Laurea specialistica in Scienze infermieristiche: i candidati, gli ammessi e le prove

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1 FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI Via Agostino Depretis, 70 Tel Roma Fax Laurea specialistica in Scienze infermieristiche: i candidati, gli ammessi e le prove Rapporto

2 INDICE DELLE TAVOLE Tavola 1 -, ammessi e tassi di ammissione per ripartizione geografica... 3 Tavola 2 - e ammessi per sesso e ripartizione geografica (valori percentuali)... 4 Tavola 3 - e ammessi per età e sesso (valori percentuali)... 5 Tavola 4 - Età media di valutati e ammessi per sesso e ripartizione geografica... 6 Tavola 5 - Punteggi medi per sesso (percentuali sul massimo)... 7 Tavola 6 - Punteggi medi per ripartizione geografica (percentuali sul massimo)... 8 Tavola 7 - Punteggi medi per età (percentuali sul massimo)... 9 Tavola 8 - Dettaglio dei punteggi per sesso (percentuale sul massimo) Tavola 9 - Dettaglio dei punteggi per età (percentuali sul massimo) Tavola 10 - Principali caratteristiche dei DAI; confronto con il totale dei valutati Tavola 11 - Tassi di ammissione dei DAI per sesso ed età; confronto con il totale dei senza titolo e dei valutati RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

3 Tavola 1 -, ammessi e tassi di ammissione per ripartizione geografica Tasso di ammissione Nord ,2 Centro ,9 Sud ,5 Italia ,2 L analisi presentata in questo rapporto si basa sui dati resi disponibili dalle Università di Milano-Bicocca, Padova, Verona, Ferrara, Firenze, Roma-Sapienza 1 e 2, Roma- Tor Vergata, L Aquila, Bari e Catanzaro, per complessivi candidati e 475 ammessi ai corsi. Il grado di copertura dell indagine è dell 80,5%. Sono invece esclusi dall analisi, perché non disponibili, i dati relativi alle Università di Milano-Statale, Pavia e Torino (che non hanno pubblicato le graduatorie fino al momento della messa in stampa di questa ricerca). Inoltre Genova non ha attivato il corso e l Università Cattolica-Sacro Cuore ha utilizzato criteri non confrontabili con quelli degli altri Atenei. I posti disponibili presso le suddette Università, non raggiunte dall indagine, ammontano a 120 unità, pari al 19,5% del totale dei posti attivati a livello nazionale. Sulla base dei dati disponibili, la stima del tasso di ammissione, definito come il numero di ammessi per 100 valutati (cioè per 100 candidati che hanno sostenuto la prova di ammissione), è a livello nazionale pari a 10,2. Al Nord, tuttavia, il tasso di ammissione si mostra alquanto più elevato (14,2) che nelle altre ripartizioni geografiche (8,9 al Centro e 9,5 al Sud). RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

4 Tavola 2 - e ammessi per sesso e ripartizione geografica (valori percentuali) Tasso di ammissione Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Nord 25,9 74,1 100,0 23,6 76,4 100,0 9,9 11,2 10,8 Centro 27,5 72,5 100,0 33,3 66,7 100,0 10,8 8,2 8,9 Sud 32,4 67,6 100,0 40,8 59,2 100,0 12,0 8,3 9,5 Italia 28,2 71,8 100,0 31,9 68,1 100,0 10,9 9,1 9,6 Sia tra i valutati che tra gli ammessi, le donne appaiono largamente prevalenti. A livello nazionale, i maschi costituiscono infatti il 28,2% dei valutati e il 31,9% degli ammessi. Peraltro, al Sud la condizione di svantaggio maschile si evidenzia alquanto attenuata rispetto al Centro e, soprattutto, al Nord. Nelle regioni meridionali la percentuale di maschi tra i valutati supera infatti il 32% (25,9% al Nord) mentre tra gli ammessi sfiora il 41% (23,6 al Nord) Anche relativamente al tasso di ammissione, le differenze di genere appaiono significative: tra i maschi la percentuale di ammessi è di circa due punti superiore a quello delle femmine (10,9% contro il 9,1%). Marcate le differenze a livello territoriale: nel Centro e nel Sud il divario maschi-femmine è di tre-quattro punti a favore dei maschi, mentre al Nord, in chiara controtendenza, il tasso di ammissione delle femmine risulta, seppur di poco, maggiore di quello dei loro colleghi (11,2% contro 9,9%). RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

5 Tavola 3 - e ammessi per età e sesso (valori percentuali) Classi di età (anni) Totale Maschi 14,8 23,5 23,4 20,1 18,3 100,0 Femmine 18,8 20,8 20,4 21,2 18,8 100,0 Totale 17,0 21,9 21,6 20,9 18,6 100,0 Maschi 9,5 16,2 16,2 21,6 36,5 100,0 Femmine 11,9 10,6 20,5 27,2 29,8 100,0 Totale 11,1 12,4 19,1 25,3 32,0 100,0 Tasso di ammissione Maschi 6,8 7,3 7,4 11,4 18,8 10,9 Femmine 5,2 4,2 8,2 10,4 13,0 9,1 Totale 5,6 4,9 7,9 10,3 14,7 9,6 L'analisi per età di valutati e ammessi utilizza i dati relativi alle Università di Verona, Roma-Tor Vergata, l'aquila, Bari e Catanzaro, le sole per le quali sono disponibili informazioni sulla data di nascita. Nel suo complesso, l'analisi per età fa riferimento a valutati e 225 ammessi. Il Nord e il Centro sono rappresentati da una sola Università (Verona e Roma-Tor Vergata, rispettivamente); i dati relativi a queste due ripartizioni geografiche vanno quindi interpretati con una certa cautela. La distribuzione per età dei valutati mostra una sostanziale equidistribuzione nelle varie classi di età considerate. Il dato emerge con chiarezza e sembra caratterizzare allo stesso modo sia i maschi che le femmine. Per quanto riguarda gli ammessi, la distribuzione per età mostra invece una certa concentrazione nelle classi di età più "avanzate". Quasi il 6 ammessi su 10 (57,3%) hanno infatti più di 40 anni (tra i valutati gli ultra-quarantenni sono solo il 39,5%). Inoltre, contrariamente a quanto avviene per i valutati, per gli ammessi la distribuzione per età dei maschi e delle femmine non appare omogenea: nella classe di 46 anni e più si concentra il 36,5% di maschi ma solo il 29,8% di femmine. Il tasso di ammissione cresce in modo evidente e continuo al crescere dell'età. A livello nazionale, fino a 35 anni la percentuale di ammessi è intorno al 5%. Poi aumenta progressivamente fino a sfiorare il 15% per gli ultra-cinquantenni. L'andamento descritto si manifesta con modalità analoghe per i maschi e per le femmine. Tuttavia, è da rilevare come nelle classi di età intermedie (36-45 anni) i tassi di ammissione di maschi e femmine siano sostanzialmente equivalenti, mentre nella classe successiva (46 anni e più) i maschi appaiono alquanto favoriti" rispetto alle loro colleghe femmine, nei confronti delle quali fanno registrare un tasso di ammissione notevolmente superiore (18,8% contro 13,0%). RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

6 Tavola 4 - Età media di valutati e ammessi per sesso e ripartizione geografica Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Nord 36,8 36,3 36,4 37,2 38,3 38,1 Centro 38,4 38,1 38,2 41,9 44,6 43,8 Sud 39,9 38,5 39,0 42,3 41,6 41,9 Italia 39,1 38,1 38,4 41,6 41,3 41,4 L'età media dei valutati è di 38,4 anni, con una differenza contenuta (1 anno) tra maschi e femmine. Dal punto di vista territoriale, le differenze sono apprezzabili: da rilevare in particolare che al Nord l età media dei valutati è inferiore di quasi due anni di quella rilevata a livello nazionale. L'età media degli ammessi è di 41,4 anni, di tre anni più elevata di quella dei valutati. Le differenze di genere non appaiono significative, con l'eccezione forse della ripartizione Centro. Alquanto consistenti si dimostrano invece le differenze territoriali, che sembrano più accentuate rispetto a quelle rilevate per i valutati: colpisce in particolare la differenza di età tra gli ammessi del Nord e quelli del Centro, che sfiora i 6 anni (37,3 e 43,6, rispettivamente). La distribuzione territoriale dell età degli ammessi trova riscontro nei dati rilevati dal Rapporto dell Osservatorio Ipasvi (vedi L infermiere n. ) che attesta che la scelta del percorso formativo al Nord risulta più precoce rispetto al Centro Sud. RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

7 Tavola 5 - Punteggi medi per sesso (percentuali sul massimo) Test Titoli Totale Maschi 46,3 33,4 44,3 Femmine 45,3 33,5 43,5 Totale 45,6 33,5 43,7 Maschi 62,1 51,3 60,4 Femmine 66,0 53,4 64,0 Totale 64,8 52,8 62,9 I dati sui punteggi complessivi e su quelli ottenuti sul complesso dei titoli e delle prove sono relativi a valutati e 475 ammessi. Le analisi sui punteggi ottenuti dai valutati e dagli ammessi non fanno riferimento ai punteggi assoluti ma prendono in considerazione la percentuale di punti ottenuti sul massimo di quelli ottenibili. Ciò al fine di rendere confrontabili tra loro tutte le diverse componenti della valutazione complessiva. In questo senso occorre ricordare che il massimo punteggio ottenibile dai candidati è di 100 punti, ripartiti in 20 punti per i titoli, 80 per le prove. Va anche ricordato che il punteggio minimo previsto per il titolo di studio è di 5 punti. In media, i valutati hanno ottenuto il 45,6% del punteggio massimo attribuibile per il test, e solo il 33,5% del massimo ottenibile per i titoli. Nella valutazione complessiva, la percentuale di punteggio ottenuto è del 43,7%. Non emergono differenze significative tra i maschi e le femmine. Ovviamente, gli ammessi fanno registrare punteggi significativamente superiori a quelli dei valutati. Il punteggio medio complessivo degli ammessi è infatti pari al 62,9% del massimo ottenibile (52,8% il dato relativo ai titoli, 64,8% quello relativo al test). Contrariamente a quanto rilevato per i valutati, tra gli ammessi si denota una certa migliore performance delle femmine, che fanno registrare votazioni di 2-4 punti migliori di quelle dei loro colleghi. Il differenziale tra ammessi e valutati nel loro complesso è di circa 19 punti (19,3 per i titoli, 19,2 per il test e per il punteggio totale). Il differenziale appare alquanto più ridotto per i maschi (17,9 per i titoli, 15,7 per il test e 16,1 per il totale) che per le femmine, per le quali si attesta intorno ai 20,0-25,5 punti. RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

8 Tavola 6 - Punteggi medi per ripartizione geografica (percentuali sul massimo) Test Titoli Totale Nord 43,8 35,2 42,4 Centro 48,2 34,3 46,0 Sud 42,1 30,1 40,2 Italia 45,6 33,5 43,7 Nord 64,9 55,5 63,4 Centro 65,2 55,2 63,6 Sud 64,0 45,2 61,0 Italia 64,8 52,8 62,9 Dal punto di vista territoriale, l'analisi mette in luce alcune specificità interessanti. Per quanto riguarda i valutati, si rileva che al Sud i punteggi medi sono di oltre 3 punti inferiori a quelli nazionali, sia nei titoli, sia nel test e nella valutazione complessiva; al contrario nel Centro si evidenzia una buona performance complessiva (46,0%, contro il 43,7% registrato a livello nazionale), sostenuta dalla buona valutazione media nel test (48,2%, contro il 45,6% nazionale). Per quanto riguarda gli ammessi, si conferma al Sud la valutazione più bassa in entrambe le componenti di valutazione; in particolare nettamente inferiore risulta, rispetto a quello nazionale, il dato relativo ai titoli (45,2%, contro 52,8%). Considerando che ai titoli rilasciati dalla Scuole dirette a fini speciali nelle Scienze infermieristiche (Dai, Iid, Ddsi ecc.) sono attribuiti 3 dei 20 punti disponibili, sul dato potrebbe aver influito la minor presenza di tale requisito tra i colleghi che hanno partecipato alla selezione nel Sud. Relativamente al Centro, si registra invece un riallineamento sulle posizioni medie nazionali. I differenziali tra ammessi e valutati registrati nelle varie ripartizioni appaiono non troppo dissimili da quelli già visti a livello nazionale. Tuttavia, va segnalato che al Sud il divario tra ammessi e valutati è di circa 3 punti inferiore a quello registrato al Centro e al Nord. RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

9 Tavola 7 - Punteggi medi per età (percentuali sul massimo) Età (anni) Test Titoli Totale fino a 30 anni 44,6 22,3 41, anni 46,0 29,6 43, anni 46,3 34,5 44, anni 44,8 37,1 43,6 46 anni e più 45,9 42,0 45,3 fino a 30 anni 44,6 22,3 41,1 fino a 30 anni 67,4 25,1 60, anni 62,7 44,6 59, anni 67,7 54,9 65, anni 65,2 55,5 63,6 46 anni e più 62,7 59,4 63,0 Totale 64,8 52,8 62,9 I punteggi relativi al test non sembrano influenzati positivamente dall età. Infatti, se per i valutati non si evidenzia nessuna particolare correlazione e i punteggi medi sono sostanzialmente gli stessi nelle varie classi di età, per gli ammessi si osserva un'influenza negativa, a partire dai 40 anni di età. Con tutta evidenza, l'età svolge invece un ruolo determinante ai fini di una buona valutazione dei titoli. La progressione in questo senso è costante lungo le diverse classi di età, sia per i valutati che per gli ammessi. Il punteggio relativo medio passa infatti, per i primi, dal 22,3% della classe 0-30 anni al 42,0% della classe 46 anni e più e, per i secondi, dal 25,1% al 59,4%, con una progressione ancora più marcata. Nel complesso, il punteggio finale risulta crescere con l età, in misura comunque limitata. Per i valutati, in particolare, tra la classe di età più giovanile (fino a 30 anni di età) e quella più matura (oltre i 45 anni) lo scarto in termini di punteggio complessivo è di 4,2 punti (dal 41,1% al 45,3%), sufficienti a determinare, come visto, tassi di ammissione crescenti al crescere dell età. RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

10 Tavola 8 - Dettaglio dei punteggi per sesso (percentuale sul massimo) Dettaglio del test Dettaglio dei titoli Teoria-pratica Logica Regolamentazi one esercizio Matematicastatistica Scienze umane Titolo di studio DAI Titoli accademici Funzione apicale Esercizio professionale Maschi 45,9 52,7 51,8 37,7 37,4 32,9 13,9 29,2 8,4 81,2 Femmine 46,3 49,5 48,9 36,2 38,8 41,8 10,7 27,3 7,0 78,8 Totale 46,2 50,4 49,8 37,1 38,4 39,2 11,7 27,9 7,5 79,6 Maschi 60,6 72,1 75,3 41,3 51,1 26,3 51,3 65,4 28,5 92,8 Femmine 70,4 78,3 76,2 44,3 63,1 37,3 42,3 60,6 26,1 92,3 Totale 66,2 75,3 75,2 42,6 58,1 33,4 45,5 62,3 26,9 92,4 I dati sul dettaglio dei punteggi medi ottenuti dagli ammessi per i singoli titoli e le singole prove sono relativi a 415 ammessi (per le prove) e 220 ammessi (per i titoli); i dati sul dettaglio dei punteggi medi ottenuti dai valutati per i singoli titoli e le singole prove sono invece relativi a valutati (per le prove) e valutati (per i titoli). Facendo riferimento ad insiemi diversi, i dati sul dettaglio dei punteggi ottenuti per i singoli titoli e delle singole prove non possono essere confrontati con quelli calcolati per il complesso dei titoli e delle prove. Per quanto riguarda la valutazione dei titoli, le differenze di genere si propongono con modalità analoghe tra i valutati e tra gli ammessi. Nella valutazione del titolo di studio, che prevede da 5 a 7 punti per il titolo di infermiere professionale/vigilatrice d infanzia, 6 per i diplomi universitari e 7 per la laurea di primo livello, le femmine ottengono un punteggio notevolmente più alto dei maschi (8,9 punti di differenza tra i valutati, 11,0 tra gli ammessi). Al contrario i maschi si vedono attribuire in maniera superiore alle femmine i 3 punti previsti per il possesso del titolo di dirigente; ciò avviene in modo più marcato tra gli ammessi, dove il differenziale è di 9 punti percentuali. I titoli accademici (valutabili fino ad un massimo di 2 punti) tendono a compensare il divario di genere rilevato per il titolo di studio la percentuale più alta del titolo di studio, anche qui in misura più evidente tra gli ammessi. Per quanto riguarda invece i punteggi attribuiti alla funzione apicale e all esercizio professionale (fino a 4 punti di valutazione per ciascuno) non si evidenziano particolari disomogeneità tra maschi e femmine. Va tenuto comunque presente che in fase di prima applicazione la valutazione della funzione apicale potrebbe essere stata diversa tra i vari Atenei, che hanno riconosciuto come apicale sia la funzione di coordinamento che quella di dirigente. Sempre relativamente ai titoli, i punteggi più elevati ottenuti dai valutati (in rapporto al massimo ottenibile) si registrano per l'esercizio professionale (79,6%) ed il titolo di RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

11 studio (39,1%); quelli più bassi sono invece relativi allo svolgimento di funzioni apicali (7,5%) e al possesso del titolo di dirigente (11,7%). Per quanto riguarda gli ammessi, le valutazioni più elevate si rilevano per l esercizio professionale (92,4%), i titoli accademici (62,3%) e il possesso del titolo di dirigente (45,5%). I maggiori differenziali tra ammessi e valutati si registrano in relazione al possesso dei titoli di Dai, Iid, Ddsi, e ai titoli accademici, che fruttano agli ammessi un guadagno medio intorno ai 34 punti percentuali ciascuno. Gli ammessi scontano però una valutazione più bassa del titolo di studio, di circa 6 punti percentuali. Molto più omogenei risultano, per i valutati e gli ammessi, i punteggi ottenuti nelle prove, anche se per le prove di matematica-statistica e sulle scienze umane si rilevano punteggi di circa punti percentuali inferiori a quelli delle altre prove. Per i valutati nel loro complesso i punteggi medi si situano intorno al 40-50% del massimo teorico, senza particolari differenze tra maschi e femmine. I punteggi medi degli ammessi mostrano un guadagno medio rispetto ai valutati di circa punti percentuali. Fa eccezione il punteggio relativo alla prova matematico-statistica, per la quale il vantaggio risulta molto più contenuto (5,5 punti). L'omogeneità tra i sessi rilevata per i valutati, si attenua considerevolmente per gli ammessi, tra i quali le femmine mostrano punteggi medi alquanto migliori di quelli ottenuti dai loro colleghi maschi. I divari più elevati si registrano per la prova sulle scienze umane (63,1% contro 51,1%), per quella teorico-pratica (70,4% contro 60,6%) e per quella di logica (78,3% contro 72,1%). RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

12 Tavola 9 - Dettaglio dei punteggi per età (percentuali sul massimo) Dettaglio test Dettaglio titoli Teoria-pratica Logica Regolamentazione esercizio Matematicastatistica Scienze umane Titolo di studio DAI Titoli accademici Funzione apicale Esercizio professionale ,5 49,4 45,2 36,8 38,2 75,0 3,3 8,5 3,7 42, ,1 49,7 50,0 39,7 37,7 42,2 6,1 18,3 4,0 77, ,8 52,3 49,6 40,3 39,3 32,6 10,6 27,1 5,6 85, ,2 49,8 49,4 33,9 37,3 29,7 13,4 37,0 7,7 89, ,9 50,5 54,1 34,6 39,6 26,5 22,9 43,1 15,7 91,7 Totale 46,2 50,4 49,8 37,1 38,4 39,2 11,7 27,9 7,5 79, ,8 80,4 79,5 46,6 60,5 75,5 7,2 30,2 10,4 37, ,5 77,2 67,4 39,8 50,8 47,7 32,9 28,5 9,4 81, ,9 78,3 76,4 48,5 63,0 19,1 58,6 58,8 18,9 99, ,1 73,9 75,0 44,6 61,6 35,5 35,9 70,7 22,2 95, ,0 73,4 77,8 38,5 55,7 26,9 56,3 72,4 39,9 99,8 Totale 67,2 75,3 75,2 42,6 58,1 33,4 45,5 62,3 26,9 92,4 I dati sul dettaglio dei punteggi per età confermano quanto già osservato a livello aggregato nella tavola 7. La scarsa influenza dell età ai fini dell ottenimento di buoni punteggi nel test si manifesta in modo diffuso nelle varie prove previste, sia per i valutati che per gli ammessi. Tuttavia, tra gli ammessi si rileva una certa migliore performance dei giovani fino a 30 anni. Tale superiorità emerge in particolare nelle prove teorico-pratiche e in quelle di logica e di regolamento di esercizio, nelle quali i giovani ottengono le valutazioni più alte in assoluto. Tale evidenza non si manifesta invece per i valutati, tra i quali la performance nelle prove pratiche tende anzi a crescere leggermente fino ai 40 anni, per poi stabilizzarsi al ribasso. Per quanto riguarda i titoli, l influenza positiva dell età sui punteggi si manifesta in tutti gli ambiti di valutazione, ad esclusione del titolo di studio. Per quest ultimo, la valutazione media (sul massimo teorico) decade infatti in modo molto significativo con l età, sia per i valutati che per gli ammessi, passando da valori intorno al 75% registrato per i giovani sotto i 30 anni al 26-27% rilevato per gli ultraquarantacinquenni. Per tutti gli altri titoli valutabili, invece, i punteggi crescono in modo deciso con l età, fino a raggiungere il massimo nella classe di età più elevata. Tale andamento caratterizza sia i valutati che gli ammessi. RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

13 Tavola 10 - Principali caratteristiche dei DAI; confronto con il totale dei valutati Con titolo DAI, IID Totale Sesso Maschi 38,9 45,5 28,2 31,9 Femmine 61,1 54,5 71,8 68,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Età 0-40 anni 27,3 29,1 58,2 42, anni 56,4 53,7 34,9 47,1 51 anni e più 16,4 17,1 6,9 10,2 Età media (anni) Maschi 44,1 45,7 39,1 41,6 Femmine 44,1 44,6 38,1 41,3 Totale 44,1 45,1 38,4 41,4 Le informazioni a disposizione, relative a valutati, consentono di stimare la percentuale dei valutati in possesso del titolo di Dai, Iid e Ddsi (semplicemente Dai nel seguito), che risulta pari all 11,6%. Tra i Dai valutati, la quota di femmine è del 61,1%; tra quelli ammessi del 54,5%. Entrambe le percentuali sono significativamente inferiori a quelle registrate per il complesso dei valutati e degli ammessi, rispettivamente pari al 71,8% e al 68,1%. Si evidenzia quindi, per i Dai, una significativa maggiore presenza di maschi. Oltre metà dei Dai ha un età compresa tra i 41 e i 50 anni, ma più di uno su quattro ha meno di 40 anni. L età media risulta di 44,1 anni tra i valutati e di 45,1 anni tra gli ammessi. Le differenze di genere risultano minime. Rispetto al complesso dei valutati, i Dai denunciano un età maggiore di 6 anni circa. Tra gli ammessi il divario si riduce tuttavia a meno di 4 anni. RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

14 Tavola 11 - Tassi di ammissione dei DAI per sesso ed età; confronto con il totale dei senza titolo e dei valutati Con titolo DAI, IID Senza titolo Totale valutati Sesso Maschi 43,3 6,9 10,9 Femmine 36,6 5,8 9,1 Età fino a 40 anni 36,7 3,6 6, anni 40,3 8,4 13,2 51 anni e più 37,3 13,8 19,4 Totale 38,7 5,8 9,6 Il tasso di ammissione dei Dai (38,7%) risulta nettamente superiore a quello dei valutati senza titolo (5,8%) e del complesso dei valutati (9,6%). Particolarmente elevato risulta il tasso di ammissione dei maschi (43,3%) che si colloca circa 7 punti percentuali al di sopra di quello delle femmine (36,6%). Tale divario appare una caratteristica specifica dei Dai, poiché per i valutati senza titolo e per il complesso dei valutati maschi e femmine denunciano un tasso di ammissione simile. Relativamente all età, non emergono differenze significative tra i tassi di ammissione dei Dai nelle diverse classi di età. L età non ha quindi costituito, per i Dai, un fattore premiante ai fini dell ammissione, contrariamente a quanto avvenuto per gli altri valutati, per i quali il tasso di ammissione cresce in modo molto significativo con l età. RAPPORTO FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

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