C O M U N E D I A C I B O N A C C O R S I PROVINCIA DI CATANIA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONTO CONSUNTIVO RELATIVO ALL'ESERCIZIO FINANZIARIO 2013
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1 C O M U N E D I A C I B O N A C C O R S I PROVINCIA DI CATANIA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONTO CONSUNTIVO RELATIVO ALL'ESERCIZIO FINANZIARIO 2013
2 Introduzione RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONTO CONSUNTIVO RELATIVO ALL'ESERCIZIO FINANZIARIO 2013 La relazione al rendiconto di gestione è prevista dal comma 6 dell art. 151 del T.U.E.L. che, nello stabilire i principi generali in materia di contabilità, impone agli Enti locali un processo che si avvia con la programmazione, prosegue con la gestione e si conclude con la fase della rendicontazione che deve permettere la verifica del raggiungimento degli obiettivi, della realizzazione dei programmi e del rispetto degli equilibri economici e finanziari. Segue poi, così come previsto dall art. 231 del T.U.E.L., un analisi dei criteri di valutazioni del patrimonio, delle componenti economiche e degli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni, motivando le cause che li hanno determinati. Nell ambito del processo di rendicontazione, devono essere evidenziati i risultati di gestione, sia sotto l aspetto finanziario che sotto l aspetto economico-patrimoniale ed a tal fine viene richiesta l approvazione da parte dell organo consiliare entro il 30 aprile 1 del documento contabile del rendiconto di gestione, contenente il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio. Il conto del bilancio espone i risultati della gestione finanziaria e, in tale ambito, si inserisce la relazione al rendiconto di gestione che deve, rispetto ai documenti obbligatori previsti, dare informazioni integrative, esplicative e complementari, al fine di rendere maggiormente comprensibile il rendiconto. Per la stesura della relazione il legislatore non ha previsto uno schema tipico, ma ha solo stabilito nell art. 231 del T.U.E.L che deve esprimere valutazioni di efficacia dell'azione condotta, sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti, evidenziare i criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti economiche ed analizzare, gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni, motivando le cause che li hanno determinati. Nella stesura della presente relazione si è cercato di seguire quindi le indicazioni contenute nel Principio contabile n. 3 - Il rendiconto degli Enti locali approvato dall Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti locali nella seduta del 15 gennaio 2004, nel quale viene proposta una struttura di relazione con tre sezioni: 1) la sezione dell identità dell Ente locale; 2) la sezione tecnica della gestione; 3) la sezione dell Ente ed andamento della gestione. La presente relazione è quindi redatta per soddisfare il precetto legislativo, per fornire dati di ragguaglio e per consentire un idonea valutazione della realizzazione delle previsioni di Bilancio. L amministrazione ha continuato la propria azione politico-amministrativa sul solco di quanto avviato nei vari anni precedenti, e pur tra enormi difficoltà dovute sia ai notevoli tagli nei trasferimenti statali e soprattutto regionali, sia all ingresso nel c.d. patto di stabilità, è riuscita a chiudere la gestione finanziaria 2013 con un dignitoso risultato di amministrazione, come si potrà evincere dai risultati contabili. 1 Termine modificato dal D.L. 16/2014 convertivo legge 68/
3 SEZIONE 1 DELL IDENTITÀ DELL ENTE LOCALE 3
4 Questa sezione viene strutturata nei seguenti capitoli: il profilo istituzionale; lo scenario; il disegno strategico; le politiche gestionali; le politiche fiscali; l assetto organizzativo; le partecipazioni dell Ente; le convenzioni con Enti. 4
5 1.1 - IL PROFILO ISTITUZIONALE In questo capitolo si dà una breve descrizione del ruolo attribuito all Ente da norme legislative, statuto e regolamenti interni e della struttura politico-amministrativa. L Ente locale secondo quanto previsto dalla Costituzione è un Ente dotato di una propria autonomia, che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo. LE FUNZIONI DELL ENTE Le competenze dell Ente sono definite dalla legge nazionali o regionali che stabiliscono funzioni proprie o delegate. Spettano, in particolare, all Ente locale le funzioni relative ai seguenti settori: Servizi alla persona ed alla collettività Sviluppo economico e turistico del territorio Gestione del territorio ed urbanistica GLI ORGANI ISTITUZIONALI Sono organi di governo del comune il Consiglio, la Giunta, il Sindaco. Il Consiglio è l organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo dell Ente ed ha competenza limitatamente agli atti fondamentali previsti dal vigente ordinamento regionale degli EE. LL.; La Giunta è l organo esecutivo dell Ente ed è composta da 4 Assessori e dal Sindaco in base a quanto previsto dalla legge e dallo statuto dell Ente. Il Sindaco esercita le funzioni che gli sono attribuite dalla legge nonché dallo statuto e dai regolamenti dell Ente ; ai sensi del vigente ordinamento regionale degli EE. LL. ha competenza residuale rispetto agli altri organi di governo. LO STATUTO ED I REGOLAMENTI INTERNI Lo statuto dell Ente attualmente in vigore è stato approvato il 26/07/2005 con delibera consiliare n. 24 e successive modifiche e integrazioni. La potestà regolamentare si esprime nei provvedimenti generali adottati dal consiglio comunale, ad oggi vigenti LO SCENARIO Nel presente capitolo si illustra sinteticamente il contesto sociale ed economico del territorio in cui opera l Ente, fornendo dati relativi alla popolazione, al territorio e all economia insediata. POPOLAZIONE La popolazione totale residente nell ambito territoriale dell Ente al 31/12/2013 ammonta a n La distribuzione maschi e femmine è la seguente maschi 1645 e femmine TERRITORIO Il territorio di competenza dell Ente ha una superficie di 1,70 Kmq. L espansione edilizia da sempre è stata caratterizzata da una tipologia di abitazioni singole e negli anni si è determinata la nascita di alcune nuove aree abitative nonché la necessità di inserire nuovi nuclei familiari nel tessuto sociale così composto. Per questi motivi è stata avviata da tempo la revisione del Piano Regolatore Generale con la previsione di una Variante che sta per essere portata a conclusione e che riguarda in particolare il cd. Quartiere Bottazzi. 5
6 1.3 IL DISEGNO STRATEGICO Il disegno strategico complessivo è contenuto all interno del programma amministrativo, suddiviso in cinque macro aree, presentato agli elettori in occasione delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012 e dagli stessi votato a larga maggioranza LE POLITICHE GESTIONALI Partendo dal programma amministrativo del nonché dai vari documenti di programmazione che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni l amministrazione ha individuato le proprie politiche gestionali che attraverso una sana gestione economica hanno permesso di garantire i servizi resi ai cittadini e di migliorare le infrastrutture ed in generale l ambiente. Le politiche gestionali già intraprese negli anni scorsi ma affinati nel tempo sono le seguenti : PATRIMONIO: nell ottica del programma amministrativo gli immobili disponibili di proprietà comunale sono stati,ormai da diversi anni, locati creando un notevole introito GESTIONE DELL INDEBITAMENTO: è stato evitato l utilizzo di onerose anticipazioni di cassa con la tesoreria comunale anche in presenza di vistosi ritardi dei trasferimenti regionali ed è stato fatto un uso oculato dei mutui. GESTIONE DEI SERVIZI: sono stati mantenuti tutti i servizi che hanno un forte contenuto di aggregazione sociale e che permettono a fasce di popolazione disagiate di poter svolgere quelle attività che migliorano lo stato psico-fisico e la qualità della vita in generale. L attività lavorativa resa attraverso il servizio civico, poi, ha rappresentato un efficace anche se temporaneo sollievo alla piaga della disoccupazione. GESTIONE DELL AMBIENTE: continua ad essere data grande attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti la quale, anche con misure di premialità per i cittadini virtuosi, con un sistema ormai ampiamente collaudato, ha raggiunto una percentuale del 58%. Nell ottica del rispetto ambientale sono stati adottati e già approvati dalla Regione Siciliana il Regolamento di Bioarchitettura ed alcune modifiche alla Norme di attuazione al nostro P.R.G. Inoltre, è stata già approvata dalla Regione Siciliana la procedura di VAS provvisoria, nell ambito del progetto di Variante relativo al Quartiere Bottazzi e si è in attesa di completarne la versione definitiva LE POLITICHE FISCALI La politica fiscale portata avanti negli anni ha permesso un grande recupero dell evasione e questo ha consentito il contenimento delle aliquote di imposta soprattutto in un periodo di Crisi economica e sociale come quello attuale. Nell esercizio finanziario 2013,tuttavia, dati i notevoli tagli alle entrate correnti, si è reso necessario intervenire sull addizionale all Irpef con un aumento dello 0,2 e sull IMU seconde case con un aumento di uno 0,14. In compenso, in seguito all attivazione a fine anno 2012 dell impianto fotovoltaico nel nostro cimitero comunale, è stata soppressa la tassa sulle lampade votive. 6
7 1.6 L ASSETTO ORGANIZZATIVO In questo capitolo viene descritta l organizzazione complessiva dell Ente e la sua struttura organizzativa compreso il sistema informativo integrato comunale. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA L organigramma dell Amministrazione Comunale prevede cinque aree alle dirette dipendenze del segretario, secondo la struttura che di seguito si riporta. 7
8 IL SISTEMA INFORMATICO E INFORMATIVO Con le ultime due relazioni si è posto il punto sui lavori svolti dal CED per migrare la macchina amministrativa da un vecchio modello basato su sistemi cartacei ad uno totalmente digitale. Nella fattispecie si è realizzata l ossatura per poter portare gli uffici ad una maggiore efficienza e creare la base su cui poter poggiare tutti quei servizi rivolti alla cittadinanza. Durante l anno 2012 è stata conclusa l attività di ammodernamento della rete LAN del plesso municipale con le conclusioni dei lavori relativi al 2 piano del palazzo municipale. E stato proseguito il progetto mettiamoci la faccia ed è stato implementato il servizio di informazione ai cittadini sia tramite lo schermo LCD installato sulla facciata del Comune sia tramite il servizio Comune in Tasca. L attivazione del punto wifi free copre tutta l aria di Piazza della Regione sino alla Villa comunale e ad oggi è stato fruito da n utenti registrati. 8
9 SEZIONE 2 TECNICA DELLA GESTIONE 9
10 In questa sezione si trovano i dati fondamentali per valutare l aderenza delle previsioni ai dati consuntivi ( vedi successiva tabella riepilogativa pag.10) La gestione dell'esercizio Finanziario 2013 si è chiusa con le seguenti risultanze finali, documentate dal Tesoriere ( Credito Siciliano), dando atto che nel Conto Consuntivo sono stati inseriti i dati scaturiti dalle operazioni di verifica contabile di riaccertamento dei residui attivi e passivi eseguiti dal servizio finanziario,viste le determine delle varie aree, in conformità a quanto previsto dall'art.228, commi due e tre del t.u. n.267/00, dei quali si è preso atto con delibera di G.M n. del /06/2014 QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE FINANZIARIA RESIDUI COMPETENZA TOTALE FONDO CASSA 0 AL RISCOSSIONI , , ,77 PAGAMENTI , , ,77 FONDO DI CASSA AL RESIDUI ATTIVI , , ,43 RESIDUI PASSIVI , , ,05 AVANZO DI AMM.NE AL ,38 Il risultato positivo complessivo dell Ente nel 2013, è dovuto principalmente a: - Avanzo al 31/12/2012 pari ad ,85 non applicato nel corso del Risparmi dovuti ai fini del rispetto dell obiettivo del patto di stabilità per l anno Quota avanzo vincolato: ,00 per residui attivi 2013 tarsu non incassati ,97 per residui canoni di locazione di dubbia esigibilità; ,83 per fondo svalutazione crediti art.6 c.17 D.L. 95/2012; totale ,80 10
11 PATTO DI STABILITA L anno 2013 è stato l anno d ingresso nel patto di stabilità, l obiettivo pari ad ,00 È stato abbattuto ad ,00 grazie ad ,00 di diminuzione per patto verticale regionale a fronte del quale sono stati pagati in c/ capitale residui e competenza ,64 al netto delle somme per investimenti da comunità europea e spazi statali D.L.35/
12 Il raffronto dei dati di Bilancio al momento della previsione definitiva ed al momento del Consuntivo per la gestione della competenza offre il seguente quadro: ENTRATE TITOLO OGGETTO PREVISIONI ACCERTAMENTI DEFINITIVE DEFINITIVI Avanzo di amm.2012 applicato 0 I E. TRIBUTARIE , ,96 II E. DA CONTR.E TRASF. STATO E ALTRI ENTI , ,33 III E. EXTRATRIBUTARIE , ,38 IV V E. DERIVANTI DA ALIENA ZIONI E AMMORT. E. PER ACCENSIONE DI PRESTITI , , , ,11 SPESA VI E. PER PARTITE DI GIRO , ,17 TOTALE , ,27 TITOLO OGGETTO PREVISIONI DEFINITIVE IMPEGNI DEFINITIVI I S.CORRENTI , ,63 II S.IN CONTO CAPITALE , ,35 III S.PER RIMBORSO PRESTITI , ,81 IV S.PER PARTITE DI GIRO , ,17 TOTALE , ,96 12
13 GESTIONE COMPETENZA ANNO 2013: MINORI SPESE IMPEGNATE RISPETTO ALLE PREVISIONI DEFINITIVE DI BILANCIO Tit. I Spese correnti ,00 Tit. II - Spese in conto capitale ,40 Di seguito vengono elencati i servizi più rilevanti e la relativa spesa pro-capite: A) RACCOLTA RIFIUTI SOLIDI URBANI: Come convenzione delibera G.M. 71 del 15/12/2004 e successiva modifica delibera G.M. 22 del 26/03/2008 gestita tramite società d ambito Aci Ambiente S.p.A. in liquidazione fino al 30/09/2013. ENTRATA SPESA Ruolo ,00 Spese varie dirette ,47 compresi gli automezzi acquisti Spese per personale ,80 Somme trasferite ad ,00 Aciambiente Spese varie dirette per ,56 servizi Imposte 8.385,63 TOTALE TOTALE ,46 13
14 Percentuale copertura costo Costo per abitante = 137,78 Il servizio è affidato all Aciambiente S.P.A. società in liquidazione fino al 30/09/2013. B) ORGANI ISTITUZIONALI Nel corso dell esercizio 2013 la Giunta ha adottato n. 91 deliberazioni, e il Consiglio Comunale n.41. SPESE Indennità di carica agli amministratori ,00 TOTALE ,00 Costo per abitante = 20,64 COSTO PER ABITANTE C) SEGRETERIA ED AMMINISTRAZIONE GENERALE In questo servizio si considerano le spese sostenute per il segretario comunale detratte le somme trasferite dal comune di Zafferana Etnea derivanti dalla convenzione di segreteria fino al 30/09/2013 e per tutto il personale della segreteria. TOTALE ,91 Costo per abitante 60,45 C) SERVIZIO ANAGRAFE E STATO CIVILE TOTALE ,65 Costo per abitante 19,29 E) SERVIZI TECNICI 14
15 TOTALE ,75 Costo per abitante 40,92 F) SERVIZIO RAGIONERIA-TRIBUTI TOTALE ,00 Costo per abitante 33,77 G) POLIZIA LOCALE TOTALE ,56 Costo per abitante 43,70 H) SCUOLA MATERNA STATALE E SCUOLA ELEMENTARE E SCUOLA MEDIA TOTALE ,87 Alunni iscritti alla scuola materna n. 72 Alunni iscritti alla scuola elementare n. 236 Alunni scuola media n. 72 TOTALE ALUNNI 380 Costo per abitante 34,99 Costo ,87: 380 alunni = 34,99 COSTO PER ALUNNO I) TRASPORTO SCOLASTICO ALUNNI 15
16 Il servizio di trasporto scolastico è stato gestito affidando il servizio ad una ditta esterna, dato che l autista scuolabus è in pensione dal 31/12/2007, il costo complessivo ammonta a ,90 Alunni trasportati n. 77 Spesa per alunno = 256,10 L) CULTURA Totale ,36 Costo per abitante = 3,29 M) SETTORE RICREATIVO E SPORTIVO Somme a carico dell Ente ,85 Di cui trasferite da APT Totale ,85 Costo per abitante = 5,88 N) ILLUMINAZIONE PUBBLICA TOTALE ,69 Costo per abitante 24,78 Si ricorda, che i servizi sopraelencati non sono compresi tra i servizi a domanda individuale o i tra servizi c.d. produttivi per i quali specifiche norme di legge prevedono determinati rapporti tra costi e proventi. Si tratta, invece, di servizi istituzionali, in buona parte obbligatori per legge. Il rapporto tra entrate e spese viene evidenziato a meri fini statistici, al fine di consentire la migliore comprensione dei costi che incidono in maniera significativa sul bilancio del nostro ente. 16
17 O) INTERESSI PASSIVI E RIMBORSO QUOTE CAPITALE MUTUI La volontà di non contrarre mutui, anche se in linea tecnica ciò sarebbe possibile, riduce la rigidità del bilancio derivante dal pagamento delle rate. Causale CC.DD.PP Quote interessi Totale interessi ,22 Totale quote capitale ,70 Totale generale spese ,92 Il totale degli interessi sui mutui, pari a ,22 corrisponde 0,81% della spesa corrente; il totale generale (interessi + quote capitale) corrisponde al 6,57 % della spesa corrente. P) INTERVENTI SOCIALI: TOTALE ,83 Costo per abitante 71,24 ACQUISTO DI BENI E PRESTAZIONE DI SERVIZI Le spese correnti relative all'acquisto di beni sono state contenute nella misura strettamente necessaria al funzionamento degli uffici e dei servizi gestiti 17
18 ACQUISTO DI BENI E PRESTAZIONE DI SERVIZI IL riscontro delle spese per servizi si può avere le apposite tabelle riassuntive del conto di bilancio in relazione alle varie funzioni e ai diversi servizi dove la voce acquisto di beni è data separata dalle spese per prestazioni di servizi. 18
19 SEZIONE 3 DELL ENTE E DELL ANDAMENTO DELLA GESTIONE CONSIDERAZIONI FINALI Prima di concludere questa relazione, si vogliono fornire alcuni parametri numerici che sintetizzano le descrizioni precedenti, fornendo delle indicazioni significative sull attività amministrativa e finanziaria dell ente, prendendo in esame alcuni indicatori che si ritengono particolarmente rilevanti. In particolare, si evidenzieranno i seguenti indicatori finanziari: SCOSTAMENTO DALLE PREVISIONI DEFINITIVE Dall esame dello scostamento dei dati del conto consuntivo rispetto alle previsioni definitive di bilancio si coglie l esattezza o meno delle previsioni di bilancio, e si verifica se queste ultime sono state stimate in maniera corretta, o contenessero invece degli errori in quanto sovra stimate, mettendo quindi a rischio l equilibrio di bilancio in corso d anno. Questo raffronto sarà compiuto distinguendo tra le entrate correnti e le entrate in conto capitale: ACCERTAMENTO TITOLI I, II, III (entrate correnti) ,67 PREVISIONE DEFINITIVA ,30 19
20 Lo scostamento tra previsione e accertato è comunque coerente con l ottica dell equilibrio generale del bilancio ACCERTAMENTO TITOLI IV E V (entrate in conto capitale) ,00 PREVISIONE DEFINITIVA ,32 INDICATORI MACROECONOMICI Alcuni indicatori macroeconomici sono particolarmente significativi e possono fornire delle indicazioni sia per analizzare il lavoro svolto, sia per guidare le scelte per il futuro Struttura delle entrate Esame dell incidenza delle entrate proprie, in rapporto alle entrate totali: ENTRATE TRIBUTARIE + ENTRATE EXTRATRIBUTARIE , X 100 = ENTRATE CORRENTI TOTALI ,67 Anno ,47 % Anno ,59 % Anno ,66% 20
21 Per contro, l indicatore opposto, e cioè quello relativo al grado di dipendenza erariale, registra la dipendenza dai trasferimenti statali e regionali. TRASFERIMENTI CORRENTI , X 100 = 42,47% ENTRATE CORRENTI TOTALI ,67 PRESSIONE TRIBUTARIA PRO CAPITE entrate tributarie ,38: 3430= 62,01 pro-capite TRASFERIMENTI ERARIALI PRO CAPITE trasferimenti correnti ,33:3430= 329,86 pro-capite Si ritiene inoltre di avere usato tutta la parsimonia dovuta nelle spese e che queste sono state effettuate in conformità alle vigenti disposizioni, come risulta dagli atti e dai documenti annessi ai mandati di pagamento. a) i dati della gestione finanziaria relativa all'esercizio 2013, dimostrano il pieno rispetto degli equilibri di bilancio e il rispetto del patto di stabilità, così come certificato al Ministero dell Interno; b) l'esercizio Finanziario stesso si è concluso con un Avanzo di Amministrazione complessivo di ,98 derivante da avanzo al 31/12/2012 pari ad ,85 non applicato nel corso del 2013 e risparmi imposti al fini del rispetto dell obiettivo del patto di stabilità per l anno Quota avanzo vincolato: ,00 per residui attivi 2013 tarsu non incassati ,97 per residui canoni di locazione di dubbia esigibilità; 7.484,83 per fondo svalutazione crediti art.6 c.17 D.L. 95/2012; totale ,80 c) non sono stati riscontrati debiti fuori bilancio; 21
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