La regolazione delle infrastrutture di trasporto in Italia

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1 La regolazione delle infrastrutture di trasporto in Italia Qualche riflessione sul DDL per un Autorità di regolazione dei trasporti Andrea Pezzoli Politecnico di Milano - 16 novembre 2009

2 Le ragioni a favore di un autorità dei trasporti 1 Sono le stesse ragioni che giustificano le altre autorità di regolazione: Apertura alla concorrenza Tutela dei consumatori Credibilità della regolazione (minore prossimità al potere politico) Distinzione di ruoli tra regolatore e regolato (in assenza della quale molti principali e obiettivi contrastanti per il regolato)

3 Le ragioni a favore di un autorità dei trasporti Ragioni aggiuntive? I benefici derivanti 2 dal completamento del sistema di regolazione dei servizi a rete e dal superamento dell attuale confusione istituzionale

4 La regolazione dei trasporti oggi 3 Competenze distribuite tra diversi livelli di governo (europeo, statale, regionale, locale) e frammentate tra diversi Uffici, Amministrazioni, Agenzie. I trasporti, diversamente da energia e TLC, sono multiprodotto (trasporto terrestre, aereo, marittimo e relative infrastrutture )

5 La razionalizzazione dell esistente 4 Le maggiori difficoltà si possono incontrare nel passaggio da una regolazione politica a una tecnica, soprattutto se la regolazione politica è istituzionalmente frammentata e condizionata da interessi di imprese pubbliche e private Enac, Assoclearence (?), Autorità portuali, Ufficio regolazione ferroviaria, Anas (?), Cipe, Nars, Amministrazioni locali..

6 Gli obiettivi di una nuova Autorità 5 Attenzione a caricare l Autorità di troppi obiettivi Per buona parte del comparto è sufficiente la concorrenza Il disegno di legge sembra consapevole di questi rischi (revisione periodica dell ampiezza dell area soggetta a regolazione) Servizi ferroviari m/l distanza (in che misura devono essere soggetti a regolazione?) L Autorità avrebbe fin da subito le competenze per tutti i comparti? Ovvero processo graduale?

7 Le funzioni e i poteri di una nuova Autorità 6 Nell individuazione delle funzioni il disegno di legge mostra consapevolezza della necessità di coordinamento con l AGCM (accesso alle infrastrutture, condotte escludenti ) Per qualcuno dei poteri (c e h, ad esempio) emerge qualche problema di coordinamento con le amministrazioni regionali Poteri nel complesso ben delineati (istruttori, di indagine, sanzionatori, segnalatori ) Consapevolezza di esigenza di trasparenza e accountability (apprezzabile la revisione triennale del contenuto degli atti di regolazione )

8 L indipendenza, le risorse e le questioni organizzative Criteri di nomina 7 Terzietà del collegio rispetto agli Uffici? Ancor più dei criteri di nomina del collegio, la professionalità (e dunque i criteri di selezione) delle risorse garantiscono l indipendenza Torna il nodo della razionalizzazione delle istituzioni (e delle relative risorse) già esistenti

9 Un ipotesi per la transizione 8 In attesa di una più completa razionalizzazione delle istituzioni esistenti, alcune funzioni potrebbero essere attribuite all AGCM che, almeno in parte, si potrebbe avvalere delle risorse esistenti in alcuni degli Uffici oggi preposti alla regolazione L Agcm dovrebbe garantire una netta separazione tra funzioni regolatorie e di tutela della concorrenza Soluzione sicuramente atipica (anche se in Olanda ) Avrebbe il beneficio di mettere in moto un processo che sembra immobile e potrebbe favorire un intervento regolatorio coerente con i principi della concorrenza