Area Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro, Solidarietà Sociale SERVIZIO SOLIDARIETA SOCIALE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SOLIDARIETA SOCIALE

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1 Area Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro, Solidarietà Sociale SOLIDARIETA SOCIALE PROGRAMMAZIONE SOLIDARIETA SOCIALE

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3 Per il secondo anno l Assessorato alla Solidarietà Sociale propone un compendio della propria attività, ancor più necessario questa volta per descrivere un anno di importanti trasformazioni sia della struttura dei servizi sia dei compiti svolti. Infatti, se il 2001 è stato un anno di transizione, caratterizzato da un intenso dibattito seguito alla pubblicazione della Legge 328/2000 e dall approvazione da parte della Regione Piemonte della 5/2001 che modifica ed integra la 44/2000, il 2002 ci ha visti impegnati a dare attuazione alle competenze trasferite e/o delegate dalla Regione Piemonte in materia di minori, giovani, terzo settore, immigrazione, asili nido e formazione professionale per operatori sociali. Un passaggio di competenze e attribuzioni che ha definito la Provincia quale ente intermedio di programmazione e la gestione di risorse di oltre tredici milioni di Euro da destinare al territorio mediante la pubblicazione di appositi bandi, ma anche un cambiamento nell organizzazione del servizio e nell approccio complessivo alla gestione dei fondi. Un cambiamento che la Provincia ha voluto segnare attraverso un sistema di gestione per la qualità (secondo la normativa UNI EN ISO 9001). E oggi possibile, pertanto, sviluppare un approccio non più settoriale, dove ogni settore gestisce i fondi a disposizione per canne d organo senza una visione complessiva, bensì un approccio trasversale che tenga conto della situazione socio-economica del sistema provinciale e soprattutto che leghi con un filo invisibile gli interventi nelle varie tematiche. Non è infatti possibile pensare ad interventi sui minori o sui giovani che non tengano conto dei minori e dei giovani immigrati del territorio, così come non sono separabili gli interventi attuati in favore dell integrazione sociale senza un occhio attento anche alla formazione degli operatori sociali, alle pari opportunità ecc. Questa visione complessiva dei problemi del territorio provinciale torinese, ha portato la Provincia ad individuare, nello strumento del piano sociale provinciale, la cui prima bozza è un obiettivo del 2003, il modello metodologico con cui costruire gli interventi della Provincia in ambito sociale, partendo dall analisi dei bisogni e dell offerta già presente per mettere a sistema un insieme di possibili azioni da proporre in primo luogo all interno dell Ente e in secondo luogo all analisi dei vari amministratori locali come guida per i propri interventi. Un obiettivo ambizioso che continua la tradizione dell Assessorato alla Solidarietà Sociale di contribuire all elaborazione di interventi mirati nel campo del sociale tenendo conto delle specificità del territorio, aiutando anche i Comuni, soprattutto quelli minori, a sviluppare una migliore progettualità al fine di creare maggior coesione sociale e quindi una migliore qualità del convivere. L attività di studio del territorio, propedeutica all elaborazione di un piano sociale provinciale, servirà inoltre a fornire ai Comuni ed agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, nel faticoso percorso dei Piani di Zona, una prima base di dati su cui elaborare i propri interventi. Questo lavoro si raccorda, infine, con la tematica della Salute, su cui la Provincia di Torino ha da anni iniziato un percorso di informazione e sensibilizzazione, che ha avuto nel 2002 il suo culmine con la predisposizione, in collaborazione con il Servizio di Epidemiologia dell ASL 5 di Grugliasco, del Primo rapporto sullo Stato di Salute della popolazione provinciale. Il lavoro, presentato lo scorso novembre congiuntamente al rapporto sull offerta dei Servizi Socio-Assistenziali del territorio, sarà la base per ulteriori iniziative locali (veri e propri laboratori per la salute attuati in 4 territori provinciali) e soprattutto costituirà lo spunto da cui partire per la nuova Conferenza provinciale per la Salute che, rinnovata rispetto alla proposta del 1999, sarà lo strumento per attuare politiche mirate in campo di prevenzione e informazione ai cittadini. Accanto a questi nuovi scenari di intervento continua però l attività dell Assessorato in favore dei minori abbandonati, delle madri nubili e dei disabili sensoriali che da sempre rappresentano un punto forte dell attività socio-assistenziale dell Ente. Nell attuale fase di transizione, in attesa che la Regione Piemonte approvi la legge di attuazione della L. 328/2000, l Assessorato ha continuato a perseguire i propri compiti istituzionali, elaborando nuove modalità di gestione degli interventi in accordo con gli Enti Gestori dei servizi socioassistenziali, finalizzate sia al miglioramento dei servizi offerti, sia ad evitare disagi ai cittadini-utenti per il passaggio di competenze tra Enti. In particolare vorrei ricordare l istituzione a titolo sperimentale del registro di accreditamento dei soggetti (agenzie educative) selezionati ad erogare servizi in favore dei disabili sensoriali con garanzia di qualità delle prestazioni e secondo l ottica del lavoro in rete. L obiettivo del miglioramento della qualità della vita presuppone lo sviluppo dei servizi sociali alla persona: un potenziale in grado di contribuire allo sviluppo complessivo del territorio. L ASSESSORE Maria Pia Brunato

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5 INDICE GENERALE INDICE TEMATICO... 8 INTERVENTI IN AMBITO DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE STRUMENTI E METODI DI PROGRAMMAZIONE PROMOZIONE PER LA DEFINIZIONE ED ATTUAZIONE DEL PERCORSO DI REALIZZAZIONE DEI PIANI DI ZONA FONDI STRUTTURALI EUROPEI QUALI.TER TORINO INTERNAZIONALE ANZIANI NUOVE POVERTÀ ASILI NIDO FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI OPERATORI SOCIALI CONVENZIONE PER IL DIPLOMA UNIVERSITARIO IN SOCIALE CORSO DI FORMAZIONE INTERNA SULLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE SISTEMA INFORMATIVO SOCIO-ASSISTENZIALE SISTEMA INFORMATIVO SOCIO-ASSISTENZIALE SPORTELLO TELEMATICO DI INFORMAZIONE SOCIALE SPORTELLO TELEMATICO DI INFORMAZIONE SOCIALE INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE SEZIONE PROVINCIALE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO SEZIONE PROVINCIALE DELL ALBO REGIONALE DELLE COOPERATIVE SOCIALI EROGAZIONE CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E DELLE COOPERATIVE SOCIALI ATTIVITA DI VIGILANZA E CONTROLLO SULLE I.P.A.B INTERVENTI IN CAMPO DI IMMIGRAZIONE PIANO TERRITORIALE SULL IMMIGRAZIONE ATLANTE IMMIGRAZIONE EQUAL-IMMAGINE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA SITO STORIE DI MIGRAZIONI ANTARES INTERVENTI NEL CAMPO DELLA SALUTE RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE INTERVENTI INFORMATIVI PER OPERATORI SANITARI

6 CAMPAGNA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI IN MONTAGNA MONTAGNA VIVA GIANO MARTEDÌ DELLA SALUTE EPIDEMIOLOGIA DELL'AIDS PROGETTO PILOTA TIMOTEO ATTIVITA RELATIVE ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO PREDISPOSIZIONE DI INTERVENTI IN CASO DI EMERGENZE SOCIALI BANCO DI SOLIDARIETA' SANITARIA BANCO ALIMENTARE INTERVENTI PER LA MATERNITA E L INFANZIA SERVIZI PER LA MATERNITA' E INFANZIA AFFIDAMENTO FAMILIARE ASSISTENZA DOMICILIARE ASSISTENZA ECONOMICA CENTRI DIURNI EDUCATIVA TERRITORIALE RICOVERO IN ISTITUTO COMUNITÀ ALLOGGIO PER MINORI COMUNITÀ ALLOGGIO PER GESTANTI, MADRI E BAMBINO PIANO TERRITORIALE PER L INFANZIA E L ADOLESCENZA CHE CI FACCIO IN OSPEDALE SOSTEGNO AI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI BIMBI IN GIOCO TAVOLO DI COORDINAMENTO SULL AFFIDAMENTO FAMILIARE SPAZIO COMUNITA' PER BIMBI IN OSPEDALE INTERVENTI A FAVORE DELLA MEDIAZIONE FAMILIARE FAMIGLIA ANCORA SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE ALLA MEDIAZIONE FAMILIARE SPAZIO GENITORI INTERVENTI PER I GIOVANI I GIOVANI E LA NOTTE GIOVANI E DINTORNI GIOVANI E SPAZI URBANI INFO-TRAIN SPAZI AGGREGATIVI E PROCESSI INFORMATIVI PER I GIOVANI CIVILE VOLONTARIO NAZIONALE TRAENTI INTERVENTI A FAVORE DI SOGGETTI DISABILI SERVIZI PER DISABILI SENSORIALI CENTRO INFORMAZIONE DISABILITA C.I.D DI SPORTELLO INFORMATIVO MOSTRA FOTOGRAFICA COME ACQUA GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO

7 ABILITY PARALIMPIADI CONVENZIONE CON IL CENTRO DIAGNOSI-RIABILITAZIONE IPOVEDENTI INIZIATIVE PER LA PACE E LA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE COORDINAMENTO NAZIONALE ENTI LOCALI PER LA PACE COORDINAMENTO COMUNI PER LA PACE TAVOLO ENTI CIVILE INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA PIANO TERRITORIALE PER LE PARI OPPORTUNITA. PARITA IN MOVIMENTO RETE DI PARITA' NELLO SVILUPPO LOCALE SCUOLA E CULTURA DI PARITA PARITA' IN MOVIMENTO PROMUOVERE LE DONNE PROMUOVENDO LA CONSIGLIERA DI PARITA FAMIGLIA OGGI: LE RISORSE DELLA LEGGE 53/ S.O.S. DONNA DENTRO LA CITTA LIBERIAMOCI DALLE MODERNE SCHIAVITU' CALL-CENTER A FAVORE DELLE VITTIME DELLA TRATTA CENTRO DI SERVIZI PER L'INFANZIA ALL'INTERNO DEL POLO DELLE FACOLTA' SCIENTIFICHE DELL'UNIVERSITA' DI TORINO TURNAROUND LI.FE COORDINAMENTO PROVINCIALE BANCHE DEL TEMPO CITTA IN TEMPO - COORDINAMENTO PROVINCIALE TEMPI DELLE CITTA INTERVENTI PER LA SICUREZZA E AMBIENTE SOCIALE SICUREZZA DELL AMBIENTE SOCIALE GENTE SiCURA CORSO DI APPROFONDIMENTO SULLE TECNICHE CONCILIATIVE PER I GIUDICI DI PACE DELLA PROVINCIA DI TORINO AIUTO AGLI ANZIANI VITTIME DI VIOLENZA CONFERENZE UNITRE LIBERI GRUPPO DI LAVORO PER LA REALIZZAZIONE DEL PATTO TERRITORIALE PER IL CARCERE CERTIFICAZIONE DI QUALITA BILANCIO ATTIVITA DI SERVICE STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE

8 INDICE TEMATICO 8

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12 INTERVENTI IN AMBITO DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 12

13 STRUMENTI E METODI DI PROGRAMMAZIONE 1 Nel corso del 2002 la Provincia è andata assumendo un ruolo di Ente intermedio di programmazione e coordinamento come attribuitole dalle recenti normative. In tal senso si evidenziano le seguenti azioni: costruzione di un Bilancio Consolidato di Territorio. Questo strumento individua le risorse finanziarie che sul territorio provinciale sono destinate a specifiche problematiche del sociale: minori, disabili, immigrati, anziani, famiglia ecc. Vengono prese in considerazione le linee di finanziamento attivate dai diversi Enti (Unione Europea, Stato, Regione, Provincia, Comuni). Elaborazione di un Quadro delle competenze di Area. Questo documento descrive, per ogni tematica sociale ed ogni Servizio dell Area Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro, Solidarietà Sociale, le competenze istituzionali e le altre attività svolte. La finalità del lavoro è di avere a disposizione un panorama complessivo delle linee di intervento, in maniera da migliorare il coordinamento e sviluppare le massime sinergie. È prevista lo sviluppo di questo lavoro attraverso la realizzazione di un ipertesto interattivo accessibile a tutti i dipendenti dell Area tramite intranet. Analisi e approfondimenti sulle relazioni riguardanti lo stato di salute della popolazione e l offerta dei servizi socio-assistenziali e sanitari sul territorio provinciale. Partecipazione, in collaborazione con l Ufficio Sistema Informativo, alle attività di quattro laboratori sulla salute, attivati e diretti dall Ufficio Sanità, su altrettante aree territoriali (Ivrea, Pinerolo, Chieri, zona montana di Cesana T.se e Claviere). I laboratori, che coinvolgono principalmente rappresentanti dei comuni, delle ASL territoriali e degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, sono finalizzati a contestualizzare ed approfondire gli elementi che emergono dalle relazioni di cui sopra a livello locale, in un ottica di salute secondo l accezione dell Organizzazione Mondiale della Sanità. Un obiettivo successivo è quello di identificare, a partire dalla condivisione di base sulle più gravi problematiche di salute, le priorità di intervento su cui agire con modalità di integrazione. Rientra, quindi, nel ruolo di promozione e coordinamento della Provincia l attività a sostegno della realizzazione dei Piani di Zona di cui al punto successivo. Gli elementi citati vanno nella direzione della predisposizione di una prima bozza di Piano Sociale Provinciale. Questo strumento si pone in primo luogo l obiettivo di fornire indicazioni all Ente per le scelte di propria competenza. Allo stesso tempo, l analisi quali-quantitative dei bisogni e del complesso delle risorse disponibili che sta alla base del Piano, risulta funzionale anche per le autonomie locali, che potranno avvalersene nell orientare strategicamente le proprie risorse. referenti collaboratori Programmazione Territoriale Barbara BISSET, Lucilla DAL PIAZ Debora LABATE, Barbara MILANO PROMOZIONE PER LA DEFINIZIONE ED ATTUAZIONE DEL PERCORSO DI REALIZZAZIONE DEI PIANI DI ZONA 2 Con la legge 328/2000 il legislatore ha previsto la realizzazione di un sistema integrato di interventi e di servizi sociali mediante il concorso di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, a vario titolo, nella programmazione e progettazione delle politiche sociali. Al fine di ottemperare al ruolo di promozione, coordinamento, informazione e supporto tecnico assegnatole dalla legge, la Provincia di Torino, in attesa dell'emanazione della legge regionale di recepimento, ha proposto ufficialmente l'avvio di un percorso di confronto con gli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali del proprio territorio, finalizzato alla definizione dei possibili interventi che l'ente può realizzare in favore del proprio territorio. Nei mesi di maggio e giugno 2002, è stata condotta un'indagine conoscitiva nelle diverse realtà istituzionali (Consorzi, Comunità Montane, ASL con delega delle funzioni socio-assistenziali), operanti 1 /programmazione territoriale/sistema informativo/formazione e informazione/salute 2 /programmazione territoriale/sistema informativo/formazione e informazione/terzo settore 13

14 sul territorio provinciale, orientata a rilevare i fabbisogni formativi necessari per mettere in atto i processi programmatori, conoscere quanto sul territorio si era già realizzato in merito agli strumenti di programmazione in ambito sociale, le competenze esistenti e le prassi sperimentate con successo. In seguito, dopo una presentazione dei risultati nel luglio 2002, si è provveduto alla predisposizione di un programma di formazione e di supporto per le realtà istituzionali e non, propedeutico alla realizzazione dei piani di zona. Tale programma, concertato con gli enti gestori delle funzioni socioassistenziali, è stato presentato ufficialmente nell autunno del 2002 con la previsione di inizio a gennaio 2003 e di conclusione a giugno dello stesso anno. Integrazione con i contenuti del progetto europeo EQUAL Quali.Ter. al fine di massimizzare le sinergie e l efficacia degli interventi formativi per gli operatori della Pubblica Amministrazione e delle Organizzazioni del Terzo Settore. Partecipazione, su richiesta, agli Uffici di Piano costituiti sul territorio per la predisposizione dei piani di zona. Al momento si è aderito all Ufficio di Piano del Consorzio del chierese e del Comune di Moncalieri. referenti collaboratori Programmazione Territoriale Barbara BISSET, Debora LABATE Lucilla DAL PIAZ, Barbara MILANO FONDI STRUTTURALI EUROPEI 3 In considerazione dell importanza che la dimensione europea assume nell ambito delle politiche sociali ed anche alla luce dei finanziamenti disponibili nel periodo , si è progressivamente consolidata la partecipazione al gruppo interarea, attivato dal servizio progetti europei interno all ente, per una maggior conoscenza ed un miglior utilizzo dei fondi strutturali europei. In particolare la collaborazione si è espressa anche nella predisposizione, di concerto con l Ufficio Progetti Europei, di un monitoraggio delle possibilità di finanziamento offerte dai diversi programmi europei. Si segnalano, come esperienze positive di progettazione europea scaturite anche dalla partecipazione attiva a tale gruppo, i progetti EQUAL, il Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 asse E, INTERREG, V Programma Quadro. Per l anno 2002 i progetti presentati a finanziamento sono stati: EQUAL.LIFE, EQUAL QUALI.TER, TEMPO IN LINEA, VIRGINIA, PARITA IN MOVIMENTO, LIBERE TE LIRA FREE, WIND, FRIENDLY, DO.MI.NO. referente Programmazione Territoriale Barbara BISSET QUALI.TER 4 Il progetto EQUAL "Quali.Ter QUALITA' NEL TERZO SETTORE" prevede che le Organizzazioni di Terzo Settore siano considerate una risorsa fondamentale non tanto come erogatori di servizi ma bensì come co-attori nella programmazione dello sviluppo del territorio e pertanto nella necessità di adeguare, ampliando, le proprie competenze formative e programmatorie, anche a livello manageriale, in un contesto di sostegno e di confronto continuo con le istituzioni locali. E un progetto presentato sull asse Imprenditorialita' (Misura 2.2) di EQUAL, iniziativa comunitaria finanziata dal Fondo Sociale Europeo per il periodo in grado di sviluppare, con una logica di programmazione vicina al territorio, gli obiettivi specifici della Strategia Europea per l'impiego attraverso la lotta contro tutte le discriminazioni ed il sostegno alla integrazione sociale. Nel corso di questo anno la partnership operativa si è impegnata nella: 3 /programmazione territoriale 4 /programmazione territoriale/terzo settore 14

15 realizzazione dell Azione 1 consistente nella progettazione esecutiva, ovvero nella elaborazione definitiva del programma di lavoro, utilizzando il formulario predisposto dalla Regione Piemonte, per l ammissione alla fase operativa denominata Azione 2; avvio dell Azione 2 a seguito dell approvazione del programma di lavoro da parte della Regione Piemonte e conseguentemente delle prime azioni di progetto a responsabilità della Provincia; realizzazione del Seminario transnazionale con i partner scozzesi ed austriaci finalizzato ad un primo scambio sulle realtà del terzo settore nei tre paesi, come da Accordo di cooperazione firmato durante l Azione 1; riunioni periodiche di verifica del Comitato di Gestione sullo stato di avanzamento dei lavori; integrazione dell azione formativa prevista dal progetto con i contenuti del percorso formativo sui Piani di zona che sarà realizzato nel corso del 2003 al fine di massimizzare le sinergie. Partner del progetto: referenti collaboratori Associazione temporanea di imprese (ATI) QUALITER Forum del Terzo Settore Città di Torino Consorzio Intercomunale di Servizi (C.I.di S.) Piossasco Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali (CISS) Chivasso Comunità Montana Val Pellice Lega delle Autonomie Locali Università di Torino Banca Etica Programmazione Territoriale Barbara BISSET, Lucilla DAL PIAZ Debora LABATE, Barbara MILANO TORINO INTERNAZIONALE 5 Collaborazione con l Associazione Torino Internazionale che ha portato all elaborazione di alcuni studi sui rapporti della Pubblica Amministrazione con il mondo del terzo settore, in previsione delle nuove modalità di rapporti tra queste realtà previste dalla Legge 328/2000. Nel corso del 2002 sono proseguiti gli incontri per la realizzazione di un Parco di Formazione permanente che funzioni come incubatore per interventi di qualità. Il Parco dovrebbe offrire: a) un analisi di scenario sul futuro del no-profit e le dinamiche economiche e socio-culturali; b) laboratori che consentano di migliorare la qualità delle prestazioni specifiche rese dalle organizzazioni; c) sostegno all acquisizione diretta di competenze operative. Alla promozione del Parco sono chiamati ad operare i diversi soggetti istituzionali e sociali che operano sul territorio provinciale. È stato presentato, da parte della Provincia, il quadro riassuntivo degli interventi in materia di progettazione partecipata e di percorso formativo sui piani di zona per favorire il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio che a vario titolo si occupano di sviluppo locale. referente collaboratore Programmazione Territoriale Barbara BISSET Lucilla DAL PIAZ 5 /programmazione territoriale/terzo settore 15

16 ANZIANI 6 Per il secondo anno, all interno delle generali competenze di coordinamento della Provincia, i Servizi della Solidarietà Sociale hanno iniziato un attività specifica rivolta alle problematiche degli anziani iniziando con la prospettiva di creare un atlante-anziani ovverosia un sito internet in cui immettere tutte le informazioni sui servizi per gli anziani. A tal fine sono stati presi contatti con il CSI-Piemonte e con la Regione per una verifica dei dati regionali già presenti sui database del CSI, da elaborare successivamente su base provinciale. Inoltre è stata siglata una convenzione con l Associazione La Bottega del Possibile per l inserimento nel Sito della Solidarietà Sociale di banche dati informative fornite dall Associazione; sempre alla Bottega del possibile è stata commissionata una ricerca sulla realizzazione del diritto alla domiciliarità: da effettuarsi per conto della Provincia presso i Consorzi del territorio provinciale. Con il formalizzarsi della progettazione strategica dell Ente, che ha approvato il progetto Sportello telematico di informazione sociale, tutta la parte informativa è confluita nel sito internet in corso di predisposizione. Attualmente è previsto l inserimento delle informazioni ricevute dai Comuni sulla presenza di centri per anziani e sulle attività da questi svolte, delle banche dati relative alle residenze per anziani del territorio e le informazioni relative alle opportunità offerte dal territorio per la realizzazione del diritto alla domiciliarità. Nel corso del 2002 sono state avviate le seguenti iniziative: In collaborazione con il Consorzio Socio Assistenziale CISA 31 di Carmagnola e l associazione Mappe Grezze, sono stati avviati alcuni incontri e studi per la realizzazione di una ricerca-intervento da effettuare con lo SPI-C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. per la creazione di un sistema di conoscenza della vita degli anziani del territorio che raccolga tutte le informazioni, integrandole, possedute da coloro che per funzioni istituzionali o per attività imprenditoriale o volontaria abbiano contatti con le persone anziane (comuni, sedi ASL, associazioni del territorio, farmacie, medici di base e servizi di assistenza volontaria e privata) al fine di realizzare una mappatura precisa della condizione anziana del territorio che comprenda tutte le sfaccettature della realtà di vita degli anziani (condizioni abitative, stato di salute, rete di sostegno, capacità di attivazione personale ecc.). L'obiettivo della ricerca in oggetto è realizzare una rete di soggetti istituzionali e privati che costantemente aggiorni i dati raccolti e li codifichi in un data-base che potrà costituire un supporto tecnico-conoscitivo alla programmazione di interventi mirati. Nel corso del 2002, per la realizzazione di un accordo con l Associazione Mappe Grezze., il CISA 31 e la Provincia, si è lavorato alla formalizzazione del piano di ricerca mirato alla creazione di una rete di soggetti che costituiscano la comunità di territorio che interagisce e crea il tessuto connettivo del piano d intervento. Il progetto dovrebbe attivarsi con la raccolta delle informazioni nel referenti Programmazione Territoriale Barbara BISSET, Anna BUONOCORE NUOVE POVERTÀ 7 Per incrementare la conoscenza dei fenomeni sociali che interessano il territorio e realizzare, nell ambito degli obiettivi strategici del Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali , interventi mirati al contrasto ed alla prevenzione delle povertà, è stata avviata una ricerca sulle povertà non conclamate, nuove ed estreme in alcuni Consorzi e Comunità montane del territorio provinciale (Progetto Gavroche ). Questa ricerca è stata supervisionata da un comitato di esperti formato da docenti universitari e giornalisti ed è stata presentata al coordinamento dei Consorzi. Alla luce dei risultati emersi dalla ricerca nel corso del 2002 si è valutata l utilità di realizzare un convegno di presentazione dei dati e propedeutico alla costituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale formato da 6 /anziani/ programmazione territoriale/terzo settore/sistema informativo 7 /anziani/programmazione territoriale/terzo settore/sistema informativo 16

17 assistenti sociali dei Consorzi, che si occupano di povertà e da alcuni esperti del settore per studiare nuove forme di interventi che tengano conto di quanto rilevato dalla ricerca. Il convegno, di rilevanza nazionale, è stato programmato per il 17 febbraio referenti collaboratore Programmazione Territoriale Barbara BISSET, Anna BUONOCORE Barbara MILANO ASILI NIDO 8 Sulla base delle funzioni delegate dalla Regione Piemonte ai sensi della l.r.44/2000, modificata ed integrata dalla legge regionale n. 5/2001 alle Province sono stati attribuiti alcuni compiti in materia di asili di nido. In particolare si evidenziano: predisposizione di un Piano annuale per l erogazione di contributi agli Enti gestori per la gestione, il funzionamento e la manutenzione ordinaria degli asili nido comunali; la concessione, su richiesta, dell autorizzazione allo svincolo d uso degli asili nido costruiti, acquistati o riattati con i contributi regionali previsti dalla l.r.3/73. Nel corso dell anno 2002 hanno presentato richiesta di contributo 42 enti gestori relativamente a 100 asili esistenti sul territorio provinciale. Dall esame della documentazione pervenuta, il contributo è stato erogato in favore di 96 asili nido comunali. Per quanto riguarda le istanze di svincolo d uso, nell anno considerato, non sono pervenute richieste in merito. referenti collaboratore Programmazione Territoriale Barbara BISSET, Lucilla DAL PIAZ Barbara MILANO FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI OPERATORI SOCIALI 9 Ai sensi della legge regionale n. 44/2000 e successive modificazioni, è stata delegata alla Provincia di Torino la concessione dei finanziamenti per la realizzazione dei corsi di formazione degli operatori dei servizi sociali, sulla base dei criteri e delle modalità definite dalla Regione Piemonte, d intesa con le Province. Nell anno 2002 sono state attivate le procedure relative al finanziamento dei progetti formativi presentati dagli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali entro la scadenza del 30 settembre. Per la valutazione delle domande il Servizio Programmazione Solidarietà Sociale, ha istituito una Commissione che, mediante l utilizzo di una griglia multicriteriale, ha stabilito una valutazione per ogni progetto e, conseguentemente, ha definito delle graduatorie suddivise secondo le diverse tipologie formative. Sono state presentate dagli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali complessivamente n. 139 domande e sono stati approvati e finanziati in totale n. 59 progetti relativamente alle seguenti figure professionali: 1. dirigente e responsabile di servizi; 2. assistente sociale; 3. educatore professionale; 4. operatore socio sanitario (O.S.S.). Su 25 Enti gestori dei servizi socio-assistenziali nella Provincia di Torino, 23 sono stati quelli che hanno presentato un istanza di finanziamento e 22 sono quelli che hanno ricevuto un contributo. I progetti presentati riguardavano: corsi di formazione di base; corsi di riqualifica; corsi di aggiornamento/formazione permanente. 8 /programmazione territoriale/famiglia/minori 9 /programmazione territoriale/formazione e informazione/lavoro 17

18 La presenza della nuova figura professionale dell O.S.S. è un elemento importante per la crescita della professionalità e della cultura nei Servizi sociali ma, inevitabilmente, sta creando nel breve periodo una situazione di maggiore complessità e confusione. L attivazione dei corsi per O.S.S. è ulteriormente possibile anche grazie all utilizzo dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo - Direttiva Disoccupati - la cui istruttoria ed erogazione economica è stata effettuata dal Servizio Formazione Professionale dell Ente. L Ufficio Programmazione Territoriale ha collaborato nella fase di valutazione dei progetti presentati su tale Direttiva. referenti collaboratori Programmazione Territoriale Barbara BISSET, Giorgio GIANRE Anna BUONOCORE, Barbara MILANO CONVENZIONE PER IL DIPLOMA UNIVERSITARIO IN SOCIALE 10 La Facoltà di Scienze Politiche dell Università degli Studi di Torino si avvale della collaborazione dell Associazione U.N.S.A.S. per la conduzione del Diploma Universitario per Assistenti Sociali, utilizzando del personale, docente e amministrativo, e i locali dell Associazione. La Provincia di Torino, attraverso una convenzione con l UNSAS, partecipa per una quota parte, di un terzo, al co-finanziamento dei corsi universitari, in collaborazione con la Regione Piemonte e con il Comune di Torino. Nell anno 2002 è stata rinnovata la convenzione e si è stilata una bozza di convenzione unica dei tre Enti che concorrono al finanziamento, che sarà approvata nel Nel corso del 2002 il Consiglio di Amministrazione è entrato nel pieno delle sue funzioni ed ha prodotto la bozza di convenzione, nonché avviato la discussione con la Facoltà di Scienze Politiche dell Università degli Studi di Torino sui contenuti formativi della figura dell assistente sociale rapportandoli ai bisogni degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali. referenti Programmazione Territoriale Barbara BISSET, Anna BUONOCORE CORSO DI FORMAZIONE INTERNA SULLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 11 Al fine di incrementare le competenze del personale interno, è stato predisposto un percorso formativo per l acquisizione di nuove conoscenze in base ai dettami della Legge 328/2000, che prevede all'art. 19 forme di concertazione con gli Enti Locali per la definizione dei piani di zona, e della L.R. n. 44/2000, come modificata ed integrata dalla L.R. n. 5/2001, che ha delegato alle Province le funzioni amministrative relative alla predisposizione dei piani territoriali provinciali di intervento. La docenza del corso è stata affidata allo Studio COME di Roma e si è svolta in 4 giornate con scadenza mensile. Obiettivo di questa formazione è stato quello di fornire, quale Ente intermedio di programmazione, un supporto alla costruzione dei Piani di Zona agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali ed ai Comuni del territorio provinciale. referente collaboratore NA9 Programmazione Solidarietà Sociale Formazione Interna e Informazione Anna Maria BIDOIA Cinzia ANACLERIO 10 /programmazione territoriale/formazione e informazione 11 /programmazione territoriale/formazione e informazione/pianificazione operativa 18

19 SISTEMA INFORMATIVO SOCIO- ASSISTENZIALE 19

20 SISTEMA INFORMATIVO SOCIO-ASSISTENZIALE 12 L Ufficio Sistema Informativo, seguendo le indicazioni della L.328/2000, provvede alla creazione e all aggiornamento di una banca dati socio-assistenziale al fine di assicurare una compiuta conoscenza dei bisogni sociali, del sistema integrato degli interventi e dei servizi socio-assistenziali e poter disporre tempestivamente di dati necessari alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali, per la promozione e l attivazione di progetti europei, per il coordinamento con le strutture sanitarie, formative, con le politiche del lavoro e dell occupazione. Nel corso del 2002 sono stati aggiornati i dati statistici relativi alla popolazione provinciale con il contributo del Servizio Programmazione Statistica della Provincia, del Servizio S.I.T. provinciale, della Regione Piemonte e del C.S.I. per la creazione di collegamenti che consentano la gestione dei dati comuni e la successiva messa in rete dei dati significativi. Attraverso un rapporto di collaborazione con la Regione Piemonte e di consulenza con l Associazione I.R.E.S. Morosini Società Ricerca e Formazione è stata elaborata una base dati concernente l offerta dei servizi socio sanitari sull intera area provinciale. Le basi dei dati così costituite sono state in seguito utilizzate dai vari Uffici del servizio e da alcuni Enti gestori delle funzioni socio assistenziali per la predisposizione di piani territoriali (Piano per i giovani, Parità in movimento, Piani di Zona ecc.), assolvendo la funzione di servizio propedeutico alla programmazione di area vasta e/o locale. In collaborazione con l Ufficio Programmazione Territoriale, nei mesi di maggio e giugno 2002, è stata condotta un'indagine conoscitiva nelle diverse realtà istituzionali (Consorzi, Comunità Montane, ASL con delega delle funzioni socio-assistenziali), operanti sul territorio provinciale, orientata a rilevare i fabbisogni formativi necessari per mettere in atto i processi programmatori, conoscere quanto sul territorio si era già realizzato in merito agli strumenti di programmazione in ambito sociale, le competenze esistenti e le prassi sperimentate con successo. L Ufficio Sistema Informativo, nel corso della presentazione della ricerca (luglio 2002), si è proposto agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, come sistema di comunicazione e di coordinamento delle informazioni a favore degli Enti socio-assistenziali. Nell anno 2002 l Ufficio ha inoltre partecipato all attivazione di quattro laboratori sulla salute in collaborazione con gli Uffici Sanità e Programmazione Territoriale, su altrettante aree territoriali (Ivrea, Pinerolo, Chieri, zona montana di Cesana T.se e Claviere). I laboratori, che hanno coinvolto principalmente i rappresentanti dei comuni, delle ASL territoriali e degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, sono finalizzati a contestualizzare e ad approfondire, a livello locale, gli elementi emersi dalla Relazione sullo stato di Salute della Provincia di Torino e dalla ricerca su L offerta dei servizi socio sanitari, in un ottica di salute secondo l accezione dell Organizzazione Mondiale della Sanità. Un obiettivo successivo è stato quello di stimolare, all interno dei gruppi, l identificazione delle priorità di intervento su cui agire con modalità integrate, partendo dalla condivisione delle problematiche di salute riscontrate. I risultati e le suggestioni emersi dalla ricerca sull offerta dei servizi (I.R.E.S. Morosini), dalla relazione sullo stato di salute (Servizio sovrazonale di Epidemiologia dell ASL 5) e dai quattro laboratori provinciali sulla salute, sono stati presentati nell ambito della Conferenza provinciale sulla Salute durante il convegno La Provincia di Torino: politica, strumenti e progetti per promuovere la salute della popolazione (novembre 2002). SERVIZI referenti collaboratore, NAA - Solidarietà Sociale Sistema Informativo Natalina VASCHETTI, Enrico CHIARLE Oscar PAVAN 12 /sistema informativo/formazione e informazione 20

21 SPORTELLO TELEMATICO DI INFORMAZIONE SOCIALE 21

22 SPORTELLO TELEMATICO DI INFORMAZIONE SOCIALE 13 Il Progetto strategico "Sportello telematico di informazione sociale", realizzato dall Assessorato alla Solidarietà Sociale della Provincia di Torino, è un servizio rivolto a cittadini, operatori e amministratori degli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali e dei Comuni che necessitano di informazioni specifiche e aggiornate su temi specifici. Il Progetto si compone di due parti: il Portale, che con oltre 700 schede e più di 7000 collegamenti interni ed esterni, fornisce informazioni sui servizi e indicazioni sulle possibilità di accoglienza presenti sul territorio gli Sportelli, negli uffici degli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali e dei Comuni, presso i quali un operatore fornisce informazioni alle richieste dell utenza, utilizzando i contenuti del Portale. Al Progetto lavora una redazione giornalistica cui è affidata la cura dei contenuti del Portale, mentre la parte operativa, costituta dal lavoro agli sportelli presso gli Enti gestori, è gestita dell associazione Federcasalinghe. Il principio che regola il lavoro dei soggetti coinvolti è la costante circolazione di informazioni fra una base, costituita dall Ente Provincia, e le realtà degli Enti gestori. Lo Sportello sarà attivo nei primi mesi del 2003 all indirizzo: referenti collaboratori Formazione Interna e Informazione Anna Maria BIDOIA, Antonio RUSSO C.I.di S. Piossasco Enrico PANERO, Stefania MILIOTI, Francesco PIPERIS, Cinzia ANACLERIO 13 /servizi diretti all utenza /formazione e informazione/sistema informativo 22

23 INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE 23

24 SEZIONE PROVINCIALE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO 14 SEZIONE PROVINCIALE DELL ALBO REGIONALE DELLE COOPERATIVE SOCIALI 15 La Regione Piemonte con l.r.44/2000, così come modificata dalla l.r.5/2001, ha attribuito alle Province la tenuta delle sezioni provinciali del Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato e dell Albo delle Cooperative Sociali, con le funzioni di iscrizione, cancellazione ed i relativi adempimenti connessi. La Provincia di Torino ha pertanto individuato dal febbraio 2002 un Ufficio preposto all'accoglienza delle istanze di iscrizione delle Associazioni di Volontariato e delle Cooperative Sociali, alla cura dei relativi adempimenti per il Registro e l'albo, nonché all'erogazione dei contributi previsti per questi soggetti dalla normativa regionale. Nel giugno 2002, d'intesa con i Servizi provinciali interessati, si è provveduto a strutturare un iter procedurale che attribuisce direttamente agli Uffici settoriali competenti l'istruttoria e l'iscrizione al Registro del volontariato, nonché la verifica della permanenza dei requisiti relativa alle Associazioni di Volontariato di protezione civile, in ambito sanitario, culturale, ambientale, per il tempo libero. L'Ufficio Terzo Settore mantiene una funzione di accoglienza ed orientamento di tutte le associazioni, di coordinamento dell'attività tecnica per garantire la necessaria omogeneità e cura l'aggiornamento delle informazioni inserite nel sistema informativo regionale. Per fornire le necessarie informazioni e competenze, nel mese di settembre è stato organizzato un corso di formazione rivolto ai funzionari provinciali che si occupano delle specifiche sezioni tematiche del Registro del Volontariato. Nel corso dell anno 2002 sono state effettuate n. 48 iscrizioni al Registro delle associazioni di volontariato e n. 10 iscrizioni all Albo delle cooperative sociali. Per quanto concerne la Provincia di Torino le Organizzazioni di volontariato iscritte nel Registro sono complessivamente 705, le Cooperative sociali iscritte all'albo sono 201. referente collaboratori NAA - Solidarietà Sociale Terzo Settore Gigliana MAINARDI Paola D AMATO, Carmen VANADIA, Margherita BENEDETTO, Cristina GISONDA EROGAZIONE CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E DELLE COOPERATIVE SOCIALI 16 Le Leggi regionali 38/94 per la valorizzazione e promozione del Volontariato e 18/94 relativa alla disciplina delle Cooperative Sociali prevedono erogazioni di contributi a sostegno di attività e progetti di questi soggetti del terzo settore. Per l'anno 2002 questa funzione è stata delegata dalla Regione Piemonte alle province che, sulla base dei criteri individuati con deliberazioni della Giunta Regionale, hanno provveduto con proprie modalità organizzative. La Provincia di Torino, relativamente all'erogazione dei contributi per le Organizzazioni di Volontariato ha istituito una Commissione di valutazione dei progetti presentati (oltre 200). Con deliberazione della Giunta Provinciale sono stati finanziati i primi 107 progetti nella graduatoria definita dalla Commissione; si prevede di finanziare i 70 progetti ammessi restanti con una seconda tranche di finanziamenti regionali. L'Ufficio Terzo settore sta completando l'istruttoria relativa alle 35 istanze di contributo presentate dalle Cooperative Sociali operanti sul territorio provinciale. referente collaboratori NAA - Solidarietà Sociale Terzo Settore Gigliana MAINARDI Carmen VANADIA, Margherita BENEDETTO, Cristina GISONDA 14 /terzo settore/servizi diretti all utenza 15 /terzo settore/servizi diretti all utenza 16 /terzo settore/servizi diretti all utenza 24

25 ATTIVITA DI VIGILANZA E CONTROLLO SULLE I.P.A.B. (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza) 17 La Regione Piemonte con legge regionale n. 44/2000, come modificata ed integrata dalla Legge Regionale 15 marzo 2001, n. 5, ai sensi dell'art. 115 comma 3 lett. a, n. 1), 2), 3) ha delegato alla Provincia, in via transitoria, fino all'emanazione della legge regionale attuativa del decreto legislativo sulla disciplina delle IPAB, le seguenti funzioni: la vigilanza sugli organi e sull'attività amministrativa delle I.P.A.B. la nomina dei membri dei consigli di amministrazione delle I.P.A.B, quando questa sia di competenza regionale e la dichiarazione di decadenza dei membri dei Consigli di Amministrazione delle I.P.A.B. nei casi previsti dalla legge; le funzioni di controllo pubblico, previste dagli art. 23 e 25 del codice civile, sull'amministrazione delle persone giuridiche private di cui all'art. 12 del codice civile, operanti in materia di servizi sociali. Per quanto concerne le "Funzioni delegate di vigilanza sulle I.P.A.B. e sulle persone giuridiche private", nel maggio 2002, la Regione ha fornito alle Province le indicazioni e gli indirizzi in base ai quali esercitare tali funzioni, e, ha altresì indicato che sono attribuite alle Province, in quanto soggetti gestori delle funzioni di vigilanza le seguenti funzioni: l'espressione di elementi di valutazione previsti dall'art. 39 della L.R. 62/95, precedentemente espressi dagli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali relativamente ai provvedimenti di competenza regionale di modifica di statuto, trasformazione, fusione, estinzione; l'espressione di parere stabilito dall'art. 4 della L.R. 19/03/1991, n. 10, in ordine alla sussistenza dei requisiti previsti dall'art.2 della legge stessa limitatamente alle istituzioni aventi struttura associativa ed alle istituzioni promosse ed amministrate da privati che richiedono il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato. Gli Uffici provinciali competenti, dopo un attento studio della materia, hanno predisposto una proposta di deliberazione, presentata dall'u.p.p. alle Province Piemontesi e da queste condivisa, avente ad oggetto le modalità di esercizio delle funzioni di vigilanza in materia di I.P.A.B, attualmente in attesa di parere della Regione Piemonte. Sulla base dell'ultimo aggiornamento del febbraio 2002 effettuato dalla Regione Piemonte, al momento risultano attive 126 I.P.A.B., di cui 76 pubbliche e 50 privatizzate; si segnalano, inoltre la presenza di 28 enti non funzionanti e la dichiarazione di estinzione nell'anno 2002 di n. 5 I.P.A.B.. L'Ufficio amministrativo, al fine di aggiornare il censimento dei dati forniti dalla Regione, ha contattato circa 80 istituzioni per richiedere i dati aggiornati dell'ente ed in alcuni casi documentazione sull'attivita' e lo statuto di questi. Infine, su richiesta della Regione Piemonte, sono stati espressi dalla Giunta Provinciale n. 2 pareri in ordine alle richieste di riconoscimento di personalita' giuridica di diritto privato e n. 2 pareri di proposte di modifica di statuto e n. 1 parere di estinzione. SERVIZI referente collaboratore NAA - Solidarietà Sociale, NA9 Programmazione Solidarietà Sociale Amministrativo Paola D AMATO Angela INDELICATO 17 /terzo settore/vigilanza e controllo 25

26 INTERVENTI IN CAMPO DI IMMIGRAZIONE 26

27 Nel corso dell anno 2002 l attività in campo di immigrazione si è sviluppata attraverso diversi interventi operativi che possono essere sintetizzati in: partecipazione ai lavori del Consiglio Territoriale per l Immigrazione anche attraverso il coordinamento del Gruppo di Lavoro sull integrazione sociale degli immigrati; partecipazione alla realizzazione del progetto Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in Provincia di Torino ; elaborazione progettuale e realizzazione, nell ambito della Legge 285/97, di un progetto sui minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio di Ivrea e Pinerolo; partecipazione al progetto Equal Immagine dell immigrato in Italia tra media società civile e mondo del lavoro ; interventi nei confronti della Regione, dei Comuni, dei Consorzi socio-assistenziali e delle associazioni in materia di immigrazione; nell ambito della pianificazione strategica è stato predisposto un programma di approfondimento su aspetti legislativi, di politica di integrazione; finanziamento di interventi nei confronti di donne e minori stranieri vittime della tratta. Sono inoltre stati attivati alcuni interventi, che si elencano di seguito, incentrati sulle tematiche dell immigrazione e della discriminazione. PIANO TERRITORIALE SULL IMMIGRAZIONE 18 Nel corso dell anno 2002 è stato predisposto il programma per le politiche d integrazione, attivando la procedura di Bando per la concessione di contributi per azioni ed iniziative in tema di politiche di immigrazione. Si tratta, di uno strumento per un attenta valutazione degli interventi e dei progetti, tenendo in considerazione alcuni criteri quali la professionalità, l attivazione di partnership operative, la diffusione e l ampiezza dell impatto, la coerenza economica ed organizzativa del progetto. Attraverso il bando sono state finanziate 35 iniziative che ricoprono e diversi settori di intervento nel campo dell integrazione sociale per un importo complessivo di Euro ,00. I soggetti finanziati appartengono alla categoria delle Associazioni, Comuni, Comunità Montane, Consorzi, Scuole ed ASL. Nell ambito degli interventi finanziati direttamente con la quota riservata alla Provincia di Torino (Euro ,00), le azioni hanno riguardato il sostegno di situazioni di orientamento ed accoglienza per categorie socialmente deboli e l offerta di servizi di promozione ed integrazione culturale. referente collaboratore Immigrazione Giorgio RISSO Roberta RICUCCI ATLANTE IMMIGRAZIONE 19 Atlante Immigrazione è un progetto finalizzato a fornire servizi e informazioni necessarie a prendere decisioni sul tema dell'immigrazione, rivolto principalmente agli addetti ai lavori. È stato creato con l intento di costruire una rete efficiente, e in continuo aggiornamento, per favorire il passaggio delle informazioni e stimolare il confronto fra coloro che si occupano di immigrazione. È una banca dati su Internet che contiene informazioni su: legislazione nazionale, competenze istituzionali, luoghi del sapere, caratteristiche del fenomeno. Il sito è rivolto agli amministratori che hanno necessità di dati, informazioni, riferimenti normativi, conoscenza di provvedimenti interessati presi altrove; agli operatori che devono dare risposte adeguate o vorrebbero progettare sviluppi e miglioramenti dei loro servizi e a tutti coloro che s impegnano nel volontariato sociale e alle associazioni che dedicano parte del loro lavoro a favore degli immigrati. Nel corso dell anno 2002, il progetto Atlante e quindi il sito web ad esso collegato ha confermato l attualità delle sue funzioni. 18 /immigrazione/famiglia/minori/programmazione territoriale/servizi diretti all utenza 19 /immigrazione/sistema informativo/formazione e informazione 27

28 Innanzitutto, il ruolo di bussola, di orientamento all interno della crescente e complicata materia migratoria, sia dal punto di vista delle tematiche legislative che di gestione operativa e quotidiana del fenomeno, con una media mensile di circa accessi. Tale funzione si è amplificata ed approfondita, anche grazie ad un aggiornamento contenutistico tempestivo, nel corso del periodo settembre-novembre, in concomitanza con la procedura di regolarizzazione approvata dalla legge n. 189/2002 (Bossi-Fini). Infatti, la consultazione delle pagine legislative, nonché gli aggiornamenti sull iter delle procedure hanno richiamato una media mensile di consultazione attestata intorno ai accessi. La disponibilità di uno spazio web specificatamente dedicato al tema immigrazione ha rappresentato la naturale destinazione della pubblicazione delle notizie inerenti all attività di gestione dei fondi regionali in materia di immigrazione, attraverso la predisposizione di un bando pubblico, garantendo così una maggiore diffusione, tempestività e completezza dell informazione (circa accessi nel mese dedicato alla procedura di espletamento del bando). Sul sito è stata infine ampliata la sezione dei servizi offerti nel territorio della provincia di Torino e la parte relativa alle segnalazioni. referente collaboratore Immigrazione Giorgio RISSO Roberta RICUCCI EQUAL-IMMAGINE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA 20 Il progetto ha come obiettivo generale contribuire e promuovere un informazione equilibrata e corretta sulla presenza degli immigrati, favorire una migliore percezione degli immigrati da parte degli italiani, aiutare gli immigrati a diffondere e valorizzare la propria cultura, sostenere l inserimento sociale degli immigrati. La Provincia di Torino si pone come referente territoriale per le attività di ricerca sul rapporto tra cittadini immigrati e operatori italiani dei servizi sociali e del lavoro, in questo senso, ha organizzato nel corso del 2002 un seminario di formazione in area psicosociale che è servita ad acquisire elementi utili alla somministrazione di questionari ad immigrati e ad operatori sociali. Al seminario sono stati ospitati ca. 12 referenti territoriali (provenienti da Torino, Mantova, Padova, Bologna) operatori, collaboratori esterni (formatori, operatori sociali, mediatori culturali). La somministrazione dei questionari è stata effettuata a un campione di ca. 40 immigrati e ca. 20 operatori dei servizi. La presentazione dei risultati della ricerca è un attenta analisi dei dati sono previste per l anno referente collaboratore Immigrazione Giorgio RISSO Roberta RICUCCI SITO La Provincia di Torino partecipa in qualità di partner a questo progetto, il cui capofila è l'fmcu (Federazione Mondiale Città Unite). Il progetto, finanziato dalla Comunità Europea, prevede la costituzione della rete europea dei poteri locali contro la discriminazione, in riferimento a quanto enunciato dall'art. 13 del Trattato di Amsterdam, e si propone di combattere tutte le forme di discriminazione fondate sulle differenze di sesso, razza, handicap, religione, età e tendenze sessuali. Il progetto ha portato alla costruzione di un sito internet, denominato SITO 13, con il contributo di tutti i partner partecipanti al progetto. 20 /immigrazione/formazione e informazione 21 /immigrazione/formazione e informazione 28

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