L EUROPA DELL ISTRUZIONE
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- Filippa Negri
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1 L EUROPA DELL ISTRUZIONE La dimensione europea deve diventare una realtà normale all interno della scuola italiana; la partecipazione italiana non deve crescere solo a livello numerico (l Italia è già il primo paese a partecipare ai progetti europei) ma anche a livello qualitativo. A partire dalle indicazioni contenute nella Direttiva del Ministro del 21 giugno 2004, costituiscono gli elementi chiave della strategia della D.G. Affari Internazionali a tale proposito: la definizione di un quadro unitario di interventi per un coordinamento efficace fra soggetti e attività; la costituzione e/o valorizzazione di reti, anche tematiche, di scuole e di reti interistituzionali; il monitoraggio delle esperienze realizzate; la diffusione delle migliori pratiche; seminari di formazione interregionali; la realizzazione di interventi compensativi sul territorio; la promozione ed il sostegno ad un certo numero di progetti pilota strutturali che possano impattare in modo significativo sul territorio. 1
2 Figura 1: Europa dell Istruzione - il disegno del sistema I soggetti del sistema (vedi schema Figura 1) Per quanto attiene i ruoli che la DGAI del MIUR e gli Uffici Scolastici Regionali svolgono: MIUR: rapporti istituzionali con UE e Consiglio d Europa; rapporti con le Agenzie Nazionali e gli USR; coordinamento nazionale, anche a partire da priorità nazionali; seminari nazionali ed interregionali di formazione per i referenti dei Nuclei di intervento (e scuole polo); promozione e sostegno alla costituzione di reti tematiche nazionali; promozione e supporto per progetti pilota nazionali; costruzione del sito web nazionale; USR (nuclei regionali di intervento nominati dalla Direzione Regionale): supporto alla partecipazione nel territorio e alla qualità delle attività; formazione; ricerca elementi di innovazione e buone pratiche da disseminare; designazione, supporto a e monitoraggio delle scuole polo e sviluppo 2
3 congiunto USR e scuole polo dei piani regionali di lavoro; siti regionali di Europa dell Istruzione; MIUR e USR: azioni congiunte eventuali accordi di programmi; interventi compensativi Le scuole polo Occorre capitalizzare l enorme quantità di lavoro già fatto dalle scuole, operando anche per migliorare la qualità. Le scuole più esperte possono aiutare le altre. Alcune caratteristiche individuate delle scuole polo: 1) una consolidata esperienza in progettualità europea evidente nel POF, eventualmente anche con risorse umane dedicate; 2) competenze e attrezzature informatiche, anche per consulenza on-line; 3) disponibilità e capacità di lavorare in rete per una crescita comune, con disponibilità ad offrire aiuto e supporto ad altri istituti; 4) disponibilità a lavorare in sinergia con le USR. La costituzione di reti multiattore che, tra altre cose, sviluppano progettualità centralizzata su tematiche di interesse territoriale, interregionale ed europeo può essere il modo privilegiato di rafforzare l azione delle scuole polo. Figura 2 : le reti multiattore in «L Europa dell Istruzione» 3
4 Alcune priorità d intervento individuate nella prima fase di lavoro La riflessione sulle priorità negli incontri tra i soggetti succitati ha fatto emergere alcuni nodi problematici su cui riflettere : la necessità di individuare ed esplorare nuove tematiche di intervento oltre alle tematiche linguistiche e della cittadinanza, come p.es. il raccordo tra Istituzioni scolastiche e Università o Impresa; capire meglio le relazioni tra (azioni a favore dell ) apprendimento delle lingue e (azioni a favore dello sviluppo della) dimensione europea in senso lato, con l obiettivo di far crescere nei giovani la consapevolezza dell appartenenza all Europa; confrontarsi non solo con una dimensione europea ma anche con una dimensione mondiale ; l utilità di un modello nazionale di monitoraggio qualitativo della ricaduta della dimensione europea dell educazione sulla prassi didattica e sul miglioramento dei processi interni di sistema degli istituti scolastici, attraverso la predisposizione di linee-guida comuni e possibili strumenti di rilevazione, che utilizzino una banca comune di indicatori e descrittori da cui i nuclei regionali possono scegliere nel rispetto delle diversità dei loro territori; la necessità di captare a livello regionale altri generi di attività con rapporti internazionali, che vanno al di là dei programmi codificati europei; la valorizzazione delle esperienze pregresse; la difficoltà di reperire e organizzare i dati; l eventuale possibilità di interfacciare le attività delle Agenzie Nazionali per un azione più incisiva di supporto nei territori regionali. Sintesi degli interventi avviati oppure già realizzati Costituzione del Nucleo di coordinamento nazionale presso la DGAI; Rilevazione e analisi del quadro esistente sul territorio delle attività in dimensione europea; Costituzione presso ogni Ufficio scolastico Regionale (USR) dei nuclei di intervento regionale, nominati per: supporto alla partecipazione nel territorio e alla qualità delle attività; formazione; ricerca elementi di innovazione e buone pratiche da disseminare; designazione, supporto a e monitoraggio delle scuole polo; Avvio delle attività di supporto ai nuclei regionali; 4
5 Conferenza nazionale di lancio dell iniziativa alla presenza del Ministro e di tutti i direttori scolastici Regionali; 4 incontri di lavoro con i referenti dei Nuclei Regionali; Impostazione di un indagine conoscitiva per identificare gli elementi di qualità dei progetti Comenius, da diffondere anche attraverso la redazione di lineeguida per gli istituti scolastici; Individuazione delle scuole polo da parte dei Nuclei regionali; Realizzazione di un sito nazionale e di alcuni siti regionali dell Europa dell Istruzione; Firma di protocolli di intesa con Regione FVG e Basilicata (DGAI, Direzioni regionali e Enti locali) (con altre regioni, costruzione di protocolli in progress); protocollo con la CONFAPI; Primo incontro della Task force INDIRE (Istituto nazionale di innovazione e ricerca educative) MIUR, Realizzazione di 3 seminari interregionali di formazione per i Nuclei Regionali; Realizzazione di un seminario nazionale di supporto e formazione per referenti dei nuclei regionali e scuole polo; promozione in corso della costituzione di una rete tematica delle scuole sulla costruzione di un ambiente favorevole alle lingue (Piano UE lingue ); promozione in corso della costituzione di una rete tematica Educare all Europa ; la rete costituisce elemento di riferimento per il seminario di contatto Comenius Progetti di Sviluppo della scuola di dicembre 2005; Creazione di un Piano d azione per il National Debate Education and Training, in risposta alla restricted call rivolta alle Autorità Nazionali, che utilizzerà tutta la struttura de L Europa dell Istruzione Riscontro di un netto aumento (+ 120%) nel numero di progetti LdV presentati con istituti scolastici come soggetti promotori; inoltre, Italia al primo posto per le proposte e-twinning; AZIONI DA AVVIARE:! Award o Label - per gli istituti scolastici che presentano la migliore internazionalizzazione dell offerta formativa nel Piano dell Offerta Formativa, con valutazione su indicatori e criteri validati (il POF assume come priorità ed elemento qualificante e di forte innovazione le relazioni e le attività con l estero); 5
6 - come avvio alle attività di compensazione sul territorio, award per gli istituti scolastici situati in zone di degrado economico-sociale e/o marginalizzazione territoriale, secondo le caratteristiche specifiche di ciascuna realtà regionale, e che hanno compiuto meritevoli sforzi di superamento di tali confini attraverso l impegno internazionale.! Attivazione di processi di collaborazione tra DGAI IRRE USR per l Europa dell Istruzione! Attività di formazione a distanza per i referenti dei nuclei regionali, in collaborazione con l IRRE Molise! Progetti pilota, già definiti nell Action Plan per il National Debate su Education and Training 2010! Altre attività di compensazione sul territorio;! Proposta di inserire internazionalizzazione dell offerta formativa tra le priorità per la quota riservata agli USR della L. 440;! Altre attività che scaturiscono dagli Accordi di programma firmati con le varie Regioni: " FVG: per il 2006, a partire dal progetto CROMO, possibilità di creare 2 Comenius 1.3 con IT-AT-SI; un Comenius 2.1 per la costruzione dei moduli di formazione dei docenti; " Basilicata: per il 2006, Seminario interregionale best practice misure PON + LEO + SOC; seminario nazionale e-twinning; " Marche: per il 2006, evento di follow-up al Progetto Balcani; manifestazione primavera 2006 Le Marche in Europa e l Europa nelle Marche: giornate di cooperazione ; progetti SOC e LdV sulla cultura del lavoro, le life skills e la cittadinanza; " Altri Accordi in via di definizione. Sintesi tratta da vari documenti di lavoro A cura del gruppo di lavoro della DGAI MIUR Marzo--Ottobre
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