VALUTAZIONE IN VITRO DELL ATTIVITÀ ANTIMICROBICA DI ANTIBIOTICI OMEOPATIZZATI SU ALCUNI CEPPI BATTERICI

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1 RIASSUNTO EXPERIMENTAL Lo scopo di questa sperimentazione è quello di verificare l attività di soluzioni diluite di alcuni antibiotici e delle stesse anche dinamizzate. Sono state effettuate tre sperimentazioni in vitro in tempi diversi con antibiotici convenzionali ed un prodotto omeopatico utilizzato per patologie infiammatorie da cause batteriche. Nelle prove in vitro sono stati sottoposti ad esame 6 ceppi batterici, tre Gram e tre Gram. I risultati evidenziano una buona efficacia delle soluzioni diluite e dinamizzate degli antibiotici testati, efficacia che sembra rimanere costante nel tempo o migliorare. P. Carrai VALUTAZIONE IN VITRO DELL ATTIVITÀ ANTIMICROBICA DI ANTIBIOTICI OMEOPATIZZATI SU ALCUNI CEPPI BATTERICI IN VITRO ASSESSMENT OF THE ANTIMICROBIC ACTIVITY OF HOMEOPATHIZED ANTIBIOTICS TOWARDS SOME BACTERIAL LINEAGES PAROLE CHIAVE MICROBIOLO- GIA, ANTIBIOTICI, OMEOPATIA SUMMARY: The aim of this research is to test the activity of simply diluted solutions of some antibiotics and of their equivalent, also dynamized. Three in vitro experiments have been performed, at different times, with traditional antibiotics and a homeopathic product used in the inflammatory pathologies due to bacteria. In the in vitro experiments 6 bacterial lineages have been analyzed, 3 Gram and 3 Gram. The results highlight a particular effectiveness of the diluted and dynamized solutions, which not only seems to be steady in time, but also to increase. KEY WORDS: MICROBIOLOGY, ANTIBIOTICS, HOMEOPATHY Bacillus c. Pseudomonas a. Staphylococcus a. Escherichia c. INTRODUZIONE L utilizzo degli antibiotici di sintesi ha sicuramente portato ad enormi vantaggi ed ha contribuito a debellare patologie considerate endemiche fino a solo pochi decenni fa. In particolare la scoperta della penicillina ad opera di Alexander Fleming, ha prodotto benefici enormi per il genere umano. L utilizzo degli antibiotici tradizionali (allopatici, convenzionali), tuttavia, comporta numerosi svantaggi, tra cui fenomeni di sensibilizzazione, antibiotico-resistenza ed effetti collaterali locali e/o sistemici, ad esempio sulla flora batterica simbiontica, che come noto contribuisce a mantenere e rafforzare le difese immunitarie. Da alcuni, l Omeopatia classica è considerata poco scientifica, intendendo per scientifico ciò che, date uguali le condizioni iniziali, è ripetibile sperimentalmente. Effettuare una sperimentazione che coinvolga sostanze omeopatiche su esseri umani produce talvolta risultati discordanti, non sempre ripetibili secondo le convenzioni della scienza. Ogni individuo, infatti, è un sistema molto complesso ed unico e reagisce allo stesso farmaco in modo diverso, anche se la patologia è la stessa. 45

2 Per ovviare al problema della complessità dell individuo umano nella sperimentazione omeopatica abbiamo scelto di testare gli effetti di alcuni antibiotici diluiti e dinamizzati e di un prodotto omeopatico sui batteri, sicuramente dotati di minore complessità. Questo lavoro, pertanto, è rivolto allo studio dell effetto inibente di alcuni antibiotici diluiti e diluiti e dinamizzati su alcuni ceppi batterici. GENERALITÀ SUGLI ANTIBIOTICI CONVENZIONALI Con il termine antibiotico si intende una molecola naturale, metabolita secondario di Eubatteri, Actinomiceti e funghi inferiori, prodotta dalla differenzia- ANTIBIOGRAMMI Antibiotico diluito Antibiotico diluito e dinamizzato Prodotto omeopatico controllo zione di strutture cellulari specializzate per la sopravvivenza microbica quando il substrato è esaurito. Tale molecola, pertanto, è in grado di inibire la crescita di altri microorganismi, impedendone lo sviluppo. Attualmente la maggior parte degli antibiotici è prodotta per via sintetica o semisintetica. Gli antibiotici sono classificati sia in base alle Famiglie di appartenenza (tetracicline, cefalosporine, penicilline) che presentano caratteristiche chimiche simili, sia in base allo spettro d azione: ad ampio spettro (antibiotici che agiscono sui batteri Gram e Gram - ), a medio spettro (sui Gram e su alcuni Gram - ) e a spettro ristretto (solamente sui Gram o sui Gram - ). Gli antibiotici, inoltre, possono avere un attività batteriostatica o battericida. L attività batteriostatica blocca la riproduzione dei batteri, mentre l attività battericida ne determina la morte. Un antibiotico è battericida se, dopo 24 ore di contatto in vitro, determina una sopravvivenza dei microorganismi inferiore allo 0,01%. L azione batteriostatica o battericida di un dato antibiotico dipende dal suo meccanismo d azione: sono battericidi gli antibiotici che agiscono sulle strutture fondamentali della cellula batterica, quali la parete o gli acidi nucleici. Per valutare se un antibiotico è batteriostatico o battericida si devono determinare la M.I.C e la M.B.C. M.I.C. (minima concentrazione inibente) è la minima concentrazione di antibiotico in grado di impedire lo sviluppo dei microrganismi (μg/ml). M.B.C. (minima concentrazione battericida) è la minima concentrazione di antibiotico in grado di uccidere le cellule batteriche (μg/ml). Se l antibiotico è battericida, i valori di M.I.C e M.B.C. coincidono, mentre se l antibiotico è batteriostatico i valori di M.I.C e M.B.C. sono differenti (M.B.C. > M.I.C.). BREVI CENNI DI OMEOPATIA CLASSICA Anche se l approccio dell Omeopatia classica al trattamento del malato è generalmente diverso da quello della Medicina convenzionale (in Omeopatia classica il medicinale agisce su di un sistema complesso attraverso la risonanza energetica tra la sostanza omeopatica e l individuo), è possibile tuttavia applicare alcuni principi dell Omeopatia alla terapia convenzionale. Per gli innumerevoli effetti collaterali presenti in terapia convenzionale, si presenta spesso la necessità di modulare la posologia del farmaco nei confronti del batterio responsabile della patologia, dal momento che vari fattori intrinseci, sia dell individuo sia del batterio stesso, possono influenzare l attività dell antibiotico somministrato. Con questo lavoro si intende verificare se il metodo utilizzato per la valutazione dell attività antimicrobica in vitro di alcuni antibiotici tradizionali nei confronti di alcuni ceppi batterici Gram e Gram - possa essere applicato anche ai principi attivi non convenzionali, quali gli antibiotici omeopatici e gli antibiotici tradizionali omeopatizzati. Scopo di questo lavoro è anche quello di verificare se l antibiotico diluito e dinamizzato possieda attività antibatterica pari, o superiore, a quella dell antibiotico originale e quindi sia privo degli effetti collaterali di quest ultimo. MATERIALI E METODI Per testare l attività antibiotica di soluzioni diluite e dinamizzate, sono stati effettuati 3 esperimenti in vitro in tempi diversi con antibiotici convenzionali e 46

3 con un prodotto omeopatico contenente, tra gli altri, anche un antibiotico (micromoli) a largo spettro. Il primo passaggio è consistito nella rivitalizzazione dei ceppi batterici, prelevando con un ansa una quantità di ceppo liofilizzato, successivamente posta in coltura con Brain Heart Infusion (BHI) per 24 ore. I ceppi batterici esaminati sono quattro: Staphylococcus aureus, Bacillus cereus, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa. PREPARAZIONE Primo esperimento Sono stati pesati 500 mg di amoxicillina e successivamente diluiti in 10 ml di soluzione idroalcolica, senza succussione. Di tale soluzione sono state effettuate 5 diluizioni 1:10, in modo da ottenere la diluizione fino a. P. aeruginosa TAB. 1 PRIMO ESPERIMENTO diluita / diluita e dinamizzata / / Prodotto omeopatico / / Lo stesso antibiotico è stato diluito in 5 passaggi consecutivi come sopra e dinamizzato con succussioni di 100 battute manuali ad ogni diluizione. È stato inoltre utilizzato il prodotto omeopatico. Secondo esperimento Sono stati sottoposti ad esame due antibiotici convenzionali, diluiti e diluiti e dinamizzati come sopra, somministrati a sei ceppi batterici: Staphylococcus aureus, Bacillus cereus, Listeria monocytogenes, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa e Salmonella enterotyphi, dei quali i primi tre Gram e gli altri tre Gram -. I due antibiotici considerati sono stati il Veclam (macrolide il cui principio attivo è la claritromicina) e il Clavulin (antibiotico ad ampio spettro il cui principio attivo è l amoxicillina in associazione all acido clavulanico). Il prodotto omeopatico considerato è lo stesso. Gli antibiotici sono stati preparati da una soluzione 1 mg/ml ciascuno partendo dalla minima quantità di utilizzo, cioè una compressa di Veclam o mezza compressa di Clavulin diluite in 10 ml di acqua per ottenere la stessa concentrazione. Da tali soluzioni si sono poi ottenute diluizioni scalari decimali fino a, una diluizione in più rispetto al primo esperimento, ottenendo così sette provette. Il contenuto di ogni provetta è stato poi piastrato con il metodo Kirby Bauer. Terzo esperimento Allo scopo di verificare se l attività precedentemente riscontata nel Primo esperimento fosse ancora presente, su tre ceppi batterici (Staphylococcus aureus, Bacillus cereus e Escherichia coli) è stato effettuato un esperimento dopo quattro mesi, con le stesse soluzioni omeopatizzate, conservate in frigorifero. Per verificare se fossero presenti eventuali inquinanti sono state effettuate in contemporanea anche prove in bianco, utilizzando acqua distillata in sostituzione dell antibiotico. METODO SU PIASTRA Con ognuna di queste diluizioni è stato imbibito un apposito dischetto di carta assorbente sterile. Ciascun dischetto è stato poi posizionato su capsula di Petri contenente un ceppo batterico, ripetendo poi l operazione per ciascuno dei ceppi batterici oggetto di studio. L esperimento è stato eseguito secondo il metodo Kirby Bauer, che permette di valutare se un batterio è sensibile ad un determinato antibiotico. In particolare, si può calcolare la resistenza (R), la sensibilità (S) o la sensibilità media (MS) del microrganismo all antibiotico. Questo metodo rappresenta un test di sensibilità di un microrganismo verso numerosi antibiotici mediante l applicazione degli antibiotici stessi su terre- 47

4 SECONDO ESPERIMENTO molto attivo attivo parzialmente attivo /- debolmente attivo - inattivo L. monocytogenes P. aeruginosa S. enterotyphi TAB. 2 Veclam diluito / Veclam diluito e dinamizzato / Clavulin diluito / Clavulin diluito e dinamizzato / DISCUSSIONE Dal Primo esperimento (TAB. 1) si evince che l antibiotico diluito e dinamizzato è ancora attivo fino alla concentrazione di per Staphylococcus a., mentre l antibiotico solo diluito è solo parzialmente attivo già a partire dalla concentrazione. Inoltre, l antibiotico diluito e dinamizzato risulta ancora parzialmente attivo alla concentrazione anche su Bacillus c., mentre l antibiotico solo diluito risulta inattivo alla stessa concentrazione. L antibiotico solo diluito e quello diluito e dinamizzato sono ancora debolmente attivi anche su Escherichia c. alla concentrazione, mentre sono completamente inattivi per Pseudomonas a. Si noti, inoltre, che il prodotto omeopatico è debolmente attivo, solo alla concentrazione maggiore, su Bacillus c. e Pseudomonas a., mentre è inattivo in tutti gli altri casi. Nel Secondo esperimento (TAB. 2), come da aspettative, il Veclam è risultato molto attivo sui 3 batteri Gram e debolmente attivo o inattivo sui 3 Gram -. no solido inoculato con il microrganismo in esame. Per preparare l inoculo si sospendono 4-5 colonie coltivate sul terreno primario d isolamento in 4 o 5 ml di brodo di arricchimento. Si inoculano poi con ciascuna sospensione batterica, per strisciamento, una o più piastre di Petri contenenti ISO Sensitest Agar in funzione del numero degli antibiotici da esaminare. Dopo l inoculo di ciascuna piastra con il ceppo batterico test, si collocano, ben distanziati tra di essi ed in posizione individuabile, dei dischetti di carta assorbente imbibiti con i vari antibiotici secondo lo schema di diluizione prestabilito. Si procede all incubazione a 37 C per ore; quindi si verifica l efficacia dell antibiotico misurando in millimetri il diametro dell alone d inibizione, confrontandolo con i valori standard fissati in letteratura per ogni coppia antibiotico/microrganismo: si stabilisce così per confronto l attività dell antibiotico in oggetto, esprimendo i valori secondo la scala: Si rilevano, tuttavia, alcuni valori degni di nota; in particolare, il Veclam diluito ( ) e dinamizzato presenta ancora parziale attività su Staphylococcus a. e su Listeria m., mentre se solo diluito non ha alcun effetto a tale concentrazione. Per gli altri ceppi batterici considerati non si evidenziano variazioni significative tra l antibiotico solo diluito e quello anche dinamizzato. Per quanto riguarda il Clavulin, esso è risultato molto attivo alle concentrazioni più elevate, come da aspettative, sia su Staphylococcus a. sia su Listeria m., ed ha continuato ad evidenziare la pro- 48

5 pria attività antibatterica fino a concentrazioni. Inoltre, tale antibiotico a largo spettro è risultato attivo anche su Escherichia c. e Salmonella e., pur trattandosi di batteri Gram -, sia solo diluito sia diluito e dinamizzato; inoltre è più attivo su Salmonella e. nella forma anche dinamizzata. Riguardo all attività su Pseudomonas a., il Clavulin non evidenzia alcuna azione battericida a qualunque concentrazione, mentre su Bacillus c. presenta parziale attività solamente a concentrazioni più elevate, sia solo diluito sia diluito e dinamizzato. Nel Terzo esperimento (TAB. 3) l amoxicillina ha dato le risposte attese ( per Staphylococcus a.; per Bacillus c.; - per Escherichia c.). L amoxicillina diluita e dinamizzata è risultata attiva, con attività anche maggiore rispetto al Primo esperimento, fino alla diluizione di per Staphylococcus a., mentre per Escherichia c. è risultata attiva fino alla concentrazione di ; è risultata inattiva per Bacillus c., per il quale, già a partire da concentrazioni di, non si rileva più alcuna attività. Da questi dati emerge che, dopo quattro mesi di conservazione in frigorifero, l amoxicillina diluita e dinamizzata mantiene ancora una buona attività, a volte superiore a quella che avesse quattro mesi prima. La stasi non porta a decadimento dell attività antibatterica, ma mantiene i cluster organizzati e forse ne consente la riproduzione, aumentando l informazione. CONCLUSIONE Complessivamente, possiamo affermare che in molti casi l antibiotico omeopatizzato (diluito e dinamizzato) ha attività uguale o superiore rispetto allo stesso solo diluito, per cui, utilizzando l antibiotico omeopatizzato, potremmo non avere gli effetti indesiderati dell antibiotico concentrato. TAB. 3 Il meccanismo della dinamizzazione (succussione), infatti, trasferisce attraverso l acqua l informazione del principio attivo dell antibiotico al batterio, inibendolo. Il prodotto omeopatico non evidenzia attività in vitro nei confronti dei batteri considerati. Ciò può essere forse spiegato da un diverso meccanismo d azione in vitro rispetto a quello in vivo, capace di trasmettere l informazione sia all attività del Sistema immunitario dell individuo, modulandolo, sia al Sistema di riequilibrio generale dell intero organismo. Bibliografia essenziale AA.VV. Omeopatia-Omotossicologia le prove scientifiche dell efficacia. 6 a Ed., Guna Ed.; Becker-Witt C., Lüdtke R., Weber K., Willich S.N. The effects of homoeopathic therapy on healthrelated quality of life. Focus on Alternative and Complementary Therapies. 2003; 8: 125. Becker-Witt C., Lüdtke R., Willich S.N. The course of chronic disease under homeopathic treatment Results of a multicenter observational study. Gac Sanit 2003; 17(Suppl 2):174. Cagliano S., Franoli L. La fisica dell omeopatia. In Le Scienze. n. 452; marzo Clementi F., Fumagalli G. Farmacologia generale e molecolare. 4 a Ed., UTET; Jawetz E., Melnick J.L., Adelberg E.A. Microbiologia medica. 25 a Ed., Piccin-Nuova Libraria; TERZO ESPERIMENTO diluita diluita e dinamizzata / Prodotto omeopatico Lansing M. Microbiologia medica, vol. 3. The McGraw-Hill Companies; Valenzi V.I., Roseghini M.L. From Drug intolerance to a SEP (Skin Electric Parameters) driven therapy. Some preliminar observation. Rivista di Biologia/Biology Forum 93; pp N.d.R.: Le immagini che compaiono a p. 45, sono tratte da: Staphylococcus a.: Bacillus c.: 9d/Bacilluscereus1.JPG Escherichia c.: Pseudomonas a.: La Redazione ringrazia gli editor dei siti internet da cui sono state tratte le 4 immagini. Riferimento bibliografico CARRAI P. Valutazione in vitro dell attività antimicrobica di antibiotici omeopatizzati su alcuni ceppi batterici. La Med. Biol., 2014/1; autore Dott. Patrizio Carrai Ricercatore presso l Istituto Universitario di Ricerca Scientifica Santa Rita - Firenze Docente presso l Università di Pisa Via di Mammoli, 473. S. Michele di Moriano I Lucca 49

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