SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ

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1 SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi azione volta al perseguimento di obiettivi di significativo sviluppo innovativo, sia degli interventi abituali e ordinari, sia di nuovi interventi che assumono caratteristiche di progetti temporalmente definiti. Per servizio si intende un unità organizzativa con l individuazione di una sede, con personale dedicato e un target di utenza definito. Per intervento si intende qualsiasi azione volta al perseguimento di obiettivi di mantenimento, miglioramento o implementazione dello stato di fatto degli interventi ordinari PROGETTO X SERVIZIO INTERVENTO Num. progressivo: 9 Titolo del progetto/servizio/intervento: Revisione modalità di sostegno alle famiglie di caregiver Non più soli: assistere senza paura Descrizione sintetica: Le famiglie a fronte del decadimento psicofisico dell anziano si trovano ad affrontare difficoltà che spesso devono gestire in solitudine. L esperienza dell assegno di cura ha permesso ai servizi di conoscere queste famiglie e di sperimentare un modello di lavoro integrato e di mettere a punto il contratto tra servizi e famiglie. D altra parte queste famiglie sono spesso sole nel reperire e gestire le risorse necessarie al programma assistenziale e il procedimento amministrativo messo in campo per l erogazione del contributo economico è poco flessibile per rispondere a bisogni differenziati. Con il presente progetto ( che si svilupperà in parallelo alla gestione corrente dell assegno di cura, che continuerà con le regole in vigore e ciò in attesa sia di nuove linee guida regionali, che dell esito delle azioni di sistema sottonominate) si vuole rendere più appropriato l intervento per famiglie già conosciute. In particolare l obiettivo è quello di far sì che i caregiver si sentano meglio inseriti e sostenuti dentro una rete di servizi istituzionali e informali, che con il 1 piano di zona si vuole andare a migliorare e sviluppare (vedi progetto fragili e progetto per non autosufficienti). Ciò, da una parte sviluppando, fin dal 2006, una funzione di sostegno-consulenza professionale e promuovendo l auto-aiuto e, dall altra, collegandosi con i due progetti-azioni di sistema ( procedure per la presa in carico e budget di cura) andando a sperimentare, nel 2007, le nuove regole e i nuovi approcci. 1

2 Indicare a quale AREA D INTERVENTO, prevista nell obiettivo 3 delle linee guida, fa riferimento il progetto/servizio/intervento Minori e famiglia Anziani X Disabili Dipendenze e salute mentale Disagio e marginalità sociale Altro Indicare i DESTINATARI a cui è diretto il progetto/servizio/intervento: Tipologia: famiglie con anziani ultrasettantacinquenni che sono già state valutate idonee per l assegno di cura nell anno 2005 Numero ca 250 Caratteristiche del progetto/servizio/intervento: Promozione Prevenzione Cura X Tutela X Inclusione sociale Tipologia del progetto/servizio/intervento: Mantenimento Implementazione Nuovo X 2

3 Altro (specificare):.. Settore di integrazione delle politiche Sociosanitario X Socioeducativo X Casa Lavoro Altro (Specificare) 3

4 Soggetti coinvolti nella progettazione Indicare i soggetti pubblici e privati che sono stati coinvolti nella progettazione del progetto/servizio/intervento Soggetti: Numero Ente gestore di Ambito Socio-Assistenziale 1 Comune di Trieste 1 Provincia Azienda per i servizi sanitari n.1 ( D.1,2,4), Scuola 1 Ministero della Giustizia Questura / Prefettura Ufficio Tutore minori Altri enti pubblici (descrivere) Istituzioni religiose Cooperazione sociale: La Quercia Associazioni di volontariato sociale: Associazioni sportive culturali: Uisp, ACLI-sportello ass. familiari Genitori/famiglie Privati (liberi professionisti, consulenti, istituti, ecc.) Altro privato: Uneba Televita Area territoriale d intervento: Descrivere: territorio di competenza del Comune di Trieste 4

5 OBIETTIVI : Esplicitare gli obiettivi perseguiti con il progetto/servizio/intervento N. Descrizione obiettivo: obiettivo: 1 Far si che le famiglie con anziani non autosufficienti abbiano il supporto tecnico professionale ed emotivo adeguato, a partire dai casi già conosciuti nel 2005; 2 Definire nuove modalità di sostegno economico e/o di servizi attraverso il collegamento ai due progetti-azioni di sistema, inerenti, rispettivamente, le procedure per la presa in carico e il budget di cura. AZIONI: Descrizione delle azioni da intraprendere per la realizzazione degli obiettivi di cui sopra: N. obiettivo : Descrizione azioni: Ricerca di altri partners da coinvolgere nel progetto, in particolare associazioni delle famiglie, associazioni al cui interno ci sono gruppi di auto/mutuo aiuto, soggetti che si occupano di collocamento, formazione e mediazione domanda offerta per assistenti familiari (2006) Strutturazione in ogni U.O.T./Distretto di almeno un gruppo di auto/mutuo aiuto, partendo dall analisi delle esperienze già in essere ( 2006) Attivazione di 4 gruppi, con 2 incontri mese cad di ca 2 ore con un conduttore AS o IP Soggetti esecutori COMUNE.1 COM COM Modalità di affidamento incarico ai soggetti esecutori Costo presunto 2 responsabili di cui 1 COM e 1 per 6 ore cad 2 incontri di 3 ore cad da parte del gruppo professionale composto da: -4 operatori UOT -4operatoriDistretto -1 Coord. Com 4 ore mese di operatore per gruppo per 4 gruppi per 18 mesi= 288 5

6 1.4 (da luglio 2006-tutto 2007) Verifiche trimestrali del funzionamento dei gruppi COM ore, di cui: -144ore operatori COM/UOT -144ore operatori /Distretti -6 incontri di 3 ore =18 complessive da parte di -4 operatori COM/UOT -4 operatori /distretti Messa in rete delle COMUNE associazioni che utilizzano questa modalità di aiuto per ampliare l offerta verso le famiglie (2 semestre 2006) Ricognizione dei 2 soggetti del soggetti che si terzo settore, occupano di facenti parte del collocamento, paternariato, con formazione, il contributo della mediazione, ricerca Provincia delle assistenti familiari e promuovere l informazione verso le famiglie (2006) Avvio di interventi di COM sostegno e consulenza professionale verso le famiglie e le figure assistenziali di cui le stesse si avvalgono, da parte di uno dei due professionisti coinvolti nella presa in carico -1 ora al mese per ca 250 caregivers già fruitori di assegno di cura nel ( ) Sperimentazione e implementazione ( con Comune PAI che definiscano gli 2 incontri di 3 ore cad=6 ore da pare di: - 1 coord. COM -1 responsabile 2 operatori per ca 30 ore cad= 60 ore 12 ore nell arco di un anno per 250 fam. = ore, di cui AS IP 36 ore anno per 250 famiglie = ore, di cui: 6

7 2. 2 obiettivi per i quali vengono chiesti i contributi economici) dei nuovi approcci alla presa in carico, così come del budget di cura, di cui agli esiti dei progetti azioni di sistema casi stimati, per 3 ore mese per fam. ( 2007 ) messa a punto di procedure amministrative che permettano di erogare il contributo economico suddividendo un budget per U.O.T. in tempi brevi (1 mese dalla valutazione) (1 semestre 2007) Comune AS IP -2 incontri di 3 ore cad da parte di un gruppo composto da: COM 1 dirigenti 1 funzionario 1 Coord. -1 dirigente -1 funzinario 2.3 sperimentazione della nuova procedura (2 semestre 2007) COM -attività istruttoria e atti COM = 18 ore -attività amministrativa = 12 ore per UOT = 48 ore mese per 6 mesi= 288 ore Tempi di realizzazione del progetto/servizio/intervento: num. mesi 22 mesi data inizio: marzo 2006 data conclusione: dicembre

8 INDICATORI Indicatori di input Indicatori di percorso N incontri gruppo guida rispetto agli incontri previsti N partecipanti agli incontri rispetto al n componenti il gruppo guida N incontri gruppi operativi rapportati alle azioni rispetto a quelli previsti e ridefiniti in fase di programmazione operativa. Indicatori di risultato 2006 il 50% delle famiglie coinvolte per l assegno di cura nel 2005 sono inserite nei gruppi di auto/mutuo istituiti nelle U.O.T./ Distretti o in altri esistenti sul territorio; famiglie hanno un progetto personalizzato e hanno a disposizione il contributo economico necessario al raggiungimento degli obiettivi identificati nel PAI Indicatori di impatto MONITORAGGIO E VALUTAZIONE ( processi e risultati): Metodi e strumenti di monitoraggio delle azioni per la durata del progetto/servizio/intervento Metodologia: Ogni progetto - sarà preceduto da una fase preliminare a valenza istituzionale, incentrata sull eventuale ampliamento del paternariato, nonché da una fase organizzativa riguardante la costituzione dei gruppi operativi di progetto, la messa a punto del cronogramma di lavoro,l individuazione di eventuali risorse di supporto, ecc. In detta fase verranno anche fatti gli accordi per la valutazione e il monitoraggio del progetto. Valutazione che dovrà essere coerente e integrabile con il Piano di valutazione dei PDZ in corso di elaborazione a livello regionale Strumenti: Riunioni, report dati sull attività di progetto, report su utenti serviti e report professionali Metodi e soggetti della valutazione 8

9 Metodologia di valutazione dei processi e dei risultati finali: -tre incontri del gruppo guida responsabile per la linea strategica, a cui il progetto afferisce. La valutazione del percorso e dell esito dello stesso sarà fatta in base alle informazioni raccolte nel corso del monitoraggio. Alla fine di questi incontri si produrrà un giudizio sintetico sull andamento del progetto che potrà essere utilizzato per la valutazione in itinere ed ex post del piano di zona. Momenti e fasi di valutazione: un incontro previsto all inizio del percorso, uno a metà e uno al termine del progetto Coinvolgimento destinatari/fruitori, beneficiari finali degli interventi nella valutazione della qualità percepita: colloqui di soddisfazione rivolti alle famiglie caregiver del progetto. Soggetti della valutazione/indicazione valutatori: gli operatori del progetto e le famiglie caregiver ENTE RESPONSABILE DEL PROGETTO/SERVIZIO/INTERVENTO: Denominazione: Comune di Trieste Natura giuridica: Ente Locale Indirizzo: Via Mazzini 25 Recapito telefonico, fax, PERSONA RESPONSABILE DEL PROGETTO/SERVIZIO/INTERVENTO: Nominativo: Marisa Vattovani Ente di appartenenza:comune di Trieste- Area promozione e protezione sociale Titolo professionale:coordinatore di servizio sociale comunale Recapito telefonico, fax, 040/ ; vattovanim@comune.trieste.it 9

10 RISORSE FINANZIARIE PREVISTE DAL PROGETTO/SERVIZIO/INTERVENTO COSTO globale del progetto /servizio/intervento: Totale Euro: FONTI di finanziamento: Fondo sociale nazionale L.328/2000 I ANNO II ANNO III ANNO TOTALE Fondo sociale regionale: Altri Fondi Regionali: specificare la legge/fonte di riferimento Fondi bilancio Distretti 1,2,3,4. Fondi Comuni Contributo utenza Altri fondi eventuali: specificare la fonte di riferimento TOTALE 10

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