GUADAGNARE SALUTE: promuovere stili di vita sani Un adeguata attività fisica

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1 GUADAGNARE SALUTE: promuovere stili di vita sani Un adeguata attività fisica Ve ro na, 5 d i ce mbre R e l a t o r e L a u r a Va l e n a r i Programma Regionale MuoverSì U.O.S. Servizio Progetti e Promozione della salute

2 Cosa intendiamo per attività fisica L attività fisica non va confusa con lo sport. Per attività fisica si intende qualunque movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici utilizzando energia; comprende lo sport, l esercizio fisico ma anche altre attività come giocare, camminare, dedicarsi ai lavori domestici o al giardinaggio. attività fisica di intensità moderata e intensa L intensitàfa riferimento al ritmo con cui l attività viene svolta. L intensità delle diverse forme di attività fisica varia da persona a persona. A seconda del livello individuale di forma fisica, camminare velocemente, ballare o svolgere lavori domestici sono esempi di attività fisica moderata; correre, pedalare e nuotare velocemente o spostare carichi pesanti sono esempi di attività fisica intensa.

3 Linee guida (OMS)Infanzia e adolescenza (5-17 anni) 60 minuti di attività fisica, prevalentemente di tipo aerobico, a intensità moderata, ogni giorno per almeno 3 v./settimana attività ad intensità vigorosa con esercizi in grado di sollecitare il rafforzamento muscolare e osseo. Benefici:stimola l accrescimento, migliora il metabolismo, la forza muscolare e l elasticità, rinforza la struttura ossea e accresce la fitness cardiovascolare.

4 Linee guida (OMS) Adulti (18-64 anni) 150 minuti alla settimana con intensità moderata ovvero 75 minuti complessivamente con intensità più elevata o con una combinazione equivalente di attività di intensità moderata ed elevata almeno 2 giorni alla settimana un attività di rafforzamento dei gruppi muscolari maggiori L attività aerobica deve essere effettuata in frazioni di almeno 10 minuti continuativi per ottenere un vantaggio metabolico significativo.

5 Linee guida (OMS) Anziani dopo i 65 anni le medesime indicazioni dell adulto si aggiunge la pratica di esercizi per l equilibrio almeno 3 volte la settimana, in modo da prevenire le cadute. Le persone inattive dovrebbero iniziare con livelli di attività fisica limitati per poi aumentarne gradualmente la durata, la frequenza e l intensità nel corso del tempo. Se le condizioni di salute generali non consentono di raggiungere i livelli consigliati di attività fisica, il programma va impostato su base individuale

6 OMS Rapporto Mondiale sullo stato delle malattie non trasmissibili L inattività fisica è stata identificata come il quarto fattore di rischio principale per la mortalità globale (6% dei decessi a livello mondiale) le malattie non trasmissibili rappresentano quasi la metà del globale carico di malattie. Si è stimato che di ogni 10 morti, 6 sono attribuibili a condizioni non trasmissibili

7 Obiettivi globali 25% riduzione di mortalità prematura da MCNT 10% riduzione dell inattività fisica 25% riduzione dell ipertensione fermare la crescita di diabete e obesità È stato dimostrato che la partecipazione all'attività fisica regolare riduce il rischio di malattie cardiache e ictus, diabete, ipertensione, cancro al colon, cancro al seno e depressione. Global Action Plan for the Prevention and Control of NCDs

8 Berlin J, Colditz G. A meta-analysis of physical activity in the prevention of coronary heart disease. Am J Epidemiol1990;132:612-28; Powell K, Thompson P, et al. Physical activity and the incidence of coronary heart disease. Annu Rev Public Health 1987;8:253-87; Ellekjaer H, Holmen J, et al. Physical activity and stroke mortality in women. Ten-year follow-up of the Nord-Trondelag health survey, Stroke 2000;31:14-8; WannametheeS, Shaper A. Physical activity and the prevention of stroke. J CardiovascRisk 1999;6:213-6; Bauman A, LewickaM, et al. The health benefits of physical activity in developing countries. Geneva, WHO,2005.

9 Relazione tra attività fisica e salute Tratto da A EUROPEAN FRAMEWORK TO PROMOTE PHYSICAL ACTIVITY FOR HEALTH 9

10 Cammino e malattie cardiovascolari Uno studio su donne di anni confronta l influenza dell esercizio fisico intenso e del cammino sulla comparsa di malattie cardiovascolari Risultatila diminuzione del rischio di eventi coronarici e cardiovascolari totali è risultata simile per il cammino e l es. fisico intenso. Anche il passo rapido è risultato fondamentale per ridurre il rischio. Manson JAE, N Engl J Med 2002;347:716 10

11 Scenarios for change in population burden of disability from 1990 to 2040 disability-free life expectancy life expectancy years 2040 Scenario 1: stable morbidity 82.8 Scenario 2: compression of morbidity Scenario 3: expansion of morbidity 2040 Active life expectancy Years disabled 82.8 Vincenzo di Francesco, direttore seconda clinica geriatrica AOUI, Verona Mercuriale

12 diecigiornia letto(nell anziano) =diecianni di vita in meno Kortebein, P. et al. JAMA 2007;297:1772-a-1774-a. 12

13 Qualche numero in Veneto (Passi 2015; anni) -33% delle persone intervistate ha uno stile di vita attivo. -44% pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato (parzialmente attivo) -23% è completamente sedentario. La sedentarietà cresce all aumentare dell età ed è più diffusa nelle persone con basso livello d istruzione, con maggiori difficoltà economiche e tra i cittadini stranieri. Lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio: è presente nel 35% delle persone con sintomi di depressione, nel 25% dei fumatori, nel 25% degli ipertesi e nel 26% delle persone in eccesso ponderale. 13

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16 Indagine Okkio alla Salute 2014

17 Indagine Okkio alla Salute 2014

18 Ostacoli alla pratica di attività fisica La pratica dell attività fisica è influenzata da diversi fattori di tipo sociale, economico e culturale fattori ambientali: l urbanizzazione, il problema dei trasporti, il traffico (relazione inversa con la quantità di esercizio fisico) fattori individuali: il grado di motivazione, la consapevolezza dei benefici, la disposizione psicologica più o meno favorevole all attività fisica. In alcune categorie (donne, anziani o individui con patologie) entrano in gioco anche convinzioni o timori, spesso non corretti o immotivati su benefici/rischi associati all attività fisica. nelle persone svantaggiate per grado di educazione, livello di occupazione e reddito, è più alta la probabilità che la pratica dell attività fisica non sia sufficiente (mortalità anticipata e morbilità maggiore) In età adulta la riduzione dell attività fisica non è solo condizionata dal tempo dedicato al lavoro, ma anche da una pratica insufficiente durante il tempo libero (la mancanza di tempo libero da dedicare all attività fisica è spesso più percepita che reale)

19 I PROGRAMMI PER LA PROMOZIONE DELL ATTIVITÀ FISICA il cittadino va facilitato nella scelta dell attività come stile di vita salutare, attraverso accordi e iniziative integrate, coordinate a livello istituzionale, che coinvolgono una rete di operatori sanitari e non. Il programma Guadagnare Salute rappresenta una strategia condivisa per la prevenzione e il controllo delle malattie degenerative attraverso la promozione di comportamenti e stili di vita salutari e l intervento su 4 fattori di rischio modificabili: fumo, alcol, attività fisica, alimentazione.

20 L approccio intersettoriale Gli interventi di promozione dell attività fisica dovrebbero prevedere un percorso intersettoriale, partecipato attivamente dai singoli individui e dalla comunità (modello biopsicosociale di tipo partecipativo). I sistemi sanitari possono svolgere un ruolo di promozione coordinata a diversi livelli per migliorare l adesione della popolazione facilitando lo scambio di conoscenze ed esperienze, promuovendo l attività fisica in ambito sanitario ed extra-sanitario Risulterebbero efficaci gli interventi multicomponente, adattati al contesto culturale e ambientale specifico con la partecipazione di tutte le figure coinvolte

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23 Programma Regionale MuoverSì Obiettivi Promuovere il benessere della collettività e degli individui contrastando le malattie croniche non trasmissibili legate alla sedentarietà Promuovere l attività motoria e gli stili di vita sani nelle diverse fasce di età Intervenire sui determinanti ambientali della sedentarietà e sulle disuguaglianze Promuovere la cultura del movimento attraverso la rete, l informazione e la comunicazione

24 Il polo laboratoriale di MuoverSì

25 Gruppi di cammino 25

26 Attività motoria organizzata in collaborazione con altre enti/stakeholders Progetto di educazione motoria per la popolazione veronese con più di 55 anni circa 1500 persone nei comuni di Verona, S. Giovanni Lupatoto, Caldiero, Castel d'azzano, Grezzana, San Martino Buon Albergo e Soave Rete di palestre che promuovono salute 26

27 Pedala che ti passa -FIAB 27

28 E per restare in contatto. 28

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