Giuseppe Capuano. Economista Direzione Generale PMI e Enti Cooperativi Dirigente Div. VIII PMI e Artigianato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Giuseppe Capuano. Economista Direzione Generale PMI e Enti Cooperativi Dirigente Div. VIII PMI e Artigianato"

Transcript

1 Giuseppe Capuano Economista Direzione Generale PMI e Enti Cooperativi Dirigente Div. VIII PMI e Artigianato Rimini, 11 ottobre

2 1. L importanza delle MicroPMI 2. Il nuovo approccio della Direttiva sullo Small Business Act 3. Il Tavolo Permanente PMI 4. La strategia per le Micro PMI 5. Principali misure a favore delle MicroPMI in materia di finanza e credito 2

3 Struttura delle imprese industriali e dei servizi (anno 2010) Fonte: ISTAT 3

4 Totale attività non finanziarie Manifatturiero Costruzioni Commercio all'ingrosso e dettaglio Treasporti Attività immobiliari Dimensione media imprese: Italia e Ue27 a confronto (2010) 16,0 14,6 14,0 12,0 10,0 9,0 8,9 9,9 8,0 6,0 4,0 4,0 6,2 4,5 3,3 2,9 5,0 2,6 4,6 Italia Ue27 2,0 0,0 Fonte: elaborazioni Mise su Cambridge Econometrics 4

5 L importanza economica e sociale delle micro, piccole e medie imprese (MicroPMI) nelle economie dell Europa a 27 è stata riconosciuta sia dai singoli Paesi membri che dalle Istituzioni comunitarie Pubblicazione dello Small Business Act (SBA) nel giugno 2008 da parte della Commissione europea Il 4 maggio 2010 in Italia, tra i primi Paesi europei, è stata approvata la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri di attuazione dello Small Business Act Il 23 febbraio 2011 la Commissione Ue ha elaborato un Documento di Revisione dello SBA, cui l Italia ha dato un importante contributo 5

6 La Direttiva rappresenta il punto di riferimento per una nuova politica per le MicroPMI italiane Lo SBA delinea una nuova politica produttiva, più attenta alle esigenze delle imprese di piccole dimensioni Tre i principi ispiratori: a) attenzione alle diversità dimensionali; b) alle fasi del ciclo di vita dell impresa; c) al territorio Si tratta di una rivoluzionaria pianificazione per obiettivi che ha inaugurato un new deal delle politiche dedicate alle MicroPMI 6

7 La strategia perseguita in attuazione dello SBA ha previsto, al di là dell attuale emergenza economica, 1) interventi migliorativi dei fattori esterni (di contesto) 2) interventi migliorativi dei fattori interni all impresa 7

8 Interventi di contesto, migliorativi dell'ambiente economico in cui operano favorendo una riduzione dei costi: * semplificazione amministrativa e riduzione dei relativi costi, con particolare attenzione a quelli finalizzati alla creazione di impresa e delle imprese under 35; * energia, con la crescente attenzione nei confronti dello sviluppo e del maggior utilizzo delle energie rinnovabili, al fine di ridurre la dipendenza energetica del Paese ed accrescere così la competitività delle nostre imprese; * logistica, tramite un programma di azioni mirato a migliorare la produttività e l'efficienza dei servizi logistici; * opere pubbliche, attraverso la rimodulazione delle risorse pubbliche per il finanziamento di alcune opere strategiche e la profonda revisione del codice degli appalti; * mercato interno e liberalizzazioni, proseguendo nell opera volta a ridurre le imperfezioni e le incompletezze del mercato. 8

9 Interventi migliorativi dei fattori interni all'impresa: * aggregazione di impresa, al fine di superare i problemi dovuti alla limitata dimensione aziendale, ma anche per affrontare il problema del trasferimento/successione di impresa; * internazionalizzazione, anche alla luce del fatto che le imprese aperte ai mercati esteri sono quelle più innovative e che presentano performances aziendali migliori; * finanza e credito, favorendo l utilizzo di specifici strumenti finanziari creditizi ed extracreditizi; * innovazione, tramite l introduzione di innovazioni non solo di tipo tecnologico, favorendo anche la formalizzazione delle stesse; * formazione per il consolidamento delle competenze. 9

10 Strumenti normativi individuati dal Legislatore per l'attuazione della Direttiva SBA La Legge 180/2011 ( Norme per la tutela della libertà d impresa. Statuto delle imprese, approvata nel novembre 2011) che all art. 17 istituisce il Garante per le micro, piccole e medie imprese al fine di farsi portavoce delle esigenze delle MicroPMI italiane, anche presso l Unione europea, e di elaborare proposte finalizzate al loro sviluppo; inoltre lo Statuto riserva alle MicroPMI e alle reti di imprese una quota minima del 60% degli incentivi di natura automatica e valutativa, di cui almeno il 25% destinato alle micro e piccole imprese. La Legge Annuale MicroPMI, prevista dalla Direttiva PCM in attuazione dello SBA e istituita all art.18 della Legge 180/

11 La DG PMI e Enti Cooperativi, su indirizzo del Garante e a supporto della sua azione, ha creato un set di strumenti di analisi e monitoraggio dell attuazione dello SBA: * Tavolo tecnico consultivo permanente di monitoraggio congiunturale e individuazione dei fabbisogni e criticità delle PMI (Tavolo Permanente PMI), istituito con DM del marzo 2010; * Rapporto Annuale di monitoraggio e analisi delle politiche adottate in attuazione dello SBA (ai sensi dell art. 6 Direttiva SBA). * Per approfondimenti si rinvia a: 11

12 Un fattore di criticità che ha pesato fortemente sulle imprese italiane è legato alla decrescente disponibilità di credito, soprattutto nell ultimo biennio, a seguito sia della congiuntura negativa che delle politiche di restrizione creditizia adottate da gran parte del sistema bancario. Un fenomeno strutturale presente già prima della crisi, che si è ulteriormente accentuato negli ultimi anni. Con la flessione nella dinamica delle vendite, soprattutto rivolte al mercato interno, si è verificato un sensibile ridimensionamento della redditività e della capacità di autofinanziamento di gran parte del nostro sistema produttivo. Il fabbisogno di liquidità delle imprese durante la crisi è riconducibile prevalentemente - e in misura crescente - ad esigenze di capitale circolante o di ristrutturazione del debito, mentre solo in misura ridotta ha riguardato esigenze legate agli investimenti. 12

13 Accanto alla necessità di ridurre in tempi brevi lo stock dei debiti della P.A. nei confronti del sistema imprenditoriale e di monitorare l effettiva implementazione della Direttiva europea sui ritardi di pagamento, è auspicabile il potenziamento di una strategia che potremmo definire a tenaglia, con l obiettivo di creare un mercato complementare ed in alcuni casi alternativo al credito bancario che: da un lato tenga conto delle esigenze delle micro-piccole imprese posizionate soprattutto sul mercato domestico; dall altro, sostenga le piccole imprese di fascia alta proiettate sui mercati internazionali. 13

14 Ad oggi in Italia, per ogni 100 di investimenti ben 92 provengono da finanziamenti bancari e solo 8 si reperiscono sul mercato obbligazionario (fonte: S&P). Ciò è dovuto al fatto che la quasi totalità delle nostre imprese, soprattutto a causa della loro limitata dimensione (ma anche per problemi di tipo culturale e informativo) vede nel sistema bancario l unico interlocutore. Nel prossimo futuro la situazione cambierà e, secondo molti analisti, assisteremo ad una grande rivoluzione del credito e la possibilità per le imprese non quotate di emettere, ad esempio, obbligazioni come previsto dal Decreto Sviluppo varato dal Governo Monti. Per dare gambe ai minibond occorrerà favorire la nascita in Italia di operatori specializzati (alcuni già esistono ma privilegiano le medie imprese esportatrici), ossia Fondi in grado di analizzare aziende piccole e che sottoscrivono mini-bond emessi direttamente dalle piccole imprese. Un processo che se ben indirizzato dal MISE (attraverso ad esempio, il Fondo Centrale di Garanzia con garanzie pubbliche; apportando modifiche alla Legge sulle cartolarizzazioni; eliminando l obbligo della quotazione dei mini-bond, come succede negli USA, che ora impedisce il loro decollo) potrà creare un mercato alternativo a quello bancario per un valore pari a miliardi di, portando il finanziamento bancario al 70-80% del totale contro il 92% attuale. 14

15 La strategia dovrà dunque essere differenziata a seconda della dimensione d'impresa: micro-piccola da un lato e piccolo-media dall'altra. A tal proposito è opportuno evidenziare che le classi dimensionali che determinano il discrimine tra una impresa più dinamica e un'altra meno dinamica, ci indicano che mediamente: al di sopra della soglia dei 7-10 addetti, quindi la fascia alta delle micro imprese, si presenta un aumento della probabilità di essere innovativi o internazionalizzati e utilizzare strumenti extracreditizi (si ricorda che la dimensione media totale delle imprese italiane è pari a 4,4 addetti e quella delle imprese manifatturiere è pari a 8,5 addetti, inferiore a quella europea); sopra la soglia dei 25 addetti tale probabilità è molto elevata e non lontana dai valori massimi; sopra la soglia dei addetti i comportamenti sono simili a quelli delle grandi imprese e internazionalizzazione e innovazione fanno parte del DNA dell'impresa. 15

16 Strategia per le micro-piccole imprese: Accrescere l'utilizzo di strumenti di microcredito e microfinanza dedicati soprattutto alle imprese di tipo tradizionale (artigiani, commercianti, imprese turistiche, micro imprese manifatturiere, etc.) insieme al potenziamento di misure atte a favorire il credito (Fondo di Garanzia e Accordi di moratoria sul credito); Strategia per le piccolo-medie imprese: Accompagnare i processi volti a promuovere una minore dipendenza dal solo canale di finanziamento rappresentato dal credito bancario, a favore di misure complementari di accesso al credito come l emissione di mini-bond, il Venture capital o la quotazione in Borsa, soprattutto per le piccole imprese di fascia alta o cosiddetta Middle class di impresa (imprese che esportano, che operano in rete, che producono prodotti di nicchia anche ad elevato contenuto tecnologico, anche se spesso posizionate in settori maturi) e per le medie imprese. Da una stima (Capuano, 2006) sono circa le imprese che possono essere inserite in questo gruppo*. *Per un approfondimento sulla definizione di Middle Class di impresa: G. Capuano (2006), Verso la definizione e l individuazione di un nuovo nucleo di imprese: aspetti teorici e evidenze empiriche della Middle class di impresa (MCI), in Rivista di Economia e Statistica del Territorio, FrancoAngeli, n.1 gennaio-aprile. 16

17 FINANZA E CREDITO Fondo Centrale di Garanzia per PMI e microcredito (D.L. Salva-Italia, n. 201/2011, art. 39; D.L. n. 185/2008, art. 11, comma 5) Il Fondo Centrale di Garanzia sostiene lo sviluppo delle piccole e medie Imprese italiane concedendo una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle Banche anche per investimenti all estero (intervento esteso anche agli artigiani, alle cooperative e agli autotrasporti prima esclusi). Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministro dello Sviluppo economico hanno sottoscritto il 14 marzo un accordo per la costituzione di una sezione speciale del Fondo Centrale di Garanzia dello Stato dedicata all imprenditoria femminile, finanziata con 20 milioni di euro. Il protocollo d intesa fra MiSe e presidenti Camere di Commercio del 19 dicembre 2012 ha istituito anche sezioni speciali per l internazionalizzazione con contributi delle Camere di Commercio. 17

18 FINANZA E CREDITO Fondo Centrale di Garanzia per PMI Le operazioni accolte tra il 2000 ed il 2013 (giugno) sono state , per un importo finanziato di 46,1 mld di euro e garanzie per 24,4 mld di euro. Le operazioni si sono concentrate per circa il 48,6% nel Nord, per il 34,5% nel Sud e per il 16,9% nel Centro Italia. Quanto alla struttura dimensionale delle imprese assistite dal Fondo, si osserva che la maggior parte delle operazioni realizzate dall avvio dell attività a oggi è relativa a micro imprese (58,7% del totale), mentre le operazioni di finanziamento a favore delle medie imprese pesano solo per il 9,7%. L importante sostegno del Fondo al sistema delle PMI è testimoniato dal significativo numero di imprese ammesse in assenza della presentazione di garanzie reali. La quasi totalità delle aziende, pari al 99,5% del totale, ha avuto accesso al finanziamento senza prestare garanzie reali, mentre solamente lo 0,5% ha presentato garanzie costituite da ipoteche (0,1% del totale) o da pegni (0,4% del totale). Positiva anche l attività delle nuove iniziative di impresa (avviate nel 2012), con operazioni accolte, per un ammontare di finanziamenti pari a 1,4 miliardi di euro e un importo garantito di 636 milioni di euro. Il Fondo registra un tasso di insolvenza decisamente contenuto e si è rivelato uno strumento efficace sotto il profilo del rapporto tra risorse pubbliche utilizzate e finanziamenti concessi alle imprese: la leva del Fondo è, ad oggi, pari a 19 (con un euro di dotazione del Fondo sono attivabili 19 euro di finanziamenti). 18

19 FINANZA E CREDITO Accordo per il credito alle PMI (Accordo ABI-Associazioni d impresa firmato il 28 febbraio 2012, prorogato al 30 giugno 2013). L'obiettivo del nuovo Accordo per il credito alle PMI, che segue quello del 3 agosto 2009 e quello del 16 febbraio 2011, è quello di assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per le imprese che pur registrando tensioni presentano comunque prospettive economiche positive. Di qui l'azione per creare le condizioni per il superamento delle attuali situazioni di criticità. Tale accordo prevede le seguenti tipologie di interventi finanziari: operazioni di sospensione dei finanziamenti; operazioni di allungamento dei finanziamenti; operazioni volte a promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività. La moratoria riguarda le PMI appartenenti a qualsiasi settore, comprese le Società di Gestione del Risparmio, le ditte individuali e i professionisti (se il prestito è richiesto ai fini dell attività lavorativa). E da sottolineare che la moratoria, a partire dal primo accordo siglato nel 2009, ha consentito di sospendere circa mutui a PMI, con oltre 15 miliardi di liquidità rimasta nelle imprese. 19

20 IL MICROCREDITO: 55mila beneficiari e 539 milioni di erogati (+42% tra il 2011 e il 2010) Al 2011, oltre 55mila soggetti hanno beneficiato di un prestito utilizzando uno dei 216 programmi di microcredito avviati in Italia (fonte: Unioncamere). I 539 milioni di erogati sono il frutto di un aumento annuo del 42% dei nuovi prestiti concessi (106,6 milioni del 2011 contro i 75,2 milioni del 2010). Gli interventi di microcredito hanno raggiunto 33mila famiglie, imprese e studenti. A questi si sommano altri beneficiari indistinti tra famiglie e imprese. Il valore medio dei prestiti si è attestato su un importo nominale di circa euro, lievemente più alto dell analogo dato riferito all anno precedente (9.500 euro). Circa 40 dei 70 programmi di microcredito destinati alle imprese sono stati indirizzati alle start up, agevolando la nascita di nuove attività, grazie a prestiti complessivamente pari a oltre 83 milioni di ; l importo medio a favore delle start up è stato pari a circa I fondi di garanzia: presupposto irrinunciabile per favorire la crescita del mercato del microcredito è la presenza di fondi di garanzia a copertura dei finanziamenti concessi (in questo senso va la previsione della costituzione della sezione del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese a sostegno del microcredito capace di mitigare il rischio connesso alla concessione di credito a soggetti non bancabili e, quindi, di incoraggiare l'erogazione di un maggior numero di microcrediti e di incentivare una più accentuata partecipazione delle banche in questo settore). 20

21 VENTURE CAPITAL Numero operazioni: Nel corso del 2012 sono state registrate sul mercato italiano del private equity e venture capital 349 nuove operazioni, distribuite su 277 società, per un controvalore pari a milioni di Euro, corrispondente ad una diminuzione del 10% rispetto all anno precedente, quando le risorse complessivamente investite erano state pari a milioni di Euro. Il numero di operazioni, invece, rispetto al 2011 ha visto un incremento del 7%. Tipologia operazioni: Con riferimento alla tipologia di operazioni realizzate, nel 2012 i buy out hanno continuato a rappresentare il comparto del mercato verso il quale è confluita la maggior parte delle risorse (2.069 milioni di Euro), seguiti dal segmento dell expansion (926 milioni di Euro) e dell early stage (135 milioni di Euro). In termini di numero, con 136 investimenti realizzati, l early stage si è posizionato al primo posto, superando per la prima volta l expansion (131 operazioni), mentre i buy out sono stati 65. Categorie investitori: Per quel che riguarda l attività svolta dalle diverse categorie di investitori monitorati, gli operatori internazionali hanno assorbito il 41% del mercato in termini di ammontare investito nel corso del 2012, seguiti dalle SGR generaliste (39%). Come gli scorsi anni, le SGR rappresentano la categoria di operatori che ha realizzato il maggior numero di investimenti (pari al 50% del mercato), seguite dagli operatori di emanazione pubblica/regionale (18%). Ammontare investito: A livello generale, nel 2012 si è osservata una diminuzione del taglio medio dell ammontare investito per singola operazione, passato da 11,0 milioni di Euro nel 2011 a 9,3 milioni nel Il dato normalizzato, al netto, cioè, dei large e mega deal realizzati nel corso dell anno, invece, è lievemente aumentato, attestandosi a quota 6,9 milioni di Euro, rispetto ai 6,6 milioni del Fonte. AIFI 21

22 VENTURE CAPITAL Distribuzione geografica: il 61% del numero di operazioni ha riguardato aziende del Nord del Paese (69% nel 2011), seguito dalle regioni del Sud e Isole che, con il 20% (11% l anno precedente), sono cresciute ulteriormente, superando la quota di investimenti realizzati al Centro (19%, contro il 20% del 2011). In termini di ammontare, il Nord ha attratto il 90% delle risorse complessivamente investite, seguito dal Centro con il 6%. Ridotta la quota di risorse destinate al Sud (4%, contro il 3% del 2011). A livello regionale, primato alla Lombardia, dove è stato realizzato il 30% delle operazioni nel 2012, seguita da Lazio e Veneto (entrambe 8%). In termini di ammontare, la Lombardia ha attratto il 57% delle risorse complessivamente investite, seguita da Emilia Romagna e Veneto (entrambe 9%). Distribuzione per dimensione: rilevata una concentrazione delle operazioni su imprese di taglio medio-piccolo (84% del numero totale, come nel 2011), con un numero di dipendenti inferiore alle 250 unità. Queste aziende hanno attratto risorse per un ammontare complessivo pari a milioni di Euro (pari al 40% del totale, 30% nel 2011), mentre il resto del mercato, con un peso del 16% in termini di numero di investimenti, ha assorbito il 60% delle risorse totali. 22

23 FINANZA E CREDITO Con l attivazione del Fondo Italiano d Investimento, si è costituito il principale Fondo di private equity italiano con una dotazione di 1,2 mld di euro. Il Fondo può investire in imprese con fatturato compreso tra 10 e 250 mln di euro. Da gennaio 2012, il Fondo può anche effettuare investimenti indiretti in fondi e società di investimento che svolgano attività di venture capital (a tale finalità sono stati destinati 50 mln di euro della dotazione del Fondo). Dall avvio della sua operatività, il Fondo ha realizzato: 27 investimenti diretti per circa 260 mln e 13 interventi indiretti per un totale di circa 265 mln di euro. Fondo Unico di Venture Capital per l Internzionalizzazione, etc. Sulla scorta dell Accordo di Collaborazione sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e l'aifi (Associazione Italiana di Private Equity e Venture Capital) per la promozione di incontri formativi/informativi sul territorio in materia di venture capital, sono stati organizzati dal MISE con altri partners, alcuni seminari (tra gli altri: Napoli, Reggio Calabria-Messina, Bologna, Rieti, Rimini) in collaborazione con AIFI, ABI, Borsa Italiana, Unioncamere, Ordini professionali, finalizzati a diffondere la cultura del venture capital e a far conoscere questo strumento ancora scarsamente utilizzato dalle nostre imprese. 23

24 FINANZA E CREDITO I Mini-bond Il mini bond nasce come strumento alternativo al canale bancario per avere la liquidità che le banche non riescono ad assicurare. Sono strumenti obbligazionari destinati a investitori istituzionali finalizzati al finanziamento di attività aziendali. La norma contenuta all'interno del decreto Sviluppo ha avuto il merito di aprire un mercato inesplorato, perché ha allineato il trattamento fiscale delle società non quotate e quelle quotate che emettono obbligazioni - con la deducibilità degli interessi passivi - e ha eliminato i limiti legali che impedivano alle non quotate di emettere bond per un ammontare superiore al doppio del patrimonio netto. La parte relativa ai mini-bond è operativa solo da dicembre 2012: sono 11 le aziende che hanno finora utilizzato la norma (però a ben guardare solo in pochi casi le emissioni sono state sfruttate davvero delle PMI). Alla base dello scarso successo dei minibond ci sono diversi fattori: una scarsa cultura finanziaria e il peso degli adempimenti richiesti per emettere e rendere negoziabile un corporate bond su un mercato nazionale o internazionale che, seppure alleggeriti, generano spese fisse che pesano troppo su emissioni piccole. In più questo genere di prodotti viene utilizzato per finanziare nuovi investimenti, una materia prima che scarseggia in un mercato asfittico come quello imprenditoriale italiano. 24

25 FINANZA E CREDITO IL MERCATO AZIONARIO ITALIANO PER LE PMI La dimensione del mercato mobiliare italiano, e di quello azionario in particolare, mostra un deficit strutturale rispetto a tutte le principali economie europee. Il ritardo della Borsa di Milano è testimoniato sia dal modesto numero di società quotate sul MTA-Mercato Telematico Azionario (255 società italiane a fine 2012 in contrazione rispetto alle 263 di fine 2011), sia dal peso sul PIL della capitalizzazione complessiva (22,5% a fine 2012 contro il 20,6% di fine 2011). Un analisi dimensionale degli emittenti quotati in Italia evidenzia inoltre che le piccole e medie imprese rappresentano una percentuale del listino modesta rispetto al peso che le PMI hanno nel tessuto produttivo italiano e comunque inferiore alla percentuale media europea, evidenziando una avversione delle PMI italiane al mercato dei capitali. Borsa Italiana S.p.A. offre i seguenti prodotti sul mercato azionario dedicati alle PMI: 1. STAR: creato nel 2001, è dedicato alle medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e 1 miliardo di euro, che si impegnano a rispettare requisiti di eccellenza in termini di: alta trasparenza ed alta vocazione comunicativa; alta liquidità (35% minimo di flottante); Corporate Governance (l insieme delle regole che determinano la gestione dell azienda) allineata agli standard internazionali. Ad oggi 67 imprese fanno parte di questo segmento (15 mld di Euro di capitalizzazione complessiva e 6 mld di Euro di turnover nel 2012), con una capitalizzazione media di 227 mln di Euro, 250 mln di entrate medie e 25 mln di Euro in media di Ebitda in A queste imprese Borsa Italiana dedica servizi specialistici per facilitare l incontro con i potenziali investitori, soprattutto esteri. 25

26 IL MERCATO AZIONARIO ITALIANO PER LE PMI AIM Italia è il mercato regolamentato dedicato alle piccole e medie imprese italiane con una forte prospettiva di crescita; è stato creato per diventare il punto di incontro ideale tra PMI che hanno un alto potenziale di crescita e investitori finanziari specializzati in piccole e medie imprese provenienti da tutta Italia e in Europa. Sono presenti in AIM Italia 26 imprese, per 188 mln di Euro di capitali, 39 mln di Euro di turnover (anno 2012). Inoltre Borsa Italiana offre, unitamente con Ministero del Tesoro, ABI, Confindustria e Università Bocconi, il Progetto Elite: il progetto Elite è uno strumento di potenziamento e training dedicato alle nostre Pmi che desiderano strutturarsi per accedere al mercato dei capitali, facilitandone i processi di patrimonializzazione, innovazione e internazionalizzazione necessari per aumentare la competitività e la crescita. Punto di forza dell intesa sarà quello di agevolare le condizioni di accesso al credito, soprattutto individuando alcuni elementi qualitativi che potranno essere considerati nella valutazione del merito creditizio delle società del circuito Elite. I requisiti di ingresso sono: avere un fatturato di oltre 10 milioni di Euro (o inferiore ma con alti tassi di crescita); un risultato operativo superiore al 5% dei ricavi; l ultimo bilancio in utile e un progetto di crescita. Da un anno dall avvio il progetto Elite ha raggiunto il traguardo di 100 imprese (fatturato medio di 70 milioni di Euro con un tasso di crescita medio del 23% e una solida marginalità). In base all accordo le 100 imprese potranno accedere più facilmente agli strumenti assicurativi e finanziari della SACE. La quotazione è solo una delle opzioni previste a fine programma, il percorso deve aiutare le PMI a effettuare un salto dimensionale, raggiungendo livelli di efficienza, managerialità e trasparenza comparabili a quelli delle aziende quotate. Fonte: Borsa Italiana 26

27 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Per ulteriori informazioni: Giuseppe.capuano@mise.gov.it 27

Giuseppe Capuano. Economista Direzione Generale PMI e Enti Cooperativi Dirigente Div. VIII PMI e Artigianato

Giuseppe Capuano. Economista Direzione Generale PMI e Enti Cooperativi Dirigente Div. VIII PMI e Artigianato Giuseppe Capuano Economista Direzione Generale PMI e Enti Cooperativi Dirigente Div. VIII PMI e Artigianato Bari, 13 febbraio 2014 1 Struttura delle imprese industriali e dei servizi (anno 2011) Dimensioni

Dettagli

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:

Dettagli

Agenda. "MINI GREEN BOND" in Italia, un nuovo canale di finanziamento. 1. Il Credito alle Imprese ed il Funding Gap

Agenda. MINI GREEN BOND in Italia, un nuovo canale di finanziamento. 1. Il Credito alle Imprese ed il Funding Gap "MINI GREEN BOND" in Italia, un nuovo canale di finanziamento Eugenio de Blasio Milano, 9 maggio 2014 Agenda 1. Il Credito alle Imprese ed il Funding Gap 2. I Mini Bond ed il segmento ExtraMOT PRO: un

Dettagli

Dott. Jacopo Calvano. Dottore Commercialista e Revisore Legale dei conti Esperto in finanza comunitaria per imprese ed enti locali

Dott. Jacopo Calvano. Dottore Commercialista e Revisore Legale dei conti Esperto in finanza comunitaria per imprese ed enti locali Dott. Jacopo Calvano Dottore Commercialista e Revisore Legale dei conti Esperto in finanza comunitaria per imprese ed enti locali IT IMPRESA E TERRITORIO SRL Ufficio Finanziamenti e Incentivi 00199 Roma

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

Le azioni per favorire l accesso l al credito e la patrimonializzazione

Le azioni per favorire l accesso l al credito e la patrimonializzazione Le azioni per favorire l accesso l al credito e la patrimonializzazione Milano, 14 aprile 2010 Valentina Carlini Fisco, Finanza e Welfare Confindustria L andamento del credito Il credito resta molto selettivo

Dettagli

Economia, lavoro e società

Economia, lavoro e società 1 importanza delle micro, piccole e medie imprese in Europa, sia in termini economici che sociali, negli ultimi anni ha trovato la sua principale affermazione con la Comunicazione della Commissione europea

Dettagli

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia

Dettagli

FONDO NAZIONALE INNOVAZIONE

FONDO NAZIONALE INNOVAZIONE DIPERTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE UFFICIO ITALIANO BREVETTI E MARCHI FONDO NAZIONALE INNOVAZIONE Direzione Generale Lotta alla Contraffazione

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

Seminario Il Fondo di Garanzia per le PMI al servizio delle imprese cinematografiche. * * * La garanzia dello Stato Un opportunità per le imprese

Seminario Il Fondo di Garanzia per le PMI al servizio delle imprese cinematografiche. * * * La garanzia dello Stato Un opportunità per le imprese Seminario Il Fondo di Garanzia per le PMI al servizio delle imprese cinematografiche * * * La garanzia dello Stato Un opportunità per le imprese Francesca Brunori Confindustria Area Fisco, Finanza e Welfare

Dettagli

GLI ACCORDI CON BORSA ITALIANA E AIFI. Banca Impresa: Il Capitale delle Imprese Roma, 5 maggio 2010

GLI ACCORDI CON BORSA ITALIANA E AIFI. Banca Impresa: Il Capitale delle Imprese Roma, 5 maggio 2010 GLI ACCORDI CON BORSA ITALIANA E AIFI Banca Impresa: Il Capitale delle Imprese Roma, 5 maggio 2010 PRINCIPALI CONTENUTI 1. Quadro della situazione attuale in Italia 2. Accordo ABI-BIT Punti principali

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

Strumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP

Strumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Quasi un

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

Il MOT: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato

Il MOT: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato Il Mot: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato Apartire dal 1994, anno della sua nascita, il Mot ha conosciuto un continuo processo di innovazioni strutturali che si è assestato

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97

Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97 Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97 GARANZIA DIRETTA (Banca) Oggetto e finalità Favorire l accesso alle fonti finanziarie delle PMI mediante la concessione di una garanzia

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15

www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 Indice 1. AD Advisory (AD) La società 2. Situazione del credito alle

Dettagli

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 4 09.01.2015 Legge di Stabilità 2015: moratoria dei mutui e finanziamenti La quota capitale della rata può essere sospesa fino al 2017 Categoria:

Dettagli

L esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane

L esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane L esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane Finanza per la crescita IPO Day, Borsa Italiana, Milano - 26 Settembre 2014 Silvia Magri, Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Outline

Dettagli

La gestione delle risorse immateriali: l'esperienza del Liaison Office dell Area Ricerca dell'università di Verona

La gestione delle risorse immateriali: l'esperienza del Liaison Office dell Area Ricerca dell'università di Verona La gestione delle risorse immateriali: l'esperienza del Liaison Office dell Area Ricerca dell'università di Verona Dott. Luca Guarnieri Responsabile Liaison Office Area Ricerca Università degli Studi di

Dettagli

Circolare N.175 del 27 Novembre 2013

Circolare N.175 del 27 Novembre 2013 Circolare N.175 del 27 Novembre 2013 PMI. Tutte le informazioni per la quotazione in borsa online Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che ABI, AIFI, ASSIREVI, ASSOGESTIONI, ASSOSIM,

Dettagli

AIFI. Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital. Prospettive di sviluppo per il private equity in Italia

AIFI. Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital. Prospettive di sviluppo per il private equity in Italia AIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital Prospettive di sviluppo per il private equity in Italia Il ruolo degli investitori istituzionali Anna Gervasoni Direttore Generale AIFI Roma,

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Per favorire l insediamento dei giovani in agricoltura ISMEA ha messo a punto una serie di strumenti finanziari finalizzati:

Per favorire l insediamento dei giovani in agricoltura ISMEA ha messo a punto una serie di strumenti finanziari finalizzati: Audizione Senato della Repubblica Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare Testo Unificato per i disegni di legge nn. 2674, 2710, 2919 e 3043 «imprenditoria giovanile in agricoltura» Roma, 26

Dettagli

SIMEST: Partner d impresa per la competizione globale. Seminario di preparazione alla Missione Imprenditoriale in Iran

SIMEST: Partner d impresa per la competizione globale. Seminario di preparazione alla Missione Imprenditoriale in Iran SIMEST: Partner d impresa per la competizione globale Seminario di preparazione alla Missione Imprenditoriale in Iran Marco Rosati Responsabile Funzione Desk Italia CONFINDUSTRIA - Roma, 8 ottobre 2015

Dettagli

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario

Dettagli

PON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL 30.04.2014

PON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL 30.04.2014 PON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL 30.04.2014 Con riferimento agli strumenti di ingegneria finanziaria attivati dall OI MiSE-DGIAI nell ambito competitività del

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Gabriele Cappellini Milano, 18 ottobre 2011 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita patrimoniale

Dettagli

Agenda. Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria. Consulenza globale. Ambiti d intervento. Conferma e arricchimento soluzioni

Agenda. Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria. Consulenza globale. Ambiti d intervento. Conferma e arricchimento soluzioni Agenda Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria Consulenza globale Ambiti d intervento Conferma e arricchimento soluzioni 1 Intesa Sanpaolo - Confindustria Piccola Industria Un impegno

Dettagli

Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI

Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Rimini, 11 ottobre 2013 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private Equity? Quali sono gli obiettivi

Dettagli

Centro Studi CNA SCHEDE SINTETICHE

Centro Studi CNA SCHEDE SINTETICHE SCHEDE SINTETICHE Tabella di sintesi Interventi In vigore dal Innovazione Voucher IT (Information Technology) 24 dicembre 2013 Credito d imposta 24 dicembre 2013 Finanziamenti per progetti di R&S 26 giugno

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Il Ministro dell Economia e delle Finanze Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito

Dettagli

Head of Area Commerciale Catania

Head of Area Commerciale Catania «LE RISORSE FINANZIARIE PER LA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE» Giuseppe Mormino Head of Area Commerciale Catania Siamo la prima banca in Sicilia: «se cresce il Territorio, cresciamo anche noi» conoscere il

Dettagli

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee

Dettagli

L assicurazione del credito per le PMI Fabio Fritelli. Roma Novembre 2005

L assicurazione del credito per le PMI Fabio Fritelli. Roma Novembre 2005 L assicurazione del credito per le PMI Fabio Fritelli Roma Novembre 2005 Indice Le PMI: l asse portante dell economia italiana Vincoli finanziari per le PMI Il Mercato Europeo dei CDO Il ruolo del settore

Dettagli

SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni

SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni Le Guide professionalità quotidiana SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni a cura di Bruno Pagamici Soggetti beneficiari Investimenti e spese finanziabili Contributo in conto interessi Domanda di agevolazione

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Confindustria Genova

Confindustria Genova Confindustria Genova La levadel Private Equity nelleacquisizionie nelle cessioni: minoranze e maggioranze Genova, 14 maggio 2015 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private

Dettagli

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito Seminario informativo METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito Settore Politiche orizzontali di sostegno alle imprese Via Luca Giordano, 13 50132 Firenze Gli strumenti di accesso

Dettagli

Merchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale

Merchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale Merchant Banking NSW Strettamente riservato e confidenziale 26 Giugno 2014 Tab 1 - Il mercato del capitale di rischio Elevata liquidità disponibile a livello globale e continua ricerca di alternative investment

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Circolare n 10 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Artigianato, Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende

MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende LO SCENARIO MINI BOND Il Decreto Sviluppo ed il Decreto Sviluppo bis del 2012, hanno introdotto importanti novità a favore delle società

Dettagli

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del

Dettagli

LE IMPRESE CHE FANNO GRANDE L EUROPA

LE IMPRESE CHE FANNO GRANDE L EUROPA LE IMPRESE CHE FANNO GRANDE L EUROPA NUMERI IN PILLOLE Roma - 08 maggio 2014 Sommario Il valore delle imprese che creano valore 3 Le piccole e medie imprese, esploratrici del mondo 8 Il dualismo del credito

Dettagli

Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità. Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci

Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità. Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci Febbraio 2015 Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità.

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Le scelte per la media impresa tra debito e capitale

Le scelte per la media impresa tra debito e capitale IFFI 10 edizione VALORIZZARE L IMPRESA E ATTRARRE GLI INVESTITORI La liquidità dei mercati finanziari per lo sviluppo delle imprese Le scelte per la media impresa tra debito e capitale MILANO, 11 Novembre

Dettagli

Garanzia confidi_sezione breve termine

Garanzia confidi_sezione breve termine Garanzia confidi_sezione breve termine Scheda prodotto DESCRIZIONE PRODOTTO CapitaleSviluppo attraverso il servizio di accesso alla garanzia dei confidi offre alle imprese un importante strumento atto

Dettagli

Gestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital

Gestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE Private Equity e Venture Capital Il private equity e il venture capital Anni 80 Con venture capital si definiva l apporto di capitale azionario, da parte di operatori

Dettagli

Aiuto alla crescita economica (ACE) e suo utilizzo

Aiuto alla crescita economica (ACE) e suo utilizzo Aiuto alla crescita economica (ACE) e suo utilizzo G ennaio 2015 L ACE L articolo 1 del decreto Salva Italia (D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni nella L. n. 214 del 2011) ha

Dettagli

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del I mercati del Reddito Fisso Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce due comparti: il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot)

Dettagli

Rapporto PMI Mezzogiorno 2015

Rapporto PMI Mezzogiorno 2015 Rapporto PMI Mezzogiorno 2015 Il Rapporto PMI Mezzogiorno 2015 Gli effetti della crisi sulle PMI meridionali Il rischio delle PMI meridionali Le prospettive e le misure necessarie per favorire la ripresa

Dettagli

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1 AZIONI SVILUPPO Ottobre 2007 infografica by 1 IL MOTIVO DELLE AZIONI SVILUPPO infografica by 2 IL MOTIVO 1 2 Dove siamo? Sistema Italia Tessuto industriale ricco di imprese a BMC (Bassa e Media Capitalizzazione,

Dettagli

Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI

Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO

Dettagli

Innovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici

Innovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici Innovare i territori Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 1 La Federazione CSIT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 51 Associazioni di Categoria (fra

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

AIM Italia UNA NUOVA OPPORTUNITA PER ACCELERARE LA CRESCITA DELLE PMI. Barbara Lunghi

AIM Italia UNA NUOVA OPPORTUNITA PER ACCELERARE LA CRESCITA DELLE PMI. Barbara Lunghi AIM Italia UNA NUOVA OPPORTUNITA PER ACCELERARE LA CRESCITA DELLE PMI Barbara Lunghi Perché quotarsi? RISORSE FINANZIARIE Raccogliere importanti risorse finanziare Diversificare le fonti di finanziamento,

Dettagli

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Microcredito La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Gennaio 2016 Normativa relativa al Microcredito in Italia. Il Microcredito è stato oggetto negli anni di continue evoluzioni

Dettagli

Le Circolari della Fondazione Studi

Le Circolari della Fondazione Studi ANNO 2015 CIRCOLARE NU MERO 8 Le Circolari della Fondazione Studi n. 8 del 17.04.2015 MICROCREDITO, ECCO LE FAQ DEI CONSULENTI DEL LAVORO In attesa dell operatività, al via il servizio Faq della Fondazione

Dettagli

Coppola Motta Appunti di finanza aziendale: Quesiti Esami 2010-05-10 QUESITI PROPOSTI NELLE PIU RECENTI PROVE SCRITTE

Coppola Motta Appunti di finanza aziendale: Quesiti Esami 2010-05-10 QUESITI PROPOSTI NELLE PIU RECENTI PROVE SCRITTE QUESITI PROPOSTI NELLE PIU RECENTI PROVE SCRITTE I quesiti per la prova scritta sono suddivisi in tre blocchi : 1. A (parte generale) domande a risposta aperta; 2. B (Intervento del Pubblico nell economia)

Dettagli

Il Fondo Mutualistico di Legacoop

Il Fondo Mutualistico di Legacoop LA FINANZA E IL CREDITO IN COOPERAZIONE Il Fondo Mutualistico di Legacoop Aldo Soldi Direttore Generale Coopfond Parma, 6 marzo 2014 1 1 - Coopfond Coopfond è il Fondo mutualistico di Legacoop. E una S.p.A.

Dettagli

L imprenditoria femminile: una opportunità di cambiamento e di crescita

L imprenditoria femminile: una opportunità di cambiamento e di crescita FORUM PA 28 MAGGIO 2014 -Come favorire lo sviluppo di un imprenditoria moderna e innovativa fondata sulla collaborazione, la digitalizzazione e le reti di impresa L imprenditoria femminile: una opportunità

Dettagli

Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME)

Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME) Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME) Obiettivo Il passaggio dalla programmazione 2007-13 a quella 2014-2020 porterà molti cambiamenti

Dettagli

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita

Dettagli

Il Fondo Italiano d Investimento per le PMI e le ipotesi di agevolazioni del mercato

Il Fondo Italiano d Investimento per le PMI e le ipotesi di agevolazioni del mercato Il Fondo Italiano d Investimento per le PMI e le ipotesi di agevolazioni del mercato Andrea Montanino Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Indice L obiettivo Lo strumento: creazione

Dettagli

Fondo Zenit Minibond. Fondo Minibond. La finanza italiana al servizio dell economia italiana

Fondo Zenit Minibond. Fondo Minibond. La finanza italiana al servizio dell economia italiana Fondo Minibond Fondo Zenit Minibond Fondo obbligazionario per investire nello sviluppo delle PMI italiane La finanza italiana al servizio dell economia italiana -Zenit SGR, i nostri valori INDIPENDENTI

Dettagli

Politica di credito anticrisi

Politica di credito anticrisi Politica di credito anticrisi Scheda prodotto DESCRIZIONE PRODOTTO Per assicurare al sistema produttivo i mezzi finanziari per superare la difficile congiuntura CapitaleSviluppo collabora con i confidi

Dettagli

Indagine sugli strumenti fiscali e finanziari a sostegno della crescita

Indagine sugli strumenti fiscali e finanziari a sostegno della crescita Indagine sugli strumenti fiscali e finanziari a sostegno della crescita Camera dei Deputati VI Commissione Finanze Audizione del Direttore Generale Pianificazione, Immobiliare e Diversificate Gruppo Unipol

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi

Dettagli

Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI

Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Firenze, 26 febbraio 2015 Crisi economica: si assiste ad un attenuazione del credit crunch per le imprese ma i prestiti sono ancora

Dettagli

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI

BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTO SCANU (12 giugno 2008) Ancora una volta Confindustria ci da l'opportunità di presentare

Dettagli

AIFI. Una finanza per la crescita delle imprese. Le imprese di PE e VC in Italia e le misure per incoraggiarne lo sviluppo.

AIFI. Una finanza per la crescita delle imprese. Le imprese di PE e VC in Italia e le misure per incoraggiarne lo sviluppo. AIFI Una finanza per la crescita delle imprese Le imprese di PE e VC in Italia e le misure per incoraggiarne lo sviluppo Anna Gervasoni 22 febbraio 2013 Il peso del private equity sul PIL a livello internazionale

Dettagli

Il contratto di Rete

Il contratto di Rete 18 settembre 2014 Numero 2 Il contratto di Rete Speciale Contratto di Rete Con l art. 3, comma 4 ter, D.L. 5/2009, convertito con modificazioni in L. 33/2009, e successive modifiche e integrazioni, è stato

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI DELLA BANCA D ITALIA CONFERMANO LA SITUAZIONE DI CRITICITA PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. ANCE SALERNO: EDILIZIA, CREDITO SEMPRE DIFFICILE Le sofferenze sui crediti totali

Dettagli

Sezione speciale del fondo di garanzia PMI: aperto anche alle professioniste

Sezione speciale del fondo di garanzia PMI: aperto anche alle professioniste CIRCOLARE A.F. N.132 del 29 Settembre 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Sezione speciale del fondo di garanzia PMI: aperto anche alle professioniste Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli