Definizione di scompenso cardiaco acuto
|
|
- Marcellino Gattini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Definizione di scompenso cardiaco acuto Marco Metra 1, Giorgio Carbone 2, Carlo Lombardi 1, Claudio Borghi 3, Giorgio Vescovo 4 1 Cattedra e Divisione di Cardiologia, Università degli Studi e Spedali Civili, Brescia 2 S.C. Medicina e Chirurgia d Urgenza, Presidio Sanitario Gradenigo, Torino 3 Medicina Interna, Policlinico S. Orsola-Malpighi, Università degli Studi, Bologna 4 U.O. Medicina Interna, Azienda Ospedaliera di Vicenza Acute heart failure (AHF) is a potentially life-threatening condition that may arise as a deterioration of a previous heart failure or may be the first presentation of heart failure. Several causes or precipitating factors have been listed, as well as different mechanisms have been described, thus leading to a broad spectrum of clinical presentations. Symptoms and signs of AHF have a strong clinical and prognostic significance and are kept into consideration to guide disease management. In particular, a higher clinical severity or a worse prognosis are associated with lower blood pressure levels, fluid overload, evidence of myocardial ischemia or renal impairment. Putatively, interventions addressed to restore these factors may play a role in the management of AHF. Key words. Cardiac edema; Cardio-renal syndrome; Critical pathways; Disease management; Dyspnea; Heart failure. G Ital Cardiol 2014;15(2 Suppl 2):5S-9S DEFINIZIONE DI SCOMPENSO CARDIACO ACUTO La definizione di scompenso cardiaco acuto (acute heart failure, AHF), in particolare la stessa terminologia utilizzata per descriverlo, è estremamente variabile. Ne discende una notevole eterogeneità anche nel definire la popolazione di pazienti affetti da scompenso cardiaco acuto. Le linee guida 2012 della Società Europea di Cardiologia 1 propongono la seguente definizione pratica dell AHF: Con il termine scompenso cardiaco acuto si indica la rapida insorgenza o la modificazione di sintomi e segni di scompenso cardiaco. Si tratta di una condizione potenzialmente pericolosa per la sopravvivenza che richiede un intervento medico immediato e in genere conduce a un ricovero ospedaliero in urgenza. Nella maggior parte dei casi, l AHF deriva da un peggioramento in pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco (con frazione di eiezione sia ridotta che conservata); tutti gli aspetti della gestione dello scompenso cronico presentati nelle linee guida si applicano a questi pazienti. L AHF può anche presentarsi come prima manifestazione di uno scompenso cardiaco con sintomi di nuova insorgenza. L AHF può essere causato da un alterazione della funzionalità cardiaca di qualsiasi natura. Nei pazienti con scompenso cardiaco preesistente si sovrappone spesso un fattore precipitante o scatenante (per esempio un aritmia o la sospensione della terapia con diuretici in pazienti con scompenso con frazione di eiezione ridotta e un sovraccarico di volume o un ipertensione arteriosa grave in pazienti con scompenso con frazione di eiezione conservata) Il Pensiero Scientifico Editore Il dr. Giorgio Vescovo dichiara di aver ricevuto contributi per eventi formativi da Bayer, Boehringer Ingelheim, Bristol-Myers Squibb e Novartis. Gli altri autori dichiarano nessun conflitto di interessi. Per la corrispondenza: Dr. Giorgio Vescovo U.O. Medicina Interna, Azienda Ospedaliera, Viale Rodolfi 37, Vicenza gvescovo@yahoo.it L acuzie può variare: molti pazienti descrivono un periodo di alcuni giorni o anche settimane di peggioramento (con aumento della dispnea e dell edema), mentre altri riferiscono una condizione di scompenso che si evolve in ore o minuti (per esempio in concomitanza di un infarto acuto del miocardio). I pazienti possono presentare uno spettro di situazioni cliniche che vanno dall edema polmonare potenzialmente fatale allo shock cardiogeno a una condizione caratterizzata soprattutto dal peggioramento dell edema periferico. La diagnosi e il trattamento sono in genere condotti in parallelo, specie nei pazienti particolarmente compromessi, e gli interventi devono essere tempestivi. Nelle fasi iniziali della valutazione e della terapia, è essenziale uno stretto controllo dei parametri vitali del paziente ed è più appropriato gestire alcuni pazienti in unità di terapia intensiva o in unità coronarica. Anche se l obiettivo a breve termine del trattamento è migliorare la sintomatologia e stabilizzare il quadro emodinamico del paziente, nelle forme con frazione di eiezione ridotta è altrettanto importante il trattamento a lungo termine, compresi gli interventi successivi alla dimissione, per prevenire le recidive e migliorare la prognosi. Il trattamento pre- e post-dimissione deve seguire le raccomandazioni delle linee guida, quando applicabili. In base a questa dettagliata descrizione, l AHF può essere pertanto riassunto come segue: comparsa di nuovi segni e/o sintomi di scompenso cardiaco o il peggioramento di segni e/o sintomi preesistenti; quadro clinico la cui gravità richiede l impiego di farmaci che non fanno parte del trattamento programmato e/o, in genere, il ricovero; necessità di un trattamento urgente. Le cause e i motivi precipitanti lo scompenso si possono classificare in: fattori che in genere determinano un peggioramento rapido: tachiaritmia o bradicardia grave/disturbo della conduzione, 5S
2 M METRA ET AL CHIAVE DI LETTURA Ragionevoli certezze. Lo scompenso cardiaco acuto è una condizione potenzialmente grave e con manifestazioni cliniche molto eterogenee. Questioni aperte. Alcune caratteristiche del paziente (età e comorbilità) e della malattia (pressione arteriosa, ritmo cardiaco, funzione renale e miocardica) hanno un significato clinico e prognostico rilevante. Le ipotesi. È possibile che trattamenti in grado di intervenire selettivamente su una o più di queste caratteristiche possano modificare il decorso della malattia. sindrome coronarica acuta, complicanza meccanica di una sindrome coronarica acuta (per esempio rottura del setto interventricolare, rottura della corda della valvola mitrale, infarto del ventricolo destro), embolia polmonare acuta, crisi ipertensiva, tamponamento cardiaco, dissezione aortica, complicanze chirurgiche e perioperatorie, cardiomiopatia peripartum; fattori che in genere determinano un peggioramento graduale: infezioni (compresa l endocardite infettiva), esacerbazione della broncopneumopatia cronica ostruttiva o dell asma, anemia, alterazioni della funzione renale, mancata aderenza alla terapia dietetica/farmacologica, cause iatrogene (per esempio prescrizione di farmaci antinfiammatori non steroidei o corticosteroidei; interazioni farmacologiche), aritmie, bradicardia, disturbi della conduzione che non determinano un alterazione del ritmo improvvisa o grave, ipertensione arteriosa non controllata, ipotiroidismo o ipertiroidismo. abuso di alcol o stupefacenti. QUADRO CLINICO E CLASSIFICAZIONE CLINICA È importante differenziare la patogenesi dell AHF in cardiaca, caratterizzata da ritenzione di liquidi, bassa portata cardiaca e pressione arteriosa sistolica normale/bassa, e in periferica, caratterizzata da congestione polmonare ma, non necessariamente, ritenzione idrosalina e incremento ponderale, e pressione sistolica normale o elevata. Il fattore più importante per la diagnosi differenziale è senz altro la pressione sistolica, la cui valutazione è determinante anche ai fini dell impostazione della terapia con inotropi e/o vasodilatatori 1,2. L AHF è quindi una condizione clinica molto eterogenea. Le variabili che sembrano maggiormente in grado di influenzare il quadro clinico e la prognosi dei pazienti e che, quindi, dovrebbero essere valutate per impostare la terapia, sono, oltre alla pressione arteriosa, il grado di congestione, l ischemia miocardica, il tipo di ritmo cardiaco e l insufficienza renale. Pressione arteriosa La pressione arteriosa ha un duplice significato, determinante dell AHF (meccanismo di risposta a un postcarico inadeguato) e conseguente all AHF stesso (per attivazione di meccanismi neurormonali e sollecitazione della funzione miocardica) 2. Secondo i dati di diversi registri, al momento del ricovero si riscontrano livelli elevati di pressione arteriosa sistolica ( 140 mmhg) nel 40-50% dei casi di AHF, mentre livelli normali-bassi solo nel 20-30% dei pazienti 3-6. È estremamente importante sottolineare che i tassi più elevati di mortalità intraospedalieri si associano ai livelli più bassi di pressione arteriosa al momento del ricovero (Figura 1) 4. La pressione arteriosa iniziale può anche influenzare la risposta alla terapia. Secondo i dati dello studio REVIVE che ha valutato gli effetti di levosimendan, un farmaco inotropo dotato anche di un azione vasodilatatrice, il rischio di morte nei pa- Figura 1. Tassi di mortalità durante il ricovero in funzione dei valori (decili) di pressione arteriosa sistolica all ingresso. Modificata da Gheorghiade et al. 4. 6S
3 DEFINIZIONE DI SCOMPENSO CARDIACO ACUTO zienti trattati con il farmaco aumenta in coloro che hanno livelli di pressione arteriosa <110 mmhg (Figura 2) 7. Ischemia miocardica L AHF si associa a una serie di alterazioni emodinamiche e neurormonali che possono concorrere all ischemia 2. Utilizzando come riferimento i livelli di troponina misurati quotidianamente in occasione di un episodio di AHF, una condizione di ischemia risulta presente nella maggioranza dei pazienti coronaropatici e in circa il 40% dei pazienti con cardiomiopatia dilatativa 8. Un movimento del biomarcatore, espressione di danno miocitario, si associa a un peggioramento della mortalità per cause cardiache e a un aumento del ricorso alla riospedalizzazione a medio termine (6 mesi) 9. Figura 2. Rischio di mortalità in funzione dei valori (assoluti) di pressione arteriosa sistolica all ingresso dopo somministrazione di levosimendan. Modificata da Packer et al. 7. Insufficienza renale Vanno, infine, sottolineate le rilevanti interazioni tra la funzionalità cardiovascolare e renale in presenza di scompenso cardiaco e di insufficienza renale. Si tratta di meccanismi emodinamici, neurormonali, infiammatori e locali, messi in atto per effetto di entrambe le condizioni e potenzialmente dannosi per l uno e l altro apparato (Figura 3) 10. Il deterioramento della funzione renale in caso di AHF è stata definita come sindrome cardiorenale di tipo 1 ed i criteri per la definizione di danno renale acuto in corso di AHF e la fisiopatologia sono stati descritti recentemente da Ronco et al. 11. A conferma della rilevanza dei sopracitati meccanismi nello sviluppo di un danno d organo e nel peggioramento della prognosi, vi sono i dati degli studi EVEREST che, in pazienti con AHF o con peggioramento dello scompenso cardiaco, individuano nel deterioramento della funzione renale un fattore prognostico sfavorevole 12,13. Uno studio recentemente pubblicato su pazienti di età ricoverati in reparti di medicina con scompenso cardiaco e comorbilità multiple, individua nell episodio di AHF un fattore potenzialmente precipitante la funzione renale. Infatti, tra i pazienti con creatininemia sierica nei limiti di norma in partenza (65.1%), una quota non trascurabile (14.3%) ha avuto un incremento permanente ( 0.3 mg/dl) di questo parametro di funzionalità renale, mentre in un altro gruppo di pazienti (20.6%) si è osservato un incremento transitorio seguito da una riduzione ( 0.3 mg/dl) alla dimissione 14. Facendo riferimento ai livelli di pressione arteriosa, ai valori di azotemia e di troponina è stata proposta una classificazione di rischio dei pazienti con AHF ricoverati nei reparti di emergenza in grado di orientare la gestione del paziente ed i tempi di degenza 15. Rientrano tra i pazienti a basso rischio quelli con pressione arteriosa sistolica >160 mmhg, azotemia <30 mg/dl e troponina normale; tra i pazienti a rischio intermedio quelli Figura 3. Interazione tra funzionalità cardiaca e funzionalità renale nello scompenso cardiaco e nell insufficienza renale. Modificata da Metra et al S
4 M METRA ET AL con pressione arteriosa sistolica compresa tra 113 e 160 mmhg, azotemia compresa tra 30 e 43 mg/dl, troponina nella norma; tra i pazienti ad alto rischio quelli che hanno una pressione arteriosa <115 mmhg, un azotemia <43 mg/dl e valori di troponina nella norma. Indicativamente, si può ipotizzare la dimissione entro 24h per i pazienti a basso rischio, tra 24h e 7 giorni per quelli a rischio intermedio e dopo 1 settimana per quelli ad alto rischio. I pazienti a basso rischio vanno meno frequentemente incontro a un nuovo ricovero, mentre per quelli ad alto rischio si prospetta un significativo aumento del rischio di mortalità intraospedaliera. GESTIONE DEL PAZIENTE Il percorso del paziente dipende in larga misura delle modalità di insorgenza dei sintomi, dai tempi di arrivo in Pronto Soccorso e dalla gravità clinica (Figura 4) 17. La causa del ricovero per AHF è, nella maggioranza dei pazienti, la dispnea ingravescente, effetto della congestione polmonare, associata o meno a ritenzione idrosalina e incremento ponderale. L adeguato trattamento della congestione e del sovraccarico idrico, oggi ottenuto essenzialmente con la terapia diuretica, è fondamentale per il miglioramento dei sintomi e per evitare episodi recidivi. La persistenza di dispnea e/o di sintomi di congestione durante il ricovero e/o la comparsa di episodi di peggioramento dello scompenso, tali da richiedere il ripristino o l aumento di dosi della terapia endovenosa, sono predittive di una prognosi infausta con incremento della mortalità di 3-4 volte. Anche la ricomparsa di segni di congestione o l incremento ponderale dopo la dimissione si correlano ad un aumentata mortalità. Il profilo dei pazienti con scompenso cardiaco acuto Dall ESC Heart Failure Long-Term Registry, studio prospettico osservazionale che raccoglie i dati di quasi pazienti da 211 centri di 21 nazioni europee (40.5% con AHF e 59.5% con scompenso cardiaco cronico), si possono desumere le caratteristiche dei pazienti affetti dalle due forme di scompenso. I pazienti con AHF hanno età avanzata (mediana 71 vs 66 anni), nel 39.5% dei casi sopra i 75 anni (vs 26%), sono donne nel 37.3% dei casi (vs 28.8% degli uomini). È elevata la frequenza di comorbilità (fibrillazione atriale 44%, diabete 38.9%, ipertensione arteriosa 64.5%, bronchite cronica 20.2%, insufficienza renale 26.4%). Nei reparti di medicina interna l età dei pazienti è ancora maggiore (78.7 anni) e la mortalità o peggioramento delle condizioni cliniche si verifica nel 6.3% dei casi. Nel 33% dei casi i pazienti hanno una comorbilità, nel 31.8% dei casi 2 comorbilità, nel 16.6% dei casi 3 comorbilità e nell 8.8% dei casi 4 o più comorbilità. Quanto al trattamento, facendo riferimento alle linee guida, emerge una scarsa appropriatezza delle strategie terapeutiche per le forme acute in cui i farmaci vengono utilizzati in genere per via endovenosa. Nelle forme croniche, con riduzione della frazione di eiezione, vengono utilizzati prevalentemente farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina (inibitori della renina 92.2%, antialdosteronici 67%) e betabloccanti (92.7%) 16. Figura 4. Il percorso del paziente con scompenso cardiaco acuto. BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva; UTIC, unità di terapia intensiva cardiologica. Modificata da Age.Na.S 17. 8S
5 DEFINIZIONE DI SCOMPENSO CARDIACO ACUTO CONCLUSIONI L AHF è una condizione clinica complessa, con presentazione clinica eterogenea e di gravità variabile, ma che non di rado può diventare rischiosa per la sopravvivenza del paziente. Le definizioni non omogenee e spesso basate sulla presentazione clinica sono state ricondotte ad un accettabile univocità da documenti di riferimento condivisi a livello internazionale. Le variabili con un maggiore peso sul quadro clinico e la prognosi dei pazienti sono i livelli di pressione arteriosa, il grado di congestione, l ischemia miocardica, il ritmo cardiaco e la funzionalità renale. È rilevante la presenza di comorbilità, che tra l altro è in relazione diretta con l età del paziente. Tali variabili hanno un ruolo importante anche nella gestione terapeutica dell AHF che deve essere necessariamente tempestiva ma risente comunque di una grande variabilità di scelte, in assenza al momento di raccomandazioni basate sull evidenza. RIASSUNTO Lo scompenso cardiaco acuto (acute heart failure, AHF) è una condizione clinica potenzialmente pericolosa per la vita che può derivare dal peggioramento di uno scompenso cardiaco o essere l esordio di un quadro di scompenso. Sono riconosciute varie cause e fattori precipitanti e sono descritti numerosi meccanismi patogenetici, il che comporta un ampio spettro di manifestazioni cliniche. I sintomi e segni dell AHF hanno un significato clinico e prognostico importante e vengono presi in considerazione per orientare la gestione terapeutica. In particolare, una maggiore gravità e una prognosi peggiore sono in relazione a livelli pressori bassi, sovraccarico, presenza di ischemia miocardica e insufficienza renale. Teoricamente, trattamenti mirati a ripristinare questi elementi potrebbero avere un ruolo nella gestione dell AHF. Parole chiave. Dispnea; Edema cardiaco; Gestione integrata della malattia; Percorsi assistenziali; Scompenso cardiaco; Sindrome cardiorenale. BIBLIOGRAFIA 1. McMurray JJ, Adamopoulos S, Anker SD, et al.; ESC Committee for Practice Guidelines. ESC guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure 2012: the Task Force for the Diagnosis and Treatment of Acute and Chronic Heart Failure 2012 of the European Society of Cardiology. Developed in collaboration with the Heart Failure Association (HFA) of the ESC. Eur Heart J 2012;33: Metra M, Brutsaert D, Dei Cas L, Gheorghiade M. Acute heart failure: epidemiology, classification, and pathophysiology. In: Tubaro M, ed. The ESC textbook of intensive and acute cardiac care. Oxford, New York: Oxford University Press, 2011: Adams KF Jr, Fonarow GC, Emerman CL, et al.; ADHERE Scientific Advisory Committee and Investigators. Characteristics and outcomes of patients hospitalized for heart failure in the United States: rationale, design, and preliminary observations from the first 100,000 cases in the Acute Decompensated Heart Failure National Registry (ADHERE). Am Heart J 2005;149: Gheorghiade M, Abraham WT, Albert NM, et al.; OPTIMIZE-HF Investigators and Coordinators. Systolic blood pressure at admission, clinical characteristics, and outcomes in patients hospitalized with acute heart failure. JAMA 2006;296: Tavazzi L, Maggioni AP, Lucci D, et al.; Italian Survey on Acute Heart failure Investigators. Nationwide survey on acute heart failure in cardiology ward services in Italy. Eur Heart J 2006;27: Zannad F, Mebazaa A, Juillière Y, et al.; EFICA Investigators. Clinical profile, contemporary management and one-year mortality in patients with severe acute heart failure syndromes: the EFICA study. Eur J Heart Fail 2006;8: Packer M, Colucci W, Fisher L, et al. Effect of levosimendan on the short-term clinical course of patients with acutely decompensated heart failure. JACC Heart Fail 2013; 1: Metra M, Nodari S, Parrinello G, et al. The role of plasma biomarkers in acute heart failure. Serial changes and independent prognostic value of NT-proBNP and cardiac troponin-t. Eur J Heart Fail 2007;9: Metra M, Cotter G, Davison BA, et al.; RELAX-AHF Investigators. Effect of serelaxin on cardiac, renal, and hepatic biomarkers in the relaxin in acute heart failure (RE- LAX-AHF) development program: correlation with outcomes. J Am Coll Cardiol 2013; 61: Metra M, Cotter G, Gheorghiade M, Dei Cas L, Voors AA. The role of the kidney in heart failure. Eur Heart J 2012;33: Ronco C, McCullough P, Anker SD, et al.; Acute Dialysis Quality Initiative (ADQI) Consensus Group. Cardio-renal syndromes: report from the consensus conference of the acute dialysis quality initiative. Eur Heart J 2010;31: Gheorghiade M, Konstam MA, Burnett JC Jr, et al.; Efficacy of Vasopressin Antagonism in Heart Failure Outcome Study With Tolvaptan (EVEREST) Investigators. Short-term clinical effects of tolvaptan, an oral vasopressin antagonist, in patients hospitalized for heart failure: the EVEREST Clinical Status Trials. JAMA 2007;297: Konstam MA, Gheorghiade M, Burnett JC Jr, et al.; Efficacy of Vasopressin Antagonism in Heart Failure Outcome Study With Tolvaptan (EVEREST) Investigators. Effects of oral tolvaptan in patients hospitalized for worsening heart failure: the EVER- EST Outcome Trial. JAMA 2007;297: Biagi P, Gussoni G, Iori I, et al.; CON- FINE Study Group. Clinical profile and predictors of in-hospital outcome in patients with heart failure: the FADOI CONFINE study. Int J Cardiol 2011;152: Peacock WF, Braunwald E, Abraham W, et al. National Heart, Lung, and Blood Institute Working Group on emergency department management of acute heart failure: research challenges and opportunities. J Am Coll Cardiol 2010;56: Maggioni AP, Anker SD, Dahlström U, et al.; Heart Failure Association of the ESC. Are hospitalized or ambulatory patients with heart failure treated in accordance with European Society of Cardiology guidelines? Evidence from patients of the ESC Heart Failure Long-Term Registry. Eur J Heart Fail 2013;15: Age.Na.S (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) e Ministero della Salute. Scompenso cardiaco congestizio: i dati degli ospedali italiani, S
Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione
Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione Dr.ssa Valentina Valeriano Ospedale Sandro Pertini Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Direttore Dr. F.R. Pugliese
DettagliULTRAFILTRAZIONE NELLO SCOMPENSO CARDIACO, UNA NUOVA OPPORTUNITA PROTOCOLLO OPERATIVO DELL OSPEDALE DI AOSTA
SCOMPENSO CARDIACO TRA ORMONI E CLINICA AOSTA 5 MARZO 2010 ULTRAFILTRAZIONE NELLO SCOMPENSO CARDIACO, UNA NUOVA OPPORTUNITA PROTOCOLLO OPERATIVO DELL OSPEDALE DI AOSTA ALESSANDRO LISI S.C. MEDICINA GENERALE
DettagliStudio retrospettivo sui pazienti con scompenso cardiaco deceduti in ospedale
Studio retrospettivo sui pazienti con scompenso cardiaco deceduti in ospedale Zennaro D*, Montagna L**,Campagna S***, Pozzi R**** *CPSI Laboratorio di emodinamica SCDO Cardiologia AOU S.Luigi Gonzaga Orbassano
DettagliPaziente MMG Cardiologia Infermiere Dietista Distretto
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con scompenso cardiaco Classificazione
DettagliEpidemiologia Ligure dello Scompenso Cardiaco Avanzato ed afferenza presso l IRCCS AOU San Martino IST
Epidemiologia Ligure dello Scompenso Cardiaco Avanzato ed afferenza presso l IRCCS AOU San Martino IST Dott. Marco Canepa Cardiologia Ambulatorio Scompenso Cardiaco IRCCS AOU San Martino IST Università
DettagliL insufficienza cardiaca acuta: profili clinici e fisiopatologia
L INSUFFICIENZA CARDIACA L insufficienza cardiaca acuta: profili clinici e fisiopatologia Marco Metra, Valerio Zacà, Carlo Lombardi, Rossella Danesi, Tania Bordonali, Savina Nodari, Livio Dei Cas Cattedra
DettagliLA CARDIOLOGIA DI IMOLA
LA CARDIOLOGIA DI IMOLA e le sue PROSPETTIVE Dott. C. Antenucci Direttore dell U.O. di Cardiologia ed UTIC Imola, 27 Giugno 2009 UTIC RIA CARD DEA USI MURG PS La cardiologia nel DEA Il dolore toracico
DettagliDiagnostica non invasiva nello scompenso cardiaco
Diagnostica non invasiva nello scompenso cardiaco Federico Vancheri Medicina Interna, Ospedale S.Elia, Caltanissetta Questo paziente ha uno scompenso cardiaco? VARIAZIONE NEL TEMPO DEI RICOVERI PER INFARTO
DettagliPopolazione in studio: Analisi descrittiva delle tre regioni
Popolazione in studio: Analisi descrittiva delle tre regioni Silvia Cascini, Claudio Voci, Lisa Bauleo Roma, 13 giugno 2014 Fonti dei dati Costruzione dataset Definizione di caso Caratterizzazione paziente,
DettagliI dati sanitari nel progetto EPIAIR
I dati sanitari nel progetto EPIAIR Claudia Galassi AOU S Giovanni Battista di Torino, Servizio Epidemiologia dei Tumori e CPO Piemonte Roma 25 novembre 2009 Outline I dati di mortalità I dati dei ricoveri
DettagliDott. Massimo Giammaria Cardiologia Ospedale Maria Vittoria,
Dott. Massimo Giammaria Cardiologia Ospedale Maria Vittoria, Torino Che cosa e il contropulsatore Il contropulsatore aortico o Intra-Aortic Balloon Pump o IABP e uno strumento di assistenza cardiaca temporanea
DettagliFattori di rischio comuni a uomini e donne
Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria
DettagliAllegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11
giunta regionale Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11 MODELLO PER L ACQUIZIONE DEI DATI RELATIVI AI PAZIENTI CON STE VALVOLARE AORTICA NELLA REGIONE DEL VENETO 1. STRUTTURA DEMINAZIONE
DettagliLA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra
LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO Anna Caparra OSAS LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO e una condizione morbosa caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione completa (apnea)
DettagliLa BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra
La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano
DettagliEVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO
EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per ASL di residenza: proporzione di pazienti sopravvissuti
DettagliEffetti degli NSAIDs sulla pressione arteriosa
Effetti degli NSAIDs sulla pressione arteriosa Le malattie cardiovascolari sono le cause più comuni di morte nel mondo e la valutazione dell ipertensione è uno dei parametri più importanti da valutare.
DettagliS H O C K CARDIOGENO. Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE
S H O C K CARDIOGENO Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE DEFINIZIONE Sindrome caratterizzata da un disturbo acuto generalizzato della circolazione con ipoperfusione e disfunzione severa di organi critici
DettagliPercorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.
Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una
DettagliQUALI NOVITA NELLE RECENTI LINEE GUIDA DELLA INSUFFICIENZA CARDIACA?
QUALI NOVITA NELLE RECENTI LINEE GUIDA DELLA INSUFFICIENZA CARDIACA? Dott. Cesare Albanese si dichiara assenza di conflitto di interessi LE PRINCIPALI NOVITA RISPETTO ALLE LINEE GUIDA ESC DEL 2012 (I)
DettagliRAZIONALIZZARE IL PROCESSO DI CURA DELLO SCOMPENSO CARDIACO
RAZIONALIZZARE IL PROCESSO DI CURA DELLO SCOMPENSO CARDIACO Livio Correndo - Cinzia Delpiano S.C. Cardiologia Savigliano - ASL CN1 EPIDEMIOLOGIA INCIDENZA: PREVALENZA: 1-2 /1.000/anno 3-20 /1.000 9-10%
DettagliEffetti del Trattamento Insulinico Intensivo nei pazienti diabetici (glicemia 198 mg/dl) con STE- MI.
Effetti del Trattamento Insulinico Intensivo nei pazienti diabetici (glicemia 198 mg/dl) con STE- MI. Riduzione rischio relativo:31% DIGAMI study JACC 1995;26:57-65 65 I pazienti con diabete mellito hanno
DettagliGestione infermieristica del. cardiaco
XII CONGRESSO REGIONALE FADOI ANIMO Sardegna Oristano 12-13 Settembre 2014 Gestione infermieristica del paziente con scompenso cardiaco Michela Gusai UOC Cardiologia Nuoro Dir. Dott. Gavino Casu SCOMPENSO
DettagliFIBRILLAZIONE ATRIALE
FIBRILLAZIONE ATRIALE DEFINIZIONE La fibrillazione atriale è un aritmia sopraventricolare caratterizzata da desincronizzazione elettrica completa Vi corrisponde la perdita della funzione emodinamica (compromissione
Dettagli«La sintesi « 4 questioni pratiche non risolte. Lo Scompenso cardiaco fra ospedale e territorio
SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE CORSO 2010/2013 Lo Scompenso cardiaco fra ospedale e territorio 4 questioni pratiche non risolte «La sintesi «Reggio Emilia 20 e 27 giugno
DettagliIL POST-ACUTO: LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA
Dott. Michele Maiellari Specialista in Malattie dell Apparato Respiratorio Universita di Bari U.O. di Medicina e Chirurgia d Urgenza e Pronto Soccorso Resp.Dott.F. Serafino Ospedale San Giacomo Monopoli
DettagliInquadramento epidemiologico dello scompenso cardiaco
Inquadramento epidemiologico dello scompenso cardiaco Giovanni Corrao 1, Aldo Pietro Maggioni 2 1 Sezione di Biostatistica, Epidemiologia e Sanità Pubblica, Dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi,
DettagliCommissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002)
Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002) Documento relativo a: BUDESONIDE + FORMOTEROLO SALMETEROLO XINAFOATO + FLUTICASONE PROPIONATO usi appropriati delle associazioni di farmaci steroidei e
DettagliStudio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza
Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza cardiaca (1) Introduzione (1) Età media dei pazienti con insufficienza
DettagliSindrome Cardiorenale
U.O. Medicina Generale, Nefrologia e Dialisi Istituto Clinico Humanitas IRCCS Rozzano-Milano. Sindrome Cardiorenale S.Badalamenti Definizione di Sindrome Cardiorenale: 7th ADQI Consensus Conference Patologie
Dettagli8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Polmonite acquisita in comunità Misurare l appropriatezza professionale e organizzativa Carlo Barbetta Centro di
DettagliEventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.
Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di eventi
DettagliIL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA. Francesco Fattirolli
Quali novità terapeutiche per il paziente con cardiopatia ischemica cronica? IL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA Francesco
DettagliFisiopatologia e clinica
Simposio SCOMPENSO CARDIACO ACUTO E COMORBILITÀ NELL ANZIANO Fisiopatologia e clinica Samuele Baldasseroni Cardiologia e Medicina Geriatrica, Dipartimento Cuore e Vasi Azienda Ospedaliero-Universitaria
DettagliBeta- bloccanti - dott. G. Begliuomini
Beta- bloccanti - dott. G. Begliuomini Controllate sempre le informazioni sulle fonti originali LINEE GUIDA www.escardio.org In italiano su www.federcardio.it 1973 : prima crisi petrolifera Dopo la guerra
DettagliLO SCOMPENSO CARDIAC0
CARDIAC0 A cura di Dott. Giuseppe Vergara Coordinatore del Dipartimento Cardiovascolare del Trentino Direttore della Divisione di Cardiologia dell Ospedale S.Maria del Carmine di Rovereto LA POMPA SCOMPENSO
DettagliEVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO
EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per area di residenza: proporzione di eventi
DettagliIl paziente con Scompenso Acuto di nuova diagnosi o instabilizzato. Alunni GF.
Consensus Conference: Il percorso assistenziale del paziente con scompenso cardiaco Firenze 3-4 dicembre 2005 Il paziente con Scompenso Acuto di nuova diagnosi o instabilizzato Alunni GF. Il gruppo di
DettagliLa strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi. Ivo Casagranda
La strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi Ivo Casagranda The acute care process in the Emergency Department O. U. WARD Emergency Care Seriously ill and injured patients Triage (main
DettagliImpatto sugli accessi al pronto soccorso e sulle ospedalizzazioni.
Impatto sugli accessi al pronto soccorso e sulle ospedalizzazioni paolo.francesconi@ars.toscana.it L Ospedalizzazione in regime ordinario in reparti per acuti Le conferme Diabete: tra gli assistiti di
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliEDEMA POLMONARE ACUTO
EDEMA POLMONARE ACUTO L edema polmonare acuto è un importante emergenza medica caratterizzata dall infiltrazione di liquidi nel parenchima polmonare. Prof R. Calabrò Cattedra di Cardiologia Seconda Universita
DettagliRuolo dello psicologo in cardiologia
Advances in Cardiac Arrhythmias and Great Innovations in Cardiology - XXVII Giornate Cardiologiche Torinesi Ruolo dello psicologo in cardiologia Dott.ssa Stefania Molinaro Psicologa e psicoterapeuta Torino
Dettagli(Dr Mary Armitage, Guideline Development Group Chair National Institute for Health and Clinical Excellence)
I pazienti che si ricoverano in ospedale credono di trovarsi in un luogo sicuro dove loro e i loro famigliari ritengono che riceveranno le migliori cure possibili; essi sono sicuri che se le loro condizioni
DettagliGli obiettivi glicemici nel paziente diabetico e iperglicemico ospedalizzato
Gli obiettivi glicemici nel paziente diabetico e iperglicemico ospedalizzato Maria Del Ben Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Sapienza Università Roma L iperglicemia è di frequente riscontro
Dettagliinternazionale dell IMA Luisa Formato S.C Cardiologia Moncalieri (TO)
La nuova definizione e internazionale dell IMA Luisa Formato S.C Cardiologia Moncalieri (TO) INFARTO MIOCARDICO Definizione AP: necrosi cellulare causata da ischemia prolungata Definizione e clinica:necrosi
DettagliLA TERAPIA IN AREA INTENSIVA
Sindrome Coronarica Acuta nel diabetico: gestione dell iperglicemia in Ospedale, dall accesso alla dimissione LA TERAPIA IN AREA INTENSIVA Angelo Lauria Pantano (RM) a.lauria@unicampus.it PerCorso Diabete
DettagliINTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.
INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico
DettagliSindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016
febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Auditorium Biagio D Alba Ministero della Salute Viale Giorgio Ribotta, 5 - Roma INTRODUZIONE La Sindrome dell Apnea Ostruttiva
DettagliIl paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere
Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere Giulio Nati SIMG Roma Chi sono i pazienti ad alto rischio 1. presenza di malattia cardiovascolare manifesta
DettagliAGE.NA.S Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
AGE.NA.S Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Programma Nazionale Esiti Azienda ULSS 12 Veneziana 27 giugno 2013 Valutazione osservazionale dell efficacia teorica di interventi sanitari Valutazione
DettagliLa carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna
La carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna ASL : incidenza Infarto miocardico acuto : totale 98 casi residenti 8 casi (/. ab) non residenti
DettagliSindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile
febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Antonio Sanna Azienda Sanitaria Centro UO Pneumologia, Ospedale San Jacopo Pistoia Il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale
DettagliLO SCOMPENSO (insufficienza) CARDIACO (IC)
LO SCOMPENSO (insufficienza) CARDIACO (IC) Cause e origine Lo scompenso origina da una disfunzione sistolica e/o diastolica ed è tra le cause più comuni di invalidità e di morte nelle nazioni industrializzate
DettagliIl ruolo del percorso di cura nella sopravvivenza ad un anno dopo infarto acuto del miocardio
Il ruolo del percorso di cura nella sopravvivenza ad un anno dopo infarto acuto del miocardio Paolo Sciattella XXXIX Congresso AIE, Milano, 30 Ottobre 2015 LINEE GUIDA. Trattamento dell infarto miocardico
DettagliRiabilitazione dopo sindrome coronarica acuta
Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie
DettagliSISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. Le sindromi coronariche acute
Ostuni, 26/08/05 SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto L analisi regionale Le sindromi coronariche acute Stefano Brocco Indicatori SISAV proposti per le sindromi coronariche
DettagliLo Scompenso Cardiaco nell Anziano: Epidemiologia e Clinica. Prof. Gianluigi Vendemiale Cattedra di Medicina Interna e Geriatria
Lo Scompenso Cardiaco nell Anziano: Epidemiologia e Clinica Prof. Gianluigi Vendemiale Cattedra di Medicina Interna e Geriatria Definizione Complessa sindrome clinica risultante da una qualsiasi compromissione
DettagliTRASPORTI SECONDARI. Alessandro Quilici S.C.Cardiologia Ciriè-Ivrea
DEFINIZIONI CON «TRASPORTO PRIMARIO» SI INTENDONO I TRASPORTI DAL TERRITORIO VERSO L'OSPEDALE, MENTRE IL «TRASPORTO SECONDARIO» COMPRENDE I TRASFERIMENTI INTER-OSPEDALIERI. I TRASFERIMENTI INTER-OSPEDALIERI:
DettagliLa rete cardiologica per la SCA:
La rete cardiologica per la SCA: quali vantaggi per le persone con diabete dall organizzazione e dalle innovazioni tecnologiche? Antonio Manari U.O. Cardiologia i Interventistica ti ti Azienda Ospedaliera
DettagliBroncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare
V Giornata Mondiale BPCO 15 novembre 2006 Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva Prof. Massimo Santini M.D., FESC, FACC Dipartimento Cardiovascolare Ospedale S. Filippo Neri Roma Coinvolgimento Cardiaco
DettagliI benefici di Ivabradina nello scompenso cardiaco: dai trial alla pratica clinica
I benefici di Ivabradina nello scompenso cardiaco: dai trial alla pratica clinica Riassunto L incidenza e la prevalenza di scompenso cardiaco sono in costante aumento e rappresentano un problema fondamentale
DettagliCLINICAL QUESTIONS CLINICAL QUESTIONS. Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, settembre
Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, 29-30 settembre 2000 Sessione Clinica Evidence-based Clinical Problem Solving 4. Cardiologia Scenario Clinico (1) Il signor Luigi
DettagliVALUTAZIONE E DIGIUNO
POLO UNICO OSPEDALIERO UNIVERSITARIO DI PERUGIA Sezione di Anestesia, Analgesia e Terapia Intensiva Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione
DettagliSCOMPENSO CARDIACO E ATTIVITÀ FISICA
SCOMPENSO CARDIACO E ATTIVITÀ FISICA Scompenso cardiaco Sindrome clinica molto complessa, caratterizzata da una rilevante diminuzione della portata cardiaca e soprattutto da una serie di adattamenti neuroendocrini,
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliLa Scuola di Specialità in Medicina di Emergenza e Urgenza
Convegno: "Dipartimento Emergenza Oggi e Domani" La Scuola di Specialità in Medicina di Emergenza e Urgenza Nicola Montano Dipartimento di Scienze Cliniche Ospedale Luigi Sacco Universita degli Studi di
DettagliTakeda in cardiologia. Lo studio del Working Group della Società Italiana dell Ipertensione Arteriosa (SIIA) e della Fondazione SIIA (1)
Takeda in cardiologia Lo studio del Working Group della Società Italiana dell Ipertensione Arteriosa (SIIA) e della Fondazione SIIA (1) Analisi disegnata per valutare la prevalenza, la consapevolezza,
DettagliIpertensione Arteriosa: Diagnostica strumentale e focus terapeutico.
Segni, 11 maggio 2013 Ipertensione Arteriosa: Diagnostica strumentale e focus terapeutico. La gestione dell iperteso tra Ospedale e Territorio A. Santoboni Perché l ipertensione Il più rilevante fattore
DettagliClasse NYHA I-II Stabile
CONSENSUS CONFERENCE sui MODELLI GESTIONALI nello SCOMPENSO CARDIACO FIRENZE 4-5 GIUGNO 2005 Classe NYHA I-II Stabile G. Cacciatore, G. Ansalone, G. Di Tano, V. Contursi, G. Rosato, F. Musumeci CLASSIFICAZIONE
DettagliINVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO
INVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO Tre fattori devono essere considerati per l'invio di un paziente ricoverato in RSA al pronto Soccorso : La gravità delle patologie di cui è affetto L' efficacia
DettagliCentro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A.
Centro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile 2016 Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A. Cardarelli» La sottoscritta Sepe Chiara in qualità di relatore all evento CONGRESSO
DettagliRM cardiaca: può sostituire la CVG nella diagnosi eziologica di cardiopatia dilatativa?
RM cardiaca: può sostituire la CVG nella diagnosi eziologica di cardiopatia dilatativa? Dott. Nicola Giunta Ospedale Civico-Palermo Valderice, 2 ottobre 2015 Cardiomiopatia dilatativa Eziologia ischemica
DettagliOspedalizzazioni Necessarie ed Evitabili nel Paziente con Scompenso Cardiaco Cronico
UCIC-Unità di Cure Intensive Cardiologiche Cardiologia 1-Emodinamica Ospedalizzazioni Necessarie ed Evitabili nel Paziente con Scompenso Cardiaco Cronico Fabrizio Oliva Convegno Incidenza, esiti e processo
DettagliAspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori
Aspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori Aspetti organizzativi I posti letto dell OBI devono essere integrati logisticamente al Pronto Soccorso e/o alla Medicina d Urgenza. Deve essere
DettagliCosa abbiamo imparato dagli studi SUP ed EGSYS-follow-up? Andrea Ungar. Syncope Unit
Cosa abbiamo imparato dagli studi SUP ed EGSYS-follow-up? Andrea Ungar Syncope Unit Cardiologia e Medicina Geriatrica Dipartimento del Cuore e dei Vasi Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi - Firenze
DettagliIl Paziente Stabile Oligo Asintomatico
Consensus Conference Modelli Gestionali nello Scompenso Cardiaco Il Paziente Stabile Oligo Asintomatico G. Cacciatore G. Ansalone, G. Di Tano, V. Contursi, G. Rosato, F. Musumeci, G. Casali Hotel Baglioni
DettagliLO SCOMPENSO (insufficienza) CARDIACO (IC)
LO SCOMPENSO (insufficienza) CARDIACO (IC) Cause e origine Lo scompenso origina da una disfunzione sistolica e/o diastolica ed è tra le cause più comuni di invalidità e di morte nelle nazioni industrializzate
DettagliMarco Comaschi Coordinatore Rete delle Cronicità Regione Liguria
Il progetto NOCCHIERO: una rete assistenziale per lo scompenso cardiaco Marco Comaschi Coordinatore Rete delle Cronicità Regione Liguria Epidemiologia dello SC in Liguria Nella nostra regione è stato
DettagliComorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index)
Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index) Epidemiologia della multimorbosità nell anziano Riguarda 1/4 della popolazione generale
DettagliDiabete e cardiopatia ischemica cronica. Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano
Diabete e cardiopatia ischemica cronica Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano Cardiopatia ischemica stabile e Angina: dimensioni del problema! 17 milioni di adulti
DettagliLA SINDROME DI TAKO-TSUBO
LA SINDROME DI TAKO-TSUBO DEFINIZIONE La sindrome di Tako-Tsubo è una sindrome cardiaca acuta caratterizzata da sintomi e alterazioni elettrocardiografiche del tutto simili a quelli di un infarto acuto
DettagliINTRODUZIONE. Le malattie cardiovascolari costituiscono oggi il problema sanitario
INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari costituiscono oggi il problema sanitario numero uno: In Europa è responsabile del 40% dei decessi, circa due milioni all anno. Nel nostro Paese sono la prima causa
DettagliLa stratificazione del rischio nelle emorragie digestive del tratto superiore. Dott.ssa Anna Felletti Spadazzi Congresso regionale SIMEU 2013
La stratificazione del rischio nelle emorragie digestive del tratto superiore Dott.ssa Anna Felletti Spadazzi Congresso regionale SIMEU 2013 Emorragia acuta del tratto digestivo superiore : una patologia
DettagliINFARTO MIOCARDICO ACUTO: ISCHEMIA MIOCARDICA PROLUNGATA CON NECROSI CELLULARE DOVUTA A PATOLOGIE CORONARICHE, DISTURBI DEL RITMO, TROMBO-EMBOLIE
1" ANGINA PECTORIS: DOLORE AL PETTO CHE DURA SOLO POCHI MINUTI E SCOMPARE CON IL RIPOSO A CAUSA DI UNA DISCREPANZA FABBISOGNO E CAPACITÀ DI RIFORNIMENTO DI O 2 INFARTO MIOCARDICO ACUTO: ISCHEMIA MIOCARDICA
DettagliTerapia dell insufficienza cardiaca acuta in Cure Intense
Terapia dell insufficienza cardiaca acuta in Cure Intense Dr. med. Gabriele Casso Servizio Anestesia e Cure intense Congresso infermieristico 19 novembre 2011 Terapia Insufficienza cardiaca acuta in terapia
DettagliIl sottoscritto Alberto Fortini.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5
Il sottoscritto Alberto Fortini.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON
DettagliQuando le aritmie complicano lo scompenso cardiaco
Quando le aritmie complicano lo scompenso cardiaco Nel suo decorso, negli anni, lo scompenso cardiaco si complica spesso a causa di anomalie del ritmo cardiaco. Queste anomalie possono avere origine atriale,
Dettaglirischio cardiovascolare
rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare 30 ipertensione arteriosa 31 ipercolesterolemia 32 calcolo del rischio cardiovascolare 33 29 Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari rappresentano
DettagliCorso di Aggiornamento in Pneumo Cardiologia
ACCP Capitolo Italiano Corso di Aggiornamento in Pneumo Cardiologia Direttori del Corso Enrico Clini, Alfredo Potena Ferrara Programma FERRARA 08.30 Registrazione dei Partecipanti Direttori del Corso Enrico
DettagliLo scompenso cardiaco acuto e riacutizzato oggi
Lo scompenso cardiaco acuto e riacutizzato oggi I nuovi inotropi Mariantonietta Cicoira Divisione di Cardiologia Università degli Studi di Verona Scompenso cardiaco acuto Definizione..rapid onset of symptoms
DettagliFollow-up del paziente BPCO e integrazione funzionale centro specialisticomedicina. FaQ A domanda risposta
Follow-up del paziente BPCO e integrazione funzionale centro specialisticomedicina generale FaQ A domanda risposta Obiettivi: Acquisire le conoscenze e le competenze necessarie, nel follow-up del paziente
DettagliTerapia delle Polmoniti nel paziente Fragile. Francesco Stea
Terapia delle Polmoniti nel paziente Fragile Francesco Stea Malattia acuta con immagine radiologica di addensamento polmonare segmentario o multiplo, non preesistente, né riferibile ad altre cause note,
DettagliCRITERI CLINICI ASSISTENZIALI DELLA CHIRURGIA ORDINARIA, DIURNA, AMBULATORIALE
CRITERI CLINICI ASSISTENZIALI DELLA CHIRURGIA ORDINARIA, DIURNA, AMBULATORIALE L inquadramento che segue distingue sostanzialmente: ATTIVITÀ CHIRURGICHE CHE RICHIEDONO DEGENZA OSPEDALIERA: ricovero ordinario
DettagliRISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA
RISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA OBIETTIVI DELLO STUDIO valutare la prevalenza del diabete mellito nei pazienti con STEMI trattati con angioplastica
DettagliLa gestione dello Scompenso Cardiaco: il ruolo del Cardiologo
La gestione dello Scompenso Cardiaco: il ruolo del Cardiologo LO SCOMPENSO CARDIACO 1-2 % DELLA POPOLAZIONE 14.000.000 IN EUROPA 1.000.000 IN ITALIA LO SCOMPENSO CARDIACO CARDIOLOGIA ELEVATA COMPETENZA
DettagliRischio cardiovascolare
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico
DettagliINDICAZIONI ALLA RIVASCOLARIZZAZIONE
www.fisiokinesiterapia.biz INDICAZIONI ALLA RIVASCOLARIZZAZIONE Dei paz ricoverati nella nostra Unità di Riabilitazione dal 2001 al 2006 il 39% erano pazienti con anmnesi positiva per recente IMA (tra
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
Dettagli