lodi, primaria) pag. 10. Eurodama (IC Lodivecchio) pag. 11. Chi non matematica non piglia pesci (IC Castiglione, primaria) pag. 12. Geosnake (IC Borghetto, secondaria I grado) pag. 13. Memory decimale (SMS Don Milani Lodi, sec. I grado) pag. 14. Kendoku (IC Lodivecchio, sec. I grado) pag. 15. La roulette della geometria (IC Lodivecchio, sec. I grado) pag. 3

6 16. La divisione della mela (SMS Don Milani, sec. I grado) pag. 17. Specchi rotanti (IC Borghett, sec. I gradoo) pag. 18. Rubafrazioni (IC Borghetto, sec. I grado) pag. 19. Il tesoro della matematica (IC Borghetto, sec. I grado) pag. 20. Tangram tridimensionale (IC Lodivecchio, sec. I grado) pag. 21. La corsa dei segni (Paritaria San Francesco, sec. I grado) pag. Mostra Giocomatica alla manifestazione Scienza Under 18 Costituzione Gruppo di progettazione PIGRECO Monitoraggio della sperimentazione pag. pag. pag. Progetto Giocomatica , III annualità Mostre itineranti Formazione studenti Liceo delle Scienze umane Maffeo vegio i Mostre iineranti pag. pag. pag. 1. IC Gramsci Lodivecchio, gennaio 2013 pag. 2. IC Fusari Castiglione, febbraio 2013 pag. 3. SMS Don Milani Lodi, marzo 2013 pag. Lezione spettacolo Matematica, un gioco serio, Matefitness Genova pag. Progetto Giocomatica , IV annualità Progetto Diamo i numeri! Plesso di Riolo, IV IC di Lodi Progetto Stage Liceo Scienze umane Vegio - II IC di Lodi pag. pag. 1. Formazione pag. 2. Verica Progetto Stage pag. 3. Nuovo gioco: GIOCOMATICA; che problema! pag. 4

7 INTRODUZIONE GIOCOMATICA, progetto pluriennale dell UST di Lodi, Ufficio IV Rete scolastica e politiche per gli studenti, propone di fare matematica utilizzando il gioco come strumento didattico. Nato nel , nell ambito delle azioni di accompagnamento alle Indicazioni 2007 per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione, il progetto realizza una prima sperimentazione che coinvolge sei scuole della Provincia di Lodi per un totale di 37 classi. Con la supervisione del Gruppo MatNet dell Università di Bergamo, i docenti sperimeno nelle loro classi attività laboratoriali relative a due segmenti di curricolo verticale di matematica: Numeri e Pensiero proporzionale. Nel , dalla riflessione nata a seguito dell esperienza, viene avviata una seconda fase del progetto, che assume il nome GIOCOMATICA I ANNUALITA. L azione è centrata sull uso dei giochi matematici per lo sviluppo di specifiche competenze matematiche. Dopo un primo anno di formazione, con la collaborazione del Nucleo di Ricerca Didattica Mathesis di Rozzano, viene costituita una nuova rete di scuole interessate a realizzare giochi matematici a scopo didattico. Nel è formalmente costituito un gruppo di coordinamento provinciale, denominato PIGRECO, gruppo per lo sviluppo delle competenze matematiche dai 3 ai 14 anni e viene proposto alle scuole il progetto GIOCOMATICA II annualità, che si propone di realizzare giochi matematici studiati per lo sviluppo di specifiche competenze matematiche. Aderiscono al progetto nove istituzioni scolastiche del territorio lodigiano con 21 classi. Vengono realizzati 21 giochi, dai 3 ai 14 anni, utilizzabili per lo sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni per il Curricolo, in particolare: 7 giochi per l infanzia, 8 della primaria, 6 della secondaria di I grado. I giochi sono corredati da schede tecnico didattiche per la realizzazione e l uso in altri contesti dei giochi stessi. Alla fine dell attività, nell ambito della manifestazione Scienza Under 18, è allestita una mostra di giochi presso la sede della Provincia di Lodi. Nel vengono allestite tre mostre itineranti presso gli IC di Lodivecchio, di Castiglione d Adda, e la S.M.S. Don Milani di Lodi. Come manifestazione collaterale viene organizzata una conferenza spettacolo Matematica, un gioco serio, con l intervento del responsabile di MATEFITNESS, la Palestra della Matematica di Genova. Le mostre costituiscono una preziosa opportunità per la diffusione nelle scuole del territorio dell idea che ispira il progetto, ovvero la possibilità di ottenere migliori risultati nell apprendimento della matematica con l utilizzo di metodologie didattiche laboratoriali. Il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse di due classi del Liceo delle Scienze umane Maffeo Vegio di Lodi, in qualità di guida alle mostre, consente inoltre di aprire un altro fronte, ampliando il dibattito sull insegnamento della matematica alla scuola secondaria di II grado. Nel il progetto si diversifica sviluppandosi autonomamente in diverse istituzioni scolastiche della Provincia: viene attivato un Progetto di plesso nel IC IV di Lodi, "Diamo i numeri", ispirato a GIOCOMATICA e un Progetto stage della classe IVF, Liceo delle Scienze umane Maffeo Vegio di Lodi presso classi di scuola primaria del II IC di Lodi. Durante gli stage gli studenti attivano laboratori di giochi matematici con giochi di GIOCOMATICA. Progetto E attiva una rete che realizzerà una nuova sperimentazione. Il Progetto Math in progress 5

8 si avvarrà della consulenza scientifica di ForMath Project di Bologna. Ma questa è un altra storia. 6

9 PROGETTO GIOCOMATICA 2010/2011 I ANNUALITA PERCORSO DI FORMAZIONE. Giocomatica: l uso del laboratorio di giochi matematici nella didattica della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. Nel 2011 l UST, in collaborazione con la scuola capofila S.M.S. Don Milani di Lodi, ha proposto ai docenti di matematica del primo ciclo un percorso di formazione sulla didattica laboratoriale in matematica, con la supervisione del Laboratorio di Didattica della Matematica di Rozzano, Nucleo di Ricerca Didattica - Università di Pavia e Sezione Mathesis. Il percorso di formazione disciplinare ha costituito un occasione di approfondimento degli aspetti ludici e creativi, ma al contempo formativi, della matematica e di condivisione di materiali utili per impostare e progettare percorsi didattici laboratoriali. La finalità è stata principalmente quella di proporre ai docenti di sviluppare le competenze matematiche previste dal documento delle Indicazioni attraverso la metodologia laboratoriale, in particolare si è proposto l utilizzo di Laboratori di giochi matematici. Il gioco è generalmente considerato un'esperienza qualitativamente diversa rispetto all'apprendimento ed è pertanto relegato ad attività secondaria. Invece, almeno per i bambini della scuola dell'infanzia ed primaria, rimane il catalizzatore dell'attività didattica ed è motivo di stimolo per tutti i ragazzi, indipendentemente dalle loro capacità. Il gioco infatti, proprio come la matematica, è un'attività intellettuale, disinteressata, e il gioco matematico, in particolare, attiva la mente allo stesso modo di un problema: richiede ragionamento, necessita di conoscenze matematiche specifiche, coinvolge la dimensione affettiva ed emozionale, diverte, è il mezzo più adeguato per sviluppare il pensiero astratto. Molti giochi costituiscono palestre potenziali di sviluppo delle competenze, che vengono esercitate, padroneggiate, consolidate. Ma soprattutto, in situazioni di gioco matematico, dopo aver analizzato, confrontato, scelto, deciso, sintetizzato e dedotto, spesso, si deve anche lasciare spazio all'intuizione e all'immaginazione. Il corso ha suggerito pertanto ai docenti la possibilità di organizzare laboratori di giochi che da un lato consentano di motivare alunni convinti che la matematica sia una disciplina noiosa e troppo impegnativa, dall altro offrono lo spunto all'insegnante per rilevare le strategie, i ragionamenti, i percorsi mentali degli alunni in situazioni nuove. Un proposito non marginale del percorso è quello di aiutare i docenti, anche di diversi istituti e di diversi ordini di scuola, ad immaginare metodologie di scambio ed aiuto reciproco per la realizzazione di un reale curricolo verticale. 7

10 PRIMO INCONTRO Presentazione del valore didattico-educativo del gioco martedì 29 marzo 2011 Durante il primo incontro gli esperti del Laboratorio di didattica della matematica hanno presentato giochi matematici per bambini dai 5 ai 12 anni, inventati e realizzati artigianalmente dai membri del Nucleo di Ricerca Didattica e sperimentati nelle varie classi. Il Laboratorio di didattica della matematica - Comune di Rozzano - Nucleo di Ricerca Didattica - Università di Pavia nasce nel 1990 per volontà di un gruppo di insegnanti elementari che intendono approfondire gli aspetti teorici della disciplina e contemporaneamente costruire percorsi didattici da sperimentare nelle classi. Coordinatrice didattica: Ester Bonetti SECONDO INCONTRO Presentazione di giochi-problema. Rally Matematico Transalpino martedì 12 aprile 2011 Nel secondo incontro gli esperti Mathesis hanno proposto alcune situazioni-problema del Rally Matematico, per la risoluzione delle quali è necessario individuare strategie creative. Le attività proposte dal Rally prevedono la risoluzione di situazioni problematiche coinvolgenti e molto stimolati dal punto di vista didattico, secondo una metodologia che si basa sulla discussione in gruppo e sulla cooperazione, per il raggiungimento di un fine condiviso; molte situazioni del Rally sono facilmente trasformabili in giochi o in attività che consentano, attraverso il fare insieme, l introduzione, l approfondimento e la verifica di concetti matematici. I problemi del Rally permettono, inoltre, il superamento di alcuni stereotipi strettamente legati alla disciplina; liberano l alunno dall ansia di rispondere secondo un modello precostituito, fanno assaporare il piacere della ricerca, mettono in gioco abilità e conoscenze. L attività si pone in un ottica interdisciplinare, in quanto richiede, dopo un attenta lettura ed una completa comprensione della situazione proposta, la visualizzazione del percorso da compiere, la discussione ed il confronto con i compagni in merito alla strategia da adottare, l organizzazione ex-novo di materiali e di conoscenze ed infine un attività di metacognizione, per ripercorrere le fasi che hanno consentito di giungere alla soluzione (o alle soluzioni). 8

11 Il Rally Matematico Transalpino si presenta con i suoi testi ufficiali come una gara che si rivolge agli allievi e agli insegnanti, ma anche a «l insegnamento della matematica in generale e alla ricerca in didattica» tramite «l offerta di una sorgente molto ricca di risultati, di osservazioni e di analisi» Le sue giornate di studio internazionali e la scelta dei relativi temi ne testimoniano la volontà di andare al di là della gara, verso delle utilizzazioni didattiche: «Gare matematiche, quale profitto per la didattica?», «RMT: produzioni degli allievi, le implicazioni didattiche», «Evoluzione delle conoscenze e rappresentazioni secondo l età degli allievi e in funzione dei sistemi scolari», «I saperi matematici e la loro valutazione», «Uso del RMT in classe: dal problema alla situazione didattica», «RMT e formazione degli insegnanti», «RMT e valutazione», «Che cos è un buon problema per il Rally Matematico Transalpino», «I problemi del RMT nella pratica quotidiana», «I problemi come supporto per l apprendimento: il ruolo del RMT». 9

12 PROGETTO GIOCOMATICA 2011/2012 II ANNUALITA LABORATORI DI GIOCHI MATEMATICI. Giocomatica: l uso del laboratorio di giochi matematici nella didattica della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione Si può imparare la matematica giocando? La seconda annualità del Progetto GIOCOMATICA ha proprio scommesso sulla possibilità di apprendere concetti anche complessi (come possono essere quelli matematici) con un approccio ludico, dinamico, interattivo e costruttivo. Il gioco intercetta e stimola la motivazione dei bambini e dei ragazzi, indipendentemente dalle loro capacità. Perché non utilizzarlo come catalizzatore dell attività didattica? Proprio come la matematica, il gioco è un attività intellettuale, disinteressata, senza un utile immediato, fine a se stesso. Il gioco si appaga nel suo farsi. Il gioco matematico lancia una sfida alla mente del bambino che la raccoglie proprio perché nel gioco il coinvolgimento della dimensione emozionale è forte. E altresì il mezzo più adeguato per sviluppare il pensiero astratto. Nel gioco vengono esercitate, padroneggiate, consolidate molte abilità; quando gioca un bambino mette in atto strategie, inventa regole, attribuisce punteggi, si concentra, analizza, intuisce, deduce, utilizza cioè il pensiero logico e il ragionamento. In questo modo si diverte e mantiene in forma la mente. La sfida per i docenti di ogni ordine e grado è dunque quella di provare a creare uno spazio didattico che assuma la forma di un laboratorio di giochi, non sporadico, ma pienamente inserito nel percorso di apprendimento dell alunno. FINALITA Il Progetto GIOCOMATICA II annualità si propone di: - promuovere atteggiamenti di curiosità e di riflessione sulla didattica della matematica - valorizzare il contributo che il gioco matematico è in grado di recare alla maturazione delle risorse cognitive, affettive e relazionali degli alunni, alla loro creatività e all appropriazione di competenze matematiche specifiche per la classe di riferimento, - incoraggiare la pratica laboratoriale nell insegnamento della matematica, - favorire l approccio interdisciplinare ai contenuti matematici - sviluppare dinamiche relazionali attraverso il lavoro di gruppo. OBIETTIVI Il progetto si è posto l obiettivo di sostenere la metodologia della didattica laboratoriale attraverso l attivazione di Laboratori per la realizzazione di giochi matematici nelle scuole dell infanzia e del primo ciclo della Provincia di Lodi, così da contribuire al raggiungimento di obiettivi previsti nel curricolo di matematica per la classe, e dei corrispondenti traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni

13 METODOLOGIA E FASI Ciascun docente che aderisce al progetto con la propria classe - individua una delle competenze matematiche che costituiscono un traguardo per gli alunni, - progetta un gioco matematico (un oggetto concreto o un gioco attività) che da utilizzare come strumento didattico, per lo sviluppo della competenza stessa, - lo realizza, anche utilizzando risorse messe a disposizione dall UST - lo ha utilizzato con gli alunni, inserendone l uso nel percorso didattico della classe - predispone opportuni strumenti per la valutazione dei risultati e per il monitoraggio del progetto. La progettazione e la realizzazione del gioco hanno previsto in alcuni casi la collaborazione attiva degli alunni. L indicazione data dall UST relativamente ai materiali è stata quella di privilegiare l uso di materiali poveri o facilmente disponibili. Il progetto ha previsto una documentazione dell attività che ne consentisse la diffusione e la eventuale riproduzione in un altro contesto didattico. Pertanto si è chiesto di elaborare una scheda gioco, sulla base di un unico format fornito a ciascun docente, che contenesse: la descrizione del gioco, le regole del gioco e le immagini che lo illustrano I giochi realizzati dalle classi sono stati esposti alla mostra Scienza Under 18 edizione E stato realizzato un sito dedicato dove sono state depositati i documenti di progetto, le informazioni relative al progetti le schede gioco. 11

14 MATERIALI DELL INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO GIOCOMATICA Di seguito si trovano le slide della presentazione del Progetto GIOCOMATICA utilizzate durante l incontro iniziale. Relatore: Roberta Michelini, referente formazione scientifica UST di Lodi. 12

15 13

16 14

17 15

18 16

19 ADESIONI AL PROGETTO GIOCOMATICA Al Progetto GIOCOMATICA hanno aderito nove istituzioni scolastiche del primo ciclo della Provincia di Lodi (Tabella 1). In totale i Laboratori di Giochi matematici attivati sono stati 19. Tabella 1 17

20 I 21 GIOCHI MATEMATICI REALIZZATI I Laboratori attivati dai docenti nel hanno permesso di realizzare 21 giochi matematici destinati ad allievi dai 3 ai 14 anni, ciascuno riferito ad un particolare traguardo per lo sviluppo delle competenze e ad obiettivi specifici di apprendimento tratti dalle Indicazioni per il Curricolo 2007 (Tabella 2). Ciascun gioco è corredato da una scheda - gioco che ne illustra i collegamenti con le Indicazioni per il curricolo e le principali caratteristiche tecniche SCUOLA IV CIRCOLO LODI IC LODIVECCHIO IC LODIVECCHIO ORDINE E GRADO ETA' N. CLASSI NOME GIOCO INFANZIA 4, 5 2 GIRA LA RUOTA INFANZIA 5 1 QUANTO IMBUCO? INFANZIA 3, 4, 5 1 GIOCO DELL'OCA IC ZELO INFANZIA 3, 4, 5 1 OCCHIO AL NUMERO IC MULAZZANO PRIMARIA 7 2 GIOCONUMERO III CIRCOLO LODI PRIMARIA 8 1 DOMINO DELLE FRAZIONI IC MULAZZANO PRIMARIA 8 1 ACCHIAPPA E SCAPPA IC MULAZZANO PRIMARIA 8 1 X-GIOCO III CIRCOLO LODI IC LODIVECCHIO IC CASTIGLIONE PRIMARIA 8 1 CACCIA AL NUMERO PRIMARIA 9 1 EURODAMA PRIMARIA 10 1 IC BORGHETTO SEC I GRADO 11 1 GEOSNAKE SMS DON MILANI IC LODIVECCHIO IC LODIVECCHIO SMS DON MILANI CHI NON MATEMATICA* NON PIGLIA PESCI * voce del verbo matematicare SEC I GRADO 11 1 MEMORY DECIMALE SEC I GRADO 11 1 KENDOKU SEC I GRADO 11 1 LA ROULETTE DELLA GEOMETRIA SEC I GRADO 11 1 LA DIVISIONE DELLA MELA IC BORGHETTO SEC I GRADO 12 1 SPECCHI ROTANTI IC BORGHETTO SEC I GRADO 12 1 RUBAFRAZIONI IC BORGHETTO SEC I GRADO 12 1 IL TESORO DELLA MATEMATICA IC LODIVECCHIO SEC I GRADO 13 1 TANGRAM A TRE DIMENSIONI S.FRANCESCO SEC I GRADO 13 1 LA CORSA DEI SEGNI Tabella 2 18

21 GIOCOMATICA : LE SCHEDE GIOCO Il progetto ha previsto una documentazione dell attività che seguisse un comune specifico format. A questo scopo è stato chiesto ai docenti di elaborare una scheda gioco, che contenesse: la descrizione del gioco, le regole del gioco e le immagini che lo illustrano, per rendere possibile la riproduzione degli stessi giochi in altri contesti scolastici. La tabella seguente contiene il format proposto per la compilazione della scheda-gioco. FORMAT SCHEDA GIOCO Denominazione Istituto Nome docente aderente al progetto Contatti del docente (indirizzo , telefono) Classe NOME DEL GIOCO 1. Traguardi per lo sviluppo delle competenze 2. Obiettivi di apprendimento 3. Destinatari (classe, età) 4. Descrizione del gioco: a) Materiale/ partecipanti 19

22 b) Regole del gioco Immagini o filmato (da allegare) 20

23 1 - GIRA LA RUOTA SCUOLA IV CIRCOLO LODI ORDINE E GRADO ETA' N. CLASSI NOME GIOCO INFANZIA 4, 5 2 GIRA LA RUOTA Denominazione Istituto Direzione Didattica Statale IV Circolo Lodi Nome docente aderente al progetto Maria Teresa Malvicini Francesca Fioremisto Giovanna Nastasi Rosaria Colombo Contatti del docente (indirizzo , telefono) Maria Teresa Malvicini emmetiemme@libero.it Classe Sez A/B Scuola dell Infanzia di Corte Palasio NOME DEL GIOCO GIRA LA RUOTA 1. Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti (Campo di esperienza La conoscenza del mondo ) 2. Obiettivi di apprendimento Selezionare informazioni secondo un criterio dato Individuare le caratteristiche di un insieme Raggruppare oggetti/simboli secondo il criterio dato 21

24 3. Destinatari (classe, età) Bambini di 4 e 5 anni della Scuola dell Infanzia 4. Descrizione del gioco: a) Materiale/ partecipanti a) Materiale: Una ruota (già predisposta) Sacchetti con immagini di foglie e grandezze (già predisposte) Gruppi di bambini (possono giocare uno contro uno o coppia contro coppia) b) Regole del gioco b) Regole del gioco: La ruota è divisa in 8 spicchi. Su ogni spicchio è rappresentato un oggetto o una caratteristica; ciascuno di essi indica un criterio di classificazione. I criteri secondo cui viene chiesta la classificazione sono: raggruppa tutti gli oggetti rossi raggruppa tutti gli oggetti gialli raggruppa tutti gli oggetti verdi raggruppa tutti gli oggetti piccoli raggruppa tutti gli oggetti grandi raggruppa tutte le foglie a forma di piuma raggruppa tutte le foglie a forma di stella raggruppa tutte le foglie a forma di cuore Ciascun bambino/gruppo di bambini ha in mano un sacchetto con tante immagini raffiguranti i criteri proposti. A turno i bambini girano la ruota e scelgono un criterio. Nel tempo indicato da una clessidra dovranno estrarre dal sacchetto tutti gli oggetti corrispondenti al criterio. Vince chi trova più oggetti esatti nel tempo disponibile. 22

25 2 QUANTO IMBUCO? SCUOLA ORDINE E GRADO ETA' N. CLASSI NOME GIOCO IC LODIVECCHIO INFANZIA 5 1 QUANTO IMBUCO? Denominazione Istituto I.C. di Lodivecchio Nome docente aderente al progetto Crozzi Rosalba Contatti del docente (indirizzo , telefono) rosalbacrozzi@libero.it Classe Sezione D Coccinelle NOME DEL GIOCO QUANTO IMBUCO! 23

26 1. Traguardi per lo sviluppo delle competenze Padronanza abilità della motricità fine abbinata all acquisizione della quantificazione e del numero 2. Obiettivi di apprendimento - sviluppo oculo - manuale - interiorizzazione del concetto di numero e quantità 3. Destinatari (classe, età) 5 anni 4. Descrizione del gioco: a) Materiale/ partecipanti Da 2 a 4 partecipanti. Un contenitore mobile con buchi numerati tipo flipper con sacchetti di rete per contenere le palline imbucate b) Regole del gioco Ogni partecipante avrà a disposizione un numero uguale di palline di un colore a scelta ed una tabella per la rilevazione del punteggio. Il bambino deve cercare di imbucare la pallina nel buci di valore maggiore. Al termine della partita si registreranno i punteggi colorando un quadratino per ogni pallina corrispondente al valore del buco centrato. c) Immagini o filmato (da allegare) Vince il gioco chi ottiene il punteggio maggiore 24

27 3 GIOCO DELL OCA SCUOLA IC LODIVECCHIO ORDINE E GRADO ETA' N. CLASSI NOME GIOCO INFANZIA 3, 4, 5 1 GIOCO DELL'OCA 25

28 4 OCCHIO AL NUMERO SCUOLA ORDINE E GRADO ETA' N. CLASSI NOME GIOCO IC ZELO INFANZIA 3, 4, 5 1 OCCHIO AL NUMERO Denominazione Istituto ISTITUTO COMPRENSIVO ZELO BUON PERSICO Nome docente aderente al progetto Valeria De Santis Contatti del docente (indirizzo , telefono) valeria.desantis@libero.it Classe Scuola dell infanzia di Merlino Bambini di 5 anni sezione A e B 26

29 OCCHIO AL NUMERO NOME DEL GIOCO 1. Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino ordina, confronta e valuta il numero secondo criteri diversi. Il bambino utilizza semplici simboli per registrare. (pag. 39 da Indicazioni per il Curricolo ) Esplorare la realtà, imparando attraverso azioni consapevoli quali contare, ordinare, orientare. 2. Obiettivi di apprendimento 3. Destinatari (classe, età) Competenze trasversali: osservare, ordinare, manipolare, interpretare i simboli. Avvicinare il bambino al numero come segno e strumento per riflettere sull ordine e sulla relazione. Scuola dell infanzia di Merlino Bambini di 5 anni sezione A e B 4. Descrizione del gioco: a) Materiale/ partecipanti b) Regole del gioco Partecipanti: bambini Materiale: cartoncino, fogli di carta A4, pennarelli, tempere, colla a caldo, colla vinavil, vernice trasparente, fogli per plastificare, plastificatrice. Due scatole gioco suddivise in scomparti in cui inserire tessere numero e tessere quantità corrispondenti. Tessere con su rappresentate un numero da 0 al 10, e tessere con su rappresentate le relative quantità corrispondenti al numero. Il retro delle tessere saranno abbinate a 2 colori(es. rosso e blu) per formare 2 squadre. Gioco individuale: il bambino sperimenta e impara a riconoscere i numeri e le relative corrispondenze, posizionando le tessere al posto giusto. Gioco a 2 giocatori o a coppie: i bambini si dispongono davanti alle scatole a scomparti. In mano hanno le tessere mescolate. Vince il bambino o la coppia che completa la sequenza numerica con le relative corrispondenze senza commettere errori. c) Immagini o filmato (da allegare) 27

30 5 GIOCONUMERO SCUOLA ORDINE E GRADO ETA' N. CLASSI NOME GIOCO IC MULAZZANO PRIMARIA 7 2 GIOCONUMERO I.C A.GRAMSCI SCUOLA PRIMARIA DI MULAZZANO INSEGNANTI : CABRINI CAROLINA GOGLIO RENATA TRAGUARDI PER LE COMPETENZE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI L alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. OBIETTIVI FORMATIVI (PECUP POF D ISTITUTO) Socializza e collabora con tutti i compagni, senza pregiudizi Interviene positivamente nei confronti dei compagni in difficoltà Si rende conto delle proprie abilità di base, potenzialità e limiti (autovalutazione) Accetta la guida dell adulto e dei compagni Affronta serenamente l attività evita di disorientarsi e di demoralizzarsi di fronte alle difficoltà Impara dagli errori OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: NUMERI 28

31 Riconoscere i numeri con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione : composizione/scomposizione in da e u Contare in senso progressivo e regressivo fino a 100 Confrontare e ordinare numeri su una retta Confrontare e ordinare i numeri usando correttamente i simboli > e < Riconoscere i numeri pari e dispari Eseguire addizioni e sottrazioni mentalmente e rapidamente applicando strategie e proprietà Memorizzare le tabelline fino al 10 Con il nostro progetto abbiamo pensato di incrementare le competenze matematiche attraverso giochi di movimento da eseguire con il corpo, perché sono le attività preferite dai bambini delle nostre classi seconde. Abbiamo pensato per ora a 5 giochi, uno per ogni abilità individuata, ma certamente se ne possono aggiungere molti altri. Alcuni giochi sono strutturati per livelli e prevedono variazioni rispetto alle regole base. Gli strumenti necessari per giocare sono: LE PETTORINE CON I NUMERI ( NOI ARRIVIAMO FINO AL 69 ) LE REGOLE DEI 5 GIOCHI UNO SPAZIO ADEGUATO CHE PUO ESSERE LA PALESTRA O IL GIARDINO UNA PALLA UNA BANDIERA REALIZZAZIONE DELLE PETTORINE Il lavoro più lungo è richiesto dalla realizzazione delle pettorine. Abbiamo pensato di realizzare le pettorine con colori diversi, in base al numero della decina, per dare la possibilità di giocare anche ai bambini con DSA (che confondono, per esempio, il 13 con il 31). Per la scelta dei colori facciamo riferimento ai colori dei regoli con i quali i nostri alunni hanno giocato ed operato e che padroneggiano abilmente. Quindi: Numeri da 1 a 19 pettorine bianche Numeri da 20 a 29 pettorine rosse Numeri da 30 a 39 pettorine verde chiaro Numeri da 39 a 49 pettorine fucsia Numeri da 49 a 59 pettorine gialle Numeri da 59 a 69 pettorine verde scuro Per la realizzazione delle pettorine l attività laboratoriale è organizzata per gruppi. Ogni gruppo ha un compito specifico, l organizzazione interna del lavoro è di per se stessa occasione e stimolo per incrementare capacità di problem solving: Segnare la stoffa seguendo un modello semplice costituito da un rettangolo di 1 metro per 25 cm con il buco per infilare la testa. Tagliare la stoffa Scrivere a matita i numeri seguendo sagome predisposte Colorare i numeri Tagliare i legacci laterali (quanti?) Per l orlatura delle pettorine ci si avvale della collaborazione delle famiglie. GIOCO 1 PALLANUMERO Obiettivo: Riconoscere i numeri con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione : composizione/scomposizione in da e u. Tipo di gioco: Tutti contro tutti, con palla 29

32 Il campo viene diviso in tre aree da due corde parallele. I bambini sono schierati in una delle aree laterali, la palla è a centro campo. L insegnante chiama un numero in modi diversi, per es. Tre decine e due unità oppure ventisette. Tutti i bambini devono correre nell area opposta, il bambino con il numero chiamato corre a prendere la palla e cerca di colpire i compagni che si trovano ancora nell area centrale. Chi è colpito viene eliminato, mentre se nessuno viene colpito, è eliminato il bambino che lancia. Vince l ultimo bambino rimasto in campo. GIOCO 2 AGLI ORDINI! Obiettivi: Contare in senso progressivo e regressivo fino a 100. confrontare e ordinare numeri su una retta Tipo di gioco: a squadre di alunni, corda o linea orientata LIVELLO FACILE : Ogni bambino ha una pettorina con un numero consecutivo da 1 a 10/15, a seconda dei partecipanti. I bambini corrono nello spazio a disposizione, al comando della maestra si dispongono sulla linea in ordine crescente o decrescente, mentre la maestra misura il tempo impiegato. Le squadre si alternano per poter usare le stesse pettorine. Vince la squadra che impiega meno tempo. Possono anche essere effettuate più prove successive per ogni squadra, si calcola poi la media dei tempi impiegati. LIVELLO DIFFICILE: : Ogni bambino ha una pettorina con un numero pescato a caso quindi i numeri non sono consecutivi. Le squadre possono giocare contemporaneamente perché ci sono numeri sufficienti per tutti i bambini. I bambini corrono nello spazio a disposizione, al comando della maestra si dispongono sulla linea in ordine crescente o decrescente, vince la squadra più veloce. GIOCO 3 GIRA E RIGIOCA Obiettivi: Confrontare e ordinare i numeri usando correttamente i simboli > e < Tipo di gioco: Due gruppi poi a coppie I bambini vengono divisi in due gruppi di ugual numero e si dispongono in due centri concentrici. Al via dell insegnante si muovono camminando in direzioni opposte. Al comando dell insegnante si fermano avendo cura di posizionarsi in modo che ogni bambino del cerchio interno corrisponda ad uno del cerchio esterno. La coppia così formata avrà pochi secondi per confrontasi i numeri reciprocamente e simulare con le braccia il segno maggiore o minore ( provare prima dell inizio del gioco). Vengono di volta eliminate le coppie che sbagliano o che impiegano troppo tempo. La maestra può scandire il tempo partendo da tempi più lunghi ( conta fino a 5, poi 4, ecc. ) ed accorciando via via i tempi a disposizione. Vince l ultima coppia che rimane in gara. GIOCO 4 PARI o DISPARI Obiettivo: Riconoscere i numeri pari e dispari Tipo di gioco : Tutti contro tutti LIVELLO FACILE 30

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /

Dettagli

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni Riconoscere la quantità. Ordinare piccole quantità. Riconoscere la quantità. Operare e ordinare piccole

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Dettagli

A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA

A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI Sviluppa

Dettagli

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima Matematica Anno Scolastico 2015/ 2016 COMPETENZE : A -NUMERO Comprende il significato dei numeri, i modi per

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

MATEMATICA CLASSE PRIMA

MATEMATICA CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA L alunno/a si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente,

Dettagli

G iochi con le carte 1

G iochi con le carte 1 Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istiituto Comprensiivo Don Lorenzo Miillanii Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado anche

Dettagli

Matematica e giochi di gruppo

Matematica e giochi di gruppo Matematica e giochi di gruppo Possiamo riempire di contenuti matematici situazioni di piccola sfida personale, situazioni di giochi di società. Di seguito proponiamo attività che affrontano i seguenti

Dettagli

NUMERI PER CONTARE GIOCARE

NUMERI PER CONTARE GIOCARE ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOTARESCO INFANZIA- NOTARESCO - G. VOMANO PAGLIARE - MORROD ORO A. S. 2016/19 PROGETTO DI FORMAZIONE NUMERI PER CONTARE NUMERI PER GIOCARE Approfondimento delle tematiche disciplinari

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

APPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano.

APPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano. matematica Comunicazione nella madrelingua 1. Descrive e denomina figure 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano. - Terminologia specifica

Dettagli

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado Mete e coerenze formative Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado Area disciplinare: Area Matematica Finalità Educativa Acquisire gli alfabeti di base della cultura Disciplina

Dettagli

CURRICOLO MATEMATICA - CLASSE QUINTA -

CURRICOLO MATEMATICA - CLASSE QUINTA - CURRICOLO MATEMATICA - CLASSE QUINTA - COMPETENZA NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI TRAGUARDI NUMERI 1.a) Indicare il valore posizionale delle cifre nei numeri decimali b) comporre e

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

1. 2. 3. 4. 1. E F G 1. 2. 3. 2. 1. H I 2. 3. 1. 2.

1. 2. 3. 4. 1. E F G 1. 2. 3. 2. 1. H I 2. 3. 1. 2. ISTITUTO COMPRENSIVO DI AGORDO Scuola Primaria PIANO ANNUALE DI MATEMATICA CLASSE 5^ UNITA DI APPRENDIMENTO (U.A.) OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( O.S.A. ) 1 2 3 4 I NUMERI A

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA SEZIONE A : Traguardi formativi

CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA SEZIONE A : Traguardi formativi CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA SEZIONE A : Traguardi formativi FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÀ CONOSCENZE ABILITÀ CONOSCENZE Utilizzare

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 CURRICOLO DI MATEMATICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 CURRICOLO DI MATEMATICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Calolziocorte Via F. Nullo,6 23801 CALOLZIOCORTE (LC) e.mail: lcic823002@istruzione.it - Tel: 0341/642405/630636

Dettagli

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Curricolo di matematica problemi con equazioni figurali

Curricolo di matematica problemi con equazioni figurali Curricolo di matematica problemi con equazioni figurali Presentazione dell attività svolta nelle classi delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado degli Istituti Comprensivi di Reggio Emilia: Pertini

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INSEGNANTI Gabellone, Silvagni,Damiano TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE QUARTA Sviluppa

Dettagli

Finalità (tratte dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione)

Finalità (tratte dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione) CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA Finalità (tratte dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione) Le conoscenze matematiche contribuiscono

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

COMPETENZA NUMERICA I SISTEMI DI NUMERAZIONE

COMPETENZA NUMERICA I SISTEMI DI NUMERAZIONE COMPETENZA NUMERICA I SISTEMI DI NUMERAZIONE Macroindicatori di conoscenze/abilità Comprensione: -del significato dei numeri -dei modi per rappresentarli -della notazione posizionale dei traguardi per

Dettagli

Laboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia. GRUPPO FRAZIONI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-CLASSE I a.s.

Laboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia. GRUPPO FRAZIONI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-CLASSE I a.s. Laboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia GRUPPO FRAZIONI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-CLASSE I a.s.009/00 LABORATORIO IN CLASSE TRA FORME E NUMERI - a.s. 009/00 LABORATORIO

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

CURRICOLO DI MATEMATICA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA

CURRICOLO DI MATEMATICA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI MATEMATICA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA Nuclei tematici Numeri Traguardi per lo sviluppo delle competenze L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali...

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

CURRICOLO MATEMATICA CLASSE 1^

CURRICOLO MATEMATICA CLASSE 1^ CURRICOLO CLASSE 1^ COMPETENZE CHIAVE: Competenze di base in matematica Classe 1^ Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale avendo consapevolezza

Dettagli

Problemi tra prima e seconda

Problemi tra prima e seconda Problemi tra prima e seconda AMBIENTI DI APPRENDIMENTO IN MATEMATICA Annalisa Sodi Claudia Novelli A.S. 2013 2014 SCUOLA-CITTÀ PESTALOZZI Firenze Il lavoro che presentiamo continua una riflessione iniziata

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE Il Supermercato a scuola C osa? C ome? Q uando? P erché? Abbiamo scelto di creare a scuola un angolo

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE AREA DELL INTELLIGENZA NUMERICA

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE AREA DELL INTELLIGENZA NUMERICA OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE AREA DELL INTELLIGENZA NUMERICA Potenziamento dell area dell intelligenza numerica Processi lessicali Denomina su richiesta i numeri fino a 10 (come si

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale NUMERI -L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali entro le centinaia di migliaia. -L alunno si muove nel calcolo scritto e con i numeri naturali entro le migliaia.

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

CONTENUTI METODOLOGIA STRUMENTI METODO DI STUDIO VALUTAZIONE ANNO COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

CONTENUTI METODOLOGIA STRUMENTI METODO DI STUDIO VALUTAZIONE ANNO COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO NNO COMPETENZE OBIETTIVI DI PPRENDIMENTO CONTENUTI METODOLOGI STRUMENTI METODO DI STUDIO VLUTZIONE 4^ M T E M T I C L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e

Dettagli

Classe seconda scuola primaria

Classe seconda scuola primaria Classe seconda scuola primaria Il percorso di seconda cerca di approfondire le differenze tra le principali proprietà delle figure geometriche solide, in particolare il cubo, e di creare attività di osservazione

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA: PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Anna Maria Ghio Plesso Classe 1 Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza Primaria Giusti Sezione A Matematica Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

NUMERI, NUMERI, NUMERI

NUMERI, NUMERI, NUMERI ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOTARESCO SCUOLA DELL'INFANZIA A. S. 2015/16 PROGETTO DI FORMAZIONE NUMERI, NUMERI, NUMERI (Approfondimento delle tematiche disciplinari relative alle indicazioni) per il curricolo....tutto

Dettagli

MATEMATICA. Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Traguardo 1

MATEMATICA. Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Traguardo 1 MATEMATICA COMPETENZE Dimostra conoscenze matematiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

Dettagli

PROGETTO CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO

PROGETTO CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO PROGETTO CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO Per l organizzazione e le modalità attuative del progetto nelle varie realtà dell Istituto si fa riferimento alle programmazioni educative dei vari plessi della

Dettagli

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

ATTIVITA : La compravendita. Situazione problematica

ATTIVITA : La compravendita. Situazione problematica La compravendita Traguardo di riferimento europeo: L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale Risolve facili problemi, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati;

Dettagli

PROGETTO LOGICO-MATEMATICO

PROGETTO LOGICO-MATEMATICO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso DECORATO A.S. 2012-2013 PROGETTO LOGICO-MATEMATICO ALLA SCOPERTA DEI NUMERI E DELLA LOGICA MOTIVAZIONE Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini di cinque anni,

Dettagli

. Numeri. .Raggruppa menti per 5,10,50,100. . Simboli numerici. . Contatore analogico. . Il posto dei numeri

. Numeri. .Raggruppa menti per 5,10,50,100. . Simboli numerici. . Contatore analogico. . Il posto dei numeri IL NUMERO IL NUMERO CLASSE: 1 a PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA A.S. 2012/2013 Resa disponibile dall insegnante : Mariarosa Fornasier Nucleo fondante Competenze Abilità Contenuti Usare il numero in modo consapevole

Dettagli

1 CIRCOLO DIDATTICO - Pontecagnano Faiano (SA) PROFILI FORMATIVI. Allegato al POF

1 CIRCOLO DIDATTICO - Pontecagnano Faiano (SA) PROFILI FORMATIVI. Allegato al POF 1 CIRCOLO DIDATTICO - Pontecagnano Faiano (SA) PROFILI FORMATIVI Allegato al POF a.s. 2013/2014 Profilo formativo della classe prima competenze riferite agli strumenti culturali Comunicare per iscritto

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti

Dettagli

QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli

QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli ESPERIENZE MATEMATICHE A PARTIRE DA TRE ANNI QUALI COMPETENZE? L avventura della matematica

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella

Dettagli

IL PAESE QUATRICERCHIO

IL PAESE QUATRICERCHIO Scuola dell infanzia di Santa Maria in Punta UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL PAESE QUATRICERCHIO UN MONDO DI FORME(prima parte) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RUBRICA

Dettagli

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA CURRICOLO D ISTITUTO COMPRENDERE COMUNICARE RIFLETTERE RIELABORARE PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA AREA DEI LINGUAGGI (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine) TRAGUARDI PER LO

Dettagli

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Dino Cristanini LE COMPONENTI DI UNA COMPETENZA CONOSCENZE ABILITÀ OPERAZIONI COGNITIVE DISPOSIZIONI COME PROMUOVERE LO SVILUPPO DI UNA COMPETENZA FAVORIRE

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA Docenti PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Plesso LAMBRUSCHINI- TENUTA- SBRANA Classe I Disciplina MATEMATICA Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO Le capacità cognitive richieste per far fronte alle infinite modalità di risoluzione dei problemi motori e di azioni di gioco soprattutto

Dettagli

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH I PLAY WITH ENGLISH Progetto di Lingua Inglese - Scuola dell Infanzia - ANNO SCOLASTICO 2012/2013 1. PREMESSA La società multietnica e multiculturale fa emergere il bisogno formativo relativo alla conoscenza

Dettagli

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Uff. I - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Ordinamenti

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket I Fondamentali con palla Traguardi di Competenza. Partiamo dalle linee guida: Motorio/funzionale padronanza,

Dettagli

Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria

Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Roberto Trinchero Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it

Dettagli

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

Funzioni di gestione degli interventi: esperti Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell

Dettagli

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle scatole alle figure piane Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione

Dettagli

INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO classe prima

INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO classe prima INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO classe prima NUMERI Descrivere e simbolizzare la realtà utilizzando il linguaggio e gli strumenti matematici Imparare ad usare il numero naturale per contare, confrontare,

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT Scheda di lavoro Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO Destinatari i bambini della IV classe elementare 1. Obiettivi formativi Sviluppo

Dettagli

In quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a?

In quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a? CARATTERISTICHE GENERALI DEI GIOCHI INDIVIDUALI CON UN ATTREZZO Gioco con l attrezzo Manipolazioni, da solo: lanciare, afferrare, Per riuscire a gestire far rotolare, l attrezzo. calciare. Per riuscire

Dettagli

Il valore formativo della matematica nella scuola di oggi

Il valore formativo della matematica nella scuola di oggi XXXI CONVEGNO UMI-CIIM Livorno, 16-18 Ottobre 2014 Il valore formativo della matematica nella scuola di oggi ARCIPELAGHI Un esempio di ambiente di apprendimento Annalisa Sodi Monia Bianchi COSA È UN AMBIENTE

Dettagli

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S. 2008 2009

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S. 2008 2009 Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati nell A.S. 2008 2009 Presentazione a cura di Roberta Michelini Casalpusterlengo, 8 gennaio 2010 http://www.invalsi.it/esamidistato0809/

Dettagli

Dal Tangram alle conoscenze dichiarative in geometria

Dal Tangram alle conoscenze dichiarative in geometria Dal Tangram alle conoscenze dichiarative in geometria II Istituto Comprensivo di Padova R. Ardigò Insegnante: Cacco Loredana e-mail: loredana.cacco@istruzione.it Descrizione dell'esperienza Quadro di riferimento

Dettagli

Griglia di progettazione dell Unita Didattica di Competenza di STORIA

Griglia di progettazione dell Unita Didattica di Competenza di STORIA Griglia di progettazione dell Unita Didattica di Competenza di STORIA Titolo dell unità di competenza: Indagare il passato per comprendere il nostro presente. Denominazione della rete-polo Istituto scolastico

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente

SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente SCUOLA DELL INFANZIA Obiettivi di apprendimento Conoscere i poligoni regolari Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente Ricostruzione

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Energia, potenza e rendimento. Campo elettrico e condensatori.

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi

Dettagli

Classi I A B sc. ARDIGO anno scol. 2012 13 MATEMATICA

Classi I A B sc. ARDIGO anno scol. 2012 13 MATEMATICA Classi I A B sc. ARDIGO anno scol. 2012 13 MATEMATICA U di APPRENDIMENTO Numeri 1. Comprendere il significato dei numeri e i modi per rappresentarli, anche in relazione al loro uso nella realtà 2. Comprendere

Dettagli

ELABORATO DAI DOCENTI. ertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghj ISTITUTO COMPRENSIVO CALVISANO. Anno scolastico 2014-2015

ELABORATO DAI DOCENTI. ertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghj ISTITUTO COMPRENSIVO CALVISANO. Anno scolastico 2014-2015 qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdf ghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg CURRICOLO DI MATEMATICA hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqw ELABORATO DAI DOCENTI

Dettagli

MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE TERZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI A NUMERI

MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE TERZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI A NUMERI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE TERZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI A NUMERI L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l

Dettagli

SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE IN MATEMATICA CLASSE TERZA A - Numeri COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo

Dettagli

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Alessandro Faedo Via Fante d Italia, 31-36072 - CHIAMPO (VI) Tel. 0444/475810 Fax 0444/475825 email viic87800x@istruzione.it

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,

Dettagli

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione 4 LEZIONE: Programmazione su Carta a Quadretti Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10 Minuti Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione SOMMARIO:

Dettagli

le figure geometriche piane.

le figure geometriche piane. Il progetto sperimentale nella classe terza: le figure geometriche piane. In classe terza si è deciso di continuare con l approccio laboratoriale allo studio della geometria e quindi il progetto è stato

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli