Confronto tra strategie di lotta ai Fusarium su frumento tenero in Piemonte
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1 AGRICOLTURA FITOPATOLOGIA Confronto tra strategie di lotta ai Fusarium su frumento tenero in Piemonte Carlo Ferrero, Luca Minelli, Roberta Pons Asprocer Piemonte Giannetto Gianetti Direzione Sviluppo dell Agricoltura - Settore fitosanitario RICERCA FINANZIATA DALLA REGIONE PIEMONTE Nell ultimo decennio si è osservato un graduale cambiamento delle patologie fungine che interessano il frumento tenero. Fino ai primi anni 90 i funghi patogeni che si riscontravano maggiormente sulla coltura erano l oidio e le ruggini che interessavano soprattutto l apparato fogliare. Successivamente, complice anche il cambiamento delle condizioni climatiche e della frequente successione del grano al mais, si è assistito al progressivo affermarsi della fusariosi della spiga. Nei nostri ambienti queste infezioni a carico della spiga sono causate dal fungo Fusarium graminearum che, interessando la maturazione, può compromettere il buon riempimento della cariosside con consistenti cali produttivi, e indurre lo sviluppo di pericolose micotossine (in particolare di deossinivalenolo/vomitossina), con conseguente contaminazione delle farine. Il controllo della fusariosi della spiga può avvenire con metodi agronomici e attraverso l applicazioni di fungicidi. Nel corso delle annate agrarie , e è stata realizzata, in tre località del Piemonte, una prova di confronto tra diverse strategie di lotta alla fusariosi. La prova è stata finalizzata, anche se non esclusivamente, ad individuare la migliore strategia di lotta per il contenimento delle infezioni della spiga per migliorare la produzione da un punto di vista quantitativo e qualitativo con particolare attenzione al profilo igienico-sanitario. Le località individuate, rappresentative dei principali areali cerealicoli piemontesi, sono: Saluggia (VC), Quargnento (AL) e Cuneo. Sono state impiegate le cultivar Serio e Guadalupe. Serio è la varietà più seminata sul territorio nazionale e presenta una elevata suscettibilità nei confronti della fusariosi della spiga, mentre Guadalupe sta incontrando sempre di più il favore degli agricoltori anche in virtù della sua discreta tolleranza al patogeno. In ciascuna località le tesi sono state poste a confronto randomizzate in 4 repliche. Su entrambe le varietà in tutti e tre gli anni sono state ripetute le seguenti tesi: tesi 1: nessun trattamento tesi 2: concia tradizionale con imazalil e tebuconazolo tesi 3: trattamento in fioritura con tebuconazolo, fungicida sistemico ad ampio spettro tesi 4: in fioritura con prochloraz p.a. non dotato di sistemia e attivo verso Fusarium e Septoria ma non nei confronti di ruggini e oidio. A queste nei diversi anni si sono affiancate altre 5 tesi volte a verificare ulteriori strategie di difesa del grano e che non sono state ripetute qualora in tutte e tre le località non avessero dimostrato effetti significativi. Nel primo anno di prova con le tesi sperimentali aggiunte, si è voluta verificare l efficacia del conciante a lunga persistenza triticonazolo e, per verificare eventuali vantaggi del doppio trattamento, si sono effettuati due trattamenti distanziati di gg (spigatura e piena fioritura) con entrambi i principi attivi. Nel secondo anno di prova non si sono ripetute le tesi per la verifica del conciante a lunga persistenza e quelle che prevedevano il doppio trattamento in fioritura. Si è introdotto il trattamento con prochloraz a fine accestimento per verificare se questa pratica, volta a contenere gli attacchi alle parti basali della pianta di un complesso di funghi tra cui Fusarium (mal del piede), potesse contribuire a ridurre anche l infezione di Fusarium della spiga. Si sono verificati inoltrre gli effetti dell impiego di una strobilurina (azoxystrobin) in miscela con prochloraz e tebuconazolo nei trattamenti ad inizio fioritura. Nel terzo anno di sperimentazione per approfondire la risposta della coltura ai trattamenti con azoxystrobin si è verificato l effetto dell impiego di questa molecola anche in fase di levata. RISULTATI Gli indici produttivi, la percentuale di infezione sulla spiga e i valori delle micotossine sono messi a confronto, suddivisi per le tre località in prova, nelle tabelle 2001, 2002, 2003.
2 FITOPATOLOGIA Concia Nel primo anno di prova, né dai rilievi fitosanitari né dai riscontri produttivi emerge un effetto del fattore concia in nessuna delle tre località della prova, sia impiegando il conciante tradizionale che utilizzando il nuovo conciante a lunga persistenza. Dai riscontri produttivi si evidenzia invece un effetto positivo della concia per la varietà Serio che non si manifesta per la varietà Guadalupe nel secondo anno. Trattamenti fungicidi alla coltura Anno In tutte le località è inoltre è emersa una differente suscettibilità al patogeno da parte delle varietà in prova: Serio, infatti, presenta una superficie della spiga infetta molto maggiore rispetto a Guadalupe. In tutti gli ambienti, i rilievi fitosanitari effettuati allo stadio di maturazione latteo-cerosa hanno permesso di riscontrare una buona efficacia dell intervento fungicida sulla coltura (grafico 1). Per quanto riguarda i diversi tipi di trattamento non sono emerse differenze significative né per quanto riguarda il principio attivo utilizzato, né per le modalità di intervento (1 o 2 trattamenti). Per quanto riguarda i riscontri produttivi le parcelle trattate hanno avuto una produzione superiore a quelle non trattate. La località in cui l incremento produttivo favorito dal trattamento fogliare è stato maggiore è Cuneo, seguito da Alessandria e Saluggia. In queste due località le condizioni Grafico 1 - Produzione,superficie della spiga colpita da fusariosi e contenuto in vomitossina (DON)per le cultivar Guadalupe e Serio sottoposte a diversi tipi di concia e trattamenti fungicidi; produzione = media degli indici delle 3 località di prova nel 2001; % superficie spiga colpita = media 3 località contenuto in micotossine = media tre località (100 = produzione tesi con solo concia tradizionale) Agricoltura/41
3 AGRICOLTURA FITOPATOLOGIA climatiche di maggio e giugno hanno determinato una precoce chiusura del ciclo colturale che ha probabilmente limitato le differenze in resa. Anno Anche per il secondo anno di prova risultano molto evidenti i vantaggi produttivi e il contenimento dell infezione nelle tesi che hanno beneficiato del trattamento fungicida fogliare (grafico 2). Il solo trattamento fungicida in fase di fine accestimento-inizio levata non ha invece sortito risultati degni di nota. Le miscele di azoxistobyn al 50% con dose ridotta di triazolo hanno fatto segnare un sensibile incremento delle produzioni che si accompagna ad una notevole riduzione della superficie della spiga infettata. Molto evidente è stato inoltre l effetto rinverdente caratteristico di questa famiglia di fungicidi, che si è accompagnato ad un prolungato stay green della coltura a fine ciclo. Anno Nonostante le condizioni di siccità che hanno caratterizzato la primavera e l inizio estate 2003 i campi di Alessandria e Cuneo hanno fornito dei risultati significativi. Lo stesso non è successo a Saluggia dove le condizioni estreme di stress subite dalla coltura hanno pregiudicato pesantemente l andamento della prova. In questa località non è nemmeno stato possibile effettuare il rilievo fitopatologico, avendo il disseccamento fisiologico da stress preceduto e mascherato gli effetti del patogeno. I commenti sono pertanto relativi alle sole località di Cuneo ed Alessandria (grafico 3). Anche se in misura inferiore rispetto al 2002 il contenimento dell infezione nelle tesi che hanno beneficiato del trattamento fungicida fogliare risulta ancora molto evidente nei campi di Cuneo ed Alessandria. Il solo trattamento fungicida in fase di fine accestimento-inizio levata non ha evidenziato effetti. Come già evidenziato nella scorsa stagione le miscele di azoxistobyn al 50% con dose ridotta di triazolo hanno fatto segnare un incremento delle produzioni che si accompagna ad una notevole riduzione della superficie della spiga infettata. Un leggero incremento produttivo, rispetto al testimone conciato, è stato anche ottenuto dall impiego di azoxystrobin in fase di levata. Analisi post raccolta In fase di raccolta sono stati prelevati campioni delle singole parcelle. Con questi si è costituito un campione per ogni tesi e per ogni località risultante dalla miscelazione dei singoli campioni delle 4 repliche. Questi sono poi stati sottoposti presso il laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino alle analisi relative alla qualità molitoria (alveogramma di Chopin) e alla presenza della micotossina DON o vomitossina, ritenuta la più rappresentativa per quanto riguarda il frumento. Qualità molitoria Dai risultati delle analisi effettuate non risultano differenze significative per quanto riguarda i parametri W e P/L imputabili al trattamento. L analisi non è stata ripetuta nell ultimo anno di prova. Presenza di micotossine Annata L andamento climatico non ha favorito (soprattutto ad Alessandria e Saluggia) la produzione di quantitativi elevati di micotossina DON da parte del Fusarium. In molti casi i valori riscontrati erano talmente bassi da non essere riscontrabili dal metodo di analisi impiegato che ha un limite di significatività pari a 50 ppb (grafico 1). Il valore medio complessivo (considerando arbitrariamente pari a 25 ppb i campioni in cui non è stata riscontrata presenza significativa della micotossina e contraddistinti con la sigla NR) è di 170 ppb. Nonostante questi bassi valori, risulta comunque significativa la differenza tra le due varietà impiegate: Serio ha valore medio 252 ppb e Guadalupe valore medio di 88 ppb. Questo a confermare la differente sensibilità delle due varietà nei confronti del Fusarium già riscontrata nei rilievi fitopatologici e dalle esperienze di campo. La località di Alessandria ha fornito i valori più bassi (valore medio 66 ppb) pur evidenziando una discreta differenza tra le tesi con trattamento fungicida fogliare e quelle con sola concia o il testimone. La località di Cuneo, come già verificato per le rese, ha evidenziato una sensibile differenza tra le tesi trattate e non. Saluggia per contro presenta risultati analitici relativi alle micotossine che, analogamente ai riscontri produttivi, non sembrano avere alcuna correlazione con il trattamento fitoiatrico eseguito. In nessuna delle località si è evidenziato una riduzione della presenza di vomitossina legata al doppio trattamento fogliare, analogamente a quanto già evidenziato dalle analisi fitopatologiche e dai riscontri produttivi. Annata Pur con una presenza di fusariosi della spiga leggermente inferiore alla campagna precedente, il patoge-
4 FITOPATOLOGIA no ha manifestato una attività di produzione della tossina decisamente superiore con valore medio complessivo pari a 583 ppb (grafico 2). A differenza dell anno precedente si è molto ridotta la differenza di contenuto in micotossina tra le due varietà impiegate: Serio valore medio 666 e Guadalupe 500 nonostante la confermata differenza di superficie di spiga infetta tra le due cultivar. La località di Alessandria ancora una volta ha fornito i valori più bassi evidenziando una notevole efficacia del trattamento per il contenimento della micotossina A Saluggia invece il contenimento delle micotossine, analogamente agli incrementi produttivi, risulta più contenuto. A Cuneo si sono riscontrati i più alti valori di micotossina. Il trattamento ha ridotto complessivamente la presenza di DON che ha comunque mantenuto valori piuttosto elevati Effetto strobilurina: Le tesi trattate con miscela di triazolo e strobilurina, pur fornendo validi risultati produttivi e manifestando minore sintomatologia del patogeno, hanno manifestato un contenuto di micotossina elevato e di poco inferiore ai testimoni non trattati in spigatura. Annata Le condizioni climatiche non hanno favorito la tossinogenesi. Infatti tutti i campioni prelevati nei campi Grafico 2 - Produzione,superficie della spiga colpita da fusariosi e contenuto in vomitossina (DON)per le cultivar Guadalupe e Serio sottoposte a diversi tipi di concia e trattamenti fungicidi; produzione = media degli indici delle 3 località di prova nel 2002; % superficie spiga colpita = media 3 località contenuto in micotossine = media tre località (100 = produzione tesi con solo concia tradizionale) Agricoltura/41
5 AGRICOLTURA FITOPATOLOGIA di Alessandria e Saluggia hanno evidenziato una presenza di vomitossina inferiore al limite di rilevabilità. A Cuneo le analisi pur con valori assoluti molto contenuti (media totale della località 133 ppb) hanno evidenziato, analogamente alle passate stagioni una buona efficacia del trattamento in fioritura che abbatte di circa il 50% il contenuto della tossina (grafico 3). A differenza della passata stagione non si è invece osservata la riduzione dell effetto nella miscela con azoxystrobin e non si sono osservavate differenze tra le varietà in prova. Un effetto positivo sul contenimento della tossina sembrerebbe essere esercitato dalla distribuzione in levata della strobilurina. CONCLUSIONI Nel corso della prova effettuata nelle stagioni , e volta a fornire indicazioni relative alla migliore strategia di lotta alla fusariosi del frumento tenero si è osservato quanto segue: Effetto ambientale o CLIMA: I tre anni di prova da un punto di vista climatico sono stati molto diversi gli uni dagli altri. Questo fatto ha evidenziato come la fusariosi, pur essendo una malattia sempre presente nei nostri areali, e ancor più la tossinogenesi del fungo, abbiano una differente incidenza a seconda dell andamento climatico. o EFFETTO LOCALITA : i rilievi fitopatologici non hanno rilevato differenze sostanziali di incidenza della malattia a 30 giorni dalla fioritura nei tre Grafico 3 - Produzione,superficie della spiga colpita da fusariosi e contenuto in vomitossina (DON) per le cultivar Guadalupe e Serio sottoposte a diversi tipi di concia e trattamenti fungicidi; produzione = media degli indici delle località Cuneo ed Alessandria nel 2003; % superficie spiga colpita = media 2 località; contenuto in vomitossina solo Cuneo (altre località NR) (100 = produzione tesi con solo concia tradizionale)
6 FITOPATOLOGIA areali esaminati. Per contro la risposta ai trattamenti e il contenuto di vomitossina nella granella è sempre stata maggiore a Cuneo seguito da Alessandria. A Saluggia, ad eccezione del 2002, gli stress abiotici quali la siccità e le temperature molto elevate hanno determinato nel 2001 e 2003 un marcato fenomeno di stretta e chiusura anticipata del ciclo che non hanno consentito alla malattia di provocare consistenti cali produttivi o sensibili incrementi nel contenuto di tossina. Effetto concia Non si sono evidenziate significative differenze dovute alla concia del seme. Anche il conciante a lunga persistenza triticonazolo, impiegato solamente al primo anno, non ha evidenziato vantaggi rilevanti. Questo è probabilmente dovuto al fatto che negli ambienti della prova non si sono avute manifestazioni fitopatologiche precoci di rilievo (mal del piede, ruggine gialla). Effetto varietale :La varietà Guadalupe si è dimostrata meno sensibile alla fusariosi rispetto alla varietà Serio. Questo dato è evidenziato da tutti i riscontri effettuati nel primo anno: sintomi della malattia, rese, presenza di micotossine. Nel secondo anno le produzioni sono state mediamente più elevate per la cultivar Serio e non ci sono state differenze nel contenuto di micotossine così evidenti come nella campagna precedente. Nel terzo anno le produzioni e il contenuto di micotossine delle due varietà sono state simili mentre i rilievi fitopatologici evidenziavano ancora (soprattutto a Cuneo) una maggiore tolleranza di Guadalupe. Trattamento fungicida in fioritura Il trattamento fungicida ha evidenziato una significativa efficacia in tutte e tre le località per quanto riguarda la presenza dei sintomi della malattia. Ad Alessandria e soprattutto a Cuneo ha permesso un evidente incremento delle produzioni e un contenimento della presenza di micotossine. Doppio trattamento Il doppio trattamento fogliare effettuato nel 2001 a inizio spigatura e in piena fioritura non si è dimostrato più efficace del singolo trattamento effettuato a fine spigatura-inizio fioritura. Allo stesso modo non ha dato riscontri positivi il trattamento con prochloraz effettuato nel 2002 a fine accestimento. Effetto principio attivo Non si sono riscontrate significative differenze di efficacia nei confronti del Fusarium tra i due principi attivi prochloraz e tebuconazolo. Effetto strobilurina L impiego di metà dose di azoxystrobyn associato con 80% di triazolo ha fornito risultati produttivi e di contenimento dei sintomi di infezione molto favorevoli. Per contro il suo impiego è stato controproducente nel 2002, annata favorevole al fungo e alla tossinogenesi, per la riduzione di micotossine che hanno avuto valori prossimi alle tesi non trattate. Questo fenomeno non si è più osservato nel 2003 in un annata con pressione del patogeno molto inferiore e con livelli di DON molto bassi. Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione delle prove e in particolare le aziende agricole che le hanno ospitate: Cooperativa agricola Agrinova, Saluggia (VC), azienda Franco Orsi, Quargnento (AL), azienda Aldo Armando, Cuneo. Le prove sono state eseguite con la collaborazione della Cooperativa Agrovalli. Agricoltura/41
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