L totale = L ambientale +L occlusione +L emissione +L diffusione +L speculare
|
|
- Felice Roberto
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Illuminazione di mesh in Computer Grafica: componenti principali Il valore di luminosità, o semplicemente il valore di un pixel corrispondente geometricamente ad un punto di un poligono di una mesh si calcola mettendo assieme molti addendi. In una prima analisi (allo scopo di questi appunti) considereremo una ricetta semplificata come segue: L totale = L ambientale +L occlusione +L emissione +L diffusione +L speculare Nel seguito discuteremo con qualche dettaglio ciascuna delle componenti elencate sopra. Si noti l'assenza di rifrazione e mirroring in questa discussione (sigh!). L ambientale La esatta replica e simulazione della luce in un ambiente reale è fuori dalla portata anche dei computer più moderni. Ogni sorgente luminosa che contribuisce ad una scena invia vero gli oggetti in essa presenti in modalità disparate. La riflessione/rifrazione dei raggi luminosi in realtà procede per un numero successivo teoricamente infinito di rimbalzi. L'effetto totale viene approssimato con la presenza di un livello costante e uniforme di illuminazione. Tutti i poligoni ricevono un contributo base di illuminazione indipendentemente dalla presenza di sorgenti luminose. Tale contributo si chiama luce ambientale. Esistono due scelte per determinare il colore e la intensità di questo contributo: a) valore di RGB costante per tutti i poligoni per ogni punto dei poligoni della scena; b) valore di RGB costante per tutti i punti di un poligono. Il colore viene determinato seguendo la normale al poligono e copiando il colore dello sky nel punto in cui esso è intersecato dalla normale. Il contributo ambientale appiattisce e smussa il contrasto in una scena (come la nebbiolina in una mattina grigia) ed è di norma tenuto molto basso. L occlusione La luce ambientale viene calcolata semplicemente usandole informazioni su ciascun singolo poligono ed eventualmente sullo sky, indipendentemente dalla presenza e dalla disposizione di altri poligoni intorno e vicini. Questo è assai innaturale. Negli angoli di una stanza giunge meno luce ambientale di quanto ne giunga al centro delle pareti... Basandosi su questa osservazione è stato proposto un effetto molto popolare chiamato ambient occlusion. Esso funziona, alla base, come segue. Per un punto su un poligono si calcola la percentuale dello sky che un omino posto sul poligono in questione in tale punto vede libero da altri oggetti e da altri poligoni. Se il cielo è interamente libero alla vista il contributo di luce ambientale è massimo. Se invece parte del cielo è nascosto (occluso) il contributo ambientale che il cielo fornisce al nostro punto sarà ridotto in modo proporzionale. Come viene calcolata la percentuale del cielo che rimane visibile da un punto della scena? In pratica si lanciano un certo numero di raggi a partire dal punto in esame in direzioni casuali tutto intorno. Si contano quanti raggi sul totale dei raggi lanciati incontra effettivamente il cielo e da essi si deduce in maniera approssimata la percentuale di cielo visibile. A causa della randomizzazione dei raggi lanciati si ha però un problema: punti vicinissimi potrebbero dare risultati differenti e ciò solo perché i raggi emessi da essi sono casualmente lanciati in direzioni molto diverse. Questo produce un effetto rumore/granulosità caratteristico di questo effetto Ambient Occlusion (AO). Per ridurlo l'unica (costosa) cura è aumentare di molto il numero di raggi casuali lanciati per ogni punto, allungando i tempi di rendering.
2 L emissione Questo termine simula un materiale incandescente che brilla di luce propria. Esso può essere simulato in due modi. Nel modo più semplice esso semplicemente aumenta il valore del colore di pixel relativi al materiale emittente rendendo il loro aspetto come se fossero luminosi. Tuttavia questa illusione non produce una reale illuminazione dell'ambiente circostante, che in assenza di vere e propri lamp (sorgenti luminose) rimane oscura. Nel motore di renderirazzione Belnder Internal (non in Cycles), tuttavia, se si è attivata l'opzione che attiva la luce ambientale un oggetto con materiale emittente si comporta come un AO calcolato però rispetto all'oggetto e non rispetto al cielo. In generale se vogliamo un oggetot come soergente luminosa conviene usare l'area light. L diffusione Questo termine simula l'energia di un raggio incidente che un poligono disperde intorno a se indipendentemente dalla posizione dell'osservatore. Questo termine dipende quindi: a) dalla Energia incidente b) dai coefficienti di diffusione (uno per ciascun canale RGB) compresi tra 0 e 1 c) dalla normale al poligono N d) dall'angolo di incidenza della luce L. Ripeto: Qualunque osservatore, da qualunque angolo osservi il poligono misura (percepisce) la medesima quantità di luce diffusa. lla formula generale per questo termine è come segue: L diffusione = k diffusione, colore * E incidente * f(angolo(n,l)) Nel modello più famoso e comune per il contributo diffusivo detto modello di Lambert f(angolo(n,l)) = cos(angolo(n,l)) Il contributo di luce diffusiva è massimo se la luce è perpendicolare alla superficie (angolo tra Ne L pari a zero) ed è minimo se la luce è perfettamente parallela e radente alla superficie (angolo tra N e L pari ad un angolo retto). Un modello usato è anche il cosidetto modello toon (da CAR-toon). In questo modello per la componente diffusiva la funzione non continua f(angolo(n,l)) = 1 se angolo(n,l)<soglia, 0 altrimenti. In alcune versioni la transizione dal valore 0 al valore 1 è rapida ma la funzione f è mantenuta continua.
3 Un altro modello molto usato è quello di Oren-Nayar. Non val la pena qui di riportarne le formule (ricercale sulla rete!) ma si può dire in modo approssimativo che la forma della funzione f usata in questo caso è quella di una funzione coseno gonfiata e appiattita intorno all'origine. Il grado di appiattimento dipende da un parametro interpretato come grezzità del materiale. Blender fornisce come modello diffusivo anche il modello Minnaert, che in realtà è DIPENDENTE dal punto di vista dell'osservatore. Esso è un po' un modello speculare negativo (cioè la specula dovuta all'effetto luminoso in quesot caso è scura anziché chiara, e per tale motivo intuitivamente assomiglia ad un effetto diffusivo anche se dal putno di vosta matemtico non lo è). In questo caso f(angolo(n,l))= f(angolo(n,l),angolo(n,v)) ove V è la direzione di osservazione. f(angolo(n,l),angolo(n,v) = cos(angolo(n,l)) k+1 *(1-cos(angolo(N,E)) 1-k Il parametro k si chiama darkness. Gli altri modelli che si trovano nel Blender internal non sono trattati in questi appunti. L speculare Questo termine si riferisce alla specula cioè alla macchiolina luminosa che appare su materiali lucidi (glossy). La posizione e la intensità di tale macchiolina dipende dalle proprietà del materiale
4 ma anche dalla direzione di visione V, dalla normale alla superficie N e dalla direzione della luce incidente L. La caratteristica più importante è che la energia della luce incidente NON viene riflessa egualmente in tutte le direzioni. Ci sono diversi modelli matematici per simulare questo fenomeno. Il modello più antico è dovuto a Phong. In esso si ha: L speculare = k speculare L incidente * (cos(angolo(v,r)) m R è la direzione della luce riflessa che è quella che forma un angolo eguale ma di segno opposto all'angolo tra la luce incidente e la normale. m è detto coefficiente di Phong, più è grande più glossy è la superficie. Il modello è stato superato da altri: Cook-Torrance è un modello che cerca di simulare al massimo la fisica. L'immagine mostra il suo comportamento: Un modello simile ma computazionalmente più semplice è dovuto a Blinn:
5 Il contributo speculare può essere regolato anche con una funzione nn continua simile al Toon della componente diffusiva. Questo caso è lasciato all''approfondimento autonomo dello studente.
Informatica Grafica. Gianluigi Ciocca, Simone Bianco F1801Q120
Informatica Grafica Gianluigi Ciocca, Simone Bianco F1801Q120 Illuminamento (1) Per decidere l aspetto di una superficie è necessario procedere in due fasi Lighting Determina la componente luminosa che
DettagliInterazione luce - materia
Interazione luce - materia 1 Modelli di illuminazione Il modello di illuminazione descrive l interazione tra la luce e gli oggetti della scena Descrive i fattori che determinano il colore di un punto della
DettagliIl modello di Phong. Il modello di Phong. Il modello di Phong. Componente emissiva. Componente emissiva
Il modello di Phong Costruzione di Interfacce Lezione 7 Shading cignoni@iei.pi.cnr.it http://vcg.isti.cnr.it/~cignoni In termini matematici un modello di illuminazione viene rappresentato da un equazione
DettagliBLENDER LEZIONI DI LABORATORIO
BLENDER LEZIONI DI LABORATORIO Lezione 2 http://www.onlinetutorial.it/2019/creiamoun-bicchiere-con-blender.html Luci e ombre L illuminazione Nel rendering l illuminazione è fondamentale per dare realismo
DettagliCorso di Grafica Computazionale
Corso di Grafica Computazionale Lighting Docente: Massimiliano Corsini Laurea Specialistica in Ing. Informatica Università degli Studi di Siena Interazione Luce-Materia 2 Interazione luce-materia Cosa
DettagliPrincipi elementari di illuminazione
Luce Principi elementari di illuminazione L angolo con cui la luce colpisce gli oggetti presenti sulla scena, influenza l illuminazione delle superfici del modello 3D. Il max grado di luminosità di una
DettagliModelli di illuminazione
Modelli di illuminazione Dove si discutono modelli per l interazione della luce con le superfici. Introduzione Modello di Phong Modello di Cook-Torrance Tipi di luci Modelli globali Grafica al Calcolatore
Dettagli5 Lenti e Specchi. Formazione immagini Specchi Superfici rifrangenti Lenti sottili Lenti spessi Punti cardinali
Laboratorio di didattica della Fisica (III modulo): Metodologie di insegnamento del Laboratorio di Ottica Formazione immagini Specchi Superfici rifrangenti Lenti sottili Lenti spessi Punti cardinali 5
DettagliIl canale colore. Il canale diffusione
COME SI MODELLA IL COLORE Un colore non è fatto solo di pigmento, per esempio 'giallo' o 'blu'. E', in realtà, qualcosa di molto più complesso. Può essere più o meno uniforme, può lasciare vedere il segno
Dettagli1 p q 1. = 1 f
P PROBLEMA n. Una lente allo specchio Quesito n.. Applicando l equazione dei punti coniugati p + q = f q = f p p f = 5.0cm Poiché nel sistema di riferimento scelto x L = 32.9cm, la posizione di questa
DettagliESPERIENZA 6 La legge della riflessione
ESPERIENZA 6 La legge della riflessione 1. Argomenti Determinare la direzione del raggio riflesso sulla superficie di uno specchio piano a diversi angoli di incidenza. Confrontare gli angoli di incidenza
DettagliLezione 22 - Ottica geometrica
Lezione 22 - Ottica geometrica E possibile, in certe condizioni particolari, prescindere dal carattere ondulatorio della radiazione luminosa e descrivere la propagazione della luce usando linee rette e
DettagliRendering ed illuminazione
Rendering ed illuminazione Dove si introduce un metodo per ottenere una immagine a partire da una descrizione degli oggetti tridimensionali e si presenta la legge fondamentale che governa l illuminazione.
DettagliFisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici
Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Ottica geometrica In ottica geometrica si analizza la formazione di immagini assumendo che la luce si propaghi in modo rettilineo
DettagliGrandezze fotometriche
Capitolo 3 Grandezze fotometriche 3.1 Intensità luminosa E una grandezza vettoriale di simbolo I. Ha come unità di misura la candela(cd). La candela è l unità di misura fondamentale del sistema fotometrico.
DettagliFisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche
La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè
DettagliOttica Geometrica. (λà 0 trascuriamo i fenomeni di diffrazione )
Ottica Geometrica Ottica Geometrica Metodo approssimato che permette di studiare il comportamento della luce quando incontra discontinuità nello spazio in cui si propaga, nei casi in cui la lunghezza d
DettagliEsercizi Scratch: Sensori
Esercizi Scratch: Sensori Animazione usando i blocchi sensori I blocchi sensori consentono di ottenere informazioni dallo stato degli oggetti che fanno parte dell'applicazione. Lo stato dell'applicazione
Dettagli5 Fondamenti di Ottica
Laboratorio 2B A.A. 2012/2013 5 Fondamenti di Ottica Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Lenti spessi Punti cardinali Ottica geometrica In ottica geometrica si analizza la formazione
DettagliAnalisi di sequenze di immagini. Sequenze di immagini Il flusso ottico Corrispondenze discrete
Analisi di sequenze di immagini Sequenze di immagini Il flusso ottico Corrispondenze discrete Stima del Movimento La stima del movimento introduce il tempo L'evoluzione temporale comporta un enorme incremento
DettagliRendering Locale. Rendering locale. Rendering locale. Rendering globale. Rendering globale
Rendering Locale Costruzione di Interfacce Lezione 14 Rendering Locale e Globale cignoni@iei.pi.cnr.it http://vcg.iei.pi.cnr.it/~cignoni Il modello di rendering che abbiamo finora visto è detto locale
DettagliLuci/Ombre. YAFARAY motore di rendering Open Source. Federico Frittelli aka fredfrittella. SUTURA-studio di progettazione.
Luci/Ombre YAFARAY motore di rendering Open Source Federico Frittelli aka fredfrittella SUTURA-studio di progettazione LinuxDay, 2010 fredfrittella (SUTURA-studio di progettazione) Luci/Ombre 23 Ottobre
DettagliLA RIFRAZIONE E LA RIFLESSIONE DELLA LUCE. IV^C 2016/2017 Lepore Gianluca Ianniciello Antonio
LA RIFRAZIONE E LA RIFLESSIONE DELLA LUCE IV^C 2016/2017 Lepore Gianluca Ianniciello Antonio INTRODUZIONE La riflessione e la rifrazione della luce si possono spiegare utilmente supponendo che la luce
DettagliLiceo Pedagogico- Artistico G. Pascoli di Bolzano VERIFICA DI FISICA IN SOSTITUZIONE DELL ORALE CLASSE 5a B- FILA A 15/03/2010
Liceo Pedagogico- Artistico G. Pascoli di Bolzano VERIFICA DI FISICA IN SOSTITUZIONE DELL ORALE CLASSE 5a B- FILA A 15/03/2010 1. Secondo le conoscenze più recenti: a) la luce si comporta soltanto come
DettagliMateriali avanzati. Informatica Grafica per le arti. Raytracing. Raytracing. Raytracing. Raytracing. Raytracing
Informatica Grafica per le arti Materiali avanzati Marco Gribaudo marcog@di.unito.it Molti degli oggetti modellabili sono costituiti da superfici trasparenti o riflettenti. I materiali Raytrace permettono
DettagliSPECCHI. Dalla posizione dell'immagine non emergono raggi luminosi; essa si trova sull'immaginario prolungamento dei raggi di luce riflessa.
SPECCHI SPECCHI PIANI Per specchio si intende un dispositivo la cui superficie è in grado di riflettere immagini di oggetti posti davanti a essa. Uno specchio è piano se la superficie riflettente è piana.
DettagliCorso di Fisica generale
Corso di Fisica generale Liceo Scientifico Righi, Cesena Anno Scolastico 2014/15 1C Appunti di Ottica Geometrica II La Riflessione della Luce Riccardo Fabbri 1 (Dispense ed esercizi su www.riccardofabbri.eu)
DettagliFisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici
Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Ottica geometrica In ottica geometrica si analizza la formazione di immagini assumendo che la luce si propaghi in modo rettilineo
DettagliLa Polarizzazione della luce
La Polarizzazione della luce Applet Java sulle OEM Le Onde Elettromagnetiche Sono onde trasversali costituite dalle vibrazioni del vuoto quantistico. Hanno velocità c=3.0 10 8 m/s. In ogni istante E è
DettagliGeometria Analitica Domande, Risposte & Esercizi
Geometria Analitica Domande, Risposte & Esercizi La parabola. Dare la definizione di parabola come luogo di punti La parabola è un luogo di punti, è cioè un insieme di punti del piano che verificano tutti
DettagliLa riflessione: formazione delle immagini 2016
Vogliamo provare che l immagine prodotta da uno specchio piano, si trova alla stessa distanza della sorgente dallo specchio. Con riferimento alla figura, vogliamo provare che AC = CB. Per provare l affermazione,
Dettagliλ è detto intensità e rappresenta il numero di eventi che si
ESERCITAZIONE N 1 STUDIO DI UN SISTEMA DI CODA M/M/1 1. Introduzione Per poter studiare un sistema di coda occorre necessariamente simulare gli arrivi, le partenze e i tempi di ingresso nel sistema e di
DettagliUso degli apparecchi elettrosensibili di protezione: cosa è necessario sapere...
Uso degli apparecchi elettrosensibili di protezione: cosa è necessario sapere... Parte 1 della normativa IEC / EN 61496: maggiore resistenza ai guasti necessità di rilevare eventuali guasti é é controllo
DettagliCorso di Visione Artificiale. Radiometria. Samuel Rota Bulò
Corso di Visione Artificiale Radiometria Samuel Rota Bulò Come vediamo? Teorie della visione Teoria emissionista Teoria emissionista (o visione tattile ): l'occhio emette un fascio di raggi che, viaggiando
DettagliOttica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2)
Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it
DettagliCorso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU)
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Corso Integrato: Matematica e Statistica Modulo: Matematica (6 CFU) (4 CFU Lezioni + CFU Esercitazioni) Corso di Laurea in Tutela e Gestione del territorio
DettagliPirometro Ottico Fig. 8 - Pirometro ottico a filamento evanescente. Questo tipo di termometro sfrutta il colore per indicare la temperatura di un corpo. Infatti, ogni corpo emette radiazione elettromagnetica
DettagliStrumentazione e misura su sorgenti, e. valutazione dei livelli di esposizione
Strumentazione e misura su sorgenti, e valutazione dei livelli di esposizione Andrea Guasti U.O.C. Fisica Sanitaria Azienda Ospedaliera Universitaria Senese G.TOCI G.TOCI G.TOCI G.TOCI G.TOCI G.TOCI
DettagliOTTICA GEOMETRICA. Ovvero la retta perpendicolare alla superficie riflettente. Figura 1. Figura 2
OTTICA GEOMETRICA L ottica geometrica si occupa di tutta quella branca della fisica che ha a che fare con lenti, specchi, vetri e cose simili. Viene chiamata geometrica in quanto non interessa la natura
DettagliS tereometria. Percezione della profondità. Stereometria. S time delle dis tanze
Stereometria Percezione della profondità S tereometria S time delle dis tanze Percezione della profondità Prospettiva Ombreggiatura Quinte Lo sposalizio della Vergine Raffaello Sanzio Altezza sull orizzonte
DettagliLavoro individuale: leggi attentamente il testo e completa il testo che trovi al termine del stesso. (10 )
Testo 1: Lavoro individuale: leggi attentamente il testo e completa il testo che trovi al termine del stesso. (10 ) Lavoro di gruppo T1: discuti assieme ai tuoi compagni il significato di quanto hai letto
DettagliIlluminazione avanzata
Informatica Grafica per le arti Illuminazione avanzata E' possibile applicare una bitmap ad una luce. Una luce a cui e' applicata una bitmap proietta l'immagine associata nello spazio. Marco Gribaudo marcog@di.unito.it
DettagliMetodi per la risoluzione di sistemi lineari
Metodi per la risoluzione di sistemi lineari Sistemi di equazioni lineari. Rango di matrici Come è noto (vedi [] sez.0.8), ad ogni matrice quadrata A è associato un numero reale det(a) detto determinante
DettagliAnalisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1
Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a. 206-7 Scritto del secondo appello, febbraio 207 Testi Prima parte, gruppo.. Trovare le [0, π] che risolvono la disequazione sin(2) 2. 2. Dire se esistono
DettagliProprietà Base delle Superfici
Proprietà Base delle Superfici Quando un immagine viene renderizzata, sono molti i fattori che influenzano l aspetto di una superficie. Questi fattori determinano, ad esempio, se la luminosità ed il colore
DettagliIntroduzione alla Computer Graphics
Introduzione alla Computer Graphics Informatica Grafica CdLS a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura a.a. 2008/09 Computer Graphics e Image Processing Image processing Insieme di teorie ed algoritmi
DettagliI FENOMENI DEL SUONO RIFLESSIONE RIFRAZIONE INTERFERENZA DIFFRAZIONE EFFETTO DOPPLER BANG SUPER SONICO
I FENOMENI DEL SUONO RIFLESSIONE RIFRAZIONE INTERFERENZA DIFFRAZIONE EFFETTO DOPPLER BANG SUPER SONICO Il suono (dal latino sonus) è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. Tale
DettagliUniversità degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo
Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA Anno accademico 2013/14 Figure utili da libri di testo Onde & Oscillazioni Corso A Studenti con il cognome che
DettagliCenni al rendering di ombre
Cenni al rendering di ombre Davide Gadia Corso di Programmazione Grafica per il Tempo Reale Laurea Magistrale in Informatica per la Comunicazione a.a. 2012/2013 Ombre Componenti fondamentali per aumentare
Dettagli7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi
7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi
DettagliGeometria Analitica Domande e Risposte
Geometria Analitica Domande e Risposte A. Il Piano Cartesiano. Qual è la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano? Per calcolare la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano
DettagliLa Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi
La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi Forma implicita Forma esplicita a x b y c 0 y m x q a c y x b b Esempio
DettagliConvezione Conduzione Irraggiamento
Sommario Cenni alla Termomeccanica dei Continui 1 Cenni alla Termomeccanica dei Continui Dai sistemi discreti ai sistemi continui: equilibrio locale Deviazioni dalle condizioni di equilibrio locale Irreversibilità
DettagliCenni al rendering di ombre
Cenni al rendering di ombre Davide Gadia Corso di Programmazione Grafica per il Tempo Reale Laurea Magistrale in Informatica per la Comunicazione a.a. 2013/2014 Ombre Componenti fondamentali per aumentare
DettagliFacoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale. Illuminotecnica
Le radiazioni elettromagnetiche come Onde radio Radiazioni infrarosse Raggi X Raggi gamma etc Grandezze caratteristiche Lunghezza d onda L onda passa 5 volte al secondo Frequenza Sono comprese nell intervallo
DettagliAppunti di Trigonometria per il corso di Matematica di base
Appunti di Trigonometria per il corso di Matematica di base di Giovanna Neve Diploma accademico di primo livello per il corso di Tecnico di Sala di Registrazione Conservatorio C. Pollini Padova Indice
DettagliLezione 18: Tecniche ed effetti 3D. Il motion capture. Il motion capture. Il motion capture. Il motion capture. Il motion capture
Il motion capture Lezione 18: Tecniche ed effetti 3D Le tecniche di animazione quali i collegamenti e le ossa facilitano la realizzazione di animazioni di oggetti complessi. Malgrado la loro potenzialita',
DettagliONDE ELETTROMAGNETICHE
Fisica generale II, a.a. 01/014 OND LTTROMAGNTICH 10.1. Si consideri un onda elettromagnetica piana sinusoidale che si propaga nel vuoto nella direzione positiva dell asse x. La lunghezza d onda è = 50.0
Dettagli09/10/15. 1 I raggi luminosi. 1 I raggi luminosi. L ottica geometrica
1 I raggi luminosi 1 I raggi luminosi Per secoli si sono contrapposti due modelli della luce il modello corpuscolare (Newton) la luce è un flusso di particelle microscopiche il modello ondulatorio (Christiaan
DettagliUnità 9. I raggi luminosi
Unità 9 I raggi luminosi 1. La luce La luce è un'onda elettromagnetica, ma per studiare alcuni fenomeni ottici basta considerarla un insieme di raggi luminosi. Un raggio luminoso è un fascio di luce molto
DettagliModelli di illuminazione avanzati
Modelli di illuminazione avanzati Davide Gadia, Daniele Marini Corso di Programmazione Grafica per il Tempo Reale Laurea Magistrale in Informatica per la Comunicazione a.a. 2013/2014 Outline Modelli BRDF
DettagliCAPITOLO 5. Stima della frequenza dei segnali dovuta al 40 K
CAPITOLO 5 Stima della frequenza dei segnali dovuta al 40 K 5.1 Simulazione dei segnali registrabili con i fotomoltiplicatori. Nei capitoli precedenti, dopo aver illustrato brevemente la motivazione per
DettagliCLASSIFICAZIONE DELLE CONICHE AFFINI
CLASSIFICAZIONE DELLE CONICHE AFFINI Pre-requisiti necessari. Elementi di geometria analitica punti e rette nel piano cartesiano, conoscenza delle coniche in forma canonica). Risoluzione di equazioni e
DettagliEffetti speciali. Informatica Grafica I. I fondali. I fondali. I fondali. I fondali. I fondali
Informatica Grafica I La grafica 3D trova ampio utilizzo nella realizzazione di effetti speciali. I modelli tridimensionali vengono impiegati per aggiungere oggetti ad una immagine o ad un filmato acqusito
DettagliRIFLESSIONE. Riflessione - 1/17
RIFLESSIONE Sommario Leggi della riflessione... 2 Specchi piani... 3 Specchi sferici... 6 Lunghezza focale di specchi sferici... 9 Immagine generata da specchi sferici... 11 Ingrandimento generato da specchi
DettagliL esposizione la coppia tempo diaframma
Fotografia corso base Educazione Permanente Treviso L esposizione la coppia tempo diaframma http://arcifotografiabase.wordpress.com Federico Covre l esposimetro Attraverso lo strumento dell esposimetro
DettagliLa visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini
La visione Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano stefano.ferrari@unimi.it Elaborazione delle immagini anno accademico 2009 2010 Visione biologica ed elaborazione delle immagini La percezione
DettagliL USO DEL MICROSCOPIO OTTICO
L USO DEL MICROSCOPIO OTTICO Visualizzazione dei microrganismi La visualizzazione dei microrganismi richiede l uso del microscopio ottico o del microscopio elettronico. Il microscopio ottico composto in
DettagliSpettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote
Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che
Dettagli3. (Da Veterinaria 2006) Perché esiste il fenomeno della dispersione della luce bianca quando questa attraversa un prisma di vetro?
QUESITI 1 FENOMENI ONDULATORI 1. (Da Medicina 2008) Perché un raggio di luce proveniente dal Sole e fatto passare attraverso un prisma ne emerge mostrando tutti i colori dell'arcobaleno? a) Perché riceve
Dettagli13. Colorimetria. La visione cromatica
Elena Botta e Giuseppina Rinaudo Corso IFTS Ottici 2003/2004 Spettroscopia e fotometria 13. Colorimetria La visione cromatica È affidata all assorbimento della luce da parte dei tre tipi di pigmento dei
DettagliLA CIRCONFERENZA e IL CERCHIO
LA CIRCONFERENZA e IL CERCHIO La circonferenza è un poligono regolare con un numero infinito di lati Bisogna fare innanzitutto una distinzione: la circonferenza è la misura del perimetro; C (se sono più
Dettaglitele limite è unico. Ciò significa che se non può accadere che una funzione abbia limiti diversi per x. Se per assurdo si avesse che lim f ( x)
Calcolo dei iti (C. DIMAURO) Per il calcolo dei iti ci serviamo di alcuni teoremi. Tali teoremi visti nel caso in cui, valgono anche quando Teorema dell unicità del ite: se una funzione ammette ite per
DettagliNote di ottica geometrica.
Note di ottica geometrica. Mauro Saita e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria, novembre 2012. Indice 1 ttica geometrica 1 2 Riflessione. 2 2.1 La legge della riflessione..............................
DettagliI prismi. Prismi. Un prisma è un mezzo ottico delimitato da facce piane, lavorate otticamente e non parallele. Alessandro Farini CNR-INOA CNR-INOA
I prismi Alessandro Farini Prismi Un prisma è un mezzo ottico delimitato da facce piane, lavorate otticamente e non parallele. 1 Il prisma triangolare Il prisma più tradizionale è quello triangolare :
DettagliMisure di campi magnetici: bobine di Helmholtz e solenoidi
Misure di campi magnetici: bobine di Helmholtz e solenoidi - S.S., 12 Settembre 2007 - Per il calcolo del campo magnetico prodotto da una corrente che fluisce in un circuito di forma nota è utile servirsi
DettagliUniversità degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo
Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA Anno accademico 2013/14 Figure utili da libri di testo Onde & Oscillazioni Corso A Studenti con il cognome che
DettagliLuci indirette e materiali
Informatica Grafica per le arti Luci indirette e materiali Una delle strategie di collocazione delle sorgenti luminose sulla scena piu' diffuse e' l'illuminazione a tre punti. Essa e' cosi' chiamata perche'
DettagliIntroduzione ai fenomeni di polarizzazione. Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti
Introduzione ai fenomeni di polarizzazione Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti VIDEO POLARIZZAZIONE IN UN IPAD, RICAPITOLANDO Impiegando occhiali aventi lenti polaroid e un display a cristalli liquidi
DettagliCirconferenza. Matteo Tugnoli. February 26, 2012
Circonferenza Matteo Tugnoli February 26, 2012 Versione preliminare, NON esente da errori, se il lettore riscontrasse delle imprecisioni può gentilmente segnalarle a matteo_tugnoli@yahoo.it 1 Luogo dei
DettagliESPERIENZE CON GLI SPECCHI PIANI
1. Qual è la posizione dell immagine fornita da uno specchio piano? Di che tipo di immagine si tratta? Disponi il cilindro giallo dietro lo specchio, in modo che coincida con l immagine riflessa del cilindro
DettagliLezioni di illuminotecnica. Fenomeni ottici fondamentali
7 Lezioni di illuminotecnica Fenomeni ottici fondamentali Interazione luce-materiali Consideriamo una lastra di materiale immersa in aria. Quando la radiazione lin viaggio nell aria incontra l interfaccia
DettagliSPETTROSCOPIO A RETICOLO
SPETTROSCOPIO A RETICOLO Scopo dell esperienza: determinazione passo del reticolo separazione tra le due righe del doppietto della luce gialla del sodio determinazione della lunghezza d onda di un fascio
DettagliEsercitazioni di Economia politica Microeconomia
5. IL LATO DELLA DOMANDA IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE Utilità, utilità marginale e regola della spesa razionale (richiami di teoria) L utilità è il grado di soddisfazione che gli individui traggono
DettagliGrafica al calcolatore - Computer Graphics
Grafica al calcolatore - Computer Graphics 5 - Rendering 29/10/12 Grafica 2013 1 Rendering Il termine rendering indica la serie di algoritmi, geometrici e non, a cui si sottopone una data descrizione di
DettagliLa rifrazione della luce
La rifrazione della luce E. Modica erasmo@galois.it Istituto Provinciale di Cultura e Lingue Ninni Cassarà A.S. 2010/2011 Il bastone spezzato La rifrazione e le sue leggi Il bastone spezzato Definizione
DettagliCORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 2: Grandezze fotometriche fondamentali 2. Ing. Oreste Boccia
CORO D FCA TECNCA AA 13/14 LLUMNOTECNCA Lezione n : Granezze fotometriche fonamentali ng. Oreste Boccia 1 LLUMNAMENTO Effetto prootto al flusso luminoso sulla superficie illuminata Granezza puntuale: varia
Dettagli1.1 Coordinate sulla retta e nel piano; rette nel piano
1 Sistemi lineari 11 Coordinate sulla retta e nel piano; rette nel piano Coordinate sulla retta Scelti su una retta un primo punto O (origine) ed un diverso secondo punto U (unita ), l identificazione
DettagliAppunti di Algebra Lineare. Distanze
Appunti di Algebra Lineare Distanze 1 Indice 1 Distanze nel piano 1.1 Distanza punto-punto................................... 1. Distanza punto-retta.................................... 3 1.3 Distanza
DettagliBreve formulario di matematica
Luciano Battaia a 2 = a ; lim sin = 1, se 0; sin(α + β) = sin α cos β + cos α sin β; f() = e 2 f () = 2e 2 ; sin d = cos + k; 1,2 = b± ; a m a n = 2a a n+m ; log a 2 = ; = a 2 + b + c; 2 + 2 = r 2 ; e
DettagliESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA
ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA Esercizio 1 Due cariche q 1 e q 2 sono sull asse x, una nell origine e l altra nel punto x = 1 m. Si trovi il campo elettrico
DettagliVolumi in spazi euclidei 12 dicembre 2014
Volumi in spazi euclidei 12 dicembre 2014 1 Definizioni In uno spazio euclideo reale V di dimensione n siano dati k n vettori linearmente indipendenti e sia Π := Π(v 1 v 2... v k ) il parallelepipedo generato
DettagliNome file 2007_2008_dis_tecnico Ultima revisione 10/02/2008
PROIEZIONI ORTOGONALI IN SINTESI I sistemi di rappresentazione si classificano in funzione della posizione della sorgente S rispetto al piano π. Se S è posto a distanza infinita si avranno proiezioni parallele
DettagliDIMENSIONAMENTO ILLUMINOTECNICO
DIMENSIONAMENTO ILLUMINOTECNICO Giovanni Parrotta Classe concorso A040 Prerequisiti: Grandezze fotometriche Le relazioni che individuano le grandezze fotometriche sono relative a sorgenti puntiformi, ovvero
DettagliVISIONE_01 OTTICA GEOMETRICA. FGE aa
VISIONE_01 OTTICA GEOMETRICA FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Principi di refrazione delle lenti, indice di refrazione Lenti biconcave e lenti biconvesse, fuoco principale e distanza focale Potere refrattivo di
DettagliCome misurare la declinazione della parete utilizzando il programma Orologi Solari
Come misurare la declinazione della parete utilizzando il programma Orologi Solari Un passo fondamentale per il progetto di un orologio solare verticale è la misura della declinazione della parete. Orologi
Dettagliincide su di esso,...
Scuola/Classe Cognome Nome Data Produrre/Analizzare luce polarizzata con polaroid sulla lavagna luminosa A. Produrre luce polarizzata Azioni effettuate. Sulla lavagna luminosa Osservazioni ed esiti sull'intensità
Dettagli1. Qual è la posizione dell immagine fornita da uno specchio piano? Di che tipo di immagine si tratta?
Specchi piani MPZ 1. Qual è la posizione dell immagine fornita da uno specchio piano? Di che tipo di immagine si tratta? Disponi il cilindro giallo dietro lo specchio, in modo che coincida con l immagine
DettagliOTTICA GEOMETRICA. L ottica geometrica è valida quando la luce interagisce solo con oggetti di dimensioni molto maggiori della sua lunghezza d onda.
Un raggio di luce si propaga rettilineamente in un mezzo omogeneo ed isotropo con velocità: c v =, n > 1 n OTTICA GEOMETRICA L ottica geometrica è valida quando la luce interagisce solo con oggetti di
DettagliChe cos è una forza? 2ª lezione (21 ottobre 2006): Idea intuitiva: forza legata al concetto di sforzo muscolare.
2ª lezione (21 ottobre 2006): Che cos è una forza? Idea intuitiva: forza legata al concetto di sforzo muscolare. L idea intuitiva è corretta, ma limitata ; le forze non sono esercitate solo dai muscoli!
Dettagli