PROVINCIA DI PIACENZA. Ufficio Politiche Socio-sanitarie Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza PRIMO RAPPORTO MAGGIO 2001

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROVINCIA DI PIACENZA. Ufficio Politiche Socio-sanitarie Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza PRIMO RAPPORTO MAGGIO 2001"

Transcript

1 PROVINCIA DI PIACENZA Ufficio Politiche Socio-sanitarie Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza PRIMO RAPPORTO MAGGIO 2001

2 Indice 1. Introduzione Il quadro demografico di sfondo I presidi per anziani Le risorse organizzative nei servizi per anziani Le risorse economiche nei servizi per anziani Le risorse umane nei servizi per anziani Le prestazioni erogate nei servizi per anziani Gli utenti dei servizi per anziani I presidi per minori Le risorse organizzative nei servizi per minori Le risorse economiche nei servizi per minori Le risorse umane nei servizi per minori Le prestazioni erogate nei servizi per minori Gli utenti dei servizi per minori I presidi multiutenza (Case famiglia/ case della carità) Le risorse organizzative nei servizi rivolti alla multiutenza Le risorse economiche nei servizi rivolti alla multiutenza Le risorse umane nei servizi rivolti alla multiutenza Le prestazioni erogate nei servizi rivolti alla multiutenza Gli utenti dei servizi rivolti alla multiutenza I presidi per gli adulti in difficoltà Le risorse organizzative nei servizi rivolti ad adulti in difficoltà

3 6.2 Le risorse economiche nei servizi rivolti ad adulti in difficoltà Le risorse umane nei servizi rivolti ad adulti in difficoltà Le prestazioni erogate nei servizi rivolti ad adulti in difficoltà Gli utenti dei servizi rivolti ad adulti in difficoltà I presidi residenziale socio-assistenziali per immigrati Le risorse organizzative nei servizi per immigrati Le risorse economiche nei servizi per immigrati Le risorse umane nei servizi per immigrati Le prestazioni erogate nei servizi per immigrati Gli utenti dei servizi per immigrati I presidi residenziali socio-assistenziali per disabili Le risorse organizzative nei servizi per disabili Le risorse economiche nei servizi per disabili Le risorse umane nei servizi per disabili Le prestazioni erogate nei servizi per disabili Gli utenti dei servizi per disabili Osservazioni Conclusive Bibliografia di riferimento A cura di: Provincia di Piacenza - Ufficio Politiche Socio-sanitarie Dott.ssa Antonella Dosi; Dott.ssa Paola Schiavi Università Cattolica del Sacro Cuore - Facoltà di Sociologia Prof.ssa Lucia Boccacin (supervisione scientifica); Dott.sse Roberta Bonini e Roberta Oldini 2

4 1. INTRODUZIONE La fonte informativa della presente indagine, che elabora i dati al 31/12/1999, è rappresentata dalla Banca Dati dei Presidi e dei Servizi socio-assistenziali realizzata nell'ambito del Sistema Informativo delle Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna. Questa banca dati costituisce la struttura portante per il censimento e il monitoraggio dell'offerta di interventi socio-assistenziali rivolti alla popolazione della regione Emilia-Romagna e consente di rispondere ai fabbisogni informativi dei diversi livelli di programmazione: nazionale (ISTAT), regionale, provinciale e di distretto. Il contenuto informativo delle schede somministrate agli enti gestori dei presidi e servizi socio-assistenziali è derivato dal confronto fra le regioni e l'istat e fra la regione Emilia- Romagna e le province. I settori presenti nella banca dati e oggetto del presente rapporto riguardano: anziani minori utenti diversi (multiutenza) adulti in difficoltà immigrati disabili Per quanto riguarda la provincia di Piacenza, la Regione ha censito 127 presidi a cui è stato somministrato il questionario di rilevazione statistica. I presidi rispondenti sono risultati 111. La fonte informativa regionale così ottenuta e stata successivamente integrata con i dati completi di altri 12 presidi/servizi, le cui schede sono pervenute successivamente alla chiusura delle rilevazioni in Regione e raccogliendo il solo dato della capacità di accoglienza di ulteriori 3 strutture. La tabella 1 mostra, divisi per tipologia di servizio offerto, il numero di presidi censiti, quelli che hanno poi effettivamente risposto al questionario di rilevazione statistica e, di questi ultimi, quelli integrati dalla Provincia di Piacenza. 3

5 Tabella 1: I presidi censiti e i presidi rispondenti nella Provincia di Piacenza TIPOLOGIA DI ATTIVITA'Presidi censiti in prov. di Piacenza Presidi rispondenti al questionario in prov. di Piacenza di cui pervenuti successivamente alla data di chiusura delle rilevazioni in Regione ANZIANI CASA PROTETTA18181 ANZIANI RSA221 ANZIANI CASA RIPOSO1515 ANZIANI RESIENZA PROTETTA44 ANZIANI COMUNITA ALLOGGIO761 ANZIANI CENTRO DIURNO76 ANZIANI ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI COMUNITA PRONTA ACCOGLIENZA (*) TOTALE ANZIANI9591 MINORI COMUNITA FAMILIARE11 MINORI COMUNITA EDUCATIVA33 1 MINORI CENTRO DIURNO-22 (di cui 2 non censito in Regione) TOTALE MINORI56 MULTIUTENZA CASA FAMIGLIA44 ADULTI IN DIFFICOLTA 233 (di cui 1 non censito in Regione) IMMIGRATI CENTRO ACCOGLIENZA DISABILI CENTRO SOCIO RIABILITATIVO RESIDENZIALE (*) DISABILI GRUPPO APPARTAMENTO (*) DISABILI RESIDENZA.PROTETTA.11 DISABILI CENTRO DIURNO1212 TOTALE DISABILI1917 TOTALE (*) Per queste attività alcuni presidi hanno fornito solamente il dato della capacità di accoglienza. 4

6 La presente analisi è stata condotta su 123 casi, riproponendo la tipologia dei servizi presenti della banca dati regionale. Tabella 2: Utenza, presidi e tipologie dei servizi in Provincia di Piacenza UTENZAPRESIDITIPOLOGIE DI SERVIZI Servizio assistenza Servizio di assistenza domiciliare per anziani domiciliare Presidi semi residenziali Centri diurni anziani socio-assistenziali per ANZIANI anziani Presidi residenziali socio RSA assistenziali per anziani Casa protetta Comunità alloggio Casa di riposo Residenza protetta Presidi semi residenziali Centro diurno per minori per minori MINORIPresidi residenziali socio Comunità di pronta accoglienza assistenziali per minori Comunità di tipo familiare MULTIUTENZA ADULTI IN DIFFICOLTA IMMIGRATI DISABILI Comunità educativa Casa famiglia (multiutenza) Casa della carità Presidi residenziali socio assistenziali case famiglia- e case della carità Presidi residenziali e diurno Centri residenziali socio assistenziali per Centri diurni adulti in difficoltà Presidi residenziali socio Centro di accoglienza abitativa assistenziali per immigrati Presidi residenziali socio Centro socio riabilitativo assistenziali per disabili residenziale Gruppo appartamento Residenza protetta Centro socio riabilitativo diurno Al fuoco dell attenzione sono stati posti i diversi servizi in relazione alla specifica utenza di riferimento (anziani, minori, disabili, immigrati, adulti in difficoltà, multiutenza). Attraverso la rielaborazione dei dati dei questionari, per ogni area di utenza, sono state analizzate: - la distribuzione territoriale dei presidi sul territorio piacentino ed il periodo di inizio delle attività realizzate; 5

7 - le risorse necessarie al funzionamento delle strutture. Con esse si intendono tutte le risorse impiegate nell erogazione e nella realizzazione degli interventi. In particolare verranno analizzate: o le risorse organizzative i soggetti titolari e gestori dei diversi servizi, la loro natura giuridica (pubblico, terzo settore, profit) e la capacità di accoglienza dei presidi; o le risorse economiche: il tipo di finanziamenti ricevuti, le entrate, le uscite e le rette a carico degli utenti; o le risorse umane: le figure coinvolte, professionali e non, le tipologie contrattuali degli operatori dei servizi. - il servizio in senso stretto. In quest area rientrano le prestazioni e le attività specificamente realizzate nei diversi presidi; - l utenza. Sono state considerate le informazioni relative al numero degli utenti e la loro stratificazione in relazione ad età, al sesso e al tipo di bisogno del quale sono portatori. Le informazioni saranno contestualizzate, laddove possibile, in relazione ai distretti sociosanitari nei quali è suddivisa la provincia di Piacenza 1. I dati dei questionari sono stati raccolti in un database realizzato in Access; attraverso di esso è stato possibile mettere a punto alcune elaborazioni, effettuate mediante Excel; successivamente è stato utilizzato un programma di elaborazione statistico dei dati (SPSS) che ha permesso ulteriori analisi. 1 I distretti che fanno capo alla Provincia di Piacenza sono così articolati : Distretto socio sanitario Urbano: Gossolengo, Piacenza, Podenzano, Ponte Dell olio Rivergaro, San Giorgio P.no, Vigolzone; Distretto della Val Tidone: Agazzano, Borgonovo Val Tidone, Calendasco, Caminata, Castel San Giovanni, Gazzola, Gragnano Trebbiense, Nibbiano, Pecorara, Pianello Val Tidone, Piozzano, Rottofreno, Sarmato, Ziano Piacentino; Distretto della Val d Arda: Alseno, Besenzone, Cadeo, Caorso, Carpaneto P.no, Castell Arquato, Castelvetro, Cortemaggiore, Fiorenzuola d Arda, Gropparello, Lugagnano, Monticelli d Ongina, Morfasso, Pontenure, San Pietro In Cerro, Vernasca, Villanova d Arda Distretto della montagna: Bettola, Bobbio, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Farini, Ferriere, Ottone, Travo, Zerba. 6

8 E stato, in tal modo, possibile giungere ad una descrizione analitica dello stato dell arte sui servizi sociali in provincia di Piacenza. Si tratta di un primo, fondamentale livello di analisi che potrà essere ulteriormente indagato e approfondito. Si illustrano ora alcuni dati di sfondo di tipo demografico, relativi alla popolazione piacentina, per meglio comprendere come in essa si collocano i diversi servizi analizzati e quale potrebbe essere il loro impatto nei confronti dei diversi bisogni sociali. 2. IL QUADRO DEMOGRAFICO DI SFONDO Per ricostruire il quadro demografico di sfondo della provincia di Piacenza si farà ricorso ad alcuni indici demografici. Essi sono misure sintetiche che consentono efficacemente e rapidamente di delineare le caratteristiche e il contesto di riferimento. In particolare si illustreranno i seguenti indici : - il tasso di vecchiaia: indica la percentuale della popolazione anziana (ultrasessantacinquenne) su quella complessiva, vale a dire quanti anziani ci sono ogni 100 abitanti - l indice di vecchiaia: calcola il rapporto tra gli ultrasessantacinquenne e la popolazione giovane (0-14 anni), vale a dire quanti anziani ci sono ogni 100 zero quattordicenne; - l indice di dipendenza senile: misura la relazione tra popolazione anziana e popolazione attiva (15-64 anni), cioè quanti anziani ci sono ogni 100 persone attive. - l indice di dipendenza giovanile: indica il rapporto tra gli zero quattordicenni e la popolazione attiva, vale a dire quanti ragazzi ci sono ogni 100 persone attive; - l indice di dipendenza totale: calcola il rapporto tra la popolazione giovanile e quella anziana, in relazione a quella attiva, questo vuol dire di quanti ragazzi e anziani la popolazione attiva deve occuparsi complessivamente; - l indice di struttura della popolazione: misura la struttura per età della popolazione attiva: un indice superiore a 100 indica una popolazione attiva giovane. 7

9 Saranno considerati i dati generali sulla provincia riguardanti la popolazione suddivisa in classi quinquennali di età. Le informazioni relative agli indici demografici saranno illustrati tenendo conto dei distretti socio sanitari presenti sul territorio piacentino, al fine di evidenziare le differenze territoriali. Successivamente si confronteranno questi dati con quelli regionali. La popolazione piacentina è pari a unità (dato del 1999), di cui maschi e femmine. Come si evince dal grafico 1 i giovani tra 0-14 anni sono meno della metà della popolazione anziana che ammonta al 24% della popolazione totale. Il grafico 2 mostra come tra gli ultra65enni il numero delle donne sia molto maggiore di quello degli uomini. Grafico 1: Giovani, popolazioni attiva e ultra65enni in provincia di Piacenza nel corso del ,1 10, anni anni >65 anni anni anni >65 anni Fonte: Ufficio statistica della Provincia di Piacenza, anno

10 Grafico 2: Popolazione piacentina per classi quinquennali di età nel corso del 1999 oltre i anni 5-9 anni Maschi Femmine Fonte: La popolazione piacentina, Ufficio statistica della Provincia di Piacenza, anno 1999 p.9 9

11 Grafico 3: Indicatori demografici nella Provincia di Piacenza, anno 1999 Indice di struttura della popolazione attiva 94 98,2 96,4 77,2 Indice di dipendenza senile ,4 69,5 Indice di dipendenza giovanile 16, ,2 13,2 Indice di dipendenza totale 49,7 55,1 53,6 82,7 Indice di vecchia ,8 211,9 526,4 Tasso di vecchiaia 22,1 24,5 23,7 38 Età media femminile 47 47,4 47,2 54,4 Età media maschile 42, ,5 51,7 Età media totale 45 45,7 45,4 53,1 urbano val tidone val d'arda montagna Fonte: Ufficio statistica della Provincia di Piacenza, anno 1999 Come è possibile osservare dal grafico 3, l età media della popolazione piacentina risulta essere abbastanza elevata; le donne sono mediamente più vecchie degli uomini (questo si spiega col fatto che le donne ultra settantaquattrenni sono percentualmente molte di più degli uomini di pari età). Il distretto urbano risulta essere costituito da una popolazione più giovane e attiva come mostrano i tassi di vecchiaia, di dipendenza senile, di dipendenza totale e l indice di struttura della popolazione attiva, mentre al contrario il distretto di montagna mostra una numerosa presenza di anziani. E possibile confrontare il dato provinciale con quello regionale. 10

12 Grafico 4: Indicatori demografici: la provincia di Piacenza e la regione Emilia-Romagna indice di dip. Senile indice di dip. Giovanile indice di dip.totale indice di vecchiaia % pop. Giovanile % pop. Anziana 36, ,7 16,8 53,5 49,8 10,9 11, ,2 195, regione piacenza Fonte: Ufficio statistica della Regione Emilia-Romagna, anno 1999 Come si può immediatamente osservare, la percentuale della popolazione anziana è più del doppio di quella giovanile (compresa cioè, tra gli 0-14 anni), e il dato piacentino è più elevato di quello regionale; il 24% dei piacentini è anziano contro il 10.9% dei giovani. La numerosità degli anziani rivela la sua influenza anche su altri indici: l indice di vecchiaia è molto elevato rispetto alla media regionale: in provincia di Piacenza ci sono 220 anziani ogni 100 ragazzi tra 0-14 anni, ed anche l indice di dipendenza senile mostra un carico notevole rappresentato dagli anziani sulla popolazione attiva. Per quanto concerne il dato sui giovani non si registrano differenze consistenti tra la provincia piacentina e la regione. Tenendo conto di queste informazioni demografiche di sfondo si procederà, ora, all analisi di ogni settore di intervento. 11

13 3. I PRESIDI PER ANZIANI I presidi rivolti agli anziani sono molto numerosi e diversificati. Complessivamente, la Regione ha censito 95 presidi, di cui 91 hanno compilato anche le schede di rilevazione statistica. Tabella 3: Numero di presidi per anziani censiti in Regione (95) e numero di rispondenti in provincia (91) N. della RegioneN. dei rispondentidi cui integrati da Provincia di PC Casa protetta18181 RSA221 Casa di riposo1515 Residenza protetta44 Comunità alloggio761 Centro diurno76 Assistenza domiciliare42404 Totale complessivo95917 Tabella 4: I servizi per anziani nel 1997 e nel Casa protetta RSA 0 2 Casa di riposo Residenza protetta 4 4 Comunità alloggio 7 7 Centro diurno 3 7 Assistenza domiciliare Totale Fonte: SISA 1997 Come si evince dalla tabella 4 sono aumentati nel corso degli anni le case protette, le RSA, i centri diurni e l assistenza domiciliare. Nella tabella seguente sono evidenziati i dati disaggregati in relazione al distretto socio sanitario di appartenenza: le informazioni illustrate nella tabella 5 riguardano il totale delle strutture censite, che è pari a

14 Tabella 5: I presidi per anziani in relazione al Distretto socio-sanitario di appartenenza (universo di riferimento: 95 strutture censite) Distretto della Distretto della Val Distretto di Distretto Urbano Val D Arda Tidone montagna Casa protetta7425 RSA0002 Casa di riposo2418 Residenza protetta2011 Comunità alloggio2122 Centro diurno2104 Assistenza domiciliare Totale Nessuna di queste strutture ha sedi periferiche. La maggior parte dei presidi ha iniziato la propria attività nell ultimo decennio: è presente, inoltre, una quota significativa di servizi che può vantare una tradizione di funzionamento pluridecennale che, in alcuni casi, si estende oltre il secolo. In particolare i servizi di assistenza domiciliare hanno concentrato l inizio della loro attività nel corso degli anni 80. Grafico 5: Anno di inizio dell attività dei presidi per anziani in poi I titolari dei presidi sono in grande maggioranza di natura pubblica (81,3%) seguono poi gli attori del terzo settore (11,0%) e quelli privati (7,7%). In particolare i comuni sono titolari del 56% dei servizi per anziani seguiti dalle IPAB con il 23,1%; sono, inoltre, presenti, tra i soggetti titolari, diverse realtà di terzo settore. 13

15 Tabella 6: I presidi per anziani in relazioni ai soggetti titolari (universo di riferimento 91 casi) FrequenzaPercentuale Comune5156,0 Ipab2123,1 Consorzio fra enti22,2 Associazione44,4 Cooperative44,4 Fondazione33,3 Altro (enti religiosi-società private)66,6 Totale91100,0 L ente titolare è anche ente gestore tranne in due casi nei quali la gestione è stata affidata ad organizzazioni di terzo settore. 3.1 Le risorse organizzative nei servizi per anziani Al fine di evidenziare la capacità di accoglienza dei presidi, è risultato utile classificare il numero di posti a disposizione delle diverse tipologie di struttura rivolte agli anziani. Le tabelle seguenti offrono un quadro sintetico, distinto per distretti, relativo alla tipologia dei servizi esistenti. Tabella 7: Il totale dei posti letto suddivisi per tipologie di presidi nel distretto della Val d Arda Distretto della Val d ArdaTot. posti letto di cui Tot.posti letto temporanei di cui Tot.posti letto protetti conv. ASL Casa protetta RSA Casa di riposo57 Residenza protetta28 8 Comunità alloggio16 16 Centro diurno35 35 Assistenza domiciliare333 Totale

16 Tabella 8: ll totale dei posti letto suddivisi per tipologie di presidi nel distretto della Val Tidone Distretto della Val TidoneTot. posti letto di cui Tot.posti letto temporanei di cui Tot.posti letto protetti conv. ASL Casa protetta RSA Casa di riposo163 Residenza protetta Comunità alloggio24 Centro diurno10 10 Assistenza domiciliare195 Totale Tabella 9: ll totale dei posti letto suddivisi per tipologie di presidi nel distretto della Montagna Distretto della MontagnaTot. posti letto di cui Tot.posti letto temporanei di cui Tot.posti letto protetti conv. ASL Casa protetta71 71 RSA Casa di riposo18 Residenza protetta212 Comunità alloggio322 Centro diurno Assistenza domiciliare55 Totale Tabella 10: ll totale dei posti letto suddivisi per tipologie di presidi nel distretto Urbano Distretto Urbano Tot. posti letto di cui Tot.posti letto temporanei di cui Tot.posti letto protetti conv. ASL Casa protetta RSA Casa di riposo471 Residenza protetta10 Comunità alloggio37 Centro diurno50 50 Assistenza domiciliare437 Totale Complessivamente, è possibile notare che il distretto di Piacenza dispone di un numero di posti notevole, ma non sembra avere né posti di emergenza, né temporanei; questi sono presenti nel distretto della Val D Arda e nel Distretto della Val Tidone e di montagna. 15

17 Rilevante è la collaborazione attivata tra le strutture esistenti a favore degli anziani e altri soggetti operanti nel contesto sociale. Infatti tale partnership è prevista nel 64,7 % dei casi. Nel grafico seguente sono specificati gli enti e i soggetti sociali con cui le strutture in esame sono in relazione. Le cooperative sociali sono gli interlocutori più numerosi (rappresentano il 27,4%) seguiti da altri attori sociali pubblici quali le ASL con il 25,4%. Sono presenti anche attori di mercato che mediante cooperative e imprese private ottengono un 25,4% di collaborazione con i diversi presidi. Se accanto ad esse si considera la quota di associazioni di volontariato iscritte ai registri regionali e provinciali che collaborano con i servizi per gli anziani esaminati, si rileva una partnership consolidata tra questi ultimi e gli attori del terzo settore (oltre il 29,3% dei casi). In altri termini, significa che un presidio su tre intrattiene relazioni e scambi significativi con soggetti del privato sociale. Grafico 6: I presidi per anziani in relazione alle collaborazioni (universo di riferimento 91 casi) 1,9 27,4 ass. di vol. iscritte coop. Sociale ASL conass. Comuni altra impresa privata cooperativa società privata Ente religioso IPAB ASL comune 1 1,9 3,9 5,8 11,7 11,7 13,7 25,4 11,

18 3.2 Le risorse economiche nei servizi per anziani Per la fruizione dei servizi offerti dai presidi è previsto il pagamento di una retta, in alcuni casi a totale carico degli ospiti, in altri a parziale carico degli utenti e in due casi a titolo gratuito. Grafico 7: I presidi in relazione alle rette (universo di riferimento 91 casi) 9,6% 21,5% 68,9% retta intera retta parziale titolo gratuito Complessivamente, le rette intere sono 2058, le rette parzialmente a carico degli assistiti risultano essere 642, mentre 289 sono gli ospiti che hanno la possibilità di fruire dei servizi a titolo gratuito (di cui, però, 286 si riferiscono all assistenza domiciliare). E possibile osservare una tale scansione all interno delle diverse tipologie di enti. Tabella 11: I presidi per anziani in relazione alle rette (universo di riferimento 91 casi) Retta interaretta parzialetitolo gratuito Casa protetta Casa di riposo Centro diurno41382 Comunità alloggio7740 R.S.A89321 Residenza protetta32130 Assistenza domiciliare Totale

19 Per quanto concerne la dimensione finanziaria ci serviremo di alcune classi prestabilite al fine di cercare di dare un quadro medio delle entrate, delle spese e della presenza di eventuali posti convenzionati presenti nei presidi. La retta massima giornaliera a carico dell utente al per i posti convenzionati oscilla tra le 20 e le 120 mila lire; il costo previsto per il 2000 resta simile, tranne in rari casi in cui la quota tende leggermente ad alzarsi. La quota giornaliera a carico del F.S.N. per oneri a rilievo sanitario (ai senso della direttiva 351/96 al ) ha una oscillazione compresa tra le 15 mila lire e 70 mila lire. La stessa quota è prevista o è lievemente superiore per il Per quanto riguarda i posti non convenzionati, la retta massima giornaliera a carico dell utente al è compresa mediamente tra le 50 e le 100 mila lire, con casi di cifre molto basse (es. 15 mila lire) e casi in cui le cifre si alzano notevolmente (es.150 mila lire). Le previsioni per il 2000 sembrano confermare le cifre già stabilite con piccoli rialzi massimo di 10 mila lire. La retta minima giornaliera a carico dell utente al è invece compresa mediamente tra le 40 e le 60 mila lire, comprese tra le 2 mila lire (in due presidi) e le 100 mila lire (1 presidio), anche qui la previsione per il 2000 risulta essere simile con qualche piccolo rialzo di 10 mila lire. Per quanto concerne le fonti di finanziamento, il grafico 8 mostra che il 51,1% dei presidi non ne ha ricevuto alcuno, il 35,3% riceve finanziamenti assistenziali e il 14,8% finanziamenti sanitari, mentre il 4,5% finanziamenti di altra natura. 18

20 Grafico 8: I presidi per anziani in relazione ai finanziamenti (universo di riferimento 91 casi) 51,1 1 4,5 14,8 35, finanz assistenziale finan sanitario finanz. Altro finanz. Nessuno Il grafico seguente permette di osservare le entrate provenienti dagli assistiti, le entrate a carico di enti pubblici, altre entrate, il totale delle entrate e il totale delle spese effettuate nel corso del Grafico 9: Le entrate provenienti dagli assistiti, a carico degli enti pubblici, il totale delle entrate e delle uscite nel corso del Universo di riferimento 91 presidi milioni milioni milioni 500-1miliardo 1-2 miliardi oltre i 2 miliardi entrate assistiti entrate enti entrate altro totale entrate totale spese Complessivamente, è possibile osservare che il totale delle entrate dei presidi è superiore al totale delle spese e che la maggiore quantità di esse deriva proprio dalle rette pagate dai fruitori dei servizi e in seconda istanza è a carico di enti pubblici. 19

21 3.3 Le risorse umane nei servizi per anziani Si analizzeranno le figure professionali presenti nei presidi per anziani Le tabelle che seguono offrono un quadro sintetico delle figure professionali operanti all interno di ogni tipo di servizio disponibile, tenendo conto anche del tipo di impegno, sotto il profilo del tempo lavorativo, che le caratterizza. Occorre osservare che nei servizi offerti dalla stessa struttura possono operare, almeno in parte, le stesse risorse umane, che perciò sono conteggiate più volte. Tabella 12: Le figure professionali nelle 18 case protette per anziani considerate CASA PROTETTATempo pienotempo parziale f. ass.f. %f. ass.f. % Addetti ai servizi generali 13514,4181,9 Addetti all assistenza (con attestato reg.) 40743,420,2 Addetti all assistenza (senza attestato reg.) 272,930,2 Altro333,5394,2 Animatori70,710,1 Coordinatore responsabile della 141,540,4 struttura Infermieri generici151,600 Infermieri professionali 10110,7131,4 Massofisioterapisti0010,1 Medici30,391,0 Personale amministrativo 232,5111,2 Personale direttivo111,250,5 Psicologi0010,1 Responsabili attività assistenziali 283,020,2 Terapisti della riabilitazione 161,791,0 Totale82087,411812,6 Complessivamente, i lavoratori a tempo pieno sono presenti in percentuale molto superiore (87,4%), seguono poi i lavoratori a tempo parziale (12,6%). Con riferimento alle singole mansioni, è possibile osservare che il 43,6% dei lavoratori offre una assistenza qualificata, essendo in possesso di attestato. 20

22 Un altra presenza quantitativamente significativa è quella degli infermieri professionali operanti a tempo pieno: essi rappresentano il 10,7% degli addetti e insieme ai terapisti della riabilitazione (1,7%) offrono prestazioni di tipo sociosanitarie fondamentali all interno delle case protette per gli anziani. Solo gli addetti all assistenza con e senza attestato sono le figure professionali che lavorano anche in regime di convenzione: dei 407 operatori addetti all assistenza con attestato 138 lavorano in convenzione a tempo pieno; dei 27 operatori addetti all assistenza senza attestato 19 sono convenzionati a tempo pieno, mentre tutti gli operatori a tempo parziale di questa categoria sono convenzionati. Infine, una curiosità: sono presenti dieci lavoratori stranieri tra gli addetti all assistenza e ai servizi generali. Tabella 13: Le figure professionali nelle 15 case di riposo considerate CASA RIPOSOTempo pienotempo parziale f. ass.f. % f. ass.f. % Addetti ai servizi generali 4816,0237,7 Addetti all assistenza (con attestato reg.) 7123,8113,7 Addetti all assistenza (senza attestato reg.) 186,000 Animatori165,372,3 Altro165,172,3 Coordinatore responsabile della 93,041,3 struttura Infermieri generici124,000 Infermieri professionali51,8134,4 Massofisioterapisti0000 Medici0020,7 Personale amministrativo 41,4217,0 Personale direttivo62,041,3 Psicologi0010,3 Responsabili attività assistenziali 10,300 Terapisti della riabilitazione0010,3 Totale20668,79431,3 21

23 Nelle case di riposo, il 68,7% dei lavoratori è impiegato a tempo pieno. Tra questi spiccano gli addetti all assistenza con attestato (23,8%) e gli addetti ai servizi generali (16,0%): in questa categoria 7 operatori lavorano in regime di convenzione. Significativa sembra essere anche la percentuale degli addetti ai servizi generali dipendenti a tempo parziale (7,7%). Infine, all interno della categoria addetti all assistenza senza attestato occorre segnalare la presenza di 3 operatori convenzionati a tempo pieno. Tabella 14: Le figure professionali nei 6 centri diurni considerati CENTRO DIURNOTempo pienotempo parziale f. ass.f. %f. ass.f. % Addetti ai servizi generali 23,435,2 Addetti all assistenza (con attestato reg.) 1729,411,7 Assistenti sociali0023,4 Animatori0035,2 Altro35,258,6 Coordinatore responsabile della 11,735,2 struttura Infermieri professionali 00610,3 Medici0035,2 Personale amministrativo 0046,9 Responsabili attività assistenziali 0011,7 Terapisti della riabilitazione 0046,9 Totale2339,73560,3 I centri diurni hanno la maggior parte del personale dipendente a tempo parziale (60,3%), con un buon numero di infermieri professionali (10,3%). Il 39,7% dei lavoratori è impiegato a tempo pieno. Dei 17 operatori addetti all assistenza con attestato ben 11 lavorano in convenzione a tempo pieno. 22

24 Tabella 15: Le figure professionali nelle 5 comunità alloggio analizzate (*) COMUNITA ALLOGGIO Tempo pienotempo parziale f. ass.f. % f. ass.f. % Addetti ai servizi 1329,012,3 generali Addetti all assistenza 613,3613,3 (con attestato reg.) Animatori0024,4 Altro48,924,4 Coordinatore 12,324,4 responsabile della struttura Infermieri professionali0024,4 Personale 24,424,4 amministrativo Personale direttivo0024,4 Totale2657,91942,1 (*) 1 struttura non ha fornito i dati relativi al personale Le comunità alloggio per anziani dispongono di personale dipendente a tempo pieno nel 57,9% dei casi. Il 29% dei lavoratori è addetto ai servizi generali a tempo pieno e il 13,3% addetto all assistenza con attestato (sempre a tempo pieno). Uguale percentuale è presente tra i lavoratori occupati a tempo parziale, di cui 3 lavorano in convenzione. 23

25 Tabella 16: Le figure professionali nelle 2 R.S.A analizzate R.S.ATempo pienotempo parziale f. ass.f. %f. ass.f.% Addetti ai servizi generali 95,721,3 Addetti all assistenza (con attestato reg.) 7547,900 Animatori10,610,6 Altro1710,985,1 Coordinatore responsabile della 10,610,6 struttura Infermieri generici10,600 Infermieri professionali2214,100 Medici10,610,6 Personale amministrativo 0085,1 Personale direttivo0010,6 Responsabili attività assistenziali 31,910,6 Terapisti della riabilitazione21,321,3 Totale13284,22515,8 L' 84,2% dei lavoratori presenti nelle R.S.A. è impiegato a tempo pieno: rilevante è la quota di operatori in grado di offrire prestazione qualificate (47,9%). In questa categoria si registra la presenza di 4 operatori in regime di convenzione. Inoltre, è abbastanza numeroso il gruppo di infermieri professionali (14,1%). Solo il 15,8% dei lavoratori è impiegato a tempo parziale. 24

26 Tabella 17: Le figure professionali nelle 4 residenze protette considerate RESIDENZA PROTETTA Tempo pienotempo parziale f. ass.f. %f. ass.f. % Addetti ai servizi generali 14,328,7 Addetti all assistenza (con attestato reg.) 313,128,7 Addetti all assistenza (senza attestato reg.) 0028,7 Altro14,3313,1 Coordinatore responsabile della 0028,7 struttura Infermieri generici0014,35 Infermieri professionali0028,7 Personale amministrativo 0014,35 Assistenti sociali0014,35 Psicologi0014,35 Responsabili attività assistenziali 0014,35 Totale521,71878,3 Il 78,3 % dei lavoratori presenti nelle residenze protette è impiegato a tempo parziale. Tra questi molti sono addetti ai servizi, all assistenza e infermieri professionali. Il 13,1% (a tempo pieno) e l'8,7% (a tempo parziale) dei lavoratori offre prestazioni qualificate sotto il profilo della cura. 25

27 Tabella 18: Le figure professionali nei 40 servizi di assistenza domiciliare analizzati Assistenza domiciliaretempo pienotempo parziale f. ass.f. % f. ass.f: % Addetti ai servizi generali 20,841,8 (cucina, lavanderia, pulizie) Addetti all'assistenza (con 10845,383,3 attestato regionale) Addetti all'assistenza 62,520,8 (senza attestato regionale) Altro197,93012,7 Animatori0020,8 Assistenti sociali62,53113,0 Coordinatore responsabile 10,462,5 della struttura Infermieri generici0010,4 Infermieri professionali e/o 0010,4 assistenti sanitari Personale amministrativo20,883,3 Personale direttivo0010,4 Responsabili attività 0010,4 assistenziali Totale operatori14460,29539,8 La maggior parte dei lavoratori coinvolti nei servizi di assistenza domiciliare è impiegata a tempo pieno (60,2%): di essi 108 lavoratori (pari a al 45,3%) sono addetti all assistenza ed in possesso di un attestato regionale. Il 39,8% è impiegato a tempo parziale. Molti e diversificati in quanto a figure professionali sono gli impiegati a tempo parziale, che, pur essendo meno numerosi, sembrano operare in campi differenziati. Occorre registrare una numerosa presenza di addetti che lavorano in convenzione, nella categoria degli addetti all assistenza: dei 116 operatori con attestato 75 sono convenzionati, mentre degli 8 addetti senza attestato 4 lavorano in convenzione. Il servizio di assistenza domiciliare è radicalmente diverso rispetto agli altri, dal momento che prevede una relazione di assistenza e di care che ha luogo presso la casa dell utente. L organizzazione di queste prestazioni richiede che gli operatori dispongano di specifiche abilità relazionali, dal momento che nell erogare l intervento, entrano in contatto con il mondo vitale quotidiano degli anziani, costituito da famiglie, vicini, amici. In questa prospettiva, si comprende la presenza di assistenti sociali (15,5%) qui più massiccia rispetto agli altri tipi di servizi esaminati. 26

28 Nel grafico seguente è presentato il tipo di rapporto di lavoro che riguarda il personale operante nei diversi presidi socio-assistenziali per anziani. E stato calcolato il numero di individui in base al tipo di rapporto (se professionale o no) e il tempo di impegno apportato (se tempo parziale o tempo pieno). Grafico 10: Il tipo di rapporto professionale dei lavoratori nei 91 presidi per anziani indipendenti 2,4 9,5 dipendenti 12,5 59,9 collaboratori volontari obiettori 2,7 1,4 3,0 3,5 2,5 2,6 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 tempo pieno tempo parziale Complessivamente, quindi, è possibile notare che nei 91 presidi si riscontra una scansione interna dei rapporti professionali che è così riassumibile: i lavoratori dipendenti a tempo pieno (59,9%) sono la maggiore parte seguiti dai dipendenti a tempo parziale (12,5%) e dai lavoratori indipendenti a tempo parziale (9,5%). I volontari, in particolare, laddove presenti, svolgono attività diversificate e comprendono: attività di accompagnamento, animazione, assistenza di base e assistenza infermieristica. 3.4 Le prestazioni erogate nei servizi per anziani Chiarita l articolazione delle risorse umane di cui dispongono le strutture per anziani nella provincia di Piacenza, è opportuno dettagliare le prestazioni erogate. 27

29 Dei 91 presidi, 54 presidi rimangono sempre aperti, 29 chiudono solo la domenica, mentre 14 chiudono durante il fine settimana. Nel corso dell anno, poi, sono previste chiusure del presidio per festività per una durata inferiore o pari ai 30 giorni in 34 casi; non è prevista nessuna chiusura in 93 casi, mentre solo in 4 presidi le chiusure festive hanno una durata superiore ai 30 giorni Nella tabella seguente la tipologia dei servizi, fin qui presentata in forma disaggregata, è stata aggregata sulla base di un continuum che prevede ad un estremo un servizio totalmente domiciliare, quale l assistenza domiciliare e all estremo opposto i servizi residenziali quali le case di riposo, quelle protette, e le RSA. Un punto intermedio del continuum è costituito dai centri diurni, i quali si connotano come interventi semiresidenziali, in grado di rispondere efficacemente ai bisogni di compagnia e di gestione delle necessità quotidiane diurne quali la preparazione del cibo, ecc.. Tabella 19: Tipologie di presidi (universo di riferimento 91 casi) secondo il tipo di prestazioni attivate (*) Ass. domcentro diurnocasa riposo, protetta, residenz protetta, ecc. Infermieristica pronta Infermieristica diurna15637 Infermieristica notturna1 23 Infermieristica reperibilità 9 Riabilitativa9324 Tutelare diurna40543 Tutelare notturna1 38 Animazione ricreativa 2427 culturale Pasti20641 Lavanderia guardaroba15139 Podologo2 Pulizia riordino camere locali33340 Pulizia generale riordino 542 Amministrativa30436 Trasporti304 (*) Erano possibili più risposte 28

30 Come si evince dalla tabella 19 e dal grafico 11 le prestazioni di tipo infermieristico, riabilitativo sono svolte soprattutto nelle strutture residenziali, mentre nel servizio di assistenza domiciliare si registrano attività di care nei confronti delle persone e della casa (pasti, lavanderia pulizia e riordino, tutelare diurna e notturna); nei centri diurni troviamo anche attività ricreativa e di trasporto. Grafico 11: Le prestazioni erogate nei 91 presidi per anziani 0 Trasporti Amministrativa Pulizia generale riordino 0 Pulizia riordino camere locali 0 Podologo Lavanderia guardaroba Pasti Animazione ricreativa culturale Tutelare notturna 0 Tutelare diurna Riabilitativa Infermieristica reperibilità0 Infermieristica notturna0 Infermieristica diurna 0 Infermieristica pronta0 2,5 5 2,5 2,5 16,7 22, ,5 37, , ,1 66,7 66,7 66, ,3 83,3 88,9 82,5 86,7 91, ,4 95,6 83, ,2 100 Ass. dom Centro diurno Casa riposo, protetta, residenz protetta, ecc. 29

31 3.5 Gli utenti dei servizi per anziani Gli ospiti dei 91 presidi considerati al in base alla provenienza possono essere così suddivisi: Tabella 20: Provenienza degli utenti Provenienzan. di ospiti Distretto1678 ASL369 Regione131 Extra-regione44 Totale2222 Questo dato comprende l intera utenza del servizio di assistenza domiciliare, pari a 802 soggetti. Mancano tuttavia 767 casi, poiché non tutti i presidi hanno risposto a questa domanda. Come precisato al totale della tabella 20 mancano 767 casi, poiché non tutti i presidi hanno risposto. E' possibile ricavare il totale degli utenti da altre domande cui era necessario rispondere (vedi tabella 21 e 22): il totale degli utenti è così Osservando più da vicino le diverse tipologie di utenza è possibile affermare che i presidi offrono prestazioni rivolte ad anziani autosufficienti e anziani non autosufficienti. Tabella 21: Utenza dei presidi residenziali e semiresidenziali MaschiFemmineTotale Anziani autosufficienti Anziani non autosufficienti certificati dalla ASL Anziani non autosufficienti non certificati dalle ASL Totale In tutte le categorie considerate si rileva una consistente preponderanza numerica delle donne che rappresentano il doppio e addirittura il triplo nel caso di anziani non autosufficienti, rispetto agli uomini. L assistenza domiciliare merita un attenzione specifica. L utenza è costituita principalmente da anziani, auto o parzialmente non autosufficienti, che vivono soli. Si conferma il trend precedentemente evidenziato in linea anche con gli 30

32 andamenti demografici del paese, rispetto al quale le donne risultano essere presenti in misura massiccia come utenti di tale servizio (v. tab. 22). Tabella 22: Utenti dei servizi di assistenza domiciliare MaschiFemmineTotale Autosufficienti soli Autosufficienti con coniuge Autosufficiente con altri familiari Non autosufficienti soli Non autosufficienti con coniuge Non auto sufficienti con altri familiari Totale Complessivamente, sempre facendo riferimento al 1999, emerge la seguente situazione di utilizzo dei servizi: sono state ammesse nei diversi servizi per anziani 1165 persone, ne sono state dimesse 493 e sono decedute 580. Nella tabella seguente sono evidenziati gli utenti accolti, dimessi e deceduti, distinti secondo il tipo di presidio. Tabella 23: Utenti accolti, dimessi e deceduti nel 1999 all interno dei presidi per anziani AccoltiDimessiDeceduti MFTot.MFTot.MFTot. Casa protetta Casa riposo Centro diurno Comunità alloggio RSA Residenza protetta Assistenza domiciliare Totale

33 4. I PRESIDI PER MINORI I servizi per minori si articolano in servizi socio-assistenziali residenziali e servizi semiresidenziali. L universo di riferimento non è molto numeroso: i servizi, infatti, sono complessivamente 7 (solo 5 però risultano censiti in Regione), di cui 6 hanno risposto in modo completo al questionario statistico e 1 ha fornito successivamente il solo dato della capacità recettiva. Tabella 24: Presidi censiti e rispondenti Numero di presidi censiti dalla Regione Numero di presidi rispondenti di cui integrati da Provincia di PC Comunità pronta accoglienza1- Comunità famiglia11 Comunità educativa33 Centro diurno-22 (non censiti in Regione) Totale56 *2 *In alcuni casi l analisi si riferirà a 7 presidi, comprendendo anche 1 comunità di pronta accoglienza che ha fornito solamente il dato della capacità di accoglienza Sotto il profilo territoriale, gli ospiti dei servizi per i quali si dispone di informazioni provengono in 32 casi dal distretto, in 16 casi dall ASL, 21 dalla regione e 6 da fuori regione. Tabella 25: Ospiti dei presidi per minori (universo di riferimento 5 casi) secondo la provenienza territoriale DistrettoASLRegioneExtraRegioneTotale* * Un dato mancante Questi servizi hanno iniziato l attività nel corso degli anni

34 4.1 Le risorse organizzative nei servizi per minori Per quanto concerne la gestione dei servizi e delle strutture, è possibile osservare che gli enti titolari dei presidi sono o pubblici o del privato non profit. In 2 casi si tratta di Enti religiosi ed ecclesiastici, in 2 casi di Ente pubblico (I.P.A.B.), in 2 casi di Cooperative sociali, e in un caso l'azienda USL. Gli enti titolari coincidono con gli enti gestori. Tabella 26: Enti titolati - natura giuridica dei 6 presidi per minori Natura giuridicaf. ass. Ente religioso ed ecclesiastico2 Azienda USL1 I.P.A.B2 Cooperativa sociale2 Complessivamente le strutture in esame hanno una capacità di accoglienza pari a 146 posti letto di cui 4 posti letto per le emergenze. Tabella 27: I presidi per minori in relazione ai posti letto (universo di riferimento 6 casi) Post i Letto Posti Letto Emergenza Totali totale1464 Non si rileva l esistenza di accordi di collaborazione con altri soggetti presenti nel territorio piacentino, tranne in un caso con l ASL e in caso con una cooperativa sociale. 4.2 Le risorse economiche nei servizi per minori I servizi per minori prevedono l esborso di una retta: 29 utenti pagano la retta intera, 12 una retta parziale e 35 usufruiscono del servizio a titolo gratuito. 33

35 Tabella 28: Presidi per minori (universo di riferimento 5 casi) in relazione al tipo di retta Retta InteraRetta ParzialeTitolo GratuitoTotale Totale Per nessuna struttura esiste convenzione con l'asl per l'apertura anche senza utenti; tre servizi su sei hanno ottenuto finanziamenti per attività assistenziali, mentre per i restanti 3 servizi non si è registrato alcun tipo di finanziamento. Tabella 29: Finanziamenti nei presidi per minori (dati relativi a 5 enti) Convenzione Finanziamenti Finanziamenti Finanziamenti Finanziamenti ASL Assistenziali Sanitarie Altro Nessuno No3NoNo3 4.3 Le risorse umane nei servizi per minori Le professionalità presenti che lavorano nei presidi sono diversificate: animatori, educatori, coordinatori, personale direttivo, insegnanti e psicologi. Gli operatori assunti dagli enti lavorano in maggior parte a tempo pieno. I volontari impegnati a tempo parziale sono presenti in modo significativo nei presidi, in alcuni casi operano anche volontari a tempo pieno. Tabella 30: Risorse umane presenti nei presidi per minori (dati relativi a 5 enti) PersonaleTempo Tempo Pieno Parziale Indipendenti01 Dipendenti123 Collaboratori14 Volontari531 Obiettori11 Totale*1940 Di cui religiosi a tempo pieno 1, e 4 a tempo parziale 34

36 Sono gli insegnanti la categoria più coinvolta, seguita dagli educatori e dagli addetti ai servizi generali. Solamente due operatori (si tratta di educatori) lavorano in regime di convenzione. Tabella 31: Figure professionali presenti nei presidi per minori Tempo pienotempo parziale Addetti ai servizi generali 34 (cucina, lavanderia, pulizie) Addetti all'assistenza (senza 13 attestato regionale) Altro12 Animatori02 Coordinatore responsabile 22 della struttura Educatori con attestato 71 regionale/diploma specifico Educatori senza attestato 41 regionale/diploma specifico Insegnanti ed altri addetti alla 018 formazione Personale amministrativo12 Personale direttivo02 Psicologi03 Totale1940 * non vengono calcolate le f. percentuali poiché i numeri sono troppo esigui 4.4 Le prestazioni erogate nei servizi per minori I presidi censiti espletano servizio diurno in 4 casi su 6, mentre in due casi offrono solo interventi di carattere residenziale. Le prestazioni svolte riguardano l offerta di assistenza psicologica, socio-educativa e attività di animazione. Si realizzano, inoltre, servizi di consegna dei pasti, lavanderia, guardaroba, pulizia dei locali comuni e dell abitazione, servizi amministrativi più generali. Si segnalano anche le attività collaterali, volte ad offrire sostegno scolastico, psicologico, culturale e, soprattutto, educativo. 35

37 Tabella 32: Attività collaterali svolte nei presidi per minori* AttivitàCasi Scolastica3 casi Psicologica1 caso Culturale3 casi Educativa5 casi *Erano possibili più risposte 4.5. Gli utenti dei servizi per minori Gli utenti complessivi dei presidi sono 76 di cui il 56,6% maschi ed il 43,4% femmine. Il 47,3% (27,6% maschi e 19,7% femmine) è di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, mentre il 27,6% è maggiorenne. Tabella 33: Utenza per età e sesso nei 5 presidi per minori presenti nel piacentino EtàMASCHIFEMMINE f. %f. ass.f. %f. ass. 0-2 anni anni001, anni13,21010, anni15,8129, anni11,8910,58 > 18 anni15,81211,89 Totale56,64343,433 Le problematiche di cui sono portatori gli utenti sono diverse. Il 5,3% ha un handicap cognitivo, l 1,3% ha un handicap plurimo e nella stessa percentuale si hanno madri gestanti con figli, e minori coinvolti in procedimenti penali. Il 51,3% ha problemi familiari e relazionali ed il 39,5% ha problematiche altre non ulteriormente specificate. 36

38 Tabella 34: Utenza e problematiche presenti nei 5 presidi per minori ProblematicheF assf perc % Utenti con handicap plurimo11,3 Utenti con handicap cognitivo45,3 Coinvolti in procedure penali o in custodia alternativa1*1,3 Con problemi familiari, relazionali, economici, abitativi39**51,3 Gestanti madri con bambini a carico11,3 Altro (specificare)30 39,5 Totale76100,0 * di cui 1 straniero ** di cui 6 stranieri di cui 6 stranieri Nel corso del 99 sono stati accolti 77 utenti, di cui 27 stranieri; i dimessi sono stati 36, di cui 15 stranieri e non si è registrato nessun decesso. Non per tutti i minori è nota la destinazione seguita alla dimissione dalla struttura ospitante: infatti, a fronte dei 36 utenti dimessi, abbiamo informazioni relative solo a 14 soggetti. Si tratta di minori rimpatriati o affidati ad un nucleo familiare o trasferiti in altra struttura: per cinque casi è avvenuto il rientro nella famiglia di origine. Tabella 35: I minori dimessi secondo la destinazione Tipo uscitanumero di casi Rimpatriati1 Destinazione ignota21 Affidati ad un nucleo familiare1 Trasferiti in altre strutture assistenziali7 Rientrati nella famiglia di origine5 37

39 5. I PRESIDI MULTIUTENZA (CASE FAMIGLIA/ CASE DELLA CARITÀ) I presidi che accolgono la cosiddetta multiutenza, cioè le case famiglia e le case della carità, sono in numero di 4 su tutto il territorio piacentino. Due strutture si trovano nel distretto della Val d Arda, uno in quello urbano e un altro in quello della Val Tidone. 5.1 Le risorse organizzative nei servizi rivolti alla multiutenza Gli enti titolari dei servizi sono anche enti gestori e in tutti i 4 casi si tratta di organizzazioni di privato sociale, di cui 3 sono articolazione di uno stesso ente religioso, mentre l altro caso è gestito da una cooperativa sociale Per quanto concerne la capacità di accoglienza si registrano 18 posti letto totali di cui un solo posto letto per le emergenze e nessun posto temporaneo o protetto. Solo due posti, inoltre, sono convenzionati con l Asl. Tabella 36: Posti letto presenti nei 4 presidi multiutenza considerati Posti letto totali18 Posti letto emergenze1 Temporanei0 Protetti0 Convenzionati ASL2 Convenzionati Asl enti locali0 Convenzionati ministero0 Convenzionati immigrati0 38

40 5.2 Le risorse economiche nei servizi rivolti alla multiutenza Non si prevede il pagamento di una retta da parte dell utenza: infatti i 18 ospiti usufruiscono del servizio a titolo gratuito. Per quanto concerne i finanziamenti, le 4 strutture ricevono finanziamenti assistenziali e sanitari, solo in un caso si ha un finanziamento di altro tipo. Nessun presidio ha realizzato una convenzione con altri soggetti al momento dell apertura. Tabella 37: Finanziamenti ottenuti dai 4 presidi multiutenza* FinanziamentiF. ass. Finanziamenti assistenziali4 Finanziamenti sanitari4 Finanziamenti altro1 Nessun finanziamento0 * Erano possibili più risposte Per quanto riguarda i presidi relativi ad una multiutenza non si dispone di dati sulle entrate e le uscite. 5.3 Le risorse umane nei servizi rivolti alla multiutenza Gli operatori che lavorano nelle strutture sono in totale 21. La maggior parte di essi sono volontari, oltre ad alcuni lavoratori dipendenti. Per la caratteristica della struttura, fra le diverse professionalità sono presenti in misura prevalente figure genitoriali, adeguatamente formate. Altri operatori rivestono la funzione di assistente di base, coordinatore della struttura, educatore e personale direttivo. 39

Provincia Piacenza Comuni Pop.resid. 1/1/2016 Sup. in Km 2 Abitanti per Km 2

Provincia Piacenza Comuni Pop.resid. 1/1/2016 Sup. in Km 2 Abitanti per Km 2 Provincia Piacenza Comuni Pop.resid. 1/1/2016 Sup. in Km 2 Abitanti per Km 2 Agazzano 2.098 36,15 58,04 Alseno 4.720 55,27 85,40 Besenzone 978 23,95 40,84 Bettola 2.826 122,37 23,09 Bobbio 3.575 106,53

Dettagli

Provincia Piacenza Comuni Pop.resid. 1/1/2017 Sup. in Km 2 Abitanti per Km 2

Provincia Piacenza Comuni Pop.resid. 1/1/2017 Sup. in Km 2 Abitanti per Km 2 Provincia Piacenza Comuni Pop.resid. 1/1/2017 Sup. in Km 2 Abitanti per Km 2 Agazzano 2.079 36,15 57,52 Alseno 4.727 55,27 85,53 Besenzone 981 23,95 40,96 Bettola 2.790 122,37 22,8 Bobbio 3.572 106,53

Dettagli

L EVOLUZIONE RECENTE DEI NUCLEI FAMIGLIARI IN PROVINCIA DI PIACENZA

L EVOLUZIONE RECENTE DEI NUCLEI FAMIGLIARI IN PROVINCIA DI PIACENZA L EVOLUZIONE RECENTE DEI NUCLEI FAMIGLIARI IN PROVINCIA DI Analizziamo in questa occasione attraverso i dati provenienti dalle anagrafi comunali e contenuti nel database della Regione Emilia-Romagna (http://statistica.regione.emiliaromagna.it/popolazione/famiglie)

Dettagli

DATI CONOSCITIVI RELATIVI AI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA IN PROVINCIA DI PIACENZA

DATI CONOSCITIVI RELATIVI AI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA IN PROVINCIA DI PIACENZA PROVINCIA DI PIACENZA Ufficio Politiche Socio-sanitarie DATI CONOSCITIVI RELATIVI AI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA IN PROVINCIA DI PIACENZA Novembre 2004 Osservatorio Provinciale delle Politiche

Dettagli

Sistema Informativo delle Politiche Sociali. Presidi e servizi socio - assistenziali in Emilia Romagna

Sistema Informativo delle Politiche Sociali. Presidi e servizi socio - assistenziali in Emilia Romagna Sistema Informativo delle Politiche Sociali Presidi e servizi socio - assistenziali in Emilia Romagna Dati al 31.12.1999 INDICE 1. PARTE GENERALE 2 2. SETTORE ANZIANI 18 3. SETTORE DISABILI 32 4. SETTORE

Dettagli

Indagine sui presidi residenziali socio assistenziali e socio sanitari anno 2014

Indagine sui presidi residenziali socio assistenziali e socio sanitari anno 2014 ATTENZIONE: Per le strutture CESSATE durante l' il questionario NON DEVE essere compilato. 1. Dati anagrafici del Presidio: Nel caso in cui i dati anagrafici del Presidio non fossero corretti, riportare

Dettagli

DATI RELATIVI ALLA RICETTIVITA' DELLA PROVINCIA DI PIACENZA

DATI RELATIVI ALLA RICETTIVITA' DELLA PROVINCIA DI PIACENZA PROVINCIA DI PIACENZA DATI RELATIVI ALLA RICETTIVITA' DELLA PROVINCIA DI PIACENZA CONVEGNO: "1000 POSTI LETTO PER EXPO 2015", IL 27 MARZO LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO 27 marzo 2014 - Ore 17,00 19,00 sala

Dettagli

RAPPORTO 2011 SULLA POPOLAZIONE PIACENTINA

RAPPORTO 2011 SULLA POPOLAZIONE PIACENTINA SERVIZIO ORGANIZZAZIONE, PERSONALE, SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI UFFICIO STATISTICA RAPPORTO 2011 SULLA POPOLAZIONE PIACENTINA Aprile 2011 INDICE LA POPOLAZIONE PIACENTINA AL 31/12/2010 3 L evoluzione

Dettagli

PROMOZIONE E PROTEZIONE DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA Incontro con il Garante dell'emilia-romagna Piacenza e Parma.

PROMOZIONE E PROTEZIONE DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA Incontro con il Garante dell'emilia-romagna Piacenza e Parma. Provincia di Piacenza Servizio Istruzione e programmazione socio educativa PROMOZIONE E PROTEZIONE DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA Incontro con il Garante dell'emilia-romagna Piacenza e Parma 11 maggio

Dettagli

Sistema Informativo delle Politiche Sociali. Presidi e servizi socio - assistenziali in Emilia Romagna

Sistema Informativo delle Politiche Sociali. Presidi e servizi socio - assistenziali in Emilia Romagna Sistema Informativo delle Politiche Sociali Presidi e servizi socio - assistenziali in Emilia Romagna Dati provvisori al 31.12.2000 Presidi e servizi in Emilia Romagna INDICE 1. PARTE GENERALE 2. SETTORE

Dettagli

Il Dipartimento. di Sanità Pubblica

Il Dipartimento. di Sanità Pubblica Il Dipartimento di Sanità Pubblica 1 la legge prevede 3 livelli di assistenza sanitaria: ospedaliera distrettuale collettiva in ambiente di vita e di lavoro 2 FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA

Dettagli

All. B.19 (R) All. A.1.1 (R) popolazione SPAZIO TITOLO. piacentina al IN CORPO 22 31/12/2006 CIRCA 22ARIAL BOLD

All. B.19 (R) All. A.1.1 (R) popolazione SPAZIO TITOLO. piacentina al IN CORPO 22 31/12/2006 CIRCA 22ARIAL BOLD All. B.19 (R) All. A.1.1 (R) La IN popolazione QUESTO SPAZIO TITOLO piacentina al IN CORPO 22 31/12/2006 CIRCA 22ARIAL BOLD PROVINCIA DI PIACENZA AREA PROGRAMMAZIONE, INFRASTRUTTURE, AMBIENTE UFFICIO STATISTICA

Dettagli

LE RESIDENZE PER LA TERZA ETA : SCENARI E PROSPETTIVE

LE RESIDENZE PER LA TERZA ETA : SCENARI E PROSPETTIVE LE RESIDENZE PER LA TERZA ETA : SCENARI E PROSPETTIVE Gli anziani in Italia Gli anziani in Italia superano i 12 milioni. Di questi sono circa 3 milioni le persone comprese tra gli 80 e gli 89 anni. Circa

Dettagli

Il grado di occupazione del patrimonio edilizio a Piacenza. Rapporti Interni

Il grado di occupazione del patrimonio edilizio a Piacenza. Rapporti Interni Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale 06_11.doc 1 Il grado di occupazione del patrimonio edilizio a Piacenza. R.I. 11/06 Settembre 2006

Dettagli

GLI EDIFICI NELLA PROVINCIA DI PIACENZA UN ANALISI DEI DATI DEL 14 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

GLI EDIFICI NELLA PROVINCIA DI PIACENZA UN ANALISI DEI DATI DEL 14 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI PROVINCIA DI PIACENZA AGGIORNAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE ANNO 2006 QUADRO CONOSCITIVO GLI EDIFICI NELLA PROVINCIA DI PIACENZA UN ANALISI DEI DATI DEL 14 CENSIMENTO GENERALE

Dettagli

APPENDICE STATISTICA Anno 2013

APPENDICE STATISTICA Anno 2013 APPENDICE STATISTICA Anno 2013 Popolazione Tav. 1.1 Tav. 1.2 Tav. 1.3 Tav. 1.4 Tav. 1.5 Tav. 1.6 Tav. 1.7 Tav. 1.8 Tav. 1.9 Popolazione residente nei Comuni della provincia di Piacenza e dinamica anagrafica.

Dettagli

APPENDICE STATISTICA. Popolazione Tav. 1.1 Tav. 1.2 Tav. 1.3 Tav. 1.4 Tav. 1.5 Tav. 1.6 Tav. 1.7 Tav. 1.8

APPENDICE STATISTICA. Popolazione Tav. 1.1 Tav. 1.2 Tav. 1.3 Tav. 1.4 Tav. 1.5 Tav. 1.6 Tav. 1.7 Tav. 1.8 APPENDICE STATISTICA Popolazione Tav. 1.1 Tav. 1.2 Tav. 1.3 Tav. 1.4 Tav. 1.5 Tav. 1.6 Tav. 1.7 Tav. 1.8 Popolazione residente nei Comuni della provincia di Piacenza e dinamica anagrafica. Anno 2012 Popolazione

Dettagli

Tariffe e tasse locali nei comuni piacentini

Tariffe e tasse locali nei comuni piacentini Tariffe e tasse locali nei comuni piacentini I RAPPORTO Osservatorio socio-economico della Cisl di Piacenza A cura di Dario Ratazzi Matricola :3908200 1. OBIETTIVI E METODOLOGIE DELL'ANALISI Lo scopo di

Dettagli

LA SPESA PER SERVIZI SOCIO-SANITARI NEI DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI MODENA

LA SPESA PER SERVIZI SOCIO-SANITARI NEI DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI MODENA LA SPESA PER SERVIZI SOCIO-SANITARI NEI DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI MODENA Francesco Bertoni Paolo Bosi Marilena Lorenzini a cura di Provincia di Modena Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche Fondazione

Dettagli

Informazioni Statistiche

Informazioni Statistiche Informazioni Statistiche Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Ottobre 2016 L offerta residenziale socio-assistenziale e socio-sanitaria in Toscana Ogni

Dettagli

OSSERVATORIO REGIONALE

OSSERVATORIO REGIONALE Direzione Generale Programmazione Territoriale e Sistemi di Mobilità. Assessorato Programmazione e sviluppo territoriale, Cooperazione col sistema delle autonomie, Organizzazione. Servizio Politiche Abitative.

Dettagli

SERVIZIO RESIDENZIALE

SERVIZIO RESIDENZIALE Indagine campionaria: bambini e adolescenti fuori dalla famiglia di origine Scheda per il SERVIZIO RESIDENZIALE che ha accolto bambini e adolescenti Anno 2016 1. INFORMAZIONI GENERALI SUL SERVIZIO DENOMINAZIONE

Dettagli

SETTORE MULTIUTENZA Anno 2002 RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI CASE FAMIGLIA E CASE DELLA CARITA

SETTORE MULTIUTENZA Anno 2002 RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI CASE FAMIGLIA E CASE DELLA CARITA SETTORE MULTIUTENZA Anno 2002 RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI CASE FAMIGLIA E CASE DELLA CARITA Per una corretta compilazione si consiglia di consultare la "Guida alla

Dettagli

ISTRUZIONE GENNAIO 2001 SCHEDA N 1.1 IL SISTEMA SCOLASTICO PROVINCIALE

ISTRUZIONE GENNAIO 2001 SCHEDA N 1.1 IL SISTEMA SCOLASTICO PROVINCIALE PROVINCIA DI PIACENZA ISTRUZIONE GENNAIO 2001 SCHEDA N 1.1 IL SISTEMA SCOLASTICO PROVINCIALE Di seguito si indicano alcune informazioni sull offerta formativa presente in provincia di Piacenza e le principali

Dettagli

Istituto Nazionale di Statistica RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI

Istituto Nazionale di Statistica RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI Istituto Nazionale di Statistica ISTAT PRS. 1 RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI Anno 2005 Numero verde: 800 90 12 91 Per una corretta compilazione si consiglia di consultare

Dettagli

Sistema Informativo delle Politiche Sociali

Sistema Informativo delle Politiche Sociali Sistema Informativo delle Politiche Sociali Rilevazione per la programmazione sociale e i piani di zona PRESIDI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI SETTORE ANZIANI Anno 2003 Per una corretta

Dettagli

AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA

AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI CAMB/2017/23 del 24 marzo 2017 CONSIGLIO D AMBITO Oggetto: Servizio Gestione Rifiuti - Approvazione dei Piani economico finanziari

Dettagli

Enti e imprese con certificazione ambientale.

Enti e imprese con certificazione ambientale. Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale Enti e imprese con certificazione ambientale. R.I. 6/8 Ottobre 8 8_6.odt Amministrazione Provinciale

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Prot. n. (SOC/99/13681) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste: - la Deliberazione del Consiglio regionale dell'11/7/1991 n. 560 "Direttiva sull'autorizzazione al funzionamento di strutture socio-assistenziali

Dettagli

Provincia di Piacenza Ufficio Politiche Socio-sanitarie

Provincia di Piacenza Ufficio Politiche Socio-sanitarie Provincia di Piacenza Ufficio Politiche Socio-sanitarie LE STRUTTURE SOCIIO-ASSIISTENZIIALII NELLA PROVIINCIIA DII PIIACENZA Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali ESTRATTO DATII RIIFERIITII

Dettagli

DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A

DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A PROGETTO BIANCANEVE Legge Regionale 29/04/04 nr. 6 D.G.R. 29/05/07 nr. 359 ESIGENZE DEI PICCOLI COMUNI 1. Titolo del Progetto: BIANCANEVE 2. Premessa Il progetto intende

Dettagli

CONSIGLIO LOCALE di PIACENZA

CONSIGLIO LOCALE di PIACENZA CLPC/2012/4 del 22 giugno 2012 CONSIGLIO LOCALE di PIACENZA L anno duemiladodici il giorno ventidue del mese di giugno alle ore 17,00 presso la Sala Consiglio dell Amministrazione Provinciale di Piacenza

Dettagli

Il monitoraggio delle strutture residenziali per anziani non autosufficienti

Il monitoraggio delle strutture residenziali per anziani non autosufficienti Il monitoraggio delle strutture residenziali per anziani non autosufficienti A cura di: Francesco Bertoni Paolo Bosi Marilena Lorenzini Paolo Silvestri Provincia di Modena Capp Fondazione Ermanno Gorrieri

Dettagli

2. Il sistema delle risorse organizzative ed umane

2. Il sistema delle risorse organizzative ed umane L area dei bisogni degli anziani: i destinatari e le risorse in campo 1. I destinatari dei servizi e degli interventi LA PRESA IN CARICO DEL CITTADINO E L APERTURA DELLA CARTELLA SOCIALE Nel momento in

Dettagli

Presidi e servizi socio - assistenziali e socio - sanitari in Emilia Romagna

Presidi e servizi socio - assistenziali e socio - sanitari in Emilia Romagna Sistema Informativo delle Politiche Sociali Presidi e servizi socio - assistenziali e socio - sanitari in Emilia Romagna Dati ===================== ************************ ===================== A cura

Dettagli

INIZIATIVA A: "PROGRAMMA IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI"

INIZIATIVA A: PROGRAMMA IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ZONA SOCIALE DISTRETTO URBANO CONSULENZA GIURIDICA E ASSISTENZA LEGALE INTERPRETARIATO/ TRADUZIONE, INTERCULTURALE NEI SERVIZI COMUNALI E SOCIO-SANITARI REALIZZAZIONE DI ASSISTENZA E INTEGRAZIONE SOCIALE

Dettagli

Sistema Informativo delle Politiche Sociali

Sistema Informativo delle Politiche Sociali Sistema Informativo delle Politiche Sociali Rilevazione per la programmazione sociale e i piani di zona PRESIDI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI SETTORE DISABILI Anno 2005 Per una corretta

Dettagli

OSSERVATORIO REGIONALE

OSSERVATORIO REGIONALE Direzione Generale Programmazione Territoriale e Sistemi di Mobilità. Assessorato Programmazione e sviluppo territoriale, Cooperazione col sistema delle autonomie, Organizzazione. Servizio Politiche Abitative.

Dettagli

LE CASE DELLA SALUTE

LE CASE DELLA SALUTE 1 LE CASE DELLA SALUTE La normativa sulle Cure Primarie 2 Unione Europea DG Sanco 2014 risposta alla maggioranza dei problemi di salute della comunità servizi universalmente accessibili, erogati da team

Dettagli

L area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo

L area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo L area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo 1. I destinatari dei servizi e degli interventi LA PRESA IN CARICO DEL CITTADINO E L APERTURA DELLA CARTELLA SOCIALE

Dettagli

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 Conferenza le Regioni e le Province Autonome Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 SEGRETO STATISTICO, OLIGO DI RISPOSTA, TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DIRITTI

Dettagli

Osservatorio Regionale sulla Condizione della Persona Anziana e Disabile

Osservatorio Regionale sulla Condizione della Persona Anziana e Disabile 2. Strutture Semiresidenziali Nel Veneto sono presenti 262 Strutture Semiresidenziali definite, secondo la riclassificazione proposta dal CISIS (Centro Interregionale per il Sistema Informativo e Statistico

Dettagli

Distribuzione delle presenze, per mese. provincia di Piacenza. 2015

Distribuzione delle presenze, per mese. provincia di Piacenza. 2015 IL TURISMO IN PROVINCIA DI PIACENZA NEL 215. Piacenzaeconomia presenta in anteprima i dati (provvisori) relativi ai flussi turistici in provincia di Piacenza nell anno 215, sulla base della rilevazione

Dettagli

Osservatorio per l'infanzia e l'adolescenza Regione Emilia-Romagna

Osservatorio per l'infanzia e l'adolescenza Regione Emilia-Romagna Osservatorio per l'infanzia e l'adolescenza Regione Emilia-Romagna BAMBINI E RAGAZZI FUORI FAMIGLIA (IN AFFIDAMENTO A TEMPO PIENO E IN COMUNITA' RESIDENZIALE) IN CARICO AI SERVIZI SOCIALI TERRITORIALI

Dettagli

Istituto Nazionale di Statistica RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI

Istituto Nazionale di Statistica RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI Istituto Nazionale di Statistica ISTAT PRS.1 RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI Anno 2003 Numero verde: 800 90 12 91 Per una corretta compilazione si consiglia di consultare

Dettagli

4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l ambito territoriale e/o l utenza di riferimento

4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l ambito territoriale e/o l utenza di riferimento MODULO PER PROGETTI 1. Titolo del progetto Servizio Sociale di zona 2. 1 Nuovo progetto - Sì - No x 3. Progetto già avviato - Sì x - No 4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati,

Dettagli

RISULTANZE DEL CONTROLLO DI GESTIONE

RISULTANZE DEL CONTROLLO DI GESTIONE RISULTANZE DEL CONTROLLO DI GESTIONE Per l anno 2015 sono stati individuati n 10 centri di costo: Amministrazione Assistenziale Sanitario Cucina Lavanderia/guardaroba/sanificazione ambiente Manutenzioni

Dettagli

MARZO 2017 Le cooperative sociali in provincia di Cuneo Tipo B Tipo A Nel 2015 Tipo A: Grande: Tipo B: Media: Plurime: Piccola: Consorzi:

MARZO 2017 Le cooperative sociali in provincia di Cuneo Tipo B Tipo A Nel 2015 Tipo A: Grande: Tipo B: Media: Plurime: Piccola: Consorzi: 31 Imprese di valore Le cooperative sociali in provincia di Cuneo sintesi MARZO 217 Le cooperative sociali in provincia di Cuneo Tipo B Nel 215 22 Tipo A 7 12 14 47 Tipo A 36 Tipo B 9 Plurime 7 Consorzi

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO Provincia di Piacenza: Forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, medie annue 2000/2002 2000 2001 2002 FORZE DI LAVORO OCCUPATI 107 110 111 maschi

Dettagli

pl in regione per anziani per anziani NON autosufficienti

pl in regione per anziani per anziani NON autosufficienti 10.802 pl in regione per anziani 6.164 per anziani NON autosufficienti 3.092 gestiti da Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona 2.758 per anziani NON autosufficienti Fonte REGIONE FVG 31.12.2011 Le Aziende

Dettagli

LIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione

LIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza

Dettagli

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà

Dettagli

RIEPILOGO CONTABILE RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA.

RIEPILOGO CONTABILE RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA. PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE DELLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 21 DEL 26/07/2013 IL DIRETTORE - F.to dott. Giovanni Bertoldi - RIEPILOGO CONTABILE RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA. Riepilogo

Dettagli

RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARI ANNO 2012

RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARI ANNO 2012 ISTAT PRS. Istituto Nazionale di Statistica RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARI ANNO 0 Codice Presidio Si definisce Presidio Residenziale la struttura pubblica

Dettagli

MATERIALI DI LAVORO PER LA

MATERIALI DI LAVORO PER LA MATERIALI DI LAVORO PER LA COSTRUZIONE DEL PROFILO DI COMUNITÀ PIANI DI ZONA 2013-2015 A CURA DELL OSSERVATORIO PROVINCIALE POLITICHE SOCIALI DELLA PROVINCIA DI TRIESTE Contesto demografico Ambito distrettuale

Dettagli

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE PROPOSTE PER UNA SOCIETÀ DINAMICA E SOLIDALE ALLEGATO STATISTICO ROMA FEBBRAIO 2003 INDICE L ITALIA IN EUROPA 1. Struttura della

Dettagli

Informazioni Statistiche

Informazioni Statistiche Informazioni Statistiche Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Imprese e addetti secondo Asia 2013 Settembre 2015 Il report descrive lo stato delle imprese

Dettagli

COMUNE DI CESENA Bilancio di Previsione 2011 SERVIZI SOCIALI

COMUNE DI CESENA Bilancio di Previsione 2011 SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CESENA Bilancio di Previsione 2011 SERVIZI SOCIALI Bilancio Famiglia, Sociale anziani e 2009 non autosufficienza Nel 2009 1.010 nuclei familiari 1.843 persone con problematiche afferenti all

Dettagli

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR)

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) PIANO DI ZONA 2013 ALLEGATO A: Piano Distrettuale per i Piccoli Comuni 1 CONTATTI DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A Piazza Caduti di Nassiriya

Dettagli

Welfare locale, Strutture di Servizi e Terzo settore

Welfare locale, Strutture di Servizi e Terzo settore Corso di Laurea Politiche e Servizi Sociali Roma, 18 ottobre 2013 Welfare locale, Strutture di Servizi e Terzo settore Marco Accorinti Titolo della lezione odierna: I servizi sociali in Italia: evoluzione

Dettagli

IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011 LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FOLIGNO

IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011 LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FOLIGNO COMUNE DI FOLIGNO Provincia di Perugia IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011 LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FOLIGNO A cura di Umbertina Salvucci Servizio di Statistica del Comune di Foligno Revisione

Dettagli

POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE. Anno Anticipazione

POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE. Anno Anticipazione Ragioneria Generale I Direzione Sistemi informativi di pianificazione e controllo finanziario U.O. Statistica POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE Anno 2016 Anticipazione Indice Stranieri residenti per area

Dettagli

Guida alla compilazione

Guida alla compilazione Guida alla compilazione Anno 2002 RILEVAZIONE STATISTICA SUI SERVIZI E PRESIDI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI Per ulteriori informazioni telefonare all'amministrazione Provinciale

Dettagli

COMUNITA ALLOGGIO e di Pronto Accoglimento per MINORI VIAREGGIO (LU) CARTA DEL SERVIZIO

COMUNITA ALLOGGIO e di Pronto Accoglimento per MINORI VIAREGGIO (LU) CARTA DEL SERVIZIO COMUNITA ALLOGGIO e di Pronto Accoglimento per MINORI VIAREGGIO (LU) CARTA DEL SERVIZIO Sommario C.RE.A. società cooperativa sociale Pag. 02 Che cosa è la Comunità Alloggio per Minori Pag. 02 Destinatari

Dettagli

Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Governo dell'integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza

Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Governo dell'integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza Allegato 2 Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Governo dell'integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza Premessa metodologica Sulla base dei dati finanziari

Dettagli

Censimento della popolazione

Censimento della popolazione Censimento della popolazione Pagine tratte dal sito http://statistica.comune.bologna.it/cittaconfronto/ aggiornato al 24 marzo 2014 Censimento della popolazione Il 9 Ottobre 2011 si è svolto in Italia

Dettagli

Indicatori Elenco indicatori che saranno calcolati mediante i dati che le strutture trasmetteranno tramite questionari / file Tracciato PAI

Indicatori Elenco indicatori che saranno calcolati mediante i dati che le strutture trasmetteranno tramite questionari / file Tracciato PAI Indicatori 2014 Elenco indicatori che saranno calcolati mediante i dati che le strutture trasmetteranno tramite questionari / file Tracciato PAI Schede indicatore Dimensione E E5.1 FORMAZIONE ADDETTI ALL'ASSISTENZA

Dettagli

La produzione di rifiuti e la raccolta differenziata a Piacenza. Rapporti Interni

La produzione di rifiuti e la raccolta differenziata a Piacenza. Rapporti Interni Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale La produzione di rifiuti e la raccolta differenziata a Piacenza. R.I. 10/09 Maggio 2009 09_10.odt

Dettagli

La rilevazione dei fabbisogni professionali nel lavoro di cura privato

La rilevazione dei fabbisogni professionali nel lavoro di cura privato La rilevazione dei fabbisogni professionali nel lavoro di cura privato Giuseppe Roma Direttore Generale Censis Roma, 26 gennaio 2012 Un modello integrato Famiglia - Territorio Il crescente bisogno di assistenza

Dettagli

RILEVAZIONE INFORMAZIONI SUI MINORI STRANIERI E LORO NUCLEO FAMILIARE SCHEDE DI RILEVAZIONE PER I SERVIZI DELL ENTE COMUNALE

RILEVAZIONE INFORMAZIONI SUI MINORI STRANIERI E LORO NUCLEO FAMILIARE SCHEDE DI RILEVAZIONE PER I SERVIZI DELL ENTE COMUNALE PROGETTO PER UNA COMUNITA INTERCULTURALE CONFERENZA DEI SINDACI DELL ULSS 13 AZIONE 1: BANCA DATI/OSSERVATORIO RILEVAZIONE INFORMAZIONI SUI MINORI STRANIERI E LORO NUCLEO FAMILIARE SCHEDE DI RILEVAZIONE

Dettagli

I numeri del Settore Socio Sanitario e Socio Assistenziale. Roma, 21 luglio 2016

I numeri del Settore Socio Sanitario e Socio Assistenziale. Roma, 21 luglio 2016 I numeri del Settore Socio Sanitario e Socio Assistenziale Roma, 21 luglio 2016 Il Settore Socio-Sanitario e Socio Assistenziale I PARTE I numeri del settore socio-sanitario e socioassistenziale II PARTE

Dettagli

Tutti i numeri degli infermieri. Chi sono, dove lavorano, privati, dipendenti e disoccupati: una professione allo specchio

Tutti i numeri degli infermieri. Chi sono, dove lavorano, privati, dipendenti e disoccupati: una professione allo specchio Scheda n 2 Tutti i numeri degli infermieri. Chi sono, dove lavorano, privati, dipendenti e disoccupati: una professione allo specchio Dall analisi dei dati della Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro

Dettagli

Capitolo 7 SERVIZI SOCIALI

Capitolo 7 SERVIZI SOCIALI Capitolo 7 SERVIZI SOCIALI SERVIZIO RISORSE ECONOMICHE, RIVALSE, CONTROLLO DI GESTIONE, PROCEDURE, SISTEMA INFORMATIVO Sostegno del reddito Tavola 7.1 - Beneficiari e spesa di assistenza economica della

Dettagli

REGIONE LAZI0 Piano di Zona ANNUALITA' 2013

REGIONE LAZI0 Piano di Zona ANNUALITA' 2013 Distretto: Viterbo/3 REGIONE LAZI0 Piano di Zona ANNUALITA' 2013 Comune capofila : Viterbo UFFICIO DI PIA DISTRETTUALE Presso Settore Servizi Sociali Comune di Viterbo Via del Ginnasio 1-01100 Viterbo

Dettagli

La popolazione straniera e italiana all in Emilia-Romagna

La popolazione straniera e italiana all in Emilia-Romagna Direzione generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Servizio statistica e informazione geografica La popolazione straniera e italiana all 1.1.215 in Emilia-Romagna Bologna,

Dettagli

La qualità del Servizio Sociale Territoriale

La qualità del Servizio Sociale Territoriale e Sociale Regionale La qualità del Servizio Sociale Territoriale Bologna, 18 giugno 2012 1 Servizio Sociale Territoriale Il Servizio Sociale Territoriale è il complesso degli interventi del segretariato

Dettagli

PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Giovanili

PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Giovanili PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Giovanili OSSERVATORIO SUL DISAGIO GIOVANILE Ser.T. e Associazioni Aggiornamento dei dati - Anno 2010 Luglio 2011 Si ringraziano per i dati forniti e la cortese

Dettagli

1. La casa rifugio per donne vittime di violenza deve avere le seguenti caratteristiche:

1. La casa rifugio per donne vittime di violenza deve avere le seguenti caratteristiche: Reg. 18-1-2007 n. 4 Legge regionale 10 luglio 2006, n. 19 - "Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia". Pubblicato nel B.U.

Dettagli

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati.

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati. LAVORO Occupazione. A febbraio 2015, gli occupati in Italia sono 22.2 milioni, mentre i disoccupati sono 3.2 milioni. Lo rivela l'istat nel suo rapporto "Occupati e disoccupati". Il tasso di disoccupazione*

Dettagli

10 IL MERCATO DEL LAVORO

10 IL MERCATO DEL LAVORO IL MERCATO DEL LAVORO 10.1 Il quadro nazionale L andamento del mercato del lavoro nel contesto nazionale può essere un utile strumento per meglio inquadrare le dinamiche occupazionali conosciute a livello

Dettagli

Provincia di Piacenza Ufficio Sistema Sociale e Socio-sanitario

Provincia di Piacenza Ufficio Sistema Sociale e Socio-sanitario Provincia di Piacenza Ufficio Sistema Sociale e Socio-sanitario LE STRUTTURE SOCIIO-ASSIISTENZIIALII E SOCIIO-SANIITARIIE NELLA PROVIINCIIA DII PIIACENZA ESTRATTO DATII RIIFERIITII AL 31//12//2003 Osservatorio

Dettagli

Le graduatorie predisposte saranno rese pubbliche mediante affissione all Albo dell Azienda USL di Bologna.

Le graduatorie predisposte saranno rese pubbliche mediante affissione all Albo dell Azienda USL di Bologna. Allegato n. 1 Ambiti territoriali carenti di pediatri di libera scelta presso le Aziende USL della Regione Emilia- Romagna. Art. 33 dell Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con

Dettagli

Presidi Residenziali Socio-Assistenziali e Socio-Sanitari

Presidi Residenziali Socio-Assistenziali e Socio-Sanitari Presidi Residenziali Socio-Assistenziali e Socio-Sanitari Statistiche al 31 dicembre 2013 Dipartimento Politiche della Persona Indice La rilevazione sui Presidi Residenziali Socio-Assistenziali e Socio-Sanitari

Dettagli

I PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARI

I PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARI 9 febbraio 2012 31 dicembre 2009 I PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARI Al 31 dicembre 2009 si rilevano in Italia 13.207 presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari,

Dettagli

Firenze Sociale in cifre DATI 2010

Firenze Sociale in cifre DATI 2010 Firenze Sociale in cifre DATI 2010 Capitolo 1 Il quadro demografico Gli abitanti di Firenze sono 371.282 (al 31 dicembre 2010 fonte Anagrafe del Comune di Firenze) Tavola 1.1 Bilancio demografico anno

Dettagli

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. CENTRO DIURNO AURORA 1 FINALITA E FUNZIONI GENERALI La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. La struttura ha finalità riabilitative

Dettagli

Informazioni Statistiche N 1/2014

Informazioni Statistiche N 1/2014 Città di Palermo Ufficio Statistica 15 Censimento generale della popolazione Primi risultati definitivi per Girolamo D Anneo Informazioni Statistiche N 1/2014 FEBBRAIO 2014 Sindaco: Segretario Generale:

Dettagli

Decessi droga correlati

Decessi droga correlati DECESSI DROGA-CORRELATI I seguenti dati sui decessi droga correlati, che rappresentano uno dei cinque indicatori chiave rilevati dall Osservatorio Europeo di Lisbona, si riferiscono alle informazioni rilevate

Dettagli

CONTESTO DEMOGRAFICO DEMOGAFIA

CONTESTO DEMOGRAFICO DEMOGAFIA CONTESTO DEMOGRAFICO DEMOGAFIA In base agli ultimi dati ISTAT disponibili(*), nel biennio 2009-2010, l Italia presenta un saldo totale positivo (+4,8 ), anche se in diminuzione rispetto al biennio precedente.

Dettagli

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione 0 Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE SALUTE MENTALE E SANITÀ

Dettagli

98.200 98.000 97.800 97.600 97.400 97.200 97.000 96.800 96.600 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 Popolazione residente 97.099 97.490 97.965 anno 2009 anno 2010 anno 2011 UTENTI anno 2009 anno 2010

Dettagli

Organizzazione dei servizi sociali (6cfu)

Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi, riccardo.guidi@unipi.it Cosa facciamo oggi? 1) Question time.

Dettagli

La Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA

La Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA La Rete dei Servizi Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA Residenze Sanitarie Assistenziali La RSA è una struttura extraospedaliera finalizzata a fornire

Dettagli

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014)

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014) Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014) La situazione demografica Il comune di Città di Castello ha la sua popolazione al 1/01/2013 pari a 40.016 abitanti residenti

Dettagli

Monografia sugli anziani a Catania

Monografia sugli anziani a Catania Comune di Catania DIREZIONE SS.DD. DECENTRAMENTO E STATISTICA Servizio Statistica e Qualità dei Servizi al Cittadino Monografia sugli anziani a Catania 30 settembre 2016 Ai fini del miglioramento dei servizi

Dettagli

RISULTANZE DEL CONTROLLO DI GESTIONE

RISULTANZE DEL CONTROLLO DI GESTIONE Allegato parte integrante della delibera del Consiglio di amministrazione n.16 d.d. 29.04.2015 RISULTANZE DEL CONTROLLO DI GESTIONE Per l anno 2014 sono stati individuati n 10 centri di costo: Amministrazione

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI MONTANI ALTA VAL D ARDA Provincia di Piacenza SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DELL UNIONE

UNIONE DEI COMUNI MONTANI ALTA VAL D ARDA Provincia di Piacenza SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DELL UNIONE UNIONE DEI COMUNI MONTANI ALTA VAL D ARDA Provincia di Piacenza.. SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DELL UNIONE DETERMINAZIONE N. 6 DEL 26.01.2016 Oggetto: SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ACCREDITATO A

Dettagli

Azioni per la tutela e lo sviluppo del capitale umano

Azioni per la tutela e lo sviluppo del capitale umano Azioni per la tutela e lo sviluppo del capitale umano Questa area comprende gli interlocutori sociali (finali): Donne Donne lavoratrici Lavoratori Lavoratori dipendenti della P.A. Disoccupati Immigrati

Dettagli

Via San Rocco n.24 - Rivergaro. Esperienza triennale nella progettazione riferita all assistenza sociale.

Via San Rocco n.24 - Rivergaro. Esperienza triennale nella progettazione riferita all assistenza sociale. CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome GRISLERI CRISTINA Indirizzo Via San Rocco n.24 - Rivergaro Telefono 0523/953517 Fax 0523/953520 E-mail Servizi-sociali.rivergaro@sintranet.it Nazionalità italiana

Dettagli