Bibedi-bibedi-bop. Consiglio della settimana min. Forma sociale. Scopo. Materia. Presupposti. Fonte

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1 Consiglio della settimana 9 Bibedi-bibedi-bop Gli allievi formano un cerchio attorno ad un compagno che deve provare ad uscirne cogliendo in fallo una delle persone che lo accerchiano. Gli allievi nel cerchio che reagiscono troppo tardi o troppo lentamente devono a loro volta mettersi nel centro. L allievo che sta nel centro del cerchio ha varie opzioni per uscirne. Può piazzarsi davanti ad un compagno nel cerchio e dire «bibedi-bibedi-bop» e se questo non pronuncia la parola «bop» prima di lui, deve a sua volta andare nel centro. Può anche solo dire «bop» e se il compagno dice a sua volta «bop» troppo presto deve andare nel cerchio. Oppure può rivolgersi ad un compagno nel cerchio e chiedergli di eseguire una figura con la collaborazione di chi gli sta vicino. Ad esempio: Il tostapane: il compagno sollecitato saltella mentre i due compagni ai lati lo corcondano con le braccia tese imitando la funzione del tostapane. IIl canguro: il compagno sollecitato imita con le braccia un marsupio mentre i due compagni ai lati infilano da sotto la testa nel marsupio come se fossero dei cuccioli. IIl palo della luce: il compagno sollecitato sta fermo mentre i due compagni ai lati alzano una gamba verso di lui come per fare pipì sul palo. 10 min. docente di scuola secondaria, Teufen Naturalmente la classe può inventarsi altre figure prendendo spunto ad esempio dal sito

2 Consiglio della settimana 12 Il mimo Formare dei gruppi di tre o quattro allievi. Ogni gruppo inscena un teatrino, ma un compagno fa il mimo. Mentre i compagni fanno gli attori, egli fa una pantomima degli oggetti citati nella scena; ad esempio se si parla di un bambino piccolo egli mima un ciuccio o una carrozzina. Come? Deve sbrigarsela lui e deve fare in fretta! Gli attori mettono a dura prova il mimo perché citano numerosi oggetti che sono difficili da rappresentare. Dopo un certo tempo (ad es. 2 minuti) si scambiano i ruoli. La rappresentazione deve essere fatta se possibile con tutto il corpo e non solo con le mani. Il compito è più facile se bisogna rappresentare delle azioni e non gli oggetti. Individuale, favorire la ceratività Maestro di scuola secondaria, Teufen

3 Consiglio della settimana 16 L arte del disegno Gli alunni si suddividono in gruppi di quattro ciascuno con un direttore di gara, due disegnatori e un giocatore. Il direttore di gara indica agli altri due (naturalmente in assenza del giocatore) una figura da realizzare. Con i più piccoli si consiglia di utilizzare un oggetto o un animale mentre con i grandi possono essere anche figure astratte (ad esempio una professione o uno sport). Molto adatte risultano anche parole composte come ad esempio portalettere, taglialegna, capotreno etc. che possono essere presentate separate. I due disegnatori iniziano a tracciare la parola su carta, mentre il giocatore alle loro spalle deve indovinare il più rapidamente possibile di che cosa si tratti. Chi sta disegnando la parola indovinata riceve un punto. Poi ci si scambiano i ruoli per fare in modo che alla fine ognuno è stato una volta giocatore, una volta direttore di gara e due volte disegnatore. Chi ha totalizzato più punti alla fine del gioco? Nella scelta delle parole si possono scegliere anche determinati temi (trattati a lezione) come ad esempio animali, proverbi, personaggi storici, o si disegna con la sinistra, o ancora si dice il nome dell oggetto da indovinare in una lingua straniera. 10 min. Lavoro a gruppi Maestro di scuola secondaria, Teufen

4 Consiglio della settimana 18 La staffetta La classe viene suddivisa in gruppi di sei allievi. Ciascuno di essi predispone un percorso lungo il quale ci si deve passare un oggetto il più velocemente possibile. Gli allievi possono decidere da soli quale oggetto passarsi, come prenderlo e maneggiarlo, dove posizionarsi e dove e come l oggetto deve passare. Ad esempio si potrebbe immaginare una staffetta come riportata di seguito: mettersi in fila uno dietro l altro a gambe divaricate, lasciando dello spazio fra l uno e l altro. Con una riga descrivere un otto attorno alle gambe, prima di passarla all indietro al compagno attraverso le proprie gambe. Oppure eseguito l otto ci si rialza e si mette la riga sopra la testa, dove viene recuperata dal compagno dietro. Dopo tre passaggi completi distendersi a terra min. docente di scuola secondaria, Teufen

5 Consiglio della settimana 19 Accelerate un po il ritmo! Fate una passeggiata nei dintorni, con diverse consegne disseminate lungo il percorso. I compiti da svolgere sono dati dal docente e o stabiliti dalla classe intera. Gli scopi che gli esercizi perseguono possono essere molto diversi, come ad esempio stimolare i sensi, godersi la calma, vivere la sensazione del gruppo o anche intensificare i movimenti. Alcune consegne possibili in questi ambiti sono riportate di seguito. In un terreno che non presenta pericoli di sorta percorrere a occhi bendati la maggiore distanza possibile (ognuno con l ausilio di un compagno che osserva senza parlare). Contare i passi e poi confrontare il proprio risultato con quello degli altri. Per un certo periodo camminare senza parlare, ma recepire in modo consapevole i rumori circostanti e poi discuterne con i compagni. Intrattenersi a colloquio con un compagno con il quale di solito non si hanno molti contatti. Lavoro individuale, a coppie o di gruppo min. docente di scuola secondaria, Teufen

6 INSEGNAMENTO IN MOVIMENTO Consiglio della settimana 22 Imitazioni a catena Una decina di allievi si dispongono in cerchio. Ciascuno inizia a imitare i movimenti eseguiti dal compagno alla propria sinistra anche i più piccoli. L attività aumenta gradualmente di ritmo fin quando tutti si muoveranno con una certa velocità. Se ciò non dovesse avvenire, si può aiutare il singolo allievo in difficoltà proponendogli movimenti adatti. Ogni tanto scambiarsi il posto all interno del cerchio. Tutta la classe 5 min. docente di scuola secondaria, Teufen

7 INSEGNAMENTO IN MOVIMENTO Consiglio della settimana 23 Maratona a stazioni Formate gruppi di tre allievi, ciascun disposto davanti ad una serie di posti, uguale per tutti i gruppi. Dopo una fase di prova in cui ogni gruppo sperimenta liberamente i vari posti di lavoro della propria stazione, inizia la gara. Il gruppo migliore a ciascun posto guadagna un punto. A seconda dei posti i membri del gruppo devono scambiarsi regolarmente di posizione (rotazione). Esempi concreti di attività: tenendo stretta fra le ginocchia una gomma per cancellare percorrere una certa distanza; formare una palla di carta con un foglio A4 e trasportarla in equilibrio su due matite lungo un percorso a ostacoli. All arrivo senza farla cadere passare matite e pallina al compagno, che parte a sua volta. 15 min. docente di scuola secondaria, Teufen

8 Consiglio della settimana 26 Sì o no? Suddividetevi in tre gruppi di uguali dimensioni e poi numeratevi all interno di ciascun gruppo da uno a Una della squadre si dispone su un lato della stanza e mette davanti a sé due sedie, una con la scritta SI, l altra con NO. Gli altri due gruppi si dispongono sul lato opposto della stanza. La squadra da sola dirige il gioco e i suoi componenti pongono a turno una domanda cui si possa rispondere chiaramente sì o no, chiamando contemporaneamente un numero (corrispondente a uno dei compagni degli altri gruppi). I giocatori di ciascuna squadra chiamati in questo modo corrono dall altro lato della stanza e cercano di occupare per primi la sedia con la risposta esatta. Se un gruppo é più piccolo dell altro, un giocatore deve rispondere a due numeri. Una volta che tutti i giocatori della squadra hanno posto la domanda, si cambiano i ruoli. Quale squadra ha più punti al termine del primo turno? min. docente di scuola secondaria, Teufen

9 Consiglio della settimana 27 Fate una scenetta! Suddividetevi in gruppi e preparate in poco tempo una breve scenetta (uno o due minuti). A seconda del livello scolastico si possono imporre determinati elementi: Indicare figure e scene Indicare figure e tema, la scena è a scelta Indicare il tema, figure e scene libere Figure e scene a libera scelta Le scene elaborate vengono poi presentate davanti a tutta la classe. 15 min. docente di scuola secondaria, Teufen

10 Consiglio della settimana 34 Cosa devo fare? Formate un gruppo di 4 da dividere in due coppie: una coppia di attori e una coppia di spettatori. A chiede a B: «Cosa devo fare?» B propone un attività (ad es. «Sali in bicicletta.»). A mima l attività e poi chiede nuovamente «Cosa devo fare?». B propone un attività che sta in relazione con quanto proposto prima come per raccontare una storia. Dopo alcuni minuti di invertono i ruoli. Variante: Si può fare anche solo in due. L attore A chiede allo spettatore A cosa fare al ché l attore B pone la stessa domanda allo spettatore B e così via. L avvicendamento è più rapido min. docente di scuola secondaria, Teufen

11 Consiglio della settimana 42 Scegliersi il vicino Una decina di bambini sono seduti su delle sedie disposte in cerchio, mentre uno si trova nel mezzo. Quest ultimo va verso uno dei compagni e gli chiede chi gli piacerebbe avere come vicino. L interrogato cita i nomi di due compagni che devono scambiarsi di posto il più velocemente possibile, mentre chi è al centro cerca di occupare a sua volta uno dei posti lasciati temporaneamente vuoti. Chi resta senza sedia passa al centro e il gioco ricomincia da capo. Il giocatore al centro essendo in piedi ha un vantaggio rispetto agli altri, per cui dovrebbe eseguire una consegna di movimento (sedersi o stendersi a terra, ruotare sul proprio asse, saltare ) prima di correre verso una delle sedie. Per rendergli le cose più difficili si può anche stabilire che per lui è vietato sedersi direttamente su una sedia accanto al compagno cui ha rivolto la domanda min. Maestro di scuola secondaria, Teufen

12 Consiglio della settimana 46 Ritratto di gruppo Un gruppo di quattro alunni affigge alla parete un foglio di carta di grandi dimensioni, poi a turno i ragazzi iniziano a disegnare tracciando una linea continua, che il compagno successivo dovrà riprendere, fino a comporre una qualche figura. Durante tutta l operazione si deve restare in equilibrio su una gamba. Oppure si può cambiare gamba dopo ogni ciclo (ogni volta che tutti e quattro gli allievi hanno tracciato una parte di riga). La difficoltà consiste nel fatto che non si può assolutamente parlare La cosa diventa ancora più impegnativa se si decide di disegnare con la mano più debole o addirittura con la bocca min. Maestro di scuola secondaria, Teufen

13 Pause in movimento Consiglio della settimana 47 Dall inizio alla fine Su un ampio spiazzo all aperto i ragazzi sono suddivisi in gruppi di dieci circa e si dispongono uno dietro l altro, con le mani appoggiate sulle spalle o sui fianchi di quello che precede. Il primo della fila è la testa, l ultimo la coda di un animale misterioso. L ultimo della fila mette alla cintura un fazzoletto o una cordicella che pende quasi fino a terra. A questo punto lo strano essere cerca di mordersi la coda (il primo della fila cerca di prendere il fazzoletto). Se ci riesce sia la testa che la coda si dispongono al centro della fila e il gioco riparte con altri due ragazzi nelle parti di testa e di coda. Si possono formare anche più animali fantastici, che lottano l uno contro l altro per strapparsi a vicenda la coda min. docente di scuola secondaria, Teufen

14 Consiglio della settimana 50 Raccolta dei vestiti usati Gli alunni si suddividono in gruppi di tre o quattro. Dopo aver scelto le scarpe e la giacca più grandi fra quelle dei componenti del gruppo, al segnale dell insegnante a turno uno dei ragazzi indossa giacca e scarpe, seguendo un ordine prestabilito uguale per tutti: 1. indossare la giacca e tirare su completamente la cerniera, 2 calzare le scarpe e allacciarle, 3 togliere la giacca, 4 slacciare le scarpe e toglierle. Poi è la volta dell alunno seguente, fino a quando il gruppo ha messo e tolto (ad esempio) in tutto 12 volte giacca e scarpe. Eseguito il compito tutti i componenti del gruppo si siedono a terra. Si può giocare anche a occhi chiusi, ma in questo caso è necessario per ogni suqadra un coach che dà indicazioni a voce, senza però aiutare in altro modo. Il gruppo può mettersi d accordo in anticipo su come avviene il passaggio di scarpe e giacca da un ragazzo a quello successivo. In questa variante il numero di prove viene ridotto min. Lavoro suddivisi in gruppi Maestro di scuola secondaria, Teufen

15 IN CLASSE Consiglio della settimana 30/2012 Insegnamento interdisciplinare Volo a lunga distanza Frisbee 2 1 Servono 7 quadrati di 10x10 cm di cartoncino. Piegarli a metà. 2 Con l aiuto di una riga piegare in giù diagonalmente la parte superiore, girate il tutto e fare lo stesso sull altro lato fino a che i bordi piegati si sovrappongono. 3 Infilare l uno dentro l altro due parti uguali. 4 Le punte esterne vanno piegate in dentro e nascoste nella tasca in modo da collegare bene le due parti. * Ripetere i punti 3 e 4 con gli altri 5 pezzi fino a ottenere una figura chiusa e fissata a sette angoli. 5 Le sette punte interne che trasbordano vanno piegate nella tasca. + Decorare il frisbee, ev. utilizzare carta di vari colori. Individuale Lavoro individuale (giocando o esercitandosi in gruppo) Favorire la creatività (anche la coordinazione, giocare ed esercitarsi) le Due piatti di carta e un foglio A3 (cartoncino) a persona, colla, mollette, materiale vario (sassolini), forbici, riga Maestro di scuola secondaria, Teufen

16 IN CLASSE Consiglio della settimana 35/2012 Insegnamento interdisciplinare Calcola e salta Idea del gioco L idea è semplice; l attuazione varia a seconda delle dimensioni del gruppo come pure del numero, altezza e larghezza della scale. Il capogioco si piazza sotto a una scala insieme al suo gruppo e lancia una sfida matematica che i giocatori devono risolvere saltellando su una o due gambe. Esempio: Bisogna salire i gradini della prima cifra e della cifra che segue il «+». Si scendono i gradini per le cifre che seguono un «-». Chi raggiunge per primo il gradino giusto e annuncia il risultato corretto vince e diventa a sua volta capogioco. L esercizio richiede maggiore concentrazione se si inizia a muoversi solo dopo che il capogioco pronuncia «uguale a» (=). Chi è forte in matematica inizia a metà scala in modo da poter includere anche risultati sotto zero. Variante Ogni giocatore riceve un dado e con velocità e fortuna prova a raggiungere per primo l ultimo gradino. Bisogna salire o scendere a seconda dei numeri che escono e tenersi sempre il dado appresso. Per essere più veloci si va due volte in su e due volte in giù e così via. Chi raggiunge una cifra sotto lo zero non scende sotto il gradino più basso e lo stesso vale per il gradino più alto. Per vincere, la cifra deve corrispondere esattamente al gradino più alto minuti, migliorare la competenza in matematica le Una o più scale, dadi, ev. gessetti e corde Maestro di scuola secondaria, Teufen Consiglio Se non ci sono abbastanza scale per tutta la classe si può disegnare una scala a terra con il gesso o con una corda oppure si fa a turno (e chi rimane in calsse fa altri compiti di matematica).

17 IN CLASSE Consiglio della settimana 38/2012 Insegnamento interdisciplinare Verbi in movimento Organizzazione Come preparazione tutti gli allievi scrivono (di nascosto) dei verbi di una lingua straniera su dei cartoncini (ad es. jouer) e aggiungono ev. una precisazione (ad es. a volleyball) che può essere rappresentata in una pantomima. Poi la classe viene dimezzata: un gruppo si tiene sulla destra, l altro sulla sinistra. Idea del gioco Consiste in due forme di gioco per ripassare verbi e vocaboli. 1a forma: A turno uno del gruppo si piazza davanti e mima l attività del primo cartoncino. Il punto va alla squadra che indovina la risposta. La risposta corretta viene scritta sulla lavagna. Una volta che tutti hanno passato il turno e la squadra vincitrice è stabilita, ci si imprime i vocaboli della lavagna che dopo un po viene coperta. 2a forma: Il secondo girone si svolge in gruppi più piccoli (6-10 persone). È una forma di gioco cumulativa nella quale verbalmente la frase si allunga sempre di più. Bisogna ripetere e mimare quanto detto da chi precede. Si usano le frasi scritte sulla lavagna. Esempio: il primo inizia dicendo «Je joue au volley»; il compagno che segue aggiunge: «Je joue au volley et je me coiffe» facendo i movimenti adeguati e così via anche se il secondo girone e già concluso. Per muoversi di più i movimenti vengono fatti di tutti i compagni minuti Lavoro individuale o in gruppo, ripassare verbi e vocabili di una lingua straniera le Matite, cartincini, lavagna, gessetti Maestro di scuola secondaria, Teufen Variante 1 L esercizio diventa più difficile se si usa la forma personale e presente coinvolgendo varie persone. Esempio : «Je joue au volley.» «Tu joues au volley et je me coiffe.» ecc.). Oppure usando anche altri tempi. Esempio : «J ai joué au volley.» «J ai joué au volley et je vais me coiffer.» ecc.).

18 IN CLASSE Consiglio della settimana 41/2012 insegnamento multidisciplinare Per movimentare la discussione Organizzazione Nella Grecia antica i seguaci di una scuola filosofica (i peripatetici) discutevano camminando, convinti che le idee circolano meglio se ci si muove. Di seguito alcuni spunti: Prima di iniziare a discutere ci si sposta nell aula per verificare le posizioni dei compagni sull argomento. Quando si citano alcune parole importanti ai fini della discussione (determinate in precedenza) tutti eseguono un certo movimento. Tutti si muovono per la stanza parlando uno per volta ad alta voce (variante: chi vuol dire qualcosa si ferma e chi sta parlando gli cede la parola, magari lanciandogli simbolicamente una pallina. Tutti stanno in piedi intorno a una sedia su cui si trova l oratore. Chi vuole parlare si siede sulla sedia. Il compagno passa la parola al prossimo chiamandolo per nome o lanciandogli una pallina. Possono parlare solo gli alunni seduti su delle sedie disposte in cerchio. Gli altri stanno in piedi intorno a loro. Chi vuole parlare si mette dietro un oratore e gli tocca le spalle per farsi lasciare il posto. Anche un oratore può decidere di lasciare la discussione, semplicemente alzandosi in piedi e allontanandosi dalla sedia. lavoro di gruppo non definibile attivazione, correttezza nel discorso, sostegno della capacità di esprimersi le Sedie, ev. pallina Maestro di scuola secondaria, Teufen

19 Consiglio della settimana 45/2012 insegnamento multidisciplinare Messaggio in bottiglia IN CLASSE Organizzazione L attrezzo che presentiamo qui di seguito che ricorda un po la paletta da Intercrosse - può essere utilizzato in diversi modi. Dopo che ogni alunno ha realizzato il proprio, ci si può cimentare in diversi giochi e tentativi per sperimentare idee di gioco sempre nuove. Idea del gioco Come realizzare la pala: Avvolgere un foglio di carta robusta di formato A4 intorno a una bottiglia in PET da 0,5 litri (per le bottiglie da 1,5 litri si deve invece utilizzare un foglio di formato A3) in modo a formare un cilindro con una specie di manico. Togliere il cilindro di carta e tagliarne un estremità a forma di mezzaluna, in modo da formare una specie di paletta. Utilizzando una pallina o un footbag (di diametro di massimo 5 cm o 6 cm a seconda che si sia preso come stampo la bottiglia da 0,5 o da 1,5 litri) esercitarsi a eseguire lanci e prese tenendo il cilindro come una paletta. Se necessario modificare l apertura. Se il prototipo in carta funziona bene, utilizzarlo come maschera per tagliare le bottiglie di PET in modo da ottenere la paletta, che può essere infine colorata all interno con colori acrilici. Eliminare il fondo della bottiglia (partendo da un foro inciso con un coltello), quindi sagomare una mezzaluna. Il collo della bottiglia con il tappo funge da impugnatura. Variante Se ci si sente sicuri nei lavori manuali si può evitare il prototipo in carta e lavorare direttamente sulla bottiglia di plastica. non definibile Lavoro individuale (gioco e esercizi anche lavoro di gruppo) stimolare la scoperta (nel gioco e negli esercizi anche la coordinazione) le palline (acquistarle), una bottiglia in plastica per alunno, carta spessa, nastro adesivo, coltello appuntito, forbici, colori acrilici. Maestro di scuola secondaria, Teufen

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