GIUNTA REGIONE MARCHE DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO ATTIVITÀ ITTICHE, COMMERCIO E TUTELA DEL CONSUMATORE, CACCIA E PESCA SPORTIVA

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1 GIUNTA REGIONE MARCHE DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO ATTIVITÀ ITTICHE, COMMERCIO E TUTELA DEL CONSUMATORE, CACCIA E PESCA SPORTIVA PROGRAMMAZIONE SFOP 2000/2006 INTERVENTI A SOSTEGNO DEL SETTORE ITTICO (REG. CE N. 2792/1999) ASSE: 4 MISURA: 4.6 AZIONI INNOVATIVE BANDO: DGR N.319 DEL 02/03/2005 DOCUP SFOP 2000/2006 REGIONI FUORI OB. 1. DDS: 356 DEL 13/09/2005 PROGETTO DI RICERCA Sperimentazione commerciale di un sacco a maglia quadra per migliorare la selettività della pesca a strascico nella Regione Marche (PRATICA N. 05 MI ) OPERATORE SCIENTIFICO: CNR ISMAR Sezione Pesca di Ancona Largo Fiera della Pesca Ancona Tel. +39 (071) Fax +39 (071) RESPONSABILE SCIENTIFICO: ALESSANDRO LUCCHETTI Tel. +39 (071) a.lucchetti@ismar.cnr.it PROPONENTE: GIUSEPPE GIORDANO E AGOSTINO GRECO SNC Via Marconi Ancona RAPPORTO FINALE SETTEMBRE 2006 A CURA DI: ALESSANDRO LUCCHETTI, GABRIELE BUGLIONI, ANTONELLO SALA Questo studio è stato condotto con il contributo della Regione Marche, Servizio Attività Ittiche, Commercio e Tutela del Consumatore, Caccia e Pesca Sportiva, esso non riflette necessariamente il punto di vista dell amministrazione e non anticipa in alcun modo le future decisioni gestionali. il presente volume non è una pubblicazione e pertanto l utilizzazione dei dati in esso contenuti è sottoposta all autorizzazione scritta del responsabile dell unità operativa o dell Amministrazione

2 INDICE GENERALE 1. PARTECIPANTI ALLA RICERCA RINGRAZIAMENTI INTRODUZIONE OBIETTIVI DELLA RICERCA MATERIALI E METODI...5 Determinazione della densità lineare dei materiali tessili... 5 Descrizione dell attrezzatura da pesca utilizzata durante le prove in mare... 6 Prove in mare Metodo sperimentale di determinazione della selettività Analisi statistica della selettività: metodo Covered codend Analisi esplorativa preliminare dei dati di selettività delle cale replicate Analisi dell efficienza e della ricchezza specifica (Richness) RISULTATI...23 Caratteristiche fisiche della rete impiegata per la costruzione dei sacchi Comportamento e prestazioni della rete durante le fasi di pesca Parametri di selettività di Merluccius merluccius (Nasello o merluzzo) Influenza di alcune variabili esplicative (fixed effects) sui parametri di selettività Efficienza di pesca Ricchezza specifica (Richness) DISCUSSIONI E CONCLUSIONI CONSIDERAZIONI DEL PESCATORE PROFESSIONISTA BIBLIOGRAFIA GLOSSARIO APPENDICE A: DESCRIZIONE DELL AREA ESPLORATA APPENDICE B: PRINCIPALI PARAMETRI GEOMETRICI E FISICO-MECCANICI DELLA RETE DA PESCA SPERIMENTATA IN MARE...43

3 1. PARTECIPANTI ALLA RICERCA (in ordine alfabetico) Cognome Buglioni Giordano Giordano Lucchetti Micucci Palumbo Piersimoni Sala Nome Gabriele Giuseppe Antonio Alessandro Domenico Vito Arnaldo Antonello 2. RINGRAZIAMENTI Si ringraziano sentitamente per la fattiva collaborazione prestata durante le diverse fasi degli esperimenti in mare tutti i ragazzi dell equipaggio del Motopesca Orizzonte, senza i quali probabilmente la tempesta avrebbe preso il sopravvento sulla ricerca. Un ulteriore ringraziamento al Responsabile di Sezione Dr. Enrico Arneri e a tutto il Servizio Amministrativo del CNR-ISMAR, Sede di Ancona. Si ringrazia, infine, la Regione Marche per aver reso possibile, con il suo contributo economico, la realizzazione di questo progetto. Tale ringraziamento va esteso in particolare, per il supporto e la disponibilità mostrata, alla Dr.ssa Laura Gagliardini e al Dr. Giacomo Candi. 1

4 3. INTRODUZIONE Nell ultimo decennio la comunità scientifica internazionale ha rivolto una particolare attenzione verso l impatto delle diverse attività di pesca sull ambiente marino; infatti se fino a qualche anno fa l incidenza della pesca sugli habitat marini sembrava ininfluente, attualmente questa viene considerata paragonabile ad un inquinamento antropico. Le attività di pesca nel Mediterraneo stanno attualmente sfruttando, tramite l uso contemporaneo o consecutivo di varie pratiche alieutiche, tutte le risorse e le zone di pesca disponibili fino a una profondità di oltre 800 metri. Fino a tempi recenti, la graduale estensione delle attività a zone di pesca lontane dalla costa e lo sfruttamento di nuovi stock o di nuove parti di stock sovrasfruttati hanno assicurato un potenziale di sviluppo per la pesca nel Mediterraneo. Nonostante l elevato sfruttamento di numerose risorse, solo pochi gli stock venivano scientificamente dichiarati a rischio di esaurimento. Questa capacità a lungo termine di tenuta delle attività di pesca del Mediterraneo, dove non si è verificato sinora alcun drastico esaurimento delle risorse bersaglio, fatta eccezione per l'acciuga verso la metà degli anni 80, viene generalmente spiegata con il fatto che una parte degli stock di individui adulti è rimasta probabilmente inaccessibile alle reti da traino. La situazione è tuttavia rapidamente cambiata nell ultimo decennio e nel Mediterraneo l attuale modello di sfruttamento si è rivelato inadeguato poiché non consente di garantire un attività di pesca sostenibile nel tempo; infatti, nonostante l aumento progressivo osservato negli ultimi anni della tecnologia a bordo con l impiego sempre più diffuso di sistemi elettronici per localizzare il pesce, l incremento dello sforzo di pesca, in termini di potenza dei motori, la produzione totale e i tassi di cattura hanno registrato una costante diminuzione tanto che alcuni stock ittici versano attualmente in una situazione di grave depauperamento. Ad esempio, in alcune delle zone più produttive come l Adriatico e lo stretto di Messina, i tassi di cattura globali per unità di sforzo sono diminuiti di oltre il 60%. Il mare Adriatico in particolare presenta alcuni elementi fisico-geografici ed ecologici che rendono l attività di pesca esercitata in questo bacino del tutto particolare rispetto al resto della Comunità Europea; i fondali poco profondi e privi di asperità, soprattutto nel bacino centrosettentrionale, consentono agli attrezzi al traino un ampia accessibilità alle risorse bentoniche e demersali che pertanto risultano estremamente vulnerabili. Tuttavia la pesca in Mediterraneo rappresenta un attività fondamentale per ragioni economiche, sociali e culturali; infatti, la flotta peschereccia mediterranea pur rappresentando un modesto 22% dell'intera flotta comunitaria in termini di stazza e 34% in termini di potenza motrice, costituisce un importante frazione della flotta complessiva in numero di imbarcazioni (46%). Da questi dati si osserva che in media i pescherecci mediterranei sono più piccoli che nel resto della Comunità e che la maggior parte della flotta è costituita da imbarcazioni rientranti nell ambito della piccola pesca costiera. Tuttavia la frazione più abbondante delle catture proviene da pescherecci a strascico di medie dimensioni; in particolare la flotta a strascico anconetana è costituita da motopescherecci aventi dimensioni medio-grandi, caratterizzati da una stazza lorda media di 50 TSL ed una potenza motore media di circa 300 kw. Gli sbarchi mediterranei rappresentano in ambito Comunitario un modesto 12%, tuttavia il loro valore economico è ben più alto. Ciò è dovuto probabilmente al fatto che nel Mediterraneo per tradizione anche i pesci di piccola taglia sono generalmente destinati al consumo ed hanno pertanto un valore commerciale considerevole. La commercializzazione di specie al di sotto della taglia minima commerciabile è diretta responsabile di un attività di pesca a strascico che soprattutto negli ultimi anni è stata indirizzata verso la cattura anche di giovanili e specie bycatch con risvolti negativi sulla maggior parte degli stock ittici. Quest ultimo aspetto riveste un importanza fondamentale: la protezione del novellame è essenziale per garantire sia il potenziale produttivo degli stock che una sufficiente presenza di adulti. L impatto dello strascico è però ben più vasto poiché a livello ecosistemico questa attività di pesca va ad interessare anche specie che non hanno alcuna rilevanza commerciale ma che comunque rivestono un ruolo fondamentale nelle diverse reti trofiche. Non a caso alcune importanti pubblicazioni come il Codice di condotta FAO (1995) per 2

5 una pesca responsabile riportano la necessità che le misure gestionali dovrebbero non soltanto assicurare la conservazione delle specie bersaglio ma anche delle specie appartenenti al medesimo ecosistema o dipendenti da specie bersaglio o ad esse associate. Da questo concetto emerge chiara la necessità di ridurre non solo la cattura dei giovanili, ma anche la percentuale dei rigetti in mare (lo scarto di pesca), che in alcuni casi supera abbondantemente il 50% della cattura totale in peso. La salvaguardia delle classi giovanili e del bycatch può essere perseguita con misure che prevedono l interdizione alla pesca in determinate aree e periodi (fermo biologico), oppure l intervento diretto sulle caratteristiche tecniche degli attrezzi. Il Codice di condotta FAO (1995) per la pesca responsabile suggerisce Pratiche e attrezzi della pesca selettivi e sicuri per l ambiente dovrebbero essere ulteriormente sviluppati ed appropriatamente applicati al fine di mantenere la biodiversità e di conservare la struttura della popolazione e l'ecosistema acquatico e proteggere la qualità del pesce. L obiettivo principale delle misure tecniche di conservazione è pertanto quello di aumentare la selettività degli attrezzi e ridurre le catture di novellame, di altre fasi giovanili e dei rigetti in mare. Per i pescherecci con reti a strascico, dato il carattere multispecifico della pesca mediterranea e la taglia ridotta di alcune specie anche allo stadio adulto, l adozione di maglie di apertura superiore a 40 mm comporterebbe perdite economiche sostanziali, almeno a breve termine, e sarebbe dunque di difficile attuazione. Per questo motivo occorre anzitutto migliorare la concezione degli attrezzi e le modifiche possibili: finestre, pannelli selettivi e di separazione, rapporto di armamento tra il sacco e l avansacco, la struttura e forma delle maglie, ecc. Nel Piano d azione per la conservazione e lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mediterraneo (COM 589/2003; attualmente ancora in fase di rielaborazione), che modifica i Reg. CE 2847/93 e 973/2001, la Commissione Europea ha delineato i principali elementi della futura politica comune della pesca nel Mediterraneo, dando particolare risalto alla strategia di conservazione. Il Piano d'azione ha evidenziato la specificità del Mediterraneo tenendo conto delle diverse situazioni biologiche, geografiche, sociali e giuridiche della regione. Gli elementi fondamentali del piano prevedono, tra l altro, l aggiornamento del regolamento sulle misure tecniche applicabili nel Mediterraneo (Reg. CE 1626/94) e la possibile estensione della giurisdizione degli Stati membri in materia di pesca nel Mediterraneo. Per quanto riguarda la pesca a strascico, che rappresenta l attività di pesca più importante in termini di stazza e di rendimenti di pesca, la proposta di regolamento del Consiglio per migliorare la selettività delle reti trainate, prevede una strategia in due tempi per portare entro il 2009 l attuale maglia regolamentare da 40 mm di apertura a 60 mm (COM 589/2003). Alcune modifiche al Piano suddetto sono state proposte dal Parlamento Europeo prima della stesura finale del nuovo Regolamento; in particolare la nuova proposta inerente le reti trainate prevede dall 1 Gennaio 2007 l introduzione di una pezza di rete a maglia quadra da 40 mm nel sacco o di una rete a maglia a losanga da 50 mm. L utilizzo di sacchi con maglie armate al quadrato o di pannelli di rete a maglia quadra applicati alla parte superiore dell avansacco è stata già sperimentata con successo in alcuni paesi del Nord Europa (Strange, 1978; Robertson, 1993); infatti la maglia quadra si dispone durante la strascicata con i lati paralleli e perpendicolari alla direzione di traino rimanendo più aperta rispetto a una tradizionale maglia a losanga (che invece sottoposta alle forze di traino rimane praticamente chiusa), e consentendo quindi la fuga degli esemplari di dimensioni più piccole. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che la sopravvivenza degli individui che riescono a fuoriuscire dal pannello a maglia quadra (BACOMA panel) è molto alta (Suuronen et al., 2005). Nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, l efficacia di questa soluzione tecnica nel ridurre la cattura di pesci di piccola taglia ha portato già da alcuni anni all applicazione di una legislazione specifica sulla pesca che regola l utilizzo di pannelli a maglia quadra. Nel Mediterraneo sono purtroppo ancora esigue le informazioni relative alla sperimentazione e alla selettività di reti a strascico con sacchi a maglia quadra (Petrakis and Stergiou, 1997), per cui sono ancor sconosciuti i risvolti pratici che questa soluzione potrebbe comportare. 3

6 La maggior parte degli studi condotti fino ad oggi in Italia sulla selettività delle reti a strascico era orientata principalmente alla conoscenza della lunghezza di ritenuta al 50% (L 50 ) delle principali specie commerciali, al variare di alcuni parametri come l apertura delle maglie, la velocità di traino, la circonferenza del sacco, il rapporto di armamento sacco/avansacco, ecc. Tuttavia la complessità delle comunità bentoniche e più in generale l elevata multispecificità degli ecosistemi marini del Mediterraneo, ed in particolare del Mare Adriatico, non ha permesso, durante questi anni, un approccio precauzionale attuabile che potesse significativamente aumentare la selettività degli attrezzi da pesca, attraverso modifiche tecniche degli attrezzi commerciali attualmente in uso. In molte esperienze è mancato l intervento di una ricerca alieutica che mettesse in comunicazione il mondo della ricerca e con i professionisti, in genere piuttosto scettici riguardo ai risultati ottenuti dalla comunità scientifica e alle conseguenti proposte. La conoscenza delle conseguenze che l introduzione di un sacco a maglia quadra potrebbe avere dal punto di vista commerciale è un esigenza molto sentita dalle marinerie italiane. I risultati del presente progetto di ricerca, volto alla sperimentazione di un sacco a maglia quadra, potrebbero consentire di valutare le eventuali differenze rispetto alla tradizionale rete a strascico sia in termini di rendimenti che di selettività, consentendo di poter intervenire per apportare modiche e perfezionamenti. In particolare, attraverso una sostanziale modifica progettuale dell attrezzo tradizionale e l installazione a bordo di tecnologie, si è cercato di mettersi nella condizione tecnicoscientifica e di fattibilità operativa capace di risolvere le richieste di una flotta commerciale ed i condizionamenti sopra elencati. I risultati della sperimentazione avranno una ricaduta su tutto il settore peschereccio marchigiano a strascico fortemente interessato alla tematica suddetta. 4. OBIETTIVI DELLA RICERCA Lo scopo della ricerca è quello di valutare se un sacco a maglia quadra possa effettivamente determinare una maggiore possibilità di fuga dalla rete per gli individui giovanili, ma anche una riduzione delle catture bycatch, con particolare riguardo allo scarto di pesca. Inoltre, in vista del futuro Regolamento per la pesca Mediterranea, che prevedrà l introduzione al sacco di maglie montate al quadrato, si è valutato indicativamente se una rete armata con sacco a maglia quadra possa avere un applicazione pratica e consentire rendimenti di pesca tali da essere proposta per la pesca commerciale professionale. Il progetto si inserisce nel quadro della misura 4.6 Azioni innovative e si propone come iniziativa pilota nell ambito degli interventi inerenti il settore ittico che prevedono la messa a punto di tecniche di pesca più selettive volte alla conservazione delle risorse alieutiche. Dal punto di vista dell impatto ecologico dell attrezzo il progetto intende valutare l efficienza di utilizzo sull insieme, secondo la formula: C E. U. E. = C + D dove per E.U.E. (Ecological Use Efficiency) si intende l efficienza di utilizzo dell attrezzo da pesca in termini ecologici, per C la parte commerciale delle catture e per D lo scarto. 4

7 5. MATERIALI E METODI Il progetto della durata complessiva di un anno ha avuto inizio il 15 settembre 2005 ed è stato suddiviso in quattro fasi: Prima fase Ricerca dei materiali più idonei per la costruzione dei sacchi a maglia quadra e realizzazione degli stessi (durata 3 mesi). Durante la prima fase del progetto si è provveduto alla progettazione e alla costruzione di un sacco tradizionale con maglia a losanga, di un sacco sperimentale a maglia quadra. La rete a strascico da utilizzare durante le prove in mare, alla quale montare alternativamente i due sacchi, era una rete a strascico tradizionalmente utilizzata dalla marineria anconetana. Nel corso di questa fase iniziale, per consentire una scelta più appropriata del materiale da utilizzare per la costruzione del sacco sperimentale, si è fatto affidamento sui risultati di precedenti ricerche (Ferretti et al., 2005) durante i quali erano stati eseguiti alcuni test in laboratorio per la determinazione delle principali caratteristiche fisico-meccaniche (carico di rottura, allungamento e tenacità) di una serie di materiali tessili attualmente in commercio. In particolare era stata effettuata una valutazione comparativa della resistenza della maglia quadra e della maglia a losanga ed in funzione di ciò era stato dimensionato il filato ottimale per la costruzione dei due sacchi. I due sacchi da testare in mare sono stati realizzati a partire dalla stessa pezza di rete, in modo tale che i risultati di efficienza e selettività fossero influenzati esclusivamente dalla diversa conformazione di maglia e non da altri parametri. In fase progettuale, per lo studio della selettività dei due sacchi si è scelto di utilizzare il metodo del coprisacco (Covered codend method; Pope et al., 1975). Alla fine di questa prima fase è stato quindi dimensionato un coprisacco da poter essere utilizzato sui due sacchi nelle prove di selettività della fase successiva. Seconda fase Prove in mare su Motopeschereccio commerciale (durata 3 mesi). Al fine di valutare il comportamento dell attrezzatura durante le fasi di pesca ed apportare eventuali modifiche, la prima uscita in mare sul Motopeschereccio Orizzonte è stata dedicata al controllo delle prestazioni dell attrezzatura in tempo reale montando sulla rete e sui divergenti sensori Scanmar. Dal 27 febbraio al 20 marzo 2006 sono state effettuate le prove comparative di selettività ed efficienza dei due sacchi. Complessivamente sono state eseguite 18 cale (8 con sacco tradizionale e 10 con sacco sperimentale), tutte realizzate al largo di Ancona intorno ai 70 m di profondità. Nel protocollo generale si è previsto inoltre di formulare per ciascuna delle specie censite nella cattura una valutazione comparativa dell efficienza dei due sacchi testati in mare in termini di peso e numero di esemplari. Lo studio della selettività è stato invece adeguatamente approfondito solo per una specie bersaglio: Merluccius merluccius (Nasello o merluzzo). Terza fase analisi delle catture (durata 3 mesi) In questa fase sono state analizzate in laboratorio le catture dei cover e degli scarti di pesca. Quarta fase - Analisi dei dati e redazione del rapporto finale (durata 3 mesi). La fase finale ha previsto l analisi dei dati registrati a bordo, di quelli ottenuti dalle analisi di laboratorio e quelli di selettività ed efficienza. Infine si è provveduto alla stesura del rapporto finale. Oltre ai risultati delle prove di selettività ed efficienza dei sacchi sperimentati, il rapporto finale contiene una relazione dettagliata dei parametri geometrici ed idrodinamici della rete in fase di pesca. Determinazione della densità lineare dei materiali tessili Il materiale in poliammide impiegato per il confezionamento dei due sacchi (tradizionale e sperimentale) è stato sottoposto ad una serie di test in laboratorio per analizzarne la densità lineare. Nel presente studio, la determinazione della densità lineare è in accordo con la norma tecnica UNI 8747 Reti da pesca Determinazione del titolo risultante (massa per unità di lunghezza) della rete senza nodo. 5

8 In pratica, il titolo è stato calcolato per mezzo della bilancia Mettler M5SA e del sistema di videoanalisi KS100 Carl Zeiss: i campioni sono stati ricavati tagliando i lati di maglia ed escludendo gli incroci tra le catenelle (giunzioni). Il modello M5SA è una microbilancia con fondo scala di 20 g e precisione mg ed è stata utilizzata per pesare i campioni di filato presi dalle pezze di rete. Il sistema di elaborazione immagini KS100 Carl Zeiss è stato utilizzato per la determinazione della lunghezza dei campioni della maglia: l immagine del lato della maglia, acquisita per mezzo di una video camera, è elaborata da uno specifico programma per il processamento delle immagini. La densità lineare è espressa in R tex che esprime il peso in grammi di 1000 m di filo (UNI 8747). Descrizione dell attrezzatura da pesca utilizzata durante le prove in mare Nel corso del 2005 sono stati progettati e realizzati un sacco tradizionale con maglia a losanga ed un sacco sperimentale con maglia quadra (Figura 1). Per la costruzione dei sacchi con maglia a losanga e con maglia quadra, è stata utilizzata la stessa pezza di rete avente un apertura di maglia nominale da 40 mm circa. Figura 1 - Particolare di una cattura del sacco a maglia quadra. Il sacco a maglia quadra è stato costruito partendo da una tradizionale pezza di rete con maglia a losanga poi ruotata di 45 in modo tale da ottenere durante il traino lati paralleli e perpendicolari alla direzione del flusso di acqua (Figura 2). Per la costruzione dei due sacchi si è fatto ricorso alla stessa pezza di rete in modo tale che i risultati ottenuti fossero influenzati esclusivamente dall utilizzo di una diversa conformazione di maglia e non ad esempio da un diverso materiale o da una diversa apertura di maglia. Figura 2 - Confezionamento del sacco a maglia quadra da una pezza di rete con maglia a losanga. 6

9 La progettazione del sacco con maglia quadra richiede, per una corretta interpretazione, la definizione di maglia in relazione alla maglia a losanga così come è specificato in Figura 3. Durante le prove in mare, i due sacchi sono stati armati alternativamente su una rete a strascico, progettata rispettando, quanto più possibile, il modello tradizionale usato commercialmente dalle marinerie anconetane. Il piano della rete e dei sacchi impiegati durante la ricerca e le loro caratteristiche tecniche sono illustrati in 5 passi Mesh Num. Mesh size [mm] Linear Density [RTex] /42 AN AN AN AN m 23.1 m Lima dei sugheri: PE, Ø=24 mm Sideline: PA Ø=16 mm Lima dei piombi: cavo misto, Ø=36 mm, Floats: N.42 Ø=130 mm - N.3 Ø=160 mm Weitght: N kg leads 9 passi AN AN m Linear Density [RTex] Mesh size [mm] Mesh Num AN SS N 2B N 2B PA Knotless N 2B N 2B m AN SP AN N 2B N 2B m PA Knotless N 2B AN 240 Fodera N 2B C 48 PA # 120 mm N 2B x 1B2T x 1B2T AN AN 1N2T PA Knotted 1N2T AN Ø = 5mm N 2B 1N 2B 130 SS PA Knotless SP 1N 2B Ø = 5mm N 2B Ø = 4mm PA Knotted 40 4 Sacco tradizionale Sacco sperimentale Mesh Num. Measured mesh opening [mm] Linear Density [RTex] AN 310 C 310 AB 70 C Linear Density [RTex] Figura 4. La rete a strascico utilizzata, di tipo italiana tradizionale, è formata da due pannelli uno superiore (cielo) e l altro inferiore (tassello). Per permettere alla rete di avere maggiore aderenza con il fondo, il cielo viene solitamente progettato più corto di circa il 22% rispetto al tassello, in modo tale che il Measured mesh opening [mm] Mesh Num. 7

10 traino mandi in tensione principalmente la lima da sughero lasciando in bando quella da piombi. Inoltre, il cielo è molto più largo del tassello poiché la rete italiana, a differenza di quelle impiegate nella maggior parte del resto del mondo non presenta pannelli laterali. MAGLIA A LOSANGA MAGLIA QUADRA Lato maglia N.2 Maglie N.2 Maglie Lato maglia N.1 Maglia Lato maglia Figura 3 - Convenzioni nella terminologia della maglia a losanga e della maglia quadra. Così come per la rete anche per l armamento si è cercato di mantenere tutte le caratteristiche il più vicino possibile a quello utilizzato dai pescherecci a strascico nelle marinerie del centro Adriatico. La rete è stata confezionata utilizzando pezze di rete senza nodo in poliammide (nylon), per una lunghezza complessiva di quasi 53 m dalla punta dei bracci alla cucitura del sacco e con la prima pezza del cielo, al livello dello scaglietto dei piombi, da 500 maglie di 64 mm di apertura di maglia. La rete, come la maggior parte di quelle impiegate dal comparto strascico Marchigiano, era del tipo volantina a bracci spaccati che rispetto alla rete con le mazzette alla punta dei bracci, garantisce un apertura verticale superiore; la rete è stata armata con una lima da sughero in polietilene con diametro di 24 mm e lunga 46.5 m e con lima da piombi in cavo misto da 36 mm di diametro e lunga 60.3 m. Importante nel confezionamento di una rete a strascico è stabilire la circonferenza dell ultima pezza della rete detta avansacco (extension) prima del sacco di raccolta. La rete utilizzata in questo progetto di ricerca è stata costruita con un avansacco di circonferenza di 280 maglie: pari alla somma di 240 maglie nel cielo più 40 maglie nel tassello. 8

11 Mesh Num. Mesh size [mm] Linear Density [RTex] 46.5 m 5 passi /42 AN AN AN AN Lima dei sugheri: PE, Ø=24 mm Sideline: PA Ø=16 mm Lima dei piombi: cavo misto, Ø=36 mm, m Floats: N.42 Ø=130 mm - N.3 Ø=160 mm Weitght: N kg leads 9 passi AN AN m Linear Density [RTex] Mesh size [mm] Mesh Num AN SS N 2B N 2B PA Knotless N 2B N 2B m AN SP AN N 2B N 2B m PA Knotless N 2B AN 240 Fodera N 2B C 48 PA # 120 mm N 2B x 1B2T x 1B2T AN AN 1N2T PA Knotted 1N2T AN Ø = 5mm N 2B 1N 2B 130 SS PA Knotless SP 1N 2B Ø = 5mm N 2B Ø = 4mm PA Knotted 40 4 Sacco tradizionale Sacco sperimentale Mesh Num. Measured mesh opening [mm] Linear Density [RTex] AN 310 C 310 AB 70 C Linear Density [RTex] Measured mesh opening [mm] Mesh Num. Figura 4 Piano della rete e dei sacchi impiegati nella uscite in mare. 9

12 La circonferenza del sacco tradizionale utilizzato nella ricerca, è stata fissata in conformità a quella normalmente impiegata nel settore strascico anconetano, e pertanto è risultata leggermente superiore all avansacco pari a 310 maglie. Inoltre, per operare in condizioni analoghe a quelle commerciali, il sacco tradizionale impiegato nella ricerca è stato costruito in modo tale da individuare una tasca inferiore e una superiore: tale soluzione è ormai consolidata da diversi anni in molte marinerie italiane poiché in questa maniera lo scarto di pesca rappresentato da materiale naturale (conchiglie, legno, pietre, stelle marine, granchi ecc.) e da resti antropici (bottiglie, lattine ecc.), si va ad accumulare nella tasca inferiore, mentre il pesce di interesse commerciale rimane nella tasca superiore e risulta pertanto di qualità superiore (Figura 5). PESCI SCARTO SCAMPI GRANCHI Figura 5 Schema esemplificativo della doppia tasca impiegata nel sacco tradizionale. Per quanto riguarda il sacco a maglia quadra, particolare attenzione è stata posta fin dall inizio nella progettazione della circonferenza e del rapporto di armamento sacco-avansacco. Osservazioni subacquee eseguite in alcuni studi condotti nel Nord-Europa (Robertson, 1986), hanno mostrato che le maglie dell avansacco sono generalmente aperte dal 15% al 25% dell apertura longitudinale della maglia: questa percentuale è detta frazione di apertura della maglia. In queste condizioni, la reale circonferenza dell avansacco CA[mm] durante le fasi di pesca è pari al prodotto del numero delle maglie dell avansacco NMA[-] moltiplicato per la apertura della maglia MO[mm] e per la frazione di apertura FMO [-]: CA = NMA MO FMO. Utilizzando un valore della frazione di apertura dell avansacco pari al 25%, e cioè 4 maglie a losanga dell avansacco unite con 1 maglia del sacco a maglia quadra, ovvero 1 lato della maglia quadra con 2 maglie a losanga (Figura 6 e Figura 7), si ottiene un sacco a maglia quadra avente 70 maglie di circonferenza da unire all avansacco di 280 maglie a losanga. AVANSACCO CUCITURA Sacco a maglia quadra Sacco con maglia a losanga Figura 6 - Armamento del sacco con maglia a losanga e del sacco a maglia quadra con l avansacco. 10

13 Per quanto riguarda il resto dell attrezzatura, il divergente impiegato è dello stesso tipo di quelli utilizzati negli ultimi anni dal comparto peschereccio marchigiano, che ha caratteristiche idrodinamiche più performanti rispetto al passato. Durante le prove in mare l apertura della maglia del sacco tradizionale e del sacco sperimentale è stata misurata con rete bagnata. L apertura delle maglie, cioè la distanza interna tra due opposte giunzioni a maglia stirata è stata misurata in conformità al Reg. CE 129/2003 che regola la misurazione della maglia a losanga e della maglia quadra utilizzando il triangolo. Figura 7 - Particolare dell armamento del sacco a maglia quadra con l avansacco. Nel presente progetto il misuratore impiegato per determinare l apertura delle maglie è stato l OMEGA gauge, strumento frutto della collaborazione di 13 Istituti di Ricerca Europei nell ambito di un progetto omonimo finanziato con fondi europei, misuratore ormai accettato dalla comunità scientifica internazionale in sede di determinazione delle aperture di maglie. Il misuratore è costituito da due beccucci che vengono messi a contatto delle giunzioni opposte di una maglia e sottoposti ad una forza prefissata sono in grado di determinare l apertura di maglia (Figura 8). Nel misuratore OMEGA la forza di pressione dei beccucci sulle giunzioni della maglia da misurare viene controllata da una cella di carico elettronica posta all interno dello strumento; in questo caso, per misurare aperture nominali di maglia pari a 40mm è stata impostata nello strumento una forza di carico pari a 50N. In base al Reg. 129/2003 l apertura delle maglie quadrate viene invece determinata misurando entrambe le diagonali e, nel caso in cui venga riscontrata una differenza, considerando la diagonale maggiore. Il misuratore è in grado di registrare le misurazioni effettuate e di trasferirle direttamente al PC tramite porta infrarossi. Figura 8 Misuratore OMEGA utilizzato per determinare le aperture di maglia dei due sacchi. 11

14 Prove in mare L imbarcazione utilizzata per le prove in mare è stata il Motopeschereccio Orizzonte (Figura 9). Nei giorni 23 e 24/02/06 sono state effettuate delle prove in mare per il settaggio dell attrezzatura. Figura 9 - Motopeschereccio Orizzonte utilizzato durante le prove in mare. In questa fase sono stati utilizzati diversi sensori per monitorare in tempo reale le prestazioni dell attrezzatura da pesca (Figura 10). I principali parametri geometrici delle reti sono stati rilevati a bordo per mezzo del sistema SCANBAS SGM-13, che ha permesso le seguenti misure: i) distanza tra i divergenti; ii) apertura orizzontale della rete alla punta dei bracci; iii) apertura verticale della rete al centro della lima dei sugheri (carione). Figura 10 - Posizionamento dei trasduttori SCANMAR durante le fasi di pesca. 12

15 Per la misura dei primi due parametri sono state impiegate due coppie di trasduttori. Ogni coppia è costituita da un master che invia un segnale acustico verso il secondo sensore (slave) che riceve il segnale acustico e lo rimanda al master. La distanza tra i due sensori è proporzionale al tempo intercorso tra l invio del segnale da parte del master e la risposta dello slave. La prima coppia di trasduttori è stata montata sul divergente, mentre la seconda è stata montata sulla lima dei sugheri della rete in prossimità delle mazzette. Per evitare interferenze, ogni coppia di trasduttori utilizza frequenze diverse (Figura 11 e Figura 12). Figura 11 - Trasduttori posizionati sui divergenti. L apertura verticale è stata invece rilevata per mezzo di un sensore, posizionato al centro della lima dei sugheri, che funziona come un vero e proprio scandaglio misurando la distanza dal fondo (Figura 13). Questo sensore e i master delle due coppie inviano acusticamente le misure rilevate verso la nave e i dati vengono ricevuti da un idrofono calato in acqua lungo il cavo di traino che li trasmette in tempo reale ad un computer di bordo. Figura 12 Trasduttori posizionati sulla punta dei bracci. 13

16 Figura 13 Trasduttore posizionato al centro della lima da sugheri. Inoltre, per misurare le forze di traino cui è soggetta tutta l attrezzatura, sono state utilizzate due celle di carico elettroniche Tekkal fissate ai cavi di traino per mezzo di due bozze serracavi (Figura 14). La resistenza idrodinamica esercitata dalla rete è stata invece misurata tramite celle di carico subacquee Micrel (Figura 14). I dati rilevati durante la fase di pesca sono stati poi scaricati direttamente nel computer di bordo. Figura 14 - Cella di carico elettronica Tekkal fissata al cavo di traino per mezzo di una bozza serracavo (a sinistra). Cella di carico subacquea Micrel. Fissata alla punta del braccio della rete (a destra). Complessivamente nel periodo 27/02/ /03/2006 sono state effettuate 18 cale della durata media di 2 ore (Tabella 1): 8 con sacco tradizionale e 10 con sacco sperimentale, tutte realizzate in un area posta approssimativamente a 30 miglia al traverso di Ancona su un fondale fango-sabbioso a circa 70 m di profondità. Una descrizione dettagliata delle aree in cui sono state effettuate le prove è fornita nell Appendice A. Affinché i risultati della ricerca rispecchiassero effettivamente le condizioni commerciali l equipaggio del Motopeschereccio Orizzonte ha realizzato tutte le diverse fasi (calo e salpamento dell attrezzatura, cernita del pescato, allestimento delle cassette) mantenendo gli stessi tempi e le modalità operative effettuate durante la normale attività professionale. Per non introdurre ulteriori fonti di variabilità, si è ritenuto opportuno realizzare le cale durante le ore diurne cercando di evitare, quando possibile, sia l alba che il tramonto. Infatti non si deve dimenticare come per talune specie, esista una marcata differenza di vulnerabilità tra giorno e notte, in relazione all habitat e all etologia della stessa (Froglia e Gramitto, 1985). 14

17 Tabella 1 - Log book delle cale effettuate durante la campagna in mare (27/02 20/03/06). ML = sacco con maglia a losanga. MQ = sacco con maglia quadra. ORA CALA LATITUDINE LONGITUDINE ID cala TIPO SACCO DATA Durata INIZIO FINE INIZIO FINE INIZIO FINE 1562 ML 27/02/2006 5:25 7:35 2: ' ' ' ' 1563 ML 27/02/2006 8:05 10:05 2: ' ' ' ' 1564 ML 27/02/ :30 12:28 1: ' ' ' ' 1565 ML 02/03/2006 5:05 7:00 1: ' ' ' ' 1566 ML 02/03/2006 7:30 9:30 2: ' ' ' ' 1567 ML 02/03/ :15 12:00 1: ' ' ' ' 1568 ML 02/03/ :33 14:30 1: ' ' ' ' 1569 ML 02/03/ :00 17:00 2: ' ' ' ' 1570 MQ 09/03/2006 4:45 6:55 2: ' ' ' ' 1571 MQ 09/03/2006 7:15 9:17 2: ' ' ' ' 1572 MQ 09/03/2006 9:40 11:45 2: ' ' ' ' 1573 MQ 09/03/ :14 14:10 1: ' ' ' ' 1574 MQ 09/03/ :40 16:40 2: ' ' ' ' 1575 MQ 13/03/2006 6:00 8:00 2: ' ' ' ' 1576 MQ 20/03/2006 6:10 8:18 2: ' ' ' ' 1577 MQ 20/03/2006 8:42 10:45 2: ' ' ' ' 1578 MQ 20/03/ :15 19:15 2: ' ' ' ' 1579 MQ 20/03/ :38 21:45 2: ' ' ' ' Metodo sperimentale di determinazione della selettività Con il termine di selettività si definisce la misurazione di quel processo che porta alla cattura di organismi la cui composizione differisce dalla popolazione realmente presente nell area dove la pesca viene effettuata. In pratica con questo termine si può rappresentare sia la selettività tra le diverse specie presenti in mare, cioè la capacità che ha un attrezzo di catturare certe specie e di lasciarne sfuggire altre, sia la capacità di un attrezzo di catturare prevalentemente solo alcune taglie di una determinata specie. Il presente studio si concentra, tra l altro, sulla selettività in questo ultimo senso. La selettività di una attrezzatura da pesca al traino può essere studiata fondamentalmente con due diversi approcci metodologici (Pope et al., 1975): i) Metodo delle cale parallele o alternate (Paired-gear method), con cui è possibile confrontare due attrezzature che differiscono del tutto o in parte (ad esempio solo il sacco). Con questo metodo si può valutare la selettività di una rete nel suo complesso, nel caso un attrezzatura venga confrontata con un altra a selettività molto bassa. A questa categoria appartengono anche i metodi che prevedono l utilizzo di due reti identiche (twin trawls) a divergenti trainate simultaneamente da una sola barca. ii) Metodo del coprisacco (Covered codend method), con cui è possibile valutare esclusivamente la selettività del sacco. Con questo metodo il sacco, di cui si vuole stimare la selettività, viene foderato con un cover di maglia sufficientemente piccola, di solito la metà del sacco, in modo da trattenere tutto ciò che sfugge dal sacco. La scelta del metodo dipende fondamentalmente dagli obiettivi specifici dell indagine. Lo scopo primario del progetto consiste nell analisi comparativa della selettività e dell efficienza di due differenti sacchi: sperimentale a maglia quadra e tradizionale a maglia a losanga montati sulla stessa rete. In questo progetto, è stato pertanto utilizzato il metodo del coprisacco che permetteva di evidenziare le differenze nelle catture imputabili esclusivamente al diverso sacco impiegato (Figura 15). 15

18 Figura 15 Salpamento del cover utilizzato durante le prove in mare (22/07 20/03/2006). Le caratteristiche strutturali ed il design del cover utilizzato all esterno dei sacchi da testare, sono quelle di assicurare, per quanto possibile, che i processi di fuga degli organismi catturati nel sacco non siano influenzati dalla presenza del cover (Figura 15). A questo proposito, in accordo con le raccomandazioni di Stewart and Robertson (1985), è stato progettato e costruito un cover (apertura di maglia 20 mm) con lunghezza e larghezza maggiori di circa il 50% rispetto al sacco (Figura 16). Inoltre, al fine di evitare l effetto di mascheramento (masking effect) del cover e garantire agli organismi la possibilità di fuga dalle maglie del sacco, è stata assicurata un minimo di separazione fra sacco e cover utilizzando tre anelli semi-rigidi in plastica ( 20 mm) come in Figura 16. Il primo anello è stato fissato a circa 4.0 m dall inizio del cover, il secondo anello è a 2.5 m dal primo, laddove cioè il sacco raggiunge il suo massimo diametro, infine il terzo ed ultimo anello è stato fissato a 2.5 m dal secondo. Ispezioni subacquee eseguite in alcuni studi (Wileman et al., 1996), hanno mostrato che durante il traino, un cover di queste caratteristiche viene mantenuto sufficientemente distante dal sacco. Inoltre, la scelta di anelli in plastica ha garantito una facile distorsione degli stessi in modo tale che non venisse ostacolato il recupero a bordo della rete m 4.00 m 2.50 m 2.50 m 1.00 m AVANSACCO SACCO COVER Diametro 1 Anello: 110 cm Diametro 2 Anello: 160 cm Diametro 3 Anello: 70 cm Lunghezza Nominale del Sacco: 6.00 m Lunghezza Nominale del Cover: m Figura 16 - Rappresentazione schematica del sacco e del cover con le specifiche degli anelli utilizzati per evitare un possibile effetto di mascheramento del cover. 16

19 Analisi statistica della selettività: metodo Covered codend Tradizionalmente la probabilità di ritenuta del sacco delle reti al traino può essere rappresentata per mezzo di molteplici modelli matematici, tra cui il più utilizzato è senza dubbio il modello logistico: υ1+ υ2l e r( l) = υ1+ υ2l 1+ e dove r(l) rappresenta la probabilità che un pesce della lunghezza l sia catturato, una volta entrato nel υ sacco. E conveniente rappresentare i parametri υ 1 e υ 2 con il vettore: υ = 1 e definire υ2 T ˆ υ = ( υ 1, υ2 ) il miglior estimatore dei parametri di selettività ( υ ) con cui si ottiene la curva che meglio approssima i dati sperimentali calcolati attraverso il metodo della massima verosimiglianza (Wileman et al., 1996). Per una migliore comprensione, la curva di selettività viene comunemente descritta in termini dei parametri di selettività L 50 e SR. L 50, la lunghezza alla quale un esemplare di una data specie ha il 50% di probabilità di essere catturato, viene definito come L50 = υ1 υ2 ed è ricavato risolvendo l equazione r(l) = 0.5. Analogamente l intervallo di selettività, SR, definito come SR = L 75 % L25 %, è calcolato tramite la seguente formula: SR = 2ln(3) υ2. Nel 1991, Fryer ha introdotto una metodologia generale per rappresentare i dati di cale replicate attraverso un modello che tenga conto della variabilità fra le cale (between-haul variation) e che permetta alle curve di selettività di ogni singola cala di variare casualmente intorno ad una curva media di selettività. In questo modo nelle curve medie del modello generale di Fryer, la varianza dei parametri stimati risulta essere più realistica. Supponendo che i parametri di ogni cala υ i siano indipendenti, multivariati e distribuiti normalmente con media: vi1 α1 Ε( υi ) = Ε = vi 2 α 2 e matrice di varianza D. Allora υ ~ N ( α, D), che in pratica non è conosciuto ma stimabile per ogni i R } { } cala e con valore previsto ˆ υ i ~ N( α, Ri + D), nel quale le matrici di varianza { i e D rappresentano rispettivamente la variazione all interno delle cale (within-haul variation) e la variazione fra le cale (between-haul variation) dei parametri { υ }. Per quanto riguarda la valutazione delle cale potenziali da includere nell analisi cala per cala, essa è basata sull esame esplorativo del numero di individui nelle diverse classi di lunghezza, così come sull estensione dell intervallo delle classi (Wileman et al., 1996). In altri termini, una cala è stata considerata come potenziale candidata per essere inclusa nell analisi a condizione che, all interno di un relativamente ampio intervallo di lunghezze, sia presente un "sufficiente" numero di individui tali da fornire le proporzioni di ritenuta tra 0 ed 1. Per avere una misura della bontà dell'adattamento della curva di selettività di ogni singola cala ai dati sono stati calcolati i residui della devianza (V l ) per ogni classe di lunghezza: y 1 l ( ˆ ) 2 ln (1 ) ln ˆ + yl V 1 ˆ l = sign yl rl nl+ yl yl yl yl dove n ed n sono il numero di pesci della classe di lunghezza l catturati rispettivamente nel sacco l1 l2 nl1 e nel cover, n la loro somma, yl = la proporzione catturata nel sacco, rˆ ( l) il valore ottenuto l+ n + 1 x > 0 dalla curva stimata per il calcolo della selettività e sign( x) =. 1 x < 0 l + 1/ 2 17

20 Quando il modello è corretto i residui della devianza risultano approssimativamente indipendenti ed uniformemente distribuiti e se questo non si verifica viene presa la decisione finale se mantenere o rifiutare una specifica cala. Successivamente nel 1991, Fryer ha esteso il suo modello per valutare l'influenza degli effetti delle variabili sotto controllo o esplicative (Fixed effects), così come la variazione casuale fra le cale (between-haul variation). Ciò ha permesso di valutare il contributo specifico di alcune variabili esplicative sui parametri di selettività. In questi termini si ha: ˆ υ i ~ N ( X iα, Ri + D), con valore medio: vi1 Ε( υi ) = Ε = X iα vi 2 essendo la matrice X i la cosiddetta design matrix delle q variabili esplicative, per la cala i si ha: x x i11 xi12... i1q X i = xi 21 xi xi 2 q T ed α = ( α,,... ) 1 α2 α q il vettore che determina la direzione e la grandezza dell'influenza di queste variabili sui parametri di selettività. La valutazione dei parametri di selettività viene solitamente effettuata applicando il metodo di massima verosimiglianza ai valori sperimentali di ritenuta espressi in funzione logistica della taglia. La stima dei parametri di selettività di ogni singola cala è stata effettuata usando il software CC2000 (Constat, 1995), che consente la stima di υi ed Ri, così come degli intervalli di confidenza al 95% di ogni parametro di selettività. Per quanto riguarda l estrapolazione delle curve medie di selettività di cale replicate che tengano conto della variabilità fra le cale (between-haul variation) e la determinazione dei modelli per valutare l'influenza degli effetti delle variabili esplicative (fixed effects), è stato utilizzato il software ECModeller (Constat, 1995) che applica la metodologia proposta da Fryer nel In quest ultimo caso si è scelto di applicare il REML (Residual Maximum Likelihood; Laird and Ware, 1982) come metodo di valutazione nell'analisi, in quanto risulta essere più appropriato e robusto nel caso di modelli derivati da esperimenti con un numero di cale basso paragonato al numero di variabili esplicative. Nel presente studio è stato esaminato un gran numero di possibili espressioni lineari dei parametri di selettività in funzione delle seguenti variabili esplicative: configurazione della maglia del sacco (m i) e dimensione totale della cattura nel sacco (c i). La dimensione delle catture totali è stata considerata nel modello come variabile continua, mentre la variabile configurazione della maglia è stata inclusa come fattore a due livelli (0=maglia a losanga, ML; 1=maglia quadra, MQ). La scelta del modello che meglio descrive i dati sperimentali è stata basata sull osservazione del minor valore ottenuto con il Test di verifica Akaike s Information Criterion-AIC (Fryer and Shepherd, 1996). In fase di pianificazione del Progetto si era pensato di studiare la selettività per 2 delle più importanti specie commerciali dell Adriatico, cioè la triglia di fango (Mullus barbatus) e il nasello o merluzzo (M. merluccius); tuttavia i tempi piuttosto ristretti per la realizzazione delle prove in mare hanno costretto ad effettuare le uscite nel periodo febbraio-marzo. Tale periodo, come era lecito attendersi, si è rivelato non adeguato per l approfondimento dello studio della selettività della triglia poiché per ottenere dati sfruttabili è necessaria la presenza nella stessa area di individui sia giovanili che adulti. Per la triglia di fango tale condizione si verifica purtroppo esclusivamente in tarda estate, quando cioè i giovanili si spostano verso largo dove sono presenti anche i riproduttori. Pertanto per rispettare i tempi del Progetto si è deciso di approfondire lo studio della selettività esclusivamente per il nasello. Al fine di poter confrontare le distribuzioni di frequenza delle catture ottenute dai due sacchi, vengono mostrate le distribuzioni di frequenza normalizzate sia del sacco che del cover, ottenute dividendo la somma degli individui a ciascuna taglia per il numero delle cale effettuate con la specifica rete. Insieme alle curve di selettività ottenute dalle singole cale replicate vengono proposte 18

21 le relative curve medie di selettività ottenute sia dai dati combinati secondo la metodologia suggerita da Wileman et al. (1996), sia la curva media di selettività ottenuta con il metodo di Fryer (1991) che tiene conto della variabilità fra le cale (between-haul variation). Il coefficiente di selezione (Selection Factor, SF) riportato nei grafici e nel testo viene calcolato in base a quest ultima metodologia, ritenuta scientificamente più rigorosa. E stato anche calcolato il rapporto di selezione RS (Liu et al., 1985; D Onghia et al., 1998), dato dal rapporto fra il numero di individui presenti nel cover ed il numero di individui totale (Sacco+Cover), indipendentemente dalla taglia. A questo proposito al fine di eliminare ogni possibile variabilità causata dal numero di cale effettuate, si è modificato questo indice normalizzandolo. In pratica, RS è stato calcolato dividendo il numero di individui medio per cala nel cover per il numero medio di individui totalmente catturato dal sacco e dal cover per ogni cala. Questo indice così modificato può contribuire, sebbene in modo approssimativo, a valutare la capacità di fuga dal sacco di una determinata specie, permettendo di confrontare rapidamente le prestazioni delle due reti e le specie fra loro. Analisi esplorativa preliminare dei dati di selettività delle cale replicate Lo studio è stato adeguatamente approfondito per Merluccius merluccius (Nasello o merluzzo). La presente analisi esplorativa è stata eseguita al fine di identificare le cale valide da inserire nella stima dei parametri di selettività. Per ciascuna delle reti analizzate la valutazione delle cale potenziali, da includere nella successiva analisi della selettività, avviene in tre distinte fasi di cui si riportano i corrispondenti grafici. In particolare, la decisione finale se mantenere o rifiutare una specifica cala è basata sulle seguenti informazioni: 1. esame esplorativo del numero di individui nelle diverse classi di lunghezza, così come sull estensione dell intervallo delle classi. Una cala è considerata come potenziale candidata per essere inclusa nell analisi a condizione che, all interno di un relativamente ampio intervallo di lunghezze, sia presente un "sufficiente" numero di individui tali da fornire le proporzioni di ritenuta tra 0 ed Calcolo delle curve di selettività delle singole cale. Una cala è eliminata dall analisi successiva, nel caso di parametri di selettività e corrispondente varianza non consistente con le altre cale. 3. Esame del grafico denominato Deviance Residual Plots di ciascuna cala replicata. Questi grafici forniscono una misura della bontà dell'adattamento della curva di selettività di ogni singola cala ai dati sperimentali. Il modello è corretto quando i residui della devianza risultano approssimativamente indipendenti ed uniformemente distribuiti. Analisi dell efficienza e della ricchezza specifica (Richness) Durante i campionamenti in mare al termine di ogni cala le catture del sacco e del cover sono state trattate separatamente. Le specie presenti nelle catture del sacco sono state suddivise in due categorie: specie bersaglio o target e bycatch (Alverson et al., 1996; Suuronen, 2005). Il bycatch a sua volta è stato suddiviso in specie commerciali e scarto di pesca. Lo scarto è la parte della cattura che una volta terminata la cernita della porzione commerciale viene rigettata in mare generalmente morta (Figura 17). Una porzione dello scarto è composta da organismi non commercializzati perché di taglia troppo piccola (DPR 1639/68 e Reg. CE 1626/94), oppure rovinati oppure senza valore ai mercati; l altra frazione dello scarto è conosciuta come debris ed è costituita da materiale sia antropico (barattoli, buste, resti di attrezzi ecc.) che biologico (pezzi di legno, conchiglie alghe ecc.). 19

22 Figura 17 Scarto di pesca rimasto a poppa in seguito alla cernita della parte commerciale. Nel periodo considerato le specie bersaglio dell attività di pesca a strascico erano il nasello (M. merluccius), la triglia di fango (M. barbatus), la seppia (Sepia spp), la rana pescatrice (Lophius spp; Figura 18). Affinché i dati ottenuti rispecchiassero il più possibile le condizioni professionalmente impiegate dal comparto dello strascico anconetano, la cernita del pescato commerciale dalla saccata (specie bersaglio e specie commerciali) è stata lasciata completamente in mano all equipaggio del Motopeschereccio Orizzonte (Figura 19). A B C D Figura 18 Specie individuate come target nel periodo considerato: a) nasello (M. merluccius), b) triglia di fango (M. barbatus), c) seppia (Sepia spp), d) rana pescatrice (Lophius spp). Le specie commerciali del sacco sono state classificate, numerate e pesate direttamente a bordo; sugli esemplari di M. merluccius sono state rilevate anche le lunghezze totali, dalla punta del muso all apice della pinna caudale (Figura 20). Lo scarto di pesca, in alcuni casi piuttosto consistente, è stato pesato a bordo, quindi un campione rappresentativo del totale è stato congelato e successivamente analizzato in laboratorio. Poiché la durata delle cale è stata spesso leggermente differente, nell analisi dei dati, le catture di ciascuna specie sono state standardizzate come numero e peso di individui per ora di pesca. In laboratorio gli organismi presenti nelle catture dello scarto e del cover sono stati classificati al più basso livello sistematico possibile, quindi gli esemplari di ogni Taxa sono stati contati e pesati al grammo inferiore. 20

23 Figura 19 Cernita del pescato a poppa. La determinazione tassonomica degli esemplari presenti nelle catture è stata effettuata seguendo alcune chiavi di classificazioni note a livello internazionale (Fischer et al., 1987; Falciai e Minervini, 1992; Froese and Pauly, 2006). Nel caso di sub-campionamento delle catture, si sono seguite le procedure citate precedentemente nell analisi statistica della selettività. Allo stesso modo la cattura del cover veniva congelata per le successive analisi di laboratorio (Figura 20). Successivamente da queste catture standardizzate sono stati calcolati alcuni indici di rendimento di pesca che sono stati messi a confronto per evidenziare eventuali differenze di efficienza. a) b) Figura 20 (a) Rilevazione della lunghezza totale su esemplari di M. merluccius. (b) Analisi effettuate in laboratorio sullo scarto e sulle catture del cover. Gli indici di rendimento utilizzati sono definiti come segue: - CP[kg/h] e CN[n/h]: Cattura media per ora di pesca in peso (CP) e in numero (CN) di individui di ciascuna specie catturata nel sacco della rete tradizionale e sperimentale. - EAP P [%]: Rapporto fra il peso degli individui di una data specie catturati nel sacco (CP) e il peso degli individui della stessa specie potenzialmente presenti nell area campionata, dato nel nostro caso dalla somma delle catture nel sacco e nel cover. Questo indice è stato chiamato Efficienza Assoluta di Pesca in termini di Peso. EAP P può variare da 0, quando nessun pesce del totale presente nella zona viene catturato, a 100, quando tutto il pesce presente nella zona viene catturato. - EAP N [%]: Rapporto fra il numero degli individui di una data specie catturati nel sacco (CP) e il numero degli individui della stessa specie potenzialmente presenti nell area campionata, dato nel nostro caso dalla somma delle catture nel sacco e nel cover. Questo indice è stato chiamato Efficienza Assoluta di Pesca in termini di Numero. EAP N, così come EAPP, può variare da 0 a EUE[%]: Rapporto fra il peso della parte commerciale della cattura e il totale della cattura senza lo sporco (sassi, fango, detriti, conchiglie, etc.). 21

24 - SCP P [%]: Rapporto fra il peso degli individui di una data specie catturati nel sacco e scartati, e il peso totale degli individui della stessa specie presenti nelle catture del sacco. Questo indice è stato chiamato Scarto percentuale di Pesca in termini di peso. SCP P può variare da 0, quando nessun esemplare di una specie presente nelle catture del sacco viene scartato, a 100, quando tutti gli esemplari di quella specie vengono scartati. - SCP N [%]: Rapporto fra il numero degli individui di una data specie catturati nel sacco e scartati, e il numero totale degli individui della stessa specie presenti nelle catture del sacco. Questo indice è stato chiamato Scarto percentuale di Pesca in termini di numero. SCP N come SCP P può variare da 0 a 100. Tutti i test statistici sono stati eseguiti utilizzando il pacchetto software SPSS v.13. Per ciascun indice di rendimento di pesca, un analisi della varianza ad una via (One-way analysis of variance, ANOVA) è stata infine utilizzata per confrontare l efficienza di cattura delle principali specie regolarmente ed abbondantemente pescate durante la campagna in mare. Il fattore utilizzato nell ANOVA è stato il tipo di sacco. Le differenze sono state considerate significative quando la probabilità risultante (Sign. p) era inferiore a 0.05 ed altamente significativa quando era inferiore a Infine, è stata calcolata la ricchezza specifica per cala, suddividendo le catture in tre categorie: specie commerciali, scarto e totale. Un analisi della varianza ad una via (One-way analysis of variance, ANOVA) è stata successivamente condotta per confrontare la ricchezza specifica per ciascuna delle tre categorie di specie catturate. Il fattore utilizzato nell ANOVA è stato il tipo di rete. Le differenze sono state considerate significative quando la probabilità risultante (Sign. p) era inferiore a 0.05 ed altamente significativa quando era inferiore a

25 6. RISULTATI Caratteristiche fisiche della rete impiegata per la costruzione dei sacchi La pezza di rete scelta per la costruzione dei due sacchi è stata individuata tra quelle attualmente utilizzate nella pesca a strascico commerciale delle marinerie del centro Adriatico, in modo tale da operare in condizioni analoghe a quelle utilizzate comunemente a livello professionale. L apertura delle maglie dei due sacchi è stata misurata con rete bagnata al termine della la campagna di pesca (27/02/ /03/2006). Il valore medio dell apertura della maglia è risultato pari a di 42.8 ± 0.4 mm e di 43.9 ± 0.5 mm rispettivamente per il sacco con maglia a losanga e per quello con maglia quadra (Tabella 2). Il valore dell apertura di maglia, ottenuto con il misuratore OMEGA, è stato poi utilizzato nelle successive elaborazioni dei dati di selettività. Tabella 2 Apertura della maglia a losanga (ML) e della maglia quadra (MQ). Nel caso della maglia quadra i valori massimi (Dmax) di ogni coppia di misurazioni corrispondenti alle due diagonali (D1, D2) di una singola maglia sono stati scelti per calcolare il valore medio e la deviazione standard (SD). OMEGA [mm] MQ ML N. D1 D2 Dmax Media SD La densità lineare del filato, utilizzato per il confezionamento dei 2 sacchi, è risultata pari a R4227tex (Tabella 3). Il materiale impiegato per i sacchi è stato il poliammide che presenta una buona correlazione tra la Densità lineare LD [tex] ed il diametro del filato d [mm] (ICES CM, 2002/B:02): LD = d (R 2 =0.9932). In accordo con questa relazione il diametro del filato della rete impiegata per i sacchi è risultato pari a 2.57 ± 0.05 mm. 23

26 Tabella 3 Densità del filato utilizzato per la costruzione dei sacchi. La determinazione della densità lineare del filato (Titolo) è in accordo con la norma tecnica UNI Le misurazioni sono state effettuate su un minimo di 20 campioni validi prelevati dalla pezza di rete prima della costruzione dei sacchi. P=Peso del campione; L=Lunghezza del campione; LD=Densità Lineare del campione; d * =diametro del filato. N L P LD d * [mm] [mg] [Rtex] [mm] Media SD * Parametro stimato secondo la formula relativa ai filati in poliammide: LD = d (ICES CM, 2002/B:02) Comportamento e prestazioni della rete durante le fasi di pesca Complessivamente le prove hanno avuto esito positivo, in quanto tutte le misure previste sono state effettuate. In Appendice B vengono riportati i grafici dei principali parametri acquisiti in funzione del tempo intercorso dall inizio della cala. Questi grafici risultano particolarmente interessanti al fine di osservare il tempo di assestamento dell attrezzatura in fase di pesca. In Tabella 4 vengono riportati i valori medi e le deviazioni standard di ogni parametro acquisito durante le cale. Per tutta la campagna di pesca si è cercato di mantenere una velocità di traino compresa tra 3.7 e 3.8 nodi, valore comunemente utilizzato dalla pesca a strascico commerciale. Tabella 4 Parametri rilevati nelle diverse cale della campagna in mare (27/02/ /03/2006). Valori medi ± deviazione standard dei parametri misurati: lunghezza del cavo di traino CT[m]; velocità di traino VT[kn]; forza di traino totale STT[kgf]; potenza resistente P R [kw]; distanza fra i divergenti DD[m]; apertura orizzontale della rete AO[m]; apertura verticale della rete AV[m]. N. cala File Dati Prof. CT VT STT P r [m] [m] [kn] [kgf] [kw] AO [m] AV [m] DD [m] 1562 CE001.S ± ± ± ± CE002.S ± ± ± ± CE003.S ± ± ± ±

27 Biologia e pesca di Merluccius merluccius (Nasello o merluzzo) Il nasello è una specie nectobentonica, cioè che non vive costantemente sul fondo ma ha, tuttavia, contatti abituali con questo ultimo soprattutto di natura trofica. I fondali abitualmente frequentati da questa specie sono sabbiosi o fangosi. La distribuzione batimetrica del nasello, che sembra cambiare in relazione all alimentazione ed alla riproduzione (Flamigni, 1985), è piuttosto ampia, poiché M. merluccius vive sia al limite della piattaforma continentale sia in acque costiere (Gramitto, 2001). La specie è stata rinvenuta da 20 a 1000 metri di profondità, anche se più comunemente viene catturata al di sopra dei 700 metri (in genere tra 70 e 370 metri; Fischer et al., 1987). Il nasello è un predatore molto vorace, che durante il giorno nuota prevalentemente in prossimità del fondo, mentre di notte se ne allontana seguendo le sue prede. La dieta di M. merluccius cambia con l età. Infatti, gli adulti si nutrono principalmente di pesci (soprattutto acciughe, clupeidi e gadidi) e calamari, mentre i giovani preferiscono i crostacei (decapodi, eufausiacei e anfipodi). In caso di scarsità di prede, alcuni giovani hanno mostrato fenomeni di cannibalismo. M. merluccius si riproduce per tutto l arco dell anno con un picco in inverno in zone ben definite e comunque sempre in acque profonde (tra 100 e 300 metri; Fischer et al., 1987). La specie è considerata un depositore parziale, poiché le femmine emettono 4 o 5 volte consecutive. Gli ovari delle grosse femmine possono contenere fino a oociti. Gli stadi post-larvali e le larve, che alla schiusa misurano circa 3 mm, sono rinvenuti nel plancton soprattutto in inverno e primavera. Le aree di nursery sono sempre individuate a profondità elevate, come ad esempio nel medio Adriatico localizzate presso la depressione di Pomo (fra 150 e 260 m). I giovani naselli, raggiunta la taglia di 15 cm, migrano verso zone più costiere in cui trovano condizioni ambientali migliori. Una volta divenuti maturi (lunghezza totale di cm per i maschi e cm per le femmine) migrano di nuovo verso il largo per riprodursi. Nel periodo di indagine la marineria Anconetana è concentrata sulla cattura del nasello su fondali posti a circa 70 m di profondità, in prossimità dei cosiddetti fondi sporchi, caratterizzati dall abbondante presenza di Oloturoidei. Parametri di selettività di Merluccius merluccius (Nasello o merluzzo) Complessivamente nel periodo 27/02/ /03/2006 sono state realizzate 18 cale di cui 10 con rete armata con sacco sperimentale e 8 con quello tradizionale. Per lo studio della selettività si è deciso di focalizzare l attenzione sul nasello (M. merluccius), in quanto è risultata essere la specie più abbondante nelle catture. Delle 8 cale effettuate con sacco a maglia a losanga solo la cala 1564 non è stata utilizzata per lo studio della selettività a causa del basso numero di esemplari nel cover, determinato probabilmente dalle cattive condizioni meteo-marine. Al contrario tutte le 10 cale realizzate con sacco sperimentale sono state considerate per l analisi di selettività. Le distribuzioni di taglia ottenute con il sacco a maglia a losanga sono risultate comprese nel range cm: moda 24.0 cm (Figura 21a). Mentre quelle rilevate con sacco a maglia quadra erano comprese in un range più ampio ( cm) e classe modale identica alla precedente: 24.0 cm (Figura 21a). Le distribuzioni di frequenza sono riferite ad un numero di individui catturati mediamente per cala pari a 297 per la rete con sacco tradizionale e 179 per la rete con sacco sperimentale. Il rapporto di selezione passa dal 3% ottenuto con la maglia a losanga al 21% osservato invece con la maglia quadra (Tabella 5), evidenziando che il sacco tradizionale lascia sfuggire solo una piccolissima parte della popolazione totale presente nell area e che il sacco a maglia quadra ha nettamente una migliore capacità selettiva nei confronti del nasello, con fughe dal sacco anche 25

28 cospicue (Figura 21). Bisogna inoltre sottolineare che il range di taglia degli esemplari presenti nel cover del sacco sperimentale era compreso tra 4.0 e 19.5 cm per cui tutti gli esemplari fuggiti dal sacco a maglia quadra erano al di sotto della taglia minima di cattura (20 cm per il Reg. 1626/94) e quindi non implicavano perdite economiche (Figura 21a). In Tabella 5 sono riportati tutti i parametri di selettività calcolati per i due sacchi con il metodo del Covered Codend secondo la metodologia proposta da Fryer e secondo l analisi dei dati combinati. Il valore di L 50 ed SF, stimati per la rete a strascico con sacco tradizionale (ML) sono risultati significativamente inferiori a quelli ottenuti con il sacco sperimentale (MQ). Da un L 50 di 7.70 ± 0.48 cm (ML) e fattore di selezione (SF) di 1.78, si è passati ad un L 50 di ± 0.58 cm (MQ), e SF di 3.03 (Figura 21b). Al contrario l intervallo di selezione (SR) della rete tradizionale (4.01 ± 0.68 cm) è risultato più elevato rispetto al sacco a maglia quadra (3.65 ± 0.50 cm), determinando una pendenza della curva meno accentuata (Figura 21b), tuttavia l analisi statistica non ha evidenziato un effetto significativo su tale parametro. Come si evince dal grafico in Figura 21b anche la rete con sacco a maglia quadra sembra non salvaguardare gli esemplari al di sotto dei 20 cm stabiliti come taglia minima di sbarco per M. merluccius dal Reg. CE 1626/94, tuttavia la curva è spostata sensibilmente più a destra rispetto a quella ottenuta per il sacco a losanga, segno evidente che comunque la cattura del sacco sperimentale si esercita su una porzione della popolazione più adulta rispetto all altro sacco. Questo è comunque un aspetto positivo considerando che l elevata multispecificità del mar Mediterraneo rende estremamente difficoltoso salvaguardare tutte le specie agendo semplicemente sulle misure tecniche come l apertura o la conformazione di maglia. Influenza di alcune variabili esplicative (fixed effects) sui parametri di selettività Il modello di Fryer (1991) è stato utilizzato sia per investigare la variazione fra le cale dei parametri logistici, υ1 e υ2, ovvero dei parametri L50 ed SR, sia la loro dipendenza dalle variabili esplicative configurazione della maglia (m i) e dimensione totale della cattura nel sacco (ci). Infatti è stato dimostrato che la dimensione totale della cattura nel sacco può significativamente influenzare la selettività condizionando la fuga di alcune specie attraverso le maglie del sacco (Suuronen et al., 2005; Suuronen et al., 1991; Madsen and Moth-Poulsen, 1994; O Neill and Kynoch, 1996; Madsen et al., 1998), sono stati investigati gli effetti di questa variabile sull L 50 ed SR. Tutti i valori dei parametri alpha ottenuti sono riportati in Tabella 6 insieme agli errori standard e i t-values, i quali danno un idea dell importanza di ogni variabile nel modello. Il risultato del miglior modello ottenuto per Merluccius merluccius, basato sul più basso valore di AIC (Akaike s Information Criterion), è stato: α 1 + α 3 L50 Ε = SR α 2 I risultati ottenuti evidenziano che la lunghezza di ritenuta al 50% viene positivamente influenzata solo dall utilizzo del sacco a maglia quadra (α 3 =5.490), mentre non è stato riscontrato nessun effetto della cattura (Tabella 6). Per ciò che riguarda l intervallo di ritenuta (SR) risulta non dipendere da nessuna delle variabili considerate. m i 26

29 Tabella 5 Stima diretta dei parametri di selettività di Merluccius merluccius (nasello o merluzzo) per il sacco tradizionale con maglia a losanga (ML) e per il sacco sperimentale con maglia quadra (MQ). I dati sono stati analizzati secondo la metodologia (MI) proposta da Fryer (F) e sull analisi dei dati combinati (P): Lunghezza di ritenuta al 50% (L 50 ) ed Intervallo di selezione (SR) con rispettivo Errore Standard (SE); Gradi di libertà (dof); Fattore di selezione (SF); estimatori della curva che meglio approssima i dati (v 1, v 2 ); variazione all interno delle cale {R i } (within-haul variation); variazione fra le cale {D} (between-haul variation); test di verifica Akaike s Information Criterion (AIC, CAIC); Rapporto di Selezione (RS); taglia media nel sacco (LS) e nel cover (LC). Tipo di sacco MI L50 SE SR SE {Ri} {D} LS LC t-value t-value dof SF υ i1 υ i2 AIC CAIC LL RS [cm] [cm] [cm] [cm] R i11 R i12 R i22 R i11 R i12 R i22 [cm] [cm] ML F P % MQ F P % Tabella 6 Parametri alpha stimati (Estimate) per Merluccius merluccius (nasello o merluzzo) secondo il modello di Fryer (1991). In tabella, oltre alla stima di alcune variabili esplicative analizzate, vengono riportati l Errore standard (S.E.), i gradi di libertà (dof), il t-value ed il p-value (* 0.01<Sig.<0.05; ** Sig.<0.01). alpha parameters Estimate SD t-value dof p-value α 1 (L 50, Constant) α 2 (SR, Constant) α 3 (L 50, Mesh) α 4 (SR, Mesh) α 5 (L 50, Codend catch) α 6 (SR, Codend catch)

30 Numero CD n= 297 CV n= 9 Numero CD n= 179 CV n= 49 ML Lunghezza [cm] MQ Lunghezza [cm] a) a) Proportion retained Proportion retained 100% 75% 50% 25% 0% 100% 75% 50% 25% 0% ML Lunghezza [cm] MQ Lunghezza [cm] b) b) SR Tipo di Sacco pred.l50 [cm] L α1 + α 3mi 50 Ε = Ε SR pred.sr [cm] L50 N.obs. {D} R i11 R i12 R i22 ML MQ α 2 c) Figura 21 Merluccius merluccius (nasello o merluzzo). a) Distribuzione di taglia normalizzata delle catture ottenute mediamente per cala nel cover (---) e nel sacco ( ) con maglia a losanga (ML) e con maglia quadra (MQ). b) curve di selettività delle singole cale replicate ( ) e curve medie ottenute in accordo con Fryer ( ) e basate sull analisi dei dati combinati (---). c) Aree di confidenza (95%) dei valori medi di lunghezza di ritenuta al 50% (pred.l 50 ) e dell Intervallo di Selezione (pred.sr) calcolati in base al miglior modello che meglio descrive i dati sperimentali ottenuto con il Test di verifica Akaike s Information Criterion-AIC ML MQ 28

31 Efficienza di pesca Dall analisi delle catture medie orarie in peso (Tabella 7) e in numero (Tabella 8), calcolate sul totale delle cale effettuate, emerge chiaramente che il sacco a maglia a losanga è più efficiente rispetto al sacco sperimentale. In particolare, focalizzando l attenzione sui rendimenti in peso, la cattura realizzata con sacco tradizionale è di circa 14 kg/h superiore rispetto a quella ottenuta con sacco sperimentale. L analisi statistica (t-test per campioni indipendenti) eseguita considerando tutte le cale ha messo in luce differenze significative tra le catture totali dei due sacchi (p< 0.05). Andando nel dettaglio delle diverse categorie in base a cui è stata suddivisa la saccata è possibile osservare che la porzione commerciale rappresenta la parte principale della cattura totale in peso in entrambi i sacchi; la specie che ha influenzato maggiormente i rendimenti in termini ponderali è stata il nasello (17.1 kg/h con sacco tradizionale e 12.3 kg/h con quello sperimentale) seguita dalle altre specie target che hanno totalizzato valori medi compresi tra 1 e 5 kg/h (Tabella 7). Inoltre, il sacco tradizionale ha catturato mediamente quasi 7 kg/h di specie commerciali in più rispetto all altro sacco (33.35 [kg/h] contro [kg/h]), tuttavia questa differenza è risultata statisticamente non significativa (Sig. p=0.178). Inoltre è bene rilevare che anche la porzione scartata ha inciso notevolmente sulla cattura totale risultando di circa 7 [kg/h] superiore con sacco tradizionale. Tra i due sacchi è emersa una differenza altamente significativa nella porzione scartata (Sig. p<0.05). Per contro, la porzione della cattura che riesce a sfuggire dal sacco è molto più abbondante nel sacco a maglia quadra (4.07 [kg/h] contro 0.75 [kg/h] del sacco tradizionale) che pertanto sembra consentire una maggiore possibilità di fuga. Anche in questo caso la differenza tra i due sacchi è risultata altamente significativa (Sig. p<0.01). L influenza delle diverse categorie sulla cattura totale è ancor più evidente dai grafici in percentuale illustrati in Figura 22. Considerando la cattura globale (cover più sacco), la diversa conformazione di maglia non sembra influenzare la porzione commerciale dalla cattura che ha rappresentato il 65% del totale in entrambi i sacchi. Al contrario differenze sostanziali sono emerse sullo scarto che ha rappresentato il 34% del totale delle catture con il sacco tradizionale e il 25% con quello sperimentale, e soprattutto sul cover. Il sacco tradizionale sembra concedere ben poche possibilità di fuga considerando che la porzione del cover rappresenta solo l 1% del totale, mentre il peso del cover nel caso del sacco a maglia quadra sale al 10%. Considerando l analogo grafico in numero alla Figura 23 e la Tabella 8 che riferisce i rendimenti medi orari in termini numerici, le differenze osservate divengono più nette. In particolare per il sacco tradizionale il cover rappresenta il 14% del totale mentre per il sacco sperimentale la porzione fuoriuscita dal sacco costituisce il 50% del totale, segno evidente che gli esemplari fuggiti dal sacco erano per la maggior parte giovanili o di piccole dimensioni. Considerando le specie commerciali più importanti è possibile osservare che, per quelle di dimensioni maggiori (seppie, rane pescatrici, naselli) e per i crostacei (scampi, gamberi rosa, gamberi imperiali) l efficienza dei due sacchi si approssima costantemente al 100%, cioè quasi tutti gli esemplari presenti nell area esplorata vengono catturati (Tabella 9). Il parametro calcolato per valutare l Efficienza Assoluta di Pesca sul totale delle catture (Tabella 9) è risultato molto alto per il sacco tradizionale sia in termini di Peso (EAPp = 99%) che numero (EAP N = 86%), confermando quanto osservato già attraverso i rendimenti di pesca. Tale parametro è infatti espresso dal rapporto fra il peso degli individui di una data specie catturati nel sacco (CP) e il peso degli individui della stessa specie potenzialmente presenti nell area campionata, dato nel nostro caso dalla somma delle catture nel sacco e nel cover. 29

32 Tabella 7 Rendimenti orari medi in peso ([g/h]) delle specie catturate (CM=catture commerciali; SC=scarto; CV=catture del cover) ottenuti con i due sacchi (ML = sacco con maglia a losanga; MQ = sacco con maglia quadra). TAXA Media SD Media SD Media SD Media SD Media SD Media SD Acanthocardia aculeata Alloteuthis media Alosa fallax Alpheus glaber Anguilla anguilla Antonogadus megalokynodon Argentina sphyraena Arnoglossus laterna Aspitrigla cuculus Astropecten irregularis Belone belone Blennius ocellaris Boops boops Buglossidium luteum Callionymus spp Cepola macrophthalma Chelidonichthys lucernus Chlorotocus crassicornis Citharus linguatula Conger conger DEBRIS Diogenes pugilator Echinaster sepositus Eledone spp Engraulis encrasicholus Eutrigla gurnardus Gobius niger Gobius spp Goneplax rhomboides Illex coindetii Labridae NDD Lepidopus caudatus Lepidotrigla cavillone Lesueurigobius friesii Liocarcinus depurator Loligo vulgaris Lophius spp Macroramphosus scolopax Marthasterias glacialis Melicertus kerathurus Merlangius merlangus Merluccius merluccius Microchirus variegatus Mullus barbatus Mullus surmuletus Munida spp Nephrops norvegicus Pagellus erythrinus Pagurus excavatus Parapenaeus longirostris Philocheras spp Phycis blennoides Phycis spp Pomatoschistus spp Pontophilus spinosus Processa spp Raja asterias Raja ocellata Rissoides spp Sardina pilchardus Sardinella aurita Scaphander lignarius Scomber scombrus Scophthalmus rhombus Scorpaena notata Scorpaena porcus Scyliorhinus canicula Sepia elegans Sepia officinalis Sepia spp Sepiola spp Serranus hepatus Solea solea Solenocera membranacea Spicara maena Sprattus sprattus Squalus acanthias Squilla mantis Symphurus nigrescens Todaropsis eblanae Torpedo marmorata Trachinus draco Trachurus mediterraneus Trachurus spp Trachurus trachurus Trigla lyra Trisopterus minutus capelanus Uova di Scyliorhinus Uranoscopus scaber Zeus faber Totale complessivo CM ML SC CV MQ CM SC CV 30

33 Tabella 8 - Rendimenti orari medi in numero ([N./h]) delle specie catturate (CM=catture commerciali; SC=scarto; CV=catture del cover) ottenute con i due sacchi (ML = sacco con maglia a losanga; MQ = sacco con maglia quadra). TAXA Media SD Media SD Media SD Media SD Media SD Media SD Acanthocardia aculeata Alloteuthis media Alosa fallax Alpheus glaber Anguilla anguilla Antonogadus megalokynodon Argentina sphyraena Arnoglossus laterna Aspitrigla cuculus Astropecten irregularis Belone belone Blennius ocellaris Boops boops Buglossidium luteum Callionymus spp Cepola macrophthalma Chelidonichthys lucernus Chlorotocus crassicornis Citharus linguatula Conger conger DEBRIS Diogenes pugilator Echinaster sepositus Eledone spp Engraulis encrasicholus Eutrigla gurnardus Gobius niger Gobius spp Goneplax rhomboides Illex coindetii Labridae NDD Lepidopus caudatus Lepidotrigla cavillone Lesueurigobius friesii Liocarcinus depurator Loligo vulgaris Lophius spp Macroramphosus scolopax Marthasterias glacialis Melicertus kerathurus Merlangius merlangus Merluccius merluccius Microchirus variegatus Mullus barbatus Mullus surmuletus Munida spp Nephrops norvegicus Pagellus erythrinus Pagurus excavatus Parapenaeus longirostris Philocheras spp Phycis blennoides Phycis spp Pomatoschistus spp Pontophilus spinosus Processa spp Raja asterias Raja ocellata Rissoides spp Sardina pilchardus Sardinella aurita Scaphander lignarius Scomber scombrus Scophthalmus rhombus Scorpaena notata Scorpaena porcus Scyliorhinus canicula Sepia elegans Sepia officinalis Sepia spp Sepiola spp Serranus hepatus Solea solea Solenocera membranacea Spicara maena Sprattus sprattus Squalus acanthias Squilla mantis Symphurus nigrescens Todaropsis eblanae Torpedo marmorata Trachinus draco Trachurus mediterraneus Trachurus spp Trachurus trachurus Trigla lyra Trisopterus minutus capelanus Uova di Scyliorhinus Uranoscopus scaber Zeus faber Totale complessivo ML CM SC CV CM SC CV MQ 31

34 ML 1% 10% MQ 34% 25% 65% 65% CM SC CV Figura 22 Valori percentuali in peso delle diverse categorie sulla cattura totale (CM=catture commerciali; SC=scarto; CV=catture del cover) dei 2 sacchi (ML = sacco con maglia a losanga; MQ = sacco con maglia quadra). ML MQ 14% 23% 35% 50% 27% 51% CM SC CV Figura 23 - Valori percentuali in numero delle diverse categorie sulla cattura totale (CM=catture commerciali; SC=scarto; CV=catture del cover) dei 2 sacchi (ML = sacco con maglia a losanga; MQ = sacco con maglia quadra). 32

35 Tabella 9 - Efficienza Assoluta di Pesca in peso EAP P[%] e in numero EAPN[%]; scarto percentuale di Pesca in peso SCP P [%] e numero SCPN [%] del sacco tradizionale (ML) e sperimentale (MQ). In grigio sono rappresentate alcune delle più importanti specie commerciali. TAXA ML EAP P [%] EAP N [%] SCP P [%] SCP N [%] EAP P [%] EAP N [%] SCP P [%] SCP N [%] MQ Acanthocardia aculeata Alloteuthis media Alosa fallax Alpheus glaber Anguilla anguilla Antonogadus megalokynodon Argentina sphyraena Arnoglossus laterna Aspitrigla cuculus Astropecten irregularis Belone belone Blennius ocellaris Boops boops Buglossidium luteum Callionymus spp Cepola macrophthalma Chelidonichthys lucernus Chlorotocus crassicornis Citharus linguatula Conger conger DEBRIS Diogenes pugilator Echinaster sepositus Eledone spp Engraulis encrasicholus Eutrigla gurnardus Gobius niger Gobius spp Goneplax rhomboides Illex coindetii Labridae NDD Lepidopus caudatus Lepidotrigla cavillone Lesueurigobius friesii Liocarcinus depurator Loligo vulgaris Lophius spp Macroramphosus scolopax 0 0 Marthasterias glacialis Melicertus kerathurus Merlangius merlangus Merluccius merluccius Microchirus variegatus Mullus barbatus Mullus surmuletus Munida spp 0 0 Nephrops norvegicus Pagellus erythrinus Pagurus excavatus Parapenaeus longirostris Philocheras spp Phycis blennoides Phycis spp Pomatoschistus spp Pontophilus spinosus Processa spp 0 0 Raja asterias Raja ocellata Rissoides spp Sardina pilchardus Sardinella aurita Scaphander lignarius Scomber scombrus Scophthalmus rhombus Scorpaena notata Scorpaena porcus Scyliorhinus canicula Sepia elegans Sepia officinalis Sepia spp Sepiola spp Serranus hepatus Solea solea Solenocera membranacea Spicara maena Sprattus sprattus Squalus acanthias Squilla mantis Symphurus nigrescens Todaropsis eblanae Torpedo marmorata Trachinus draco Trachurus mediterraneus Trachurus spp Trachurus trachurus 0 0 Trigla lyra Trisopterus minutus capelanus Uova di Scyliorhinus Uranoscopus scaber Zeus faber Totale complessivo

36 L Efficienza Assoluta di Pesca indica perciò che la rete a strascico con sacco tradizionale è estremamente efficiente e quasi tutta la biomassa presente nel suo raggio d azione viene catturata. Per la rete con sacco a maglia quadra tali percentuali scendono a 90% in peso e 50% in numero, indicando che il sacco consente a molti esemplari di sopravvivere. Il sacco tradizionale è risultato molto efficiente anche per tutte le altre specie, mentre il sacco sperimentale in alcuni casi pur dimostrandosi efficace sulle catture in peso con valori dell Efficienza Assoluta di Pesca alti ha tuttavia evidenziato valori più bassi in numero, segno evidente che tale sacco è meno efficiente sugli esemplari di piccola taglia. Le perdite più evidenti, sia in numero che peso, sembrano interessare il calamaretto (Alloteuthis media), la zanchetta (Arnoglossus laterna), la linguattola (Citharus linguatula) e la busbana (Trisopterus minutus capelanus), specie che pur avendo una rilevanza commerciale, non sono fra quelle dal valore economico più elevato. L indice chiamato Scarto percentuale di Pesca in termini di peso SCP P [%] e numero SCP N [%], che esprime per ogni specie la percentuale catturata ma scartata per diversi motivi (perché rovinata, sottomisura, perché sfuggita alla cernita ecc.), è risultato generalmente molto basso per le specie di interesse commerciale e invece prossimo al 100% per le specie senza o con limitato interesse commerciale. Per le specie commerciali più importanti i valori registrati tra i due sacchi sono risultati sempre molto simili. Tale indice esprime in senso lato anche il comportamento del sacco durante il traino. Infatti, opinione diffusa tra i pescatori era quella che il sacco a maglia quadra fosse responsabile di una più bassa qualità del pescato. Il fatto che i valori mostrati da tale indice siano piuttosto simili tra i due sacchi sembra fugare tali dubbi. Il parametro E.U.E.[%] (Ecological Use Efficiency), che misura l efficienza di utilizzo dell attrezzo da pesca in termini ecologici, rapportando la parte di cattura commerciale al totale delle catture è risultato molto simile nei due sacchi (Tabella 10). In particolare il sacco tradizionale ha sfruttato l 84.2% della cattura mentre quella il sacco sperimentale a maglia quadra l 85.4% con una differenza che statisticamente è risultata non significativa (Sig. p= 0.704). Tabella 10 - Ecological Use Efficiency (E.U.E.) del sacco tradizionale (ML) e sperimentale (MQ). Le catture in peso totali (TOT) standardizzate per ora di pesca di ogni cala sono state suddivise anche nelle categorie catture commerciali (CM) e scarto (SC). Di ogni sacco viene riportata la media ed il Coefficiente di variazione (CV). Sacco Cala TOT CM SC EUE [kg/h] [kg/h] [kg/h] [%] Media CV [%] Media * ** CV [%] MQ ML 34

37 Ricchezza specifica (Richness) Nell area esplorata sono stati complessivamente rinvenuti 76 taxa nei campionamenti condotti con il sacco con maglia a losanga e 74 in quelli realizzati con sacco a maglia quadra. A dimostrazione che le cale condotte con i due sacchi sono avvenute in una zona omogenea e che le differenze rilevate erano imputabili esclusivamente al diverso sacco impiegato. La Ricchezza Specifica media per cala rilevata sulle categorie commerciale, scarto e totale è risultata molto simile per i due diversi sacchi con differenze che statisticamente sono risultate non significative in tutti e tre i casi. In totale sono stati rinvenuti mediamente 45.4 taxa nelle catture del sacco tradizionale e 44.8 taxa nelle catture della rete con sacco a maglia quadra (Sig. p= 0.806). E inoltre importante rilevare che, contrariamente a quanto sostenuto dai pescatori, lo spettro di specie commerciali catturato mediamente dal sacco a maglia quadra, pari a 16.1, è molto simile a quello ottenuto con sacco a losanga, pari a 15.8, e la leggera differenza è risultata statisticamente non significativa (Sig. p=0.752). Al contrario una differenza altamente significativa (Sig. p<0.01) è stata riscontrata nella Ricchezza Specifica osservata nei cover. Nel cover del sacco tradizionale sono state catturate 25.5 specie mentre nel cover del sacco sperimentale 34.9 specie. In media quindi dal sacco sperimentale riuscivano a sfuggire circa 10 specie in più rispetto all altro sacco, confermando quanto già rilevato attraverso i rendimenti di pesca. Tabella 11 - Numero medio di specie catturate per ogni cala dal sacco con maglia a losanga (ML) e dal sacco a maglia quadra (MQ). Le specie totali (TOT) sono state suddivise nelle categorie commerciale (CM) e scarto (SC). L analisi dei dati è stata effettuate su ciascuna delle due categorie e sul totale delle specie catturate. (*=significativo, 0.01<Sig.<0.05; **= altamente significativo, Sig.<0.01). SACCO CALA CM SC TOT CV MQ ML MEDIA MEDIA ** 35

38 7. DISCUSSIONI E CONCLUSIONI Il Progetto di Ricerca condotto ha permesso di approfondire le conoscenze sulle conseguenze derivanti dall utilizzo di una rete a strascico armata con sacco a maglia quadra. Questa iniziativa è la prima condotta su peschereccio commerciale in tutto il Mar Mediterraneo. Le poche esperienze condotte fino ad ora in questo settore erano state realizzate su Navi da Ricerca, in condizioni che necessariamente si discostano da quelle professionali. In questo senso il Progetto di Ricerca ha avuto l indubbio valore di avvicinare il mondo della Ricerca a quello professionale con risvolti che in prospettiva futura si prospettano estremamente positivi per una proficua collaborazione. I dati ottenuti dall analisi della selettività condotta sul nasello (Merluccius merluccius), una delle principali specie commerciali dell Adriatico, concordano con quelli ottenuti in altri esperimenti del genere condotti in altre zone (Strange, 1978; Robertson, 1993; Petrakis e Stergiou, 1997; Campos e Fonseca, 2003; Ferretti et al., 2005), e cioè che il sacco a maglia quadra è molto più selettivo di un tradizionale sacco a maglia a losanga e tutti i parametri di selettività ottenuti confermano questo fatto. Il rapporto di selezione calcolato per il sacco a maglia quadra è molto più alto rispetto a quello ottenuto con sacco tradizionale, segno evidente che quest ultimo lascia sfuggire solo una piccolissima parte della popolazione totale presente nell area. Mentre il sacco a maglia quadra ha nettamente una migliore capacità selettiva nei confronti del nasello, con fughe dal sacco anche cospicue. Inoltre tutti gli esemplari fuggiti dal sacco a maglia quadra erano al di sotto della taglia minima di cattura (MLS: 20 cm; Reg. 1626/94) e quindi non implicavano perdite economiche. I parametri di selettività più importanti, L 50 ed SF, stimati per la rete a strascico con sacco tradizionale sono risultati significativamente inferiori a quelli ottenuti con il sacco sperimentale, mentre l analisi statistica non ha evidenziato un effetto significativo sul valore del parametro SR, che quindi non sembra essere influenzato dalla diversa conformazione di maglia. L analisi dei rendimenti di pesca ha evidenziato che il sacco a maglia a losanga è più efficiente rispetto al sacco sperimentale, con differenze che sono però risultate statisticamente non significative. E bene inoltre sottolineare che sulla cattura totale ha inciso notevolmente la porzione scartata, risultata nettamente superiore con il sacco tradizionale. Per contro, la porzione della cattura che riesce a sfuggire dal sacco, e che è possibile osservare nel cover, è molto più abbondante nel sacco a maglia quadra che pertanto sembra consentire una maggiore possibilità di fuga agli esemplari giovanili. Considerando la percentuale delle diverse categorie (commerciale, scarto e cover) la diversa conformazione di maglia non sembra influenzare la porzione commerciale dalla cattura che ha rappresentato il 65% del totale in entrambi i sacchi, mentre differenze sostanziali sono emerse per lo scarto, il cui peso sulla cattura del sacco tradizionale è ben più rilevante, e quindi per il cover. La differenza tra i due sacchi appare ancor più netta considerando i dati in numero, poiché circa il 50% degli esemplari catturati dal sacco sperimentale, e solo 14% in quello tradizionale, riesce a sfuggire alla cattura, segno evidente che gli esemplari in fuga dal sacco a maglia quadra erano per la maggior parte giovanili di piccole dimensioni. L Efficienza Assoluta di Pesca indica che la rete a strascico con sacco tradizionale è estremamente efficiente e quasi tutta la biomassa presente nel suo raggio d azione viene catturata. I valori ottenuti per il sacco a maglia quadra indicano invece che tale sacco è comunque efficiente ma il suo passaggio consente a molti esemplari di sopravvivere. Considerando le specie commerciali più importanti è possibile osservare che l efficienza di entrambi i sacchi si approssima costantemente al 100%. Le perdite più evidenti, sia in numero che peso, sembrano interessare specie di piccole dimensioni (calamaretto, busbana, zanchetta ecc.) che pur avendo una rilevanza commerciale, non sono di certo fra quelle dal valore economico più elevato ai mercati. Lo Scarto percentuale di Pesca in termini di peso SCP P [%] e numero SCP N [%], che esprime in senso lato anche l influenza del sacco sulla qualità del pescato, è risultato, per le specie commerciali più importanti, molto simile tra i due sacchi, confutando l opinione diffusa tra i pescatori che il sacco a maglia quadra possa rovinare il pescato durante il traino. 36

39 Il parametro E.U.E.[%] (Ecological Use Efficiency), che misura l efficienza di utilizzo dell attrezzo da pesca in termini ecologici, non ha mostrato differenze significative tra i due sacchi. La Ricchezza Specifica media per cala rilevata sulle categorie commerciale, scarto e totale è risultata molto simile per i due diversi sacchi. Contrariamente a quanto sostenuto dai pescatori, anche lo spettro di specie commerciali catturato mediamente dal sacco a maglia quadra è molto simile a quello ottenuto con sacco a losanga. Al contrario una differenza altamente significativa è stata riscontrata nella Ricchezza Specifica osservata nei cover, poiché in media dal sacco sperimentale riuscivano a sfuggire circa 10 specie in più rispetto all altro sacco. I risultati ottenuti sembrano quindi in accordo con quelli ottenuti in altre ricerche (Broadhurst et al., 1999; Broadhurst et al., 2006; Campos et al., 2003; Hendrickson, 2005) da cui è emerso che l utilizzo di sacchi a maglia quadra determina una riduzione delle catture di specie bycatch. Dai risultati raggiunti in questa Ricerca, l utilizzo della maglia quadra sul sacco delle reti a strascico potrebbe risultare un ottima soluzione gestionale per uno sfruttamento razionale delle risorse in mare. I principali effetti derivanti dall impiego del sacco a maglia quadra possono essere così sintetizzati: - maggiore possibilità di fuga degli esemplari giovanili (nel nostro caso verificata per il nasello) che pertanto rende il sacco sperimentale più selettivo di un tradizionale sacco a maglia a losanga; - riduzione della porzione della cattura scartata a mare valutabile come una soluzione tecnica in linea con i suggerimenti avanzati da più parti a livello mondiale per garantire una gestione sostenibile delle risorse. Il Codice di Condotta della FAO (1995) cita infatti testualmente: Le misure gestionali dovrebbero non soltanto assicurare la conservazione delle specie bersaglio ma anche delle specie appartenenti al medesimo ecosistema o dipendenti da specie bersaglio o ad esse associate [ ] Pratiche e attrezzi della pesca selettivi e sicuri per l ambiente dovrebbero essere ulteriormente sviluppati ed appropriatamente applicati al fine di mantenere la biodiversità e di conservare la struttura della popolazione e l'ecosistema acquatico e proteggere la qualità del pesce ; - Rendimenti di pesca inferiori rispetto ad un sacco con maglia a losanga con perdite che tuttavia risultano esigue; - catture di un range di specie commerciali paragonabile a quello ottenuto con maglia a losanga; - riduzione della cattura di un elevato numero di specie, che nel caso del sacco a maglia a losanga vengono pescate e rigettate in mare in genere ormai senza vita. 37

40 8. CONSIDERAZIONI DEL PESCATORE PROFESSIONISTA Uno degli indubbi vantaggi nel condurre una Ricerca inerente il settore della pesca su un peschereccio commerciale piuttosto che su una Nave da Ricerca consiste nell operare in condizioni analoghe a quelle professionali, con gli stessi ritmi, le stesse manovre, gli stessi tempi, gli stessi materiali ecc.. Tuttavia l aspetto più importante che emerge durante la sperimentazioni di soluzioni innovative che riguardano alcuni aspetti tecnologici degli attrezzi da pesca è senza dubbio quello di avere un riscontro diretto sulla reazione e sulle considerazioni del pescatore professionale alle innovazioni. In Italia, infatti, troppo spesso succede che proposte normative o soluzioni innovative avanzate dal mondo della ricerca non vengano considerate dal settore peschereccio perché non esiste a volte un contatto diretto tra le due parti. Al contrario il presente progetto ha consentito un interazione stretta e proficua tra i pescatori professionisti ed i ricercatori, tale che ognuna delle due parti prendesse coscienza dei problemi ed esigenze dell altra. La Ricerca ha consentito in particolare al pescatore di capire che cosa comporta in termini economici l introduzione di un sacco a maglia quadra più selettivo in una tradizionale rete italiana a strascico. Nell ambiente professionistico circola infatti da tempo l idea diffusa, ma superficiale perché priva di riscontri pratici, che il sacco a maglia quadra possa determinare una qualità del pescato più bassa e consistenti perdite economiche a breve termine per la mancata cattura di esemplari di piccola taglia, che com è noto per alcune specie, hanno in Italia una notevole rilevanza commerciale. L esperienza maturata durante il progetto ha permesso al pescatore professionista di fare le seguenti considerazioni: a) l efficienza nei confronti delle più importanti specie commerciali non sembra influenzata dall utilizzo del sacco sperimentale. Infatti, gli esemplari di importanza commerciale hanno dimensioni tali per cui vengono catturati anche dal sacco a maglia quadra. Inoltre, gli individui di piccole dimensioni di Merlucicus merluccius catturati esclusivamente dal sacco tradizionale non hanno importanza commerciale poiché in genere risultano rovinati durante il traino ed entrano a far parte dello scarto di pesca; b) la qualità del pescato, e pertanto il valore commerciale della cattura, non sembra essere influenzata dall utilizzo di un diverso sacco; c) le perdite economiche più evidenti a breve termine potrebbero riguardare, almeno in alcuni periodi dell anno, i calamaretti (Allotheutis media) e altre specie di piccola taglia che rientrano nella cosiddetta frittura mista ; d) le perdite economiche nel breve periodo sarebbero comunque ampiamente ripagate se il sacco a maglia quadra permettesse, come sembra, ai giovanili di sfuggire alla cattura e crescere, in modo tale da essere razionalmente pescati nel momento in cui raggiungono una taglia maggiore; e) non avrei alcun problema ad utilizzare un sacco con una maglia quadra a patto che la soluzione sia adottata da tutti i pescatori e fatta rispettare. A quest ultima affermazione aggiungiamo che effettivamente non può esistere nessuna misura tecnica di conservazione il cui obiettivo principale è quello di aumentare la selettività degli attrezzi da pesca riducendo le catture delle fasi giovanili e dei rigetti in mare senza una buona politica dei controlli. 38

41 9. BIBLIOGRAFIA Alverson D.L., Freeberg M.H., Murawski S.A. Pope J.G A global assessment of fisheries bycatch and discards. FAO Fish. Tech. Paper. No Rome, FAO p. Broadhurst M.K., Millar R.B., Wooden M.E.L., Macbeth W.G Optimising codend configuration in a multispecies demersal trawl fishery. Fisheries Management and Ecology, 2006, 13, Broadhurst M.K., Larsen R.B., Kennelly S.J., McShane P.E Use and success of composite square-mesh codends in reducing bycatch and in improving size-selectivity of prawns in Gulf St. Vincent, South Australia. Fish.Bull. 97: (1999). Campos A., Fonseca P Selectivity of diamond and square mesh cod ends for horse mackerel (Trachurus trachurus), European hake (Merluccius merluccius) and axillary seabream (Pagellus acarne) in the shallow groudfish assemblage off the south-west coast of Portugal. Sci. Mar. 67 (2): Campos A., Fonseca P., Erzini K Size selectivity of diamond and square mesh codends for four bycatch species captured in the crustacean fishery off the Portuguese south coast. Fish. Res. 60: FAO (1995). Code of Conduct for Responsible Fisheries. Rome, FAO. 41 p. COM(2003)0589 C5-0480/ /0229(CNS). Proposal for a Council regulation concerning management measures for the sustainable exploitation of fishery resources in the Mediterranean Sea and amending Regulations (EEC) No 2847/93 and (EC) No 973/2001. ConStat, CC selectivity. Gronspaettevej 10, DK-9800 Hjorring, Denmark. D Onghia G., Mastrototaro F., Maiorano P., Basanisi M Selettività della rete a strascico utilizzata sui fondi di scarpata ( m) dello Ionio (Mediterraneo Centrale). Biol. Mar. Medit., 5 (2): pp. EC Model Ver. 1.1 Help Module Finney D.J., Statistical method in biological assay. Griffin, London: 668 pp. Falciai L., Minervini R Guida dei crostacei decapodi d Europa. Franco Muzzio Editore. 182 pp. Ferretti M., Piccinetti C., Sala A., Ungano N Selettività di una rete a strascico con sacchi armati a losanga (MIPAF 6-B-4). Rapporto finale. 137 pp. Fischer W., Bauchot M. L., Schneider M., Fiches FAO d identification des espèces pour les besoins de la pêche (Révision 1). Méditerranée et mer Noire. Zone de pêche Vegetaux et Invertebres. Publication préparée par la FAO (Project GCP/INT/422/EEC). Rome, FAO: 760 pp. Flamigni C Preliminary utilization of trawl survey data for hake (Merluccius merluccius L.) population dynamics in the Adriatic Sea. FAO Fish. Rep., 290: Froese R., Pauly D. Editors Fish Base. World Wide Web electronic publication. version March Froglia C., Gramitto M.E., Diurnal changes in fisheries resources catchability by bottom trawl in the Adriatic Sea. FAO fish. rep. 345, pp. Fryer R.J A model of between-haul variation in selectivity. ICES J. Mar. Sci. 48, Fryer R.J., Shepherd J.G Models of codend size selection. Journal of Northwest Atlantic Fishery Science 19: pp. Gramitto M. E In: Gramitto M. E. (ed). La gestione della pesca marittima in Italia. Fondamenti tecnico-biologici e normativa vigente. Monografie Scientifiche. Consiglio Nazionale delle Ricerche Hendrickson L Effectiveness of a square-mesh escape panel in reducing finfish bycatch in a small-mesh bottom trawl used in the longfin inshore squid (Loligo pealeii) fishery. U.S. Dep. Commer., Northeast Fish. Sci. Cent. Ref. Doc ; 37 p. ICES CM, 2002/B: Report of the Study Group on Mesh Measurements Methodology. Sète, France 3 5 June Laird N. M., Ware J. H Random Effects Models for Longitudinal Data. Biometrics 38: pp. Liu H.C., Sainsbury K.L., Chiu T.S Trawl cod-end selectivity for some fish of North-Western Australia. Fisheries Research, 3: pp. 39

42 Madsen N., Moth-Poulsen T Measurement of the selectivity of Nephrops and demersal round fish species in conventional and square mesh panel codends in the Northern North Sea. International Council for the Exploration of the Sea. CM 1994/B:14, 10 pp. Madsen N., Moth-Poulsen T., Lowry N Selectivity experiments with window codends fished in the Baltic Sea cod (Gadus morhua) fishery. Fish. Res. 36, O Neill F.G., Kynoch R.J The effect of cover mesh size and codend catch size on codend selectivity. Fish. Res. 28, Petrakis G., Stergiou K Size selectivity of diamond and square mesh codends for four commercial Mediterranean fish species. ICES journal of Marine science, 54: pp. Pope J.A., Margetts A.R., Hamley J.M., Akyüz E.F Manual of methods for fish stock assessment. FAO fish. Tech. pap. 41 (1). 46 pp. Regolamento (CE) n. 1626/94 del Consiglio, del 27 giugno 1994, che istituisce misure tecniche per la conservazione delle risorse della pesca nel Mediterraneo. Robertson J.H.B Design and construction of square mesh cod-ends. Scottish Fisheries Information Pamphlet. 12: 1-10 pp. Robertson J.H.B Design and fitting of square mesh windows in whitefish and prawn trawls and seine nets. Scottish fisheries information pamphlet, 20: 1-7. Stewart P.A.M., Robertson J.H.B Small mesh codend covers. Scottish Fisheries Information Pamphlet, 32: 11 pp. Strange E.S A guide to the preparation of net drawings. Scottish fisheries information pamphlet, 2: Suuronen P Mortality of fish escaping trawl gears. FAO Fisheries Technical Paper. No Rome, FAO. 72 pp. Suuronen, P., Lehtonen, E., Jounela, P Escape mortality of trawl-caught Baltic cod (Gadus morhua) - the effect of water temperature, fish size and codend catch. Fish. Res., 71: Suuronen P., Millar R.B., Jarvik A Selectivity of diamond and hexagonal mesh codends in pelagic herring trawls: evidence of a catch size effect. Finn. Fish. Res. 12, UNI 8747, Reti da pesca Determinazione del titolo risultante (massa per unità di lunghezza) della rete senza nodo. Wileman D.A., Ferro R.S.T., Fonteyne R., Millar R.B Manual of methods of measuring the selectivity of towed fishing gears. ICES Coop. Res. Rep. N

43 10. GLOSSARIO Benthos (Bentonico): organismi animali o vegetali che vivono a stretto contatto con il fondo marino, infossandosi, attaccandosi, nuotando o muovendosi su questo; Bycatch: è la somma della cattura accidentale e dello scarto; Cattura accidentale: porzione della cattura rappresentata da specie non-target che viene ritenuta e quindi commercializzata; Codend o sacco: è la parte finale di una rete imbutiforme (rete a strascico, rete volante) in cui si va ad accumulare la cattura durante il traino; Cover: usato nelle prove di selettività, è costituito da un cilindro di rete che va ad avvolgere completamente il sacco dotato di maglie molto più piccole rispetto a questo (in genere la metà) e destinato a raccogliere la parte della cattura che fuoriesce dal sacco durante il traino; Demersale: organismi animali che vivono a stretto contatto con il fondo o nelle sue vicinanze e dipendono da questo (soprattutto per motivi trofici); Maglia a losanga: maglia a forma romboidale convenzionalmente impiegata nei pannelli di rete; Maglia quadra: configurazione di maglia ottenuta ruotando di 45 dalla direzione normale un tradizionale pannello di rete con maglie a losanga in modo tale che i lati di maglia risultino paralleli e perpendicolari alla direzione di traino; Masking Effect: è l effetto per cui il cover adagiandosi sul sacco di fatto impedisce la fuga di organismi dal sacco. Scarto: porzione della cattura che non viene commercializzata ma rigettata in mare perchè costituita o da individui al di sotto della taglia minima consentita dalla normativa, o da individui rovinati e danneggiati, o da specie non importanti dal punto di vista commerciale, o da residui di materiale antropico o biologico (tronchi, conchiglie, ecc.); Selettività: è la misura del processo di selezione, descrive la porzione di taglie e specie ritenute dall attrezzo; definisce la misurazione di quel processo che porta alla cattura di organismi la cui composizione differisce dalla popolazione realmente presente nell area dove la pesca viene effettuata; Specie target: è la specie o il gruppo di specie che rappresentano l obiettivo principale di una determinate attività di pesca (ad esempio le sogliole nella pesca con i rapidi, le vongole nella pesca con draga idraulica ecc.); 41

44 11. Appendice A: Descrizione dell area esplorata La campagna in mare per lo studio della selettività e dell efficienza del sacco tradizionale a maglia a losanga e di quello sperimentale a maglia quadra è stata condotta in un area zona situata a circa 30 miglia al traverso di Ancona su un fondale posto a una profondità media di 70m. La zona è caratterizzata da un fondale di natura sabbiosa o sabbio-fangosa che viene intensamente battuto dai pescherecci a strascico anconetani soprattutto nel periodo tardo inverno-inizio primavera; infatti le caratteristiche dei sedimenti (generalmente molli e privi di asperità evidenti), la bassa profondità e la debole inclinazione del fondale rendono questa zona particolarmente idonea ad essere sfruttata da attrezzi a traino sul fondo (reti a strascico e rapidi per specie demersali e pesci piatti in generale, e a mezz acqua (reti volanti per piccoli pelagici). In questa zona gli abbondanti apporti di acque dolci, provenienti soprattutto dalla parte settentrionale del bacino Adriatico, influenzano sensibilmente la salinità, la torbidità, l apporto di nutrienti e quindi la produttività delle acque. Inoltre, la bassa profondità e la debole inclinazione del fondale riducono sensibilmente i tempi di ricambio delle masse d acqua; infatti, le tempeste, frequentissime nell ultimo inverno, sono in grado di risospendere i sedimenti dal fondo mettendo in circolo nutrienti che in acque basse creano le condizioni ecologiche per determinare un alta produttività. In questa zona la massa d acqua è interessata da importanti variazioni termiche con temperature superficiali di oltre 28 C in estate e 6-8 C in inverno (soprattutto con venti di Bora secchi e freddi). Al contrario le temperature al fondo si mantengono in un range di temperatura più ristretto compreso tra 10 e 17 C. In alcuni periodi dell anno caratterizzati dal perdurare di condizioni di mare calmo, alte temperature superficiali e intensi apporti di acque dolci, si viene a creare una stratificazione della colonna d acqua con separazione delle acque superficiali più calde e meno salate da quelle in profondità più calde e salate (termoclino). Questa situazione può innescare blooms algali e conseguenti periodi di ipossia o anossia sul fondo. Nel periodo invernale al contrario si osserva un rimescolamento generalizzato della colonna d acqua con temperature e distribuzione dei nutrienti abbastanza omogenea dalla superficie al fondo. Le cale effettuate con i due diversi sacchi sono state effettuate all incirca sempre nella stessa area in modo che i risultati non fossero influenzati in alcun modo da variabili esterne: la zona campionata era compresa all interno di un poligono definito dalle seguenti coordinate: A B C D

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