EN come strumento per ridurre il consumo di energia e ottenere un effettivo cost saving

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1 EN come strumento per ridurre il consumo di energia e ottenere un effettivo cost saving Ancona, 29/04/2010 dott. Simone Albertin - Area Manager Nord Est e Centro Italia

2 Chi siamo Chi siamo Fondato nel 1901 in Inghilterra, BSI è il primo Ente di Normazione al mondo Siamo un organizzazione indipendente Non abbiamo proprietari/azionisti Siamo una Royal Charter Company (Istituzione riconosciuta dalla Corona britannica) le cui attività principali sono: Sviluppare e pubblicare standard Registrare, approvare e apporre marchi di qualità Promuovere ed erogare: Servizi di assessment e certificazione Ispezioni su prodotti e materiali Formazione

3 La nostra mission Ispirare fiducia e dare garanzia ai clienti attraverso soluzioni basate su standard innovativi e di primaria importanza Raising standards worldwide Promuovere in tutto il mondo norme a supporto del business

4 BS Standards Alcuni tra gli standards più diffusi nel mondo provenienti da BSI, sono: Qualità (ISO 9001) Ambiente (ISO 14001) Sicurezza delle Informazioni (ISO 27001) Sicurezza e salute (BS OHSAS 18001) Continuità operativa (BS 25999) Gestione Integrata (PAS 99) Eventi Sostenibili (BS 8901) Privacy (BS 10012)

5 Il gruppo oggi 2,445 staff worldwide Operations in over 120 countries 54 offices globally London Washington Beijing Mexico City Dubai New Delhi Singapore Sao Paulo Sydney

6 Assessment e certificazione Leader globale nei servizi di assessment Ente di certificazione leader a livello mondiale con oltre 68,000 siti certificati (di cui quasi 1000 in Italia) e clienti in più di 120 Paesi. Leader nell assessment e certificazione di: Information Security ISO/IEC IT Service Management ISO/IEC Quality ISO 9001 Environmental Management ISO Automotive ISO/TS Aerospace AS9100 Health & Safety OHSAS Food ISO Business Continuity BS 25999

7 Formazione Leader globale nei servizi di formazione sugli schemi: Information Security ISO/IEC IT Service Management ISO/IEC Quality ISO 9001 Environmental Management ISO Health & Safety OHSAS Business Continuity BS Primo ente in Italia a proporre corsi Lead Auditor e Internal Auditor EN 16001

8 Alcuni nostri clienti

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10 Il contesto di riferimento, le ragioni dello sviluppo di una norma sull Energy Management

11 I fattori di pressione Crescita e scarsità delle risorse

12 I fattori di pressione Crescita e scarsità delle risorse

13 I fattori di pressione Crescita e scarsità delle risorse Domanda di energia primaria (Fonte IEA, 2008) Si prevede una crescita del 45% (al 2030) equivalente a +1,6% medio annuo.

14 I fattori di pressione Sicurezza energetica e instabilità dei mercati

15 I fattori di pressione Cambiamento climatico ed effetto serra Emissioni di CO2 collegate alla domanda di energia. Scenario di base (Fonte IEA, 2008) 97% delle nuove emissioni di CO2 provengono da non-oecd countries. 3/4 da Cina, India e Medio oriente.

16 I fattori di pressione Cambiamento climatico ed effetto serra Relazione tra emissioni di CO2 e GDP

17 I fattori di pressione Crescita e scarsità delle risorse Scale of Economy Efficiency Environmental Total GDP per Environmental = * * Impact population capita Impact per unit of GDP

18 Quali opportunità Scenario Macro Variazione negli investimenti globali in energia in base allo policy-scenario a 450 (Fonte: IEA 2008)

19 Innovazione, efficienza e rinnovabili Sviluppo delle nuove tecnologie Limiti allo sviluppo tecnologico Performance Technological Disruption Dominant Design Selezione Stabilizzazione Fermento Tempo e investimenti

20 Innovazione, efficienza e rinnovabili Diffusione delle nuove tecnologie Performance Time and investment

21 Energy Management Systems EN Energy Management Systems 16001: genesi, struttura e requisiti EN 16001: struttura e requisiti

22 Aspetti correlati al tema energetico (a livello europeo) L Unione Europea si è impegnata a raggiungere entro il 2020 i seguenti obiettivi (20,20,20): Riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto ai livelli del 1990 Miglioramento dell'efficienza energetica del 20% Aumento del contributo di energia rinnovabile del 20% Incremento del 10% del livello di utilizzo di biocarburanti (es. biodiesel, bioetanolo, bio metanolo) nel settore dei trasporti

23 Energy management Direttiva 2006/32/CE La direttiva ha come scopo prioritario quello di "[ ] rafforzare il miglioramento dell'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo costi/benefici negli Stati membri: a) fornendo gli obiettivi indicativi, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico necessari ad eliminare le barriere e le imperfezioni esistenti sul mercato che ostacolano un efficiente uso finale dell'energia; b) creando le condizioni per lo sviluppo e la promozione di un mercato dei servizi energetici e la fornitura di altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica agli utenti finali. (fonte UNI)

24 Milestones Contents slide Energy Services Directive CE/32/2006 Apr 2006 National Standards Bodies release Draft for Public Comment (DPC) (In UK 300 downloads) Feb 2008 Final draft to CEN March Jan 2007 CEN 1 st Project team Meeting May 2008 Comments close 2 July 2009 Publication of Standard Across Europe

25 Pubblicazione EN pubblicata da CEN e recepita da BSI il 2 luglio UNI CEI EN oggi ISO nel 2011

26 Perchè è stata redatta EN Ideata per supportare le organizzazioni nel ridurre i costi energetici e le emissioni di gas serra. Fornire un modello di gestione sistematica dell energia per un monitoraggio efficace dei propri consumi di energia e conseguente riduzione dei costi e delle emissioni di gas serra, adatto a tutte le tipologie e dimensione di organizzazioni in particolar modo per le imprese ad alto consumo di energia e per quelle sottoposte ai controlli per le emissioni di gas climalteranti Sviluppare e coordinare le iniziative e gli standard nazionali esistenti in Europa SS :2003, Standard svedese DS 2403:2001, Standard danese IS 393:2005, National Standards Authority of Ireland EnMS Specification in Germania e Olanda

27 Standard nazionali esistenti Gli standard nazionali sono stati emanati su richiesta dei governi nazionali per supportare i programmi di miglioramento dell efficienza energetica. Molte aziende hanno cercato di adottare il Sistema di Gestione dell Energia, spesso come parte del loro sistema di gestione, già implementato secondo ISO e ISO 9001,... I sistemi di gestione dell energia sono perciò già conosciuti e testati in alcuni mercati. Con l adozione da parte dei paesi europei della EN gli standard nazionali verranno ritirati

28 Gli scopi della EN RIDUZIONE DEI CONSUMI E CONSEGUENTEMENTE DEI COSTI (fattori che influenzano la performance energetica) es. Produrre meno quindi consumare meno non significa essere virtuosi - MIGLIORAMENTO INTENSITA' ENERGETICA / RAZIONALIZZAZIONE (aumento capacità produttiva con stessa quantità di energia) EN sollecita lo sviluppo di una politica energetica, l identificazione dei consumi energetici passati, presenti e futuri così come lo sviluppo e l adozione di un piano di monitoraggio. Dalla comparazione e analisi dei consumi attuali e passati, si potranno ottenere informazioni utili per mettere in atto piani di miglioramento in termini di efficienza, con conseguente riduzione dei costi per l energia.

29 EN 16001: Elementi chiave Basata sul Modello PDCA, che facilita l allineamento e l integrazione con altri sistemi di gestione Prende in considerazione obblighi legali Ha un approccio sistematico al miglioramento continuo dell efficienza energetica delle organizzazioni Ha un impatto sulla catena di fornitura: nell acquisto di strumenti/impianti con impatto elevato sul consumo di energia, l organizzazione dovrebbe informare i fornitori che l acquisto viene valutato anche sulla base di parametri di efficienza energetica rispetto al prodotto o servizio fornito Permette certificazione di parte terza

30 BS EN La parte principale della Norma BS EN definisce i requisiti per un Sistema di Gestione dell Energia L Annex A è una Guida all uso della Norma. La numerazione dei requisiti nella parte principale della Norma BS EN è correlata alla numerazione degli articoli dell Annex A. Per esempio, e A.3.1 trattano entrambi dell identificazione e del riesame degli aspetti energetici

31 EMS e EnMS 31 Sistema di gestione ambientale focalizzato su: Protezione ambientale Prevenzione dell inquinamento Gestione dei rifiuti Performance ambientale Sistema di gestione dell energia focalizzato su: Efficienza energetica Conservazione dell energia Gestione dell energia Performance energetica

32 Struttura 3.6 Review of the energy management system by top management 3.2 Energy Policy 3.3 Planning 3.4 Implementation and operation 3.5 Checking

33 Requisiti Energy management system requirements 3.1 General requirements 3.2 Energy Policy 3.3 Planning Identification and review of energy aspects Legal obligations and other requirements Energy objectives, targets and programme(s)

34 Requisiti Implementation and operation Resources, roles, responsibility and authority Awareness, training and competence Communication Energy management system documentation Control of documents Operational control

35 Requisiti Checking Monitoring and measurement Evaluation of compliance Nonconformity, corrective action and preventive action Control of records Internal audit of the energy management system 3.6 Review of the energy management system by top management Inputs to management review Outputs from management review

36 PLAN Identificazione ed esame degli aspetti energetici Esame iniziale e identificazione degli aspetti energetici Aggiornamento ad intervalli predefiniti Analisi ulteriore per aspetti più rilevanti Registro con evidenza delle opportunità di risparmio energetico Il riesame deve essere documentato

37 PLAN Identificazione ed esame degli aspetti energetici Guidance on the use Per ognuna delle opportunità individuate nel registro, ove possibile, occorre individuare: L aspetto energetico relativo Il suo valore in termini economici o di carbon emission Le azioni richieste I costi, reali o stimati Per attività completate, la data di completamento e i risultati

38 PLAN Identificazione ed esame degli aspetti energetici Elementi da includere nell identificazione e nel riesame degli aspetti energetici: a) Consumi presenti e passati (in associazione con livelli produttivi o altri elementi) b) Identificazione aree ad elevato consumo c) Stima del consumo per periodo successivo d) Identificazione delle persone che lavorano sotto il controllo dell organizzazione che possono influenzare i consumi e) Identificazione e definizione delle priorità per le opportunità di miglioramento

39 PLAN Identificazione ed esame degli aspetti energetici Guidance on the use a) Consumi presenti e passati I consumi devono essere associati con i livelli produttivi e altri fattori Livello di dettaglio dipendente dalla natura dell organizzazione, ma devono essere compresi gli input energetici (elettricità, gas, combustibili), gli usi (condizionamento, illuminazione, pompaggio, ) In caso di più sedi occorre analizzare separatamente le varie location Analisi dei consumi passati e dei trend Fonti di informazione: bollette, report sullo stato degli edifici, In caso di mancanza di dati pregressi i consumi vanno determinati in base a: ore di lavoro, attività,..

40 PLAN Obiettivi, traguardi e programmi L organizzazione deve, per ogni funzione e livello pertinente, stabilire, attuare e mantenere attivi obiettivi e traguardi documentati. Gli obiettivi e i traguardi devono essere misurabili, documentati, programmati (timeframe), coerenti con la politica, compresi gli impegni alla miglioramento dell efficienza energetica, al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni che l organizzazione sottoscrive, al miglioramento continuo. Quando stabilisce obiettivi e traguardi, un organizzazione deve tenere in considerazione i propri aspetti significativi, le opzioni tecnologiche, le proprie esigenze finanziarie e operative, gli aspetti legali e il punto di vista delle parti interessate. I programmi (che devono essere documentati) devono contenere: a) l indicazione delle responsabilità; b) i mezzi ed i tempi attraverso i quali essi devono essere raggiunti.

41 PLAN Obiettivi, traguardi e programmi Guidance on the use Stabiliti, come minimo, per ogni aspetto significativo individuato; correlabili a impianti (linee produttive) o reparti (trasporti, logistica, ) Obiettivi esprimibili attraverso indicatori di performance, quali: consumo di energia per unità di prodotto, per Kg... Valutazione della possibilità di utilizzo delle BAT (best available tecnologies)

42 DO Controllo operativo L organizzazione deve identificare e pianificare le azioni che sono associate agli aspetti energetici significativi identificati, in conformità alla propria politica, ai propri obiettivi e ai propri traguardi: a) Prevenendo situazione che possano portare a difformità rispetto alla politica, agli obiettivi e ai traguardi; b) Elaborando i criteri operativi per la gestione e la manutenzione di apparecchiature, impianti ed edifici; c) Valutando dal punto di vista energetico gli acquisti di impianti e materie prime d) Valutando i consumi in caso di progettazione o modifica degli assets e) Comunicando al personale, a altre persone che operano sotto il controllo dell organizzazione e alle parti interessate.

43 DO Controllo operativo Guidance on the use Procedure per la produzione e la manutenzione possono includere: Procedure di housekeeping e Checklist per gestione dei rifiuti Piani di manutenzione Programmi di ispezione di macchinari e impianti

44 DO Controllo operativo Guidance on the use La progettazione dovrebbe assicurare: Analisi della domanda di energia già nella prima fase della progettazione Valutazioni duranti fasi appropriate della progettazione Responsabilità / compiti chiaramente definiti

45 DO Controllo operativo Guidance on the use Consapevolezza degli aspetti energetici nell acquisto di macchinari, strumenti, materie prime,.. Procedure per gli acquisti dovrebbero includere: Politica per gli acquisti Linee guida Criteri di payback e metodi di calcolo Valutazione del ciclo di vita Elenchi di prodotti approvati dal punto di vista dell efficienza energetica

46 CHECK Sorveglianza e misurazione L organizzazione deve: Identificare e descrivere i requisiti di misura e monitoraggio Misurare, monitorare e registrare su base regolare i consumi e i fattori che li influenzano Assicurare che l accuratezza dei dispositivi di misura sia appropriata (mantenendo registrazioni)

47 CHECK Sorveglianza e misurazione Guidance on the use Confronti regolari tra consumi reali ed attesi Valutazione ad intervalli che permettano interventi tempestivi; Esempio di intervalli di misurazione: in tempo reale, per turno, per mese (o con frequenze minori) Utilizzo di indicatori di performance energetica (EPI), ad es. KWh per unità di produzione e/o KWh per metro quadro Risulta accettabile non avere in atto misurazioni complete in considerazione dei costi di introduzione; comunque occorre avere, ove appropriato, un piano di introduzione

48 In sintesi: da dove partire. Sistemi di gestione già in atto (14001 ma non solo) Procedure / attività pianificate di gestione e manutenzione impianti ed attrezzature Interventi avviati al di fuori del contesto di specifico sistema di gestione (studi, interventi su macchinari, impianti, edifici, )

49 Metodologia di intervento EN16001:2009 Preparazione del piano di monitoraggio Analisi storica dei dati e delle bollette Attività iniziali Sopralluoghi Installazione della strumentazione Monitoraggio Raccolta dati Analisi dei dati raccolti Individuazione dei possibili interventi Con indicazione dei risultati attesi Redazione della documentazione di progetto Realizzazione progettuale

50 Metodologia di intervento contenuta nei case studies 1. Monitoraggio dei consumi elettrici/termici (3.3.1 a) 2. Analisi energetica della realtà aziendale: fotografare la realtà produttiva per avere una indicazione di quanto e di come si consuma nell arco temporale (3.3.1 a) 3. Individuazione dei parametri energetici KPI (Key Performance Indicator): confrontare l azienda con dei benchmark di riferimento per valutarne la competitività (3.3.1 b) 4. Individuare possibili interventi per migliorare l efficienza energetica ed ottenere risparmio quantificando il miglioramento e il risparmio (targets) (3.3.1 e) 5. Creare una lista di criticità/priorità di intervento, costruire un piano di investimenti e infine attuare gli interventi di risparmio energetico (3.3.3) 6. Monitoraggio dei consumi per verificare ottenimento di obiettivi e target (3.5.1)

51 dove arrivare Sistematicità degli interventi (anche già avviati) Benefici in termini gestionali, di reputazione, economici, derivanti sia dall introduzione del sistema di gestione che dalla certificazione dello stesso da parte di un Organismo indipendente

52 Perchè certificarsi EN Riduzione dei costi energetici mediante una sistematica gestione dell energia (razionalizzazione) miglioramento continuo/integrazione dei sistemi di gestione e conseguente efficacia : L integrazione della gestione dell energia alla struttura organizzativa aziendale permette la riduzione dei costi, il miglioramento dell efficienza e della performance energetica anno dopo anno. Potenziamento della reputazione aziendale : Le azioni preventive e volontarie volte alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di carbonio mostrano l impegno sostenuto dall azienda nei confronti dei propri stakeholders. Miglioramento dell immagine: credibilità da parte dell organizzazione Incremento e mantenimento della motivazione del personale Il coinvolgimento del personale nella pianificazione e nell implementazione dei piani di risparmio energetico, permette loro di contribuire al miglioramento e di beneficiare dei loro stessi contributi. Approvvigionamento energetico sicuro e vantaggi contrattuali grazie alla riduzione dell elevato consumo di energia durante le ore di picco (migliore programmazione dei consumi e approvvigionamento ottimale)

53 Italy: Energy Intensity by Sector The industry and transport sectors together account for 65 percent of final energy consumption Share of Italian Final Energy Consumption by Sector % of Final Energy Consumption, 2007 Reductions in household energy consumption have been offset by increased demand from other sectors Italian Historic Final Energy Consumption by Sector Final Energy Consumption, energy unites (PJ), 1979/ /30 Source: Eurostat Source: Eurostat

54 Italy: Energy in Manufacturing Share of Energy Consumption in the Manufacturing Sector, Source: Odyssee Energy Intensity by Sub-sector (index, 1990=100), Source: Odyssee

55 Italy: Energy in Service Sector Share of Tertiary Sector Electricity Consumption (Kwh) by sub-sector, 2005 Source: TERNA Electricity Consumption for Commercial and Non-commercial Services Sub-sectors (Kwh), Source: TERNA

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