INDICAZIONI DALLE ESPERIENZE DELLE SCUOLE (Short: Spunti dal vivo)

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1 INDICAZIONI DALLE ESPERIENZE DELLE SCUOLE (Short: Spunti dal vivo) I progetti IT attivati nelle singole scuole mostrano che la scuola sta facendo passi avanti nell acquisizione delle tecnologie e nella consapevolezza che il loro utilizzo modifica le metodologie di lavoro e lo stesso ruolo docente, che assume la funzione di guida del processo di sviluppo di un apprendimento articolato e non lineare di cui gli studenti sono i principali attori. Comunicazione. Soprattutto nelle scuole elementari e medie, l utilizzo didattico delle IT è finalizzato ad offrire agli allievi strumenti e occasioni più efficaci per sviluppare come comunicazione la propria capacità espressiva e creatività. I progetti coinvolgono spesso l intera attività di programmazione d Istituto, come ad esempio nel caso dell IC Trilussa, il I circolo di Varese, il IV circolo di Pavia, la DD di Trescore Cremasco, la Nuova Scuola Media di Crema, la DD Pascoli di Lodi, la SMS Trombini di Tirano, l IC Albate di Como o il LS Lussana di Bergamo. Le IT sono strumento di lavoro di una comunità di apprendimento che promuove lo scambio interpersonale e l apprendimento cooperativo: così come ad esempio nella DD di Lodi in cui l attività delle IT è presente nella programmazione delle varie discipline, come parte della più complessa programmazione interdisciplinare, centrata su una tematica che coinvolge tutto l istituto, su più plessi e Comuni. Si passa dal learning village in cui i ragazzi operano all interno di una piazza aperta creando con i propri genitori una comunità virtuale che simula l attività di un consiglio comunale, i cui esiti vengono ripresi nel vero Consiglio Comunale della città (sperimentazione della Nuova Scuola Media di Crema), alla costruzione di un apprendimento autonomamente costruito, grazie allo sviluppo di strategie individuali e personalizzate mediante l uso di un forum creato specificatamente per i bambini (I circolo di Varese), all utilizzo delle IT per affrontare il problema del disagio giovanile (IC Trilussa di Milano), alla programmazione per progetti in tutte le classi (IC di Albate Como, con il progetto Bimbotech nato in collaborazione con il Politecnico di Milano) all integrazione

2 curricolare dell informatica con lo sviluppo di percorsi articolati di apprendimento (SMS Trombini di Tirano: attività curricolari, moduli, progetti pluriennali). Progetti in rete con altre realtà scolastiche sono sviluppati al Liceo Lussana la cui collaborazione con l Università di Informatica di Milano e Crema ha portato ad una sperimentazione attualmente aperta a tutto il territorio nazionale sull applicazione delle potenzialità di Xml alla didattica, Anche all ITC di Bordoni di Pavia si è attivato un progetto che prevede la costruzione di un fumetto bilingue tra una classe dell Istituto e una scuola delle Canarie di lingua spagnola. IT e discipline Gli Istituti secondari di secondo grado che sono stati selezionati sono, nella maggioranza, scuole che stanno solo ora avvicinandosi ad una progettazione generale, destinando risorse umane e finanziarie che sicuramente in quest'ordine di scuola sono superiori rispetto alle precedenti. Più diffuso appare l utilizzo delle IT nelle scuole che hanno nei loro curricula materie specialistiche (Liceo Artistico Foppa, ITIS Torriani, IS Dalla Chiesa, ITSOS Cernusco, IPSIA Fiocchi), ma generalmente scarsa appare la diffusione nelle altre discipline, Un eccezione in tal senso appare l ITSOS di Cernusco in cui le discipline TIC (per competenze tipo e ECDL) e TAG (computer grafica) sono insegnate non da docenti di informatica ma di lettere e matematica. Nei Licei e negli istituti Magistrali ci si sta avvicinando alla multimedialità, anche per la creazione di percorsi interdisciplinari gestititi dall intero consiglio di classe, ma i risultati non sempre appaiono rispondenti alle aspettative. Il Liceo Lussana (Bergamo) ha approvato un progetto molto impegnativo che prevedeva sino allo scorso anno il distacco di due docenti e la realizzazione di percorsi multimediali interdisciplinari in tutte le classi dell Istituto, progetto che inevitabilmente subirà un forte ridimesionamento non avendo più risorse umane da impegnare; nel Liceo Scientifico di Alzano ampio spazio assume la multimedialità soprattutto nelle materie scientifiche (per la simulazione) mentre l IM Agnesi (Milano) ha previsto l utilizzo delle IT in particolare in matematica e nei linguaggi non verbali per acquisire conoscenze spendibili nel mondo del lavoro (prevede infatti l attuazione di stage in azienda con impiego degli studenti soprattutto in ambito informatico e/o della comunicazione).

3 Organizzazione didattica Le attività didattiche hanno subito modificazioni nella scuola di base rispetto alle forme tradizionali di gestione dell aula. Si passa all organizzazione in classi aperte o alla gestione di piccoli gruppi, all apprendimento quotidiano attraverso l uso del PC posizionato all interno della singola classe (senza necessità di giungere al lavoro finito), all apprendimento a distanza, alla cooperatività attraverso il sito della scuola. L accesso ai laboratori di informatica è sempre organizzato e legato rigorosamente alla programmazione dell attività didattica; l utilizzo dei laboratori è sempre altissimo, raggiungendo un minimo del 70% delle classi. Nelle scuole superiori, la gestione della lezione è ancora frontale e tradizionale, ci si sta avviando faticosamente verso le classi aperte con scambio di gruppi tra gli insegnanti (all IPC Olivetti di Rho è previsto, ad esempio, la codocenza tra gli insegnanti di materie informatiche e i docenti di altre discipline). L autonomia con cui gli studenti utilizzano le risorse informatiche sta facendo cambiare l atteggiamento degli insegnanti che, però, non sanno ancora pienamente assumere il ruolo di guida e di facilitatori. Gli studenti delle superiori generalmente possono usufruire del laboratorio informatico secondo una precisa regolamentazione e sotto controllo sia del docente interessato, sia del personale tecnico; in quasi tutte le scuole, però, vi sono aule (talvolta biblioteche) in cui gli alunni possono recarsi autogestendo la propria formazione. Uso del WEB Nella scuola di base, i siti web sono stati strutturati inizialmente come strumento di lavoro e di scambio di documentazione tra i docenti. Solo in alcune scuole il sito è visto come strumento di comunicazione con i genitori e come mostra dei prodotti dei ragazzi, e solo nel I circolo di Varese il sito è divenuto un luogo di scambio e di contatto tra gli alunni e il territorio virtuale". Nella secondaria superiore si evidenzia maggiormente la necessità di un interscambio con le realtà esterne; i siti hanno una funzione comunicativa molto forte tra la scuola e i genitori e con gli alunni stessi, sono stati attivati help on line sia dal liceo Lussana che dal Liceo di Crema; quest ultimo ha elaborato progetti aperti al territorio. Interessante,

4 inoltre, è risultata l esperienza dell IPSIA Fiocchi di Lecco che ha evidenziato una particolare attenzione agli aspetti interculturali e di solidarietà (esiste un percorso strutturato che vede coinvolti docenti, studenti e genitori con produzione di CD multimediali: un progetto le cui attività sono esplicitamente dichiarate all interno del contratto formativo di ogni classe) Nella maggioranza dei casi, per la realizzazione dei siti o l informatizzazione dei dati (registri elettronici, gestione delle procedure) le scuole superiori si affidano a strutture esterne e a specialisti informatici; quasi assente la gestione del sito da parte degli studenti (all ITC Bordoni di Pavia vi è un progetto di simulazione della costruzione di pagine web per un sito aziendale che permette però anche di acquisire competenze per la gestione del sito scolastico). Interessante è l utilizzo sempre più ampio di internet per il reperimento di informazioni e la scelta di software specialistici per simulazioni e supporti alle discipline tradizionali (soprattutto nelle materie scientifiche) come accade nel liceo di Alzano Lombardo in cui il gruppo di matematica e fisica ha elaborato database personalizzati che permettono comunicazioni anche online. Valutazione degli apprendimenti L utilizzo delle IT non incide specificatamente nella valutazione disciplinare, né globale. Solo in pochi casi i docenti hanno cercato di strutturare griglie di valutazione, ma sempre in modo non sistematico. Le IT vengono essenzialmente considerati degli strumenti per motivare e fissare dei contenuti disciplinari, ma non vi sono serie riflessioni su come il loro utilizzo possa essere impiegato per il recupero di deficit cognitivi o più in generale per potenziare l apprendimento. Pochi sono i casi, come nell IC Trilussa, in cui esistono modalità strutturate di valutazione, con particolare attenzione allo sviluppo delle capacità di analisi, comprensione e rielaborazione per guidare lo studente ad un proprio percorso cognitivo; nel I Circolo di Varese in cui viene valutata, oltre alle conoscenze e competenze acquisite nelle diverse aree disciplinari, anche la padronanza dell uso delle macchine e dei programmi; nell IC di Albate in cui esistono griglie di valutazione, viene tenuto un diario di bordo (griglia strutturata), viene fatta una relazione valutativa finale sui progetti attuati ed è presente un questionario fornito ai bambini alla fine di ogni attività; nella DD Pascoli di Lodi in cui la valutazione non viene data dalla maestra della disciplina, ma da un team di

5 insegnanti della classe che prende in considerazione la capacità di lavorare in gruppo e collaborare alla costruzione del prodotto, autonomia nel lavoro e nell interazione col pc, il percorso compiuto dal bambino. In alcuni casi, come nella SMS Trombini di Tirano o ancora nell IC Albate il prodotto dei bambini non viene valutato in senso stretto dal punto di vista dell apprendimento di capacità di comunicazione, ma viene ripreso l anno successivo e valutato dagli stessi alunni che lo integreranno e svilupperanno dando la possibilità anche ad altre classi di proseguire il lavoro iniziato. La valutazione è un problema aperto in tutte le scuole superiori: vi è il tentativo da parte dei docenti più esperti di strutturare una valutazione che tenga conto delle conoscenze e delle competenze acquisite attraverso le IT, ma l opposizione da parte degli insegnanti che hanno l abitudine alla valutazione tradizionale è di ostacolo a qualsiasi forma di innovazione in tal senso. Professionalità docente L ampia utilizzo dell informatica all interno delle scuole di base analizzate (si arriva sino al 100% di diffusione della Nuova Scuola Media di Crema, dell'ic Albate, della DD Pascoli di Lodi e della SMS Trombini), ha indotto lo sviluppo di specifiche strategie per la formazione dei docenti (sotto l aspetto didattico, si sono in particolare introdotte metodologie per l utilizzo di tecniche collaborative nel rapporto insegnante allievo). In alcuni istituti superiori (ITSOS di Cernusco, IM Agnesi di Milano, LA Foppa di Brescia), l uso delle IT introduce una maggiore flessibilità, allarga le attività pratiche iniziando a modificare il ruolo del docente (non solo trasmettitore di conoscenze ma anche consulente ed esperto), con possibilità da parte degli studenti di creare percorsi d'autoapprendimento (attività strutturate per un apprendimento assistito o collaborativo). La partecipazione a progetti come E-School (I circolo di Varese), il learning village in collaborazione con IBM (Nuova Scuola Media di Crema), Bimbotech (IC Albate), il progetto per il diritto allo studio del Comune di Lodi (DD Pascoli), l organizzazione di un convegno di portata nazionale quale MEDIAEXPO (DD Trescore Cremasco), ha offerto occasioni di aggiornamento ai docenti e permesso la formazione di team d'insegnanti esperti, che, a loro volta, sono divenuti formatori dei propri colleghi.

6 Anche le conoscenze individuali dei singoli responsabili dell area informatica hanno potuto contribuire positivamente alla formazione dei docenti meno esperti nell uso delle IT. Quasi tutti gli insegnati hanno seguito corsi di alfabetizzazione informatica anche grazie ai fondi pervenuti nelle scuole con il piano di finanziamento 1B; la partecipazione è più ampia laddove vi è una precisa scelta della Dirigenza e del Collegio Docenti. Indicativa in tal senso è l esperienza del IV Circolo di Pavia in cui la scelta del Dirigente e del responsabile del progetto Informatico è stata quella di far crescere un gruppo, distribuito su ogni plesso, composto da docenti che fungessero da supporto ai colleghi. Questa strategia ha permesso a tutte le classi di operare all interno del progetto d Istituto. Alle superiori, la diffusione dell alfabetizzazione è ampia, ma utilizzata ancora prevalentemente per migliorare la produttività individuale del lavoro docente e razionalizzare i procedimenti amministrativi (all ITSOS di Cernusco il 95% dei docenti utilizzano il computer per la programmazione individuale e la predisposizione di materiale didattico, il 3% utilizza il registro elettronico) I Licei prevedono spesso momenti culturali di riflessione (convegni e conferenze), che però non hanno in genere una ricaduta sulla didattica d Istituto. La patente Una particolare attenzione è rivolta al conseguimento della ECDL, quasi tutti organizzano corsi sia per gli studenti, per i docenti o per esterni. Nel caso dell ITIS Torriani di Cremona, del Liceo di Crema, Liceo di Alzano, IPC Olivetti di Rho, ITC Bordoni di Pavia la preparazione ai moduli rientra nei curricula scolastici, dando poi la possibilità agli alunni di conseguire la patente informatica. Nel Liceo di Alzano i corsi di formazione per i docenti per il conseguimento dell ECDL (così come la partecipazione ai corsi della Microsoft Professione Docente ) vengono riconosciuti come formazione in servizio. E abbastanza evidente come questa linea di azione può contribuire allo sviluppo delle competenze informatiche ma poco ha a che vedere con il rapporto IT innovazione didattica.

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