Allegato al n. 10 ottobre 2008

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1 G Giornale della Libreria Allegato al n. 10

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3 G Sommario 4 Perché la stampa digitale 6 Quanti titoli? 7 Quante copie? 8 Per quali soluzioni? 9 Cosa permette di fare? 10 Come affrontare le criticità e ridurre il punto di pareggio 11 Il profilo delle aziende 12 Il digitale decolla nell'editoria 15 Kodac Graphic Communications Group Giornale della Libreria AIE Associazione Italiana Editori Presidente Federico Motta Vicepresidenti Stefano Mauri Fernando Folini Giuliano Bassani Enrico Greco Marco Polillo Direzione e redazione AIE, Corso di Porta Romana 108, Milano Tel redazione@giornaledellalibreria.it Abbonamenti e amministrazione Ediser srl Corso di Porta Romana 108, Milano Tel abbonamenti@giornaledellalibreria.it Pubblicità Argentovivo, via De Sanctis, 33/35, Milano tel r.a.; fax argentovivo@argentovivo.it Registrazione n. 360 del Tribunale di Milano del 28/08/ Sped. abb. post. / 50% La pubblicità contenuta nel presente fascicolo non supera complessivamente il 45% della superficie totale del periodico. Prezzo d abbonamento 2008 Euro 65,00 - Estero Euro 110,00 Numero singolo Euro 6,00 / Estero Euro 10,00 Numero arretrato Euro 12,00 / Estero Euro 20,00 Progetto grafico Ergonarte, Milano Impaginazione e stampa Signum srl, Bollate (MI) Direttore responsabile Federico Motta Redazione Alfieri Lorenzon (responsabile) Laura Novati (coordinamento) Giovanni Peresson Raffaele Cardone Denise Nannini 2008, Ediser srl, Milano Chiuso in redazione il 15 settembre 2008

4 Perché la stampa digitale Quando si pensa agli effetti che i processi di digitalizzazione hanno avuto sull industria dei contenuti e su quella editoriale in particolare si pensa soprattutto alla produzione e distribuzione dei contenuti in forma «liquida» (dalle banche dati fiscali e tributarie, a quelle iconografiche, alle news di informazione, ecc.) piuttosto che all e-commerce generato dalle librerie on line. Meno immediato è l effetto che sta avendo sui processi di produzione e stampa fino a ridefinire alcuni ambiti dello stesso self printing (o del self publishing; «GdL», Il libro (solo) per me, 9, settembre 2008, pp ). Eppure come un indagine condotta lo scorso anno da Aie, Asso.it e Xplor Italia e come quella che viene presentata nelle pagine successive confermano, cresce il numero di editori che fanno ricorso a queste soluzioni, le tipologie stesse di soluzioni proposte (il colore, ne è l esempio più recente), i volumi e i valori che la stampa digitale propone. 1 Nel 2007 con 96,4 La matrice della stampa digitale 4 Fonte: Ufficio studi Aie 1 Per la sintesi dell indagine: E. Sarno, Del libro rimane la carta, «GdL», 11, novembre 2007, pp L indagine attuale condotta nel mese di luglio 2008 è stata realizzata inviando un questionario, analogo al precedente, a 50 stampatori ed elaborando i dati successivamente pervenuti.

5 milioni di euro i libri stampati in digitale e con soluzioni di print on demand (PoD) rappresentavano il 6,9% delle vendite di libri nei canali trade adulti. Nel 2008 questo valore lo vediamo attestarsi in un range tra il 7,2-7,4%. Certo ancora molti sono gli aspetti da mettere meglio a fuoco. Un Tavolo tecnico apposito è stato costituito in Aie, con corsi, attività convegnistiche, ecc.. Se un libro stampato in digitale assomiglia per il lettore sempre più a un libro stampato con le tecnologie tradizionali, i processi produttivi in casa editrice ma lungo tutta la filiera e distributivi (fin dal banco della libreria), le stesse logiche di copertura e di risposta alla domanda da parte del pubblico, non potranno che essere significativamente diversi. Ed è su questa riconfigurazione dei processi che non può essere che comune e condivisa ai settori: casa editrice, stampa, distribuzione e logistica che si dovranno confrontare i vari attori chiamati in causa. Avendo ben chiaro come le tendenze della domanda offrono da un lato precise opportunità: riduzione della tiratura media, clusterizzazione dei bisogni di lettura, informazione e aggiornamento, personalizzazione del prodotto, ecc. Ma anche sfide importanti: l attenzione che il lettore italiano ha nei confronti della qualità fisica (carta, copertina, ecc.) del prodotto editoriale. Le dimensioni che assume il mercato della stampa digitale e del Print on Demand di libri appare già tutt altro che marginale all interno dei più generali processi di innovazione di processo della filiera editoriale del libro: dal punto di vista delle case editrici coinvolte, del numero di titoli prodotti, delle copie complessivamente stampate, dei valori di copertina generati. Il confronto con i dati riferiti agli anni precedenti mostra, in misura diversa, dimensioni in significativa crescita tanto nelle risposte delle case editrici che delle aziende di stampa. Le criticità sembrano attualmente riguardare aspetti riconducibili ad aspetti tecnici di processo: abbassamento della soglia di tiratura minima, confezionamento (legatura, formato), gestione della copertina, ecc. In generale i processi logistici. Tutti temi da esaminare prossimamente. 5

6 Quali titoli? Cresce ancora il numero di titoli che vengono stampati in digitale o in PoD. Assumendo i dati riportati nel grafico innanzitutto come linee forti di tendenza, i dati raccolti nell aggiornamento della ricerca del 2007, confermano l andamento positivo che avevamo visto emergere a partire dal 2005: I titoli stampati in digitale sarebbero oggi il 28% dei titoli di varia adulti pubblicati (quasi uno su tre); nel 2007 erano il 22%. Tra 2007 e 2008 la crescita è stata del 30% ben più elevata rispetto a quella della produzione complessiva (novità e ristampe). Le case editrici che si affacciano a questa tipologia di stampa (in realtà molto articolata al suo interno come mostra la matrice di p. 5) dalle 413 del 2007 passano alle attuali 680; confermando la crescita (anche se parrebbe più contenuta) degli editori che individuano (anche) in questa soluzione un modo per rispondere alla crescente articolazione della domanda presente sul mercato. Se tra 2006 e 2007 la crescita degli editori era del 76%, oggi si attesta attorno al 65%. Andamento della produzione di titoli stampati in digitale Valori in numero di titoli 6 Fonte: Ufficio studi Aie

7 Quante copie? Crescono, evidentemente, anche il numero di copie di libri stampati con tecnologie di stampa digitale o di PoD e immesse nei canali di vendita: Da una stima di poco più di mezzo milione di copie del 2005 (lo 0,3% delle copie complessivamente stampate dall editoria italiana di varia adulti), si passa a 4,7 milioni nel 2007 (il 2,6%), ai quasi 7 milioni attuali: quasi il 4% di tutte le copie attualmente in circolazione sul mercato (il 3,7% per la precisione). Interessante vedere l evoluzione delle due tirature medie. Quella «tradizionale» (o meglio complessiva) passa da copie / titolo (2005) a (2008). Quella dei libri stampati in digitale o con la formula del PoD da 168 copie (2005) a 402 (2007), alle attuale 447. Si tratterà di vedere se è questa, di 400/450 copie a titolo, la soglia dimensionale su cui si posiziona la domanda dell editoria italiana per le soluzioni di stampa digitale e di PoD, o se è semplicemente un rallentamento dopo la crescita tra 2006 e 2007 riconducibile a fattori congiunturali. Andamento della produzione di copie stampate in digitale Valori in.000 di copie Fonte: Ufficio studi Aie 7

8 Per quali soluzioni? Si è voluto anche cercare di comprendere se fossero in atto cambiamenti importanti nelle motivazioni che portano la casa editrice alla scelta di queste soluzioni di stampa. Premesso che mentre l indagine condotta lo scorso anno rilevava in «parallelo» le scelte di editori e di stampatori, questa ha come unico punto di osservazione quello di questi ultimi, ai quali è stato chiesto di indicare quali motivazioni (secondo loro) stavano dietro le scelte delle case editrici di stampare in digitale. Il quadro che emerge sembrerebbe confermare il dato di fondo che emergeva dall indagine dello scorso anno. Cioè un approccio più di tipo gestionale a una domanda presente sul mercato, che di soluzioni di tipo strategico e che sfruttano le opportunità che queste soluzioni hanno di proporre contenuti su supporto cartaceo a segmenti di mercato e di domanda che le soluzioni tradizionali non offrono. Ad esempio il 65,0% delle indicazioni (degli stampatori) indicano in «code» di domanda non altrimenti esaudibile la decisione di ricorrere al digitale; rispetto al solo 7,0% che indica la via della «personalizzazione» o l 8,0% della «pre-tiratura». Il 20% degli stampatori indica come la soluzione sia stata adottata dall editore per rimettere in distribuzione titoli ormai fuori catalogo (o meglio: a rischio di esserlo). Indicazioni confermate da una successiva serie di domande: l 82% degli stampatori indica che la scelta della casa editrice era dovuta a «una richiesta di adozione che non rendeva economica una tiratura tradizionale»; il 35% da «una richiesta, arrivata da alcune librerie» (che lascia intravedere a un tempo opportunità e complessità degli aspetti legati alla gestione logistica del processo stampa su richiesta / distribuzione); il 23% perché «c erano dei titoli nuovi che si è deciso di stampare esclusivamente con sistemi PoD»; il 17% perché «hanno voluto fare dei test». Perché si usa il digitale Valori in percentuale 8 Fonte: Ufficio studi Aie

9 Cosa permette di fare? Secondo gli stampatori intervistati il ricorso a soluzioni di stampa digitale o di PoD permetterebbe all editore soprattutto di «lavorare su nicchie di domanda altrimenti non raggiungibili» dalla casa editrice. Un item che ottiene una valutazione di 4,8 (su 6); di poco staccata la valutazione che permetterebbe di «ridurre le giacenze di magazzino» (4,12 su 6 in termini di valutazione). Tra l altro toccando un tema a oggi non intermante approfondito, come quello dell effettivo costo della stampa in digitale che non può essere ricondotto al semplice costo della copia / foglio, ma dovrebbe prendere in considerazione anche i minori immobilizzi, spese di magazzino, oneri finanziari, ecc. che comporta; a cui corrispondono anche maggiori costi nella logistica, e nella gestione degli ordini. In generale in una diversa organizzazione di una parte della filiera (dalla raccolta degli ordini, alla loro gestione alla distribuzione, ai tempi di servizio al cliente). Più staccate si collocano sostanzialmente a metà nella scala dei valori le valutazioni relative a vantaggi come la «riduzione dei tempi» o la maggiore flessibilità» (3,52 su 6) o la «gestione delle code di stampa» che curiosamente ottengono solo un punteggio di 3,10 (su 6). Ma era di 3,38 lo scorso anno. La stampa con tecnologie digitali o di PoD permette di Il punto di vista degli stampatori. Valori in punteggi medi* Ridurre i tempi di stampa e aumentare la flessibilità 3,52 Ridurre le giacenze di magazzino 4,12 Lavorare su nicchie di domanda altrimenti non raggiungibili (tirature ridotte) 4,80 Gestire le code di stampa 3,10 * Attribuire un punteggio da 1 a 6 (0 se non si sa rispondere) a seconda del grado di condivisione rispetto all affermazione: 1 = minima condivisione 6 = massima condivisione. Fonte: Ufficio studi Aie 9

10 Come affrontare la criticità e ridurre il punto di paregio? Gli stampatori intervistati indicano («Qual è, dalla vostra esperienza, il punto di pareggio tra stampa digitale e quella tradizionale?») il punto di pareggio attorno alle 900 copie. A titolo di raffronto ricordiamo che nell indagine 2007 veniva indicato a 540. Al di là dei valori assoluti sembra interessante un dato che accomuna comunque le due indagini: e cioè come gli stampatori collochino il punto di pareggio rispetto alla stampa tradizionale al di sopra di quelle che sono le aspettative degli editori (erano di copie nella ricerca dello scorso anno) o rispetto alle tirature medie che vengono praticate. In ogni caso i fattori che possono influire poi sul punto di pareggio o di convenienza per l editore all utilizzo di sistemi diu stampa digitale o di soluzioni di PoD, vengono indicati dagli stampatori nell uniformazione dei formati (4,31 punti su 6), e nella scelta di alcune tipologie di rilegature (3,42 punti su 6). Mentre la carta (con 2,77 punti) la vediamocollocata nella parte bassa della scala dei punteggi. Quali i fattori che possono influire sul punto di pareggio Il punto di vista degli stampatori. Valori in punteggi medi* Formato 4,31 Processo automatizzato (finitura in-linea) 3,27 Tipologia carta 2,77 Tipologia di rilegatura 3,42 * Attribuire un punteggio da 1 a 6 (0 se non si sa rispondere) a seconda del grado di condivisione rispetto all affermazione: 1 = minima condivisione 6 = massima condivisione. Fonte: Ufficio studi Aie 10

11 Il profilo delle aziende L 82,4% delle aziende indica nella stampa digitale la propria attività prevalente, anche se forte è l integrazione da un lato con attività di stampa tradizionale (70,5%), oppure con attività (e servizi) di pre- e post stampa (91,7%). Anzi questa dimensione del «servizio» appare come una caratteristica di rilievo nel configurare l assetto organizzativo attuale delle imprese di stampa: Il 94,1% afferma di offrire servizi di assistenza grafica e impaginazione; e il 29,4% di archiviazione (anche) digitale dei contenuti. Nei servizi di post- stampa, il 95,0% afferma di offrire la rilegatura, l 82,3% servizi di finishing, il 35,3% di imbustamento e il 29,4 % la «gestione completa di invii assemblati» (questi ultimi per la stampa digitale connessa alla lavorazione di stampati pubblicitari e marketing). Aspetto non meno interessante l evoluzione che si intravede nella richiesta di prodotti editoriali in relazione alle soluzioni di stampa digitale che oggi vedono l ingresso del colore con qualità di stampa interessanti per le stesse case editrici. Come si vede se il 70,6% indica nei lavori editoriali nel B&N un 41,3% lo indica già oggi nella pubblicazione di libri che prevedono il colore. Prodotti editoriali richiesti per la stampa digitale Valori in percentuale Bianco&Nero Quadricromia Lavori editoriali: libri, manuali, repertori 70,6% 41,2% (esclusa copertina) Manuali tecnici di prodotto, data sheet 52,9% 47,1% Stampati pubblicitari e commerciali 23,5% 88,2% Stampa Dati Variabili per applicazioni marketing 1:1 17,6% 47,0% Stampa Dati Variabili per applicazioni tipo 11,7% transazionale (bollettazione, fatturazione, estratti conto ecc.) Altro 5,9% 35,3% Domanda a risposta multipla Fonte: Ufficio studi Aie 11

12 Il digitale decolla nell'editoria Oltre ai dati che abbiamo visto nei capito precedenti, va ricordato come la situazione del mercato italiano della stampa si caratterizza con un aumento di richiesta di lavori da realizzarsi entro le 24 ore che raggiungerà il 33% (complessivo) nel 2010 (Fonte: Infotrend). Contemporaneamente scendono le tirature medie dei lavori stampati. Stampatori ed editori si trovano a dover aumentare la velocità di produzione, ma anche a dover calcolare la convenienza nella stampa delle brevi tirature. In questo processo sono coinvolte tutte le tipologie di stampati, inclusi i libri, che, proprio grazie alle possibilità della stampa digitale, possono recuperare quote di produzione significative. Un altro plus offerto dalla stampa digitale è rappresentato dalla possibilità di personalizzazione, che può trovare applicazione non solo nell ambito del direct mailing, ma può aprire la strada a nuove nicchie di mercato. Con il recente ampliamento della gamma di macchine da stampa digitali, Kodak si è ben posizionata per supportare stampatori ed editori a far fronte alle tendenze emergenti del mercato. La macchine da stampa digitali a colori KODAK NEXPRESS consentono di entrare nel mondo della stampa digitale con sistemi e componenti all avanguardia, garantendo la capacità di crescita e aggiornamento nel tempo. Le macchine NEXPRESS sono basate su tecnologie innovative in grado di produrre colori eccezionali e qualità impeccabile, con la possibilità di integrare un quinto colore e con qualità comparabile a quella della stampa offset. La produttività va dai 70 fogli/ora del sistema entry-level NEXPRESS M700 ai 3000 fogli/ora della NEXPRESS S3000, consentendo di trovare all interno della gamma il modello più adatto alle proprie esigenze. Per le applicazioni di stampa in bianco e nero, Kodak offre il sistema KODAK DIGIMASTER, ideale per ottimizzare la qualità delle immagini e ottenere neri intensi, grafica nitida e dettagli finissimi. DIGIMASTER può integrare opzioni di alimentazione 12

13 e finitura che includono la graffatura, la cucitura a sella e la brossura: accessori integrati che rendono il sistema altamente automatizzato. Grazie alla compatibilità con una vasta gamma di supporti il sistema è in grado di produrre cartoline, manuali, cataloghi, libri e altro ancora. Nell ampia offerta Kodak per la stampa digitale, la gamma VERSAMARK, dedicata alla stampa inkjet ad alta velocità, si è arricchita, alla recente Drupa 08, di un nuovo modello, la VERSAMARK VL2000 che ha dimostrato come la tecnologia a getto d inchiostro continuo sia in grado di eguagliare la tecnologia offset in termini di qualità, produttività e costo nella produzione commerciale. La sua risoluzione di 600 x 600 dpi con capacità produttiva di 1090 copie A4 al minuto si rivolge agli stampatori che producono mensilmente più di 1 milione di pagine di documentazione contabile, promozionale e TransPromo, direct mail e anche altri lavori finora tipici della produzione offset. L impegno di Kodak nei confronti del mercato della stampa digitale non si ferma solo ai sistemi di stampa, ma include la gestione dei processi e i flussi di lavoro. A fronte di una concorrenza più pressante, di richieste di tirature più brevi, di una maggior complessità dei lavori, lo stampatore ha la necessità di eliminare gli sprechi e aumentare l efficienza. È così necessario adottare una soluzione flessibile, capace di integrare e ottimizzare tutti i sistemi e i processi isolati nell ambito di un unica operazione di stampa. Le soluzioni per il flusso di lavoro unificato Kodak consentono di integrare soluzioni complete per la stampa utilizzando tecnologie digitali. Queste soluzioni sono caratterizzate da un unica infrastruttura comune con cui integrano e gestiscono gli ambienti di produzione misti. Tale risultato viene raggiunto grazie all integrazione dei tre componenti fondamentali del processo di stampa: i sistemi di produzione, i sistemi di gestione aziendale e i sistemi di gestione del colore. I sistemi di front-end KODAK NEXPRESS sono stati sviluppati pensando 13

14 all integrazione con un ampia varietà di applicazioni per la gestione del flusso di lavoro in ambienti con tecnologie di stampa diverse e per essere compatibili con i formati più diffusi come PPML/VDX, VPS, CT/LW PPML/GA, PostScript e, naturalmente, PDF. In questo modo viene garantita la massima compatibilità con i sistemi utilizzati dagli stampatori, che potranno così continuare ad utilizzare lo stesso sistema di produzione anche nel nuovo ambiente di stampa digitale misto. Le soluzioni per il flusso di lavoro unificato Kodak integrano le funzioni per la gestione dei rapporti con clienti/fornitori, le funzioni avanzate di previsione e pianificazione della produzione, il controllo di qualità, la logistica e la gestione intelligente automatizzata dell azienda, perché questa possa affrontare con successo i continui cambiamenti. Per chi decide di investire nella stampa digitale i vantaggi non risiedono solo nella possibilità di tirature più basse, ma anche nell opportunità di soddisfare nicchie di domanda, di ridurre i tempi di lavorazione, di gestire con più velocità il ciclo di approvazione del lavoro e con più facilità le code di stampa, di ridurre le giacenze di magazzino e di conseguenza gli immobilizzi e i costi finanziari. 14

15 Kodak Graphic Communications Group Kodak Graphic Communications Group è la divisione di Kodak che produce e commercializza il più ampio portafoglio prodotti per l imaging e la stampa a livello mondiale. Sorta nel 2004 con la riunione delle aziende Encad, Kodak Nexpress E Kodak Versamark, già interamente possedute da Kodak la divisione Graphic Communications Group si è ulteriormente ampliata nel 2005 con l acquisizione completa di Kodak Polichrome Graphics e di Creo. L organizzazione GCG include due unità operative: Graphic Solutions & Services, che comprende sistemi CTP per offset e per flexo, sistemi per stampa digitale a colori e in b/n, soluzioni per flusso di lavoro, per la gestione del colore, prove di stampa, scanner, film, lastre e lastre flessografiche, servizi di assistenza; Transaction & Industrial Solutions, che comprende i sistemi a getto d inchiostro continuo ad alta velocità e i sistemi a getto d inchiostro su richiesta progettati appositamente per le applicazioni industriali e di confezionamento. La mission dichiarata di Kodak è quella di aiutare i clienti ad avere successo, perseguendo la crescita continua e investendo costantemente in ricerca e sviluppo. In Italia Kodak ha sede a Cinisello Balsamo, dove riunisce le divisioni GCG e Consumer. Con funzionari di vendita diretta e di una rete di rivenditori, la divisione GCG opera su tutto il territorio nazionale rivolgendosi ai mercati della stampa commerciale, dell editoria, del packgaging e della stampa industriale. 15

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