CORSO DI DIDATTICA GENERALE
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- Angelica Filippi
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1 Scienze dell'educazione e della formazione Studenti L-Z CORSO DI DIDATTICA GENERALE MODULO 1 Valentina Pennazio valentina.pennazio@unimc.it
2 LEZIONE 7 COSTRUIRE UN PROGETTO EDUCATIVO DI INTERVENTO
3 IL PROGETTO Può essere visto come l incrocio di tre dimensioni identitarie L IDENTITÀ PERSONALE per ciò che attiene alle motivazioni che spingono a redigere/partecipare ad un progetto L IDENTITÀ CULTURALE per ciò che attiene ai valori che sostengono il progetto L IDENTITÀ PROFESSIONALE per ciò che attiene alle competenze che rendono fattivo il progetto
4 LO STRUMENTO: Prende avvio da una domanda-problema legata ad un contesto PAROLE CHIAVE: Ricercare Scegliere Precisare Nascendo da una domanda il progetto si configura come ricerca di dati attorno al problema riferimenti teorici ipotesi di lavoro finalità e obiettivi da perseguire
5 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO Titolo Analisi e definizione del bisogno Finalità Obiettivi Riferimenti legislativi Contesti e territorio Destinatari Partner/stakeholder Attività/azioni Tempi Risorse umane Risorse materiali Risorse economiche Monitoraggio e Valutazione Risultati attesi e sviluppi futuri Gli elementi scritti in azzurro sono presenti i nella realizzazione di qualsiasi PEI Gli elementi complessivi determinano la possibilità di realizzare macro progetti per più persone
6 TITOLO Deve mostrare in maniera chiara e rappresentativa lo spirito del progetto. Deve fare leva sulla dimensione emotiva, anche nel tentativo di colpire la curiosità dell interlocutore (finanziatore). La scelta del titolo condizionerà, in parte, anche l eventuale strategia comunicativa di presentazione e sviluppo del servizio, attività o struttura e dovrà quindi, essere accattivante ed evocativo
7 ANALISI E DEFINIZIONE DEL BISOGNO Alla presentazione di un buon progetto deve accompagnarsi la possibilità che la nuova proposta rappresenti una novità, un integrazione non prevista in precedenza o un miglioramento della realtà in cui il progetto si andrà ad inserire. Per garantire questa condizione è necessario presentare uno stato dell arte di quanto si proporrà, in relazione a ciò che il territorio offre e un attenta analisi e definizione del bisogno. uso appropriato delle fonti (documenti legislativi, piani di programmazione, report di ricerca ) Riferimento a dati quali-quantitativi Riferimento a contesti pubblici e/o privati Contestualizzazione territoriale (nazionale, regionale, provinciale, comunale, di quartiere) Confronto con eventuali buone prassi
8 FINALITÀ Le finalità del progetto definiscono quali sono i principi di riferimento e di conseguenza, presentano i traguardi di sistema che si vogliono raggiungere. Essendo di difficile misurazione e valutazione, possono essere equiparati ad auspici ideali educativi. È la mission che si vuole perseguire.
9 OBIETTIVI Ogni singolo obiettivo deve essere eplicitato in una forma semplice, comprensibile, contestualizzabile e misurabile Gli obiettivi devono fare esplicito riferimento all ambito di azione (anziani, minori, stranieri ) evitando generalizzazioni. È necessario esplicitare quali saranno gli indicatori di valutazione che ci forniscono informazioni sul funzionamento del sistema, sul progresso compiuto e su possibili problemi.
10 ESEMPIO OBIETTIVO SCRITTO MALE: Migliorare la partecipazione dei cittadini alla vita della città ESEMPIO DI OBIETTIVO SCRITTO BENE: Incrementare la partecipazione dei residenti alle attività associative INDICATORE Numero di residenti che hanno partecipato ad almeno un incontro associativo; Strumento di rilevazione: elenco dei partecipanti presenti agli incontri
11 RIFERIMENTI LEGISLATIVI Un progetto educativo per non scoprirsi debole nei momenti di emergenza deve fare riferimento alle norme nazionali e regionali di settore esplicitandone e contestualizzandone l uso (minori, anziani, immigrati, tossicodipententi, disabili ). Il riferimento alle leggi è utile per includere o escludere alcune ipotesi progettuali. I documenti legislativi sono consultabili nei portali dei comuni o delle regioni
12 CONTESTO E TERRITORIO Ogni progetto nasce e si sviluppa all interno di un contesto o territorio specifico e ne assume le caratteristiche o ne crea le premesse per un cambiamento. Questi elementi distintivi, affrontati durante l analisi e la definizione del bisogno, accompagnano la scelta degli spazi e dei luoghi prescelti per lo svolgimento del progetto assumendo un valore sociale e politico
13 DESTINATARI I destinatari del progetto devono essere esplicitati e suddivisi, se necessario, per genere, età, provenienza indicando la previsione della loro partecipazione da un punto di vista quantitativo, se funzionale agli obiettivi del progetto. È utile chiarire i destinatari diretti (chi è direttamente impegnato nelle attività di progetto) e i destinatari indiretti (coloro che pur non partecipando direttamente ne godranno i benefici in termini di risorse e attività)
14 PARTNER/STAKEHOLDER Facendo riferimento a una logica di rete è necessario esplicitare i supporti, più o meno formali, di chi ha goduto o avrà benefici derivanti dal progetto. È necessario quindi definirne: la forma (rete, partner, adesione), la potenza (accordo progettuale, accordo realizzato, accordo da definire..), il contenuto (ruoli, mansioni e attività di ciascuno all interno del progetto).
15 ATTIVITÀ/AZIONI In questa sezione dovranno essere dettagliate le singole attività o la struttura del progetto (laboratori, servizi offerti, iniziative previste ) Si predilige una forma schematica che sappia essere esaustiva e intuitiva
16 TEMPI È necessario mettere in relazione i tempi e le attività del processo progettuale (dalla fase di lancio e attivazione alla valutazione conclusiva) identificando gli step di controllo e monitoraggio Una buona organizzazione dei tempi del progetto consentirà di accompagnare lo sviluppo del progetto stesso creando i presupposti e facilitando gli snodi tra le diverse attività Il rispetto dei tempi rappresenta per i progetti che hanno concorso a bandi, un elemento di valutazione e ricompensa economica
17 RISORSE UMANE Devono essere esplicitate le risorse professionali che contribuiranno alla realizzazione del progetto. Deve essere compreso l intero processo: dall ideazione/progettazione sino al personale dedicato alla rendicontazione e alla revisione dei conti
18 RISORSE MATERIALI È necessario descrivere i supporti, i materiali e le strumentazioni necessarie per la realizzazione del progetto. Sono direttamente connesse con le attività/azioni e determinano le scelte adottate
19 RISORSE ECONOMICHE I costi di un progetto e la relativa richiesta di finanziamento devono essere esplicitati all interno di un piano finanziario che riporti e assegni le principali voci di spesa (e relativi incarichi). Tra le voci di un progetto abbiamo: direzione e coordinamento spese dirette Pubblicizzazione Materiali e attrezzature Uso dei locali Spese per il personale Per ogni progetto solitamente è prevista una parte di co-finanziamento
20 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE È necessaria sia per chi ha presentato il progetto sia per chi lo ha finanziato Per chi ha presentato il progetto è una forma di verifica e controllo della proposta progettuale, dell aderenza degli obiettivi al processo Per i finanziatori è una forma di tutela e di controllo del capitale assegnato per la realizzazione
21 ELEMENTI DI ANALISI E VALUTAZIONE DI UN PROGETTO EDUCATIVO Organizzazione della struttura progettuale (completezza e organicità e modelli pedagogici/culturali di riferimento Coerenza interna (consequenzialità e significatività di attività e obiettivi) Grado di fattibilità e realizzazione (rapporto tra processo e risultato; mezzi e fini; grado di innovazione del progetto) Grado di interazione sistemica con altri progetti Strumenti di valutazione interna/esterna (monitoraggio, autovalutazione, valutazione condivisa) Risorse (finanziare/economiche; tecniche e strumentali; umane; struttura organizzativa)
22 RISULTATI ATTESI E SVILUPPI FUTURI Ogni progetto educativo pur avendo una scadenza ed essendo vincolato al raggiungimento di obiettivi a lungo/medio/breve termine dovrebbe contribuire a: generare un sapere pedagogico modificare e implementare la riflessione educativa e culturale del territorio in cui si determina produrre riflessioni e ipotizzare sviluppi derivanti dal progetto in una logica di circolarità e consequenzialità
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