Caratteri principali della fonologia del tedesco antico. Fenomeni di fonetica combinatoria nel vocalismo in sillaba tonica
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1 Caratteri principali della fonologia del tedesco antico Fenomeni di fonetica combinatoria nel vocalismo in sillaba tonica
2 Si tratta di una serie di sviluppi del vocalismo in sillaba tonica, dovuti sostanzialmente al fenomeno della metafonia (o assimilazione regressiva), in tedesco Umlaut. In alcuni casi, tali sviluppi mostrano di riferirsi ad una fase linguistica germanica comune; in altri, si registrano invece come evoluzioni peculiari nelle singole lingue germaniche. Sarà dato qui spazio a quegli esiti che risultano particolarmente caratteristici dell area tedesca (alto- e basso-tedesca).
3 1) Metafonia da a Interessa tutte le lingue germaniche tranne il gotico. Mostra esiti variabili nelle singole lingue che possono essere contrastati dal principio dell analogia (ad es. nei paradigmi verbali). Davanti ad *a/o (in sillaba seguente), ma mai davanti nesso nasale + cons.: ie. *i > germ. *i > germ. occ./sett. *e ie. *u> germ. *u> germ. occ./sett. *o ie. *eu> germ. *eu > germ. occ./sett. *eo Esempi: ie. *wiros «uomo» (cfr. lat. vir) > germ. *wiraz > norr. verr; ags. wer, sass.a. wer, ata. wer- «uomo». ie. *kṛ -no-m «testa, corno» > germ. *hurna > norr. horn; ags. horn (ingl. horn), sass.a, ata. horn (ted. Horn) «corno». ie. *teutā «massa, popolo» > germ. *þeuðō > norr. þjóð; ags. þēod, sass.a. thioda, ata. diota «popolo».
4 2) Metafonia palatale È il solo caso di metafonia parzialmente conosciuto all alto tedesco antico e al sassone antico. Assai maggiore incidenza si registra in norreno e anglosassone. Il gotico ne è esente. Vocali e dittonghi velari in sillaba radicale si modificano a causa di i/j nella sillaba seguente. Il solo caso che si verifica in area tedesca nel periodo antico è per germ. *a + j/i > norr. e, ags. e, sass. a., ata. e, ma got. a germ. *namnjan-an «nominare» > got. namnjan; norr. nefna; ags. nemnan (ingl. name), sass. a. nemnan, ata. nemnen (ted. nennen).
5 3) Chiusura o restringimento Interessa tutta l area tedesca antica. Una e si chiude in i se nella sillaba seguente è presente una u e > i, con u in sillaba seguente germ. occ. *fehu «ricchezza» > ata fihu Il caso più comune ricorre nel pres.ind. 1sg. dei verbi forti di III, IV e V classe: ata geban dare ; gibu io do ata stelan rubare ; stilu io rubo Tale chiusura non avviene se la u era (o era stata) seguita da a/o/e: lat. nebula > ata nebul
6 Caratteri principali della fonologia del tedesco antico Sviluppi del consonantismo nei dialetti altotedeschi
7 1) germ. ð> germ. occ. d Il fenomeno riguarda tutto il germanico occidentale. In alto tedesco antico, l occlusiva germ.occ. subirà a sua volta la seconda rotazione consonantica, e dunque germ. occ. d > ata. t Esempio: ie. *mātér > germ. *mōðor > norr. móðir; ags. mōdor, ata muoter «madre».
8 2) Geminazione Tutte le consonanti dell alto tedesco antico, tranne le semivocali j e w, possono apparire come doppie (geminate). Queste risalgono a) al germanico (es.: ata. all «tutto» < germ. *al-na-z, con -ln- > ll); b) al germanico occidentale (es: ata. setzan [ted. setzen], sass.a. settian, ags. settan [cfr. got. satjan e norr. setja] «porre»). NOTA: il caso è quello dei verbi deboli di I classe (suff. *-jan-) a vocale radicale breve; la forma dell ata. mostra gli esiti della II rotazione consonantica sulla geminata (-tt- >-tz-).
9 3) Rotazione consonantica altotedesca antica (Zweite Lautverschiebung) - Isoglossa che oppone il consonantismo dei dialetti alto-tedeschi agli altri dialetti germanici e, in particolare, a quelli basso-tedeschi. - Si diffonde dal sud, a partire dal V sec., ovvero prima dell inizio della documentazione scritta, ma i suoi effetti possono essere tracciati nel progressivo avanzare del fenomeno verso nord. - Riguarda le occlusive sorde e sonore del germanico occidentale (derivate, rispettivamente, dalle occlusive sonore e dalle sonore aspirate dell indoeuropeo).
10 - Non si tratta di uno sviluppo pienamente omogeneo sul piano linguistico-geografico, né di un fenomeno del tutto «incondizionato». Infatti: a) Gli esiti appaiono differenziati nelle varie zone dialettali dell area altotedesca. b) Gli esiti si differenziano per incidenza della posizione della consonante nel corpo di parola. - Come esito secondario, rispetto alla rotazione alto-tedesca vera e propria, si considera anche la trasformazione che porta germ. þ (< da ie. t) > ted. d.
11 A) Rotazione delle occlusive sorde. Si consideri la posizione della consonante nella parola: a) posizione media intervocalica e finale postvocalica: occlusive sorde > spiranti sorde doppie, che si semplificano dopo vocale lunga e in posizione finale. Gli esiti interessano l intera area dialettale altotedesca. p > ff t > zz [ss] k > hh / ch Esempi: sass.a. slāpan «dormire», ata. slāffan > slāfan (ted. schlafen) sass.a. fōt «piede», ata. fuoz (ted. Fuss) sass.a. sōkian «cercare», ata. suohhen, suochen (ted. suchen)
12 b) posizione iniziale e postconsonantica: occlusive sorde > affricate. La rotazione della velare è limitata al solo tedesco superiore. p > pf (ph) t > tz (z) k > kh (ch, cch, kch) Esempi: sass.a. werpan «gettare», ata. werphan (ted. werfen) sass.a. tehan «dieci», ata. zehan (ted. zehn) sass.a. korn, francone korn «grano», ted. sup. chorn (ted. Korn). Eccezione: Rimangono immutate le occlusive sorde precedute da spirante originaria (gruppi sp/st/sk) o secondaria (gruppi pt >ft, kt >ht); non muta neppure l occlusiva sorda t nel gruppo tr: sass.a. triuwi «fedele», ata. gi-triuwi (ted. treu)
13 B) Rotazione delle occlusive sonore. occlusive sonore > occlusive sorde: b > p d > t g > k Ma si consideri che: a) solo per la dentale (d > t), la trasformazione include tutti i dialetti dell alto tedesco; b) per la labiale (b > p) e la velare (g > k), la trasformazione riguarda solo il tedesco superiore (alemanno, bavarese) e alcune forme delle varietà meridionali dei dialetti franconi. NOTA: dopo il 1000, gli esiti scompaiono anche dai testi di quest area a sud. Esiti stabili, passati poi anche nel tedesco standard, si hanno solo per le consonanti doppie.
14 Esempi: b > p sass.a. būwan, francone bū(w)an (ted. bauen), ted. sup. pūwan «dimorare» sass.a. sibbia, ata. sippa (ted. Sippe) «famiglia» d > t sass.a. dura, ata. tura (ted. Tür) «porta» sass.a. biddian, ata. bitten (ted. bitten) «pregare» g > c sass.a. god, francone got, ted. sup. cot (ted. Gott) «dio» sass.a. hruggi, ata. (h)rucki (ted. Rücken) «spina dorsale»
15 4) þ > d La spirante germ. þ (< ie *t) > ata. d - Dalla metà dell VIII sec. (dunque dopo l avvenuta II rotaz. cons.); - a partire dal tedesco superiore (nel corso del sec. IX si estende poi alla zona francone non omogeneamente); - attraverso una sonorizzazione intermedia, fase attestata ancora nei testi franconi (germ. þ > ð > d). Tale esito rimarrà stabilmente anche nella storia successiva del tedesco. Es. Otfrid thing bav.a. dinc «cosa» Isidoro dhazs, uuerdhan bav.a. das, uuerdan «ciò, diventare»
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