Salvatore Lanzarone* Ivana Finiguerra *, Leonardo Fuggetta* *Ospedale San Giovanni Bosco di Torino
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- Leonzio Graziani
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1 L impiego della checklist per la sicurezza del paziente in S.O. nel Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco di Torino: analisi delle criticità e pianificazione delle azioni di miglioramento Salvatore Lanzarone* [lanzarone.salvatore77@gmail.com], Ivana Finiguerra *, Leonardo Fuggetta* *Ospedale San Giovanni Bosco di Torino
2 REVISIONE DELLA LETTERATURA L OMS nel 2008 diffonde le linee guida Guidelines for Safe Surgery con l obiettivo di migliorare la sicurezza degli interventi chirurgici Il Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha recepito le raccomandazioni dell OMS con il Manuale per la Sicurezza in sala operatoria: Raccomandazioni e Checklist, diffuso ad ottobre 2009 La checklist OMS ha la finalità di implementare gli standard di sicurezza raccomandati per prevenire gli eventi avversi Sulla base delle indicazioni OMS, il Ministero ha adattato la checklist alla propria realtà nazionale
3 REVISIONE DELLA LETTERATURA L implementazione della checklist è associata ad una concomitante riduzione: -del tasso di mortalità passando dall 1,5% allo 0,8% (p<0,003) -delle complicanze post-operatorie passando dall 11% al 7% (p<0,001) Haynes AB, Weiser TG, Gawande AA et al A Surgical Safety Checklist to Reduce Morbidity and Mortality in a Global Population. New England Journal of Medicine. 2009; 360(5):491-9.
4 REVISIONE DELLA LETTERATURA Vengono identificate 11 barriere all utilizzo della checklist per la sicurezza in Sala Operatoria, rispetto ad un atteso del 100%, in termini di adesione dei professionisti coinvolti nella sua compilazione. Tali barriere sono di natura culturale, organizzativa e tecnica. Aude Fourcade,Jean-Louis Blache, Catherine Grenier, Jean- Louis Bourgain,Etienne Minvielle. Barriers to staff adoption of a surgical safety checklist. BMJ Qual Saf 2012;21:191e197
5 ANALISI DEL CONTESTO Nel P.O. San Giovanni Bosco a seguito di un corso FSC dal 2009 è stata introdotta una checklist per la sicurezza del paziente in S.O. adattata al contesto di cura Non è stata prevista l istituzione del coordinatore della Checklist Attualmente è in corso di svolgimento un progetto dal titolo Cure Sicure finalizzato alla revisione di tutti i sistemi documentali in uso, relativi al percorso chirurgico del paziente
6 OBIETTIVI Il progetto si propone di: Rilevare le criticità connesse all utilizzo della checklist, da parte del personale operante presso il blocco operatorio dell Ospedale Giovanni Bosco. Pianificare le azioni di miglioramento.
7 INTRAOPERATORIO MATERIALI E METODI OGGETTO DELL INDAGINE Fase 3b: accoglienza del paziente all ingresso nel blocco operatorio Fase 4 time out : verifiche precedenti l induzione dell anestesia Fase 5 double check : verifiche precedenti l incisione chirurgica MATRICE PER LA RACCOLTA DATI ID PZ N progressivo data nascita ragione intervent o sito chir. Nelle colonne della matrice sono stati inseriti tutti gli items previsti per ciascuna fase della checklist, e alcune variabili qualitative identificate dal gruppo di progetto. nome cognom e Valore 1 = presenza compilazione Valore 0 = assenza compilazione Firma 1/0 1/0 1/0 1/0 1/0 1/0
8 MATERIALI E METODI Popolazione: Tutti i pazienti sottoposti a intervento chirurgico nel blocco operatorio del 1 piano nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 29 febbraio 2012, sia in regime di elezione che di emergenza/urgenza di tutte le specialità chirurgiche afferenti. Focus group: è stato costituito un gruppo multi professionale che si è confrontato in merito alle criticità relative all utilizzo della checklist ed ha proposto le possibili azioni di miglioramento.
9 RISULTATI DELL ANALISI DOCUMENTALE Le cartelle cliniche esaminate sono state 231 di cui 109(47,2%) contenevano la checklist al proprio interno. Le schede ortopediche sono risultate 30 e quelle altra chirurgia 79. Le schede risultate leggibili sono 85 (78,9%). Per ciascuna fase delle checklist, sono state calcolate le percentuali di compilazione di ciascun item al suo interno. Le fasi 3b di entrambi i raggruppamenti, risultano le più compilate, mentre il valore aggiunto del doppio controllo nelle fasi 4 e 5 non trova effettivo riscontro Media di compilazione per singola fase dei due raggruppamenti 74,85 chirurgia ortopedica N 30 SSCL 0 60,17 8,29 3,76 Altra chirurgia N 79 SSCL Fase 3b Fase 4 Fase 5
10 RISULTATI DEL FOCUS GROUP Nel gruppo di Focus sono state rappresentate tutte le professionalità coinvolte nel processo di cura. Le criticità emerse sono state raggruppate e pesate con i punteggi IPR con riferimento all impedimento potenziale all utilizzo della checklist. CRITICITA G P R IPR Mancanza di consapevolezza del valore intrinsecamente connesso all utilizzo della SSCL in termini di riduzione del rischio per paziente e organizzazione Mancanza di un coordinatore della SSCL
11 PIANIFICAZIONE AZIONI DI MIGLIORAMENTO INTERVENTI AZIONI MODALITÀ Istituzione coordinatore checklist della - Individuazione della figura professionale più idonea - Costruzione del profilo di competenza del coordinatore della checklist - Coinvolgimento dei professionisti - Mappe della responsabilità - Piano di monitoraggio per verifica dell attività Formazione rivolta agli operatori finalizzata all acquisizione di consapevolezza - Progettazione di un percorso formativo accreditato - Individuazione di esperti per attività di docenza/tutoraggio - Programmazione n di edizioni adeguate - Utilizzo del Team Building - Restituzione dei dati di utilizzo
12 DISCUSSIONE I risultati dell analisi documentale, mostrano una compilazione degli items previsti per ciascuna fase della checklist, molto scarsa. L infermiere tuttavia sembrerebbe il professionista con maggior livello di adesione alla compilazione. Il Focus Group oltre ad aver permesso di esplorare le opinioni degli operatori e di elaborare le proposte di miglioramento, ha avuto una valenza formativa sia attraverso la riflessione partecipata che la restituzione dei dati di utilizzo della checklist. Altre sessioni di focus sarebbero opportune per esplorare ulteriori aspetti utili alla pianificazione delle azioni di miglioramento.
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