IL CONSONANTISMO INDOEUROPEO NEL GERMANICO
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1 IL CONSONANTISMO INDOEUROPEO NEL GERMANICO Per l ie. si ricostruiscono le seguenti serie consonantiche: occlusive occlusive occlusive sonore sorde sonore aspirate Labiale p b b h Dentale t d d h Velare k g g h Palatale ĝ ĝ h Labiovelare k w g w g wh Fricative sorda sonora s z Nasali bilabiale dentale palatale velare ñ ŋ Liquide Semivocali Ø ø Da alcuni studiosi viene postulata l esistenza di una serie di occlusive sorde aspirate P H, T H, K H, H, K WH. Trattandosi tuttavia di suoni ricostituibili solo in indoiranico non possono essere attribuiti con sicurezza all ie; è più probabile che si tratti di un innovazione di quel ramo linguistico. Nella serie delle sonore /B/, rispetto alle altre sonore appare notevolmente più di rado. Le serie delle palatali, delle velari e delle labiovelari vengono indicate talvolta complessivamente come gutturali. In germ., come in tutte le lingue centum, le palatali e le velari sono confluite in un unico gruppo, mentre le labiovelari mostrano esito proprio. Nelle lingue satem sono confluite in un unica serie le velari e le labiovelari, mentre le palatali si sono mutate in sibilanti. Le occlusive ie. hanno subito nel germ. un radicale cambiamento. In genere esse hanno conservato inalterato il luogo di articolazione, mutando invece il modo di articolazione. Il fenomeno viene chiamato MUTAZIONE CONSONANTICA GERMANICA o PRIMA ROTAZIONE CON- SONANTICA (Erste Lautverschiebung). Questo fenomeno è stato osservato per la prima volta nel 1818 dal danese Rasmus Rask che aveva notato la relazione tra le occlusive germaniche e quelle delle altre lingue indoeuropee, rilevando in particolare alcune relazioni esistenti tra le consonanti del greco e quelle dell antico nordico
2 Il merito di avere approfondito e sistematizzato tali relazioni spetta a Jacob Grimm, che pubblicò il risultato delle sue osservazioni nel 1822, nella Deutsche Grammatik. Grimm elaborò una serie di regole che sottostanno alle relazioni esistenti tra le consonanti del germanico o per meglio dire, delle lingue germaniche, e quelle delle altre lingue indoeuropee. Tali regole si riassumono così: alle TENUI IE. corrispondono FRICATIVE SORDE del GERM., alle MEDIE IE. OCCLUSIVE SORDE GERM., infine alle MEDIE ASPIRATE IE. corrispondono FRICATIVE SONORE (più tardi occlusive sonore) del GERM. Questa prima mutazione è il fenomeno di maggiore rilievo nell evoluzione delle lingue germaniche. I mutamenti avvenuti si espongono suddividendoli in tre gruppi o atti, secondo questo schema (si veda anche la successiva tabella): I ATTO: Le TENUI (occlusive sorde) ie. si sono trasformate in FRICATIVE SORDE germ. II ATTO: Le MEDIE ASPIRATE (occlusive sonore aspirate) ie. si sono trasformate in FRICATIVE SONORE del germ. III ATTO: Le MEDIE (occlusive sonore) ie. sono divenute in germ. OCCLUSIVE SORDE. Tabella delle corrispondenze ie. P, T, K,, K w > germ. *f, þ, h, h w /f, θ, χ, χ w / ie. BH, DH, GH, ĜH, G WH > germ. *ƀ, đ, ǥ, ǥ w /β, ð, γ, γ w / ie. B, D, G, Ĝ, G w > germ. *p, t, k, k w /p, t, k, k w / Chiamando <p, t, k> TENUI (T), <bh, dh, gh> e <f, þ, h> (/f, θ, χ/) ASPIRATE (A), <ƀ, đ, ǥ> e <b, d, g> MEDIE (M), Grimm descrisse il fenomeno come una sorta di rotazione in cui ie. T> germ. A; ie. A> germ. M; ie. M> germ. T; si veniva così a produrre uno schema circolare di questo tipo, da cui il nome di rotazione consonantica, con cui spesso il fenomeno è indicato: - 2 -
3 1) Lo spostamento delle occlusive sorde ie. TENUI IE. > FRICATIVE SORDE GERM. Le sorde ie. si sono trasformate in germ. in fricative sorde. ie. P> ie. T> ie. K, > ie. K W > germ. f germ. þ germ. h [ ] germ. h w Le fricative così originatesi in germ. sono rimaste tali: a) in principio di parola, b) all interno di parola solo se l accento ie. si trovava sulla sillaba immediatamente precedente. Altrimenti le fricative sorde sono diventate sonore secondo la legge di Verner (cfr. cap. 1b). ie. P > germ. f ie. POR- andare, viaggiare (gr. poreúomai porto, lat. portāre) germ. *faran(an) got. ags. as. aat. faran, an. afris. fara ie. NEPŌT- nipote, (lat. nepōs, -ōtis, nipote di nonno, lit. nepuotis nipote di zio ) germ. *nefōn got. nefe, an. nefi, ags. nefa, afris. neva, as. neƀo, aat. nevo ie. PƎTÉR (ai. pitár-, gr. pat»r, lat. pater) germ. *fader got. as. fadar, an. fađer, ags. fæder, afris. fader, feder, as. fadar, aat. fater ie. T> germ. þ [θ] afris. as. <th>, aat.<d>, an. ags. <đ> all interno di parola, as. anche <đ> accanto a <th> ie. TŪ, TU (lat. tū) germ. *þu got. þu, an. ags. þū, afris. as. thu, aat. du ie. ERT- volgere, trattenersi (lat. vertō) germ. *werþan(an) got. waírþan, an. verđa, ags. weorđan, afris. wertha, as. werthan, aat. werdan - 3 -
4 ie. BHR TĒR fratello, appartenente alla medesima generazione (ai. bhr tār, gr. frãtwr, lat. frāter, air. brāthair) germ. *brōþēr got. brōþar, an. bróđir, bróđer, ags. brōþor, afris. brōther, brōder, as. brōđar, aat. bruoder ie. > germ. h [ ] ie. TÓM cento (ai. śatám, avest. satəm; gr. katòn, lat. centum, air. cēt) germ. *hunda got. ags. as. hund, aat. hunt con ampliamento *-raþa numero in an. hundrađ, ags. hundred, afris. hunderd, as. hunderod, una formazione ingevone/nordica che è entrata poi anche in tedesco ie. ERD-, D- cuore (lit. širdìs; gr. kard a, lat. cor, cordis) germ. *hertōn got. haírtō, an. hjarta, ags. heorte, afris. herte, as. herta, aat. herza ie. PÉ U- bestiame (di piccola taglia) (ai. páśu; lat. pecū, lit. p kus) germ. *fehu got. faíhu denaro, an. fé, ags. feoh, afris. fiā, as. fehu, aat. fihu, fiho, feho bestiame ie. DÉ dieci (ai. dáśa; gr. dška, lat. decem, air. deich) germ. *tehun got. taíhun, as. tehan, aat. zehan; an. tíu, ags. tī(e)n, afris. tiān, tēne, tīne ie. K > germ. h [ ] ie. KAP- prendere, afferrare (let. kàmpiu, gr. k ptw, lat. capiō afferro, prendo ) germ. *haf-jan(an) vb. ft. sollevare got. hafjan, an. hefja, ags. hebban, afris. hebba, as. hebbian, aat. heffen, heven sollevare ie. ṶEIK- combattere, vincere (lat. vincó) germ. *wīhgot. weihan lottare, aat. ubar-wehan sopraffare ie. LEUK- chiaro, brillare (gr. leukòj bianco, lat. lúx, lúcēre) germ. *leuht-, *leuhta- chiaro, luce ; germ. *leuht-ija- vb. deb. brillare (produttivo part. in germ. occ.) got. liuhaþ; ags. léoht, as. aat. lioht luce ags. lēoht, līeht, as. lioht, aat. lioht, leoht luminoso got. liuhtjan, ags. léohtan, as. liohtian, liuhtian, aat. liuhten brillare, illuminare - 4 -
5 ie. K W > germ. h w [ w ] si conserva solo in got. come < >, altrimenti all inizio di parola si trova <hw> (in aat. <w>) all interno si trova <h>, che in germ sett. e anglofrisio scompare. ie. K W OD che cosa? (lat. quod) got. a, an. hvat, ags. hwæt, afris. hwet, as. hwat, aat. hwaʒ (>waʒ) ie. LEIK W - lasciare (gr. le pw, lat. relinquō lascio indietro ) germ. leihw-an(an) vb. ft. prestare got. lei an, aat. líhan, as. far-líhan, an. ljá, afris. lía, ags. on-lēon, prestare ie. SEQ W - seguire (con gli occhi), fiutare, avvertire (gr. pomai, lat. sequor) germ. *sehw-an(an) seguire (con gli occhi) got. saí an, as. aat. sehan, an. sjá, afris siā, ags. sēon - 5 -
6 1a) Mancata manifestazione della mutazione di ie. p, t, k Fu lo stesso Jacob Grimm a riportare, nella Deutsche Grammatik del 1822, una serie di casi in cui le forme del germ. non seguivano le regole da lui enunciate. Si tratta di quei casi, noti successivamente come eccezioni alla legge di Grimm 1. Una prima serie di queste eccezioni riguardava i casi in cui avveniva il mantenimento della occlusiva ie. se preceduta da fricativa germanica. In sostanza, se una occlusiva ie. è preceduta da fricativa, non subisce alcun mutamento (cioè non diventa anch essa fricativa). Si può trattare: 1) della fricativa /s/ ereditata dall ie.; 2) delle nuove fricative germ. /f/ e /h/. I nessi consonantici coinvolti sono quelli di origine ie. SP, ST, SK che si mantengono nel passaggio dall ie. al germ. e i nessi di nuova formazione germ. *ft, *ht provenienti da ie. PT, KT in cui solo la prima occlusiva muta in fricativa, mentre la seconda resta invariata. ESEMPI ie. SP > germ. *sp ie. SPEIṶ- sputare (lat. spuō) germ. speiw-a vb. ft. got speiwan, an. spýja, afris. spíwa, ags., as. aat. spíwan ie. ST > germ. *st ie. (H)STḖR- corpo celeste (ai. stár-, gr. ast»r, lat. stēlla < *stērla) germ. *sternōn got staírnō, an. stjarna, mbt. sterne, aat. sterno (con assimilazione) ags. steorra, afris. stera, as. sterro, aat. sterro ie. S > germ. *sk ie. S EI- brillare (gr. skiã ombra ) germ. *skei-na vb. ft. apparire ags. scīma, as. skīmo luce, brillantezza ; as. skimo, mat. scheme ombra got. skeinan, an. skína, afris. skína, ags. scínan, as. aat. skínan splendere ie. SK> germ. *sk ie. SKABH- grattare, raschiare (lat. scabó gratto ) germ. *skab-a- vb. ft. raschiare got. skaban tosare, tagliare i capelli (cfr. ted. den Bart schaben, engl. to shave), an. skafa, ags. sceafan, as. aat. skaban raschiare 1 Cfr. W. P. Lehmann, Manuale di linguistica storica, Bologna 1998, p
7 ie. PT> germ. *ft ie. KAP-TO (lat. captus preso, captivus prigioniero, air. cacht prigioniero ) germ. *haftagot. hafts, ags. hæft, as. aat. haft preso an. haptr prigioniero, ags. hæft prigioniero, catene, afris. hefte prigionia, aat. haft catene, ceppi ie. NEPTIƎ nipote (femm.) di nonno (lat. neptis nipote femm.) germ. *nefti- nipote (femm.) ags., afris. nift, aat. nift(a), niftila nipote femm. (di zio/nonno) ie. KT, T> germ. *ht ie. O TŌ(U) (gr. Ñktè, lat. octo) germ. *ahtau got. ahtau,an. átta, ags. eahta, afris. achta, as. aat. ahto ie. NOKT- (lit. naktìs, lat. nox, noctis) germ. *nahtgot. nahts, an. nátt, nótt, ags. neaht, niht, afris. nacht, as. aat. naht - 7 -
8 1b) La legge di Verner Secondo la legge di Verner (formulata nel 1877), le occlusive sorde ie. hanno dato esito di fricative sonore in germ., a queste condizioni: che l occlusiva si trovasse in ambiente sonoro; che l accento ie. non cadesse sulla sillaba immediatamente precedente. Tali fricative sonore, originatesi a partire da TENUI ie. (occlusive sorde) sono ricadute poi con le fricative sonore del germ. derivanti dalla I mutazione, e potevano trasformarsi ulteriormente in occlusive sonore. Lo stadio di occlusive sonore è raggiunto in parte prima dell inizio della tradizione, in particolare in posizione iniziale di parola e all interno dopo nasale. I singoli dialetti inoltre possono presentare sviluppi diversi. Anche l unica fricativa ereditata dall ie., la s, viene colpita dal fenomeno. Nella visione classica si sarebbero originate delle nuove fricative sonore a partire da fricative sorde germ., secondo due fasi successive, come si può evincere dallo schema sottostante: ie. p> germ. f> germ. ƀ, ie. t> germ. þ> germ. đ ie. k> germ. h [ ]> germ. ǥ ie. k w > germ. h w [ ] w > germ. ǥ w ie. s> germ. z> (germ. r) In realtà tale interpretazione sembra superata per diversi motivi. In primo luogo esso si rivela piuttosto complessa, in quanto presuppone almeno due diversi mutamenti successivi e concatenati. Infatti tale schema prevede che in un primo momento si siano originate delle fricative sorde germ. da occlusive sorde ie., e che poi le fricative sorde abbiano dato esito di fricative sonore, fino a raggiungere l esito finale, in determinati contesti, di occlusive sonore. Tale interpretazione che, come si vede, presuppone almeno due passaggi e in certi casi addirittura tre, si rivela, a ben pensarci, un ipotesi poco praticabile. In secondo luogo, secondo l ipotesi classica, delineata dai Neogrammatici, i fenomeni relativi alla legge di Verner vengono considerati successivi allo stabilirsi della Legge di Grimm. Ma tale prospettiva non è plausibile dal punto di vista dello sviluppo fonologico del germ. La condizione principale della legge di Verner è che l accento germ. non si era ancora fissato definitivamente sulla sillaba radicale, cioè che fosse ancora mobile, anche se di tipo prevalentemente dinamico piuttosto che musicale. Infatti, se i due fenomeni fossero avvenuti in sequenza, cioè se la legge di Verner fosse posteriore alla legge di Grimm, essa sarebbe ascrivibile a un momento successivo al fissarsi dell accento in germ., e di conseguenza non avrebbe potuto realizzarsi. Così alcuni tra gli strutturalisti pensano che i fenomeni descritti da J. Grimm e da K. Verner si siano sviluppati in contemporanea e che dalle occlusive sorde dell ie. si siano avute, a seconda del contesto, spiranti sonore e sorde a livello di allofoni. Solo in secondo momento, - 8 -
9 dopo la fissazione dell accento in germ. si sarebbe avuta la trasformazione di tali allofoni in fonemi. L importanza della posizione dell accento era stata già messa in evidenza da H. Hirt (1929): questo studioso aveva spiegato che se l accento precede sulla sillaba radicale la consonante interessata, non si può verificare sonorizzazione, a causa dell intensità con cui viene pronunciata tale sillaba. Contro l interpretazione strutturalista (Bennett, Ramat, Szulc, Vennemann) che considera la legge di Verner contemporanea alla legge di Grimm, sono state avanzate alcune obiezioni, come ad esempio il fatto che il got. non presenta esiti secondo la legge di Verner, cioè non ha il fenomeno dell alternanza grammaticale, e dunque la sua posizione resta isolata rispetto alle altre lingue germaniche: i fenomeni relativi al got. possono però essere spiegati tramite una precoce fissazione dell accento in questo ramo del germ. oppure tramite significativi fenomeni di conguaglio analogico. Conclusione: Dal punto di vista fonologico si può spiegare la legge di Verner come un processo di lenizione e successiva sonorizzazione delle occlusive sorde e della fricativa /s/> /z/; tale sonorizzazione si realizza come assimilazione al tratto sonoro dei foni vicini. In essa un ruolo fondamentale riveste l accento che, a seconda della sua posizione, può rafforzare o indebolire la pronuncia della spirante. ESEMPI ie. P > germ. f > ƀ (ags. <f>, afris. <v>) ie. UPÉR(I) sopra (ai. upári, gr. Øpšr (hyper), lat. super <*eks-uper) germ. * uƀergot. ufar, protonord. uƀar, an yfur, ags. ofer, afris. over, as. oƀar, uƀar, aat. ubar, ubir ie. *SEP(T) sette (ai. saptá, lat. septem) germ. *seƀun got. sibun, an siau 2, ags. seofon 3, afris soven, as. siªun, aat. sibun 4 ie. T > germ. þ > đ ie. *PƎT R (ai. pitàr, gr.», lat. pater) germ. *fađēr got. fadar, an. fađir, fađer, ags. fæder 5, afris. fader, feder as. fadar, aat. fater 6 ie. KOITÚS (sanscr. kētúh imagine, figura ) germ. *haiđus modo got. haidus modo, an. heiđr dignità, ags. hād, as. hēd, aat. heit stato, rango 2 An. siau <*siôªu con frattura della vocale radicale e successiva caduta della spirante tra vocali. 3 Ags. seofon presenta esito di metafonia labiale. 4 Aat. sibun ha e>i per innalzamento provocato dalla vocale u. 5 In ags. le fricative sonore del germ. hanno dato in genere esito di occl. sonora e questo esito risulta con regolarità per la dentale, cioè la fricativa sonora đ> d in tutte le posizioni. 6 Aat. t (germ. đ) è esito della II mutazione consonantica
10 ie. K, > germ. h[ ] >ǥ ie. SøE RÚ- suocera (gr. š ) germ. *sweǥur ags. mbt. sweǥer, aat. swigur suocero ie. K W > germ. h w [ w ] >ǥ w nei singoli dialetti germ. ǥ w > in parte /g/ e in parte /w/; ie. SEK W -/ SOK W - dire, parlare (cfr. lat. in-seque, gr. œnnepe, lit. sakýti dire ) germ. *seǥ w - /*soǥ w - an. segia 7, ags. secgan 8, as. seggian, aat. sagēn ie. S > germ. *z> germ. occ. e sett. /r/ si conserva come spirante sonora /z/ in got., mentre in germ. sett. e occ. è diventata /r/ per il fenomeno del rotacismo (cfr. sotto cap. 1c) ie. *ÁØOS, gen. ÁØESOS metallo (lat. aes, aeris) germ. *aizgot. aiz, an. eir, ags. ār, as. aat. ēr minerale metallico ie. *SNUSÓS, *SNUSĀ, nuora (gr. Òj, lat. nurus entrambi da *SNUSÓS) germ. *snuzó an. snor, ags. snoru, afris. mbt. snore, aat. snur(a) nuora ie *MEIS- / *MOIS- (lat. maius) germ. *maiz- maggiore got. maiza, an. meire, ags. māra 9, aat. mēro 10 7 An. segia presenta esito di metafonia palatale. 8 Ags. secgean presenta metafonia palatale, geminazione della velare per influenza del suffisso *-jan e palatalizzazione delle geminata. 9 In ags. il dittongo ai> ā. 10 Aat. mēro presenta monottongazione di /ai/ dinanzi a /r/
11 1c) La fricativa ie. /s, z/ in germanico ie. /s/ La fricativa ie. /s/ che, eccetto pochi casi, era sorda, si è conservata in germ. come tale, fino a quando non è diventata operante la legge di Verner. Originariamente la sibilante sonora doveva essere un allofono che però, in seguito alla legge di Verner si è trasformato in un fonema. /s/ ricorre in tutte le posizioni: a) all inizio di parola, in posizione ante vocalica; b) all interno tra vocali; c) in posizione iniziale prima di consonanti; d) in corso di parola dinanzi a consonante, in questa posizione spesso diventa prima sonora e resta come /r/ in an., mentre cade nel germ. occ.; e) all interno, in posizione postconsonantica. a) ie. SED- (lat. sedeō) germ. set-jan(an) stare seduto got. sitan, an. sitia, afris. sitta, ags. as. sittan, aat. sitzen b) ie. ṶES- esserci, trattenersi (ai. vásati abita ) germ. wes-a- esserci, essere got. wisan, an. vesa, afris. wesa, ags. as. aat. wesan essere c) ie. (H)STḖR- corpo celeste (ai. stár-, gr. ast»r, lat. stēlla < *stērla) germ. *sternōn got staírnō, an. stjarna, mbt. sterne, aat. sterno (con assimilazione) ags. steorra, afris. stera, as. sterro, aat. sterro ie. SPEIṶ- sputare (lat. spuō) germ. speiw-a vb. ft. got speiwan, an. spýja, afris. spíwa, ags., as. aat. spíwan d) ie. G H OSTIS straniero, (lat. hostis nemico ) germ. *gastiz got. gasts, an. gestr 11, ags. iest, as. aat. gast ie. DHEG W H- incendiare di etim. incerta (cfr. lat. fovēre riscaldare ) germ. *da az got. dags, an. dagr, ags. dæg, afr. dei, aat. tac e) ie. UKSON- toro, bue germ. *uhsagot. aúhsa, an. oxe, ags. oxa, as. aat. ohso 11 In an. e ags. si verifica metafonia palatale dovuta alla presenza del suffisso -i
12 ie. /z/ L ie. conosceva una fricative sonora /z/ corrispondente ad /s/, solo se precedeva immediatamente una consonante sonora. Essa è rimasta sonora in germ., se la consonante seguente è rimasta anch essa sonora; è divenuta sorda se la consonante seguente, in base alla rotazione è divenuta sorda. Nel germ. occ. una tale /z/ è divenuta /r/ oppure è scomparsa e la vocale precedente ha dato come esito /ē 2 /: ie. MIZDHŌN- ricompensa (gr. misqòj <*mizdhos ricompensa ) germ. *mizdōngot. mizdō; ags. meord ags mēd, as. mēda, aat. miata ie. OZDOS ramo (gr. Ôzoj) germ. *ast(a)s got. asts, as. aat. ast Il rotacismo La sibilante sonora germ. */z/, originatasi per la legge di Verner da ie. /s/, resta in got., ma /z/> /r/ nel germ. sett. e occ. per effetto di rotacismo. Il fenomeno del rotacismo risale ad un epoca successiva alla I mutazione, collocabile già nell età del germ. comune. Si riportano qui gli esempi relativi già presentati nel capitolo relativo alla legge di Verner. ie. *ÁØOS, gen. ÁØESOS metallo (lat. aes, aeris) germ. *aizgot. aiz, an. eir, ags. ār, as. aat. ēr minerale metallico ie. *SNUSÓS, *SNUSĀ, nuora (gr. Òj, lat. nurus entrambi da *SNUSÓS) germ. *snuzó an. snor, ags. snoru, afris. mbt. snore, aat. snur(a) nuora ie *MEIS- / *MOIS- (lat. maius) germ. *maiz- maggiore got. maiza, an. meire, ags. māra, aat. mēro In questo ambito rientrano anche gli effetti dell alternanza grammaticale che prevedono la contrapposizione degli esiti della spirante ie. in germ.: /s r/, come nelle forme del verbo wesan essere. germ. *wesan (inf.)- *was (pret. sg.)- wēzum (pret. pl.) got. wisan - was - wēsum an. vesa - vas - vǫrom ags. wesan - wæs - wǣron aat. wesan - was - wārum
13 2) Lo spostamento delle occlusive sonore aspirate ie. MEDIE ASPIRATE IE. > FRICATIVE SONORE GERM. Le occlusive sonore aspirate ie. si sono trasformate in fricative sonore germ. ie. B H > germ. ƀ ie. D H > germ. đ ie. G H, Ĝ H > germ. ǥ ie. G WH > germ. ǥ w Con le fricative sonore così originatesi vanno a coincidere le fricative sonore sviluppatesi secondo la legge di Verner. Le fricative sonore /ƀ, đ,, w / hanno la tendenza a trasformarsi in occlusive sonore (/b, d, g, g w /). Questo stato è stato già raggiunto in periodo preletterario, sia in principio di parola che nel corso di essa in posizione postnasalica. In particolare la fricativa dentale (đ) ha la tendenza a diventare occlusiva, specie in ags. ie. B H > germ. ƀ, b (la <ƀ> intermedia in an. e in ags. viene resa con <f>) ie. BHR TĒR fratello (ai. bhr tār, gr. frãtwr, lat. frāter, air. brāthair) germ. *brōþēr got. brōþar, an. bróđir, bróđer, ags. brōþor, afris. brōther, brōder, as. brōđar, aat. bruoder ie. B H Ū- abitare, dimorare (gr. fúo lat. fui) germ. *bū-, būwan(an) got. bauan 12, an. búa, ags. bū(w)an, afris. būwa, as. būan, aat. būwan abitare (ai. nábhas- nebbia, vapore, nuvola, gr. nšfoj, nefšle nuvola, lat. nebula vapore, nebbia ) germ. *nebula- nebbia, oscurità an. nifl nebbia, notte, ags. nifol, neowol buio, afris. nevil nebbia, as. neƀal, aat. nebul nebbia 12 In base all attestazione delle altre lingue germaniche qui got. <au> deve avere valore di monottongo
14 ie. D H > germ. đ, d (l esito di occlusiva sonora risulta con regolarità in ags.) ie. DHUR-, DHURĀ porta, portone (gr. qúrš, lat. foris, fores) germ. *dur-, *dura got. daúr, ags. as. dor, aat. tor, portone, an. dýrr (pl.) vano della porta got. daúrō, afris. dure, as. dura, aat. tura porta ie. MED H OS nel mezzo, al centro (lat. medius) germ. *midjiz, *middiz got. midjis, an. miđr, ags. midd, afris. midde, as. middi, aat. mitti mediano, centrale ie. B H END H - legare (ai. bándhati egli lega ) germ. *bindan(an), got. ags. as. bindan, an. afris. binda, aat. bintan legare ie. Ĝ H > germ., g (resta come fricativa palatale in ags., specie in posizione iniziale) ie. Ĝ H ANS uccello acquatico, oca (ai. hamsáḥ oca, cigno, gr. c»n, lat. ānser con caduta di h- iniziale) germ. *gansan. gás, ags. ǥōs, as. gās, gōs, aat. gans oca ie. SEĜ H OS violenza, forza, vittoria, germ. *seǥez-, *seǥugot. sigis, an. sigr, ags. siǥe, afris. sī, si or, as. sigi, aat. sigu, sigi vittoria ie. G H > germ., g ie. G H OSTIS straniero, (lat. hostis nemico ) germ. *gastiz got. gasts, an. gestr, ags. iest, as. aat. gast ie. STEIG H -, STIG H - camminare, salire (gr. ste cw) germ. steiǥ-, stīgan(an) got. steigan, an. stíga, afris. stīga, ags. stī an, as. aat. stīgan
15 ie. G WH > germ. w, g w appare come: a) g w dopo nasale, si conserva così in got. e an., altrimenti g: ie. SEñG WH -, SOñG WH - germ. *singwan(an) got. siggwan, an. syngva 13, ags. as. aat. singan b) > g dinanzi a vocale velare e consonante: ie. G WH T combattimento germ. *ǥwnđas (?) got. guđr, gunnr, ags. gúđ, as. gūđea, battaglia, aat. gund-fano vessillo di guerra c) w dinanzi a vocale palatale, compresa a: ie. G WH ORMOS caldo (lat. formus) germ. *(ǥ)warmaz (?) an. varmr, ags. wearm, afris. as. aat. warm; got. warmjan scaldare 13 In an. si verifica metafonia labiale
16 3) Lo spostamento delle occlusive sonore ie. MEDIE IE. > OCCLUSIVE SORDE GERM. Le occlusive sonore ie. sono divenute in germ. occlusive sorde. ie. B> ie. D> ie. G, Ĝ> ie. G W > germ. p germ. t germ. k germ. k w Le occlusive sorde germ. subiranno in aat. un ulteriore spostamento rispettivamente a fricative doppie o affricate, a seguito della II Mutazione consonantica. ie. B > germ. p ie. SLĀB- indebolirsi (lit. slãbnas debole, slàbti diventar debole ) an. slápr, mbt. slāp, aat. slāf fiacco ; got. sleps, as. slāp, afris. slēp, ags. slǣp, aat. slāf sonno germ. *slǣpan(an) got. slépan, ags. slǣpan, afris. slēpa, as. slāpan, aat. slāffan dormire ie. DHEUB- (lit. dùbti sprofondare, tuffarsi, air. domain, cimr. dwfn, dyfn profondo ) germ. *deup-a profondo got. diups, an. diúpr, afris. diāp, ags. dēop, as. tiop, aat. tiof, tiuf ie. D > germ. t ie. DEM- (gr. dšmw; lat. domus, gr. dòmoj casa ) germ. *tim(b)rjan(an) got. timrjan, an. timbra, ags. timbran, as. timberian, aat. zimbarōn costruire ie. PÓD- (ai. pād-, dor. pwj, podòj, cfr. lat. pés, pedis) germ. *fōtuz got. fōtus, an. fótr, ags. afris. as. fōt, aat. fuoʒ ie. D(E)REU- legno, (gr. dòru legno, drâj albero ) germ. *triugot. triu, an. afris. trē, ags. as. trēo legno, albero
17 ie. Ĝ > germ. k ie. ĜEUS- assaggiare, provare (gr. geúomai) germ. *keusgot. kiusan, an. kiōsa, ags. cēosan, afris. kiāsa, as. aat. kiosan scegliere ie. AĜROS campo (gr. gròs, lat. ager) germ. *akraz got. akrs, an. akr, ags. æcer, afris. ekker, as. akkar, aat. akar, ackar campo ie. G > germ. k ie. GOL- /GEL- (?) freddo (lat. gelū, gelidus) germ. *kalda-, con ampliamento in dentale, antico part. in -to di germ. *kal-a raffreddarsi, diventare freddo got. kalds, an. kaldr, ags. ceald, afris. as. kald, aat. kalt ie. AUG- aumentare, crescere (lit. áugu cresco, lat. augeō) germ. *aukan(an) got. aukan, an. auka, ags. ēacian, afris. āka, as. ōkian, aat. ouhhōn ie. EGOM io (lat. ego) germ. *ek(an) got. ik, an. ek, ags. ic, aat. ih ie. G W > germ. k w in got. <q>, altrimenti <qu>, <kw> e simili da cui spesso <k> ie. G W EM venire, andare (gr. βαίνω, lat. veniō) germ. *k w eman(an) got. qiman, an. afris. koma, ags. as. cuman 14, aat. queman, koman ie. G W ENĀ donna (gr. γυνή) germ. k w enō got. qinō, an. kona, ags. cwene, as. aat. quena 14 An. koma, ags. cuman, aat. koman presentano una differente vocale radicale rispetto al germ. E possibile che la vocale /e/ dell infinito possa avere subito l influenza della labiovelare prima che questa desse esito di velare; alcuni studiosi vi ravvisano invece il riflesso del grado zero della radice
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