Problema micotossine/aflatossine dal campo alla prima trasformazione Dott. Agr. Enrico Costa
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1 Problema micotossine/aflatossine dal campo alla prima trasformazione Dott. Agr. Enrico Costa 20 Agosto 2015 Camposampiero (PD) Campagna raccolta mais 2015: pericolo aflatossine e controlli ufficiali sugli operatori
2 Associazione Italiana Raccoglitori Essiccatori Stoccatori di cereali e semi oleosi Anno di costituzione: 1999 Associati: 170 aziende operanti nel settore raccolta, essiccazione, stoccaggio, commercio e della macinazione del mais Capacità di essiccazione ton/gg. Capacità di stoccaggio: 2,5 milioni di tonn, il 25-30% del mais nazionale.
3 Il Gruppo di Lavoro Micotossine costituitosi il 18 dicembre 2003, coordinato da AIRES, raccoglie il contributo di esponenti del mondo della ricerca privata e pubblica, della sanità e della produzione. ATTIVITA DEL GLM: Istituto di Cerealicoltura di Bergamo Associazione Italiana Sementieri Sindacato Veterinari Liberi Professionisti Università di Torino Università di Padova Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari C.N.R.- Bari Associazione Sanità Regione Veneto Maiscoltori Italiani Consorzio Agrario di Milano-Lodi Istituto Superiore di Sanità Università La Cattolica di Piacenza Assessorato Agricoltura Regione Emilia-Romagna ASS.IN.CER DG Agricoltura Regione Lombardia A.I.R.E.S. Pubblicazioni, incontri, convegni Partecipazione ai Forum Europei (dal 2006) : 3 th Fusarium forum 13 Gennaio Meeting: Monitoring fusarium toxins 20 Luglio th Fusarium-toxin Forum 15/16 Gennaio th Fusarium-toxin Forum 10/11 Gennaio th Fusariumtoxin Forum 9/10 Febbraio th Fusarium-toxin Forum 1-2 Febbraio th Fusarium-toxin Forum 3 Febbraio th Micotossine Forum 5/6 Settembre 2013 Collaborazione attiva con Organizzazioni francesi e spagnole (Arvalis, AGPM, ecc) Attività sperimentali: confronto varietale; prove di pulitura; monitoraggio fumonisine nei processi di molitura del mais; monitoraggi delle contaminazioni da micotossine nel mais; monitoraggio fusarium-tossine nei processi di estrazione dell olio dal germe di mais; prove sperimentali in campo di contenimento delle micotossine.
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5 Fumonisine «tipiche» tutti gli anni DON Gran Duro 2008 DON - ZEA T2 HT2 Mais 2014 e per il 2015????????
6 LE MICOTOSSINE Sono sostanze dannose per la salute dell uomo e degli animali prodotte da microorganismi (muffe), che possono colonizzare, sia in campo sia nella fase di stoccaggio, diverse derrate alimentari, tra queste i cereali.
7 LE MICOTOSSINE SONO TOSSINE NATURALI LA CUI PRESENZA NELL AMBIENTE NON È UNA CONSEGUENZA DELL ATTIVITÀ DIRETTA DELL UOMO, MA DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI CHE SI VENGONO A CREARE IN CAMPO Inoltre sono: - un problema climatico/ambientale/colturale e culturale - un pericolo per gli operatori - un rischio alimentare per l uomo e gli animali - un vincolo sanitario di legge Ma anche speculazione commerciale un opportunità commerciale per la vendita di probiotici, sequestranti ed epatoprotettori inadempienza commerciale
8 I FUNGHI TOSSIGENI: Ottimi SAPROFITI, in alcuni casi anche parassiti facoltativi (patogeni capaci di causare malattie) Quando sono anche patogeni, ad esclusione di pochi casi (Es. Gibberella dello stocco), sono dotati di scarsa virulenza Qualcuno può comportarsi da ENDOFITA per una parte più o meno lunga del suo ciclo Una specie fungina puo produrre piu micotossine La stessa micotossina puo essere prodotta da piu funghi di specie diverse La granella puo essere contaminata da piu di una micotossina anche se in genere una è prevalente
9 Le principali micotossine e funghi Fumonisine B1 e B2 Deossinivalenolo (DON) Zearalenone (ZEA) T2 HT2 Fusarium Aflatossine (AFLA) Ocratossine (OCRA) Aspergillus
10 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE AFLATOSSINE HANNO basso peso molecolare alto punto di fusione stabilità alle alte temperature scarsa idrosolubilità SONO intensamente fluorescenti se esposti a radiazioni vicine all ultravioletto relativamente instabili se esposte agli u.v. tipiche del post-raccolta
11 Percentuale media di ceppi produttori di micotossina nell ambito di specie fungine tossigene (Da: A. Bottalico,.Funghi tossigeni e micotossine:aspetti generali. Inf. Fitopat. 12/2002) SPECIE FUNGINA MICOTOSSINA CONSIDERATA % MEDIA DI CEPPI PRODUTTORI Aspergillus flavus Aflatossina B 1 e B 2 45% Aspergillus parasiticus Aflatossine B e G 92% Aspergillus ochraceus Ocratossina A 17% Penicillium verrucosum Ocratossina A 62% Fusarium graminearum Zearalenone 93% Fusarium culmorum Deossinivalenolo (DON) 63% Fusarium verticillioides Fumonisina 100% Fusarium proliferatum Fumonisina 100%
12 Esigenze ecologiche dei principali funghi micotossigeni Funghi Produttori Aspergillus flavus - parasiticus Cond. Sviluppo Temp. = C Opt =32 C U.R (aria) = 82% Umidità granella = 16-30% Micotossin a prodotta Aflatossine B1 - B2 - G1 - G2 Alim. Contam. Cereali Mais Frutta secca Arachidi Caffè Effetti clinici Cancerogene per fegato, reni, tratto digestivo e polmone, molecole mutagene, riduzione di crescita e produzione animali, emorragie, immunosoppressione, ICC I.A.R.C CLASSE 1 Aspergillus ochraceus; Penicillium spp. Temp. = 5-35 C Opt =28 C U.R (aria) > 80% Umidità granella = 16-20% Ocratossina A Mais Cereali Tossica per reni e fegato CLASSE 2B Fusarium graminearum - culmorum Fusarium sporotrichioides Temp. = 4-35 C Opt =25 C U.R (aria) = 94% Umidità granella = 18-20% DON - ZEA - NIV - 3AcDON - 3,15AcDON T-2 HT-2 Mais Cereali Mais Cereali Vomito, rifiuto del cibo, anoressia, pseudogravidanza, ipofertilità, turbe riproduttive, emorragie, diarrea, ridotta crescita, ninfomania, immunodepressione Inibizione di sintesi proteica e sintesi DNA e RNA,inibizione mitosi, emorragie, attività dermotossica, immunodepressione CLASSE 3 CLASSE 3 Fusarium verticillioides - proliferatum Temp. = 4-36 C Opt =25 C U.R (aria) = 91 % Umidità granella = 18-20% Fumonisine Mais Cereali Sospetto cancro esofageo, crescita stentata, attività immunodepressiva, encefalomalacia equini, edema polmonare suini, riduzione accrescimento, mortalità, lesioni a fegato, rene, cuore, polmoni. CLASSE 2B
13 Ecologia dei funghi tossigeni 2014??? 2015??? 2012
14 Fonte: Predstaviteve
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16 INFLUENZA DI ALCUNI FATTORI DI STRESS SULLA CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE FATTORI DI STRESS PER LA PIANTA COMPETIZIONE (MALERBE) STRESS IDRICO e nutrizionale 1 MINORE DIFESA DALLE INFEZIONI; SVILUPPO DEL FUNGO E FAVORITO FATTORI DI STRESS PER IL FUNGO STRESS OSSIDATIVO 2 AUMENTO DELLA EFFICIENZA NELLA SINTESI DELLE MICOTOSSINE 1. Le piante stressate hanno una reazione meno efficace alle infezioni fungine, pertanto, in esse ci si aspetta una maggiore presenza di PATOGENI e un maggiore contenuto di micotossine 2. Gli stress biotici e abiotici stimolano la produzione di Specie Reattive dell Ossigeno (ROS). I ROS possono stimolare la biosintesi di micotossine in F. verticillioides e A. flavus Fonte: Prof. Causin Roberto
17 Temperatura Disponibilità idrica Andamento climatico favorevole al mais Temperatura Acqua utile Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Piogge Semina ----Temperatura ---- Acqua disponibile Fioritura Maturazione Lattea Maturazione Cerosa Maturazione Fisiologica Tempo
18 Temperatura Disponibilità idrica Anno siccitoso con scarse piogge. Prolungato stato di stress idrico Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Tempo Anno favorevole a: A.flavus AFLATOSSINE
19 Temperatura Disponibilità idrica Piogge spostate nella seconda parte del ciclo vegetativo del mais, frequenti ma di scarsa intensità. Stato di stress in prefioritura Allungamento fase di essicazione in campo Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Tempo Anno favorevole a: F.verticillioides FUMONISINE
20 Temperatura Disponibilità idrica Piogge frequenti e di elevata intensità con rapido abbassamento delle temperature nella fase di maturazione. Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Tempo Anno favorevole a: F.graminearum DON e ZEA
21 LIMITI MASSIMI DI CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE: AFLATOSSINE ( Direttiva 100/03 - Reg.to 2174/03 Reg.to 683/04 - Reg.to UE N. 574/2011) Alimentazione umana (FOOD) tossina limite Mais grezzo - amideria Mais e altri cereali per consumo diretto - molini Afl. B1 Afl. B1+B2+G1+G2 Afl. B1 Afl. B1+B2+G1+G2 5 ppb 10 ppb 2 ppb 4 ppb Alimenti per l'infanzia Afl. B1 0,1 ppb Alimentazione zootecnica (FEED) Reg.to (UE) n. 574/2011 tossina limite Materie prime per mangimi Afl. B1 20 ppb Mangimi complementari e completi ad eccezione di: mangimi composti per bovini da latte e vitelli, suinetti e pollame giovane mangimi composti per animali adulti ( bovini, suini, pollame..) Afl. B1 Afl. B1 Afl. B1 10 ppb 5 ppb 20 ppb Esempio Aflatossine 20 ppb = 0,02 mg/kg 20 μg/kg 0,00002 gr/kg 0,002 gr/ql 0,02 gr/tonn 2 gr in 1000 ql Limiti per il latte e suoi derivati: tossina limite latte crudo Afl. M1 0,05 ppb latte per lattanti Afl. M1 0,025 ppb
22 DEOSSINIVALENOLO - DON 576/2006) (Reg.to 1126/2007 RACCOMANDAZIONE Alimentazione umana (FOOD) tossina Limite In vigore dal Mais non trasformato Don ppb 1 luglio 2007 Grano duro non Don ppb trasformato 1 luglio 2006 Cereali non trasf. Don ppb (grano t.) 1 luglio 2006 RACCOMANDAZIONE UE 576/2006 del 17 agosto 2006 Alimentazione zootecnica (FEED) tossina Limite Cereali Don ppb Sottoprodotti del mais Don ppb Mangimi: - completi Don ppb - suini Don 900 ppb - vitelli, agnelli, capretti Don ppb ZEARALENONE - ZEA (Reg.to 1126/2007 RACCOMANDAZIONE 576/2006) Alimentazione umana (FOOD) tossina limite In vigore dal Mais non trasformato Zea 350 ppb 1 luglio 2007 cereali non trasf (grano Zea 100 ppb t. e d.) 1 luglio 2006 RACCOMANDAZIONE UE 576/2006 del 17 agosto 2006 Alimentazione zootecnica (FEED) tossina limite Cereali Zea ppb Sottoprodotti del mais Zea ppb Mangimi: - suinetti e scrofette Zea 100 ppb - scrofe e suini Zea 250 ppb - vitelli,bovini, ovini Zea 500 ppb FUMONISINE (Reg.to 1126/2007 RACCOMANDAZIONE 576/2006) Alimentazione umana (FOOD) tossina limite Mais non trasformato Fum. B1+B ppb Farina di mais con granulometria > 500 micron Farina di mais con granulometria < 500 micron Fum. B1+B2 Fum. B1+B ppb ppb RACCOMANDAZIONE UE 576/2006 del 17 agosto 2006 Alimentazione zootecnica (FEED) mais e prodotti derivati Mangimi: - suini, equini, conigli - pesci - pollame, vitelli, agnelli - ruminanti adulti tossina Fum. B1 + B2 Fum. B1+B2 Fum. B1+B2 Fum. B1+B2 Fum. B1+B2 limite ppb ppb ppb ppb ppb
23 Esperienza
24 AFLATOSSINE 2012
25 Data 08/03/ /03/ /03/ /04/ /04/ /04/ /04/ /05/ /05/ /05/ /05/ /06/ /06/ /06/ /07/ /07/ /07/ /07/ /08/ /08/ /08/ /08/ /09/ /09/ /09/ /10/ /10/ /10/ /10/ /11/2012 Dati climatici ,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0-10,0 T min T max Pioggia mm
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27 Hot Drought Data source: Mars Bulletin, Vol. 20 No Vol.-20-No.-11-Crop-Monitoring-in-Europe-26-November-2012 MARS BULLETIN mars.jrc.ec.europa.eu/mars/bulletins-publications
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30 Mycotoxin Forum 5 th -6 th September a Aflatoxins in Maize Distribution MONIMAIS- MIPAAF
31 DATI AIRES + COORDINAMENTO CEREALI REGIONE N Impianti monitorati CALO CONSEGNE Analisi effettuate LIVELLI DI AFLATOSSINA B1 - prodotto stoccato per fasce di contaminazione (tons e %) STIME AL % N. < 5ppb < 20ppb < 40ppb < 80ppb > 80ppb Totale VENETO ,1 20,4 21,7 27,7 16,1 100, LOMBARDIA ,8 30,5 5,2 0,9 1,5 100, PIEMONTE ,3 % 66,7 30,0 3,3 0,0 0,0 100,0 EMILIA superiori ai ROMAGNA 4,6 36,0 15,7 19,4 24,3 100,0 20 ppb FRIULI V.G ,0 25,4 0,6 0,0 0,0 100, TOTALE ,8% 25,0% 15,3% 17,9% 12,1% 100,0% Nota: il monitoraggio riguarda un campione di 107 imprese con attività di essiccazione e stoccaggio di mais, rappresentativo di una quantità di prodotto di oltre 1,7 milioni di tons (pari a oltre il 25% della produzione stimata della corrente campagna Tesi di Laurea dr.ssa Mingoni Mara Relatore Prof.ssa Lucia Bailoni 1241 campioni di mais raccolti presso i centri di stoccaggio dei Consorzi Agrari presenti nelle provincie di Padova, Rovigo e Venezia. Analisi in Elisa 71,56 % superiori ai 20 ppb
32 Data 06/03/ /03/ /03/ /03/ /03/ /04/ /04/ /04/ /04/ /04/ /05/ /05/ /05/ /05/ /05/ /06/ /06/ /06/ /06/ /06/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ ,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 T min T max Pioggia mm 5,0 0,0 - Clima mite in Veneto - Presenza sporadica di aflatossine in alcune Regioni del Nord - Presenza rilevante di Don in Piemonte.
33 2014 Estate fresca e piovosa La temperatura media estiva è stata di 1/1.5 C inferiore alla media storica. Le precipitazioni in pianura spesso sono state più del doppio della media Dati ARPAV: Temperature fresche ed elevate precipitazioni fusariotossine
34 Fonte: Prof. Causin Roberto
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36 gia a luglio avevamo previsto che il 2014 sarebbe stato l anno delle fusariotossine
37 Azioni suggerite: Monitorare in campo gli ibridi più resistenti e gli effetti della tecnica agronomica sullo sviluppo dei vari funghi; Raccogliere appena possibile, senza attendere che l umidità della granella si abbassi eccessivamente; ogni giorno in più trascorso in campo in queste condizioni climatiche può aumentare il contenuto di tossine; Regolazione della mietitrebbia in modo da lasciare in campo le parti più fini che sono quelle più contaminate da micotossine; Trebbiare facendo estrema attenzione a causare il minor danno meccanico possibile alla granella (attenzione alle regolazioni, alla velocità..); ogni nuova lesione è una nuova via d infezione; PULIRE ENERGICAMENTE LA GRANELLA, accettando percentuali di scarto superiori a quelle normalmente tollerate; i chicchi ammuffiti sono ben identificabili, più leggeri e quindi allontanabili con pulitori, tavole densimetriche e selezionatrici ottiche; Controllare analiticamente il rischio di contaminazione e, ove possibile, separare le partite
38 Livelli di contaminazione da DON e Fusariotossine nel mais 2014 Molto variabili in funzione di: classe FAO, varietà, terreno, data semina, trattamento, ecc Nel rodigino le contaminazioni da DON sono basse e comunque abbiamo assistito ad un incremento costante della contaminazione (da pochi ppb fino a circa 1000 ppb); rimane comunque elevato il tenore di fumonisine Negli altri areali maidicoli si registra una grande variabilità con tenori dai 2000 agli oltre ppb di DON Quando c è contaminazione da DON si riscontrano livelli preoccupanti di ZEA e negli areali più freschi si nota anche la T2 HT2
39 Aspettative 2015 Analisi condizioni climatiche Rischio Aflatossine Monitoraggio in campo
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42 Diabrotica
43 10 agosto 2015 mais 125 gg
44 10 agosto 2015 mais 125 gg
45 10 agosto 2015 mais 125 gg
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48 luglio <6810 <6810 <6810 <6810 <6810 <6810 <6810 n.p. 130 gg irrigato 3 volte Appezzamento stressato 125 gg irri 3 volte +ragnetto + tratt Enrico irrigato 2 volte Aspergillus sez. flavi 125 gg stressato + ragnetto n.p. belgrano 105 gg DKC gg No irrigato n.p. Stefano 2 04/08/ /08/ Fusarium spp. 04/08/ /08/ gg irrigato 3 volte Appezzamento stressato 125 gg irri 3 volte +ragnetto + tratt Enrico irrigato 2 volte 27 lugl n.p. n.p. 125 gg stressato belgrano 105 gg DKC ragnetto gg No irrigato n.p. Stefano 2
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50 Validità delle previsioni Aflatossine Validità delle previsioni meteo Breve periodo Lungo periodo affidabili indicative Necessità di scambio di informazioni/esperienze
51 GESTIRE LE MICOTOSSINE In campo Nella lavorazione/ trasformazione
52 PREVENIRE LE CONTAMINAZIONI IN CAMPO EVITANDO IL PIU POSSIBILE SITUAZIONI DI STRESS ALLA PIANTA BUONE PRATICHE AGRICOLE LOTTA INSETTICIDA LOTTA DIRETTA CONTRO I PATOGENI Lotta biologica Lotta chimica con impiego di fungicidi RICERCA E SPERIMENTAZIONE
53 Effetti delle scelte tecniche sulla presenza delle micotossine Scelta ibrido Data di semina Densità di semina Concimazione Difesa dalla Piralide Irrigazione Data di raccolta Fumonisine Don e Zea Aflatossine Incidenza lieve elevata
54 CRITICITA Settore Primario 1. Tempestività delle BPA; 2. Influenza del clima sulle diverse tecniche agronomiche; 3. Mancanza di informazioni (sensibilità varietale, scelta dell ibrido, normativa); 4. Assistenza tecnica non sempre attenta alla problematica; 5. Disponibilità di macchine in certi periodi (trattamento piralide e raccolta); 6. Costi dei mezzi tecnici; 7. Redditività della coltura.
55 Gestione del problema aflatossine nel post raccolta
56 Produttore Raccolta Ricezione Sementi Concimi Fitofarmaci Trebbiatori e trasportatori Raccoglitori Trasformatori Lavorazione PRINCIPALI CRITICITA Stoccaggio Vendita Allevatori Trasformatori Commercianti Prodotti finiti: pane, pasta, farine, carni, ecc Vendita al dettaglio
57 I Trasformazione - PREVENZIONE: Ricevere ed essiccare il prodotto entro ore; Verificare le caratteristiche fisiche della merce; Impostare i tempi e le temperature d essiccazione; Corretta pulitura (detossificazione fisica) e raffreddamento pre-immagazzinamento; Pulire e disinfestare; Impianti di ventilazione; Controllare, che non vi sia presenza di insetti e roditori; Verificare periodicamente le temperature e le umidità dei prodotti stoccati per evitare l'insorgenza di alterazioni. Applicazione di Manuali di autocontrollo (H.A.C.C.P)
58 Approvvigionamento ACCETTAZIONE MATERIE PRIME Pesatura Prelievo Campione Verifica delle caratteristiche Merci conformi Merci con criticità: contaminazione estesa di micotossine CRITICITA : Mancanza di dati sulla coltivazione; Tempi ristretti difficoltà di campionamento; Laboratorio interno; Personale specializzato; Analisi: metodi, affidabilità e costi Costituzione di lotti omogenei per contaminazione
59 Distribuzione aflatossina M O T R I C E ,5 6 0,1 3 4 R I M O R C H I O Fonte: Amedeo Pietri 2006
60 Metodi di valutazione rapida all ingresso dei centri di stoccaggio Individuazione di cariosside fluorescenti Non tutti i ceppi sebbene produttori dei precursori fluorescenti (acido cojico) sintetizzano le aflatossine 1-2 cariossidi su 1 Kg (1/2 su 3333 cariossidi 0,00045%) = 5ppb 3-4 cariossid su 1Kg (3-4 su 3333 cariossidi 0,0010%)= 20ppb Nel 2003 e nel 2012?
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62 e per il 2015????? Dai primi riscontri: - contaminazione superficiale e/o contaminazione interna; - buona corrispondenza tra fluorescenza e presenza di aflatossine (da verificare con riscontri analitici interni)
63 INCERTEZZA DELL ANALISI - Errore di campionamento sottocampionamento-analisi - Rischio contaminazione accidentale (es. macinazione) GRANDE VARIABILITÀ Confronto tra laboratori METODICA Micotossina: DON Campione : grano duro HPLC HPLC HPLC GAS MASSA GAS MASSA Fase LAB 1 LAB 2 LAB 3 LAB 4 LAB 5 Pre pulitura 2383, Post pulitura 2438, Incertezza dell analisi dichiarata dal laboratorio : 32-35%
64 Aflatossine 2015 Campione Chicci fluorescenti % 24 ppb Umidità 1 analisi 2 analisi 3 analisi 2 7,5 18 % 13 ppb 15 ppb (*) 46 ppb (*) (*) analisi ripetute sullo stesso estratto con diversi componenti (soluzione di estrazione, kit di analisi)
65 1 Lavorazione - Essiccazione Merci conformi Merci con criticità: lotti omogenei per contaminazione PULITORE PULITORE ESSICCATOIO ESSICCATOIO PULITORE DEL SECCO: PULITORE DEL SECCO PRELIEVO CAMPIONE PRELIEVO CAMPIONE DEPOSITO DEPOSITO TEMPORANEO IN ATTESA DI VERIFICA E DI LAVORAZIONE COMMERCIALIZZAZIONE
66 1 Lavorazione - Essiccazione Merci conformi Merci con criticità: lotti omogenei per contaminazione PULITORE ESSICCATOIO ESSICCATOIO sviluppare in magazzino solo in condizioni di umidità superiori PULITORE DEL SECCO al 14% (o inferiori PULITORE se DEL non SECCO: omogenee), favoriti da temperature PRELIEVO CAMPIONE DEPOSITO PRELIEVO PULITORE Gli aspergilli sono funghi tipici del post-raccolta e si possono del cereale crescenti da 15 C ad oltre 30 C. CAMPIONE DEPOSITO TEMPORANEO IN ATTESA DI VERIFICA E DI LAVORAZIONE COMMERCIALIZZAZIONE
67 Decontaminazione fisica Pulitori rotativi Setacciatori Aspiratori Gravimetriche Densimetriche Selezionatrici ottiche. CONFORMI MERCE IN LAVORAZIONE LAVORAZIONE SPECIFICA CON MEZZI FISICI CONTROLLI E VERIFICA DELLE QUALITA NON CONFORMI COMMERCIALIZZAZIONE DESTINAZIONI NON ALIMENTARI Criticità: Costi delle tecnologie innovative Tecnologie specifiche e non adatte e tutte le problematiche
68 Pulitura fisica PULITORI FISICI Contaminazioni basse: buoni risultati T.Q.< 40 ppb < 20 ppb con scarti del 20-30% Contaminazioni elevate: non attendibile T.Q. > 100 ppb dati variabili con scarti elevati
69 Selezione ottica SELEZIONATRICE OTTICA Prepulitura attenta; Risultati variabili; Capacità di lavoro (30-70 ql /ora) T.Q. > 60 < 80 ppb < 20 ppb scarto 30 35% T.Q. > 100 ppb scarto > 45% difficilmente riconducibile entro i 20 ppb
70 Efficacia delle puliture DECONTAMINAZIONE FISICA: Significative per contaminazioni inferiori a 100 ppb Enorme variabilità dei risultati Tecnologia in evoluzione DETOSSIFICAZIONE CHIMICA: Sperimentazione ancora in corso Necessità di impianti specifici ed autorizzati
71 GRAZIE DELL ATTENZIONE Visitate i siti: Recapiti: Enrico Costa info@aires.info
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