Analisi di sequenze di immagini. Sequenze di immagini Il flusso ottico Corrispondenze discrete

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Analisi di sequenze di immagini. Sequenze di immagini Il flusso ottico Corrispondenze discrete"

Transcript

1 Analisi di sequenze di immagini Sequenze di immagini Il flusso ottico Corrispondenze discrete

2 Stima del Movimento La stima del movimento introduce il tempo L'evoluzione temporale comporta un enorme incremento dei dati necessari per elaborare gli eventi che hanno luogo y x t Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 2

3 Onere computazionale Filmato a colori Risoluzione VGA: immagini 640x fotogrammi al secondo pixel da elaborare (e/o memorizzare)al secondo: 640x480x3x25= M La memorizzazione di 30 secondi richiede circa un CD-ROM Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 3

4 Stima del Movimento L'evoluzione temporale sulla scena non dipende semplicemente dal moto degli oggetti si hanno dei cambiamenti causati dal moto relativo dell'osservatore Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 4

5 Stima del Movimento Molto spesso i due effetti sono combinati Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 5

6 Motion tracking Velocità rilevate Velocità media Velocità effettiva Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 6

7 Stima del Movimento Il problema è risalire alla velocità effettiva v 0 dell oggetto in movimento a partire dalla velocità v i rilevata per ogni punto della immagine P i O O P 0 v i v 0 Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 7

8 Stima del movimento Proprio il moto relativo può essere sfruttato per ricostruire la natura tridimensionale della scena osservata Occorre notare che questo problema, schematizzabile come il tentativo di ottenere informazione 3D da proiezioni 2D, appartiene alla categoria dei problemi inversi o mal condizionati, per i quali cioè non è garantita l'esistenza e l'unicità della soluzione Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 8

9 Illusione ottica La rotazione viene interpretata come una traslazione Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 9

10 Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 10 Limiti + = = = = f Y X Y X f z z y x zy zy zx zx z f z y x z zf z y x z f Y X z y x z f f Y X λ & & & & & & & & & & & & & & & Ogni movimento lungo il raggio di vista non può essere rilevato

11 Il flusso ottico Il flusso ottico è definito come il campo vettoriale della variazione di luminosità La variazione puntuale del livello di grigio è legata sia alla velocità del moto che al gradiente Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 11

12 Il flusso ottico Esempio ideale di flusso ottico: campo vettoriale prodotto da un oggetto che si avvicina con velocità uniforme all osservatore Focus of expansion Focus of contraction Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 12

13 Ipotesi fondamentali Per l applicazione del flusso ottico devono essere verificate due ipotesi fondamentali la luminosità della scena deve rimanere costante (variazioni di luminosità potrebbero essere interpretate come uno spostamento) ogni punto in esame resta in vista L immagine viene quindi trattata come una funzione della spazio e del tempo ƒ(x,y,t) Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 13

14 Calcolo del flusso ottico Se l intensità luminosa dipende solo dal moto deve valere la relazione: ƒ(x+δx, y+δy, t+δt) = ƒ(x,y,t) da cui sviluppando in serie si ottiene f(x,y,t) + f x δx + f y δy + f t δt + ε = f(x,y,t) Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 14

15 Calcolo del flusso ottico Indicate con u (δx/δt) e v (δy/δt) le componenti del flusso ottico nelle direzioni x e y si ottiene l equazione fondamentale f x u + f y v + f t = 0 ovvero in forma vettoriale v * f = - f t Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 15

16 Calcolo del flusso ottico v * f = - f t (v + v ) * f = v * f = - f t se il gradiente è perpendicolare al flusso la variazione non è percepibile e risulta nulla solo la componente parallela è valutabile attraverso la formula f t /(f x 2 + f y2 ) ½ Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 16

17 Limiti del flusso ottico Non rilevabile rilevabile Il limite di questo metodo é costituito dal fatto che risulta possibile calcolare il flusso solamente nella direzione del gradiente (se l intensità luminosa rimane costante nella direzione dello spostamento non si notano differenze) Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 17

18 Limiti Una sfera in rotazione non produce effetti visibili (f t =0) La sfera che trasla viene rilevata Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 18

19 Limiti Si noti che anche una sfera ferma con illuminazione in movimento produce una variazione Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 19

20 Calcolo del flusso ottico Per ricavare in modo completo il flusso ottico occorre integrare il modello con ipotesi aggiuntive (in generale si minimizza un funzionale) {(f xu+ f y v + f t ) 2 +λ [(u 2 x+u 2 y)+(v 2 x+ v 2 y)]} dx dy Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 20

21 Esempio sperimentale I(t+1)-I(t) I(t) I(t+1) Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 21

22 Stime basate su corrispondenze discrete P i e P i ' rappresentano le posizioni, in istanti successivi, delle proiezioni sul piano immagine (X,Y) del generico punto p i dell'oggetto p 1 p 1 P i P 1 O O P 1 P i p 1 p 1 Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 22

23 Corrispondenze discrete Il numero di punti analizzati è molto più piccolo che con il flusso ottico Il problema è trovare i punti corrispondenti Una serie di criteri pratici guidano la ricerca Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 23

24 Massima velocità Fissata la massima velocità l area in cui si può trovare il punto omologo è limitata Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 24

25 Massima accelerazione Se il moto è regolare si possono supporre limitate variazioni di velocità La traiettoria risulta quindi smussata Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 25

26 Moto comune In presenza di corpi rigidi, punti vicini si spostano alla medesima velocità Corpi vicini, benché distinti si muovono in maniera simile Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 26

27 Moto comune Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 27

28 Ping pong Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 28

29 Focus of Expansion Y y x X X = fx/z (x, y, z) coordinate reali Y = fy/z (X, Y) coordinate immagine equazione del moto del corpo in movimento (x 0,y 0,z 0 ) + t (u,v,w) Z il risultante F.O.E. è (fu/w, fv/w) (t ) dipende solo dalla direzione Quindi conoscendo il F.O.E. si può ricavare la direzione dello spostamento Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 29

30 Determinazione del FOE Il centro (x, y) di un fascio di rette è mappato nello spazio dei parametri in una sinusoide ρ = x cos θ + y sin θ θ y ρ x Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 30

31 Tempo di impatto Consideriamo un oggetto in avvicinamento con velocità costante (una sfera per esempio) L oggetto è quindi a una distanza vt 0 (t 0 è il tempo di impatto) r 0 =fr/(vt 0 ) (è la dimensione apparente sull immagine) dopo un tempo Δt si ha r 1 =fr/(v(t 0 -Δt)) da cui r 0 / r 1 =(t 0 - Δt)/t 0 t 0 = Δt/(1-r 0 / r 1 ) Si noti che dimensione e velocità rimangono comunque ignote Visione Artificiale 08/09 Sequenze di immagini 31

j B Dati: ω1=100 rad/s velocità angolare della manovella (1); l = 250 mm (lunghezza della biella 2); r = 100 mm (lunghezza della manovella 1).

j B Dati: ω1=100 rad/s velocità angolare della manovella (1); l = 250 mm (lunghezza della biella 2); r = 100 mm (lunghezza della manovella 1). j B A l 2 1 ω1 r ϑ i Piede di biella Testa di biella Biella Braccio di manovella Siti interessanti sul meccanismo biella-manovella: http://it.wikipedia.org/wiki/meccanismo_biella-manovella http://www.istitutopesenti.it/dipartimenti/meccanica/meccanica/biella.pdf

Dettagli

parametri della cinematica

parametri della cinematica Cinematica del punto Consideriamo il moto di una particella: per particella si intende sia un corpo puntiforme (ad es. un elettrone), sia un qualunque corpo esteso che si muove come una particella, ovvero

Dettagli

Geometria per la ricostruzione tridimensionale da immagini Quando i matematici non entrano in aula

Geometria per la ricostruzione tridimensionale da immagini Quando i matematici non entrano in aula Geometria per la ricostruzione tridimensionale da immagini Quando i matematici non entrano in aula Cristina Turrini UNIMI Trento, 9 aprile 207 Cristina Turrini (UNIMI) Geometria per la ricostruzione tridimensionale

Dettagli

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare

Dettagli

Teoria dei mezzi continui

Teoria dei mezzi continui Teoria dei mezzi continui Il modello di un sistema continuo è un modello fenomenologico adatto a descrivere sistemi fisici macroscopici nei casi in cui le dimensione dei fenomeni osservati siano sufficientemente

Dettagli

Cinematica. Descrizione dei moti

Cinematica. Descrizione dei moti Cinematica Descrizione dei moti Moto di un punto materiale Nella descrizione del moto di un corpo (cinematica) partiamo dal caso più semplice: il punto materiale, che non ha dimensioni proprie. y. P 2

Dettagli

RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI FISICA

RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI FISICA RISOUZIONE DI PROBEMI DI FISICA Problema 1 Una massa puntiforme m = 2 kg è soggetta ad una forza centrale con associata energia potenziale radiale U( r) 6 A =, dove A = 2 J m 6. Il momento angolare della

Dettagli

Fenomeni di rotazione

Fenomeni di rotazione Fenomeni di rotazione Si e visto che nel caso di un fluido, data la proprietà di deformarsi quando sottoposti a sforzi di taglio, gli angoli di rotazione di un elemento di fluido rispetto ad sistema di

Dettagli

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco Robotica industriale Richiami di statica del corpo rigido Prof. Paolo Rocco (paolo.rocco@polimi.it) Sistemi di forze P 1 P 2 F 1 F 2 F 3 F n Consideriamo un sistema di forze agenti su un corpo rigido.

Dettagli

; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2

; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2 1 Calcolo del momento d inerzia Esercizio I.1 Pendolo semplice Si faccia riferimento alla Figura 1, dove è rappresentato un pendolo semplice; si utilizzeranno diversi sistemi di riferimento: il primo,

Dettagli

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L Università degli Studi di Bologna II Facoltà di Ingegneria con sede a Cesena MECCANICA ALICATA ALLE MACCHINE L Corso di Laurea in INGEGNEIA MECCANICA Corso di Laurea in INGEGNEIA AEOSAZIALE Anno Accademico

Dettagli

DINAMICA E STATICA RELATIVA

DINAMICA E STATICA RELATIVA DINAMICA E STATICA RELATIVA Equazioni di Lagrange in forma non conservativa La trattazione della dinamica fin qui svolta è valida per un osservatore inerziale. Consideriamo, ora un osservatore non inerziale.

Dettagli

Dispense del corso di Elaborazione di Immagini e Audio Digitali

Dispense del corso di Elaborazione di Immagini e Audio Digitali http://imagelab.ing.unimo.iting it Dispense del corso di Elaborazione di Immagini e Audio Digitali Video Processing Prof. Roberto Vezzani Dall immagine al video Un video può essere visto innanzitutto come

Dettagli

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica Don Bosco 014/15, Classe B - Primo compito in classe di Fisica 1. Enuncia il Teorema dell Energia Cinetica. Soluzione. Il lavoro della risultante delle forze agenti su un corpo che si sposta lungo una

Dettagli

Momento angolare L. P. Maggio Prodotto vettoriale

Momento angolare L. P. Maggio Prodotto vettoriale Momento angolare L. P. Maggio 2007 1. Prodotto vettoriale 1.1. Definizione Il prodotto vettoriale di due vettori tridimensionali a e b è un vettore c così definito: a) Il modulo di c è pari all area del

Dettagli

Video Parte 3. Spazi di riferimento 3D-2D e Proiezioni Vettori di movimento e Modelli di movimento Stima del movimento. Multimedia

Video Parte 3. Spazi di riferimento 3D-2D e Proiezioni Vettori di movimento e Modelli di movimento Stima del movimento. Multimedia Video Parte 3 Spazi di riferimento 3D-2D e Proiezioni Vettori di movimento e Modelli di movimento Stima del movimento Telecamera Prospettica Assumiamo che L origine del sistema di coordinate 3D (globale)

Dettagli

Lezione 2 - Lo studio del moto

Lezione 2 - Lo studio del moto Lezione 2 - Lo studio del moto Tradizionalmente lo studio del moto viene diviso in cinematica e dinamica Cinematica pura descrizione del moto Dinamica investigazione sulle cause del moto con l applicazione

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Civile Questionario di Fisica Generale A

Corso di Laurea in Ingegneria Civile Questionario di Fisica Generale A Corso di Laurea in Ingegneria Civile Questionario di Fisica Generale A I vettori 1) Cosa si intende per grandezza scalare e per grandezza vettoriale? 2) Somma graficamente due vettori A, B. 3) Come è definito

Dettagli

Cinematica in due o più dimensioni

Cinematica in due o più dimensioni Cinematica in due o più dimensioni Le grandezze cinematiche fondamentali: posizione, velocità, accelerazione, sono dei vettori nello spazio a due o tre dimensioni, dotati di modulo, direzione, verso. In

Dettagli

Rette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1

Rette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 ette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@polimi.it ette e piani nello spazio. 9 Gennaio

Dettagli

Ø MECCANICA: studio del moto di uno o piu` corpi

Ø MECCANICA: studio del moto di uno o piu` corpi CINEMATICA DI UN PUNTO MATERIALE Ø MECCANICA: studio del moto di uno o piu` corpi Ø CINEMATICA: studio del moto di un corpo indipendentemente dalle sue cause (esempi: spostamento, velocita` media, velocita`

Dettagli

2

2 1 2 3 4 5 6 7 Esempi di atto di moto rotatorio Consideriamo un disco che ruota attorno al centro fisso. Sia R il raggio del disco e P il punto generico della periferia. j v P v = wl(p-) = f kl(p-) P i

Dettagli

Cinematica. Descrizione dei moti

Cinematica. Descrizione dei moti Cinematica Descrizione dei moti Moto di un punto materiale Nella descrizione del moto di un corpo (cinematica) partiamo dal caso più semplice: il punto materiale, che non ha dimensioni proprie. y. P 2

Dettagli

Forze di contatto. Forze. Sistemi in moto relativo. Forze apparenti

Forze di contatto. Forze. Sistemi in moto relativo. Forze apparenti di contatto Le forze di contatto o reazioni vincolari sono forze efficaci che descrivono l interazione tra corpi estesi (dotati di una superficie!) con un modello fenomenologico. La validità della descrizione

Dettagli

Sul concetto di derivata di una funzione con riferimento ad alcune sue applicazioni nel campo matematico e fisico.

Sul concetto di derivata di una funzione con riferimento ad alcune sue applicazioni nel campo matematico e fisico. Sul concetto di derivata di una funzione con riferimento ad alcune sue applicazioni nel campo matematico e fisico. Introduzione In matematica la derivata di una funzione è uno dei cardini dellanalisi matematica

Dettagli

S tereometria. Percezione della profondità. Stereometria. S time delle dis tanze

S tereometria. Percezione della profondità. Stereometria. S time delle dis tanze Stereometria Percezione della profondità S tereometria S time delle dis tanze Percezione della profondità Prospettiva Ombreggiatura Quinte Lo sposalizio della Vergine Raffaello Sanzio Altezza sull orizzonte

Dettagli

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 075-585 2708 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://cms.pg.infn.it/santocchia/

Dettagli

CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO

CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO LEZIONE statica-1 CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI: RICHIAMI DUE SONO LE TIPOLOGIE DI GRANDEZZE ESISTENTI IN FISICA

Dettagli

Dinamica Rotazionale

Dinamica Rotazionale Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione

Dettagli

1 Rette e piani in R 3

1 Rette e piani in R 3 POLITECNICO DI MILANO. FACOLTÀ DI INGEGNERIA INDUSTRIALE. Analisi e Geometria 1. Sez. D - G. Docenti: Federico G. Lastaria, Mauro Saita, Nadir Zanchetta,. 1 1 Rette e piani in R 3 Una retta parametrizzata

Dettagli

Corpo affine elastico vincolato

Corpo affine elastico vincolato Esercizio [5-1] 1 Corpo affine elastico vincolato e 2 e 1 Un corpo a forma di parallelepipedo retto, con spigoli paralleli a e 1 di lunghezza l 1, spigoli paralleli a e 2 di lunghezza l 2 e spigoli paralleli

Dettagli

La descrizione del moto

La descrizione del moto Professoressa Corona Paola Classe 1 B anno scolastico 2016-2017 La descrizione del moto Il moto di un punto materiale La traiettoria Sistemi di riferimento Distanza percorsa Lo spostamento La legge oraria

Dettagli

QUANTITÀ DI MOTO E MOMENTO DELLA QUANTITÀ DI MOTO

QUANTITÀ DI MOTO E MOMENTO DELLA QUANTITÀ DI MOTO QUANTITÀ DI MOTO E MOMENTO DELLA QUANTITÀ DI MOTO Quantità di Moto Definizione 1 Per un punto P dotato di massa m e velocità v, sidefinisce quantità di moto il seguente vettore Q := m v. (1) Definizione

Dettagli

Simulazione del moto di un punto materiale soggetto a una forza

Simulazione del moto di un punto materiale soggetto a una forza Simulazione del moto di un punto materiale soggetto a una forza Università degli Studi di Brescia Elementi di Informatica e Programmazione Università di Brescia 1 SCOPO DELLA SIMULAZIONE Punto materiale:

Dettagli

Quando un corpo è in movimento??? Ulteriori attività formative a.a. 2011/12 2

Quando un corpo è in movimento??? Ulteriori attività formative a.a. 2011/12 2 1 Quando un corpo è in movimento??? Ulteriori attività formative a.a. 2011/12 2 Infatti un passeggero seduto su un treno in corsa è in moto rispetto alla stazione, ma è fermo rispetto al treno stesso!

Dettagli

Dinamica del corpo rigido

Dinamica del corpo rigido Dinamica del corpo rigido Antonio Pierro Definizione di corpo rigido Moto di un corpo rigido Densità Momento angolare Momento d'inerzia Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro potete scrivere

Dettagli

Meccanica. 5. Cinematica del Corpo Rigido. Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia

Meccanica. 5. Cinematica del Corpo Rigido.  Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia Meccanica 5. Cinematica del Corpo Rigido http://campus.cib.unibo.it/252232/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica e Astronomia 22 febbraio 2017 Traccia 1. 2. 2 Si chiama numero dei gradi di libertà (GdL)

Dettagli

1 Sistemi di riferimento

1 Sistemi di riferimento Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate

Dettagli

Lezione 3. Principi generali della Meccanica Cinematica, Statica e Dinamica

Lezione 3. Principi generali della Meccanica Cinematica, Statica e Dinamica Lezione 3 Principi generali della Meccanica Cinematica, Statica e Dinamica Premessa L Universo in cui viviamo costituisce un sistema dinamico, cioè un sistema in evoluzione nel tempo secondo opportune

Dettagli

Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia

Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia A cura di: Casarin Luca, Izzo Elena e Salvalaggio Jacopo 1 NGC7331

Dettagli

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1.

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1. 1 Moti periodici 7. Forze elastiche Un caso particolare di moto accelerato è un moto periodico. In figura 1 è riportato un esempio di moto periodico unidimensionale. Un moto periodico si ripete identicamente

Dettagli

1. Traiettorie Determiniamo le equazioni delle due rette su cui si muove ciascuna nave. ( )

1. Traiettorie Determiniamo le equazioni delle due rette su cui si muove ciascuna nave. ( ) PROBLEMA Sei il responsabile del controllo della navigazione della nave indicata in figura con il punto P. Nel sistema di riferimento cartesiano Oxy le posizioni della nave P, misurate negli istanti t

Dettagli

CAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica.

CAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica. CAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica. Questo capitolo vuole fornire una serie di esempi pratici dei concetti illustrati nei capitoli precedenti con qualche approfondimento. Vediamo subito

Dettagli

Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) p. 2

Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) p. 2 Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Laurea triennale in Fisica a.a

Laurea triennale in Fisica a.a Laurea triennale in Fisica a.a. 010-011 CORSO DI ASTRONOMIA LEZIONE 6 11 aprile 011 Prof. Angelo Angeletti Determinazione di un orbita ellittica da tre osservazioni ρ i u i indicano le posizioni geocentriche

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

Meccanica. 10. Pseudo-Forze. Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia

Meccanica. 10. Pseudo-Forze.  Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia Meccanica 10. Pseudo-Forze http://campus.cib.unibo.it/2429/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica e Astronomia 17 febbraio 2017 Traccia 1. Le Pseudo-Forze 2. Esempi 3. Pseudo-Forze nel Riferimento Terrestre

Dettagli

= E qz = 0. 1 d 3 = N

= E qz = 0. 1 d 3 = N Prova scritta d esame di Elettromagnetismo 7 ebbraio 212 Proff.. Lacava,. Ricci, D. Trevese Elettromagnetismo 1 o 12 crediti: esercizi 1, 2, 4 tempo 3 h; Elettromagnetismo 5 crediti: esercizi 3, 4 tempo

Dettagli

CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE

CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE Regole di derivazione per il prodotto scalare e per il prodotto vettore Sia v funzione di un parametro reale t, t.c. 5 v : R R 3 t 7 v (t). (1) Proprietà: 1. Limite. Il concetto

Dettagli

Unità didattica 1. Prima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Unità didattica 1. Prima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia Unità didattica 1 Unità di misura Cinematica Posizione e sistema di riferimento....... 3 La velocità e il moto rettilineo uniforme..... 4 La velocità istantanea... 5 L accelerazione 6 Grafici temporali.

Dettagli

Compito di Meccanica Razionale M-Z

Compito di Meccanica Razionale M-Z Compito di Meccanica Razionale M-Z 11 giugno 213 1. Tre piastre piane omogenee di massa m aventi la forma di triangoli rettangoli con cateti 4l e 3l sono saldate lungo il cateto più lungo come in figura

Dettagli

Esercitazione 2. Soluzione

Esercitazione 2. Soluzione Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale

Dettagli

Elettricità e Magnetismo. M. Cobal, Università di Udine

Elettricità e Magnetismo. M. Cobal, Università di Udine Elettricità e Magnetismo M. Cobal, Università di Udine Forza di Coulomb Principio di Sovrapposizione Lineare Campo Ele8rico Linee di campo Flusso, teorema di Gauss e applicazioni Condu8ori Energia potenziale

Dettagli

Analisi del moto dei proietti

Analisi del moto dei proietti Moto dei proietti E il moto di particelle che vengono lanciate con velocità iniziale v 0 e sono soggette alla sola accelerazione di gravità g supposta costante. La pallina rossa viene lasciata cadere da

Dettagli

Dinamica del punto materiale

Dinamica del punto materiale Dinamica del punto materiale Formule fondamentali L. P. 5 Aprile 2010 N.B.: Le relazioni riportate sono valide in un sistema di riferimento inerziale. Princìpi della dinamica Secondo principio della dinamica

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 8: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 8: soluzioni Corso di Geometria 2010-11 BIAR, BSIR Esercizi 8: soluzioni Esercizio 1. a) Disegnare la retta r di equazione cartesiana x 2y 4 = 0. b) Determinare l equazione cartesiana della retta r 1 passante per P

Dettagli

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A. 2016-2017 Esercitatore: Marco Regis 1 I riferimenti a pagine e numeri degli esercizi sono relativi al libro Jewett and Serway Principi di Fisica, primo

Dettagli

Esercitazione 2. Soluzione

Esercitazione 2. Soluzione Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale

Dettagli

MOTO DI UNA PARTICELLA IN UN CAMPO ELETTRICO

MOTO DI UNA PARTICELLA IN UN CAMPO ELETTRICO MOTO DI UNA PARTICELLA IN UN CAMPO ELETTRICO Sappiamo che mettendo una carica positiva q chiamata carica di prova o carica esploratrice in un punto vicino all oggetto carico si manifesta un vettore campo

Dettagli

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione.

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione. CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE 9.1 Introduzione. Un altro tipo di forza piuttosto importante è la forza gravitazionale. Innanzitutto, è risaputo che nel nostro sistema di pianeti chiamato sistema solare il

Dettagli

RM - riepilogo. Ricostruzione di immagini - Ricostruzione immagini in RM

RM - riepilogo. Ricostruzione di immagini - Ricostruzione immagini in RM Leonardo Bocchi Ricostruzione immagini in RM Retroproiezione - metodo di Fourier RM - riepilogo Consideriamo degli atomi di idrogeno Applichiamo un campo magnetico statico B 0 Si genera un vettore di magnetizzazione

Dettagli

Funzioni di più variabili a valori vettoriali n t m

Funzioni di più variabili a valori vettoriali n t m Funzioni di più variabili a valori vettoriali n t m Definizione f(x 1, x 2,...x n )=[f 1 (x 1, x 2,...x n ), f 2 (x 1, x 2,...x n ),...f m (x 1, x 2,...x n )] Funzione definita n d m Dove: n = dominio

Dettagli

Forza viscosa. Abbiamo visto che la forza di attrito in un fluido può essere modellizzata come: F A = kv legge di Stokes (1) F = kv 2 v v

Forza viscosa. Abbiamo visto che la forza di attrito in un fluido può essere modellizzata come: F A = kv legge di Stokes (1) F = kv 2 v v Forza viscosa 1 / 44 Abbiamo visto che la forza di attrito in un fluido può essere modellizzata come: F A = kv legge di Stokes (1) F = kv 2 v v attrito turbolento (2) Per entrambi i modelli l equazione

Dettagli

Lezione 16 Geometrie toroidali di confinamento magnetico

Lezione 16 Geometrie toroidali di confinamento magnetico Lezione 16 Geometrie toroidali di confinamento magnetico G. osia Universita di Torino G. osia - Fisica del plasma confinato Lezione 16 1 Geometria toroidale I più moderni sistemi di confinamento magnetico

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA FOGLIO DI ESERCIZI 1 GEOMETRIA 2009/10 Esercizio 1.1 (2.2). Determinare l equazione parametrica e Cartesiana della retta dello spazio (a) Passante per i

Dettagli

Reazioni vincolari e equilibrio del corpo rigido. M. Guagliano

Reazioni vincolari e equilibrio del corpo rigido. M. Guagliano Reazioni vincolari e equilibrio del corpo rigido Reazioni vincolari del corpo rigido 2 I corpi rigidi sono generalmente vincolati al riferimento fisso tramite i vincoli, che esercitano delle forze sul

Dettagli

Meccanica: Introduzione. Lo Studio del moto degli oggetti

Meccanica: Introduzione. Lo Studio del moto degli oggetti Meccanica: Introduzione Lo Studio del moto degli oggetti 1 Grandezze fisiche n Scalari : esprimibili mediante singoli numeri (es. massa,temperatura, energia, carica elettrica ecc.) n Vettoriali : per essere

Dettagli

Lezione 5. L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia.

Lezione 5. L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia. Lezione 5 L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia. Statica E la parte della Meccanica che studia l equilibrio dei corpi. Dai principi della dinamica sappiamo che se su un corpo agiscono delle forze allora

Dettagli

Se prendiamo in considerazione una sfera rotante su se stessa con velocità periferica C p

Se prendiamo in considerazione una sfera rotante su se stessa con velocità periferica C p Effetti giroscopici su una sfera rotante, teoria dell effetto Magnus, massa longitudinale e massa trasversale, Abbiamo visto che la presenza di materia può essere rilevata ( e dunque la materia esiste)

Dettagli

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA Le competenze di base a conclusione dell obbligo di istruzione sono le seguenti: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

Dettagli

MP. Moti rigidi piani

MP. Moti rigidi piani MP. Moti rigidi piani Quanto abbiamo visto a proposito dei moti rigidi e di moti relativi ci consente di trattare un esempio notevole di moto rigido come il moto rigido piano. Un moto rigido si dice piano

Dettagli

Statica del corpo rigido. Condizioni di equilibrio. Calcolo delle Reazioni Vincolari

Statica del corpo rigido. Condizioni di equilibrio. Calcolo delle Reazioni Vincolari Statica del corpo rigido Condizioni di equilibrio Calcolo delle Reazioni incolari Obiettivo della lezione: apprendere le equazioni cardinali della statica e applicarle al calcolo delle reazioni vincolari.

Dettagli

Istituto Villa Flaminia - IV Scientifico Prova Orale di Matematica (221) 16 Marzo 2015

Istituto Villa Flaminia - IV Scientifico Prova Orale di Matematica (221) 16 Marzo 2015 Nome e Cognome: Istituto Villa Flaminia - IV Scientifico Prova Orale di Matematica (221) 16 Marzo 2015 1. La retta r : x = 1 + t y = 2 3t z = t A. sono paralleli B. sono sghembi C. sono perpendicolari

Dettagli

Capitolo 2. Statica del corpo rigido. 2.1 Azioni su un corpo rigido

Capitolo 2. Statica del corpo rigido. 2.1 Azioni su un corpo rigido Capitolo 2 Statica del corpo rigido La statica è la parte della meccanica che si occupa dello studio dell equilibrio di corpi in quiete, ossia fermi, o mobili di moto rettilineo uniforme. In effetti applichiamo

Dettagli

Continuo Deformabile: Deformabile cambia forma per effetto dello spostamento dei suoi punti; Continuo gli spostamenti dei punti sono descritti da

Continuo Deformabile: Deformabile cambia forma per effetto dello spostamento dei suoi punti; Continuo gli spostamenti dei punti sono descritti da Il Continuo Deformabile Continuo Deformabile: Deformabile cambia forma per effetto dello spostamento dei suoi punti; Continuo gli spostamenti dei punti sono descritti da funzioni continue e differenziabili:

Dettagli

Visione Artificiale - 07/08. Trasformata di Hough

Visione Artificiale - 07/08. Trasformata di Hough Visione Artificiale - 07/08 Visione Artificiale - 07/08 2 Riconoscimento di forme Il problema fondamentale nella visione artificiale è il riconoscimento di oggetti Soluzione intuitiva: Uso un modello (template)

Dettagli

v P = d OP (t) dt = OP (t) (3.1) = v = d2 OP (t) dt 2 P =

v P = d OP (t) dt = OP (t) (3.1) = v = d2 OP (t) dt 2 P = Capitolo 3 Cinematica La cinematica studia il moto di punti e corpi a prescindere dalle cause che lo determinano. La relazione tra moto e azioni sarà oggetto della dinamica. In questo capitolo si descrivono

Dettagli

Analisi Matematica 2 per Matematica Esempi di compito, secondo semestre 2012/2013

Analisi Matematica 2 per Matematica Esempi di compito, secondo semestre 2012/2013 Analisi Matematica 2 per Matematica Esempi di compito, secondo semestre 2012/2013 Primo compito. Si consideri la regione stokiana E di R 3 definita dalle disuguaglianze: { + y 2 a 2 0 z tan α)x b) dove

Dettagli

Fisica per Medicina. Lezione 2 - Matematica e Cinematica. Dr. Cristiano Fontana

Fisica per Medicina. Lezione 2 - Matematica e Cinematica. Dr. Cristiano Fontana Fisica per Medicina Lezione - Matematica e Cinematica Dr. Cristiano Fontana Dipartimento di Fisica ed Astronomia Galileo Galilei Università degli Studi di Padova 17 ottobre 17 Indice Richiami di matematica

Dettagli

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura.

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. Un vettore è invece una grandezza caratterizzata da 3 entità:

Dettagli

Energia del campo elettromagnetico

Energia del campo elettromagnetico Energia del campo elettromagnetico 1. Energia 2. Quantità di moto 3. Radiazione di dipolo VII - 0 Energia Come le onde meccaniche, anche le onde elettromagnetiche trasportano energia, anche se non si propagano

Dettagli

Cinematica: considerazioni generali

Cinematica: considerazioni generali Cinematica: considerazioni generali La cinematica studia la descrizione del moto dei corpi (cioè la posizione di un oggetto nello spazio e nel tempo) senza considerare le cause che hanno prodotto il moto.

Dettagli

S.Barbarino - Appunti di Fisica - Scienze e Tecnologie Agrarie. Cap. 2. Cinematica del punto

S.Barbarino - Appunti di Fisica - Scienze e Tecnologie Agrarie. Cap. 2. Cinematica del punto SBarbarino - Appunti di Fisica - Scienze e Tecnologie Agrarie Cap 2 Cinematica del punto 21 - Posizione, velocitá e accelerazione di una particella La posizione di una particella puó essere definita, ad

Dettagli

Meccanica. 5. Moti Relativi. Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia

Meccanica. 5. Moti Relativi.  Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia Meccanica 5. Moti Relativi http://campus.cib.unibo.it/2423/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica e Astronomia 22 febbraio 2017 Traccia 1. Cambiamento del Sistema di Riferimento 2. Trasformazione del Vettore

Dettagli

GRANDEZZA FISICA. EQUAZIONI DIMENSIONALI controllo omogeneità relazioni COSTANTI FONDAMENTALI

GRANDEZZA FISICA. EQUAZIONI DIMENSIONALI controllo omogeneità relazioni COSTANTI FONDAMENTALI MECCANICA parte I a - GRANDEZZE FISICHE E DIMENSIONI - SISTEMI DI UNITA DI MISURA - SCALARI E VETTORI - SPOSTAMENTO, VELOCITA, ACCELERAZIONE - PRINCIPI DELLA DINAMICA - FORZA GRAVITAZIONALE - MASSA, PESO,

Dettagli

Cinematica. Velocità. Riferimento Euleriano e Lagrangiano. Accelerazione. Elementi caratteristici del moto. Tipi di movimento

Cinematica. Velocità. Riferimento Euleriano e Lagrangiano. Accelerazione. Elementi caratteristici del moto. Tipi di movimento Cinematica Velocità Riferimento Euleriano e Lagrangiano Accelerazione Elementi caratteristici del moto Tipi di movimento Testo di riferimento Citrini-Noseda par. 3.1 par. 3.2 par 3.3 fino a linee di fumo

Dettagli

Correzione 1 a provetta del corso di Fisica 1,2

Correzione 1 a provetta del corso di Fisica 1,2 Correzione 1 a provetta del corso di Fisica 1, novembre 005 1. Primo Esercizio (a) Indicando con r (t) il vettore posizione del proiettile, la legge oraria del punto materiale in funzione del tempo t risulta

Dettagli

FORZE. SistemidiForze Definizione 1 Si definisce Momento di una Forza applicata in un punto P rispetto ad un polo O, la seguente quantità

FORZE. SistemidiForze Definizione 1 Si definisce Momento di una Forza applicata in un punto P rispetto ad un polo O, la seguente quantità FOZE Nozione di Forza La Forza è un ente, assunto come primitivo, atto a rappresentare l azione su un corpo da parte di altri corpi e capace di produrre sul corpo effetti meccanici quali: 5 1. Variazione

Dettagli

OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO

OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO 1 INTERFERENZA Massimi di luminosità Onda incidente L onda prodotta alla fenditura S0, che funge da sorgente, genera due onde alle fenditure

Dettagli

Movimento dei corpi 1

Movimento dei corpi 1 Movimento dei corpi 1 1. Corpo in quiete e corpo in moto Un corpo rispetto a un sistema di riferimento si dice in moto se cambia la sua posizione nel tempo; si dice in quiete se non cambia la sua posizione

Dettagli

Elementi di dinamica rotazionale

Elementi di dinamica rotazionale In questa dispensa studieremo: Elementi di dinamica rotazionale Il momento torcente. Il momento di inerzia. Il secondo principio della dinamica rotazionale. L energia cinetica totale. Il momento angolare.

Dettagli

SEGNALI STAZIONARI: ANALISI SPETTRALE

SEGNALI STAZIONARI: ANALISI SPETTRALE SEGNALI STAZIONARI: ANALISI SPETTRALE Analisi spettrale: rappresentazione delle componenti in frequenza di un segnale (ampiezza vs. frequenza). Fornisce maggiori dettagli rispetto all analisi temporale

Dettagli

Analisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 29 Gennaio 2018

Analisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 29 Gennaio 2018 nalisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 29 Gennaio 218 1) ia data la funzione f(x, y, z) = (x 2 + y 2 1) 2 + 8 a) tudiare l esistenza di massimi e minimi assoluti della funzione f nella

Dettagli

Principio di inerzia

Principio di inerzia Dinamica abbiamo visto come si descrive il moto dei corpi (cinematica) ma oltre a capire come si muovono i corpi è anche necessario capire perchè essi si muovono Partiamo da una domanda fondamentale: qual

Dettagli

Formulazione dell equazione del moto. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Formulazione dell equazione del moto. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Formulazione dell equazione del moto Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Sistema a un grado di libertà In alcuni sistemi strutturali la massa, lo smorzamento e la rigidezza sono concentrati

Dettagli

CALENDARIO BOREALE 1 EUROPA 2015 PROBLEMA 1

CALENDARIO BOREALE 1 EUROPA 2015 PROBLEMA 1 www.matefilia.it Indirizzi: LI2, EA2 SCIENTIFICO; LI - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE CALENDARIO BOREALE 1 EUROPA 21 PROBLEMA 1 Sei il responsabile del controllo della navigazione della nave indicata

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione

Dettagli

Coordinate e Sistemi di Riferimento

Coordinate e Sistemi di Riferimento Coordinate e Sistemi di Riferimento Sistemi di riferimento Quando vogliamo approcciare un problema per risolverlo quantitativamente, dobbiamo per prima cosa stabilire in che sistema di riferimento vogliamo

Dettagli

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema

Dettagli

La lezione di oggi. I fluidi reali La viscosità Flussi laminare e turbolento. La resistenza idrodinamica

La lezione di oggi. I fluidi reali La viscosità Flussi laminare e turbolento. La resistenza idrodinamica 1 La lezione di oggi I fluidi reali La viscosità Flussi laminare e turbolento La resistenza idrodinamica 2 La lezione di oggi Forze di trascinamento nei fluidi La legge di Stokes La centrifuga 3 ! Viscosità!

Dettagli