4) La geminazione consonantica del germ. occidentale
|
|
- Edoardo Speranza
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 4) La geminazione consonantica del germ. occidentale La geminazione consonantica è un fenomeno che riguarda solo il germ. occidentale ad esclusione del gotico e dell antico nordico (germ. settentrionale). La geminazione, cioè il raddoppiamento consonantico, riguarda tutte le consonanti ad eccezione di /r/, che non gemina, e avviene di solito quando una consonante è seguita da /j/; più raramente avviene dinanzi a /r, l/ occasionalmente anche dinanzi a /w, m, n/. Si tratta di uno dei fenomeni più antichi da cui è stato colpito il germ. occidentale: ad esso sottostanno anche i più antichi prestiti dal latino. La geminazione dà luogo a numerose nuove liquide, nasali e fricative, ma soprattutto a numerose nuove occlusive doppie. La consonante che gemina deve essere preceduta da vocale breve, essa si deve cioè trovare in coda di una sillaba leggera, laddove sia il nucleo (costituito dalla vocale breve, V), sia la coda (costituita dalla consonante stessa, C), sono elementi semplici, in sintesi: -VC.jV- > -VCC.JV La geminazione comporta una ristrutturazione della struttura sillabica, in quanto produce una sillaba pesante (con coda formata da due elementi) a partire da una sillaba leggera (con coda semplice). nucleo coda nucleo coda V C-j- V CC-j Solitamente l esito di sillaba iperpesante, con nucleo e coda entrambi doppi, è escluso. Per questo motivo solitamente non si verifica geminazione partendo da una sillaba già di per sé pesante, il cui nucleo è costituito da una sillaba lunga o da un dittongo: si vedano ad esempio ags. dēman giudicare (ingl. to deem) in cui /m/ non gemina perché precede una vocale lunga, e ags. fremman, compiere, dove la nasale labiale si è invece geminata, perché è preceduta da vocale breve. La /j/ in sillaba atona si è indebolita successivamente, fino a scomparire: per ricostruire il fenomeno della geminazione bisogna basarsi dunque sul confronto con le attestazioni più antiche come quelle del gotico o con la forma ricostruita del germanico. In aat. gli esiti della geminazione consonantica, avvenuta in un epoca precedente alla II mutazione, vengono interessati da quest ultima, per cui in aat. e nel tedesco moderno compaiono le affricate come esito della posizione della geminata. Si ha una maggiore frequenza della geminazione provocata dalla semivocale /j/, in quanto nelle lingue germaniche si hanno suffissi tematici, sia nei nomi che nel verbo, che presentano questo elemento. La geminazione consonantica riguarda:
2 1) i verbi deboli di I classe che hanno il suffisso -jan, come ags. fremman < germ. *fram-jan; nella coniugazione di questi verbi le forme presentano o meno la geminata a seconda che segua /j/ o meno: così, all indicativo preterito questo verbo ha la forma ags. fremede, priva di geminata, in quanto alla radice era originariamente unito il suffisso tematico *-i- e non vi compariva il suffisso -j-, che è limitato al presente/infinito. 2) anche alcuni verbi forti della V e VI classe hanno all infinito una geminata per via del suffisso *-jan; come ags. biddan, aat. bitten (ma: got. bidjan, an. biđia). 3) sostantivi con tema in -ja- (masch. e neutri) o in -jō- (femm.) o sostantivi deboli con suffisso -jan, come ags. cynn, aat. kunni <germ. *kun-ja stirpe e ags. willa, aat. willeo <germ. *wel-jan volontà. NOTE. Oltre a provocare raddoppiamento della consonante che la precede, la semiconsonante /j/ produce metafonia palatale della vocale radicale, se e in quei dialetti in cui quest ultima sia suscettibile di tale fenomeno. La /r/ del germ. (<* /z, r/) non si raddoppia, si veda: germ. *farjan, got. farjan, an. feria; germ. occ. *farjan> ags., as. ferian, aat. ferjen; germ. *nazjan, got. nasjan; germ. occ. *narjan > ags. as. nerian, aat. nerien. In aat. nella posizione della geminate le occlusive doppie danno esito di affricate, mentre le occlusive sonore geminate danno esito di doppie occlusive sorde nel corso della II mutazione consonantica: pp > pf, tt > tz, kk > cch (quest ultima solo nel ted. superiore); bb > pp, dd > tt, gg > kk. ESEMPI RADDOPPIAMENTO DINANZI A /J/ germ. *beđ-j-an(an) pregare got. bidjan, an. biđja germ. occ. *bidd-j-an > ags. biddan, afris. bidda, as. biddian, aat. bitten ingl. to bid, ted. bitten germ. *sat-ej-an(an) porre, mettere a sedere (causativo da *set-j-an) got. satjan, an. setia germ. occ. *satt-j-an > ags. settan, afris. setta, as. settian, aat. setzen 1 ingl. to set, ted. setzen ie. *KUGH- pensiero, pensare germ. *huǥ-j-an(an) got. hugjan, (an. hyggia) germ. occ. *hugg-j-an > ags. hycgean, as. huggian, aat. huggen (hukken) Anche nel germ. sett. si ha un raddoppiamento dinanzi a /j/, tuttavia esso si limita alle gutturali (k, g) e si realizza solo dopo vocale breve. 1 L aat. presenta qui l affricata esito della II mutazione (germ. */tt/ > aat. /tz/)
3 ie. GENU- genere (gr. gšnoj, lat. genus) germ. *kun-j-a stirpe got. kuni (tema in -ja) germ. occ. *kunn-j-a > ags. cynn, afris. kenn, as. kunni, aat. kunni (chunni) ingl. kin RADDOPPIAMENTO DINANZI A /R, L/ ie. AĜROS campo, terra coltivata (gr. gròs, lat. ager) germ. *akraz campo got. akrs, an. akr germ. occ. *akkra- > afris. ekker, as. akkar, aat. ackar ma: ags. æcer 2 ingl. acre, ted. Acker ie. KLEU-D-RO germ. *hlūtra- puro, schietto got. hlūtrs germ. occ. * hlūttra-> ags. hlūttor (> hlūtor), afris. hlutter, as. hlūttar, aat. hlūttar (> hlūtar, lūtar) ted. lauter germ. *aplu- mela (forse di origine non ie. oppure da ie. ABLU) an. epli 3 germ. occ. *applu- > ags. æppel, fris. appel, mbt. appel, aat. aphul, apfel 4 ingl. apple, ted. Apfel germ. *lūtila, ags. lȳtel germ. occ. *luttla piccolo > as. luttil, aat. luzzil ingl. little RADDOPPIAMENTO DINANZI A /W, M, N/ Il raddoppiamento dinanzi a /w/ si realizza solo per le consonanti k e h, cioè per le originarie labiovelari. Inoltre essa si verifica esclusivamente in aat. e comunque con molte limitazioni ie. NOGṶODHOS nudo (lat. nūdus) germ. *nakwađaz got. naqaþs nudo, an. nøkkveđr, nekþer, ags. nacod, afris. nakad, mbt. naket, aat. nackot Anche il nordico conosce un raddoppiamento dinanzi a /w/ che però non ha alcuna relazione con la geminazione del germ. occ., si veda appunto an. nøkkveđr, o anche an. røkkr oscurità e got. riqis. germ. *drukna- asciutto germ. occ. *drukkna- > mat. trucken, trocken 2 In ags. si ha la formazione di una vocale di anaptissi prima della comparsa della geminazione, così questa non ha più luogo. 3 In an. si ha metafonia palatale */a/ >/e/per la presenza di /i/. 4 Aat. aphul, apfel presenta esito di II mutazione /pp/>/pf/
4 5) Alternanza grammaticale L alternanza grammaticale consiste nell alternarsi, all interno di un medesimo schema flessivo, di fricative sorde e sonore, ovvero dei loro esiti. Per effetto dell accento libero ie. dalle occlusive sorde ie. sono derivate in germanico, all interno di uno stesso schema flessivo, da un lato fricative sorde e dall altro fricative sonore o le rispettive occlusive sonore. Si ebbe così in germ. all interno di categorie omogenee un alternarsi di fricative sorde e sonore. Questo fenomeno, che si spiega tramite la Legge di Verner, e che era già noto allo stesso J. Grimm, è noto come Grammatischer Wechsel o alternanza grammaticale. Le corrispondenze caratteristiche di questo fenomeno sono così rappresentabili: ie. p ie. t ie. k, germ. f ƀ (b) germ. þ đ (d) germ. h ǥ (g) ie. k ṷ germ. h w ǥ w (g, w) ie. s germ. s z, r Si tratta in sostanza in germ. dell alternanza tra forme che presentano una fricativa sorda nella radice e forme che hanno la corrispondente fricativa sonora. Tale fenomeno è visibile particolarmente nel paradigma di alcuni verbi forti, dove le prime due forme, infinito e preterito singolare, presentano la sorda, mentre le altre due, preterito plurale e participio passato, presentano la relativa sonora. La spiegazione è data dalla diversa posizione dell accento ie. nelle diverse forme: infatti, mentre nell infinito e nel pret. sg. l accento cadeva originariamente sulla sillaba radicale, nel pret. pl. e nel part. pass. invece l accento seguiva la sillaba radicale e cadeva sul suffisso, così la consonante radicale, che veniva a trovarsi in ambito sonoro, non preceduta immediatamente da accento, diveniva fricativa sonora. Anche la spirante ie. /s/ viene toccata da questo fenomeno. ESEMPI Tempi primitivi del verbo forte ie. - sanscr. - germ. ie. ṶÉRTO (ṶÉ)ṶÓRTO (ṶÉ)ṶṚTƎMÉ ṶṚTONÓS sanscr. vártā-mi vavárta vavṛtimá vṛtanáḥ germ. *werþō *warþ(a) *wurđum(i) *wurđan(a)z germ. *werþan diventare got. 5 waírþan warþ waúrþum waúrþans an. verþa varþ urþom orþenn ags. weorđan (<þ) wearđ (<þ) wurdon (<đ) worden (<đ) as. werđan warđ wurdun wordan aat. werdan ward wurtum wortan 5 Got. <aí> e <aú> hanno valore fonetico di monottonghi, rispettivamente /e/ e /o/, risultato di abbassamento di /i/ e /u/ dinanzi /r, h, /
5 ie. DEUK- tirare, germ. teuh-an(an) got. tiuhan tauh taúhum taúhans an. tiōa - - togenn ags. tēon tēah tuǥon toǥen as. tiohan tōh tugun (<ǥ) gi-togan (<ǥ) aat. ziohan zōh zugum gi-zogan ie. ĜEUS- provare, germ. keus-an(an) scegliere got. kiusan kaus kusum kusans an. kiōsa kaus kǫrom kǫrenn ags. cēosan cēas curon coren as. kiosan kōs kurun gi-koran aat. kiosan kōs kurum gi-koran ie. KAP- afferrare, germ. haf-j-an(an) sollevare got. hafjan hōf hōfum hafans ags. hebban (<-bb-<- j-) hōf hōfon haben as. heffian hōf hōƀun gi-haƀan aat. heffen huob huobum ir-haban an. hefia hóf hófom hafenn I dialetti germanici hanno cercato di eliminare la variazione consonantica così originata per via analogica. Al massimo grado questo è stato raggiunto dal got. che ha eliminato l alternanza grammaticale nel quadro del verbo forte, a favore della fricativa sorda; nei restanti dialetti se ne trovano ovunque chiare tracce. Il got. conserva l alternanza grammaticale nell ambito del verbo forte solo in alcuni praeteritopraesentia: got. aih - aigum ( avere ) e þarf - þaúrbum ( avere bisogno di )
6 Oltre che il verbo forte germ. tale fenomeno riguarda anche altre categorie morfologiche: 1) il rapporto tra verbo forte e verbo debole, cioè tra verbo primario (forte) e verbo causativo 6 (debole) da esso derivato; ad esempio, da un verbo primario ie. (si veda ie. TÉRSŌ sono asciutto ) con accento radicale è stato formato un verbo causativo (ie. TORSÉØO asciugo ) con accento suffissale. Questo tipo è stato ereditato dal germ. e gli effetti della variazione dell accento ie. si trovano in forma di alternanza nei dialetti germ. Così: ie. s germ. s z, r ie. *NÉSŌgerm. *ganesan(an) essere salvato got. ganisan, ags. ǥenesan, as. aat. ginesan (vb. ft. V) ie. *NOSÉØO germ. * naz-j-an(an) salvare, guarire got. ganasjan, ags. (ǥe)nerian, aat. nerian (vb. deb. I) ie. t germ. þ đ (d) ie. ṶÉRTO volgersi germ. *fra-werþ-an(an) got. fra-waírþan guastarsi, rovinarsi, ags. for-weorđan, as. far-werđan, aat. far-werdan ie. ṶORTÉØŌ fare volgere, mutare germ. *warđ-an(an) got. fra-wardjan guastare, rovinare, ags. ā-wierđan 7, aat. far-wertan ie. k, germ. h ǥ (g) ie. KÁŊKŌ germ. *haŋhan > *hāhan pendere got. aat. hāhan, ags. hōn ie. KOŊKÉØŌ germ. *haŋhan > *hāhan appendere, an. hengia, ags. hengan, aat. hengen 6 Causativo si dice di verbi e costrutti che indicano anziché l azione compiuta, quella provocata: addormentare è causativo di dormire, far dormire è il costrutto causativo corrispondente. 7 In ags. si verifica prima frattura e poi metafonia palatale della vocale radicale
7 2) forme nominali corradicali in cui l alternanza riguarda il sostantivo e l aggettivo da esso derivato: ie. t germ. þ đ (d) germ. *dauþus morte got. dauþus, an. dauþr, ags. dēaþ, aat. tōd germ. *dauđaz morto got. dauþs, an. dauđr, ags. dēad, aat. tōt L alternanza può verificarsi anche tra sostantivi corradicali, ma aventi significato diverso: ie. s germ. s z, r ie. AUS- (gr. oûs, lat. auris) germ. *ausōn got. ausō, mat. œse asola ted. Öse asola germ. *auzōnan. eyra, ags. ēare, afris. āre, as. aat. ōra orecchio ingl. ear, ted. Ohr germ. *auzjaaat. ōri mat. œr(e), foro, cruna (dell ago) ted. Öhr
8 6) Caduta di nasale dinanzi a fricativa velare Già nel germ. comune si verifica la caduta della nasale velare /ŋ/ dinanzi a fricativa velare sorda <h> (c) e si ha allungamento di compenso della vocale che la precede. Si originano così i seguenti mutamenti: germ. *aŋh > germ. *āh germ. *iŋh > germ. *īh germ. *uŋh > germ. *ūh (anche *eŋh > germ. *īh) Spesso la vocale interessata dall allungamento subisce nasalizzazione e dunque si oscura (cioè si labializza) come accade in ags. Si noti inoltre che, per via del fenomeno dell allungamento, *anh> *āh si reintroduce nel germ. comune il fonema /a:/ che non era presente al livello del protogerm. ESEMPI ie. TŎNG- (lat. arc. tongēo conosco ) germ. *þank-jan(an) pensare germ. *þaŋh-tō> þāhtō pret. pensai, pensò got. þagkjan, an. þekkja, ags. đencean, as. thenkian, aat. denken got. þāhta, an. þátta 8, ags. þōhte, as. thāhta, aat. dāhta ingl. think - thought, ted. denken - dachte In queste forme di pret. debole, si è prodotta una catena di mutamenti: ie. *tong-tō> ie. *tonk-tō> pregerm. *þanh-tō> germ. þanhtō germ. þāhtō 1) si ha assimilazione della consonante ie. -g- > -k- alla consonante sorda del suffisso -to (assimilazione regressiva); 2) la velare subisce gli effetti della I mutazione consonantica ie. /k/> germ. /h/; 3) si verifica caduta della nasale dinanzi a fricativa velare; 4) si ha allungamento compensatorio della vocale radicale; 5) nel caso dell ags. la vocale radicale riporta l impronta della nasale che è scomparsa, oscurandosi (þōhte). ie. PA(N)C (cfr. lat. paciscor concludo un accordo, lat. pactio, pactum) germ. *fanh-an(an)> fāhan prendere ; germ. *fanh- alterna con *fang- secondo la legge di Verner got. fāhan, an. fá, afris. fā, ags. fōn, as. aat. fāhan ted. fangen 8 In an. -ht-> -tt
9 ie. *B H RENK- condurre, portare germ. *bringan(an) portare germ. *braŋh-tō> brāhtō pret. portai, portò got. briggan, ags. as. aat. bringan got. as. aat. brāhta, ags. brōhte Si tratta di una formazione analoga a quella di *þāhta. ingl. to bring - brought, ted. bringen - brachte ie. TENK- avere a sufficienza germ. *þinh-an(an)> þīhan(an) prosperare got. þeihan, ags. ge-þīon, ge-þēon 9, as. thīhan, aat. dīhan ted. gedeihen prosperare, riuscire ie. TṆG- (grado Ø della radice ie. TONG) germ. *þunk-jan(an) sembrare germ. *þuŋh-tō> þūhtō pret. sembrava, sembravo got. þugkjan, an. þykkja, ags. þyncean, as. thunkian, aat. dunken got. þūhta, an. þótta, ags. þūhte, as. thūhta, aat. dūhta Si tratta di una formazione analoga a quella di *þāhta. ted. dünken 9 Ags. -ī->īo dinanzi /h/ per frattura, e poi si ha īo> ēo già nel primo sassone occ.; infine la fricativa velare scompare tra vocali
INTRODUZIONE: IL GERMANICO E LE LINGUE GERMANICHE
INDICE Premessa... XIII Abbreviazioni... XV INTRODUZIONE: IL GERMANICO E LE LINGUE GERMANICHE 1. Le lingue germaniche... 3 1.1 Le lingue germaniche moderne... 3 1.2 Le lingue germaniche antiche e la loro
DettagliCaratteri principali della fonologia del tedesco antico. Fenomeni di fonetica combinatoria nel vocalismo in sillaba tonica
Caratteri principali della fonologia del tedesco antico Fenomeni di fonetica combinatoria nel vocalismo in sillaba tonica Si tratta di una serie di sviluppi del vocalismo in sillaba tonica, dovuti sostanzialmente
DettagliAPPUNTI DI LINGUISTICA GERMANICA a.a
APPUNTI DI LINGUISTICA GERMANICA a.a. 2016-17 VOCALISMO IN SILLABA TONICA Triangolo vocalico indoeuropeo: vocali brevi vocali lunghe i u ī ū e o ē ō a ā Triangolo vocalico germanico (II-I sec. a.c.): vocali
DettagliSTORIA DELLA LINGUA TEDESCA
STORIA DELLA LINGUA TEDESCA PROF. LUCA PANIERI A.A. 2012-2013 Libera Università di Lingue e comunicazione IULM Introduzione Il corso viene tenuto dal professor Luca Panieri e si occupa di tracciare la
DettagliPROGRAMMA DI GRECO. ANNO SCOLASTICO
GRAMMATICA INTRODUZIONE Il greco lingua indoeuropea La prima fase della lingua greca: il miceneo FONETICA E MORFOLOGIA Leggere e scrivere il greco L alfabeto La pronuncia I segni diacritici La classificazione
DettagliPARTE PRIMA - FONETICA
Sommario PARTE PRIMA - FONETICA 1. Scrittura e pronuncia 3 1.1. Introduzione 3 1.2. L alfabeto: i segni grafici 6 1.2.1. La pronuncia del greco e la fonetica 7 1.2.2. Spiriti 10 1.2.3. Segni d interpunzione
DettagliINDICE. Ringraziamenti 11 CAPITOLOI INTRODUZIONE 12. 1.1. Oggetto di studio 12. 1.2. II sangiovannese nella classificazione dei dialetti calabresi 13
INDICE Ringraziamenti 11 CAPITOLOI INTRODUZIONE 12 1.1. Oggetto di studio 12 1.2. II sangiovannese nella classificazione dei dialetti calabresi 13 1.3. San Giovanni in Fiore 14 1.4. Raccolta e presentazione
DettagliIndice. Premessa. Abbreviazioni
Indice Premessa IV Abbreviazioni VI 1. Antroponimia germanica 1 1.1. Classificazione tipologica 1 1.1.1. Antroponimi composti 1 1.1.2. Antroponimi monotematici 2 1.1.3. Antroponimi derivazionali 3 1.2.
Dettagli2 PAGINA. 1 Il greco lingua flessiva. Radice, tema, desinenza 44 2 La flessione dei nomi. Le declinazioni. I casi e le loro funzioni 47 1 PAGINA
I AVVERTENZA PAGINA III 0 PAGINA 1 1 PAGINA 15 1 L alfabeto greco 17 2 Spiriti, accenti e altri segni diacritici. I segni d interpunzione 21 3 Le vocali e i dittonghi 25 4 Le consonanti 27 5 L accento
DettagliIl verbo che cos'è. Il verbo è la parte del discorso più importante.
IL VERBO Il verbo che cos'è Il verbo è la parte del discorso più importante. Esso è il centro di ogni frase. Il verbo "dice" qualcosa sul soggetto e lo fa servendosi anche di altre parti del discorso che
DettagliDOCENTE: ERRICO INES DISCIPLINA: GRECO CLASSE 1 N. Morfologia del nome e del verbo. Elementi di sintassi come da programma allegato.
DOCENTE: ERRICO INES DISCIPLINA: GRECO CLASSE 1 N Contenuti da recuperare Tipologia della prova Modalità di recupero Morfologia del nome e del verbo. Elementi di sintassi come da programma allegato. -
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014
ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Classe: 1LC (IV Ginnasio) Disciplina: GRECO Docente: TONELLI NADIA Indirizzo: CLASSICO 1 2 Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture Fonetica L alfabeto greco; Campanini
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA LATINA CLASSE I SEZ. A CLASSICO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Prof.ssa Carmen Santarsiero SEZIONE 1 - UNITA 1 1.1 Vocali
DettagliLingua tedesca I 2016/2017: AUSILIARI E PRESENTE INDICATIVO. Laura A. Colaci
Lingua tedesca I 2016/2017: IL VERBO: AUSILIARI E PRESENTE INDICATIVO Laura A. Colaci La classe del verbo è unaclasse morfologica aperta, nella quale vengono inserite sempre nuove parole. Basti pensare
DettagliOBIETTIVI COGNITIVI LATINO CLASSI PRIME. Competenze specifiche Abilità Conoscenze ABILITÀ MORFO-SINTATTICHE
OBIETTIVI COGNITIVI LATINO CLASSI PRIME Fonetica sue strutture morfosintattiche di base. 3. Arricchire il proprio bagaglio lessicale, imparando a usarlo consapevolmente. 4. Comprendere lo stretto rapporto
Dettaglimodulo magistrale di Storia della filosofia del linguaggio
Prof. Stefano Gensini modulo magistrale di Storia della filosofia del linguaggio SSD M-FIL/05 2015-2016 Dispensa 4_2015-2016 (a cura della dott. Valentina Vitali) N.B. La lettura e lo studio di questa
DettagliPROGRAMMA DI GRECO ANNO 2009/10 CLASSE IV E
LIBRO DI GRAMMATICA DESCRITTIVA CAPITOLO 1 1. L alfabeto 2. La pronuncia 3. Segni diacritici 3.1 Gli accenti 3.2 Gli spiriti 3.3 La punteggiatura 3.4 L apostrofo 3.5 La coronide CAPITOLO 2 1. Le vocali
DettagliI verbi deboli. 1. Le classi dei verbi deboli
I verbi deboli I verbi deboli rappresentano un innovazione del germ., costituiscono cioè una classe morfologica del tutto nuova rispetto all ie. Si tratta in genere di formazioni secondarie, ovvero derivate
DettagliLICEO CLASSICO VITTORIO EMANUELE II
LICEO CLASSICO VITTORIO EMANUELE II Classe VA scolastico 2015/2016 Anno Docente: L. Salvadori PROGRAMMA DI GRECO -FONETICA E MORFOLOGIA LA DECLINAZIONE ATEMATICA (TERZA DECLINAZIONE) TEMI IN CONSONANTE
Dettaglivocali latine esito dialettale
vocali latine esito dialettale e velari e presentano quattro gradi di apertura. La differenza di apertura e chiusura delle vocali medie appare più evidente attraverso le cosiddette coppie minime, parole
Dettagli3) Quale di questi nomi propri non contiene un dittongo? a) Paolo b) Pietro c) Mauro d) Chiara
1) La fonologia: a) studia i suoni in quanto entità concrete fisico-acustiche b) è sinonimo di fonetica c) ha per unità minime i fonemi d) prescinde dalle relazioni tra i suoni in una determinata lingua
DettagliMateria: LATINO. Classe I sez. A. Liceo Scientifico. Docente: Prof.ssa Carla Bonfitto
Materia: LATINO Classe I sez. A Liceo Scientifico Docente: Prof.ssa Carla Bonfitto a.s. 2015/2016 UNITÀ 1 L alfabeto latino e la pronuncia Vocali e dittonghi Consonanti Divisione in sillabe Quantità delle
Dettagli13- Metafonia e Mutazione Vocalica Pretonica nella prima coniugazione dei verbi
A Lenga Turrese La Grammatica 13- Metafonia e Mutazione Vocalica Pretonica nella prima coniugazione dei verbi Salvatore Argenziano METAFONIA 1 e MUTAZIONE VOCALICA, nella coniugazione dei verbi Nel dialetto
DettagliLa metafonia napoletana: evoluzione e funzionamento sincronico
La metafonia napoletana: evoluzione e funzionamento sincronico Presentazioni di Max Pfister e Patrick Sauzet von Michela Russo 1. Auflage La metafonia napoletana: evoluzione e funzionamento sincronico
DettagliBFLR A Alfonso D'Agostino LO SPAGNOLO ANTICO SINTESI STORICO-DESCRITTIVA. edizioni U.niuz'iiitaxU di J-ttizit economia J->iiitto
BFLR A 351667 Alfonso D'Agostino LO SPAGNOLO ANTICO SINTESI STORICO-DESCRITTIVA edizioni U.niuz'iiitaxU di J-ttizit economia J->iiitto INDICE ABBREVIATURE 1. Principali abbreviature usate, p. 11 n INTRODUZIONE
DettagliProf.ssa Paola Cotticelli - dispensa glottologia aa
CONSONANTI Prof.ssa Paola Cotticelli - dispensa glottologia aa. 2009-2010 Il sistema consonantico comprende, oltre alle realizzazioni consonantiche delle cosiddette semivocali /i, u/ come /y, w/ e quelle
DettagliVOCALISMO ATONO. N.B.: Portare anche gli schemi del vocalismo tonico contenuti nel file «Esercitazione pdf». Ī Ĭ Ē Ĕ ĀĂ Ŏ Ō Ŭ Ū
N.B.: Portare anche gli schemi del vocalismo tonico contenuti nel file «Esercitazione 07.03.2012.pdf». VOCALISMO ATONO Ī Ĭ Ē Ĕ ĀĂ Ŏ Ō Ŭ Ū ITALO-ROMANZO (toscano+ area perimediana, ligure, veneto centrale
Dettagli2 LE PARTI DEL DISCORSO Le nove parti del discorso Caratteristiche delle parti del discorso 48 ESERCIZI 50 INDICE
1 FONOLOGIA E ORTOGRAFIA SUONI, LETTERE E ORTOGRAFIA 2 A COLPO D OCCHIO - PERCORSO DI STUDIO 2 QUIZ PER COMINCIARE 4 1. I suoni e le lettere 5 1. L alfabeto italiano 5 2. Le sette vocali 6 3. Dittonghi,
DettagliI suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole. Giulio Geymonat website:
I suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole Giulio Geymonat website: www.sanscrito.it 1 www.sanscrito.it 2 La trascrizione È possibile rappresentare i suoni del sanscrito (i.e.
DettagliDomande relative a Glottologia a.a
Prof.ssa Paola Cotticelli Domande relative a Glottologia a.a. 2005-2006 CONCETTI INTRODUTTIVI Che cosa si intende per indoeuropeo? Quali sono le concezioni interpretative relative ad esso? Quando e dove
DettagliCategorie grammaticali = tratti morfosintattici + tratti morfosemantici + tratti morfologici
1) Il verbo Le categorie morfologiche del verbo (categorie grammaticali, paradigmi, coniugazioni, classi regolari, sottoregolari, irregolari, allomorfie ecc.) Il verbo = la parte del discorso (estremamente)
DettagliLATINE DISCO ET LUDO CORSO di AVVIAMENTO ALLA CONOSCENZA DELLA LINGUA E DELLA CULTURA LATINA PROGRAMMA
LATINE DISCO ET LUDO CORSO di AVVIAMENTO ALLA CONOSCENZA DELLA LINGUA E DELLA CULTURA LATINA PROGRAMMA 1^ Argomenti il latino che parliamo : - parole latine di uso quotidiano e modi di dire; -parole italiane
Dettagli6 Il mutamento fonetico
Sonia Cristofaro - Glottologia A - a.a 2008-9 1 6 Il mutamento fonetico 6.1 Alcune nozioni preliminari di fonetica e fonologia [Materiale di riferimento per questa parte: Canepari 1979: 12-34, 40-55, 118-23]
DettagliINDICE GENERALE Capitolo 1 - preliminari... 3 Capitolo 2 - Morfologia: preliminari... 12
INDICE GENERALE Capitolo 1 - Preliminari... 3 1. L alfabeto latino...3 2. La pronunzia del latino...4 3. Vocali e semivocali...5 4. Dittonghi...6 5. La dieresi...7 6. L apofonia...7 7. Consonanti...7 8.
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAJORANA Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI (TO) Codice fiscale 84511990016 Sezione Liceale E.Majorana Sezione Tecnico Economica Scientifico - Linguistico A.Marro Via Ada
DettagliLATINO A COLORI MATERIALI PER IL DOCENTE
Gian Biagio Conte LATINO A COLORI MATERIALI PER IL DOCENTE a cura di Laura Perrotta 2009 by Mondadori Education S.p.A., Milano Tutti i diritti riservati Progettazione e redazione Impaginazione Rilettura
DettagliIndice del volume MORFOLOGIA. unità 1 Alfabeto e fonetica. unità 2 Nozioni preliminari di morfologia
Indice del volume Notizia storica MORFOLOGIA unità 1 Alfabeto e fonetica XV 1 I fonemi 2 2 L alfabeto 2 3 I fonemi del latino 3 Vocali 3 Dittonghi 4 Consonanti 4 Semivocali (o semiconsonanti) 5 4 La pronuncia
Dettagli(IE. A, Ə, O >) GERM. A > AAT. A
IL VOCALISMO DAL GERMANICO ALL ANTICO ALTO-TEDESCO LE VOCALI BREVI (IE. A, Ə, O >) GERM. A > AAT. A ie. *agros, germ * akraz, got. akrs, an. akr, as. akkar, aat. ackar; ags. æcer 1 ; ie. *oktō(u), germ.
DettagliProf.ssa Paola Cotticelli - Linguistica storica - Mutamento fonetico
2. MUTAMENTO LINGUISTICO 2.1. Mutamento fonetico 2.1.1. Tipologia e processi Per esperienza si osserva che il sistema dei suoni di una lingua e soggetto a mutamenti, questi mutamenti fonetici sono così
DettagliVIII. Indice. Unità 2 La semantica 20
Presentazione Metodo e menti Struttura dell 0pera Percorso A Il lessico: parole, suoni, segni e significati Unità 1 Il lessico 2 2 1. Che cos è il lessico 3 2. La forma delle parole: il significante 3
DettagliLa flessione Particolarità : I casi Il numero UNITA 4 LA II DECLINAZIONE
LICEO SCIENTIFICO FEDERICO II di SVEVIA MELFI PROGRAMMA DI LATINO Svolto dalla classe I sez. AS Anno scolastico 2015 2016 Prof. Giovanna Paternoster GRAMMATICA UNITA 1 FONETICA, PRONUNCIA e ACCENTO La
DettagliAlda Baldaccini Patrizia Pugliese Maria Cristina Zanti IL MIO LIBRO DI ITALIANO
Alda Baldaccini Patrizia Pugliese Maria Cristina Zanti IL MIO LIBRO DI ITALIANO 1998 by G. B. Palumbo & C. Editore S.p.A. progetto grafico e coordinamento tecnico Federica Giovannini videoimpaginazione
DettagliINDICE PREFAZIONE. Capitolo 1 INFORMAZIONI DI BASE. Capitolo 2 STATO DETERMINATO E INDETERMINATO. Capitolo 3 I GENERI MASCHILE E FEMMINILE
INDICE PREFAZIONE XIII Capitolo 1 INFORMAZIONI DI BASE 1.1 Le lettere dell alfabeto e la loro traslitterazione 1 1.2 Le vocali 2 1.3 I segni ortografici 3 1.4 Il sostegno della hamza 4 1.5 Le caratteristiche
DettagliLA FONETICA. Lezione del 2 ottobre 2014
LA FONETICA Lezione del 2 ottobre 2014 La fonetica è la scienza che studia i suoni del linguaggio Va fatta una distinzione preliminare tra Foni= qualsiasi suono di una lingua. Fonemi (quelli che ci interessano
DettagliLa fonetica studia le unità di prima o seconda articolazione?
Proprietà dei codici verbali:andrè Martinet (Saint-Alban-des-Villards, 12 aprile 1908 Châtenay-Malabry, 16 luglio 1999) La fonetica studia le unità di prima o seconda articolazione? Doppia articolazione
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014
ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Classe: 1LC (IV Ginnasio) Disciplina: LATINO Docente: TONELLI NADIA Indirizzo: CLASSICO Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture Nozioni di fonetica Flocchini-Guidotti
DettagliAvviamento alla lingua alto tedesco antica
1 Filologia germanica AA 2016-2017 Lettere Moderne - Laurea Magistrale (CFU 12) Prof. D. Gottschall Avviamento alla lingua alto tedesco antica Elenco dei principali testi alto tedesco antichi secondo i
Dettagliche cosa sai fare Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua parlata 4 Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua scritta 5
Percorso 1 La fonortografia mappa del percorso 2 Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua parlata 4 Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua scritta 5 Come si parla e come si scrive
DettagliAUTOVERIFICA: (qui e di seguito si indicano le affermazioni esatte) 1b; 2b; 3a; 4b; 5b.
SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI DEL VOLUME CAPITOLO 1 AUTOVERIICA: (qui e di seguito si indicano le affermazioni esatte) 1b; 2b; 3a; 4b; 5b. ESERCIZIO 1: a 4; b 3; c 2; d 7; e 6; f 5; g 8; h 1. ESERCIZIO 2: a
DettagliAGGETTIVI DI SECONDA CLASSE A DUE E A UNA SOLA USCITA. AGGETTIVI IRREGOLARI AGGETTIVI A DUE USCITE
ETTII I SECO CLSSE UE E U SOL USCIT. ETTII IRREOLRI ETTII UE USCITE 1 Hanno il tema in preceduta da (Quelli in preceduta da e in preceduta da sono, sempre di seconda classe, ma a 3 uscite; vedi nero e
DettagliIIS Via Silvestri Liceo Scientifico Anno scolastico Classe I sez. D Prof. ssa Francesca Ferrari. Programma di Latino
IIS Via Silvestri Liceo Scientifico Anno scolastico 2014-2015 Classe I sez. D Prof. ssa Francesca Ferrari Programma di Latino Introduzione allo studio del Latino Riflessioni sulle motivazioni allo studio.
DettagliProgrammi di Fonetica Applicata
Programmi di Fonetica Applicata LIVELLO 1 Natura e produzione pratica del suono Percezione ed acustica Una prospettiva generale dei suoni inglesi Le cavità di Risonanza - L alfabeto e la trascrizione fonologica
DettagliLa tipologia e gli universali
La tipologia e gli universali La tipologia studia la variazione interlinguistica; la ricerca sugli universali si occupa di ciò che è comune a tutte le lingue, cioè delle proprietà rispetto alle quali non
DettagliProf.ssa Paola Cotticelli - dispensa glottologia aa
LE PRINCIPALI LEGGI FONETICHE DELL'INDOEUROPEO Legge di Grassmann Bibliografia: IG I/2, 112, N.E. Collinge, 1985: 47-61 Grassmann scoprì questo fenomeno che da lui prese il nome nel 1862 (KZ 12, 1863,
Dettagli4. I suoni linguistici
1) La fonetica Nel campo della produzione dei suoni è necessario anzitutto distinguere tra: suoni: si tratta di fatti fisici che hanno la capacità di produrre una moltitudine di forme e fenomeni linguistici
DettagliScritture sillabiche scritture alfabetiche
LA SCRITTURA I 1. Sistema di segni grafici (grafemi) che trasmette attraverso il canale visivo dei significati convenzionali. 2. La scrittura nasce molto dopo la comparsa del linguaggio verbale ( che ha
DettagliLa Morfologia. L aggettivo. Pag. 164 CLASSE II C
La Morfologia L aggettivo Pag. 164 CLASSE II C 2016-2017 L aggettivo - Definizione L aggettivo è la parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicarne qualità e caratteristiche. Gli aggettivi
DettagliDomande di preparazione di Glottologia. Prof.ssa Paola Cotticelli - aa
Domande di preparazione di Glottologia Prof.ssa Paola Cotticelli - aa. 2011-2012 STORIA E METODO Che cosa si intende per indoeuropeo? Quali sono le concezioni interpretative relative ad esso? Quando e
DettagliLa terza declinazione
La terza declinazione La terza declinazione è la più complessa del sistema nominale latino. A differenza della prima e della seconda, essa è atematica, cioè non presenta una vocale tematica di raccordo
DettagliIndice. Premessa. Segni grafici e caratteri utilizzati
Indice XI XII Premessa Segni grafici e caratteri utilizzati 1 Capitolo 1 I suoni della lingua ebraica 1 1. Le consonanti (le lettere) 4 2. I segni vocalici 5 a) Le vocali 6 i) Le vocali vere 6 ii) Lo scevà
DettagliL italiano regionale. Lezione del 13 novembre 2014
L italiano regionale Lezione del 13 novembre 2014 A proposito del dialetto tra i giovani, a p. 52 del libro di testo (Marcato) si legge: Il dialettalismo, in qualche caso, può non essere diretto nel senso
Dettagli5 L evoluzione delle lingue: livelli del mutamento linguistico
Sonia Cristofaro - Glottologia A - a.a 2014-15 1 5 L evoluzione delle lingue: livelli del mutamento linguistico [Materiali di riferimento per questa parte (solo in riferimento agli arrgomenti trattati):
DettagliESERCITAZIONE RIASSUNTIVA
ESERCITAZIONE RIASSUNTIVA (1) Quanti foni ci sono nelle seguenti parole? sciocco ieri sciame chiuso ciglio aglio occhio angelo agnello uovo 4, 4, 4, 5, 4, 3, 4, 6, 5, 4 (2) Trascrivere le parole dell esercizio
DettagliG. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio N O Z I O N I F O N D A M E N T A L I 3
G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio N O Z I O N I F O N D A M E N T A L I 3 Introduzione 2 L apparato fonatorio è in grado di produrre una quantità enorme di suoni Ma solo pochi fanno parte
Dettaglia. s CLASSE I B Insegnante A. Pruneddu Disciplina Latino
a. s. 2015-2016 CLASSE I B Insegnante A. Pruneddu Disciplina Latino PROGRAMMA SVOLTO Segni e suoni L alfabeto: confronto italiano - latino Vocali e dittonghi Come si legge il latino La quantità della penultima
DettagliLuca Serianni GRAMMATICA ITALIANA. Italiano comune e lingua letteraria. Con la collaborazione di. Alberto,Gastelvecchi. ni,;» ni.
Luca Serianni GRAMMATICA ITALIANA Italiano comune e lingua letteraria Con la collaborazione di Alberto,Gastelvecchi ni,;» ni [ TTj H UTET UNIVERSITÀ C INDICE Introduzione Trascrizioni fonematiche p. Ili»
Dettagli22 PAGINA 23 PAGINA. Laboratorio PAGINA
V AVVERTENZA PAGINA I 22 PAGINA 1 1 Il tema del presente e il tema verbale 3 2 Il lessico 12 3 Il futuro. Il futuro sigmatico dei temi in vocale e in dittongo 14 4 Il futuro sigmatico dei temi in consonante
DettagliW I L L I A M S H A K E S P E A R E G I U L I O C E S A R E. T r a g e d i a i n 5 a t t i
W I L L I A M S H A K E S P E A R E G I U L I O C E S A R E T r a g e d i a i n 5 a t t i T r a d u z i o n e e n o t e d i G o f f r e d o R a p o n i T i t o l o o r i g i n a l e : J U L I U S C A E
DettagliBrevi note di filologia romanza (per gli studenti del 1 Liceo Classico) Giuliano Cianfrocca 2014
* Brevi note di filologia romanza (per gli studenti del 1 Liceo Classico) 01 Concorrenza tra greco e latino L Impero romano, a partire dal I secolo d.c., si presenta come sostanzialmente bilingue, almeno
DettagliDOCENTE : TIZIANA COMINOTTO ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013
ISIS VINCENZO MANZINI PIANO DI LAVORO ANNUALE CLASSE : 1 A LL DISCIPLINA : LATINO DOCENTE : TIZIANA COMINOTTO ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 Situazione della classe. La classe 1^ALL è formata da 22 allievi,
DettagliFonologia e ortografia
Programma di lingua e letteratura italiana (grammatica) 2014/2015 Prof.ssa Maria Rosaria Aliberti Classe 1BT Fonologia e ortografia I suoni e i segni Come si scrivono e come si pronunciano le lettere Uso
Dettagli4 Fonetica e fonologia
Sonia Cristofaro - Glottologia A - a.a 2015-16 1 4 Fonetica e fonologia [Materiale di riferimento per questa parte: Per fonetica e fonologia in generale: Canepari 1979: 12-34, 40-55, 94-7, 118-23, 193-202
Dettagli4 Fonetica e fonologia
Sonia Cristofaro - Glottologia A/ Linguistica Generale A - a.a 2016-17 1 4 Fonetica e fonologia [Materiale di riferimento per questa parte: Per fonetica e fonologia in generale: Canepari 1979: 12-34, 40-55,
DettagliUniversità degli Studi Guglielmo Marconi
Alfabeto fonetico Fonetica. Parlato e scritto L alfabeto fonetico Si basa sulla corrispondenza tra grafema e fono: una sola lettera per un solo suono e, viceversa, un solo suono cui corrisponde una sola
DettagliIndice. Avere: indicativo presente. l ntrod uzione. Guida alla consultazione. Essere: indicativo presente.
H H H 3 H 3 H 14 H 16 H>> Xlii H H 2 H 2 H 3 H 8 11 H 13 Indice l ntrod uzione Guida alla consultazione. Elenco delle voci nelle sezioni XVIII xx Essere: indicativo presente. Essere: indicativo presente.
DettagliĪ Ĭ Ē Ĕ Ā Ă Ŏ Ō Ŭ Ū. MĂLUS cattivo MĀLUS melo PŌPULUS pioppo PŎPULUS popolo VĔNIT viene VĒNIT venne
Il sistema vocalico del latino classico comprendeva dieci fonemi vocalici; ciascuno dei cinque suoni vocalici, infatti, poteva essere distinto per lunghezza o brevità: Ī Ĭ Ē Ĕ Ā Ă Ŏ Ō Ŭ Ū La quantità vocalica
DettagliFacoltà di Studi Umanistici Cagliari Riallineamento Greco
Il sistema verbale greco Le coniugazioni sono due: -tematica o dei verbi in w in cui la desinenza si unisce al tema tramite vocale tematica; -atematica o dei verbi in mi in cui la desinenza si unisce al
DettagliLa Morfologia. L aggettivo
La Morfologia L aggettivo L aggettivo - Definizione L aggettivo è la parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicarne qualità e caratteristiche. Esso concorda in genere e numero con il
Dettagli1. I suoni dell italiano (e non solo) 1.1 Vocali. Italiano standard: sistema eptavocalico. [i] alta, anteriore, non arrotondata cani, libro, lingua
Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2011 / 2012 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. I suoni dell italiano (e non solo) 1.1 Vocali
DettagliI suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole. Giulio Geymonat website: www.sanscrito.it
I suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole Giulio Geymonat website: www.sanscrito.it i www.sanscrito.it I suoni del sanscrito: trascrizione e pronuncia ii Indice 1 La trascrizione
DettagliLa struttura della sillaba. Sequenze di suoni possibili in italiano. 1
La struttura della sillaba. Sequenze di suoni possibili in italiano. 1 La sillaba è un unità della lingua maggiore del fonema (cioè si compone o da un fonema o da più fonemi), ma non è un morfema, in quanto
DettagliPROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE 2010/2011
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE LEON BATTISTA ALBERTI Via A. Pillon n. 4-35031 ABANO T. (PD) Tel. 049 812424 - Fax 049 810554 Distretto 45 - PD Ovest PDIS017007-Cod. fiscale 80016340285 sito web: www.lbalberti.it;
Dettaglia. s CLASSE: 1A Insegnante: Daniela Saracco Disciplina: Latino
a. s. 2015-2016 CLASSE: 1A Insegnante: Daniela Saracco Disciplina: Latino PROGRAMMA SVOLTO Testi adottati: Nicola Flocchini, Piera Guidotti Bacci, Marco Moscio Testi consigliati Nicola Flocchini, Piera
Dettagli4) Con la fine dell Impero romano (476 d.c.) il latino fu sostituito dalle lingue romanze negli atti ufficiali e nel parlato.
1) La differenza tra documento e monumento sta nel fatto che: a) i documenti sono cartacei, i monumenti lapidei b) il documento è una scrittura non fatta per durare, il monumento sì c) il documento è personale,
DettagliRagazzini: nome comune di persona, maschile, plurale, alterato, diminutivo, concreto.
ESERCIZIO N. 2. ANALISI GRAMMATICALE SVOLTA 1) I ragazzini giocano spesso a palla nei cortili condominiali. I: articolo determinativo, maschile, plurale. Ragazzini: nome comune di persona, maschile, plurale,
DettagliHEGYI ÁGOTA L ITALIANO REGIONALE
HEGYI ÁGOTA L ITALIANO REGIONALE Un luogo comune sul piano lessicale caratterizza benissimo la situazione linguistica: l italiano non è monolitico; la stessa frutta (verde di fuori e rossa dentro) è chiamata
DettagliLinguistica antropologica cod a.a. 2014/2015 Ada Valentini Mat. 3. La fonologia. A. Fonologia segmentale
Linguistica antropologica cod. 13151- a.a. 2014/2015 Mat. 3 La fonologia A. Fonologia segmentale (1) Fonologia: si occupa dei suoni usati sistematicamente nelle l. naturali, ne studia l organizzazione
DettagliPugliese e salentino: alcuni fenomeni fonologici
ugliese e salentino: alcuni fenomeni fonologici Stefano Canalis 0. Introduzione Benché concepiti per lo studio di fenomeni sintattici, i questionari ASIt si prestano anche all esame di fatti fonologici,
Dettagliinalterata dall antico al medio inglese. Solo æ > a ags cræft > ingl. med. craft y [u metafonizzata: /y/] > i ags brycge > ingl. med. brigge.
Great Vowel Shift Cenni essenziali Riepilogo del sistema delle vocali nello sviluppo dell inglese medio La maggior parte delle vocali brevi toniche passa inalterata dall antico al medio inglese. Solo æ
DettagliIntroduzione. L idea che le diverse lingue derivino tutte da un unica lingua originaria è molto antica
Introduzione L idea che le diverse lingue derivino tutte da un unica lingua originaria è molto antica Il mito di Babele (Genesi, 11): la lingua primitiva dell umanità sarebbe stata una sola, l ebraico
DettagliALFABETO NEOEBRAICO. Dario Giansanti
ALFABETO NEOEBRAICO LA LINGUA Dario Giansanti È assai strano il destino della lingua ebraica: dopo la Diaspora, gli Ebrei sparsi per il mondo avevano cominciato a utilizzare le parlate locali, servendosi
DettagliPROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia
PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO Docenti Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto Insegnamento LINGUISTICA GENERALE Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia 1.1. Alfabeti e corrispondenza biunivoca;
DettagliIL CONSONANTISMO INDOEUROPEO NEL GERMANICO
IL CONSONANTISMO INDOEUROPEO NEL GERMANICO Per l ie. si ricostruiscono le seguenti serie consonantiche: occlusive occlusive occlusive sonore sorde sonore aspirate Labiale p b b h Dentale t d d h Velare
Dettagli5 L evoluzione delle lingue: tipi di mutamento linguistico
Sonia Cristofaro - Glottologia - a.a 2010-11 1 5 L evoluzione delle lingue: tipi di mutamento linguistico [Materiali di riferimento per questa parte: Per il mutamento linguistico in generale: Lazzeroni
DettagliEvoluzione del consonantismo germanico in aat.
Evoluzione del consonantismo germanico in aat. 1. Die zweite oder (Alt-)Hochdeutsche LV La seconda mutazione consonantica (o mutazione consonantica aat.) è, nell ambito del consonantismo, il fenomeno più
DettagliNome. Articolo. Aggettivo. Variabili. Pronome. Parti del discorso. Verbo. Avverbio. Preposizione. Invariabili. Congiunzione.
Nome Articolo Variabili Aggettivo Pronome Parti del discorso Verbo Avverbio Invariabili Preposizione Congiunzione Interiezione IL VERBO (dal latino verbum = parola) Parte variabile del discorso Esprime
DettagliLinguistica Generale prof. dr. Giorgio Francesco Arcodia MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO
Linguistica Generale prof. dr. Giorgio Francesco Arcodia MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO 1) Definire ed illustrare con esempi la nozione di ricorsività : 2) Identificare e descrivere i morfemi contenuti
Dettagli5.2. Foni e fonemi. Due foni che hanno valore distintivo sono detti fonemi
5.2. Foni e fonemi Due foni che hanno valore distintivo sono detti fonemi Un fonema non «ha» significato in sé, ma contribuisce a differenziare dei significati Un fonema è un segmento fonico che: ha funzione
DettagliSviluppo del linguaggio MG Baglietto
Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Neuropsichiatria Infantile Istituto G. Gaslini Genova Componenti del Linguaggio 1) Componente fonologica: uso dei suoni, delle vocali e delle consonanti La FONOLOGIA
Dettagli