PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALE IN QUARTIERI PERIFERICI
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- Costanza Meloni
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1 PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALE IN QUARTIERI PERIFERICI Sportelli, servizi di prossimità, portierato sociale e volontariato nei quartieri più periferici della città di Torino Un esperienza diretta di aiuto concreto per migliorare la qualità della vita delle persone in difficoltà
2 Ente Promotore Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD) Onlus La Cpd è stata costituita nel 1988 ed è un associazione di volontariato di secondo livello, iscritta al registro nazionale delle Onlus, al registro regionale delle persone giuridiche, al registro comunale delle associazioni di Volontariato e al registro regionale del volontariato nella sezione organismi di collegamento e coordinamento. La CPD è, dunque, un polo integrato sulla disabilità volto a diffondere la cultura dell integrazione ma anche a identificare e realizzare strumenti per il superamento delle barriere e l ausilio ai propri associati. Cpd è infatti prima di tutto un associazione di associazioni: tra gli iscritti ci sono gran parte degli organismi che si occupano di sostegno alla disabilità motoria, in particolare, e di ausilio alle categorie sociali più deboli in generale. Partners del progetto Regione Piemonte - Comune di Torino Agenzia Territoriale per la Casa Cooperativa Il Punto Agenzia Formativa Forma AVO Regione Piemonte Contributi economici alla realizzazione del progetto Fondazione Vodafone Italia nel periodo da maggio 2009 a novembre 2010
3 1 LE RAGIONI DEL PROGETTO Nella città contemporanea i quartieri periferici, e in particolare quelli di edilizia residenziale pubblica, appaiono come territori fragili, caratterizzati cioè da scarse capacità di apprendimento e di rigenerazione, qualità preziose e necessarie per affrontare i problemi sociali ed economici che affliggono queste aree. Tra di essi è possibile riscontrare un generalizzato senso di insicurezza, che si manifesta spesso come sensazione di abbandono e marginalità causato: - dalla concentrazione in tali zone di gruppi sociali vulnerabili (da uno studio sulle domande di assegnazione degli ERP effettuato dall Osservatorio sulla condizione abitativa in Torino emerge, ad esempio, che circa il 13% dei richiedenti è costituito da anziani ultrasessantacinquenni, il 16% da persone con disabilità, il 4% da famiglie di nuova formazione, il 26% da cittadini extracomunitari); - da situazioni di povertà materiale e culturale; - dalle quotidiane difficoltà di conciliazione tra stili di vita e modalità di relazione diverse; - dalla mancanza di una rete di aiuti e di servizi attiva; - dagli effetti negativi dei processi di stigmatizzazione ancora presenti. Sottolineiamo comunque che le periferie, e nello specifico i contesti di edilizia residenziale pubblica, non sono entità immutabili ma sperimentano, laddove vengano indotte spinte di processi di origine locale, traiettorie di cambiamento. Parlare di traiettorie significa ragionare sia sui processi di trasformazione che riguardano la città nel suo insieme, ad esempio le opere di riqualificazione urbana, sia sull identità dei singoli contesti caratterizzati da legami sociali che, aldilà delle conflittualità, possono essere rivalutati e guidati affinchè si instaurino processi interni di miglioramento. Via Verolengo, case ATC
4 Tali processi devono però necessariamente essere specifici e aderenti alle esigenze proprie degli inquilini dei complessi, rilevabili solo attraverso la conoscenza diretta del contesto, dei suoi abitanti e delle dinamiche interne. L aderenza alla situazione locale è dunque un fattore chiave dell efficacia e positività degli interventi attuati dalle realtà cittadine, istituzionali e non. La massima del meglio qualcosa che niente non sembra, infatti, funzionare: occorre essere consapevoli che un azione è appropriata se chi la realizza si colloca all interno del contesto, ne rileva le caratteristiche peculiari e ottiene la fiducia di chi vi abita. II progetto Integrazione in quartieri periferici fin dalla sua nascita ha fatto propri tali principi operativi realizzando, in diversi complessi della città di Torino amministrati dall Agenzia Territoriale per la Casa, interventi che hanno costituito un importante occasione per lo sviluppo di dinamiche di sostegno e aiuto nel quotidiano, in sinergia e parternario con altre risorse del territorio. La presenza costante dei volontari della Cpd ha così permesso di realizzare un sistema integrato e organico di interventi che, superando l iniziale diffidenza degli inquilini, ne ha migliorato la qualità della vita evidenziando come anche un piccolo gesto, ad esempio una telefonata o l aiuto nel fare la spesa, possa rappresentare per la persona sola e in difficoltà un sollievo importante ad una quotidianità spesso vissuta come malessere. Festa dei cortili
5 2 GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto Integrazione sociale in quartieri periferici finanziato dalla Fondazione Vodafone Italia e realizzato con il partenariato dell Agenzia Territoriale della Casa, con il ventaglio di servizi offerti ai residenti dei quartieri periferici nei quali ha operato, ha perseguito le finalità di migliorare la qualità della vita degli utenti, prevenire situazioni di solitudine e emarginazione, rivitalizzare i quartieri e stimolare la nascita di forme aggregative e solidali nella popolazione. In gita a Venaria In generale dunque gli obiettivi che fin dall inizio hanno guidato il nostro operato sono stati: a. Integrazione e difesa dei diritti delle persone in difficoltà in ambito sociale. b. Contrasto all emarginazione. c. Sviluppo dell integrazione sociale tra giovani, anziani, cittadini di origine straniera, disabili, etc. d. Integrazione fra fasce deboli della popolazione che coabitano negli stessi spazi. e. Superamento dei pregiudizi. f. Sostegno alla creazione di una rete sociale tra diversi gruppi e all interno delle strutture abitative di edilizia residenziale pubblica nei quartieri a più alto rischio di emarginazione e degrado. g. Promozione culturale nell ambito della cittadinanza delle tematiche della difficoltà e dell integrazione. h. Sviluppo di una rete di volontariato.
6 Tutti gli obiettivi suddetti sono stati ampiamente raggiunti attraverso il lavoro costante e attento ai bisogni sia delle singole persone sia della collettività e mediante la realizzazione di un pluralità di servizi e attività tra loro integrate. Festival dei cortili
7 3 LE ZONE DI INTERVENTO E I BENEFICIARI Tutta la città di Torino per quanto riguarda il servizio di consulenza telefonica Punto Ok Beneficiari del progetto sono state tutte le persone in difficoltà sociale ed economica che abitano nei complessi amministrati dall Agenzia Territoriale per la Casa (ATC) di Torino. Alle persone con disabilità fisica e/o psichica, agli immigrati, ai giovani a rischio, agli anziani e alle famiglie disagiate la Consulta, attraverso i suoi servizi, ha offerto la possibilità di una reale e integrata presa in carico, consentendo loro di fare un primo passo in avanti verso l integrazione sociale. Di riflesso, beneficiari sono stati anche i servizi e le organizzazioni che con noi hanno collaborato per la presa in carico di tutte le situazioni disagiate, quali servizi sociali di Asl e comuni, servizi di psichiatria, organizzazioni che si occupano di minori e anziani, altre associazioni e cooperative.
8 4 I SERVIZI E LE ATTIVITÀ REALIZZATE SERVIZIO TELEFONICO PUNTO OK Assistenza telefonica, gratuita e immediata, alle persone in difficoltà per ragioni anagrafiche, sociali, reddituali e, in particolare, legate a una disabilità. Il Punto OK telefonico ha risposto, attraverso i propri professionisti volontari, a varie problematiche orientando verso i servizi e fornendo consulenze in materia di rapporti con la sanità, questioni legali, procedure in ambito economico-assistenziale (es. come chiedere l invalidità civile, la procedura per l aggravamento, etc..). SPORTELLO PUNTO OK L attività di consulenza e aiuto nello svolgimento di pratiche burocratiche ad pera di volontari si è, inoltre, concretizzata nell apertura di uno sportello sperimentale direttamente all interno di uno dei complessi amministrati da ATC.
9 GITE E ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE Iniziative di contrasto alla solitudine e di socializzazione che hanno consentito agli inquilini dei complessi, spesso soli ed emarginati, di conoscersi e stringere amicizia. - Gite mensili gratuite di una o di mezza giornata per visitare musei, parchi, castelli, giardini, ect. - Feste in occasione di ricorrenze particolari (Natale, Festa della donna, Festa dei vicini, etc.) oppure come occasione per stare insieme (Tombolata) - Festival dei cortili: la Consulta ha organizzato all interno dei cortili tre giornate di festa coinvolgendo gli inquilini in danze popolari e realizzando uno spettacolo di magia. I LABORATORI (presso la sportello Punto Ok di via Biglieri) - laboratori artistici del lunedì, con attività di decoupage, pittura, modellismo, decoart e disegno aperti a tutti gli inquilini del complesso - attività di Auto Mutuo Aiuto per affrontare con i condomini le problematiche socio-sanitarie e le difficoltà quotidiane comuni Gita a Palazzo Madama
10 ASSISTENZA DOMICILIARE LEGGERA Un aiuto concreto a domicilio per gli anziani e le persone con disabilità da parte dei volontari della CPD per far compagnia, aiutare nella spesa e nelle commissioni, aiutare nello svolgimento delle pratiche burocratiche e telefonate di compagnia. PEGASO VIAGGIO NEL SOCIALE In collaborazione con Rete7, la CPD ha dedicato alcune puntate della trasmissione settimanale Pegaso Viaggio nel sociale, alla discussione delle problematiche dei nuclei abitativi di edilizia residenziale pubblica e all individuazione di possibili soluzioni pratiche al fine di diffondere nella cittadinanza una cultura del rispetto, della solidarietà e dell aiuto reciproco. INIZIATIVE VARIE - Incontri informativi/formativi con i Vigili di prossimità sulla prevenzione delle truffe, sulla violenza domestica, sullo stalking, etc. - Realizzazione in collaborazione con l ATC di un vademecum sulle regole di buon vicinato - Realizzazione di un percorso formativo congiunto tra gli operatori del Punto Ok telefonico della Consulta e gli operatori anagrafe utenza ATC, sportello e urp di ATC finalizzato a favorire lo scambio di buone prassi e la condivisione delle modalità operative singolarmente adottate. territorio dif- - In occasione del fondo sociale e del censimento apertura di uno sportello, all interno del salone pubblico di ATC, gestito da volontari della Consulta con la finalità di aiutare gli assegnatari più fragili ( anziani, stranieri, disabili) a compilare la corrispondente modulistica. L iniziativa ha avuto carattere sperimentale ed innovativo nell ambito dell integrazione di servizi e realtà del ferenti.
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12 5 I RISULTATI OTTENUTI Laboratorio decoupage In 15 mesi la Consulta per le Persone in Difficoltà ha ottenuto, attraverso il progetto Integrazione sociale in quartieri periferici, i seguenti risultati: - N. 15 telefonate in media al giorno arrivate allo Sportello telefonico Punto Ok provenienti da inquilini di alloggi amministrati dall Atc - N. 8/10 persone in media presenti allo sportello operativo Punto Ok per avere informazioni e consulenze - Almeno n. 50 partecipanti ad ogni gita realizzata - Una media di n. 28 telefonate settimanali di compagnia - N. 108 utenti in carico al servizio di domicliarità leggera - Un centinaio di persone coinvolte attivamente negli spettacoli realizzati con il Festival dei cortili - Realizzazione di N. 5 puntate di Pegaso, viaggio nel sociale - Creazione di un ampia rete di collaborazione con più di venti soggetti del territorio coinvolti a vario titolo nelle attività del progetto (tra di esse le circoscrizioni, la cooperativa Luna Storta, il progetto Koinè, i volontari dell Ufficio Pio, il Teatro della Caduta, etc.)
13 Festival dei cortili In particolare, analizzando i risultati specifici ottenuti nei contesti operativi di riferimento possiamo affermare che là dove non c era una rete di risorse capace di fornire risposte ai bisogni oggi, grazie al nostro intervento, ci sono servizi e attività radicati: - in via Biglieri ad esempio non c era uno spazio nel quale gli anziani potessero ritrovarsi soprattutto nel periodo invernale; oggi invece grazie al nostro sportello possono contare su uno spazio loro dedicato nel quale trovare non solo informazioni e orientamento ai servizi ma anche come punto di socializzazione e accoglienza. - in via Montevideo durante il periodo iniziale del progetto abbiam rilevato un estrema diffidenza tra vicini di casa: persone dirimpettaie non si erano mai viste o non avevano mai avuto uno scambio relazionale; oggi invece per merito delle gite e delle attività si socializzazione da noi organizzate hanno potuto riscoprire il piacere del dialogo e dell aiuto reciproco instaurando vere e proprie amicizie.
14 - in Corso Lecce, infine, vi era una forte difficoltà di interazione tra le persone: i complessi sono infatti grandi e dispersivi e di conseguenza gli inquilini sono difficilmente coinvolgibili nelle iniziative; il Festival dei Cortili ha dimostrato, invece, come momenti di aggregazione ben organizzati riescano ad attirare anche le persone più restie e consentano di avvicinare coloro che pur avendo bisogno hanno paura di chiedere aiuto. Guardando più nel dettaglio ai benefici e ai risultati che il progetto Integrazione sociale in quartieri periferici ha portato al singolo e alla collettività possiamo dunque affermare che: - attraverso il servizio telefonico Punto ok le persone con disabilità o in disagio abitativo hanno ottenuto non solo pronte risposte alle loro richieste ma anche una guida che, costante nel tempo, li ha orientati e affiancati fino all ottenimento della risoluzione pratica dei loro problemi; - l esperienza maturata con il servizio telefonico Punto Ok ha evidenziato la necessità di aprire uno sportello informativo direttamente all interno dei complessi: è nato così lo sportello Punto ok, non previsto inizialmente dal progetto ma fondamentale per tutti coloro che, soprattutto anziani, non possono spostarsi o hanno difficoltà ad utilizzare il telefono come strumento di comunicazione e preferiscono rapportarsi di persona con chi fornisce loro aiuto, orientamento ai servizi e risposte a problematiche in materia di disabilità; - anziani e adulti in difficoltà che prima dell inizio del nostro servizio di assistenza domiciliare leggera si sentivano sole e abbandonate hanno trovato nella figura del volontario Cpd una persona disponibile ad aiutarle e ad ascoltarle, alleviando il senso di solitudine; - persone disabili fisico motorie o anziane hanno potuto contare su un servizio di aiuto nella spesa senza il quale avrebbero fatto fatica a svolgere un attività che se per chiunque è scontata, per chi ha problemi di salute diventa un problema di estrema rilevanza; - le attività di socializzazione come i laboratori e il Festival dei cortili hanno favorito l instaurarsi di nuove reti amicali e di solidarietà laddove non esistenti. Vicini di casa che non si conoscevano e non si rivolgevano la parola hanno scoperto di avere qualcosa in comune e oggi continuano a incontrarsi nei cortili dei complessi per chiacchierare, così come attraverso le gite siamo riusciti a individuare tra gli inquilini persone disponibili ad aiutare i propri vicini di casa realizzando così l attività di volontariato sotto lo stesso tetto ;
15 - la riduzione del senso di insicurezza percepito dagli inquilini, conseguenza della diffidenza nei confronti degli altri e dei rapporti conflittuali talvolta presenti tra vicini di casa, è stata in parte conseguita attraverso la realizzazione di un percorso formativo/informativo con i Vigili di prossimità.
16 Il progetto Integrazione sociale in quartieri periferici ha dunque ottenuto come risultato la riduzione delle emergenze sociali e del disagio quotidiano dei cittadini, attraverso interventi che hanno consentito la comprensione, l emersione, l espressione,l accoglienza dei bisogni in particolare in quegli ambiti di maggiore disagio legati ai fenomeni di emarginazione sociale (disabili fisici e psichici, tossicodipendenti) e della normale difficoltà del vivere (adulti in difficoltà, famiglie, donne, giovani, anziani). L esperienza ha dunque permesso alla nostra Associazione non solo di radicarsi all interno di quei complessi che necessitano di una presenza costante di servizi, di personale qualificato e dell aiuto di volontari, ma anche di entrare in contatto diretto con gli inquilini e di diventare un loro fondamentale punto di appoggio e di riferimento.
17 6 PROSPETTIVE FUTURE Una naturale conclusione di indirizzo operativo suggerisce la necessità di mantenere elevati i termini di attenzione verso le forme di disagio ancora presenti nelle aree e di proseguire gli interventi ampliandoli con nuovi servizi es. mediazione culturale, sociale e dei conflitti, sportelli con interventi non solo più informativi ma anche pluridisciplinari etc., Obiettivo non dovrà essere solo quello di garantire una continuità a quanto realizzato ma anche di: - fornire servizi ancor più completi e professionalizzati; - raggiungere un numero ancora più elevato di utenti in modo organico; - operare anche in termini di prevenzione al fine di fronteggiare l emergere di nuove problematiche (nuove forme di emarginazione, contrasti tra vicini di casa, etc.). In tale contesto, la scelta dei servizi da attuare e delle aree sulle quali intervenire dovrà necessariamente continuare ad essere frutto di un analisi comune con gli Enti istituzionali e di un lavoro di rete già avviato con le risorse del territorio. Al contempo però dipenderà anche dalle disponibilità logistiche e finanziarie che auspichiamo saranno messe a disposizione per garantire a chi è stato da noi preso in carico, di poter continuare a far affidamento sulla qualità del nostro lavoro attraverso interventi e iniziative che il progetto Integrazione sociale in quartieri periferici hanno dimostrato essere necessari nei contesti di edilizia residenziale pubblica della città di Torino. Vigili di prossimità
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