Programma di intervento annuale in materia di pesca
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- Beatrice Casali
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1 Allegato A) PROVINCIA DI RAVENNA MEDAGLIA D ARGENTO AL MERITO CIVILE Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale Viale della Lirica, RAVENNA tel Fax (0544) C.F. e P.IVA Programma di intervento annuale in materia di pesca nelle acque interne Esercizio 2008
2 PREMESSA I l Piano I t t ico di Bacino è lo st r ument o con cui la Pr ovincia, in base alle compet enze specif iche at t r ibuit e dalla L.R. 22 f ebbr aio 1993, n.11, or ient a e pr omuove le at t ivit à di conser vazione, di incr ement o e di r iequilibr io biologico delle specie it t iche, nonchè le at t ivit à di ut ilizzo del pat r imonio it t ico mediant e l' eser cizio delle f or me di pesca consent it e ai sensi delle leggi vigenti. I l Piano I t t ico di Bacino t r ova la sua r agione di esser e nell' ambit o dei cont enut i e degli indir izzi più gener ali pr evist i dal Piano I t t ico Regionale, in un r appor t o di r ecipr oca interdipendenza e compatibilità. Caratteristiche del sistema idrografico ravennate Il sistema idrografico delle acque interne ravennati è caratterizzato: a) dal Fiume Reno, unico ver o f iume di pianur a, che cont r ibuisce con la sua ar ea delt izia a caratterizzare il territorio adiacente; b) dai f iumi Lamone, Fiumi Unit i, e Savio, car at t er izzat i da por t at e st agionali, che, con sor gent i nell' appennino t osco-r omagnolo, at t r aver sano il t er r it or io pr ovinciale nella lor o discesa al mare; c) da corsi d' acqua art if iciali, cr eat i dall' uomo per f ini di scolo, di bonif ica, e di ir r igazione, caratterizzanti la parte bassa della provincia; d) dalle Piallasse della Baiona e dei Piomboni, ultimi baluardi di valli salmastre aperte; e) dalle Saline di Cervia, t ut t ' or a in at t ivit à est r at t iva, gest it e dir et t ament e dal Demanio dello Stato; Tale sit uazione t r ova la sua or igine in f at t or i di or dine nat ur ale, der ivant i dalla evoluzione della f oce dei f iumi, Reno e Savio in par t icolar e, nonchè in f at t or i ant r opici, legat i alla storica lotta dell'uomo per bonificare e salvaguardare le terre emerse. Siccome i f iumi int er essant i la nost r a pr ovincia, a valle della SS 9 via Emilia, sono car at t er izzat i da alvei pensili o comunque cost r et t i da ampie ar ginat ur e, che impediscono il nat ur ale sgr ondo delle acque met eor iche, l' uomo per la sua salvaguar dia, vivibilit à e sviluppo, ha or ganizzat o una capillar e r et e di canali ar t if iciali gover nat i da un r igido sist ema idr aulico artificiale.
3 Tipologia degli ambienti acquatici e della fauna ittica Gli ambient i acquat ici f or mat i dal sist ema idr ogr af ico sopr adescr it t o, hanno assunt o t ipologie diver sif icat e, in st r et t a cor r elazione con gli asset t i degli habit at acquat ici nat ur ali, con la qualità delle acque, e con le caratteristiche fisiche degli invasi e gli usi degli stessi. Le acque int er ne della Pr ovincia di Ravenna sono suddivise in "Acque dolci" e "Acque salmastre" L' ambient e di "acqua dolce", che r isult a esser e molt o var io ed ar t icolat o, in r elazione agli habit at nat ur ali, al gr ado di ar t if icialit à, ed agli usi sviluppat i nel t empo, si mant iene t ut t avia omogeneo in r if er iment o alla qualit à chimico-f isica delle acque, della qualit à della fauna ittica e della flora acquatica. La zona pedocollinar e della pr ovincia è car at t er izzat a da acque più f r edde con boschi r ipar iali cost it uit i da salici, pioppi, ont ani, acacia, ecc, con f auna it t ica r appr esent at a sopr at t ut t o da bar bo, cavedano, lasca, scar dola, t r iot t o, anguilla, t inca, car pa, e specie minor i; la zona di pianur a è invece car at t er izzat a da f lor a (canna palust r e, t if a, f r agmites, pot amoget o, ecc.) e f auna it t ica t ipica di acque più calde e t r anquille (car pa, t inca, scardola), nonchè da specie alloctone (carassio, lucioperca, siluro). I n r elazione alle car at t er ist iche f isico-ambientali e alla lor o ut ilizzazione vengono distinte in Fiumi Nat ur ali, Canali di bonif ica, bacini ar t if iciali di allevament o it t ico e at t ivit à ricreative, bacini artificiali di cava. L' ambient e di "acqua salmast ra", pur e avendo or igine da f at t or i di or igine ambient ale, dovut i all' evoluzione delle f oci dei f iumi e della linea di cost a del mar e Adr iat ico, si può af f er mar e che, nel t empo, e sopr at t ut t o negli ult imi decenni ha assunt o connot at i di f or t e artificialità dovuta all'azione produttiva e conservativa dell'uomo. Anche quest a t ipologia di ambient e, assume car at t er e di omogeneit à sot t o il pr of ilo della qualit à delle acque, dell' habit at acquat ico e della f auna it t ica, ment r e mant iene ed accentua nel tempo alcune peculiarità legate al grado di chiusura degli specchi vallivi. Gli ambient i di acqua salmast r a possono per t ant o esser e r aggr uppat i in Acque salmastre chiuse e Acque salmastre aperte. Nel primo caso, le Saline di Cervia, appartenenti al Demanio dello Stato, e tuttora utilizzate per l'estrazione del sale, pur situate lontano dalla costa, conservano un collegamento tecnico con le acque marine attraverso i cosidetti Canali Adduttori e le chiaviche di regolazione dei flussi delle acque. Nei sub-ambient i di acque salmast r e aper t e, il pr ocesso di r icambio con le acque salmast r e mar ine è liber o di sviluppar si secondo i nat ur ali r it mi delle mar ee, f avor endo una maggior conser vazione dei cicli biologici delle specie it t iche mar ine e degli alt r i or ganismi di acqua salata.
4 DELIMITAZIONE TERRITORIALE DEL BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME LAMONE I l f iume Lamone ha or igine dalla dor sale dall' appennino Tosco-Emiliano in pr ovincia di Firenze. Ancor a in Toscana, all' alt ezza del Comune di Mar r adi, r iceve il Campigno e, dopo un breve tratto, entra in provincia di Ravenna dove decorre in direzione sud-ovest / nord-est. I l f iume at t r aver sa poi il comune di Br isighella dove r accoglie le acque di var i r ii e f ossi, f ino a che, nei pr essi della cit t à di Faenza, r iceve il t or r ent e Mar zeno, af f luent e di primo ordine. I l t or r ent e Mar zeno, ast a pr incipale del sot t obacino omonimo, si or igina nei pr essi dell' abit at o di Modigliana dalla conf luenza di t r e af f luent i di second' or dine: il Valle Acer r et a, il Tramazzo e il Torrente Ibola; prima di confluire nel fiume Lamone, riceve ancora il Torrente Samoggia di Lamone. I l f iume Lamone cont inua in dir ezione nor d-est f ino all' alt ezza di Convent ello di Ravenna, per poi piegar e ad est ver so il mar e Adr iat ico dove sf ocia in cor r ispondenza di Marina Romea. I l Lamone r appr esent a quindi l' ast a pr incipale del bacino idr ogr af ico omonimo, con una superficie totale, comprendendo anche il sottobacino del Marzeno, di Kmq 577,44. La lunghezza dell'asta fluviale dalla sorgente alla foce è di Km 88, con un dislivello di m 707,36 e pendenza media dello 0,99%. La super f icie del bacino del f iume Lamone è per il 26,75% a quot a inf er ior e a m 300 s.l.m.; per il 40,02% t r a m 300 e m 600 s.l.m.; per il 27,02% t r a m 600 e m 900 s.l.m. e per il 6,21% tra m 900 e m 1200 s.l.m.. I l bacino idr ogr af ico del f iume Lamone r icade quindi per la maggior par t e nei conf ini amministrativi della Provincia di Ravenna.
5 INTRODUZIONE A seguit o di quant o espr essament e indicat o dalla Legge Regionale n 11/ 99 e dagli indir izzi presenti nel Piano Ittico Regionale e nel Piano ittico di Bacino Idrografico del Lamone, nonché delle linee guida di pr ogr ammazione e gest ione r ibadit e nel piano it t ico pr ovinciale quinquennale, per l anno 2008 si sono individuat e le seguent i azioni suddivise f r a pr oget t i finalizzati e spese correnti. Per i progetti finalizzati (A) sono state individuate le seguenti attività: 1) Realizzazione di una scala di risalita per la fauna ittica nel tratto terminale del fiume Reno in località Volta Scirocco. Questa permetterebbe la risalita delle specie eurialine ed una via di fuga per quelle di acqua dolce che oltrepassano la barriera. Progetto pluriennale. Spesa annuale prevista pari a ,00 Spese correnti. (B) Le at t ivit à di car at t er e cont inuat ivo e r icor r ent e eser cit at e dall Amminist r azione Pr ovinciale, così come pr evist o ai sensi del cap del Piano I t t ico Regionale, possono esser e riassunte nei seguenti punti: 1) ISTITUZIONE DI NUOVE ZONE A REGIME SPECIALE DI PESCA E RINNOVO DI QUELLE IN FASE DI SCADENZA In Provincia di Ravenna si sta provvedendo già da alcuni anni alla realizzazione di svariate ZRSP, finalizzate alla protezione ed alla gestione piscatoria delle specie ittiche locali più interessanti o comunque più bisognose di tutela, per il 2008 sono previste: L istituzione di due ZRSP (divito di pesca con la bilancella e divieto di asportare il pesce) nel Canale Rivalone e nel canale Canala;
6 L istituzione di due ZRSP (Carp Fishing) nel fiume Reno; L istituzione di due ZRSP (Carp Fishing) nei Fiumi Uniti; Rinnovo delle ZRSP, delle Zone Protezione Integrale e delle Zone di Ripopolamento e Frega in fase di scadenza, alle medesime modalità già stabilite; 2) STOCCAGGIO E SMALTIMENTO DI SPECIE ITTICHE ALLOCTONE. La massiccia pr esenza delle specie it t iche alloct one (silur o, lucioper ca, car assio ecc.), nei canali ubicat i nel t er r it or io Pr ovinciale, modif ica gli equilibr i nat ur ali per eccessiva pr edazione e competizione trofica. Sulla base di tale premessa, questa amministrazione vuole continuare nella attività di raccolta e successivo st occaggio, degli esemplar i cat t ur at i sia nella at t ivit à di pesca or dinar ia che durante le gare o nelle fasi di recupero della fauna ittica all interno dei canali di bonifica posti in asciutta. 3) PROGETTO DI RI CERCA (secondo anno di t r e) SULLA RI PRODUZI ONE E ALLEVAMENTO DEL CEPPO AUTOCTONO DELLA LA TINCA (Tinca t inca). 4) PROGETTO DI RI CERCA SPERI MENTALE PER I L CONTENI MENTO BI OLOGI CO DELLA ZANZARA NELLE ACQUE I NTERNE DELLA PROVI NCI A DI RAVENNA MEDIANTE L IMPIEGO DI NONO (Aphanius fasciatus) 5) PROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO BIOLOGICO E RINATURALIZZAZIONE DEI CORSI D ACQUA: Per il 2008 si prevedono azioni di ripopolamento così suddivise: a) Ciprinidi Barbo commune (Barbus barbus plebejus) gr Kg Carpa (Cyprinus carpio) gr Kg Cavedano (Leuciscus cephalus cabeda) cm Kg Per Barbo e Cavedano si vuole considerare l eventualità di immettere novellame da suddividersi equamente fra i 2 corsi principali, ovvero fiume Lamone e torrente Senio esclusivamente in acque di categoria C.
7 Per la Carpa le immissioni devono essere effettuate preferibilmente in acque di categoria B, nei corsi d acqua principali e nei canali di bonifica ove persiste acqua per tutto l anno, nelle acque di categoria C si potranno effettuare immissioni esclusivamente a valle dello sbarramento Rondinella di Riolo Terme per il Senio e a valle della chiusa delle Terme di Brisighella per il Lamone. b) Luccio (Esox lucius) gr Kg 600 Le semine devono essere eseguite in acque di categoria B e C nei corsi d acqua principali e nei canali di bonifica, preferibilmente dove esiste il divieto di pesca con la bilancella e con esclusione dei campi di gara. Nelle acque di categoria C si potranno effettuare immissioni solo nel fiume Lamone ed esclusivamente a valle della chiusa di Errano. c) Trota fario (Salmo trutta morpha fario) cm Kg 500 Le immissione di avannotti di trota Fario devono essere effettuate nella parte più alta dei due corsi principali, ovvero a monte di Fognano per il fiume Lamone e a monte di Riolo Terme per il torrente Senio, possono altresì essere immessi negli affluenti dei corsi d acqua predetti. (Rio Corneto, Rio Campodosio, Boesimo, Sintria, Cestina) d) Anguilla (Anguilla anguilla) gr 20 Kg Per l Anguilla le immissioni possono essere effettuate in acque di categoria C e B, nei corsi d acqua principali, secondari e nei canali di bonifica. e) Persico Reale ( Perca fluviatilis ) gr Kg 800 Le semine devono preferibilmente essere eseguite in acque di categoria B nei corsi d acqua principali, nei canali di bonifica (preferibilmente dove esiste il divieto di pesca con la bilancella) e nelle acque di categoria C ma solo ed esclusivamente a valle dello sbarramento Rondinella di Riolo Terme per il Senio e a valle della chiusa delle Terme di Brisighella per il Lamone. 6) Ripristino tabellamenti per delimitazione delle zone omogenee e delle zone di protezione in genere; 7) Funzionamento organismi di gestione e consulenza; 8) Contributi vigilanza ittica volontaria;
8 9) Oneri per gestione coordinate con le associazioni volontarie; 10) Accertamenti sanitari; 11) Verifiche e campionamenti circa l efficacia delle misure di protezione, riproduzione e conservazione del patrimonio ittico; 12) Acquisto di pali e tabelle; 13) Stampa adesisivi 14) Pubblicazioni divulgative; 15) Adeguamento, potenziamento e manutenzione delle strutture per la pesca; 16) omologazione annuale apparecchi elettrici di pesca e relative tasse di concessione; 17) L istituzione di due campi gara permanenti nel canale Rivalone e nella Canala; 18) Varie ed eventuali. La spesa prevedibile per tali iniziative ammonta ad ,00 Il totale delle spese relative a progetti finalizzati (A) ,00 + le spese relative alle spese correnti (B) ,00 ammonta a Euro ,00.
nelle acque interne Esercizio 2011
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