Commercializzazione globale degli alimenti: problematiche e criticità, nuovi approcci ispettivi e contributi pratici
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- Raffaella Simoni
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1 IL CONTROLLO VETERINARIO TRA LE VARIABILI ETNICHE DI UNA NUOVA SOCIETÀ MULTICULTURALE Commercializzazione globale degli alimenti: problematiche e criticità, nuovi approcci ispettivi e contributi pratici Prato 15 maggio 2015 Intervento a cura di: Dr. M. Meazza Mail: mmeazza@asl.milano.it 1
2 COMMERCIO GLOBALE 2
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5 Unioncamere: nel 2013 le imprese straniere sfiorano quota 500mila 2013 Tre regioni nelle quali oltre un imprenditore su 10 è un cittadino di origine straniera: Toscana, 11,67%; Liguria, 10,51%; Friuli Venezia-Giulia, 10,15% Sono 14 le province nelle quali l imprenditoria straniera supera il 10% del totale del tessuto produttivo locale, con Prato (24,40%), Firenze (14,13%) e Trieste (13,69%) che guidano saldamente la classifica. Province che hanno registrato i tassi di crescita più elevati sono state: Napoli (+15,25%), Roma (+9,49%), Monza e Brianza (+8,32%) e Milano (+7,69%). Provenienza degli imprenditori (sole imprese individuali): Paese leader è il Marocco, da cui provengono titolari. la Romania (46.029) e la Cina (45.043). Gli incrementi più forti registrati nel 2013 hanno però riguardato in termini assoluti il Bangladesh ( imprese) 5
6 ISPEZIONE AMBITO RISTORAZIONE e COMMERCIO al Dettaglio ACL -SANITA PUBBLICA VETERINARIA VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE - esame di tutti i sistemi di controllo posti in atto dagli operatori del settore degli alimenti e i risultati così ottenuti; - giudizio tecnico e valutazione delle caratteristiche organolettiche di materie prime, dei prodotti semilavorati e prodotti finiti (gli alimenti d origine animale possono presentare rischi specifici per la salute umana, i quali richiedono l applicazione di specifiche norme igieniche); 6
7 Tecniche produzione 7
8 VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE ETICHETTATURA Reg. 1169/2011 ALIMENTI PREIMBALLATI SEMILAVORATI DATA SCADENZA LINGUA/IDIOMA 8
9 VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE - Tracciabilità obbligatoria dei prodotti alimentari (ad esempio, prodotti ittici, carni bovine, carni suine, carni volatili, carni ovi-caprine, documentazione per il tonno rosso Certificato ICCAT, stampigliatura sui gusci delle uova ecc.); -gestione semilavorati (comprensivo eventuale congelamento in proprio) 9
10 ISPEZIONE AMBITO RISTORAZIONE VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE Ministero Salute Ufficio Veterinario Adempimenti Comunitari PIF (Posti Ispezione Frontalieri) USMAF (Uffici Sanità Marittima - Aerea) Registrazione DLgs 28/1993 arrivo diretto (prima destinazione prodotti alimentari di origine animale provenienti da paesi CE) arrivo diretto presso ristoranti (market) registrati UVAC di prodotti della pesca (compresi Molluschi Bivalvi - ostriche), prodotti trasformati a base di carne e latte 10
11 SOMMINISTRAZIONE PESCE CRUDO SUSHI SASHIMI VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE GESTIONE PERICOLO PARASSITI OPISTORCHIASI (Tinca) (e Difillobotriasi) PESCE di acqua dolce LAGO Opistorchiasi: Congelamento prodotti ittici di acqua dolce: - 20 C x 1 settimana 11
12 VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE GESTIONE PERICOLO ANISAKIS Somministrazione pesce crudo Reg. 853/04 ALL. III Sezione VIII Cap. V par. D) Nota Ministero Salute P-17/2/2011 obbligo registrazione trattamento di bonifica sanitaria 12
13 ISPEZIONE AMBITO RISTORAZIONE VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE GESTIONE PERICOLO ANISAKIS Reg. 1276/ C x 24 ore -35 C x 15 ore (-18 C x 30 ore) data e ora inizio / fine trattamento con identificazione prodotto ittico sottoposto a congelazione e dati tracciabilità doppia attrezzatura di congelazione (DGR 3742/2013 Regione Lombardia) 13
14 REGISTRO DATI PRODOTTI ABBATTUTI LIMITE CRITICO -20 per 24 ore / -35 per 15 ore TIPO DI PRODOTTO RIFERIMENTO BOLLA numero/data DATA E ORA INIZIO TRATTAMENTO KG FIRMA OPERATORE DATA E ORA FINE TRATTAMENTO T FIRMA OPERATORE 14
15 VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE GESTIONE PERICOLO ISTAMINA Sindrome Sgombroide - Conservazione prodotti ittici e conserve aperte a temperature vicine al ghiaccio in fusione / max+1 C 15
16 INTERVENTI MTA DpPVe ANNO 2014 SINDROMI SGOMBROIDI MTA: COME INTERVENIRE Intervento a cura di: Dr. M. Meazza
17 SINDROME SGOMBROIDE SPECIE ITTICHE famiglie Scombridae (tonno rosso, tonno obeso, tonno a pinne gialle, sgombro..) Clupeidae (sardina, alaccia, cheppia..) Engraulidae (alici..) Coryphenidae (lampuga) Pomatomidae (pesce serra) Scomberesocidae (costardella..) Carangidae : - ricciola del pacifico (seriola lalandi) -ricciola (seriola dumerili)
18 VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE SPECIE ITTICHE VELENOSE E TOSSICHE (Tetraodontidae, Molidae, Diodontidae e Canthigasteridae) SOMMINISTRAZIONE PESCE CRUDO SUSHI SASHIMI PESCE PALLA, PESCE ISTRICE CIGUATERA LUTIANIDI BARRACUDA RICCIOLA ECC. 18
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20 ISPEZIONE AMBITO RISTORAZIONE VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE CARNI RETTILI L importazione di carni di rettili ricade nel settore non armonizzato: non sono stati stabiliti cioè requisiti a livello comunitario. Le modalitàd importazione sono quindi fissate dai singoli Stati Membri. L Italia, sulla base del principio di precauzione sancito dall articolo 7 del Regolamento (CE) N. 178/2002 ha stabilito che l importazione di carni di rettili non èconsentita, né direttamente, né per il tramite di altro Stato Membro ( note 2804 del 18/04/01, 5416 del 6/06/07 e 4262 del 12/03/2008). Il riscontro di merci di tale tipologia determineràla rispedizione del prodotto nel Paese speditore o, nel caso di impossibilitàdi rispedizione, il sequestro e la distruzione della partita. 20
21 ISPEZIONE AMBITO RISTORAZIONE / COMMERCIO AL DETTAGLIO VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE IMPORTAZIONE PAESI TERZI PRODOTTI ALIMENTARI DI ORIGINE ANIMALE POSTI di ISPEZIONE FRONTALIERA (PIF) CONTROLLI SUL TERRITORIO NAZIONALE: CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE PROVENIENTI DA PAESI TERZI - 21
22 ISPEZIONE AMBITO RISTORAZIONE / COMMERCIO AL DETTAGLIO VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE ILLECITA COMMERCIALIZZAZIONE ALIMENTI PROVENIENTI DA PAESI TERZI CINA DECISIONE 994/2002 e successivi Divieto Import uova, carni suine, molluschi bivalvi, 22
23 NUOVI APPROCCI ISPETTIVI 23
24 VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE ILLECITA COMMERCIALIZZAZIONE carni avicole (pollo nero) 24
25 VERIFICA PROCESSI E MODALITA OPERATIVE ILLECITA COMMERCIALIZZAZIONE uova centenario 25
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29 MOCA MATERIALI E OGGETTI DESTINATI A VENIRE A CONTATTO CON GLI ALIMENTI SEQUESTRATORI OSSIGENO IMBALLAGGI ATTIVI E INTELLIGENTI 29
30 MOCA Il Regolamento (CE) 27 ottobre 2004 n. 1935/2004 (norma quadro) stabilisce i requisiti generali cui devono rispondere tutti i materiali ed oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti. In particolare l art.1 si applica ai materiali ed agli oggetti, compresi quelli attivi e intelligenti, allo stato di prodotti finiti: a) che sono destinati a essere messi a contatto con prodotti alimentari; b) che sono già a contatto con prodotti alimentari e sono destinati a tal fine; c) di cui si prevede ragionevolmente che possano essere messi a contatto con prodotti alimentari o che trasferiscano i propri componenti ai prodotti alimentari nelle condizioni d impiego normali o prevedibili. All allegato I sono indicati i seguenti materiali: 1. Materiali e oggetti attivi e intelligenti 2. Adesivi 3. Ceramiche 4. Turaccioli 5. Gomme naturali 6. Vetro 7. Resine a scambio ionico 8. Metalli e leghe 9. Carta e cartone 10. Materie plastiche 11. Inchiostri da stampa 12. Cellulosa rigenerata 13. Siliconi 14. Prodotti tessili 15. Vernici e rivestimenti 16. Cere 17. Legno Materiali ed oggetti attivi sono tutti quei materiali ed oggetti destinati a prolungare la conservabilità o mantenere o migliorare le condizioni dei prodotti imballati. Sono concepiti in modo da incorporare deliberatamente componenti che rilascino sostanze nel prodotto alimentare imballato o nel suo ambiente, o le assorbano dagli stessi (es. controllo della concentrazione di gas e vapori, imballaggi antimicrobici, ecc.). Materiali e oggetti intelligenti si intendono materiali ed oggetti che controllano le condizioni del prodotto alimentare imballato o del suo ambiente (es. utilizzo di materiali in grado di registrare e comunicare variazioni di temperatura). I requisiti per l immissione sul mercato dei materiali e degli oggetti attivi ed intelligenti destinati a venire a contatto con gli alimenti sono stabiliti dal Regolamento (CE) n. 450/2009 del 29/05/
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32 RASSF
33 Regolamento 1169/2011 NANOMATERIALE INGEGNERIZZATO Sono definiti come nanomateriali quei materiali che hanno componenti strutturali con almeno una dimensione nell intervallo nm.
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35 NANOMATERIALI INGEGNERIZZATI ZOOTECNIA FOOD PACKAGING (FCMs) Pennsylvania State University (USA) - Una pellicola di edibile di pullulan (realizzata a partire dall'amido)incorporata con olii essenziali di origano e rosmarino e nanoparticelle di ossido di zinco e argento può inibire la crescita di quattro patogeni (Staphylococcus aureus, Salmonella Typhimurium, Listeria monocytogenes ed E. coli O157:H7) ADDITIVI AUMENTARE LA SHELF-LIFE 35
36 PADIGLIONE ITALIA intera superficie esterna e parte degli interni costituiti da pannelli di cemento biodinamico i.active BIODYNAMIC (Italcementi) proprietà fotocatalitiche (principio attivo TX Active) 36
37 Front. Microbiol., 26 May 2014 Antibacterial activity of silver nanoparticles: sensitivity of different Salmonella serovars Carmen Losasso 1,Simone Belluco 1, Veronica Cibin 1,Paola Zavagnin 1,Ivan Mičetić 2,Federica Gallocchio 1, Michela Zanella 2, Lisa Bregoli 2,Giancarlo Biancotto 1 andantonia Ricci 1* 1 Department of Food Safety, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Legnaro, Italy 2 European Center for the Sustainable Impact of Nanotechnology, Veneto Nanotech S.C.p.A., Rovigo, Italy Salmonella Enteritidis, Salmonella Hadar, Salmonella Senftenberg 37
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40 NOVEL FOOD 40
41 Regolamento 258/97 NOVEL FOOD art. 1 sono da considerarsi nuovi, e quindi non commercializzabili gli alimenti e ingredienti alimentari non utilizzati in misura significativa per il consumo umano nella CE prima del 15 maggio
42 SI NOVEL FOOD Autorizzazione Ministero della Salute Decisione CE NO NOVEL FOOD L OSA deve dimostrare che non è un Novel Food A) Certificazione dell Autorità dello Stato Membro da cui risulti che non è un Novel Food. B) Documentazione che dimostri la presenza del prodotto sul mercato CE prima del 15 maggio
43 REGOLAMENTO 834/2007 BIOLOGICO relativo alla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento f) «produzione animale»: la produzione di animali terrestri domestici o addomesticati (compresi gli insetti); 43
44 Agenzia Belga per la sicurezza della catena alimentare Consentita commercializzazione INSETTI: grillo domestico (Acheta domesticus), Grillo (Gryllo dessigillatus), tarma minore della cera (Achroia grisella), tarma maggiore della cera (Galleria mellonella), tenebrione (Alphitobius diaperinus), baco da seta (Bombyx mori), cavalletta (locusta migratoria), locusta del deserto americano (Schistocerca americana), tarma della farina (Tenebrio molitor), larva gigante della farina (Zophobas atratus) OLANDA: Consentita commercializzazione INSETTI LUSSEMBURGO Divieto Commercializzazione INSETTI 44
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47 MENU RISTORANTE focacce con provola affumicata e grilli, polpettine di riso nero e larve, risotto con sidro montanaro, salsiccia e vespe, filetto di maialino con Calvados e bachi da seta budino al cioccolato con menta e scorpioni. 47
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51 Approfondimento CONTROLLO UFFICIALE Diritto Amministrativo Applicazione Sanzioni Amministrative Pecuniarie (DLgs 193/07 - DLgs 190/06 DLgs 109/92 ) Legge 689/81 Depenalizzazione Legge 507/99 Sequestro Amministrativo (art. 13 Legge 689/81) Sequestro Sanitario (art. 54 Reg. (UE) 882/04) Sequestro Giudiziario Sequestro Giudiziario (Art CPP) 51
52 Controllo Ufficiale Criticità: Giuridico legali Normativa comunitaria Reg.178/2002 Art.7 principio precauzione Normativa nazionale Art.5 lett. d Art. 6 e 12 della L.283/62 alimenti nocivi Art.14 alimenti a rischio Procedimento giudiziario Art.53 misure di salvaguardia Decisioni di divieto importazioni (alimenti potenzialmente pericolosi) 52
53 Controllo Ufficiale Elementi che prefigurano situazioni di RISCHIO 1) Gravi carenze requisiti igienico-sanitari e strutturali 2) Mancanza di garanzie sufficienti che l OSA assicuri e rispetti gli obiettivi di sicurezza alimentare FORMAZIONE DEL PERSONALE (provenienza alimenti) 3) mancato rispetto ed applicazione del procedure del piano di autocontrollo 4) Reiterazione delle Non Conformitàalla Normativa 53
54 Controllo Ufficiale INCONTRI CON STAKEHOLDERS AUTORITA SANITARIA COMPETENTE (ASL) PROGRESSIVITA DEI PROVVEDIMENTI - OSA: - PRESCRIZIONE : ART. 6 COMMA 7 DLGS 193/07 (FORMAZIONE STRAORDINARIA PERSONALE) - PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO /ORDINANZA SANITARIA - ORDINANZA INGIUNZIONE - ART. 650 CP - SOSPENSIONE ATTIVITA (ART. 54 REG.. 882/04) E SOSPENSIONE/REVOCA REGISTRAZIONE SANITARIA (ART. 6 COMMA 3 DLGS 193/07) 54
55 CONCLUSIONI: a)nuovo APPROCCIO ISPETTIVO b) NUOVE TIPOLOGIE DI ATTIVITA REGISTRATE DA CONTROLLARE (nuove Competenze) c) INTEGRAZIONE ACL ACR E MINISTERO SALUTE (UVAC PIF USMAF) d) GRUPPO DI LAVORO SIMeVeP-WORLD FOOD - LINEE GUIDA INDIRIZZI OPERATIVI 55
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