Contributo dell'agricoltura e della silvicoltura alla tabella di marcia dell'ue sul cambiamento climatico in vista di Copenaghen
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- Adolfo Carrara
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1 Contributo dell'agricoltura e della silvicoltura alla tabella di marcia dell'ue sul cambiamento climatico in vista di Copenaghen Presa di posizione del Copa-Cogeca ottobre 2009
2 AGRICOLTURA E SILVICOLTURA - Pratiche di adattamento e potenziale di attenuazione per far fronte agli effetti del cambiamento climatico Il Copa-Cogeca, l organizzazione che rappresenta gli agricoltori europei, le cooperative agricole e i silvicoltori auspica la conclusione di un accordo globale e completo sul clima in occasione della 15a Conferenza delle parti firmatarie della convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, che si svolgerà a Copenaghen nel dicembre Il Copa-Cogeca saluta con favore che, nel mese di giugno del 2009, il Consiglio europeo abbia ribadito la sua determinazione a raggiungere tale accordo. Il Copa-Cogeca riconosce l importanza della leadership dell UE, ma raccomanda la prudenza quando si tratta di definire una maniera equa e coerente di ripartire la riduzione delle emissioni fra i diversi settori economici europei. Il Copa-Cogeca desidera rafforzare il ruolo chiave attuale e futuro dell agricoltura e della silvicoltura europee nell adattarsi al cambiamento climatico e attenuarlo ma considera che ciò non deve mettere a repentaglio la solidità economica europea delle attività agricole e silvicole sostenibili e di conseguenza la capacità di fornire un approvvigionamento stabile e sicuro di derrate alimentari e di altri prodotti e servizi richiesti dalla società. A nostro parere, un accordo per il prossimo periodo di impegno (che inizierà nel 2013) fornirà uno scenario orientato al futuro per la società nel suo insieme, al fine di contribuire a un futuro comune fondato su un economia a basse emissioni di carbonio e ad alto rendimento energetico. 2 Introduzione Il Copa-Cogeca riconosce che l adattamento e la mitigazione costituiscono una sfida mondiale per gli agricoltori europei, per le cooperative agricole e per i silvicoltori. Di conseguenza, il Copa-Cogeca riconosce l importanza dell integrazione degli aspetti relativi al cambiamento climatico in tutte le politiche dell UE. Sebbene la politica agricola comune (PAC) non sia una politica europea sul cambiamento climatico essa può, assieme ad altre misure, offrire un quadro per un appoggio politico efficace e può offrire gli strumenti e gli incentivi necessari per far fronte al cambiamento climatico. Ciò è fondamentale perché il settore agricolo non può affrontare da solo le attuali e future sfide malgrado il fatto che il cambiamento climatico sia stato riconosciuto come una nuova sfida nella valutazione dello stato di salute della PAC. Gli impegni degli agricoltori, appoggiati dalle recenti riforme della PAC e dall applicazione della legislazione ambientale europea, stanno già contribuendo ad una diminuzione significativa delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dall agricoltura (20% nel periodo nell UE a 27). L accordo del dicembre 2008 relativo al pacchetto sugli interventi in relazione al clima e sulle energie rinnovabili dell UE aumenterà gli sforzi per la mitigazione del cambiamento climatico. Esso stabilisce un ambizioso impegno europeo unilaterale di ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra entro il Aumentare l utilizzo di energie rinnovabili del 10% nel settore del trasporto rappresenta una maniera efficace di ridurre la dipendenza dai carburanti fossili dell UE e di lottare contro il cambiamento climatico. Gli agricoltori europei e i produttori forestali sono disposti a svolgere un ruolo chiave nel raggiungimento di questo obiettivo. Inoltre, la revisione del sistema europeo per lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra ( ETS ) e la decisione attinente alla ripartizione degli sforzi, applicabile a tutti gli altri settori e anche all agricoltura, promuoveranno gli sforzi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Tuttavia, l attuazione del pacchetto energia e clima dell UE non deve mettere a repentaglio né la solidità economica e la competitività né la componente sociale delle attività agricole e silvicole. Il Copa-Cogeca evidenzia il fatto che, oltre al ruolo produttivo, entrambi i settori forniscono benefici ambientali, la tutela del paesaggio e opportunità lavorative. Il cambiamento climatico, la sufficienza alimentare e la sicurezza energetica devono essere considerati delle forze convergenti di una produzione agricola sostenibile. Il Copa-Cogeca riprende la principale preoccupazione della FAO 1 di garantire la sufficienza alimentare mondiale in una situazione climatica in evoluzione. Il settore agricolo è confrontato alla sfida di produrre quasi il doppio per nutrire la popolazione mondiale che si prevede raggiungerà i 9 miliardi di persone entro il 2050 e per garantire una migliore alimentazione per un miliardo di persone che soffrono di fame nel mondo. Allo stesso tempo, il cambiamento climatico minaccerà la capacità di produzione in molti paesi, la domanda mondale di materie prime rinnovabili è in aumento e aumenta anche la pressione per l utilizzo di terreni per rispondere alle esigenze urbane e dei trasporti. È quindi fondamentale, tra le altre cose, che la PAC rispecchi l importanza strategica dell agricoltura e fornisca gli strumenti adatti per garantire la sufficienza alimentare e la stabilità ai cittadini dell UE contribuendo contemporaneamente a rispondere alle esigenze alimentari del pianeta. Con le ricerche adatte e i giusti investimenti, si può raggiungere una riduzione significativa delle emissioni di gas a effetto serra sviluppando allo stesso tempo il potenziale di produzione agricola e silvicola dell UE aumentando la produttività. 1 Nota della FAO per la riunione del G8 dei ministri dell agricoltura (Treviso, Italia), aprile 2009.
3 L agricoltura e la silvicoltura hanno un ruolo positivo da svolgere nell adattamento al cambiamento climatico e nella sua mitigazione - 10 messaggi chiave 1. Il cambiamento climatico sta diventando un fattore preponderante nelle decisioni gestionali prese dagli agricoltori, dai silvicoltori e dalle cooperative agricole e nella loro solidità economica. Adattarsi alle condizioni naturali ha sempre fatto parte della gestione agricola e silvicola, ma l estensione e la complessità dei fenomeni collegati al clima minacciano l agricoltura e la silvicoltura europee e sono necessarie azioni precoci. 2. Il profilo di emissioni di gas a effetto serra dell agricoltura è fondamentalmente diverso da quello di altri settori, come quello industriale, domestico e dei trasporti: i gas sono emessi da processi biologici intrinsecamente variabili legati ad ogni tipo di produzione agricola. Il settore agricolo è disposto a svolgere il proprio ruolo nel contribuire a un ulteriore riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, ma l introduzione di obiettivi settoriali vincolanti per l agricoltura non è né adeguata né accettabile. 3. Esiste un ampia sinergia tra l adattamento e la mitigazione nell agricoltura e nella silvicoltura. 4. Grazie all impegno degli agricoltori e i silvicoltori europei, sono stati effettuati notevoli miglioramenti ambientali parallelamente a avanzamenti nell efficacia dell utilizzo dell energia, delle risorse e dei nutrienti raggiunti in agricoltura nel quadro della legislazione ambientale attuale. 5. La delocalizzazione della produzione agricola e forestale dell UE dovuta al fatto che la politica sul clima non prende in considerazione tutto l insieme delle sfide esistenti, può portare alla rilocalizzazione del carbonio e al rischio che le emissioni di carbonio siano persino più alte nei paesi terzi. 6. Norme chiare sulla contabilità degli effetti esercitati sul clima dalla destinazione d uso del terreno, dai cambiamenti di tale destinazione e dalla silvicoltura (LULUCF) potrebbero creare degli incentivi in agricoltura e silvicoltura. Inoltre, il contributo di fonti di energia rinnovabile provenienti dall agricoltura e dalla silvicoltura rese disponibili per l energia, il trasporto e il riscaldamento, deve essere riconosciuto. 7. Le opzioni di mitigazione che forniscono molteplici benefici ambientali dovrebbero essere favorite, ad esempio i sistemi di allevamento basati sui pascoli possono contribuire contemporaneamente alla cattura del carbonio, alla protezione della biodiversità, alla capacità di stoccaggio delle risorse idriche e alla prevenzione degli incendi, delle inondazioni e dell erosione. 8. È necessario incoraggiare la gestione attiva e sostenibile delle foreste per aumentare la crescita delle stesse e, di conseguenza, la loro capacità di cattura del carbonio e di mitigazione. Il maggiore utilizzo di legno in sostituzione di materiali non rinnovabili potrebbe mobilitare il potenziale di questo effetto di sostituzione del carbonio e dovrebbe essere promosso come parte integrante di una strategia per una minore presenza di carbonio. 9. Dei sistemi di consulenza e di formazione professionale sono estremamente importanti per aiutare gli agricoltori e i silvicoltori a prepararsi alle future sfide. L innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie sono essenziali e dei fondi sono necessari per la ricerca agricola. 10. Gli agricoltori e i silvicoltori hanno bisogno di meccanismi che forniscano degli incentivi e ricompensino i loro sforzi di adattamento e mitigazione per far fronte alle incertezze del cambiamento climatico. 3
4 Considerazioni sul ruolo dell agricoltura e della silvicoltura L agricoltura e la silvicoltura sono le prime ad essere colpite dal cambiamento climatico hanno origini antropogeniche, ad esempio il dissodamento, è estremamente complesso e dipende fortemente dalle condizioni microclimatiche e idrogeologiche locali. Il settore agricolo è disposto a svolgere il proprio ruolo nel contribuire a un ulteriore riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, ma l introduzione di obiettivi settoriali vincolanti per l agricoltura non è né adeguata né accettabile. 4 Il Copa-Cogeca evidenzia che l agricoltura, come pure la gestione delle foreste, sono soggette a condizioni climatiche incontrollabili. Gli agricoltori e i silvicoltori lavorano con e nella natura, ciò significa che devono adeguare quotidianamente le loro decisioni di gestione e le loro operazioni agli elementi naturali dovuti ai mutamenti del clima. L estensione e la complessità dei fenomeni collegati al clima presentano dei rischi per l agricoltura e la silvicoltura europee. Questi effetti sono percepiti in modo molto più forte dal settore agricolo e silvicolo rispetto alle altre attività economiche. La necessità di cambiamenti nella produzione agricola è importante per tutta la società europea. Questi settori sono pienamente consapevoli della necessità di adattarsi e combattere il cambiamento climatico, poiché sono i primi a subirne le conseguenze: fenomeni estremi come incendi, violente tempeste, inondazioni e siccità (periodi di siccità prolungati sempre più spesso e a volte persino irreversibili), gelate precoci o tardive, maggiore variabilità della stagionalità, frequenza delle precipitazioni interstagionali e interannuali e la comparsa di nuove malattie animali e vegetali incidono sulla produzionele pressioni di cui sopra porteranno molto probabilmente alla riduzione delle attività agricole e forestali, con un maggiore rischio di perdita di rendimento, qualità e posti di lavoro nella maggior parte delle regioni europee e una maggiore instabilità economica per gli agricoltori e i silvicoltori. Viceversa, i mutamenti del clima potrebbero offrire nuove opportunità in alcune regioni, ad esempio, per coltivare nuove colture o varietà. La natura specifica delle emissioni dei settori Il Copa-Cogeca insiste sul fatto che il profilo di emissioni di gas a effetto serra dell agricoltura è fondamentalmente diverso da quello di altri settori, come quello industriale, domestico e dei trasporti, poiché vede una prevalenza di metano (CH4) e di protossido d azoto (N2O). Il metano deriva dalla fermentazione enterica dei ruminanti e dal letame, mentre l applicazione sul terreno di fertilizzanti organici e inorganici può generare protossido di azoto. La natura biologica intrinsecamente variabile delle emissioni agricole non può essere dimenticata nella scelta delle opzioni di mitigazione più adatte. Il Copa-Cogeca considera che l agricoltura e la silvicoltura non possono essere penalizzate dalle emissioni derivanti da condizioni naturali che non sono collegate alle pratiche di gestione. Le temperature in aumento e le più forti probabilità di siccità e carenza di risorse idriche faranno sì che il suolo rilascerà una quantità maggiore di carbonio. Separare degli effetti così naturali da quelli che L agricoltura e la silvicoltura possono portare delle soluzioni sinergiche sia per l adattamento e che per la mitigazione Il Copa-Cogeca evidenzia il ruolo eccezionale del settore agricolo e forestale nella capacità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra adattando allo stesso tempo le loro aziende e facilitando l adattamento societale al cambiamento climatico. Inoltre, l applicazione di misure di attenuazione nell agricoltura e nella silvicoltura, possono ridurre maggiormente le emissioni di gas a effetto serra mentre la produzione rimarrà stabile o persino aumenterà. In molti casi, proprio per la loro natura, la mitigazione e l adattamento in agricoltura e silvicoltura sono collegati e affrontano contemporaneamente entrambe le sfide. L agricoltura e la silvicoltura sono gli unici settori economici che possono sequestrare carbonio nel suolo e nella biomassa durante le procedure di produzione. Tramite la fotosintesi le piante assorbono l anidride carbonica (CO 2 ) dall atmosfera in una vasta gamma di sistemi relativi alla coltivazione, al pascolo e alla silvicoltura in Europa. Sia l agricoltura che la silvicoltura sono naturalmente in grado di fungere da pozzi di assorbimento del carbonio e, di conseguenza, di dare un apporto decisivo alla limitazione del riscaldamento del pianeta e al miglioramento della resilienza dell ecosistema. Il modello agricolo europeo che comprende sistemi quali
5 l agricoltura biologica, quella ad alto valore ambientale, quella con un utilizzo ridotto di fattori di produzione, e quella convenzionale, così come l utilizzo di pratiche di gestione specifiche quali un aratura ridotta, una gestione efficace dei nutrienti e delle risorse idriche, una gestione dei pascoli sostenibile dal punto di vista ambientale, permettono di mantenere la capacità naturale di cattura e stoccaggio. Inoltre, una gestione sostenibile delle foreste aumenta la cattura e lo stoccaggio del carbonio. Le zone umide emettono gas a effetto serra in modo naturale e tramite delle pratiche di gestione sostenibile gli agricoltori possono contribuire in parte al miglioramento della capacità di stoccaggio del carbonio e alla riduzione delle emissioni di protossido d azoto. La principale conseguenza dello spopolamento delle zone rurali in tutta l UE è l abbandono delle terre. Quando non è possibile mantenere la produzione agricola, queste superfici potrebbero essere trasformate in nuove zone forestali tramite adeguate politiche di imboschimento e rimboschimento che favoriscano il cambiamento nella destinazione d uso dei terreni in maniera sostenibile; dette zone sarebbero in grado di adattarsi al mutamento del clima e avrebbero un forte potenziale di cattura del CO 2. Il Copa-Cogeca v o r r e b b e evidenziare il contributo positivo dell agricoltura e della silvicoltura nel raccogliere energia che è stato trascurato per troppo tempo. Delle riduzioni settoriali nelle emissioni di gas a effetto serra sono possibili tramite la produzione di bioenergia, che sostituisce l utilizzo di carburanti fossili e non rinnovabili da parte della società. Le colture energetiche, i residui organici e gli effluenti derivanti dall agricoltura possono essere utilizzati per produrre biocarburanti e biogas mentre le colture energetiche perenni e la biomassa forestale possono essere utilizzate per produrre calore, elettricità e biocarburanti. L utilizzo crescente di prodotti di base agricoli nella produzione di materiali industriali come i polimeri, i lubrificanti, i tensioattivi, i solventi e le fibre può aiutare a ridurre la necessità di utilizzare prodotti a base di petrolio. Questi requisiti diventano delle opportunità di mercato per la diversificazione della produzione e degli ecosistemi agricoli. L importante effetto di sostituzione del carbonio fornito dai prodotti legnosi raccolti che sostituiscono materiali industriali ad alta intensità energetica nella costruzione e nell arredamento, ad esempio, e l utilizzo di fibre per l imballaggio è essenziale e deve essere riconosciuto. Inoltre, altre fonti rinnovabili di energia in seno all agricoltura come l applicazione di energia eolica e energia solare al livello dell azienda in alcune regioni dell UE, possono contribuire alla riduzione della dipendenza dall energia fossile. Il Copa-Cogeca chiede il riconoscimento di questi contributi significativi dell agricoltura e della silvicoltura nei settori dell energia, dell industria, dell edilizia e del trasporto, anche se l attuale politica climatica non attribuisce i benefici al settore agricolo e forestale. Il settore agricolo si impegna a migliorare la sua efficienza nell utilizzo delle fonti. I passi avanti nell efficienza forniscono delle buone opportunità in vari settori produttivi. Vi è un potenziale per ulteriori miglioramenti nell efficienza energetica nelle strutture delle aziende e nei macchinari utilizzati per l allevamento e la coltivazione. Un continuo miglioramento della gestione dei fertilizzanti e del letame tramite una migliore pianificazione e applicazione, ridurrà le emissioni e migliorerà la qualità delle risorse idriche. Le tecniche di alta precisione potrebbero svolgere un ruolo importante nell ottimizzazione delle risorse. Aumentare l uso efficiente delle risorse idriche in agricoltura contribuisce all adattamento alla minore disponibilità di risorse idriche e contribuisce alla mitigazione delle emissioni di gas a effetto serra poiché l energia necessaria all irrigazione può essere ridotta. Inoltre, inverte la tendenza al degrado e alla desertificazione, di conseguenza la funzione del suolo e della biomassa come pozzi di carbonio sulle terre agricole è protetta. Le possibilità di mitigazione nel settore dell allevamento devono essere conformi alle specificità regionali al fine di ridurre le emissioni di metano e di protossido di azoto. Il mantenimento dei sistemi basati su pascoli permanenti per evitare l abbandono delle terre, il miglioramento della produttività dell allevamento nel rispetto del benessere animale, promuovere soluzioni innovative per i locali di stabulazione, rispondere ai risultati delle ricerche tramite la modifica delle pratiche relative all alimentazione degli animali e tramite l introduzione di agenti dietetici specifici, aumentare l efficacia della selezione degli animali e migliorare la gestione degli effluenti, sono alcuni esempi delle opzioni di mitigazione nei quali si sta impegnando il settore dell allevamento. 5
6 Vari fattori ostacolano il contributo dell agricoltura e della silvicoltura alla lotta contro il cambiamento climatico Il settore agricolo europeo si trova oggi di fronte a numerose sfide a livello mondiale oltre al cambiamento climatico: produzione di derrate alimentari per una popolazione in aumento, maggiore volatilità dei prezzi e turbolenze di mercato, prezzi dell energia più alti, incremento della domanda di bioenergia, speculazione riguardo ai prodotti agricoli di base e aspettative crescenti in materia di protezione dell ambiente e del cambiamento climatico a livello mondiale. L impatto del cambiamento climatico sulla produzione mondiale di derrate alimentari deve essere preso in considerazione per l elaborazione delle misure dell UE in materia di cambiamento climatico, per i requisiti aggiuntivi e per combattere il cambiamento climatico. Tutto ciò richiede una forte comunità agricola nelle zone rurali. I membri del Copa-Cogeca si impegnano a migliorare la resistenza delle loro attività al cambiamento climatico e a continuare a fornire ai consumatori derrate alimentari di qualità e prodotti forestali nel rispetto di rigorose norme ambientali e di sicurezza. Tuttavia, le disfunzioni del mercato e le distorsioni della concorrenza impediscono un pieno sviluppo del potenziale di adattamento e mitigazione da parte dell agricoltura e della silvicoltura. La revisione Stern 2 individua giustamente i vincoli finanziari come uno dei principali ostacoli all adattamento. Il Copa-Cogeca condivide con la UNFCCC il timore rispetto alle barriere per l attuazione di pratiche per la mitigazione in agricoltura. Ciò comprende un alto grado di incertezza nella valutazione delle emissioni agricole provenienti da processi naturali, la scarsa disponibilità di informazioni per fissare le baseline, gli elevati costi di misurazione e di controllo delle emissioni per verificare le riduzioni e la necessità di maggiori investimenti nella ricerca e nello sviluppo, così come la necessità di cambiare le preferenze dei consumatori. Il Copa-Cogeca lancia un appello ai negoziatori dell UE per il futuro accordo internazionale sul clima a Copenaghen affinché si possa giungere a delle modalità, delle regole e delle linee guida chiare e armonizzate per il calcolo e il controllo delle attività LULUCF. Il Copa-Cogeca mette in guardia sull assenza di metodologia per fare la distinzione tra l impatto di condizioni naturali che non possono essere controllate e l impatto delle attività antropogeniche, sulle incertezze sulle attuali regole per il calcolo e il controllo della destinazione d uso del terreno, dei cambiamenti di tale destinazione e della silvicoltura (LULUCF) che continuano ad essere una delle principali sfide. Il Copa-Cogeca fa notare che definire le opzioni per superare tali barriere richiede investimenti nella ricerca al fine di colmare le lacune di conoscenza esistenti in merito al potenziale di attenuazione delle pratiche di gestione, alla loro accettazione e ai loro costi dando la possibilità di scegliere l opzione più efficiente in termini di costi a livello dell azienda. Fornire consulenza e formazione professionale è fondamentale per migliorare la capacità di adattamento degli agricoltori e dei silvicoltori e per facilitare l accesso a strumenti di promozione del potenziale di attenuazione delle loro attività. Il Copa-Cogeca desidera attirare l attenzione sul rischio di spostamento della produzione europea generato da misure stabilite allo scopo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Ciò porterà alla semplice esportazione di queste emissioni delocalizzando la produzione agricola e silvicola verso paesi al di fuori dell UE, con numerose conseguenze per il settore agroalimentare europeo. Inoltre, i mezzi di trasporto utilizzati per importare questi prodotti agricoli e silvicoli i m p l i c h e r a n n o un aumento delle emissioni di gas a effetto serra. Alcuni esempi di misure di questo genere sono l estensivizzazione dell allevamento senza che la domanda dei consumatori europei diminuisca o che vi sia una riduzione dei fattori di produzione nella coltivazione con degli impatti negativi sul rendimento. Inoltre, il costo delle quote nell ambito del sistema ETS avrà degli effetti negativi per alcune strutture ad alta intensità energetica (ad es. per le cooperative di trasformazione lattierocasearie, dei pomodori, della carne suina). La rilocalizzazione del carbonio potrebbe anche portare a maggiori emissioni se la produzione negli altri paesi fosse meno efficace rispetto all UE. 6 2 Nicholas Stern, «The Economics of Climate Change The Stern Review», Cambridge University Press 2006.
7 L agricoltura e la silvicoltura hanno bisogno di un quadro politico europeo orientato al futuro che garantisca il loro ruolo nel far fronte al cambiamento climatico Il Copa-Cogeca condivide la visione della Commissione europea nel riconoscere la capacità limitata dell adattamento autonomo a livello dell azienda agricola nel lungo termine 3. Di conseguenza, gli agricoltori europei e le cooperative agricole chiedono una politica agricola comune forte che continui ad appoggiare gli agricoltori affinché possano migliorare la loro resistenza alle variazioni climatiche e contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico, il che offrirà vantaggi in termini di risparmio di costi all intera società. La PAC garantisce che gli agricoltori possano svolgere il loro importante ruolo economico e sociale di produttori di derrate alimentari e che lo possano fare rispettando il nostro ambiente. Il mantenimento della produzione agricola nell UE riduce il rischio di delocalizzazione verso paesi che producono secondo norme ambientali meno rigorose. tutela della biodiversità, di gestione dell acqua e di qualità del suolo. La PAC dopo il 2013 dovrebbe garantire che gli agricoltori possano esplicare il loro ruolo di produttori e rispondere ai requisiti dell accordo di Copenaghen. Per quanto concerne la silvicoltura, il Copa-Cogeca chiede il riconoscimento politico, nell accordo di Copenaghen, della capacità di stoccaggio dei prodotti legnosi raccolti. Il Copa-Cogeca accoglie favorevolmente il piano europeo di ripresa economica che richiede degli incentivi finanziari pertinenti per accelerare l adeguamento delle nostre economie a delle sfide a lungo termine come il cambiamento climatico, compresi, per esempio, degli incentivi per l efficienza energetica e per misure volte ad aumentare la produzione di biomassa per generare energia. Utilizzare questi fondi per facilitare l adattamento in agricoltura e per incrementare l innovazione in materia di mitigazione, porterebbe a porre un enfasi maggiore sul ruolo positivo dell agricoltura nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Il Copa-Cogeca considera che lo sviluppo e l integrazione delle future tecnologie sia un opportunità significativa per l agricoltura e le cooperative agricole di adattarsi alle pressioni della concorrenza mondiale. I metodi di produzione innovativi che utilizzano nuove tecnologie richiederanno nuove competenze e potrebbero fornire ulteriori posti di lavoro. Il Copa-Cogeca concorda con la visione della Commissione sul fatto che l accordo di Copenaghen potrebbe stimolare un agricoltura sostenibile a livello mondiale e rispondere alla necessità di una sufficienza alimentare europea. Il presupposto dovrebbe essere l appoggio degli sforzi degli agricoltori tramite politiche forti e eque a livello comunitario e mondiale. L importanza della sufficienza alimentare e della competitività dell agricoltura deve essere pienamente presa in considerazione dai negoziatori internazionali sul clima quando stileranno un protocollo per il prossimo periodo d impegno. Il cambiamento climatico sta diventando un fattore chiave nelle decisioni gestionali prese dagli agricoltori e dalle cooperative agricole. Di conseguenza un quadro politico stabile è vitale affinché vengano effettuati degli investimenti a lungo termine in tecnologie rispettose dell ambiente. La priorità deve essere concessa alle opzioni per le quali non vi sia alcun rischio di pentimento che apportano benefici economici e ambientali allo stesso tempo, evitando così conflitti che possono sorgere tra i vari obiettivi. Dovrebbero essere enfatizzate le misure che contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e, allo stesso tempo, apportano dei benefici ambientali, come dei miglioramenti in termini di 3 Documento di lavoro del personale della CE che accompagna il Libro bianco sull adattamento: «L adattamento al cambiamento climatico: una sfida per l agricoltura europea e le zone rurali» (SEC(2009)417). 7
8 PRESENTAZIONE DEL COPA E DELLA COGECA: L A V O C E D E G L I A G R I C O LT O R I E U R O P E I E D E L L E L O R O COOPERATIVE AGRICOLE Il Copa-Cogeca esprime la voce unanime degli agricoltori e delle loro cooperative in seno all Unione europea. In totale, il numero dei membri che aderiscono alle due organizzazioni è aumentato, passando a 76. Il Copa rappresenta 15 milioni di operatori che lavorano a tempo pieno o parziale nelle aziende agricole dell UE, mentre la Cogeca svolge il ruolo di portavoce degli interessi di cooperative agricole che impiegano pressoché addetti e rappresentano un fatturato annuale complessivo di oltre 300 miliardi di euro in tutta l Unione allargata. La missione del Copa-Cogeca è di assicurare un agricoltura europea sostenibile, innovativa, forte e competitiva, in grado di garantire l approvvigionamento alimentare di mezzo miliardo di abitanti in tutta l Europa. 61, Rue de Trèves B Brussels Phone (0) Fax (0) EN(09)3680
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