LA QUALITA E LA SICUREZZA DEI PAZIENTI NELL AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI UDINE
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1 LA QUALITA E LA SICUREZZA DEI PAZIENTI NELL AZIENDA SANITARIA Prof. Silvio Brusaferro SOC Accreditamento, Gestione del Rischio Clinico e Valutazione delle Performance Sanitarie 1
2 CONTENUTI 1 LA QUALITA E LA SICUREZZA NELLE STRUTTURE SANITARIE 2 L ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE 3 LA SICUREZZA NELLE SEDI DI TIROCINIO 4 GLI OBIETTIVI INTERNAZIONALI PER LA SICUREZZA DEI PAZIENTI 5 COME LEGGERE LA QUALITA NELLE SEDI DI TIROCINIO 6 LA FORMAZIONE PER L INGRESSO IN TIROCINIO 2
3 CONTENUTI 1 LA QUALITA E LA SICUREZZA NELLE STRUTTURE SANITARIE 3
4 Dovere etico AZIENDA SANITARIA QUALITÀ E SICUREZZA NEL SISTEMA SANITARIO Responsabilità delle istituzioni sanitarie è fornire cure di qualità (diritto delle persone di riceverle) Una delle principali dimensioni della qualità delle cure è la sicurezza perciò Le istituzioni sanitarie hanno il dovere di fornire la massima protezione possibile da danni conseguenti ad eventi avversi, errori umani e soprattutto ad errori di sistema 4
5 Le sei aree della misura della qualità Aree Indicatori Sicurezza Esperienza e risultati incentrati su paziente ed operatore Coordinamento assistenziale Assistenza clinica Salute della popolazione e della comunità Efficienza e riduzione dei costi Sicurezza del paziente, condizioni correlate all assistenza Esperienza del paziente e dell operatore, risultati riportati dal paziente Ammissione e riammissione, coordinamento assistenziale, comunicazione del provider Assistenza acuta, cronica, prevenzione, indicatori di processo e risultati Comportamenti salute correlati, accesso all assistenza, determinanti della salute, diseguaglianze Indicatori di spesa annuale, di costo degli eventi, quality to cost ratio * Jordan M.VanLare, A.B., and Patrick H. Conway, M.D. Value-Based Purchasing-National Program to Move from Volume to Value N Engl. J Med 367;4 NEJM. Org July 26,2012 5
6 In tutti i sistemi complessi AVIAZIONE CENTRALI NUCLEARI SISTEMI SANITARI 6
7 Dicembre 1999: l Institute of Medicine (IOM) nel To Err is Human: Building a Safer Health System, dichiara che da 48,000 a 98,000 americani (USA) muoiono a causa di errori medici. Pari al numero di morti che potrebbero essere causati dalla caduta di un jumbo ogni giorno per un anno intero Quasi l 11 % dei pazienti ricoverati subisce un evento dannoso associato alle cure ricevute La sicurezza del paziente
8 La probabilità che un paziente subisca un qualsiasi danno o disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure mediche o sanitarie più in generale prestate durante il periodo di degenza e non, che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte. (Kohn, Institute of Medicine, 1999) 8
9 DALL ERRORE ALL EVENTO Evento è ogni accadimento che avrebbe potuto causare o ha causato danno a un paziente, un visitatore, un operatore gli eventi si possono classificare in: near-miss eventi senza esito eventi avversi eventi sentinella 9
10 NEAR-MISS [ QUASI EVENTO ] Situazione in cui per motivi fortuiti o per meccanismi barriera, come l intervento tempestivo di qualcuno, l evento, che sarebbe potuto accadere, non si è verificato [ad esempio: paziente preparato al tavolo operatorio per intervento ortopedico con errore di lato evitato all ultimo momento ] EVENTO SENZA ESITO Evento che è accaduto, ma senza conseguenze negative per il paziente. [esempio: caduta di un paziente senza lesioni; somministrazione di un farmaco a dosaggio superiore alla dose indicata, senza conseguenze] 10
11 EVENTO AVVERSO Ogni caso in cui un trattamento sanitario abbia procurato danno, temporaneo o permanente, per la salute del paziente. [esempio: caduta dal letto di un paziente, con frattura femore] DANNO Alterazione, temporanea o permanente, di una parte del corpo o di una funzione fisica o psichica (compresa la percezione del dolore). (Ministero della Salute, 2008) 11
12 EVENTO SENTINELLA Evento avverso di particolare gravità che causa la morte o un grave danno fisico o psicologico al paziente. Questi eventi sono chiamati sentinella perché implicano la necessità immediata di intervenire. La soglia di allarme è = 1 Basta che l evento si verifichi una volta sola perché si renda necessaria un indagine immediata, volta ad accertare se al suo verificarsi abbiano contribuito alcuni fattori che possono essere corretti/rimossi. 12
13 Lucian Leape La sicurezza del paziente
14 Lucian Leape 14
15 Epidemiologia degli eventi avversi La letteratura internazionale riporta un tasso di eventi avversi su 1000 giorni di ricovero compreso tra l 8 ed il 12% nei sistemi sanitari avanzati (Francia: 6,6%; Regno Unito: 8,7%; Svezia 12,3%).* Gli eventi prevenibili sarebbero il 43,5%.** * Vincent C. La Sicurezza del paziente ** De Vries EN. The incidents and nature of in-hospital adverse events: a systematic review. Qual Saf Health Care 2008; 17 (3):
16 Epidemiologia degli eventi avversi L incidenza media di eventi avversi è di 5.2%.* - 37,5% in area medica - 30,1% in area chirurgica Eventi prevenibili sul totale di eventi avversi: 56,7%. Nel 9,5% dei casi l evento avverso determina il decesso del paziente. *Tartaglia et al. Eventi avversi e conseguenze prevenibili: studio retrospettivo in 5 grandi ospedali italiani. Epidemiolo. Prev. 2012; 36(3-4):
17 Il modello del formaggio svizzero Talvolta, quando si allineano una sequenza di azioni, fattori e concause, possono essere penetrate tutte le misure di sicurezza Standardizzazione Tecnologia Organizzazione Formazione Rischi Incidente J. Reason, 1997, BMJ 17
18 Il modello del formaggio svizzero gli interventi mirano a mantenere disallineata la via ad un potenziale evento avverso Standardizzazione Tecnologia Organizzazione Formazione Rischi Incidente J. Reason, 1997, BMJ 18
19 LE DIMENSIONI Eventi Sentinella Eventi avversi Morte 1 Incidenti con danni gravi,0 Eventi senza danni Near miss Gli eventi sentinella rappresentano la punta dell iceberg degli eventi indesiderati Incidenti con danni moderati,00 Errori prevenibili / nessun danno, 000 (La proporzione di Heinrich) 19
20 20
21 L errore come opportunità Per sfruttare gli errori come opportunità al fine di un miglioramento continuo della sicurezza, è necessario un passaggio culturale: Cultura della colpevolizzazione Cultura della sicurezza Non si può risolvere un problema conservando lo stesso modo di pensare che l ha causato. 21
22 DEFINIZIONE DI QUALITA IN SANITA INSTITUTE OF MEDICINE (1990) La qualità dell assistenza è il grado con il quale i servizi sanitari incrementano la probabilità, per gli individui e le popolazioni, di risultati sanitari desiderati e sono coerenti con la corrente conoscenza professionale CONSIGLIO EUROPEO (1998) La qualità dell assistenza è il grado con il quale i trattamenti forniti aumentano le possibilità del paziente di ottenere i risultati desiderati e diminuiscono le possibilità dei risultati indesiderati, prendendo in considerazione lo stato corrente della conoscenza 22
23 Gestione del rischio clinico (Clinical Risk Management) La gestione del rischio clinico mira a migliorare qualità e sicurezza dei sistemi sanitari attraverso l identificazione delle situazioni di rischio per i pazienti e successivamente la realizzazione di interventi atti a prevenire o controllare tali rischi (OMS, partecipazione di numerose figure sanitarie analisi dell intero processo clinico assistenziale del paziente 23
24 CONTENUTI 2 L ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE 24
25 ACCREDITAMENTO E il più consolidato e diffuso processo formale per la valutazione esterna sulla qualità dei servizi sanitari È basato su standards e processi proposti e sviluppati da professionisti della sanità per i servizi sanitari Ha un processo di sviluppo che usa le abilità di pari esterni che vengono formati e costituiscono un team di valutatori È un riconoscimento pubblico del raggiungimento da parte di una organizzazione sanitaria dei requisiti previsti dagli standard 25
26 ACCREDITAMENTO ALL ECCELLENZA Processo volontario di valutazione a prevalente contenuto professionale, sistematico e periodico, rivolto al miglioramento continuo della qualità ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE Dimostrazione di conformità a requisiti ulteriori per l esercizio di attività sanitarie. REQUSITI MINIMI PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITA SANITARIE Autorizzazione all esercizio delle attività sanitarie a strutture in possesso dei requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi. 26
27 STORIA DELL ACCREDITAMENTO 1911: il chirurgo americano E. Codman del Massachussets General Hospital autovalutò e pubblicò gli esiti dei propri interventi chirurgici con il risultato di essere licenziato. Fu successivamente riabilitato e nel 1916 fu incaricato di valutare gli ospedali con più di 100 letti allora operanti negli USA: su 692 solo 89 furono giudicati di standard accettabile. 1912: l American College of Surgeons definisce di standardizzare la struttura e il modo di lavorare degli ospedali, per far si che le istituzioni con gli ideali più elevati abbiano il giusto riconoscimento davanti alla comunità professionale e che le istituzioni con standards inferiori siano stimolate a migliorare la qualità del loro lavoro In 30 anni, a partire da allora, oltre 3000 ospedali risultano accreditati, contro gli 89 del primo anno di attività Nel 1951 nasce Joint Commission Nel 1997 nasce Joint Commission International 27
28 ACCREDITAMENTO JOINT COMMISSION INTERNATIONAL Migliorare continuamente la sicurezza e la qualità delle cure fornite ai pazienti La sicurezza del paziente
29 STRUTTURE ITALIANE ACCREDITATE JOINT COMMISSION INTERNATIONAL 29
30 Accreditation of the hospital of Udine, 2009 JCI NEL MONDO AZIENDA SANITARIA Arab Emirates 65 Thailand 6 Mauritius 1 Saudi Arabia 53 Germany 5 Nigeria 1 Turkey 50 Japan 5 Russian 1 Brazil 46 Austria 5 Yemen 1 Taiwan 40 Indonesia 5 Switzerland 1 Korea 35 Czek Republic 4 Bahrain 1 Ireland 24 Philippines 4 Greece 1 Italy 23 Costa Rica 3 Kazakhstan 1 Singapore 23 Egypt 3 Netherlands 1 China 22 Lebanon 3 Bermudas 1 Spain 21 Colombia 2 Ethiopia 1 India 20 Oman 2 Pakistan 1 Denmark 15 Slovenia 2 Barbados 1 Jordan 12 Chile 2 Bangladesh 1 Portugal 12 Kuwait 2 Cyprus 1 Quatar 11 Panama 2 Nicaragua 1 Mexico 11 Bahamas 1 Vietnam 1 Malaysia 9 Belgium 1 Israel 8 Ecuador 1 30
31 1) Standard centrati sul paziente 2) Standard centrati sull organizzazione 3) Standard per centri medici universitari 31
32 CONTENUTI 3 LA SICUREZZA NELLE SEDI DI TIROCINIO 32
33 In ospedale: corso 4 ore in FAD 33
34 e quel qualcosa in più 34
35 35
36 36
37 CONTENUTI 4 GLI OBIETTIVI INTERNAZIONALI PER LA SICUREZZA DEI PAZIENTI 37
38 LA SICUREZZA DEL PAZIENTE NEL MONDO WHO World Health Organization WORLD ALLIANCE FOR PATIENT SAFETY 2004 JCI JOINT COMMISSION INTERNATIONAL INTERNATIONAL PATIENT SAFETY GOALS 38
39 LA SICUREZZA DEL PAZIENTE Gli obiettivi internazionali di sicurezza del paziente 39
40 Obiettivo n.1: Identificare il paziente correttamente TITOLO DELLA PRESENTAZIONE 40
41 41
42 REGOLA SICUREZZA DOPPIA IDENTIFICAZIONE SI il cognome e il nome del paziente la data di nascita il braccialetto il numero di identificazione univoco NO il numero di stanza il numero del letto la patologia del paziente 42
43 IDENTIFICA CORRETTAMENTE I PAZIENTI! O B I E T T I V O USA ALMENO DUE (2) MODALITÀ DI IDENTIFICAZIONE! 1 43
44 Obiettivo n.2: Migliorare l efficacia della comunicazione CORSO SICUREZZA DEL PAZIENTE
45 TI STO ASCOLTANDO 45
46 IL TELEFONO SENZA FILI 46
47 REGOLA SICUREZZA COME EVITARE LE POSSIBILITA DI ERRORE Se stai ricevendo da un altro operatore, al telefono, informazioni critiche relative a un paziente: SCRIVI RIPETI RICEVI CONFERMA READ BACK! 47
48 MIGLIORA L EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE O B I E T T I V O METTI IN ATTO PROCESSI / PROCEDURE PER COMUNICAZIONI VERBALI O PRESCRIZIONI TELEFONICHE 2 48
49 Obiettivo n.3: Migliorare la sicurezza dei farmaci ad alto rischio CORSO SICUREZZA DEL PAZIENTE
50 LOOK A LIKE SOUND A LIKE 50
51 51
52 REGOLA SICUREZZA 52
53 MIGLIORA LA SICUREZZA DEI FARMACI AD ALTO RISCHIO O B I E T T I V O RIMUOVI GLI ELETTROLITI CONCENTRATI DALLE UNITÀ DI CURA DEI PAZIENTI E GESTISCI IN SICUREZZA QUELLI PRESENTI 3 53
54 Obiettivo n.4: Garantire l intervento chirurgico corretto, sul paziente corretto, con la procedura corretta e sul sito corretto Obiettivo n.4 54
55 COL PIEDE GIUSTO 55
56 REGOLA SICUREZZA Obiettivo n.4 56
57 LA CHECK LIST NELLE PROCEDURE SEMPLICI 57
58 MIGLIORA LA SICUREZZA DEL PAZIENTE CHIRURGICO O B I E T T I V O ADOTTA PROCEDURE DI SICUREZZA PER ELIMINARE L ERRORE DI SITO- SBAGLIATO, PAZIENTE- SBAGLIATO, PROCEDURA CHIRURGICA- SBAGLIATA 4 58
59 Obiettivo n.5: Ridurre il rischio di infezioni associato all assistenza sanitaria CORSO SICUREZZA DEL PAZIENTE
60 HAND HYGIENE» 60
61 REGOLA SICUREZZA La sicurezza del paziente. OBIETTIVO 5 61
62 O B I E T T I V O RIDUCI IL RISCHIO DI INFEZIONI CORRELATE ALLA PRATICA ASSISTENZIALE SEGUI LA LETTERATURA CORRENTE E ADOTTA LE LINEE GUIDA SULL IGIENE DELLE MANI 5 62
63 Obiettivo n.6: Ridurre il rischio di danno al paziente in seguito caduta a Sicurezza del paziente
64 REGOLA SICUREZZA La sicurezza del paziente. OBIETTIVO 5 64
65 RIDUCI IL RISCHIO DI DANNO AL PAZIENTE CAUSATO DA CADUTA O B I E T T I V O VALUTA E PERIODICAMENTE RIVALUTA OGNI RISCHIO DEL PAZIENTE RELATIVAMENTE ALLE CADUTE E ADOTTA LE MISURE DI PREVENZIONE 6 65
66 CONTENUTI 5 COME LEGGERE LA QUALITA NELLE SEDI DI TIROCINIO 66
67 I DOCUMENTI Politiche Regolamenti Procedure Protocolli Istruzioni operative Manuali Linee guida.. 67
68 INTRANET 68
69 STRUMENTI PER LA SICUREZZA DEI PAZIENTI 69
70 STRUMENTI PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI 70
71 INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE / L UTENTE 71
72 STRUMENTI DI GESTIONE E DI VERIFICA 72
73 INDICATORI DI QUALITA AZIENDA SANITARIA DATI SULLA QUALITA REPORT VALUTAZIONE CARTELLA CLINICA 73
74 Conoscenze dello studente Conosce le misure di prevenzione per la trasmissione delle malattie infettive? Sa in quali occasioni effettuare l igiene delle mani? Sa dove è collocato il carrello di emergenza? 74
75 5. UNIVERSITARIA La valutazione INTEGRATA secondo JCI Conoscenze dello studente Che comportamenti adotta in caso di allarme incendio? Cosa dovrebbe fare nel caso in cui si schizzasse del disinfettante negli occhi? Quali misure adotta per tutelare la privacy dei pazienti? 75
76 5. UNIVERSITARIA La valutazione INTEGRATA secondo JCI Conoscenze dello studente Come fa a sapere quali sono le competenze relative al proprio tirocinio? Mi sa indicare il suo tutor di riferimento? Mi può spiegare qual è stato il percorso di inserimento in tirocinio? Come fa il personale della struttura in cui svolge tirocinio a sapere quali sono le sue competenze e gli ambiti di autonomia? 76
77 CONTENUTI 6 LA FORMAZIONE PER L INGRESSO IN TIROCINIO 77
78 TEMA ORE INTRODUZIONE AL PERCORSO 3 PERCORSO INSERIMENTO FREQUENTATORE - (introduzione generale, prevenzione rischi, qualità) 8 - (sicurezza dei pazienti) 6 - (misure di prevenzione incendi) 8 Totale 25 78
79 SVILUPPO DEL PROGRAMMA CORSO BASE ALL INGRESSO IN TIROCINIO (obbligatorio entro il 15 novembre 2016) VERIFICHE INTERMEDIE ANNUALI (in concomitanza con il Progress Test) 79
80 Come accedere alla piattaforma digitando l indirizzo: 80
81 1. Inviare una all indirizzo per essere abilitati a proseguire 2. A seguito della risposta all avvenuta abilitazione sarà possibile seguire il Percorso e sostenere i relativi test di verifica per tutti i moduli previsti nel suo 81 interno
82 1 2 82
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