IPOTESI DI INTERVENTO ASSISTITO CON IL GATTO RIVOLTO A MINORI CON DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE
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- Lelio Casali
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1 Paolo Montagna Massimo Uberti Luisa Marnati Pierino Panarisi MATTINO Dalle ore 9,30 alle ore 12,30 Venerdì 7 luglio 2017 Presso la Residenza Latour Strada Revigliasco 7 - Moncalieri (TO) Forum I gatti come mediatori di cura Barbara Picco Patrizia Ponzio Rita Deplano Enrico Ferrero incontro tra Associazioni e organizzazioni operanti nel mondo degli Interventi Assistiti con Animali e Organizzazioni le cui attività sono rivolte al miglioramento delle condizioni di disagio e di malattia dell infanzia e dell età giovanile Interverranno Antonio Marra Paolo Guiso Ilde Trinchero Caterina Corbascio Carlo Palenzona Manuela Turco Federica Liscio Paola Brero POMERIGGIO Dalle ore 14,30,alle ore 18,30 Forum sul tema: I gatti come mediatori di cura Presentazione del progetto: Interventi assistiti con animali nel Reparto di Pediatria del P.O. «Santa Croce» di Moncalieri Presentazione e obiettivi del gruppo di lavoro: La ricerca di un canale comunicativo tra bambini autistici e gatti curiosi. Presentazione del progetto di studio: La ricerca di un canale comunicativo tra bambini con autismo e gatti curiosi Realizzato da «Te.C.A. Centro Studi» REGISTRAZIONE Inviando mail a: eleonora.battista@centrostuditeca.it indicando nome cognome e telefono. IPOTESI DI INTERVENTO ASSISTITO CON IL GATTO RIVOLTO A MINORI CON DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE
2 FARE UN INTERVENTO SULLA COMUNICAZIONE PERCHE - è necessaria per avviare qualsiasi intervento educativo o riabilitativo - è importante per poter intervenire sui problemi di comportamento - è una manifesta richiesta familiare
3 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL DISTURBO DELLO SPETTRO DELL AUTISMO COMPROMISSIONE QUALITATIVA DELLA COMUNICAZIONE
4 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL SOGGETTO AUTISTICO 1. AREA ESPRESSIVA Ritardo o mancanza di sviluppo del linguaggio parlato Vocalizzazioni non utilizzate a scopo comunicativo
5 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL SOGGETTO AUTISTICO Con sviluppo del linguaggio parlato Presenza dell ecolalia (non connessa a intenzionalità comunicativa) Linguaggio ripetitivo o stereotipato
6 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL SOGGETTO AUTISTICO Con sviluppo del linguaggio parlato Difficoltà a iniziare una conversazione Difficoltà a sostenere una conversazione (rispetto dei turni, interazione adeguata alle argomentazioni dell interlocutore, etc.)
7 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL SOGGETTO AUTISTICO 2. AREA RICETTIVA Comprensione dei fatti problematica soprattutto se implicano maggiore competenza linguistica o astrazione
8 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL SOGGETTO AUTISTICO Spesso non vengono formulate richieste ma viene sviluppata autonomia nel procurarsi ciò che desiderano
9 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL SOGGETTO AUTISTICO Rara capacità spontanea di gioco simbolico Compromissione della capacità di imitazione sociale
10 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL SOGGETTO AUTISTICO Rara capacità spontanea di gioco simbolico Compromissione della capacità di imitazione sociale
11 DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE NEL SOGGETTO AUTISTICO Difficoltà di generalizzazione delle competenze apprese
12 IPOTESI DI INTERVENTO ASSISTITO CON IL GATTO RIVOLTO A MINORI CON DIFFICOLTA NELLA COMUNICAZIONE
13 UNA SCELTA CORAGGIOSA
14 UNA SCELTA CORAGGIOSA Non è un animale ipersociale Il legame instaurato con l uomo è di genere mutualistico
15 UNA SCELTA CORAGGIOSA La selezione è più recente e ha seguito prevalentemente canoni estetici È meno duttile rispetto ad altri animali domestici
16 UNA SCELTA VANTAGGIOSA?
17 GRANDE SPINTA MOTIVAZIONALE TRASVERSALE ALL OBIETTIVO SPECIFICO DELL INTERVENTO (la motivazione è il motore della comunicazione)
18 CREARE UN SETTING DI INTERVENTO NEL QUALE SIA FAVORITA LA COMUNICAZIONE INTENZIONALE (all interazione con il gatto)
19 CREARE UN SETTING DI INTERVENTO NEL QUALE SIA FAVORITA LA COMUNICAZIONE INTENZIONALE (all interazione con il gatto) (nelle diverse forme)
20 AUMENTO DELLA MOTIVAZIONE COME CO-TERAPEUTA ES. IN OCCASIONE DI UTILIZZO DELLA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA (CAA)
21 UTILIZZO DI MODALITA COMUNICATIVE NON VERBALI POSSIBILITA DI ENTRARE IN RELAZIONE SENZA UTILIZZO DEL CANALE VERBALE
22 MAGGIORE ATTENZIONE AI CORRELATI FISICI RELATIVI ALL ATTO COMUNICATIVO
23 SFERA EMOTIVA APPAGAMENTO AFFETTIVO CONFORTO ACCOMPAGNAMENTO DELICATO
24 CARATTERISTICHE COMUNI MAGGIORE COMPRENSIONE
25 CARATTERISTICHE COMUNI MAGGIORE DIFFICOLTA DI INTERAZIONE
26 SPERIMENTAZIONE DI UN FORTE STIMOLO IN UN CONTESTO DI TUTELA
27 NECESSITA DI ADATTAMENTO E SINTONIZZAZIONE SULL ALTRO (gatto)
28 IMPOSSIBILITA DI OTTENERE IN MODO CELERE QUELLO CHE DESIDERO FRUSTRAZIONE
29 CRITICITA OSSERVAZIONI RIFLESSIONI
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