QUELLI CHE INSEGNANO E ALLENANO devono saper tirare o spingere la carretta? A cura di Fabrizio M. Pellegrini
|
|
- Gerardina Ceccarelli
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 QUELLI CHE INSEGNANO E ALLENANO devono saper tirare o spingere la carretta? A cura di Fabrizio M. Pellegrini
2 PERCHE LA CARRETTA Per affrontare il discorso occorre intanto ricordare che: 1) L azione & il compito di chi insegna & allena sono talmente complessi ed il percorso così irto di ostacoli e di difficoltà, da far immaginare d istinto l azione dello spingere o tirare una carretta, se non altro per via delle due ruote a disposizione. 2) Difatti i nostri allievi apprendono abilità e competenze motorie e sviluppano capacità motorie, elementi che appartengono a due ruote diverse della prestazione. 3) Ne consegue che occorre allo stesso tempo insegnare e allenare e allora riecco le due ruote.
3 LE DUE RUOTE Le due ruote altro non sono che le due competenze specifiche di chi insegna & allena, vale a dire: SAPER INSEGNARE SAPER ALLENARE Questi sue saperi diventano competenze se cono costruiti entrambi sulle CONOSCENZE, sulla RELAZIONE, sulle ABILITA, cioè sul SAPERE, SAPER ESSERE e SAPER FARE, che sono competenze generali di chi insegna o allena qualcuno a qualsiasi titolo. Inoltre spingere o tirare che sia le due ruote della carretta vanno inoltre pensate e immaginate proprio come quelle di un carretto, con il mozzo al centro, e con tutta una serie di raggi, robusti, consistenti, senza i quali le ruote non reggono.
4 LA COESISTENZA DI DUE MODELLI L azione o se volete la prestazione sportiva che possiamo osservare in un nostro allievo, com è noto, costituisce l aspetto fenomenologico unitario e visibile del fare. Ma sappiamo che i meccanismi che sottendono la prestazione osservabile, appartengono a due distinte categorie di fattori della motricità, abilità e capacità, che possiamo rappresentare metaforicamente con le due ruote di un carretto. Ciascuna delle due ruote inoltre rappresenta un modello di approccio: quello cognitivo che governa l apprendimento di abilità e di competenze quello funzionale che governa lo sviluppo di capacità e di prerequisiti ma significa anche che quello cognitivo è del tipo modello per competenze quello funzionale è del tipo modello per capacità
5 PRIMO STEP: LE DUE RUOTE DELLA CARRETTA SAPER INSEGNARE SAPER ALLENARE
6 I RAGGI DELLE DUE RUOTE SAPER INSEGNARE SAPER ALLENARE TEORIA E METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO Si insegnano e si apprendono abilità e competenze motorie PROGRAMMARE L INSEGNAMENTO TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO Si allenano e si sviluppano capacità motorie PROGRAMMARE L ALLENAMENTO ma allora sono due azioni diverse? servono due tipi di competenze diverse? si tratta di due approcci diversi?
7 DUE MODELLI DI PROGRAMMAZIONE A CONFRONTO La programmazione dell insegnamento e la programmazione dell allenamento convivono nell azione di chi insegna e allena. MA la prima risponde ad un ad una concezione cognitivista secondo la quale è importante individuare quali abilità e competenze l allievo deve apprendere e governare (ad esempio i fondamentali tecnici e quelli di gioco) la seconda risponde ad una concezione funzionalista secondo la quale è importante individuare all interno della tassonomia delle capacità motorie (coordinative e condizionali) quelle che si considerano come prerequisiti che l allievo deve sviluppare e consolidare in quanto fattori della prestazione.
8 SECONDO STEP: ALTRI RAGGI DELLE DUE RUOTE PROGRAMMARE L INSEGNAMENTO PROGRAMMARE L ALLENAMENTO
9 LE FASI DELLE DUE PROGRAMMAZIONI Anche se i due approcci sono diversi (per competenze e per capacità) le fasi dei due tipi di programmazione sono sostanzialmente le stesse e mi pare non sia il caso di tornarci sopra. Una delle fasi prevede in ambedue gli approcci la definizione e la scelta dei metodi; e qui si innestano delle differenze sostanziali. INFATTI Nella programmazione dell insegnamento parleremo di stili e metodi d insegnamento, sia di tipo deduttivo che induttivo. Nella programmazione dell allenamento parleremo di metodi e metodiche dell allenamento, di tipo prevalentemente se non esclusivamente deduttivo e prescrittivo.
10 PROGRAMMARE PER SAPER INSEGNARE La competenza connessa al PROGRAMARE PER INSEGNARE (secondo il modello neocognitivista per obiettivi d apprendimento), ad esempio, presuppone competenze relative a: Saper riconoscere ed apprezzare il contesto dell insegnamento Saper indicare gli obiettivi dell insegnamento Saper definire le attività d insegnamento Saper definire i contenuti dell insegnamento Saper scegliere i metodi didattici Saper scegliere gli strumenti dell insegnamento Saper osservare e valutare gli esiti dellinsegnamento
11 PROGRAMMARE PER SAPER ALLENARE Il PROGRAMMARE PER ALLENARE presuppone competenze relative a come: Saper definire il modello di prestazione sportiva giovanile Sapere applicare i principi del carico di allenamento Saper programmare e periodizzare l'allenamento Saper definire gli obiettivi dell'allenamento Saper scegliere i contenuti ed i mezzi dell'allenamento Saper applicare le metodiche di allenamento Saper valutare gli effetti dell'allenamento Eccetera
12 INTEGRAZIONE DELLE DUE PROGRAMMAZIONI PROGRAMMARE L INSEGNAMENTO MODELLO COGNITIVISTA APPROCCIO PER COMPETENZE APPRENDERE E GOVERNARE abilità e competenze motorie STILI & METODI D INSEGNAMENTO MEZZI & CONTENUTI DELL INSEGNAMENTO PROGRAMMARE L ALLENAMENTO MODELLO FUNZIONALISTA APPROCCIO PER PREREQUISITI SVILUPPARE E CONSOLIDARE capacità motorie METODI & METODICHE DI ALLENAMENTO MEZZI & CONTENUTI DELL ALLENAMENTO
13 CONCLUSIONI Ho cercato di rappresentare che l approccio cognitivista e quello funzionalista intendano spiegare aspetti diversi (apprendimento e sviluppo) di uno stesso fenomeno, cioè la prestazione motoria e sportiva e che perciò le procedure metodologico-didattiche da applicare sono certamente diverse ma integrate nell azione di chi insegna & allena. QUINDI BISOGNA ALLO STESSO TEMPO SAPER INSEGNARE E SAPER ALLENARE OCCORE SAPER INTEGRARE QUESTE DUE IRRINUNCIABILI COMPETENZE I CAMPI IN CUI AVVIENE QUESTA INTEGRAZIONE SONO I CAMPI DI CONOSCENZE ED I CAMPI DI ESPERIENZE IN AMBEDUE I CAMPI SI MISURANO LE COMPETENZE GENERALI DI CHI VUOLE INSEGNARE ED ALLENARE CHE SONO 1. SAPERE INSEGNARE & ALLENARE (le conoscenze scientifiche) 2. SAPER ESSERE INSEGNANTE & ALLENATORE (la relazione pedagogica) 3. SAPER FARE L INSEGNANTE & L ALLENATORE (le competenze specifiche)
14 MINIBIBLIO M.Pieron Metodologia dell insegnamento sportivo Soc.Stampa Sportiva Roma F.M.Pellegrini P.Sotgiu Attività motorie e processo educativo Soc.Stampa Sportiva Roma AA.VV. Guida tecnica generale dei C.A.S. Soc. Stampa Sportiva Roma AA.VV. Educazione Motoria di Base Istituto Enciclopedia Italiana Roma L.Calabrese Linee comparate di teoria e metodologia Soc.Stampa Sportiva Roma R.Manno Fondamenti dell allenamento sportivo Zanichelli Bologna P.Bellotti A.Donati L organizzazione dell allenamento sportivo Soc. Stampa Sportiva Roma R.A. Schmidt C.A. Wrisberg Apprendimento motorio e prestazione Soc. Stampa Sportiva Roma -2000
A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE
QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare A cura di Fabrizio M. Pellegrini 02.2009 SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa COMPETENZA se viene costruito sulle CONOSCENZE, sulla RELAZIONE, sulle ABILITA,
Dettaglia cura di Fabrizio M. Pellegrini 2009
MI FIDO DI TE a cura di Fabrizio M. Pellegrini 2009 ti guardo e ti chiedo di darmi un buon motivo per fidarmi di te A PROPOSITO DI COMPETENZE Breve percorso tra definizioni e spunti di riflessione PARLEREMO
DettagliAppunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello
Metodologia dell'insegnamento sportivo Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello a cura di Cristina Caprile http:// 11 1 Unità di apprendimento Obiettivi di apprendimento: Conoscere e riconoscere
DettagliBOLOGNA 21/05/2017 METODOLOGIA DELL'INSEGNAMENTO SPORTIVO CORSO DI 1 LIVELLO PER ASPIRANTI ALLENATORI
BOLOGNA 21/05/2017 CORSO DI 1 LIVELLO PER ASPIRANTI ALLENATORI METODOLOGIA DELL'INSEGNAMENTO SPORTIVO Relatore: BALDI dott.ssa Roberta Formatore Scuola Regionale dello Sport CONI EMILIA ROMAGNA 21 maggio
DettagliConsapevolezza: Partecipazione attiva: Metodicità: Varietà e molteplicità: Principio della semplicità e chiarezza: Principio dell'evidenza:
LA METODOLOGIA OPERATIVA PER UNA NUOVA FUNZIONE DELL ALLENATORE DI SETTORE GIOVANILE L allenatore che opera in un settore giovanile, oltre a dover essere un profondo conoscitore della materia calcistica,
DettagliTecnica e metodologia delle attività motorie adattate
Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2006/2007 Tecnica e metodologia delle attività motorie adattate Crediti
DettagliTecniche e didattica delle attività motorie
Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2008/2009 Tecniche e didattica delle attività motorie Docente Prof. Graziano Paissan
DettagliLezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione
DettagliCOME INSEGNARE I FONDAMENTALI DI GIOCO
COME INSEGNARE I FONDAMENTALI DI GIOCO Insegnare è in parte una scienza Un Allenatore deve essere un insegnante ed applicare i principi dell insegnamento Educazione motoria fattori che influenzano l apprendimento
DettagliInsegnamento di Teoria e Metodologia del Movimento Umano. Programma Didattico a.a Primo Secondo Semestre - Prof.
Università degli Studi di Foggia - Facoltà di medicina e chirurgia - Corso di laurea in Scienze delle attività Motorie e sportive 1 Insegnamento di Teoria e Metodologia del Movimento Umano Programma Didattico
DettagliCorso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria
Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Popoli 4-5 settembre 2014 Prof. Mancini Roberto Metodologia di insegnamento e individualizzazione dell attività didattica Stili di insegnamento
DettagliDRT Umbria Spoleto, 27 ottobre 2013 Corso sul Fondamentale del Tiro DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALL ABILITA SPORTIVA
DRT Umbria Spoleto, 27 ottobre 2013 Corso sul Fondamentale del Tiro DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALL ABILITA SPORTIVA prima di cominciare una definizione di allenamento «La pratica non rende perfetti. È
DettagliFISG - COMITATO NAZIONALE ALLENATORI MAESTRO DI BASE PER L AVVIAMENTO AGLI SPORT DEL GHIACCIO CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE ALLEGATO A
MAESTRO DI BASE PER L AVVIAMENTO AGLI SPORT DEL GHIACCIO CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE ALLEGATO A PIANO DI STUDIO MODULI FORMATIVI 25 moduli per un totale di 7, di cui 32 di teoria e 40 di pratica (64
DettagliQuali metodologie per promuovere competenze?
Quali metodologie per promuovere competenze? Marisa Vicini, Marisa Milano, Vicini Brescia 1430.03.2011 febbraio 2012 Di che cosa parlerò oggi? PRIMA PARTE: le motivazioni 1. Approfondimenti terminologici
DettagliPALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE. Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente.
PALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente. 1 Nella pallavolo l azione è regolata dall interazione tra
DettagliESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI. Prof. Domenico Di Molfetta
ESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI CONTRASTO TRA LE SERIE UTILIZZANDO LO STESSO MEZZO 1 SERIE x RIP Carico pesante 2 SERIE x RIP Carico leggero Riposo 3 min CONTRASTO TRA LE SERIE
DettagliServizio per gli Studenti Disabili. Archimede Pitagorico. e la disabilità. Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico
Servizio per gli Studenti Disabili Archimede Pitagorico e la disabilità Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico 2009-2010 2010 ??? Come mi sento nel mio ruolo professionale? ???
DettagliEducazione Fisica e Competenze Motorie
Educazione Fisica e Competenze Motorie Sommario : 1. Un curricolo per competenze motorie: i quadri di riferimento; 2. Abilità motorie conoscenze comportamenti socio-affettivi: relazioni nel processo educativo;
DettagliCorso di formazione CONI/FIGC-SGS a carattere
Corso di formazione CONI/FIGC-SGS a carattere provinciale per istruttori di scuole calcio privi di qualifica operanti nelle scuole calcio e C.C.B. Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento sportivo
DettagliPROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna
PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE Tecnico Nazionale Maurizio Castagna PIANIFICAZIONE DEL PIANO ANNUALE La Programmazione del lavoro
Dettagliindirizzo
FACOLTA : PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA: SCIENZE DELLE ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE INSEGNAMENTO: TEORIA E METODOLOGIA DEL MOVIMENTO UMANO M-EDF/01 12 CFU NOME DOCENTE: Angelo Raffaele Losavio indirizzo e-mail:
DettagliPianificazione del piano annuale
Pianificazione del piano annuale La programmazione del lavoro costituisce il punto di partenza per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo e si realizza con queste fasi: Valutazione iniziale Determinazione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE A.A Corso di Rugby Lezione N 3 Prof. Dadati Mario
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE A.A. 2016-2017 Corso di Rugby Lezione N 3 Prof. Dadati Mario I cicli d apprendimento Chi è il principiante, quale rugby e quale approccio I
Dettagli1 Introduzione e definizione
INSEGNAMENTO DI DIDATTICA GENERALE I LEZIONE I INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA PROF. ACHILLE M. NOTTI Indice 1 Introduzione e definizione --------------------------------------------------------------------------------3
DettagliMETODOLOGIA DI INSEGNAMENTO DELL ATTIVITA MOTORIO-SPORTIVA
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO DELL ATTIVITA MOTORIO-SPORTIVA prof. Mancini Roberto Osimo 25-3 - 2006 Quali metodi di insegnamento conoscete? Metodi di insegnamento Metodo prescrittivo Metodo misto (globale-analitico-globale)
DettagliPROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Istituto Statale d Istruzione Secondaria Superiore Teodosio Rossi Liceo Scientifico Liceo Artistico Liceo Linguistico Istituto Tecnico Settore Tecnologico Elettronica ed elettrotecnica Istituto Professionale
DettagliSCUOLA CALCIO CONCETTI DI PROGRAMMAZIONE
PILLOLE DI CONOSCENZA categoria: categorie correlate: SCUOLA CALCIO CONCETTI DI PROGRAMMAZIONE titolo / oggetto: autore / docente / tutor: COME ORGANIZZO E SVOLGO IL MIO LAVORO: INTERVISTA A FRANCESCO
DettagliPROGRAMMA PREVENTIVO
Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO SETTORE GIOVANILE SCOLASTICO MINIBASKET MINIBASKET A SCUOLA
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO SETTORE GIOVANILE SCOLASTICO MINIBASKET MINIBASKET A SCUOLA GUIDA TECNICO - DIDATTICA PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELL EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA E SPORTIVA
DettagliInsegnare informatica nella scuola primaria e secondaria
Insegnare informatica nella scuola primaria e secondaria Un inquadramento formale (al 2016...) Dario Malchiodi e Anna Morpurgo L organizzazione dei cicli didattici 1. Scuola dell infanzia L organizzazione
DettagliLINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE
LINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE Metodo di lavoro: PEDAGOGIA ATTIVA L istruttore è una guida, deve coltivare il carattere esplorativo dell allievo, deve stimolare la voglia di scoperta, è un motivatore che
Dettaglile competenze didattiche del tecnico di pallavolo
La Metodologia dell Insegnamento Sportivo: le competenze didattiche del tecnico di pallavolo Claudio Mantovani 13 Corso Allenatori terzo grado Cavalese, 12-13 giugno 2016 Metodologie e strategie dell'insegnamento
DettagliFormazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno
Formazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno Programmazione... a partire dalla concezione di curricolo Programmazione Valutazione Per obiettivi Per contenuti Per concetti
DettagliCorso di Aggiornamento Istruttori Minibasket LA SPEZIA 2007 I PRESUPPOSTI DEL MINIBASKET : DALL EMOZIONE AI FONDAMENTALI.
Corso di Aggiornamento Istruttori Minibasket LA SPEZIA 2007 I PRESUPPOSTI DEL MINIBASKET : DALL EMOZIONE AI FONDAMENTALI. GIOCARE A MINIBASKET PALESTRA GENITORI ISTRUTTORE emozione GIOCHI BAMBINI PALLLA
DettagliI bisogni educativi speciali
I bisogni educativi speciali Seconda unità di lavoro novembre 2013 roberto.grison@istruzioneverona.it - gli svantaggi socio-economici, (famiglie di basse fasce di reddito, ISEE, assenza di libri di testo
DettagliDALLA PROGRAMMAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI EASY BASKET
DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI EASY BASKET EASYBASKET SEMPLICE EMOZIONANTE A MISURA DI BAMBINO ALLA PORTATA DEGLI INSEGNANTI ma di TUTTI gli insegnanti e di TUTTI i bambini
DettagliLA PREPARAZIONE FISICA: COSA DEVE SAPERE L ALLENATORE
CENTRO QUALIFICAZIONE NAZIONALE LA PREPARAZIONE FISICA: COSA DEVE SAPERE L ALLENATORE Marco Mencarelli 2º Allenatore e Preparatore Atletico Nazionale Femminile Seniores Alessandro Guazzaloca Preparatore
DettagliL allenamento tecnico tattico attraverso il gioco minivolley e under 12
CENTRO QUALIFICAZIONE NAZIONALE Comitato Provinciale di Roma Corso Allievo Allenatore 1 Livello Giovanile 2014 L allenamento tecnico tattico attraverso il gioco minivolley e under 12 Corso Allievo Allenatore
DettagliProfessionalità docente Relazione educativa e cura. Romina Nesti
Professionalità docente Relazione educativa e cura Romina Nesti La nuova professionalità docente Nel corso della seconda metà del Novecento si è venuta a ridefinire più volte l identità della scuola e
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. V. GRAVINA" VIA UGO FOSCOLO CROTONE
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. V. GRAVINA" VIA UGO FOSCOLO CROTONE ANNO SCOLASTICO 2010 2011 MATERIA DI INSEGNAMENTO: SCIENZE DELLA FORMAZIONE CLASSE IV SEZ.F INDIRIZZO: MAXSPERIMENTAZIONE
DettagliSCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA (V.O.) Metodologia Didattica per la Scuola Primaria* - A.A. 2013/2014 Prof.ssa G. Compagno SCHEDA DI TRASPARENZA
1 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA (V.O.) Metodologia Didattica per la Scuola Primaria* - A.A. 2013/2014 Prof.ssa G. Compagno SCHEDA DI TRASPARENZA NOME E COGNOME DOCENTE SETTORE SCIENTIFICO- DISCIPLINARE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO "Francesco Nullo" BERGAMO
ISTITUTO COMPRENSIVO "Francesco Nullo" BERGAMO IMPARARE AD IMPARARE: un percorso che parte da lontano rigidità e condizioni di non continuità che, in alcuni casi, ostacolano la piena realizzazione delle
DettagliCORSO NAZIONALE DI FORMAZIONE PER TECNICI DI SECONDO LIVELLO. Terni, luglio / 29 agosto 1 settembre / settembre 2013
CORSO NAZIONALE DI FORMAZIONE PER TECNICI DI SECONDO LIVELLO Terni, 25-28 luglio / 29 agosto 1 settembre / 12-15 settembre 2013 È un Progetto di Formazione PROGRAMMA CONI Servizi Scuola dello Sport Progetto
DettagliLINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE
LINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE stagione sportiva 2012-2013 Metodo di lavoro: PEDAGOGIA ATTIVA L istruttore è una guida, deve coltivare il carattere esplorativo dell allievo, deve stimolare la voglia di scoperta,
DettagliRegolamento attuativo Corso per l acquisizione della Specializzazione di Tecnico Giovanile
Regolamento attuativo Corso per l acquisizione della Specializzazione di Tecnico Giovanile 1- SOGGETTI ORGANIZZATORI 1. Ogni Comitato Regionale singolarmente o, eventualmente, in collaborazione con altri
DettagliSCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE
SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 SIGNIFICATO DEL PAI E CARATTERISTICHE GENERALI Il PAI utilizza la programmazione dell attività didattica
DettagliLA SEDUTA DI ALLENAMENTO
LA SEDUTA DI ALLENAMENTO L ISTRUTTORE I PRESUPPOSTI ESSENZIALI CHE UN ISTRUTTORE DEVE NECESSARIAMENTE POSSEDERE: SAPERE Conoscenza delle problematiche dello sport specifico e di quello giovanile in particolare.
DettagliLa valutazione dell atleta in relazione alla prestazione
La valutazione dell atleta in relazione alla prestazione Siamo bravi, abbiamo vinto 2 a 0! oppure Siamo proprio scarsi, abbiamo perso 2 a 0!. Generalmente il giudizio su di una prestazione calcistica è
DettagliPedagogia sperimentale
Pedagogia sperimentale 4 intervento: 05.04.2014 La pedagogia sperimentale 1 il significato e le ragioni 2 la ricerca e il metodo Mario Malizia La ricerca sul campo in educazione i metodi qualitativi a
DettagliI compiti a casa. Perché cosa come quando - quanto
I compiti a casa Perché cosa come quando - quanto Nei 38 paesi OCSE Tutti fanno i compiti a casa: 5 ore in media a settimana In Italia 9 ore in media (12 nelle famiglie abbienti, meno di 6 nelle famiglie
DettagliPedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini
Pedagogia sperimentale Lezione n. 4 A.A. 2015/16 5. Concettualizzazione e definizione di metodo di conoscenza Etimologicamente il termine italiano "metodo" proviene dai due termini greci "metà" (oltre)
DettagliCurricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola
Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane
DettagliProgrammazione Annuale Allenamenti Gioco Calcio
Programmazione Annuale Allenamenti Gioco Calcio SAPERE Obiettivi: ogni istruttore deve programmare il proprio percorso didattico sula base di una corretta progressione in base all età e alle capacità del
DettagliCOMPETENZA Origine del termine
COMPETENZA Origine del termine Il termine competenza in origine era limitato all ambito giuridico e designava sia il tempo e lo spazio in cui una persona poteva esercitare la sua autorità sia il fatto
DettagliMa sei sicuro che si può fare? Se pò fa! Se ti dico che se po se fàf DAL GIOCO GIOCOSPORT EASYBASKET. A cura di Fabrizio M.
Ma sei sicuro che si può fare? Se pò fa! Se ti dico che se po se fàf DAL GIOCO AL GIOCOSPORT EASYBASKET A cura di Fabrizio M. Pellegrini 2009 DAL GIOCO AL GIOCOSPORT 1. Approccio neoevoluzionistico 2.
DettagliUNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA
UNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA I docenti, in quanto educatori, hanno il dovere di fornire ai discenti, attraverso le scienze, la storia, la filosofia, la letteratura, e tutte le
Dettaglidue parole sul METODO
due parole sul METODO Uno dei punti cardine del complesso processo dell insegnamento apprendimento è il problema metodologico. COME INSEGNARE? Come cioè organizzare ed attuare tutte le proposte che serviranno
DettagliSettore. Le Proposte FIP. per la. Scuola. Il nuovo modello di. Giovanile. Minibasket e Basket integrato. Minibasket. Mestre, 8.11.
Settore Giovanile Le Proposte FIP Minibasket per la Scuola Il nuovo modello di Minibasket e Basket integrato Mestre, 8.11.2013 Il Settore Giovanile Minibasket Scuola: l organizzazione Le iniziative FIP
DettagliASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO
ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO FISICA, CHIMICA, SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA L asse scientifico tecnologico ha l obiettivo di facilitare lo studente nell esplorazione del mondo circostante, per osservarne
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE TEORIA TECNICA E DIDATTICA DEGLI SPORT NATATORI
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE TEORIA TECNICA E DIDATTICA DEGLI SPORT NATATORI A.A. 2008/2009 COORDINATRICE Docenti: Prof.ssa Simonetta Simonetti Prof.ssa Simonetta Simonetti Prof.ssa Enrichetta
DettagliPRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
PRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Struttura di base ordinaria dell azione formativa, ad ampiezza massima (tutti i formatori), media (alcuni) o minima (asse culturale/area formativa), autosufficiente
DettagliMIUR.AOODRER.REGISTRO UFFICIALE(U)
MIUR.AOODRER.REGISTRO UFFICIALE(U).0015118.29-09-2016 Ai Dirigenti degli Uffici per ambito Territoriale dell Emilia-Romagna Loro Sedi Al Presidente del Comitato Regionale CONI Emilia-Romagna Bologna Oggetto:
DettagliLABORATORIO DIDATTICO DI BIOLOGIA E SCIENZE DELLA VITA
LABORATORIO DIDATTICO DI BIOLOGIA E SCIENZE DELLA VITA ESAME SCRITTO: 1 domanda a risposta aperta relativa al programma del corso, dovrà essere sintetica e contenuta in una facciata A4, salvo lo spazio
DettagliDidattica delle attività motorie adattate (Disabili)
Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2006/2007 Didattica delle attività motorie adattate (Disabili) Crediti
DettagliTEORIA DELLA COMUNICAZIONE
CLASSE 3 UNITÀ FORMATIVA N 1 La comunicazione Insegnante: Antonella Montoro Saper riconoscere ed utilizzare i processi comunicativi nelle loro componenti verbali e non verbali mese Settembre Ottobre COMPETENZE
DettagliLa valutazione delle competenze del docente CLIL
La valutazione delle competenze del docente CLIL a cura di Graziano Serragiotto serragiotto@unive.it Stato attuale della metodologia CLIL Esperienze diverse a seconda dei livelli linguistici, in base a
DettagliPATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA
PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA 1. Il Patto di Team è il documento finale attraverso cui il gruppo docente enuncia la propria condivisione rispetto ad alcuni aspetti fondamentali delle tre dimensioni
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Anno Accademico
Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 M-EDF/02 12 Tecnica e didattica degli sport individuali e di squadra 54+24 NO Classe Corso
DettagliMINIBASKET A SCUOLA. a.s. 2014/2015. L istruttore che quest anno svolgerà le lezioni facenti parte del progetto- scuola sarà:
C.A.S. SAN PIO X Via Niccolini, 2 20154 Milano Tel. 02.33100449 Cod. Affiliazione F.I.P. 000814 www.spiox.com MINIBASKET A SCUOLA a.s. 2014/2015 Il progettoscuola viene proposto anche per l anno scolastico
DettagliFondamenti di tecniche pittoriche
INTERVENTO FORMATIVO Fondamenti di tecniche pittoriche Tipologia di utenza: l utenza può essere diversificata. Il corso può essere diretto sia a giovani studenti, che ad adulti che intendano acquisire
DettagliL ALLENAMENTO. Bouchard C., Brunelle J., Godbout P., 1971, La Preparazione di un Campione
L ALLENAMENTO Il processo di allenamento è composto da due distinti stadi: a) lo stadio dello sviluppo fisico generale; b) lo stadio dello sviluppo fisico specifico. L'allenamento è un processo graduale,
DettagliModulo 1 LA FUNZIONE DOCENTE
Modulo 1 LA FUNZIONE DOCENTE La funzione docente La funzione docente come si legge nell art. 26 dell ultimo contratto, realizza il processo d insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano,
DettagliUn format per progettare e documentare le unità di apprendimento, ma anche per ottimizzare la professione docente
LABORATORIO RED (Ricerca Educativa e Didattica) Centro Internazionale di Studi di Ricerca Educativa e Formazione Avanzata (CISRE). Università Ca Foscari di Venezia http://www.univirtual.it/red/ Un format
DettagliL enunciato che si deve scrivere in questo riquadro non deve essere una conoscenza o una abilità, ma deve essere proprio una competenza.
ISTITUTO SCOLASTICO: CLASSE: RIFERIMENTI AI DOCUMENTI PROGRAMMATICI: COMPETENZA ATTESA (POSSIBILMENTE, NON ESPRIMERE IN FORMA SEGMENTATA; CITARE L AZIONE FISICA E/O MENTALE CHE È SEGNO DEL RAGGIUNGIMENTO
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ISTITUTO COMPRENSIVO CASALE PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE MOTORIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO a.s. 2016 2017 1 Docenti: Prof.ssa M PAIS Prof. M PELLE 2 UNITA DI APPRENDIMENTO Nr. 1 IL CORPO E LO SPAZIO
DettagliCorso Integrato: ATTIVITA' SPORTIVE DI SQUADRA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO FACOLTA /SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI STUDIO IN SCIENZE DELLE ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE A.A. 2016-2017 Corso Integrato: ATTIVITA' SPORTIVE DI SQUADRA
DettagliRegolamento attuativo Corso della Specializzazione di Tecnico Giovanile
Regolamento attuativo Corso della Specializzazione di Tecnico Giovanile 1- SOGGETTI ORGANIZZATORI 1. Ogni Comitato Regionale singolarmente o, eventualmente, in collaborazione con altri Comitati, con cui
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società
Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 M-PED/01 Pedagogia Generale e Sociale Pedagogia della prevenzione e della salute 72 NO Classe
DettagliTITOLO: DATI IDENTIFICATIVI. Anno scolastico: Scuola: Destinatari: Insegnanti coinvolti: COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE
PROGETTARE PER COMPETENZE TITOLO: DATI IDENTIFICATIVI COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE Anno scolastico: Scuola: Destinatari: Insegnanti coinvolti: COMPETENZE ATTESE ( dal Profilo dello studente ) CONTESTO
DettagliPROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA
PROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA Fate clic per aggiungere testo TASCO PATRIZIA Conegliano, 27-05-20156 PROGRAMMA DELL INCONTRO Cosa faremo oggi: - Riflessione individuale: io e la Matematica
DettagliPROFILO PROFESSIONALE DELL ESPERTO IN SCIENZE MOTORIE
PROFILO PROFESSIONALE DELL ESPERTO IN SCIENZE MOTORIE Gli ambiti professionali tipici dell esperto in scienze motorie sono in gran parte connessi con le scienze dell educazione. Alcuni esempi: - operatori
DettagliB) AREA DELLA TECNICA
UISP Lega Calcio Tabelle dei contenuti e delle ore di formazione da dedicare ad essi per la formazione delle figure previste dal Regolamento della Formazione della Lega Nazionale Calcio UISP, ad uso delle
DettagliCOMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO
COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO INTRODUZIONE Gli insegnanti: GRANDI COMUNICATORI Insegnare bene significa comunicare efficacemente La comunicazione è efficace se raggiunge lo scopo Voi siete il centro della
Dettagli14 CORSO NAZIONALE PER ALLENATORI DI TERZO GRADO Programma di esame
PROGRAMMA DI ESAME 14^ Edizione - 2016/2017 1. ANATOMIA SPORTIVA (Juergen Weineck) PARTE 3. DESCRIZIONE DEI PIU IMPORTANTI SISTEMI ARTICOLARI PARTE 4. ANALISI DI MOVIMENTI SEMPLICI DEL BUSTO E DELLE ESTREMITA
DettagliCORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016
CORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016 Quando vi siete impegnati al massimo in allenamento e in gara, quando avete dato tutto voi stessi sempre, allora l importante è partecipare. Pierre de Coubertain PERCHE SIETE
DettagliRELAZIONE FINALE SOSTEGNO
Via E. Fermi 24 04011 Aprilia (LT) Tel/Fax: 0692755657 E-mail: LTIC83700B@istruzione.it Cod. fisc. 80008090591 Cod. mecc. LTIC83700B RELAZIONE FINALE SOSTEGNO - VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
DettagliParte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo. A cura di Cristina Caprile
Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo A cura di Cristina Caprile - Abilità di progettazione - motivazione alla e programmazione competenza - abilità di comunicazione
DettagliPianificazione annuale di una Scuola Calcio: periodizzazione ciclica del. e motorio. Corso CONI FIGC Como Prof. William Palazzo
Pianificazione annuale di una Scuola Calcio: periodizzazione ciclica del fattore tecnico-coordinativo, tattico e motorio Corso CONI FIGC Como Prof. William Palazzo Essa può essere definita come ilsistema
DettagliProtocollo Scuola Calcio
Protocollo Scuola Calcio Stagione 2016/2017 Programma Tecnico Didattico PROGRAMMA TECNICO DIDATTICO O b i e t t i v o d e l s e g u e n t e d o c u m e n t o è l e l a b o r a z i o n e d i u n p r o g
DettagliL autonomia delle istituzioni scolastiche
L autonomia delle istituzioni scolastiche Possiamo dire che cfr. AA.VV., Norme per la scuola, Ed.Adierre, p.37; p.43; p.147 gli anni 70 e 80 gli anni 90 il 2003 Sono stati gli anni della collegialità.
DettagliPrincipi metodologici nell organizzazione dell attività giovanile. Principi della programmazione tecnica per le fasce d età giovanile
Corso Allievo Allenatori 2013/14 Comitato Provinciale di Modena Mod. 3 Metodologia 3 Principi metodologici nell organizzazione dell attività giovanile. Principi della programmazione tecnica per le fasce
DettagliSommario. II. Competenze professionali Competenze professionali III. Entrata in vigore Entrata in vigore... 5
NORME DELL ASSOCIAZIONE RESQ relative alla certificazione delle formatrici e dei formatori dei corsi di primi soccorsi per allievi conducenti e di livello 1 Norme per la certificazione dei formatori, primi
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010
ISTITUTO PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE METODOLOGICA IN EDUCAZIONE E FORMAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA Corso di aggiornamento Anno Scolastico 2009/2010 1 LA DIDATTICA
DettagliGli elementi irrinunciabili delle IN per la scuola di tutti
Gli elementi irrinunciabili delle IN per la scuola di tutti Rilettura condivisa con indicazioni operazionali per un curriculum integrato AM Gilberti Sondrio 10/12/14 sommario Le attese dei partecipanti
DettagliLA SCUOLA DELLE CONOSCENZE E DELLE COMPETENZE. seconda parte. Massimo La Rocca
LA SCUOLA DELLE CONOSCENZE E DELLE COMPETENZE seconda parte Autonomia-I.N.-SNV Indicazioni nazionali Autonomia Curricolo istituto Valutazione/ri-progettazione Rendicontazione Domande guida per la progettazione
DettagliCONTINUITA E ORIENTAMENTO
CONTINUITA E ORIENTAMENTO Premessa L'istanza della continuità educativa e dell orientamento formativo investono l'intero sistema formativo di base e sottolineano il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo
DettagliA CIRCA 6 ANNI, IL BAMBINO E PRONTO PER LA SCUOLA PRIMARIA? La risposta è SI
A CIRCA 6 ANNI, IL BAMBINO E PRONTO PER LA SCUOLA PRIMARIA? La risposta è SI Infatti a 6 anni Maturano le competenze linguistiche Le abilità cognitive La percezione visiva La motricità IL LINGUAGGIO Dai
DettagliDai PSP ai Curricoli di Istituto alle Unità di lavoro. AREA DI APPRENDIMENTO: ITALIANO Coord. Elvira Zuin
Dai PSP ai Curricoli di Istituto alle Unità di lavoro AREA DI APPRENDIMENTO: ITALIANO Coord. Elvira Zuin L esperienza Nel 2009/2010 IPRASE ha assistito per l elaborazione dei Piani di Istituto a vari livelli
Dettagli