MODELLI ED ESPERIENZE DI CIVIC CROWDFUNDING IN ITALIA Sessione 5 Il ruolo delle aziende pubbliche tra competizione e collaborazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MODELLI ED ESPERIENZE DI CIVIC CROWDFUNDING IN ITALIA Sessione 5 Il ruolo delle aziende pubbliche tra competizione e collaborazione"

Transcript

1 MODELLI ED ESPERIENZE DI CIVIC CROWDFUNDING IN ITALIA Sessione 5 Il ruolo delle aziende pubbliche tra competizione e collaborazione Abstract NATHALIE COLASANTI* ROCCO FRONDIZI** MARCO MENEGUZZO*** In considerazione della scarsità di fondi a disposizione delle università pubbliche, il civic crowdfunding potrebbe essere impiegato per rispondere ai bisogni degli individui in questo contesto, ed anche per segnalare alle istituzioni l esistenza di necessità fortemente sentite, e quindi l opportunità di rispondervi in modo adeguato. Dopo un analisi delle esperienze di civic crowdfunding più importanti a livello italiano e mondiale, analizzeremo un progetto realizzato all interno dell Università di Roma Tor Vergata, il cui obiettivo è di raccogliere fondi per aprire la biblioteca universitaria anche nei weekend, a seguito di numerose richieste da parte degli studenti. Presenteremo in dettaglio le varie fasi del progetto, conclusosi con successo, per poi tracciare un modello per l impiego del crowdfunding all interno delle università. * Ph.D. Candidate in Public Governance and Management, University of Rome Tor Vergata, Department of Business, Government and Philosophy, Via Columbia, Rome Italy Tel.: , nathalie.colasanti@uniroma2.it ** Ph.D. Candidate in Public Governance and Management, University of Rome Tor Vergata, Department of Business, Government and Philosophy, Via Columbia, Rome Italy Tel.: , rocco.frondizi@uniroma2.it *** Full Professor of Strategic Management, University of Rome Tor Vergata, Department of Business Government and Philosophy, Via Columbia Rome Italy Tel.: , meneguzzo@economia.uniroma2.it

2 1. Introduzione La nostra società è spesso caratterizzata da una forte frammentazione, visibile non solo nei rapporti tra individui, ma anche tra questi e le istituzioni, che non sembrano più in grado di perseguire politiche collettive adeguate ai bisogni sociali. Allo stesso tempo lo sviluppo di nuove tecnologie e la diffusione capillare di internet hanno permesso a singoli e comunità di creare reti informali, tanto esclusivamente virtuali quanto basate nella vita quotidiana, in opposizione alla frammentazione. In aggiunta a ciò, negli ultimi anni si è osservato uno sviluppo della cultura imprenditoriale, per cui sempre più persone sono in grado di sviluppare idee creative, dare vita a network e portare avanti il proprio progetto, anche con il supporto di chi è geograficamente lontano ma vicino in termini di interessi ed idee. Il crowdfunding si inserisce in questo contesto come uno strumento importante sia per chi crea che per chi vuole far parte di una comunità informale: esso permette, infatti, agli innovatori di raccogliere fondi per sostenere il proprio progetto tramite canali diversi da quelli tradizionali, ed a tutti gli altri individui di sostenere questi progetti, diventando parte di un network. Il successo del crowdfunding nel settore privato ha spinto diverse istituzioni pubbliche ad impiegare questo strumento per finanziare alcuni dei loro progetti grazie ai contributi dei cittadini: si parla quindi di civic crowdfunding, che riguarda progetti il cui risultato sia un impatto sociale positivo. Questo fenomeno, del resto, non è interamente nuovo: basti pensare che il primo esempio di civic crowdfunding nella storia risale al 1883, anno in cui i cittadini americani finanziarono collettivamente la realizzazione del basamento della Statua della Libertà. Il civic crowdfunding può essere utile non solo alle amministrazioni che vogliono realizzare iniziative ma non hanno risorse sufficienti, ma anche ai cittadini che desiderano entrare maggiormente in contatto con le istituzioni, eventualmente anche portando alla loro attenzione i bisogni sociali maggiormente percepiti e delle soluzioni per rispondervi. Negli ultimi anni, quindi, si sono osservati numerosi esempi di progetti virtuosi di civic crowdfunding, che verranno illustrati nelle sezioni successive. L ulteriore elemento alla base del paper è la considerazione di come la cultura sia, purtroppo, uno dei settori che più hanno risentito della crisi e dei tagli alla spesa pubblica: da un lato i decisori pubblici non offrono un programma culturale all altezza delle aspettative, dall altro i cittadini sono sempre più insoddisfatti di questa situazione. Si è venuto così a creare il clima ideale per l impiego del civic crowdfunding in ambito culturale, non solo per realizzare concretamente progetti meritevoli con il supporto della comunità interessata, ma anche con lo scopo, da parte dei cittadini, di inviare un segnale alle istituzioni stesse, dimostrando di essere disposti a pagare di tasca propria per avere una migliore offerta culturale. Il successo di una campagna di civic crowdfunding in ambito culturale, dunque, non si ferma all effettivo raggiungimento dell obiettivo monetario, ma si riferisce anche alla pressione che viene automaticamente esercitata sulle istituzioni dal successo stesso della campagna. Se viene fatto emergere un bisogno sociale forte in termini di cultura, è probabile (e auspicabile) che le amministrazioni pubbliche tengano in considerazione la possibilità di riallocare una parte delle proprie risorse per soddisfare tale bisogno. In questo paper analizzeremo una campagna di civic crowdfunding condotta all interno dell Università di Tor Vergata (Roma), il cui obiettivo era la raccolta di fondi sufficienti a tenere aperta la biblioteca universitaria anche durante il weekend. Il lavoro sarà così strutturato: dopo una prima sezione di rassegna della letteratura, verranno presentate le principali piattaforme di crowdfunding ed il loro funzionamento; in seguito, saranno analizzate le più note esperienze di civic crowdfunding, in Italia e nel mondo, e poi si passerà al progetto Sabato in Biblioteca!, studiandone in dettaglio le singole fasi. L ultima

3 sezione, infine, contiene un illustrazione della strategia che gli atenei dovrebbero adottare in materia di crowdfunding, per poi passare alle considerazioni conclusive. 2. Letteratura Il crowdfunding è un fenomeno piuttosto recente: il termine è stato coniato da Michael Sullivan nel 2006 sul suo sito web, Fundavlog, dedicato al finanziamento di brevi film e video. Proprio per questa sua novità, la letteratura scientifica sul crowdfunding non è ancora molto sviluppata, ed è per la maggior parte costituita da articoli di giornale o post online, oltre che da linee guida generali su come usarlo al meglio; molti paper accademici riguardano invece esperienze locali e casi di studio. Il crowdfunding fa parte del crowdsourcing, definito da Kleeman et al. (2008): Crowdsourcing takes place when a profit-oriented firm outsources specific tasks essential for the making or sale of its products to the general public (the crowd) in the form of an open call over the internet, with the intention of animating individuals to make a [voluntary] contribution to the firm s production process for free or for significantly less than that contribution is worth to the firm. De Buysere, Gajda, Kleverlaan e Marom (2012) definiscono il crowdfunding come a collective effort of many individuals who network and pool their resources to support efforts initiated by other people or organizations. This is usually done via or with the help of the Internet. Individual projects and businesses are financed with small contributions from a large number of individuals, allowing innovators, entrepreneurs and business owners to utilise their social networks to raise capital. Lambert e Schwienbacher (2010) sostengono crowdfunding involves an open call, essentially through the Internet, for the provision of financial resources either in form of donations (without rewards) or in exchange for some form of reward and/or voting rights in order to support initiatives for specific purposes. In base a questi contributi, ci rendiamo conto di come il crowdfunding si basi principalmente su due elementi: l interesse dei singoli individui per un certo progetto, che li spinge a donare, e l impiego di internet. Castrataro, Wright, Bähr e Finolli (2013) fanno risalire il crowdfunding moderno alla fine degli anni 90, con la nascita dei primi social network, come AOL Instant Messenger: ciò permise alle persone con interessi simili di formare comunità online, indipendentemente dalla loro posizione geografica, ed i musicisti sono stati la categoria che ne ha tratto il maggior vantaggio, chiedendo ai loro fan di finanziare tour e album. La prima piattaforma di microprestiti nacque nel 2005, e da allora numerose piattaforme di crowdfunding sono apparse sul web, ognuna con proprie caratteristiche e gruppi di riferimento. La maggioranza degli autori è concorde nell identificare quattro tipologie di crowdfunding; Castrataro, Wright, Bähr e Finolli (2013) li definiscono: Donation-based, nella quale le donazioni derivano dalla volontà di sponsorizzare un progetto, oppure rappresentano un atto di beneficenza; Reward-based, dove il donatore riceve una ricompensa (a scelta del promotore della campagna ma comunque non in denaro) a fronte della sua donazione; Lending-based, come il P2P, P2B e il social lending; Equity-based, nella quale la donazione consente di acquistare azioni in una start-up o in una società già avviata. Come evidenziato in precedenza, ad oggi non esiste una produzione scientifica consolidata in materia di crowdfunding; alcuni autori, comunque, hanno cercato di individuarne i caratteri più significativi. Agrawal, Catalini e Goldfarb (2013) mettono in luce i principali risultati relativi al crowdfunding non-equity. In primo luogo, sostengono che il finanziamento non è soggetto a vincoli geografici, e che la distanza media tra i promotori e gli investitori è di miglia: questo aspetto ovviamente conferma l importanza di internet nelle campagne di

4 crowdfunding. In secondo luogo, i finanziamenti risultano distribuiti in modo ineguale, così che un numero ristretto di promotori ottiene la maggior parte dei fondi, mentre molti altri non raggiungono il proprio obiettivo. Inoltre, la propensione a donare aumenta all aumentare del capitale già raccolto; il ruolo di amici e familiari è fondamentale nelle prime fasi della campagna. Gli autori spiegano la crescita del crowdfunding nell era di internet osservando che la rete facilita l incontro tra promotori e donatori, riducendo anche i costi di ricerca; un altro aspetto rilevante è che la donazione di piccole somme, economicamente possibile online, riduce l esposizione al rischio per chi sceglie di donare. Successivamente, gli autori esaminano gli incentivi e i disincentivi per i tre principali attori all interno del crowdfunding: i promotori, i donatori e le piattaforme. I primi sono motivati dai bassi costi di finanziamento e dalla possibilità di accedere a maggiori informazioni; i donatori, d altra parte, possono accedere a nuove opportunità di investimento ed anche ricevere prodotti innovativi prima che vengano immessi sul mercato. Prendere parte ad un progetto di crowdfunding può essere visto come un attività sociale che può portare benefici, come un rapporto diretto con il promotore. L incentivo principale per le piattaforme è che percepiscono una commissione per ogni progetto che va a buon fine (di solito il 4-5% del totale raccolto), il che significa che sono motivate ad attrarre il maggior numero possibile di promotori e sostenitori. Per quanto riguarda i disincentivi, il problema più significativo per i promotori è costituito dalle richieste di informazioni, che li espongono al rischio di imitazione da parte dei concorrenti e possono anche avere conseguenze negative in termini di protezione della proprietà intellettuale. Del resto, anche il processo di raccolta fondi e la gestione dei sostenitori presentano dei problemi per i promotori, poiché i donatori non sono investitori professionisti. Anche i sostenitori sono esposti ad alcuni rischi, in primo luogo frodi e problemi legati al progetto stesso, ma anche la possibile assenza di garanzie sull effettiva capacità del promotore di portare avanti il progetto. Mollick (2013) analizza le dinamiche di successi e fallimenti dei progetti di crowdfunding studiando un database di progetti i cui fondi complessivi superano i 237 milioni di dollari: il risultato della sua ricerca è che solitamente i progetti superano di poco l obiettivo, oppure falliscono largamente. Il successo del progetto è positivamente influenzato dal capitale sociale e dalla preparazione del promotore, il che significa che i segnali relativi alla qualità sono importanti per il risultato finale; anche i fattori geografici hanno influenza sul successo del progetto. Infine, la maggior parte dei promotori vorrebbe essere puntuale nella consegna dei prodotti promessi ai donatori, ma pochi ci riescono effettivamente, e questo è particolarmente vero nei progetti più grandi ed in quelli che ricevono un eccesso di fondi. Agrawal, Catalini e Goldfarb (2011) analizzano i fattori geografici all interno delle campagne di crowdfunding attraverso lo studio di un contesto che mette in relazione gli artistiimprenditori con i finanziatori tramite internet: la distanza tra artisti e sostenitori è importante, poiché i finanziatori locali sono più propensi ad investire all inizio della campagna, e sono meno influenzati dalle decisioni degli altri sostenitori. Questo effetto è dato soprattutto dagli individui personalmente legati all artista (amici e familiari), ed ha come risultato un immagine di maggior impegno da parte dell imprenditore che solitamente aiuta a raccogliere più fondi dagli altri investitori. Questo studio conferma la teoria per cui gli investitori locali e quelli distanti hanno comportamenti diversi. Allo stesso tempo, però, gli autori affermano che le relazioni online possono ridurre i rischi percepiti dell investire in un progetto geograficamente distante nelle prime fasi della sua esistenza. Giudici, Guerini e Lamastra (2013) ricercano le ragioni del successo dei progetti di crowdfunding nel capitale sociale, considerando sia quello individuale (del creatore) che quello territoriale: il risultato è che solo il primo ha un effetto positivo significativo sul successo del progetto, mentre il secondo può essere addirittura dannoso in quanto riduce marginalmente l effetto del primo.

5 Pitschner e Pitschner-Finn (2014) mettono a confronto le organizzazioni for profit e le non profit nell attività di raccolta fondi, e scoprono che le seconde hanno più probabilità di raggiungere il proprio obiettivo, ottenendo anche più fondi dai singoli donatori. D altra parte, però, le non profit hanno meno finanziatori e riescono a raccogliere somme di denaro più contenute. Fino ad ora abbiamo analizzato le dinamiche ed i processi interni al crowdfunding, ma non dovremmo dimenticare che esso ha successo solo se, e proprio perché, gli individui scelgono di contribuire con le proprie donazioni. Ciò significa che anche l aspetto psicologico merita di essere preso in considerazione, insieme alle motivazioni che spingono le persone a donare. A tal proposito, le teorie sulla psicologia di massa (Le Bon, 1895; Freud, 1921; Turner e Killian, 1972) e sul fenomeno della psicologia collettiva di internet (Russ, 2007; Surowiecki, 2004) permettono di avere un quadro generale della questione. Gerber, Hui e Kuo (2012) cercano di spiegare perché le persone siano motivate a lanciare e sostenere progetti di crowdfunding. I promotori, ovviamente, sono spinti dalla possibilità di ottenere fondi, ma questo non è l unico motivo: il lancio di un progetto, infatti, gli permette di rafforzare l interesse e l impegno per la propria idea grazie ai feedback dei sostenitori. Questi ultimi, invece, sono spinti dall opportunità di consumare prodotti prima che siano introdotti sul mercato; un risultato importante del paper è anche che l incentivo a partecipare deriva dal sentirsi legati ad una comunità di persone con interessi ed idee simili. Gli autori presentano la propria ricerca all interno dello schema del motivational crowdwork, che studia le cause dei comportamenti individuali nel contesto del crowdfunding. In questo paper ci concentreremo su un aspetto specifico del crowdfunding, cioè il civic crowdfunding, definito come il finanziamento collettivo di progetti pubblici, in aggiunta o in alternativa rispetto ai fondi pubblici, da parte di cittadini ed organizzazioni private a volte anche in partnership con le istituzioni governative. La letteratura scientifica in merito è ancora più ridotta rispetto al crowdfunding in generale, e il termine stesso è stato usato per la prima volta nel Alcuni esempi di civic crowdfunding, però, risalgono a tempi decisamente più antichi: la Statua della Libertà è stato il primo progetto il cui completamento è stato possibile grazie ad un antecedente di quello che oggi è chiamato civic crowdfunding (Castrataro e Barollo, 2013). L aspetto più importante da sottolineare è che il civic crowdfunding fa riferimento in modo specifico a progetti utili per la comunità e che sono relativi al settore pubblico. Davies (2014) sostiene che i progetti di civic crowdfunding dovrebbero generare beni non rivali e non escludibili (cioè beni pubblici), comprendendo anche quelli che producono beni pubblici come output secondario. Nel suo paper, l autore riporta tre diverse visioni del civic crowdfunding: esso può essere espressione del ruolo della comunità, di spinte individuali o può essere il risultato dell erosione delle istituzioni pubbliche. Giannola e Riotta (2013) fanno risalire l origine del civic crowdfunding alla crisi economica e ai successivi tagli alla spesa pubblica, ed anche al senso di altruismo e cooperazione tra i cittadini. Gli autori affermano che questa nuova forma di finanziamento derivi dall identificazione dei cittadini con il proprio territorio, e dal loro desiderio di migliorarlo: la rete sarebbe quindi un metodo di connessione, di supporto per i membri delle comunità locali, non l elemento principale del processo. Questa visione è particolarmente interessante per quanto riguarda il nostro progetto, di cui parleremo più avanti. Tornando alla produzione di beni pubblici associata ai progetti di civic crowdfunding, uno dei primi a cui pensiamo è la cultura: si tratta di un settore fortemente influenzato dalle politiche pubbliche, il quale apporta enormi benefici a tutte le comunità; ad oggi, però, la spesa pubblica per la cultura è in riduzione, e questo potrebbe portare i cittadini a valutare strade alternative. Bertacchini, Santagata e Signorello (2010) analizzano le donazioni di singoli individui alle istituzioni italiane per il patrimonio culturale, ricercandone le motivazioni. Gli

6 autori prendono in considerazione tre livelli di motivazione: quella intrinseca, quella estrinseca e quella legata alla reputazione. La motivazione intrinseca nasce dentro ogni individuo e lo spinge a donare sulla base del consumo che si è fatto in passato del patrimonio culturale, della volontà di proteggerne l esistenza, e dal senso civico e di appartenenza alla propria comunità. La motivazione estrinseca deriva dall esterno, e si basa principalmente sulle ricompense, monetarie e non, che possono ottenersi con la donazione. La motivazione legata alla reputazione, infine, è legata alla ricerca di riconoscimento sociale. Nella loro ricerca, gli autori individuano nella motivazione intrinseca il principale motore delle donazioni. Infine, Bannerman (2013) analizza il crowdfunding come potenziale strumento di finanziamento culturale, trovando sia aspetti positivi che negativi. In termini di vantaggi, esso potrebbe contribuire alla creazione di una nuova cultura sociale che spinga gli individui a prendere parte ai progetti che ritengono importanti; d altra parte, però, il rischio è che i promotori tralascino altre fonti di finanziamento più stabili. Il crowdfunding, inoltre, potrebbe generare forme di occupazione precaria che non apportano benefici ai lavoratori, i quali si troverebbero a dover competere con dei professionisti. Approfondimento n. 1: L innovazione sociale Il Manuale di Oslo (OCSE, 2005) definisce l innovazione come l impiego di un prodotto (bene o servizio) nuovo, o sensibilmente migliorato, o di un processo, di una nuova tecnica di marketing o di un nuovo metodo organizzativo all interno di pratiche di business, luoghi di lavoro o relazioni con l ambiente esterno. Phills et al. (2008) sostengono che, affinché possa essere considerato innovativo, un processo o un risultato deve soddisfare due criteri: quello della novità e quello del miglioramento rispetto alle alternative già esistenti. Negli ultimi anni, l idea che l innovazione sia legata principalmente a fattori economici e tecnologici è stata superata: Kao (2007) afferma che il fraintendimento più grande sull innovazione è che essa riguardi solo la scienza o la tecnologia. Secondo l autore, infatti, è necessario ampliare il concetto di innovazione: egli la intende come l abilità degli individui, delle imprese e dei paesi di creare continuamente il futuro che desiderano, che dipende dall accumulo di conoscenza proveniente da discipline diverse dalla scienza e dalla tecnologia, tra cui il design, le scienze sociali e le arti. I concetti introdotti da Kao sono stati ripresi dal Business Panel on Innovation, creato dalla Commissione Europea nel 2009, il quale suggerisce di ampliare il concetto di innovazione, consapevole del fatto che mentre le imprese innovano principalmente per ottenere un ritorno sui propri investimenti, la società deve innovare per ottenere un ritorno sociale e trasformarsi e che le sfide senza precedenti che l Europa deve affrontare richiedono risposte collaborative e trasversali che coinvolgano le imprese, le politiche pubbliche, le comunità, i ricercatori, gli educatori, i fornitori di servizi pubblici e le ONG. Il campo dell innovazione sociale è molto vasto ed oggetto di numerosi studi accademici, dunque non esiste una definizione univoca del fenomeno: di seguito verranno indicate le principali definizioni, fornite dai più importanti organismi istituzionali attivi in questo ambito. Il Forum sull Innovazione Sociale dell OCSE LEED sostiene che l innovazione sociale sia costituita da processi e risultati (outcome) che trasformano le politiche di sviluppo economico e sociale a livello locale e globale; essa mira a migliorare la qualità della vita delle persone attraverso la promozione di cambiamenti sociali. La Stanford Social Innovation Review (SSIR) riconosce come innovazione sociale una nuova soluzione a un problema sociale che si dimostra più efficiente, efficace e sostenibile delle soluzioni esistenti, e per la quale il valore creato appartenga prima all intera società che ai singoli.

7 Alex Nicholls e Alex Murdock, invece, si concentrano sui processi di cambiamento nei rapporti sociali, e definiscono l innovazione sociale come la produzione di nuove idee e strutture, ed un processo di ricontestualizzazione all interno di regole di giustizia, eguaglianza e bene pubblico costruite socialmente. Il Libro Bianco sull Innovazione Sociale (2013) fornisce la seguente definizione, che anche noi scegliamo di adottare: le innovazioni sociali sono nuove soluzioni (prodotti, servizi, modelli, mercati, processi etc) che rispondono ad un bisogno sociale (in maniera migliore rispetto alle soluzioni esistenti) e allo stesso tempo generano nuove capacità e relazioni, oltre a rendere più efficiente l uso delle risorse. In breve, le innovazioni sociali non solo sono buone per la società, ma ne rafforzano la capacità di azione. Idealmente, per definire un innovazione sociale, dovrebbero coesistere diversi elementi: la novità, il passaggio dall idea alla realizzazione, la risposta ad un bisogno sociale, l efficienza, il miglioramento della capacità di azione della società. L innovazione sociale, inoltre, si sviluppa tipicamente al confine tra i diversi settori (pubblico, privato, nonprofit e nuclei familiari), è aperta e basata sulla collaborazione, segue un approccio di tipo bottom-up e presume la coproduzione di servizi e la visione dei consumatori come produttori di beni (non più consumer ma prosumer). Approfondimento n.2: La Terza Missione delle Università Negli ultimi tempi, le università stanno affiancando sempre più frequentemente alle loro missioni tradizionali, la didattica e la ricerca, anche una terza missione, soprattutto in ragione delle mutate condizioni sociali che richiedono un coinvolgimento più attivo delle istituzioni portatrici di cultura e conoscenza. In letteratura, questa tendenza è rintracciabile nel Triple Helix Model (Etzkowitz e Leydesdorff, 2000), che analizza i rapporti tra Stato, imprese ed università sostenendo che, in una società basata sulla conoscenza, le università possono promuovere l innovazione e lo sviluppo economico; esso inoltre afferma che un ibridazione di elementi tra università, imprese e Stato è necessaria affinché vengano ideate nuove soluzioni istituzionali e sociali per la produzione, il trasferimento e la messa in pratica di conoscenza. Questa visione racchiude non solo il processo naturale di distruzione creativa (Schumpeter, 1942), ma anche il rinnovamento creativo che prende vita nelle tre sfere istituzionali di università, imprese e Stato, oltre che nei punti di loro intersezione. Figura 1: Diverse configurazioni dei rapporti tra università, Stato e imprese Fonte: Adattamento da Etzkowitz e Leydesdorff (2000) Nel Triple Helix Model, l obiettivo di tutti gli attori coinvolti è di creare un ambiente innovativo che includa spin-off universitari, iniziative tri-laterali per fondare lo sviluppo economico sulla conoscenza ed alleanze strategiche tra imprese che operano in settori diversi,

8 laboratori governativi e gruppi di ricerca universitari (Etzkowitz e Leydesdorff, 2000). Di conseguenza, questo modello ha introdotto l idea di una terza missione per le università: accanto alla didattica e alla ricerca, le università dovrebbero contribuire allo sviluppo socioeconomico locale, sulla base della convinzione sempre più forte che i risultati scientifici provenienti dalla ricerca e le competenze ottenute tramite l istruzione siano fondamentali per lo sviluppo economico della società. La Terza Missione costituisce quindi un quadro dove tutti gli attori interni all università sono chiamati a creare un ponte tra questa, la scienza e la società, favorendo la nascita di reti ed il coinvolgimento pubblico, sostenendo le conoscenze locali, l apprendimento e l innovazione, rafforzando il profilo culturale delle comunità circostanti e reperendo nuove fonti di finanziamento. Le attività relative alla Terza Missione, quindi, facilitano le interazioni tra università, imprese e società civile, con l obiettivo di rendere la conoscenza l input principale dei processi produttivi; allo stesso tempo, la Terza Missione implica anche nuove relazioni collaborative tra l università ed il sistema scolastico, oltre che con il mercato del lavoro, per assicurare un percorso formativo e lavorativo coerente e per assistere le imprese e le organizzazioni della società civile nelle loro attività di assunzione. Le attività relative alla Terza Missione, inoltre, favoriscono un approccio maggiormente imprenditoriale all interno delle università, permettendo ad esse di fornire ai propri studenti nuove idee, capacità e talento, così da incoraggiare e sostenere la loro creatività. Nel nuovo contesto che si viene così a delineare, è facile comprendere l importanza centrale dell innovazione sociale e dei suoi meccanismi, che possono aiutare a creare, condividere, propagare e proteggere la conoscenza. Le università italiane si stanno quindi trasformando in incubatori di innovazione sociale, ponendo la Terza Missione al centro delle proprie strategie ed attività: l Università di Tor Vergata, che analizzeremo nelle sezioni successive, si è dimostrata una pioniera nell ambito di questo ri-orientamento strategico. 3. Le principali piattaforme italiane di crowdfunding Le piattaforme italiane non fanno distinzione tra crowdfunding e civic crowdfunding, poiché ospitano entrambe le tipologie di progetti: esse quindi permettono anche agli enti pubblici di presentare i propri progetti, purché le modalità di realizzazione siano ritenute adeguate. Come vedremo più avanti, all estero invece esistono piattaforme apposite per il civic crowdfunding, alcune delle quali sono accessibili unicamente alle istituzioni pubbliche. Iniziamo dunque con un analisi delle piattaforme operanti in Italia (ad oggi più di 50). Esse possono essere classificate in base al modello di crowdfunding adottato: venti adottano il modello reward-based, e le più note sono BeCrowdy, Eppela, Finanziami il futuro, Innamorati della cultura; sette adottano il modello donation-based (IoDono, PensiamociNoi, Retedeldono, Shinynote); due si occupano di social lending (Prestiamoci e Smartika); undici si occupano di equity crowdfunding. Esistono poi altre quattordici piattaforme che impiegano modelli ibridi, combinando due tipologie di crowdfunding: reward + equity, per cui esiste una sola piattaforma ancora in fase di lancio; reward + donation, di cui fanno parte Buonacausa.org, DeRev, Ginger, Produzioni dal basso, Starteed ed altre; reward + social lending, che rappresenta un progetto ancora in fase di lancio; donation + equity, anch esso in fase di lancio;

9 donation + social lending, di cui fa parte Terzo Valore. Di norma, le piattaforme adottano forme all or nothing oppure keep it all: nel primo caso, il promotore riceve i fondi raccolti solo se il budget prefissato viene raggiunto, mentre nel secondo caso qualunque somma raccolta, anche se inferiore all obiettivo, viene consegnata al promotore. La maggior parte delle piattaforme ha sede a Milano o comunque nel nord Italia, mentre il resto del territorio sembra essere rimasto indietro per quanto riguarda questo tipo di attività. In aggiunta a ciò, solo tre piattaforme risultano fondate da persone giuridiche, e le altre sono fondate da 4 soci (in media), con un età media che varia dai 35 ai 40 anni. Ad oggi, le piattaforme hanno ricevuto circa progetti, e l 80% di esse compie una selezione prima di pubblicarli, che porta ad un risultato di circa progetti pubblicati: si vede chiaramente come la progettualità sia piuttosto bassa, soprattutto in relazione all altissimo numero di piattaforme operanti nel paese. Il tasso di successo è maggiore per le campagne donation-based (76%), pari al 46% per quelle reward-based e al 38% per quelle lending-based. Un aspetto interessante è rappresentato dal fatto che un quarto delle piattaforme offrano i propri servizi in maniera gratuita, senza prelevare commissioni sui fondi raccolti né chiedere costi per pubblicare i progetti. Le altre, invece, trattengono una commissione che solitamente varia tra il 5% e il 10% di quanto raccolto, oltre a commissioni specifiche per il sistema di pagamento. Come vedremo in seguito, la piattaforma scelta per il nostro progetto applica una commissione del 5% del totale raccolto in caso di successo del progetto: nonostante ciò, la possibilità di pagare con diversi strumenti di pagamento (non solo Postepay, ma anche carta di credito) l ha resa la più adatta alle nostre finalità. Spesso le piattaforme offrono servizi aggiuntivi ai propri utenti, soprattutto in termini di tutoraggio nella creazione del progetto e di monitoraggio dopo la sua conclusione: questo è importante nel caso in cui esse richiedano particolari standard per la pubblicazione del progetto (ad esempio la redazione di un testo di presentazione oppure la realizzazione di un video). È interessante notare come gli enti pubblici possano anche ricorrere al DIY (do it yourself) crowdfunding, creando una pagina sul proprio sito web tramite la quale realizzare la raccolta fondi, senza l intermediazione di una piattaforma. Segnaliamo poi la prima piattaforma italiana di crowdfunding universitario, Universitiamo, lanciata nel dicembre 2014 dall Università di Pavia: chiunque può contribuire a finanziare i progetti di studenti e ricercatori. Il modello adottato è quello reward-based, e la formula è all or nothing (con una piccola variazione: il progetto deve raggiungere l 80% del budget prestabilito per poter essere finanziato). Ad oggi, Universitiamo ha visto il successo di due dei quattro progetti presentati: entrambi avevano un budget di ed hanno richiamato circa 400 donatori ciascuno. I progetti vengono selezionati da un Advisory Board prima della pubblicazione. Vediamo, infine, alcune delle maggiori piattaforme di civic crowdfunding a livello mondiale: Neighbor.ly, piattaforma statunitense che accetta progetti solo da amministrazioni locali ed enti pubblici. Essa adotta il modello reward-based, quindi i cittadini ricevono ricompense a fronte delle loro donazioni (ma possono anche decidere di non ricevere nulla). Citizinvestor, piattaforma nata negli Stati Uniti per permettere ai cittadini di sostenere i progetti pubblicati dai governi locali; allo stesso tempo, i cittadini possono lanciare delle petizioni per i progetti che vorrebbero finanziare e che non rientrano nel budget degli enti locali. Spacehive, piattaforma britannica utilizzata per finanziare opere di miglioramento del vicinato: chiunque può presentare un progetto di entità variabile, che verrà finanziato

10 solo in caso di raggiungimento del 100% dell importo previsto. Questa piattaforma adotta il modello donation-based, quindi non sono previste ricompense a fronte della donazione effettuata. 4. Esperienze di civic crowdfunding in Italia e nel mondo In questo paragrafo, riporteremo alcune tra le esperienze più note di civic crowdfunding, sia in Italia che nel mondo. All estero i casi sono numerosi, mentre in Italia ci troviamo ancora alla fase iniziale di questo fenomeno, e dunque gli esempi a disposizione sono limitati; all estero, inoltre, esistono piattaforme specifiche per il civic crowdfunding, mentre in Italia gli enti pubblici ricorrono molto spesso al do it yourself crowdfunding, impostando la campagna di raccolta fondi direttamente sul proprio sito web. In generale, dall analisi di esempi concreti, possiamo affermare che una campagna di successo non solo riesce a raggiungere l obiettivo finanziario stabilito, ma: coinvolge attivamente la comunità locale; rafforza i legami all interno della comunità, e di questa con le istituzioni; fa leva sul legame affettivo tra comunità e territorio; si svolge in modo trasparente; porta un effettivo ritorno per la comunità. Il primo caso è quello di I make Rotterdam, un progetto che mira a collegare due aree della città di Rotterdam separate da una strada destinata al traffico pesante. L obiettivo è la costruzione di una passerella pedonale che consenta agli abitanti di riappropriarsi della città e di potersi muovere più liberamente al suo interno, generando un minor impatto ambientale. Il progetto è stato promosso dalla piattaforma Neighbor.ly con modalità reward-based: maggiori saranno le donazioni dei cittadini, più il ponte sarà lungo. Si possono donare da 25 a 1.250, e per ogni fascia è prevista una ricompensa diversa, dalla possibilità di scrivere il proprio nome su un asse di legno del ponte a quella di scriverlo su un componente metallico, e così via. Questo meccanismo di ricompense rappresenta un incentivo per i cittadini, che effettuano un investimento nel momento in cui decidono di donare. Il progetto procede per fasi: al raggiungimento di un certo importo, si comincia a costruire la prima parte del ponte, che verrà poi completato grazie alle donazioni successive. La campagna Windy City Hoops, promossa dalla Chicago Parks Foundation, mirava a realizzare un campionato di basket che coinvolgesse i ragazzi a rischio nelle aree violente di Chicago: con ogni donazione si poteva finanziare un servizio diverso, ad esempio l acquisto di un trofeo per un partecipante, o di un uniforme. La campagna, gestita con grande trasparenza da parte dell ente organizzatore, ha raggiunto e superato il proprio budget di dollari. Nel 2010, il museo del Louvre era intenzionato ad acquistare l opera di Cranach, Le tre grazie, ma aveva a disposizione solo 3 dei 4 milioni di euro necessari: si è dunque deciso di lanciare una campagna di civic crowdfunding per raccogliere il milione di euro mancante, e l obiettivo è stato raggiunto in un mese. I sostenitori sono stati ricompensati con la possibilità di partecipare ad eventi in cui ammirare l opera in anteprima. Il successo della campagna è dipeso soprattutto dal prestigio del museo e dalla capacità dei promotori di sensibilizzare il pubblico; a campagna terminata, è stato installato a fianco dell opera un pannello contenente i nomi degli oltre settemila donatori. La Germania, invece, offre un esempio di utilizzo del modello di social lending: nella città di Oestrich-Winkel è stata lanciata con successo una campagna di civic crowdfunding per i volontari dei Vigili del Fuoco, volta a finanziare la sostituzione delle reti radio analogiche in uso con l installazione di una rete wireless. I punti di forza della campagna sono stati

11 l appello del sindaco ai concittadini, la chiarezza dell obiettivo fissato per la raccolta fondi, la disponibilità di informazioni in merito al prestito e la possibilità di chiedere ulteriori chiarimenti ai promotori. Per quanto riguarda l Italia, i progetti di civic crowdfunding sono sostenuti principalmente da enti pubblici, soprattutto economici. Nel 2011, il comitato referendario Acqua Bene Comune ha lanciato una raccolta fondi online per sostenere le spese necessarie alla campagna di sensibilizzazione sul referendum: sono stati raccolti dalle sottoscrizioni dei cittadini e dai gruppi locali affiliati al comitato. Il modello adottato è stato quello del social lending, con la promessa di restituzione dei fondi in caso di vittoria dei due Sì al referendum. I fattori che hanno contribuito al successo della campagna sono stati: l importanza della questione sollevata, l uso strategico dei social media per l attività di promozione ed informazione, e la promessa di restituzione dei fondi raccolti. Un altro esempio di campagna conclusasi con successo è quello di Palazzo Madama, il cui obiettivo era di acquistare un servizio in porcellana originariamente appartenente alla famiglia d Azeglio, per cui erano necessari euro. Il museo, grazie alla campagna di civic crowdfunding, è riuscito a superare il budget fissato, raccogliendo euro; le ricompense previste andavano dai ringraziamenti sul sito internet al ricevere un anno di accrediti presso il museo. Il successo della campagna è dovuto a ragioni simili a quelle esposte in precedenza per il Louvre: il museo gode di grande prestigio, ed ha posto l accento sul ritorno delle porcellane alla città cui appartenevano; la campagna, inoltre, è stata svolta con grande trasparenza ed il beneficio per la comunità locale era molto evidente. La Fondazione IDIS-Città della Scienza è proprietaria della Città della Scienza di Napoli, che è stata parzialmente distrutta da un incendio doloso nel 2013: il giorno successivo all incendio, la fondazione ha lanciato sulla piattaforma DeRev una campagna di fundraising per raccogliere fondi utili alla ricostruzione. In questo caso lo scopo della campagna non era quello di offrire un servizio nuovo alla comunità, ma di restaurarne uno già esistente. Il progetto italiano di civic crowdfunding più celebre è senz altro Un passo per San Luca, il cui obiettivo è il restauro del portico di San Luca a Bologna; esso è promosso dal Comune di Bologna e dal Comitato per il restauro del portico, ed è gestito interamente dalla piattaforma Ginger. La campagna è iniziata a fine 2013 ed aveva come obiettivo la raccolta di per poter aprire tre diversi cantieri di restauro; ad oggi l obiettivo è stato raggiunto e superato, testimoniando il successo dell iniziativa. Esso deriva dall aver creato intorno all iniziativa una comunità coesa di sostenitori, incrementando così la volontà dei cittadini di prendersi cura della propria città, ed anche dalla trasparenza con cui è stato gestito il progetto. 5. Il caso dell Università di Roma Tor Vergata Dopo aver analizzato le esperienze più significative in Italia, passiamo alla descrizione dettagliata del progetto che è stato portato avanti presso la Macroarea di Economia dell Università di Tor Vergata dal gruppo di ricerca in Government and Civil Society. Il progetto Sabato in Biblioteca! ha come obiettivo quello di raccogliere fondi così da permettere l apertura della biblioteca di facoltà anche il sabato, affinché gli studenti e gli abitanti del territorio possano godere di un luogo di aggregazione culturale e di studio anche durante il weekend. Il progetto si è svolto in diverse fasi, partendo dall identificazione dell esigenza per poi strutturare l idea di progetto e scegliere la piattaforma web da impiegare, giungendo così alla fase di raccolta fondi, e infine ad una valutazione ex post dell andamento complessivo. Vediamo ora nel dettaglio ognuna di queste fasi.

12 1. Individuazione dell esigenza Il contesto attuale vede la cultura relegata ad un ruolo sempre più marginale nelle politiche pubbliche, a causa dei continui e consistenti tagli alla spesa, e ciò si fa sentire in particolar modo nelle università e nelle scuole pubbliche, le quali ricevono sempre meno finanziamenti dallo Stato e sono costrette a riallocare le proprie risorse sugli obiettivi prioritari. Nelle università, infatti, ci si concentra principalmente sulla didattica, così da assicurare agli studenti il servizio di base per il quale essi frequentano l università stessa, spesso però con la conseguenza che altre aree ugualmente importanti, come la ricerca e le strutture, vengano dimenticate. In questo scenario rientra anche il contesto di partenza del nostro progetto: la Biblioteca Vilfredo Pareto della Macroarea di Economia contiene oltre monografie e riviste, sia cartacee che online, ed è accessibile a studenti e professori; essa, però, non dispone delle risorse sufficienti per adattare il proprio servizio alle richieste degli utenti, incentrate soprattutto sugli orari di apertura. Negli ultimi anni, infatti, i dipendenti sono riusciti ad estendere l orario settimanale, ma mai a garantire l apertura anche nel weekend, che rappresenta ormai la prassi per numerose biblioteche italiane ed europee. Il motivo è da ricercarsi nell assenza di risorse, che quindi impedisce l assunzione di nuove risorse per far fronte a questa esigenza. Spesso nelle aule universitarie ci siamo resi conto di come questo bisogno stesse diventando sempre più forte, ed abbiamo deciso di intervenire in maniera concreta. 2. Scelta del progetto Una volta individuata l esigenza, la naturale risposta non poteva trovarsi che nel civic crowdfunding, fenomeno in crescita e con grandi ricadute positive in termini di coinvolgimento delle comunità e rafforzamento del senso di appartenenza dei singoli. Dopo una valutazione di varie opzioni di costo, abbiamo optato per un progetto pilota che offrisse un giorno addizionale di apertura a settimana, il sabato, così da lanciare un segnale all istituzione universitaria in merito all effettiva necessità di un ampliamento dell orario e allo stesso tempo fissando un obiettivo realistico e raggiungibile in termini di raccolta fondi. In aggiunta a ciò, abbiamo stabilito che il sabato avrebbe rappresentato anche un momento di aggregazione all interno della biblioteca, con la sua apertura a tutta la comunità territoriale e con l organizzazione di eventi culturali, presentazioni, giornate di orientamento etc. In definitiva, quindi, il progetto non è partito con la sola intenzione di rispondere ad un bisogno mantenendolo all interno dell università, ma con l intento di generare una risonanza più ampia così da permettere un aggregazione territoriale intorno a tematiche culturali. Al fine di verificare la fattibilità del progetto e l interesse della comunità universitaria in merito, abbiamo diffuso all interno della facoltà un questionario strutturato nel modo seguente: - sezione anagrafica, per individuare l età e la posizione dell intervistato all interno dell università; - sezione relativa al fenomeno del crowdfunding, per comprendere quanti intervistati ne fossero già a conoscenza, in che modo vi si fossero avvicinati e se avessero già partecipato ad altri progetti in precedenza; - sezione relativa in modo specifico al civic crowdfunding, per sapere se gli intervistati lo ritenessero uno strumento efficacemente impiegabile per migliorare le strutture ed i servizi universitari, la loro volontà di partecipazione a progetti di questo tipo ed infine l individuazione di una struttura particolarmente bisognosa di un intervento simile; - sezione relativa al progetto Sabato in Biblioteca!, che mirava a testare l effettivo interesse dei partecipanti e la loro disponibilità a donare una somma di denaro per sostenere il progetto,

13 ed infine a conoscere la loro opinione in merito a eventuali ricompense previste per la partecipazione. I risultati del questionario hanno evidenziato un interesse diffuso (circa il 65% degli intervistati) per il progetto, e dunque la disponibilità a partecipare attivamente donando una somma di denaro per permetterne la realizzazione. Dopo aver avuto questa conferma scientifica rispetto ad un bisogno emerso informalmente, ci siamo orientati verso la scelta di una piattaforma web sulla quale lanciare la raccolta fondi. 3. Scelta della piattaforma L impiego di una piattaforma di crowdfunding risponde in primo luogo alla volontà di garantire piena trasparenza nel processo di raccolta fondi, così che i donatori possano essere sempre informati in merito all andamento della campagna. Nei paragrafi precedenti è stata effettuata una panoramica delle maggiori piattaforme di crowdfunding italiane ed estere: la nostra scelta di impiegarne una italiana è stata dettata in primo luogo dalla maggiore facilità di utilizzo e comprensione per i potenziali donatori. Sono state quindi passate al vaglio diverse piattaforme, sulla base di alcuni criteri: - entità della commissione trattenuta dalla piattaforma; - possibilità di utilizzare diverse modalità di crowdfunding (all or nothing, keep it all); - disponibilità di diversi sistemi di pagamento (non solo Paypal ma anche carta di credito); - rilevanza, visibilità ed affidabilità della piattaforma. Dopo una serie di confronti e considerazioni, la scelta è ricaduta su Eppela, una delle più note piattaforme italiane di crowdfunding. Essa consente ai promotori di pubblicare il proprio progetto, fornendogli inoltre una serie di suggerimenti su come impostare al meglio la propria pagina e la campagna; se l obiettivo fissato viene raggiunto, i fondi verranno trasferiti al promotore, mentre in caso contrario verranno riaccreditati a ciascun donatore (Eppela trattiene una commissione del 5% sul totale dei fondi raccolti); il tempo a disposizione per la campagna è di 40 giorni. La piattaforma, infine, consente di effettuare pagamenti sia con Paypal che con carte di credito, il che ha rappresentato un fattore importante della scelta, alla luce del fatto che molti potenziali donatori avevano comunicato di non essere in possesso di un account Paypal e di non conoscerne il funzionamento. Abbiamo fissato il budget a 2.500, comprendendo la retribuzione dell impiegato che verrà assunto dalla biblioteca, i costi amministrativi di gestione del contratto ed una stima delle commissioni da corrispondere alla piattaforma. La scelta di una cifra non eccessivamente elevata, inoltre, incrementava le probabilità di raggiungere l obiettivo e quindi di poter effettivamente ottenere i fondi, al contrario di un budget più alto il cui raggiungimento sarebbe stato meno realistico. 4. Raccolta fondi La campagna di raccolta fondi ha avuto luogo principalmente all interno della facoltà perché, almeno in questa prima fase, il coinvolgimento degli interni (studenti, docenti e personale amministrativo) era ritenuto senz altro maggiore di quello degli esterni (i cittadini). La comunicazione della campagna è avvenuta sia tramite l impegno in prima persona dei promotori che attraverso i canali social, personali e istituzionali. Ad esempio, è stata lanciata un iniziativa su Facebook che richiedeva di citare una frase dal proprio libro preferito e nominare cinque amici affinché partecipassero al progetto (sul modello quindi dell Ice Bucket Challenge, impiegata per incoraggiare le donazioni alla ricerca sulla SLA). Si è ritenuto infatti che una comunicazione personalizzata, in cui un soggetto sponsorizzasse il progetto nominando i propri amici, potesse generare un maggior coinvolgimento emotivo nei confronti del progetto stesso.

14 La campagna ha avuto successo, con il superamento dell obiettivo prima della scadenza dei 40 giorni, segnale dell interesse che essa ha generato all interno dell università (circa 100 persone hanno partecipato).x 5. Valutazione finale In primo luogo, il successo della campagna manda un messaggio positivo in termini di interesse e coinvolgimento degli attori presenti all interno del contesto universitario. Allo stesso tempo, però, abbiamo deciso di analizzare in modo più approfondito le motivazioni e le opinioni dei donatori, e quindi è stato somministrato loro un secondo questionario. La maggior parte dei donatori conosceva già il crowdfunding, ma solo il 28% aveva partecipato ad altre campagne in precedenza. L interesse per il progetto è la motivazione che ha spinto il 52% dei rispondenti a donare, mentre il 38% era guidato dalla volontà di incoraggiare le iniziative di civic crowdfunding all interno dell università; è interessante notare che il 9% degli intervistati abbia partecipato a causa della pressione sociale legata all atto stesso della partecipazione (peer pressure). Il 92% dei donatori non ha incontrato difficoltà nell utilizzo della piattaforma, confermando dunque la bontà della scelta effettuata in merito. Il dato più incoraggiante è quello per cui il 97% dei partecipanti prenderebbe di nuovo parte ad un progetto simile, e il 95% pensa che il civic crowdfunding possa essere impiegato utilmente nelle università: ciò rafforza l intuizione alla base del progetto, e spinge ad ideare altre iniziative simili proprio perché la risposta della comunità è stata estremamente positiva. 6. Progetti per il futuro e conclusioni Il successo dell iniziativa dimostra che il civic crowdfunding può essere impiegato con esiti positivi all interno delle università, anche e soprattutto sulla spinta delle proposte degli attori che vi operano (studenti, professori, impiegati amministrativi). L istituzionalizzazione di pratiche di crowdfunding in ambito universitario richiederebbe l impostazione di una strategia da seguire, che possa guidare i comportamenti a seconda delle varie fasi di impiego di questo strumento. Abbiamo quindi delineato una matrice di possibilità operative per il crowdfunding nell università, che riflette anche il progresso che è possibile compiere in questo ambito. Figura 2: Una strategia per il crowdfunding nelle università Fonte: Nostra elaborazione

15 Da una situazione di partenza in cui ci si occupa principalmente di civic crowdfunding mediante la creazione e promozione di progetti ad hoc (punto a), si vorrebbe arrivare con il tempo alla gestione, oltre al civic crowdfunding, di progetti di equity crowdfunding per mezzo di una piattaforma propria (punto b). Ovviamente sono possibili diverse strade per arrivare al risultato finale, ad esempio si potrebbe prima di tutto creare una piattaforma propria così da rafforzare la pratica del crowdfunding nell università, o viceversa si potrebbero prima differenziare le tipologie di crowdfunding adottate, così da poter coprire una gamma più vasta di progetti ed attività. In conclusione, quindi, il crowdfunding può rappresentare uno strumento per far emergere dei bisogni all interno di un certo ambiente ed allo stesso tempo fornirvi una risposta pratica per cercare di soddisfarli. In contesti come quello universitario, in cui spesso i fondi sono limitati mentre le esigenze degli individui sono molteplici, inoltre, il crowdfunding può essere impiegato come strumento di pressione nei confronti delle istituzioni per un allocazione più efficace delle risorse verso i bisogni più urgenti.

16 Bibliografia Agrawal, A., Catalini, C., Goldfarb, A., (2013), Some Simple Economics of Crowdfunding Barollo, A., Castrataro, D., (2013), Il Crowdfunding Civico: una Proposta BEPA (2010), Empowering People, Driving Change: Social Innovation in the European Union, Luxembourg: European Union/Bureau of European Policy Advisers Calveri, C., Esposito, R., (2013), Crowdfunding World 2013: Report, Analisi e Trend Davies, R., (2014), Civic Crowdfunding: Participatory Communities, Entrepreneurs and the Political Economy of Place Etzkowitz H. and L. Leydesdorff (2000), The Dynamics of Innovation: from National Systems and Mode 2 to a Triple Helix of University-Industry-Government Relations, Research Policy, 29, European Commission (2013), Guide to Social Innovation, Brussels: European Commission DG Regional and Urban Policy and DG Employment, Social Affairs and Inclusion Hemer, J., (2011), A snapshot on crowdfunding Gerber, E., Hui, J., Kuo, P., (2011), Crowdfunding: Why People Are Motivated to Post and Fund Projects on Crowdfunding Platforms Giannola, E., Riotta, F., (2013), Crowdfunding Civico: Finanziamento Collettivo come Strategia di Innovazione Sociale Giudici, G., Guerini, M., Lamastra, C., (2013), Why Crowdfunding Projects Can Succeed: the Role of Proponents Individual and Territorial Social Capital Kao J., (2007), Innovation Nation: How America Is Losing Its Innovation Edge, Why It Matters, and What We Can Do to Get It Back, New York: Free Press. Mollick, E., (2013), The Dynamics of Crowdfunding: An Exploratory Study Murray R., J. Caulier-Grice and G. Mulgan (2010), The Open Book of Social Innovation, The Young Foundation and NESTA Novelli G. and Talamo (2014), La Terza Missione per l Università Italiana: una nuova occasione per crescere?, Med. Chir.,61, OECD and Eurostat (2005), Oslo Manual: Guidelines for Collecting and Interpreting Innovation Data, 3rd ed., Paris: OECD Publishing OECD (2012), A Guiding Framework for Entrepreneurial Universities, Paris: OECD Publishing

17 Pitschner, S., Pitschner-Finn, S., (2014), Non-profit Differentials in Crowd-based Financing: Evidence from Campaigns Ranga M. and H. Etzkowitz (2013), Triple Helix Systems: an Analytical Framework for Innovation Policy and Practice in the Knowledge Society, Industry and Higher Education

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Costruiamo un futuro sostenibile

Costruiamo un futuro sostenibile Costruiamo un futuro sostenibile Responsabilità Sociale d Impresa Sommario 2014 Siamo orgogliosi del nostro ruolo nel sistema finanziario globale e siamo fermi nel proposito di svolgere le nostre attività

Dettagli

Il punto di riferimento del personal fundraising italiano

Il punto di riferimento del personal fundraising italiano Il punto di riferimento del personal fundraising italiano Indice e Chi siamo Come funziona Il Personal Fundraising I vantaggi Gli eventi Contatti pg. 3 pg. 4 pg. 6 pg. 7 pg. 8 pg. 9 3 vuole offrire ad

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

Valutare gli esiti di una consultazione online

Valutare gli esiti di una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Valutare gli esiti di una consultazione online Autore: Antonella Fancello, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO TIMERAISER. COS È? Un asta su opere d arte con un inversione di ruoli: le offerte non sono fatte in denaro ma in ore di tempo da dedicare a un organizzazione non profit.

Dettagli

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Cos è il fundraising 1

Cos è il fundraising 1 La Raccolta di fondi richiede competenze e investimenti. Ha senso sviluppare un progetto di fundraising per un gruppo di organizzazioni nonprofit? La Campagna Lasciti, una strada percorribile. Intervento

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

[SOLUZIONI INNOVATIVE] Casi di studio sulle pratiche di innovazione

[SOLUZIONI INNOVATIVE] Casi di studio sulle pratiche di innovazione [SOLUZIONI INNOVATIVE] Casi di studio sulle pratiche di innovazione Umbria Innovazione Programma I-Start SOMMARIO CASI DI STUDIO DI SOLUZIONI INNOVATIVE... 2 INNOVAZIONE CASI DI STUDIO... 3 CASO DI STUDIO

Dettagli

IL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010

IL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010 UniCredit Group - Territorial Relations Department 18 dicembre 2009 Giovani Imprenditori di Confindustria PREMESSE GENERALI PROPOSTA PROGETTUALE E MODELLO DI RATING TIMELINE 2 PREMESSE GENERALI L OCSE

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI

BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTO SCANU (12 giugno 2008) Ancora una volta Confindustria ci da l'opportunità di presentare

Dettagli

Che cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione

Che cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione AIESEC Italia Che cos è AIESEC? Nata nel 1948, AIESEC è una piattaforma che mira allo sviluppo della leadership nei giovani, offrendo loro l opportunità di partecipare a stage internazionali con l obiettivo

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome.

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome. Prof. Francesco Accarino Raccolta di esercizi modello ER Esercizio 1 Un università vuole raccogliere ed organizzare in un database le informazioni sui propri studenti in relazione ai corsi che essi frequentano

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

Orientamento in uscita - Università

Orientamento in uscita - Università ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Il fundraiser questo s(conosciuto)

Il fundraiser questo s(conosciuto) ABBIAMO IL PALLINO PER IL FUNDRAISING Il fundraiser questo s(conosciuto) Chi è, cosa fa, quali strumenti utilizza, con chi si relaziona e quali obiettivi ha questa figura professionale complessa e specializzata

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Prestiamoci: una comunità per i prestiti tra persone. Agata S.p.A. Mariano Carozzi, AD Prestiamoci www.prestiamoci.it

Prestiamoci: una comunità per i prestiti tra persone. Agata S.p.A. Mariano Carozzi, AD Prestiamoci www.prestiamoci.it Prestiamoci: una comunità per i prestiti tra persone Agata S.p.A. Mariano Carozzi, AD Prestiamoci www.prestiamoci.it Prestiamoci è la prima comunità di prestiti tra persone nata in Italia per il mercato

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università); Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

NATOURISM CAMPUS LABORATORIO DI IDEE PER L IMPRESA E IL TURISMO

NATOURISM CAMPUS LABORATORIO DI IDEE PER L IMPRESA E IL TURISMO NATOURISM CAMPUS LABORATORIO DI IDEE PER L IMPRESA E IL TURISMO TRENTO 2015/2016 CHI SIAMO E COSA FACCIAMO Natourism, incubatore di imprese del turismo e ambiente nato in provincia di Trento nell ambito

Dettagli

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA Come ci si può documentare sull UE? Il modo più veloce per documentarsi sull UE è la consultazione del sito ufficiale dell Unione europea (http://europa.eu), dal quale

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

OSSERVATORIO ECO-MEDIA

OSSERVATORIO ECO-MEDIA OSSERVATORIO ECO-MEDIA Indice Scenario Istituzione e Missione Organizzazione Attività Ricerca teorica Monitoraggio Divulgazione e promozione Iniziative editoriali Credits Scenario I temi dell ambiente

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

UNA FIRMA PER LA VISTA

UNA FIRMA PER LA VISTA UNA FIRMA PER LA VISTA PARLIAMO DI TRAPIANTO DI CORNEA In Italia la donazione degli organi è regolamentata dalla legge n. 91 del 1999 Tutti siamo potenziali donatori. Basta dare la propria disponibilità

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni

Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni 24 Aprile 2014 Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni Da alcune settimane si è iniziato a parlare

Dettagli

Pillole di eventi di fundraising

Pillole di eventi di fundraising Pillole di eventi di fundraising Forlì, 11-12 settembre 2014 Mara Garbellini IL POTERE DEGLI EVENTI: TOCCARE CON MANO LA TUA ORGANIZZAZIONE Gli eventi sono occasioni reali, tangibili per donare e per partecipare

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione

Dettagli

IL LABORATORIO CIVICO

IL LABORATORIO CIVICO IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento

Dettagli

Progetta, condividi, realizza. Il reward-based crowdfunding

Progetta, condividi, realizza. Il reward-based crowdfunding Progetta, condividi, realizza. Il reward-based crowdfunding Firenze, 22/05/2013 CHE COS È IL CROWDFUNDING? Il crowdfunding (dall inglese crowd, folla e funding, finanziamento) è un processo collaborativo

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012 Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene Cos è il premio di merito Unitn è il primo ateneo

Dettagli

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment

Dettagli

Diventa Personal Fundraiser di UNA Onlus con

Diventa Personal Fundraiser di UNA Onlus con Il nostro Personal Fundraiser sei tu! Hai a cuore la missione di, ne condividi gli obiettivi e sei fortemente motivato a condividerne la bontà con la sua cerchia sociale Non hai timore di metterti in gioco

Dettagli

Previdenza professionale sicura e a misura

Previdenza professionale sicura e a misura Previdenza professionale sicura e a misura Nella previdenza professionale la sicurezza delle prestazioni che garantiamo nel futuro è il bene più prezioso per Lei e per noi. Di conseguenza agiamo coscienti

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit. La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il.

La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit. La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il. La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il. REPERIMENTO UTILIZZO dei mezzi monetari necessari al perseguimento dei fini istituzionali

Dettagli

CROWDFUNDING: THIS IS A CHANCE

CROWDFUNDING: THIS IS A CHANCE CROWDFUNDING: THIS IS A CHANCE SCENARIO SCENARIO Le nazioni che cercano di risolvere le proprie sfide socio-economiche come disoccupazione e PIL in declino guardano sempre di più al crowdfund investing

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Programma Gioventù in Azione 2007-2013

Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Questionario rivolto agli Enti pubblici, Gruppi informali, Organizzazioni e Giovani partecipanti coinvolti nel Programma GiA in FVG Udine, 30 gennaio 2012 L indagine

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

La carta dei servizi al cliente

La carta dei servizi al cliente La carta dei servizi al cliente novembre 2013 COS E LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi dell ICE Agenzia si ispira alle direttive nazionali ed europee in tema di qualità dei servizi e rappresenta

Dettagli

Report di valutazione studiolegalebraggio.it

Report di valutazione studiolegalebraggio.it Roma, li 15/01/2013 Report di valutazione studiolegalebraggio.it Il presente documento è redatto allo scopo di mostrare e analizzare le performance del sito web a due mesi e mezzo dalla pubblicazione online,

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

Costruiamo reti vendita, di successo!

Costruiamo reti vendita, di successo! Costruiamo reti vendita, di successo! Sales Line è la sintesi delle esperienze professionali mie e degli specialisti che in questi anni hanno collaborato con me nella realizzazione di reti di vendita di

Dettagli

Cga capofila del progetto Genitori in rete

Cga capofila del progetto Genitori in rete Cga capofila del progetto Genitori in rete 09 dicembre 2015 - Prende il via il progetto Genitori in rete, con il quale il Comitato Genitori, che è capofila dei promotori, punta a realizzare una rete di

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina

Dettagli

regolamento scuola primaria e secondaria

regolamento scuola primaria e secondaria regolamento scuola primaria e secondaria La mia biblioteca FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curriculo; Sviluppare e sostenere

Dettagli

I Fondi pensione aperti

I Fondi pensione aperti 50 I Fondi pensione aperti sono forme pensionistiche complementari alle quali, come suggerisce il termine aperti, possono iscriversi tutti coloro che, indipendentemente dalla situazione lavorativa (lavoratore

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Con questa nota siamo a ribadire quelle che sono le incombenze a cui devono corrispondere le associazioni.

Con questa nota siamo a ribadire quelle che sono le incombenze a cui devono corrispondere le associazioni. Oggetto: Controlli delle Associazioni di volontariato. Ci risultano una serie di controlli in particolare indirizzati alle Associazioni di volontariato. Con questa nota siamo a ribadire quelle che sono

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey

23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey 23 Febbraio 2016 State Street Asset Owners Survey Introduzione Il sistema pensionistico globale si trova di fronte a sfide di enorme portata I fondi pensione devono evolversi e svilupparsi per riuscire

Dettagli