CIRCOLARE SETTIMANALE PER LO STUDIO

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1 CIRCOLARE SETTIMANALE CIRCOLARE SETTIMANALE PER LO STUDIO NUMERO 38 DEL 15 OTTOBRE 2016 LA SETTIMANA IN BREVE LE PRINCIPALI NOTIZIE FISCALI DELLA SETTIMANA LE SCHEDE INFORMATIVE COMUNICAZIONE DEI FINANZIAMENTI E DELLE CAPITALIZZAZIONI La comunicazione relativa ai finanziamenti e alle capitalizzazioni effettuati dai soci o familiari della società/ditta individuale, dovrà essere inviata entro il prossimo 31 ottobre, in quanto quest'anno il 30 cade di domenica. ESCLUSIONE DAL VIES PER 60MILA CONTRIBUENTI Sono in arrivo circa 60mila lettere con cui l'agenzia delle Entrate comunicherà l'intenzione di procedere alla cancellazione dall'archivio VIES, per i contribuenti che non hanno presentato elenchi Intra per 4 trimestri. Vi saranno 60 giorni di tempo, dall'arrivo della comunicazione, per rivolgersi all'ufficio e presentare la documentazione comprovante l'effettuazione di operazioni Intra, e mantenere così l'iscrizione al VIES. ALIQUOTE IVA PER LA CESSIONE DI LATTE L Agenzia delle Entrate chiarisce che, tra gli elementi fondamentali per la corretta applicazione dell'aliquota Iva al commercio delle confezioni di latte, vi è la distribuzione: per il commercio al dettaglio si applica l'aliquota al 4%, per usi industriali il 10%. PRASSI DELLA SETTIMANA LE CIRCOLARI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE Una sintesi dei contenuti delle Circolari dell Agenzia in ordine cronologico LE RISOLUZIONI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE Una sintesi dei contenuti delle Risoluzioni dell Agenzia in ordine cronologico

2 Amici e Colleghi, Ben ritrovati! Vediamo quali sono state le principali notizie fiscali di questa settimana. LA SETTIMANA IN BREVE Verso la legge di Stabilità 2017 Sarà presentato dal Governo al Parlamento, presumibilmente entro sabato, il disegno di legge sulla Legge di Stabilità 2017, le novità annunciate sono molte sia in campo fiscale che del lavoro. La legge dovrebbe anche contenere la riapertura della Voluntary Disclosure e l assegnazione agevolata dei beni. Vedremo la prossima settimana di fare il punto sulle tanto attese misure. Ravvedimento operoso: come correggere gli errori con le sanzioni ridotte L Agenzia delle Entrate nella Circolare 42 ha chiarito come correggere spontaneamente gli errori commessi nella presentazione della dichiarazione dei redditi e rimediare ad altre violazioni tributarie tramite il ravvedimento operoso. Nella circolare sono presenti anche due utili tabelle di sintesi sulla correzione entro e post 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione annuale. Nuovo modello IPEA per lo scomputo on-line delle perdite Il Direttore dell Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello IPEA per l istanza di computo in diminuzione delle perdite pregresse dai maggiori imponibili nell ambito dell attività di accertamento. Il nuovo modello abbandona i riferimenti alla posta elettronica certificata e può essere trasmesso all Agenzia esclusivamente tramite i servizi telematici. Per i prossimi 60 giorni vecchio e nuovo modello convivranno così da permettere ai contribuenti di adeguarsi. Studi associati sono soggetti a IRAP Confermato l assoggettamento ad Irap degli studi associati, anche per i periodi d imposta precedenti al A chiarirlo è stato il vice ministro del MEF Luigi Casero sottolineando che la debenza del tributo per tutti gli studi associati era priva di incertezze anche per il passato, essendo l orientamento giurisprudenziale consolidato. Partecipazione dei lavoratori al capitale E stato pubblicato il decreto interministeriale che stabilisce le modalità e i criteri di utilizzo del Fondo finalizzato ad incentivare la partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese e la diffusione dei piani di azionariato rivolti ai lavoratori dipendenti. Il beneficio, in ogni caso non superiore a 10 euro per azione, consiste nel riconoscimento di una somma pari al 30%: del valore dell azione assegnata a titolo gratuito, Pag. 2

3 o della differenza tra il valore dell azione e l importo di sottoscrizione offerto al lavoratore nel caso di assegnazione a titolo oneroso. Jobs Act 2016 in vigore dall' 8 ottobre 2016 Il decreto correttivo del Jobs Act 2016, è entrato in vigore l'8 ottobre con disposizioni integrative e correttive sull apprendistato, il lavoro accessorio, la compatibilità dello Stato di disoccupazione con lo svolgimento di rapporti di lavoro occasionali, il diritto di lavoro dei disabili e la disciplina sul controllo a distanza dei lavoratori. La recente giurisprudenza Passando alla recente giurisprudenza, si segnalano queste tre sentenze. La prima sentenza è della Cassazione, che in contrasto con l interpretazione dell'agenzia delle Entrate, ha ribadito il principio di diritto per cui per le società estinte il differimento quinquennale degli effetti estintivi decorre solo per le richieste di cancellazione presentate dopo il 13 dicembre 2014 in quanto le modifiche alla normativa sulle società estinte introdotte dal 2015, non possono avere effetto retroattivo (sentenza n ). La seconda sentenza è della Cassazione e ha chiarito che i compensi erogati agli amministratori di comodo della società anche se effettivamente sostenuti, sono indeducibili dal reddito imponibile per mancanza dei requisiti dell inerenza e della coerenza (sentenza 18448/ 2016). La terza è della CTR di Roma e ha chiarito che l'ufficio per contestare alla società la "non operatività" ed il ricorso alla società di comodo per gestire il patrimonio aziendale nell'interesse dei soci, prima della cartella di pagamento deve emettere un accertamento preventivo autonomo (sentenza 5738/2016). Un augurio di buon lavoro dalla CONFESERCENTI Pag. 3

4 INFORMAZIONE FISCALE Ai Sig.ri Associati Loro Sedi OGGETTO: Comunicazione dei finanziamenti e delle capitalizzazioni Entro il deve essere inviata all'agenzia delle Entrate, con apposito modello, la comunicazione contenente i dati relativi a finanziamenti/capitalizzazioni effettuati dai soci o familiari alla società/ditta individuale nel corso del Tale comunicazione va effettuata solo se nell'anno di riferimento l ammontare complessivo dei versamenti (senza considerare le restituzioni) sia pari o superiore a euro. Il modello da utilizzare è analogo a quello predisposto per la comunicazione dei beni concessi in godimento ai soci/familiari ferma restando l autonomia dei due adempimenti, pertanto qualora si ricada in entrambe le condizioni oggettive e soggettive, occorrerà compilare 2 distinti modelli. LA COMUNICAZIONE DEI FINANZIAMENTI E DELLE CAPITALIZZAZIONI LA COMUNICAZIONE DEI FINANZIAMENTI E DELLE CAPITALIZZAZIONI L art. 2, comma 36-septiesdecies, del D.L. n. 138/2011 (c.d. Manovra di Ferragosto 2011 ), per rafforzare le misure volte al recupero della base imponibile non dichiarata tramite lo strumento della determinazione sintetica del reddito, ha previsto che l'agenzia delle Entrate, oltre a procedere al controllo sistematico della posizione delle persone fisiche che utilizzano i beni concessi in godimento dall impresa, deve tenere conto anche di qualsiasi forma di finanziamento o capitalizzazione effettuata nei confronti della società da parte dei soci o dei familiari dell imprenditore. Per semplificare l adempimento, il Provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate n del 2 agosto 2013 ha stabilito che l obbligo di comunicazione dei finanziamenti e capitalizzazioni sussiste se nell anno di riferimento (2015 nel caso di specie) l ammontare complessivo dei versamenti sia pari o superiore a euro, limite riferito, distintamente, ai finanziamenti annui ed alle capitalizzazioni annue. Inoltre, l'obbligo di comunicazione non sussiste in relazione a qualsiasi apporto di cui l Amministrazione è già in possesso (ad es., finanziamento effettuato per atto pubblico o scrittura privata autenticata). SOGGETTI INTERESSATI L obbligo di comunicazione sussiste per i soggetti che esercitano attività d'impresa, sia in forma individuale che collettiva, e che hanno ricevuto i finanziamenti o le capitalizzazioni. Sono esonerati dall'obbligo di comunicazione: Pag. 4

5 le imprese in contabilità semplificata; i soggetti che adottano il regime dei minimi 1 e i forfetari 2, qualora non dispongano di un c/c dedicato all'attività. Non è previsto nessun obbligo a carico dei soci/familiari che hanno effettuato il finanziamento/capitalizzazione. In tale aspetto si sottolinea la differenza con la comunicazione del godimento dei beni ai soci/familiari. La comunicazione in esame infatti, non può essere inviata dal socio/familiare che ha effettuato il finanziamento o la capitalizzazione ma deve essere inviata dalla società o ditta individuale. Sono esclusi dalla comunicazione i finanziamenti/capitalizzazioni eseguiti da: soci persone giuridiche (società o enti); familiari dei soci; titolare dell'impresa familiare/individuale. CONTENUTO DELLA COMUNICAZIONE Nella comunicazione, per la quale deve essere utilizzato il modello allegato al Provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate n del 2 agosto 2013, devono essere indicati i seguenti elementi: dati delle persone fisiche soci o familiari dell'imprenditore, che hanno concesso finanziamenti/capitalizzazioni; ammontare dei finanziamenti e delle capitalizzazioni distinto per ogni soggetto finanziatore, di importo pari o superiore a Questo limite va verificato con riguardo alla posizione del singolo socio o familiare; la data di versamento, ossia quella di effettivo versamento. In presenza sia di finanziamenti che di capitalizzazioni, la comunicazione va effettuata utilizzando due moduli, in cui andranno compilati rispettivamente i campi "Ammontare dei finanziamenti", "Valore delle capitalizzazioni". In presenza di più finanziamenti e di più capitalizzazioni, nel corso dello stesso periodo d'imposta, andrà indicata la data dell'ultimo versamento. TERMINE DEGLI ADEMPIMENTI L'Agenzia delle entrate, con il Provvedimento del , mediante una modifica che è intervenuta direttamente sui Provvedimenti 94902/2013 e 94094/2013, ha stabilito che la comunicazione dei beni in godimento ai soci e dei finanziamenti alle imprese deve essere inviata entro il 30 giorno successivo alla scadenza fissata per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Di conseguenza, per i soggetti con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare, il termine di presentazione della comunicazione riferita al 2016 è il , in quanto il 30 quest'anno cade di domenica. LA CONFESERCENTI è a disposizione per ogni chiarimento Distinti saluti 1 Art. 27 commi 1 e 2 del D.l. 98/ Art. 1 commi Finanziaria Pag. 5

6 INFORMAZIONE FISCALE Ai Sig.ri ASSOCIATI Loro Sedi OGGETTO: Esclusione dal VIES per 60mila contribuenti Con il comunicato stampa del 3 ottobre 2016 l'agenzia delle Entrate ha annunciato l'invio di circa 60mila lettere con cui avvisa i contribuenti l'imminente cancellazione dall'archivio VIES (Vat information exchange system). Sono stati individuati i contribuenti che non hanno presentato elenchi Intrastat per quattro trimestri consecutivi, e che pertanto mostrano le caratteristiche di apparente inattività. Dal momento in cui il contribuente riceve la comunicazione ha 60 giorni di tempo per rivolgersi all'agenzia delle Entrate per fornire la documentazione relativa alle operazioni intracomunitarie effettuate, o adeguati elementi relativi a quelle in corso o da effettuare. Trascorsi 60 giorni l'agenzia procederà all'effettiva estromissione della partita Iva. ESCLUSIONE DAL VIES PER 60MILA CONTRIBUENTI L'OBBLIGO DI ISCRIZIONE AL VIES L'obbligo di iscrizione al VIES è stato introdotto dall'art. 27 del decreto legge n. 78/2010, per adeguare il nostro ordinamento a quanto previsto in sede comunitaria. I soggetti che intendono effettuare operazioni intracomunitarie devono ottenere una preventiva autorizzazione da parte dell Agenzia delle Entrate con successiva iscrizione nell archivio informatico dei soggetti Iva operanti in ambito comunitario (VIES = Vat Information Exchange System), se in possesso dei requisiti richiesti. L obbligo riguarda tutti i soggetti che esercitano attività impresa, arte o professione, nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione. MODALITA' DI ISCRIZIONE Per iscriversi al VIES vi sono due modalità diverse a seconda che il soggetto passivo Iva inizi l attività e debba pertanto presentare la dichiarazione di inizio attività, o sia già attivo. I soggetti che iniziano un'attività devono compilare il campo Operazioni Intracomunitarie del quadro I dei modelli: AA7 per i soggetti diversi dalle persone fisiche; AA9 per le imprese individuali e i lavoratori autonomi. I soggetti che sono già in attività, e che non hanno richiesto l inclusione nel Vies all avvio dell attività, devono utilizzare le apposite funzioni rese disponibili nei servizi telematici dell Agenzia delle Entrate, direttamente (se abilitati ad Entratel/Fisconline) ovvero tramite un intermediario abilitato. Non è più possibile chiedere l iscrizione al VIES con la presentazione dell apposita istanza ad un qualsiasi Ufficio dell Agenzia delle Entrate direttamente, a mezzo raccomandata o mediante PEC. Pag. 6

7 Qualsiasi sia la modalità adottata, l opzione ha effetto immediato, a partire dal momento della richiesta della partita IVA ovvero della ricezione telematica della richiesta di iscrizione al VIES. L'avvenuta inclusione può essere riscontrata (e si consiglia agli operatori di effettuare tale verifica), a partire dalla stessa data, sul sito internet dell'agenzia delle Entrate e più precisamente all indirizzo CANCELLAZIONE DAL VIES E LE LETTERE IN ARRIVO DA PARTE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE La cancellazione dal VIES può avvenire: per volontà del soggetto interessato; ovvero d ufficio, a seguito: dell esito negativo dell attività di controllo circa la correttezza e completezza dei dati forniti; della mancata presentazione dei modd. Intra per 4 trimestri consecutivi. In quest'ultimo caso l'agenzia delle Entrate deve inviare preventivamente un'apposita comunicazione al soggetto interessato, e la cancellazione dal VIES ha effetto dal 60 giorno successivo. La verifica della mancata presentazione dei modelli Intra per 4 trimestri consecutivi si applica dal (data di entrata in vigore del comma 7-bis dell'art. 35 del DPR 633/72), come chiarito con la Circolare 31/E/2014. In questo cotesto si inserisce il comunicato stampa dell'agenzia delle Entrate del 3 ottobre scorso, in cui si comunica l'intenzione di cancellare dall'archivio VIES circa 60mila soggetti per mancata presentazione dei modd. Intra dal 1 trimestre Ai soggetti così individuati, verrà recapitata una lettera, con cui si intimerà la cancellazione entro 60 giorni. Il soggetto interessato a mantenere l iscrizione al VIES può rivolgersi all Agenzia delle Entrate, entro i 60 giorni, per fornire: la documentazione relativa alle operazioni intraue effettuate; o adeguati elementi sulle operazioni intraue in corso o da effettuare. Si ricorda che la cancellazione dal VIES non pregiudica la possibilità di richiedere successivamente una nuova iscrizione allo stesso. LA CONFESERCENTI è a disposizione per ogni chiarimento Distinti saluti Pag. 7

8 INFORMAZIONE FISCALE Ai Sig.ri ASSOCIATI Loro Sedi OGGETTO: Aliquote IVA per la cessione di latte Con la Risoluzione 85/E del l'agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito all'aliquota IVA da applicare alle cessioni di latte fresco. Nel documento di prassi l'agenzia delle Entrate specifica che l'aliquota ridotta del 4%, prevista per le cessioni di latte fresco, è riservata al consumatore finale. Invece, nel caso di uso industriale, deve essere applicata l'aliquota del 10% ALIQUOTE IVA PER LA CESSIONE DI LATTE LA RISOLUZIONE 85/E: RISPOSTA AD UN INTERPELLO Con la risoluzione 85/E/2016 l'agenzia risponde ad uno specifico quesito posto da un contribuente attraverso l'interpello. Il contribuente chiede quale sia l'aliquota IVA corretta da applicare alla cessione di latte intero, omogeneizzato e stabilizzato mediante trattamento termico di pastorizzazione in confezioni da 10 e 20 litri, nei confronti esclusivamente di laboratori di pasticceria e gelateria. Il contribuente dichiara di applicare l'aliquota Iva del 10% - secondo il n. 11 della Tabella A, Parte III del DPR 633/72, ma ritiene di avere i presupposti per poter applicare l'aliquota agevolata del 4%. Secondo il contribuente, infatti, il prodotto possiede le stesse caratteristiche sostanziali di quello confezionato per il dettaglio: latte fresco, idoneo al consumo alimentare, come previsto dal n. 3 della tabella A, parte II, allegata al Dpr 633/1972, a cui si applica l'aliquota al 4%. Quello che cambia è solo la capacità della confezione: nel primo caso, 10 o 20 litri; nel secondo, 1 o 2 litri. LE CESIONI DI LATTE: ALIQUOTA 4% O 10% Prima di illustrare il chiarimento offerto dall'agenzia delle Entrate, è bene ricordare che il DPR 633/72, alla tabella A, prevede due aliquote diverse per la cessione del latte: 4%, per le cessioni di latte fresco, non concentrato né zuccherato, destinato al consumo alimentare, confezionato per la vendita al minuto, sottoposto a pastorizzazione o ad altri trattamenti previsti da leggi sanitarie; 10% per le cessioni di yogurt, kephir, latte fresco, latte cagliato, siero di latte, latticello (o latte battuto) e altri tipi di latte fermentati o acidificati. CHIARIMENTI AGENZIA DELLE ENTRATE Nella risoluzione 85/E/2016 l'agenzia delle Entrate chiarisce che per applicare l'aliquota agevolata al 4% è necessario che il latte fresco sia "pronto per il consumo alimentare, senza che necessitino ulteriori lavorazioni o trasformazioni e, elemento importante, deve essere Pag. 8

9 confezionato per la vendita al minuto". Pertanto, per poter applicare l'aliquota al 4% non basta che siano rispettate le caratteristiche oggettive del bene al momento della cessione, ma è necessario che sia rispettata anche la destinazione del bene: al consumatore e non ad uso industriale. Nella risoluzione l'agenzia richiama una precedente pronuncia del Ministero delle Finanze (n del ) in cui si era chiarito che "la ratio della norma è quella di agevolare il latte destinato al consumatore e non ad usi industriali. Nel caso prospettato dal contribuente, in cui: si produce latte intero di alta qualità, omogeneizzato e pastorizzato, in confezioni da 10/20 litri; si cedono le confezioni esclusivamente a laboratori di pasticceria/gelateria; l'agenzia conclude affermando che non si possa applicare l'aliquota al 4% perché il prodotto non è destinato al consumatore finale. LA CONFESERCENTI è a disposizione per ogni chiarimento Distinti saluti Pag. 9

10 PRASSI DELLA SETTIMANA LE CIRCOLARI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE Circolare n. 42/E dell 11 Ottobre 2016 L Agenzia fornisce chiarimenti in merito alla disciplina del ravvedimento alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità per il 2015 (Legge n. 190/2014) e dal Dlgs n. 158/2015 di riforma del sistema sanzionatorio. LE RISOLUZIONI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE Risoluzione n. 90/E del 10 Ottobre 2016 L'Agenzia ha istituito i codici tributo "5419" e "5446" per il versamento degli importi dovuti dal concessionario derivanti dalla raccolta dei giochi numerici a totalizzatore nazionale (Gntn). Si tratta di giochi di sorte (fra i più popolari, SuperEnalotto e Win for Life), basati sulla scelta di numeri da parte dei consumatori all atto della giocata. Risoluzione n. 91/E del 13 Ottobre 2016 L'Agenzia fornisce chiarimenti - ai fini delle imposte dirette, dell'imposta di registro e della responsabilità solidale per debiti tributari tra cedente e cessionario - relativamente alle conseguenze della risoluzione di un contratto di cessione d'azienda con riserva di proprietà per inadempimento del compratore. Risoluzione n. 92/E del 13 Ottobre 2016 L Agenzia fornisce chiarimenti in relazione ai criteri di determinazione del credito di imposta a favore degli enti di previdenza obbligatoria, introdotto, a decorrere dal periodo d'imposta 2015, dalla legge di 190/2014. Pag. 10