BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011 B IMMOBILIZZAZIONI , ,80 I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI , ,59

Transcript

1 STATO PATRIMONIALE ASSOCIAZIONE SERVIZI VOLONTARIATO MODENA CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO MODENA ANNO: 2011 ATTIVITA' BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE A CREDITI VERSO ASSOCIATI PER VERSAMENTO QUOTE B IMMOBILIZZAZIONI , ,80 I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI , ,59 1 COSTI IMPIANTO E AMPLIAMENTO - Costi impianto e ampliamento 386,05 386,05 4 CONCESSIONE LICENZE MARCHI E DIRITTI 266,00 Licenze software , ,97 7 ALTRI ,77 Ristrutturazione sede , ,15 II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI , ,06 2 IMPIANTI E ATTREZZATURE 3.825,71 Impianto telefonico e rete , ,62 Impianto allarme, riprese video, TV , ,26 Insegne 1.260, ,00 Attrezzature 6.545, ,35 Attrezzature Castelfranco 267,14 267,14 Macchine ufficio elettroniche (PC-Fax_telefonia) , ,64 Macchine elettroniche Castelfranco 1.173, ,01 Macchine elettroniche Carpi 2.379, ,64 Macchine elettroniche Frignano 4.322, ,10 Macchine elettroniche Mirandola 1.859, ,45 Macchine elettroniche Sassuolo 3.065, ,26 Pagina 1

2 3 ALTRI BENI ,82 Mobili Ufficio , ,99 Arredi 2.403, ,46 Allestimenti Città della Solidarietà , ,70 Mobili Ufficio Castelfranco 1.008, ,00 Mobili Ufficio Carpi 1.431,66 937,50 Mobili Ufficio Mirandola 225,00 163,68 Arredi Sassuolo 891,60 557,25 Mobili sportello Vignola 6.898,33 Fondo ammortamento ,16 Mobili Ufficio Sassuolo 2.850, ,86 Impianti sportello Vignola 552,00 552,00 II IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 1.535,15 935,15 1 PARTECIPAZIONI 516,46 Azioni Banca Popolare Etica 516,46 2 CREDITI 1.018,69 cauzioni attive 1.018,69 C ATTIVO CIRCOLANTE , ,42 II CREDITI , ,67 1 VERSO SOGGETTI EROGANTI CONTRIBUTI ,16 Crediti verso Fondazioni ,40 Crediti verso Enti Pubblici ,76 2 VERSO ALTRI ,25 Crediti diversi ,18 Note di accredito da ricevere 102,95 Note di addebito da emettere 5.002,66 Vs. INAIL 262,57 ritenute dipendenti e cocopro a credito 2.218,89 III ATTIVITA' FINANZ. CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZI , ,00 2 ALTRI TITOLI ,00 Titoli di Stato ,00 Certificati di deposito ,00 IV DISPONIBILITA' LIQUIDE , ,75 1 DEPOSITI BANCARI E POSTALI ,08 Unicredit ,56 Unicredit c/ deposito ,00 Cassa di Risparmio di Cento ,46 Cassa di Risparmio di Cento c/deposito ,57 Banca Popolare Etica ,18 Carta di credito prepagata 176,31 3 DENARO E VALORI IN CASSA 3.764,57 Cassa Centro Servizi 187,76 Cassa Associazione 2.543,00 Cassa valori bollati 430,52 Cassa sportello Carpi 103,29 Cassa sportello Mirandola 100,00 Cassa sportello Castelfranco 100,00 Pagina 2

3 Cassa sportello Vignola 100,00 Cassa sportello Sassuolo 100,00 Cassa sportello Frignano 100,00 D RATEI E RISCONTI ATTIVI 2.301, ,11 2 RISCONTI ATTIVI 2.301,34 Ratei attivi diversi 43,03 Risconti attivi diversi 464,82 Risconti su premi assicurativi 1.793,49 CONTI D'ORDINE TOTALE ATTIVITA': , ,33 CREDITI VERSO FONDAZIONI PER FONDO DI STABILIZZAZIONE , ,97 Pagina 3

4 STATO PATRIMONIALE ASSOCIAZIONE SERVIZI VOLONTARIATO MODENA CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO MODENA ANNO: 2011 PASSIVITA' BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011 A PATRIMONIO NETTO , ,64 I PATRIMONIO LIBERO , ,25 1 RISULTATO GESTIONALE ESERCIZIO IN CORSO ,17 Risultato gestione Associazione ,17 2 RISULTATO GESTIONALE DA ESERCIZI PRECEDENTI ,25 Patrimonio netto CSV ,14 Patrimonio netto Associazione ,11 III PATRIMONIO VINCOLATO , ,39 1 FONDI CON VINCOLI DESTINATI DA TERZI ,89 Fondi COGE vincolati ,75 Fondi contributi Regione L. 37/ ,27 Fondi vincolati da altri Enti ,87 2 FONDI VINCOLATI PER DECISIONE ORGANI ISTITUZIONALI ,72 Fondo prudenziale da contributi COGE ,85 F.do cont. COGE ristrutturaz.sede 9.554,87 Fondo patrimoniale di garanzia personalità giuridica ,00 B FONDI PER RISCHI ED ONERI - - C FONDO TRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO , ,80 I FONDO TRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORD , ,80 1 TFR IMPIEGATI ,28 Fondo TFR dipendenti ,28 D DEBITI , ,11 I DEBITI , ,11 7 DEBITI VERSO FORNITORI ,88 Fornitori ,88 8 DEBITI TRIBUTARI ,40 Ritenute lavoro dipendente ,56 Erario c/irap 3.103,70 Ritenute lavoratori autonomi 1.275,14 9 DEBITI VERSO PERSONALE ,30 Dipendenti c/stipendi ,00 Ratei ferie e permessi non goduti ,29 Debiti verso collaboratori a progetto ,01 10 DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA ,70 INPS dipendenti ,89 INPS co.co.pro ,00 INPGI 527,73 Enti sindacali 410,04 Contr.su ratei ferie non godute 2.820,04 11 ALTRI DEBITI ,13 Debiti v. Fondazioni gestione Bologna ,78 Debiti diversi ,51 Fatture da ricevere ,84 E RATEI E RISCONTI PASSIVI , ,78 I RATEI PASSIVI - 366,76 Ratei passivi diversi II RISCONTI PASSIVI , ,02 Pagina 4

5 2 RISCONTI PASSIVI ,13 Risconti su contributi ricevuti ,52 Risconti su contr. COGE c/impianti ,29 Risconti contr.provincia ristrutt.sede 5.287,32 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO , ,33 CONTI D'ORDINE FONDO DI STABILIZZAZIONE , ,97 Pagina 5

6 ASSOCIAZIONE SERVIZI PER IL VOLONTARIATO MODENA CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO RENDICONTO DELLA GESTIONE CONSOLIDATO ANNO 2011 ONERI RENDICONTO DELLA GESTIONE PER NATURA DI ONERI E PROVENTI MATERIE PRIME , ,17 Cancelleria e stampati , ,40 Materiali di consumo , ,17 Varie , ,60 FORNITURE PER GESTIONE SEDE , ,63 Utenze acqua, luce e gas 8.848, ,53 Manutenzione e pulizia sede 9.670, ,10 FORNITURE PER ATTIVITA' , ,83 Utenze telefoniche , ,59 Spese postali 3.359, ,29 Assicurazioni 7.064, ,92 Spese di pubblicità 1.292,49 250,11 Spese di rappresentanza 1.310, ,51 Compenso lavoratori autonomi senza P.IVA , ,71 Compenso lavoratori autonomi con P.IVA , ,42 Servizi da imprese ed enti , ,54 Servizi di contabilità e buste paga 9.470, ,01 Spese di logistica 9.726, ,40 Manutenzione attrezzature 3.857, ,05 Varie 3.272, ,28 GODIMENTO BENI DI TERZI , ,17 Locazione sede , ,75 Spese condominiali immobili 1.715,54 440,98 Canoni noleggio o leasing attrezzature , ,30 Affitto sale 2.025, ,14 PERSONALE , ,09 Pagina 6

7 Retribuzione personale dipendente , ,89 Contributi previdenziali personale dipendente , ,53 Assicurazione INAIL personale dipendente 2.336,35 553,27 Accantonamento TFR personale dipendente , ,40 Rimborsi spese personale dipendente 4.128, ,39 Compensi collaboratori co.co , ,76 Contributi previdenziali collaboratori co.co , ,99 Assicurazione INAIL collaboratori co.co 951,30 490,38 Rimborso spese collaboratori 1.448,73 127,48 AMMORTAMENTI , ,03 Ammortamento immobilizzazioni immateriali , ,82 Ammortamento immobilizzazioni materiali , ,34 Storno residui ammortizzabili c/impianti 1.453, ,87 ONERI DIVERSI DI GESTIONE , ,78 Rimborsi spese Consiglio Direttivo 3.669, ,46 Rimborsi spese Sindaci e Revisori 361,00 76,00 Rimborsi altri volontari 1.791,22 909,00 Quota Coordinamento Nazionale , ,80 Quota coordinamento regionale , ,98 Imposte e tasse , ,98 Varie 30,06 5,56 ONERI FINANZIARI 570,55 874,17 Oneri bancari 570,55 874,17 ONERI STRAORDINARI 779,74 415,08 Sopravvenienze passive 779,74 415,08 TOTALE ONERI , ,95 AVANZO DELLA GESTIONE ASVM , ,17 AVANZO DELLA GESTIONE CSV 463, , ,17 TOTALE A PAREGGIO , ,12 Pagina 7

8 ASSOCIAZIONE SERVIZI PER IL VOLONTARIATO MODENA CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO RENDICONTO DELLA GESTIONE CONSOLIDATO ANNO 2011 RENDICONTO DELLA GESTIONE PER NATURA DI ONERI E PROVENTI PROVENTI PROVENTI DA CONTRIBUTI , ,79 Proventi da contributi COGE , ,47 Proventi da altri contributi , ,10 Altri proventi CSV - - Utilizzo risconti c/impianti , ,44 Utilizzo fondo contributi c/capitale 5.348, ,78 PROVENTI FINANZIARI 9.997, ,05 Interessi attivi 9.997, ,05 Altri proventi finanziari - - PROVENTI STRAORDINARI 2.415,65 566,06 Sopravvenienze attive 2.215,65 566,06 Plusvalenze da vendita cespiti 200,00 - ALTRI PROVENTI , ,22 Proventi da contributi associati 2.496, ,00 Contributi da Enti pubblici , ,20 Rimborsi spese incassati 4.619,02 INCASSI STRAODINARI ,00 Premi ricevuti ,00 TOTALE PROVENTI , ,12 Pagina 8

9 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DELL ESERCIZIO 2011 Informazioni generali a. Dati storici L Associazione Servizi per il Volontariato Modena nasce il 21 dicembre È stata costituita nella forma di associazione non riconosciuta. In data 9 giugno 2011 si è tenuta l assemblea straordinaria dell associazione, davanti al Notaio Panno Raffaele, per l approvazione del nuovo statuto, ai fini di avere i requisiti necessari per la presentazione della richiesta alla Regione Emilia Romagna di riconoscimento della personalità giuridica, richiesta spedita in data 31 ottobre L Associazione Servizi per il Volontariato Modena (di seguito A.S.V.M.) ha acquisito la personalità giuridica con Determinazione n del 22 marzo 2012 della Giunta Regionale della Regione Emilia Romagna. L A.S.V.M. è ente gestore del Centro di Servizio per il Volontariato di Modena dal 10 gennaio 1997 (delibera del Comitato di Gestione del Fondo speciale per il volontariato presso la Regione Emilia Romagna del ). E iscritta nella sezione regionale del Registro Regionale per il Volontariato in data 23 luglio 1997 con atto del Direttore generale alla Sanità e Servizi Sociali n Al 31 dicembre 2011 aderiscono all A.S.V.M. n. 84 organizzazioni di volontariato e coordinamenti di organizzazioni di volontariato rappresentanti oltre 200 organizzazioni della provincia di Modena. b. Novità rilevanti L evidenza della crisi economica Nel corso dell anno 2011 la crisi economica già iniziata nell anno precedente si è evidenziata ancora più rilevante. A giugno 2010 si è firmato un accordo a livello nazionale tra ACRI, CSVnet, Consulta nazionale Co.Ge, Convol, Forum del terzo settore, con ripercussioni anche a livello locale, perché in particolare l Emilia-Romagna è stata tra le quattro regioni più penalizzate nella ridistribuzione dei fondi, anche se l accordo stesso dovrebbe avere come aspetto positivo la garanzia della stabilità delle risorse nel quinquennio , pur essendo ancora oggi presenti forti incertezze, visto l andamento dell economia e le conseguenze sugli utili delle Fondazioni di origine bancaria. Le risorse per i servizi Per gli anni dal 2011 al 2015 saranno destinate al sistema dei CSV della regione Emilia Romagna risorse annuali indicative, destinate ai soli servizi diretti, per , a cui si aggiungeranno integrazioni a scalare per gli anni 2011 e successivi, che vanno da un massimo di ,68 per l anno 2011 a ,54 per l anno Tali integrazioni 9

10 sono state attribuite alle quattro regioni maggiormente penalizzate nella distribuzione delle risorse. Le risorse destinate al CSV di Modena per la progettazione dei servizi diretti anno 2011 sono state di di cui da fondo anno 2011 e da fondo di stabilizzazione (fondo creato negli anni 2009 e 2010 per fronteggiare la crisi degli anni successivi). Le risorse destinate ai servizi rivolti a tutte le organizzazioni sono calate nel 2011 rispetto al 2010 di pari all 11,7 %, proseguendo quindi in una diminuzione significativa del fondo. Il calo di risorse ha avuto una ripercussione anche sul personale del CSV che è stato ridotto a partire da gennaio 2011 in particolare per le aree progettazione, promozione, segreteria amministrativa e di direzione, per la sostituzione ad orario ridotto delle dipendenti in maternità nell area formazione e nel territorio di Carpi e per la riorganizzazione del personale sui territori di Castelfranco e Mirandola. Il personale del Centro di Servizio è stato inoltre impiegato in alcune convenzioni e accordi stipulati con altri soggetti del terzo settore diversi da organizzazioni di volontariato. In particolare si evidenzia l accordo con il Forum Provinciale del terzo Settore volto a sostenere lo stesso, per gli anni 2011 e 2012, nelle attività di segreteria e sviluppo della progettazione. La progettazione sociale L accordo nazionale prevede inoltre che l ammontare destinato alla progettazione sociale, determinato da risorse extra accantonamento L 266, sia individuato a monte dell assegnazione regionale delle risorse, sulla base delle intese nazionali: le risorse da destinare alla progettazione sociale saranno trattate come plafond specifico e ripartite tra i CSV secondo modalità che saranno definite da una neo costituita Commissione Regionale composta dalle rappresentanze regionali dei diversi soggetti firmatari dell accordo nazionale del giugno In data 16 dicembre 2010 a livello nazionale sono state firmate le Linee guida per l applicazione dell accordo : modalità di utilizzo delle risorse assegnate per la progettazione sociale. A maggio 2011 il Coordinamento regionale CSV dell Emilia Romagna aveva già indicato i propri rappresentanti, mentre a giugno sono stati nominati quelli di Forum e Convol, ma solo in autunno inoltrato per la prima volta si è riunita la Commissione e quindi si è sostanzialmente saltato tutto l anno di progettazione sociale 2011, causa ritardi non imputabili ai CSV. Solo a gennaio 2012 la Commissione Regionale di coordinamento della progettazione sociale Emilia-Romagna ha emanato le Linee guida che prevedono la progettazione entro giugno e l avvio dei progetti non prima di settembre In questo caso la nostra regione si è attestata tra le ultime a dare avvio alle nuove modalità della progettazione sociale, creando inoltre una serie di incertezze rispetto all utilizzo del fondo di competenza Il Co.Ge ha comunque dato la possibilità ai CSV della regione, attraverso l emanazione di un piano di ripartizione integrativo ad aprile 2011, di utilizzare una quota minima del 33% del fondo di stabilizzazione accantonato negli anni 2009 e 2010 per presentare, negli anni dal 10

11 2011 al 2013, progetti sociali secondo le modalità specifiche regionali, già attivate negli anni dal 1999 al 2010 anche in coerenza con la L.R. 12/2005. Il CSV di Modena ha individuato, seguendo le modalità della progettazione partecipata con le odv, alcuni progetti già realizzati sul territorio provinciale negli anni passati che, nel caso non fosse stata data loro continuità, avrebbero provocato ripercussioni negative nel tessuto sociale della provincia. Si tratta di 9 progetti sociali rivolti ad adolescenti e preadolescenti, di cui 6 nelle scuole superiori e 3 nelle scuole medie inferiori della provincia, che sono stati presentati al Co.Ge il 30 giugno 2011, utilizzando risorse dal fondo di stabilizzazione per ,08, residui dai progetti degli anni precedenti per ,29 e risorse già richieste in sede di progettazione servizi diretti a novembre 2010 per ,50. Il totale dei progetti rivolti ad adolescenti e preadolescenti è di ,87. Questo ha permesso nell anno scolastico in corso di dare seguito a questi importanti progetti sociali, riconosciuti come rilevanti anche da una convenzione sottoscritta a luglio 2011 tra la Provincia, il CSV, l Ufficio scolastico regionale e l Associazione Scuole autonome della provincia di Modena. Nell anno 2011 non è stata presentata progettazione di sviluppo e interprovinciale. I progetti sociali, di sviluppo e interprovinciali già approvati nelle progettazioni degli anni 2009 e 2010 sono stati completati nell anno 2011, con il costante e rilevante impegno degli operatori impiegati sui servizi diretti e dei coordinatori degli stessi progetti. I dati economici riepilogativi dei fondi complessivamente impiegati per tutte le attività del 2011 (servizi diretti, progetti 2009 e 2010, nuovi progetti) e gli oneri sostenuti sono evidenziati nella tabella Rendiconto gestionale a) gestione tipica della presente nota integrativa. Il fondo di stabilizzazione Già nel corso del 2009 il Consiglio Direttivo dell A.S.V.M. aveva effettuato un accantonamento di risorse per fronteggiare il calo degli anni futuri, istituendo un fondo di stabilizzazione, autorizzato dal Co.Ge Emilia Romagna che ha recepito direttive della Consulta Nazionale dei Co.Ge. Le risorse del fondo di stabilizzazione, a seguito di un accordo nazionale, restano nelle disponibilità finanziarie delle Fondazioni e non vengono erogate ai Centri di Servizio fino al momento in cui i Centri stessi decidono di utilizzarle per la progettazione. Le risorse disponibili sono evidenziate nei conti d ordine del presente bilancio, non essendoci movimentazione economico/finanziaria. La seguente tabella riporta gli accantonamenti e gli utilizzi del fondo: anno accantonamenti utilizzi note ,09 Riprogrammazione delle attività dell anno ,05 Minor importo progettato su fondi disponibili da piano di ripartizione 11

12 ,17 Progettazione servizi diretti anno ,08 Progettazione sociale giugno ,91 Progettazione servizi diretti anno 2012 Totali , ,16 Residuo al ,98 Da utilizzare per progettazione anno ,09 e progettazione sociale anni 2012 e ,89 Le scelte strategiche Il Consiglio Direttivo ha avviato un percorso di riorganizzazione delle attività del Centro di Servizio e dell A.S.V.M., operando alcune scelte strategiche, che di seguito si riepilogano: o Tenere sulla qualità dei servizi, eventualmente a scapito della quantità, inserendo tetti nella fruizione dei servizi da parte delle organizzazioni di volontariato. I limiti alla fruizione dei servizi sono divenuti operativi a partire dal mese di gennaio 2011 e sono stati comunicati ai fruitori tramite i canali informatici a disposizione del CSV e dagli operatori. o Mantenere il decentramento territoriale del CSV, la vicinanza alle odv laddove operano, pur con scelte organizzative diverse dal passato. A partire da gennaio 2011 sono stati ridotti gli orari di apertura di alcuni sportelli e si è provveduto a decentrare su due territori due operatrici che in precedenza lavoravano sui servizi diretti presso la sede di Modena, con conseguente riduzione di personale. o Riduzione del personale sui servizi diretti a causa primariamente del calo delle risorse e inoltre per motivi di contrattualistica del lavoro (cfr. anche par. L evidenza della crisi economica le risorse) o Nuove modalità organizzative. Rafforzamento delle sinergie tra i diversi settori del CSV, soprattutto per funzioni strategiche, come la costruzione di partnership; definizione di giornate dedicate alla consulenza; favorire le consulenze di gruppo; servizi on-line (ad esempio videocorsi per materie tecniche); apertura al pubblico della sede di Modena vincolata agli orari esposti (ampliati rispetto ai precedenti) o Il Piano Partnership 12

13 In continuità con il Piano Partnership deliberato nell autunno 2010 dal precedente Consiglio Direttivo, nell anno 2011 il CSV ha dato forte impulso al lavoro degli operatori orientato in questa direzione per sviluppare diverse aree di lavoro che vanno nella direzione di: - promuovere collaborazioni tra soggetti (di terzo settore e non) capaci di essere e agire in rete, costruire partnership progettuali sostenibili, - favorire la costruzione di progettazione condivisa per bandi esterni, nazionali ed europei - promozione, accompagnamento e consulenza alla raccolta fondi e alla responsabilità sociale di impresa Per ognuno dei macro filoni di lavoro individuati si riportano alcune attività avviate e/o già realizzate: a) Offerta di servizi a rimborso ad altri soggetti non odv: in corso definizione convenzione con Comune di Mirandola per consulenze giuridico- fiscali alle aps. Consulenze giuridico amministrative ad altre forme del terzo settore, consulenze formative, progettuali e promozionali ad Ancescao e verso altri soggetti. b) RSI di Comunità: Sviluppo proposta di progetto RSI per Fondazione CRM, collaborazione Club Imprese RSI Comune di Modena; partecipazione Fabbrica delle Idee Distretto Ceramico; sviluppo contatti con imprese della provincia finalizzati al sostegno di progetti delle associazioni e allo sviluppo di collaborazioni tra profit e no-profit. c) Costruzione di partnership progettuali: partecipazione al progetto europeo 4 SEE in cui l A.S.V.M. è partner ma anche fornitore di servizi alla Provincia di Modena; partner progetti europei up and go e go to goal (odv, istituzioni, cooperative sociale, ASL); l ASVM è diventata ente accreditato per accoglienza SVE da maggio d) partecipazione a bandi direttamente come A.S.V.M. (bando Giovani e adolescenti Regione Emilia Romagna) o sostegno alla presentazione e gestione di progetti con Amministrazioni pubbliche (ad es. I Need You Comune di Sassuolo, Maranello, Fiorano che ha ampliato e rafforzato il progetto Prove di Comunicazione e SMS); co-progettazione con CSV Dar Voce Reggio Emilia e altri due partner europei Spagna e Grecia per partecipazione bando Europa per i cittadini. e) Accordi di collaborazione con altri soggetti di terzo settore, in particolare Forum Terzo Settore provinciale per lo svolgimento di attività di segreteria, radicamento territoriale e sviluppo progettazione sui territori. I ritardi nei versamenti da parte delle Fondazioni Anche nel 2011 alcune delle Fondazioni bancarie hanno ritardato i versamenti dei fondi dovuti al CSV per la progettazione. Al mese di aprile 2012 non sono ancora stati versati i seguenti contributi: Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna anno ,78; anno ,46 13

14 Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara anno ,65 Per un totale di ,89 Cronologia dei contatti con le fondazioni in ritardo nei versamenti Il 25 gennaio 2011 la FCR Carisbo ha inviato una lettera al Co.Ge a firma del Presidente per comunicare il piano di erogazione dei fondi 2010, non facendo alcun riferimento alle erogazioni previste per il progetto Povertà e per i fondi relativi al Gli impegni presi erano i seguenti: versamento del 50% della prima tranche 2010 entro il 15/2/2011 (accredito effettuato in data 4/2/2011); versamento del residuo 50% della prima tranche 2010 entro il mese di giugno 2011 (accredito effettuato ad agosto 2011); saldo dell anno 2010 a partire dal mese di settembre 2011 (non ancora versato ad aprile 2012). Il 28 marzo 2012 il Coordinamento regionale CSV ha scritto una mail a tutti centri della regione in cui si dice che il Presidente CoGe a seguito di un incontro con il Presidente Carisbo prospetta ai CSV che la metà delle pendenze venga saldata dalla Fondazione Carisbo entro aprile 2012 e l altra metà a gennaio La personalità giuridica In data 22 marzo 2012, la Giunta Regionale della Regione Emilia Romagna, con Determinazione n. 3671, ha deliberato il riconoscimento della personalità giuridica dell A.S.V.M. (cfr. par. a- dati storici). c. Spese di funzionamento Comitato di Gestione Per l anno 2011 il GoGe non ha chiesto, così come invece era avvenuto per il bilancio 2010, di porre a carico dei bilanci degli enti gestori dei Centri di Servizio la ripartizione dei fondi impiegati dal Comitato di Gestione nell anno di competenza, come previsto dal DM 8/10/1997 art. 1 c.1. La richiesta era pervenuta per la prima volta, relativamente al bilancio 2010, dall istituzione dei Centri di Servizio. Nel Piano di ripartizione del Fondo speciale per il Volontariato Servizi diretti alle Organizzazioni del Volontariato anno 2011, approvato dal Co.GE in data 26 ottobre 2010, si evidenzia la destinazione di una quota del fondo, pari a , per le spese di funzionamento del Co.Ge per l anno Non si provvede ad imputare tra i conti d ordine di bilancio l importo corrispondente a tali spese, non avendo a disposizione il rendiconto di spesa del Co.Ge anno 2011, già richiesto l anno scorso dal Consiglio direttivo per l anno precedente e mai pervenuto e non avendo certezza di quanto sia la quota di competenza del CSV di Modena che, se rapportato alle stesse percentuali di riparto del fondo totale regionale sui servizi diretti (per la provincia di Modena il 14,83%) dovrebbe essere di ,00. Si rammenta che ormai da diversi anni il 14

15 Coordinamento regionale CSV chiede al CoGe per trasparenza di rendere note le proprie spese, ma ad oggi non è mai stato messo a disposizione alcun bilancio o rendiconto. d. Revisione del bilancio La revisione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2011 è effettuata dall Organo di controllo contabile composto da tre membri, di cui due di nomina dell Assemblea (9 giugno 2011 Grisan Camilla e Artioli Francesco) ed uno di nomina Co.Ge (Rosati Vito). L art. 12 dello Statuto A.S.V.M. prevede che l Organo di controllo, nel rispetto delle funzioni degli altri organi sociali, si occupi di: accertare la regolare tenuta della contabilità dell associazione e controllare il bilancio consuntivo dell associazione. L Organo di controllo inoltre potrà avvalersi della collaborazione di un revisore contabile esterno, incaricato dal Consiglio Direttivo, iscritto all albo dei revisori avente i requisiti di legge per esercitare le funzioni di controllo di contabilità e bilancio. I membri dell Organo di controllo contabile possono partecipare alle sedute del consiglio direttivo senza diritto di voto. Esso agisce di sua iniziativa o su richiesta di un organo dell Associazione oppure su segnalazione scritta e firmata anche di una sola organizzazione aderente L Organo di controllo contabile deve riferire almeno annualmente all assemblea con una relazione scritta. I componenti dell Organo di controllo contabile, invitati a tutte le sedute del Consiglio direttivo, hanno partecipato attivamente alle attività, pertanto sono al corrente della gestione dell A.S.V.M. e del CSV. e. Struttura operativa L Associazione, al fine di svolgere le attività previste dalla programmazione del CSV per l erogazione dei servizi alle organizzazioni di volontariato si è avvalsa di una struttura operativa composta da quattordici dipendenti assunti con c.c.n.l. delle cooperative sociali: Direttrice a tempo pieno Responsabile dell amministrazione e consulente fiscale/amministrativa a tempo pieno Addetta alla segreteria generale, di direzione e servizi tecnico logistici 33 ore/settimana Responsabile territoriale di Mirandola, addetta alla segreteria amministrativa e collaboratrice sulla partnership attivata con il Forum del Terzo Settore di Modena a tempo pieno Responsabile area progettazione a 26 ore settimanali Responsabile area informazione, documentazione e servizi tecnico logistici a tempo pieno Responsabile area promozione 30 ore settimanali 15

16 Responsabile territoriale di Castelfranco Emilia e operatrice area promozione a 20 ore settimanali Responsabile territoriale del Frignano a 30 ore settimanali (anche coordinatore di progetti sociali e referente di progetti di sviluppo) Responsabile territoriale di Carpi a 26 ore settimanali - in maternità per tutto l anno Responsabile territoriale di Vignola a 29 ore settimanali (anche coordinatrice di progetti sociali e referente di progetti di sviluppo) Responsabile territoriale di Sassuolo 30 ore settimanali Operatrice area progettazione e consulente bilancio sociale 35 ore settimanali Operatrice area formazione e servizio consulenza 35 ore settimanali in maternità da gennaio ad agosto Gli operatori che lavorano sui servizi diretti, in particolare tutti gli operatori dell area progettazione, sono impegnati anche sui progetti sociali, di sviluppo e interprovinciali. A gennaio 2011 si è provveduto a riorganizzare il personale con il trasferimento parziale degli operatori dipendenti su servizi in precedenza erogati da personale con contratti in scadenza. A seguito della riorganizzazione del personale anche i servizi erogati alle associazioni sono stati rivisti ponendo, tra l altro, alcuni limiti al numero di servizi erogabili ad ogni singola associazione in modo gratuito. Nel corso del 2011 l Associazione si è inoltre avvalsa della collaborazione di: collaborazioni a progetto e/o collaborazioni coordinate e continuative per ricoprire i seguenti ruoli: N. 1 operatore area progettazione indicativamente per una giornata a settimana N.1 giornalista area documentazione e area informazione indicativamente per due mezze giornate la settimana (in maternità da maggio a novembre) N. 1 operatrice area promozione per il progetto di Servizio Volontario Europeo, indicativamente per mezza giornata la settimana N. 1 referente progetti di sviluppo sul distretto di Modena e operatrice a supporto dell area formazione, in particolare nel periodo di assenza dell operatrice dipendente per maternità 1 animatrice territoriale su Mirandola indicativamente per una giornata la settimana (anche coordinatrice di progetti sociali e del progetto regionale di contrasto alle povertà e all esclusione sociale) N. 7 coordinatori di progetti sociali, interprovinciali, animatori e tutor in progetti sociali Collaborazioni libero professionali per ricoprire i seguenti ruoli: Responsabile dello Sportello di Carpi (in sostituzione della dipendente in maternità, anche coordinatrice di progetti sociali) Responsabile dell Area formazione e del Servizio consulenza N. 1 consulente legale 16

17 Principi di redazione del bilancio Il presente bilancio assolve il fine di informare i terzi in merito all attività posta in essere dall Ente nel conseguimento della missione istituzionale, esprimendo le modalità tramite le quali ha acquisito ed impiegato risorse, e di fornire, per mezzo di valori quantitativo-monetari, una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria, e del risultato della gestione conseguito dall Ente nell intervallo temporale cui il bilancio si riferisce. Il bilancio si compone dei seguenti documenti, che ne costituiscono parte integrante: Stato Patrimoniale A.S.V.M., rendiconto della gestione attività A.S.V.M. Stato Patrimoniale CSV, rendiconto della gestione attività CSV Stato Patrimoniale consolidato, rendiconto della gestione consolidato Nota integrativa Bilancio sociale. I documenti di Stato Patrimoniale esprimono la situazione patrimoniale e finanziaria dell Ente alla data di chiusura dell esercizio, suddivisi per attività relative alla gestione del Centro di Servizio per il Volontariato e attività proprie dell Ente extra CSV. Viene redatto secondo lo scheda previsto dall art del Codice Civile, opportunamente adattato al fine di considerare le peculiarità dell Ente, ed espone in termini comparativi i valori riferibili all esercizio precedente. I documenti di rendiconto gestionale espongono le modalità tramite le quali l Ente ha acquisito ed impiegato risorse, evidenzia le componenti economiche positive e negative che competono all esercizio e sintetizza il risultato di gestione conseguito, suddividendo le attività relative al Centro di Servizio per il Volontariato e le attività dell A.S.V.M. La forma prescelta è a sezioni contrapposte con classificazione dei proventi, ricavi ed oneri in funzione della loro origine e destinazione ed in funzione della loro natura. La Nota integrativa assolve lo scopo di fornire ulteriori informazioni, con criterio descrittivo ed analitico, ritenute utili ad una chiara comprensione delle evidenze riportate nei documenti di Stato Patrimoniale e Rendiconto gestionale ed a favorirne l intelleggibilità. Il Bilancio sociale espone prevalentemente con criterio descrittivo le finalità dell Ente, le attività istituzionali volte al perseguimento dei fini statutari, le attività accessorie a quelle istituzionali, strumentali al perseguimento dei fini. Essendo le finalità dell Ente diverse dall ottenimento di profitto ed essendo la produzione di utili un mezzo per il perseguimento dei fini e non un fine, il Bilancio sociale consente un opportuna chiave di lettura alla luce della quale interpretare le informazioni espresse negli altri documenti di bilancio. Criteri di valutazione adottati Di seguito si riportano i criteri adottati nella formazione del bilancio a. Immobilizzazioni i. Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo di acquisizione e rappresentano valori connessi a beni di natura non materiale, caratterizzati dalla possibilità di utilizzo duraturo, tale da produrre un utilità pluriennale. 17

18 I valori ricompresi nelle immobilizzazioni immateriali sono stati assoggettati al processo di ammortamento in relazione alla loro residua utilità. Le aliquote di ammortamento adottate, ritenute rappresentative della vita utile del bene, vengono di seguito evidenziate: Spese impianto ed ampliamento 3 anni Ristrutturazione sede per la durata del contratto di comodato gratuito d uso (8 anni) Licenze software 3 anni ii. Immobilizzazioni materiali Si riferiscono a beni di natura materiale destinati a perdurare nel tempo. Sono iscritti al costo di acquisizione. I beni cespite strumentali all attività, caratterizzati da deperimento economico, sono stati sottoposti al processo di ammortamento. Le quote di ammortamento, imputate al Rendiconto gestionale, sono state calcolate attesi l utilizzo, la destinazione e la durata economico tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione, criterio ritenuto ben rappresentato dalle seguenti aliquote, non modificate rispetto all esercizio precedente. Gli acquisti dei beni strumentali relativi all attività del CSV vengono finanziati dal Co.Ge per l intero importo nell anno di acquisto. La contabilizzazione dell intero contributo fra i proventi distorce la corretta determinazione del risultato dell esercizio, poiché fra gli oneri viene imputata soltanto la parte di onere corrispondente alla quota annua di ammortamento. Così pure negli anni successivi è imputata una quota di ammortamento che non trova corrispondenza nel relativo provento. Per ovviare a tale inconveniente si è ritenuto opportuno riscontare nell anno di acquisto del bene cespite strumentale l importo corrispondente alla quota non ammortizzata nell anno stesso. Negli anni successivi verrà utilizzato il risconto per neutralizzare l onere relativo alla quota annua di esercizio. Il prospetto allegato (all. 5) evidenzia la movimentazione dei contributi, del calcolo degli ammortamenti, del risconto dell ammontare residuo e dell utilizzo negli anni successivi all acquisto dei residui riscontati. Impianto telefonico e rete 3 anni Impianti di allarme, ripresa foto, video, TV 3 anni Insegne 3 anni Arredi 8 anni Attrezzature 5 anni Mobili ufficio 8 anni Macchine elettroniche d ufficio 3 anni Allestimenti Città della Solidarietà 5 anni I beni di modico valore rispetto all attivo patrimoniale, destinati ad essere velocemente rinnovati, sono stati interamente spesati nell esercizio. iii. Immobilizzazioni finanziarie Sono state iscritte al valore nominale 18

19 Crediti Sono esposti al presumibile valore di realizzo (cfr all. 1 e 2) Disponibilità liquide Si tratta delle disponibilità presenti sui conti correnti bancari ordinari, sui conti deposito e del denaro e valori in cassa. Si evidenzia in particolare che sul conto corrente bancario al 31 dicembre risultano presenti le erogazioni delle Fondazioni bancarie ricevute nei mesi di novembre/dicembre. Le Fondazioni erogano i contributi solitamente in due/tre tranche, pertanto vi sono alcuni mesi dell anno in cui le disponibilità sul conto corrente bancario sono più consistenti che in altri. Le uscite sono costanti durante tutto l arco dell anno. Attività finanziarie non immobilizzate Si tratta di titoli di Stato e certificati di deposito valutati al valore nominale Debiti Sono esposti al loro valore nominale. Per i debiti diversi cfr. all. 1 Ratei e risconti Sono stati stanziati e determinati nel rispetto del principio di competenza economica Fondo TFR Rappresenta l effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità alle previsioni normative di riferimento. Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura dell esercizio ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data. Nell anno 2011 non sono state corrisposte anticipazioni sul trattamento di fine rapporto. Imposte Le imposte IRAP sono state calcolate secondo il principio di competenza, determinate nel rispetto delle leggi fiscali vigenti. Movimentazioni intervenute nell attivo immobilizzato A seguire vengono dettagliate le movimentazioni che hanno interessato le attività immobilizzate durante l esercizio cui il bilancio si riferisce. Immobilizzazioni immateriali Spese impianto ed ampliamento Valore storico Ammortamenti Saldo al 1/1/11 386,05 386,05 Incrementi dell esercizio Decrementi dell esercizio Saldo al 31/12/11 386,05 386,05 19

20 Licenze software Valore storico Ammortamenti Saldo al 1/1/ , ,97 Incrementi dell esercizio 396,00 130,00 Decrementi dell esercizio Saldo al 31/12/ , ,97 Ristrutturazione sede Valore storico Ammortamenti Saldo al 1/1/ , ,33 Incrementi dell esercizio ,82 Decrementi dell esercizio Saldo al 31/12/ , ,15 Immobilizzazioni materiali Impianti e attrezzature Valore storico Ammortamenti Saldo al 1/1/ , ,87 Acquisizioni dell esercizio 1.063,50 Cessioni dell esercizio 60,00 Saldo al 31/12/ , ,37 Altri beni Valore storico Ammortamenti Saldo al 1/1/ , ,86 Acquisizioni dell esercizio 2.390, ,84 Cessioni dell esercizio Saldo al 31/12/ , ,70 Cfr anche allegato 5 Conto impianti 20

21 L A.S.V.M. non possiede immobili di proprietà, né acquisiti a titolo oneroso, né acquisiti da terzi a titolo gratuito. Variazioni intervenute nelle voci dell attivo circolante I crediti sono esposti al presumibile valore di realizzo e sono tutti esigibili entro 12 mesi Cfr all. 1 e 2 Attività finanziarie non immobilizzate titolo Valore nominale BTP 01/02/ % Certificati di deposito Banca Popolare Etica a garanzia personalità giuridica PER TOTALI Variazioni intervenute nelle voci di patrimonio netto La voce di patrimonio netto esprime le risorse volte a garantire la continuità dell attività ed il conseguimento degli scopi statutari. Il patrimonio netto è distinto tra patrimonio CSV e patrimonio A.S.V.M. Il prospetto che segue propone l evoluzione subita dal patrimonio netto nel corso dell esercizio cui il bilancio si riferisce. Patrimonio netto A.S.V.M. patrimonio libero Saldo 1/1/11 Incrementi decrementi Saldo al 31/12/11 Risultato gestionale esercizio in corso Risultato gestionale esercizi precedenti , , , ,23 0,00 Patrimonio netto , , ,11 21

22 Patrimonio netto CSV Saldo 1/1/11 incrementi decrementi Saldo al 31/12/11 Risultato gestionale esercizio in corso Risultato gestionale esercizi precedenti 463,14 463,14 Patrimonio netto ,00 463, ,14 Cfr allegato 4 Il patrimonio libero (patrimonio netto) risulta composto da risorse prodotte dalla gestione, per mezzo della generazione di utili. Il patrimonio vincolato risulta composto da risorse destinate a specifiche finalità. I fondi con vincoli destinati da terzi rappresentano risorse erogate da terzi e dai medesimi vincolate e finalizzate alla realizzazione di determinati progetti od al conseguimento di determinati scopi. In tali fondi trovano, tra l altro, allocazione le risorse derivanti da contributi Co.Ge, accantonate per l utilizzo nell anno successivo per la prosecuzione dei progetti in corso al 31 dicembre 2011 (Fondi Co.Ge vincolati ,75). I fondi vincolati per decisione degli organi istituzionali evidenziano risorse originariamente libere, successivamente vincolate e finalizzate in forza di volontà espressa dai competenti organi dell Ente. L organo competente all apposizione del vincolo è competente anche in merito alla sua risoluzione. Tra i fondi vincolati per decisione degli organi istituzionali figura il fondo prudenziale da contributi Co.Ge (cfr. prospetto di movimentazione fondo prudenziale). Si tratta di un fondo di riserva in cui, secondo le disposizioni derivanti dai piani di ripartizione annuali del Comitato di Gestione, vengono accantonati i residui attivi dei servizi e dei progetti conclusi. Il fondo prudenziale è destinato a far fronte agli imprevisti e gli scostamenti temporali tra la delibera di assegnazione ed effettiva erogazione. Si evidenzia che a bilancio 2011 compare la voce fondo di garanzia personalità giuridica di ,00, istituito nell anno 2010 per far fronte all obbligo relativo alla dotazione di un fondo di garanzia per la richiesta della personalità giuridica. Prospetto di movimentazione fondo prudenziale A 22

23 1 saldo al 31/12/ ,73 accantonamento residui servizi e progetti terminati 2 nell anno 2011 a bilancio al 31/12/ ,12 3 Totale fondo prudenziale al 31/12/ ,85 l'importo di cui in A3 non è stato scaricato contabilmente nell'anno 2011, in quanto non utilizzato per la progettazione dell anno stesso. Il fondo prudenziale sarà utilizzato per le progettazioni degli anni successivi al 2012, dato il consistente e progressivo calo dei fondi disponibili. Cfr anche sezione Novità rilevanti della presente nota integrativa Cfr. allegato 3 Prospetto di destinazione ed utilizzo dei contributi Comitato di Gestione accantonati al 31 dicembre 2010, dei finanziamenti del Comitato di Gestione e di altri Enti per la gestione del CSV nell anno 2011 Variazioni intervenute nel trattamento di fine rapporto 31/12/ /12/2010 variazione , , ,48 Il fondo rappresenta l effettivo debito maturato nei confronti dei soggetti che intrattengono con l Ente rapporti di lavoro di tipo subordinato, determinato e stanziato nel rispetto della vigente normativa di riferimento Variazioni Importo Valore al 1/1/ ,80 Incremento per accantonamento dell esercizio ,62 Decrementi per utilizzo nell esercizio Altri incrementi Altri decrementi (imposta sostitutiva) -356,14 Valore al 31/12/ ,28 Variazioni intervenute nei fondi rischi ed oneri Non sono stati effettuati accantonamenti a fondi rischi 23

24 Variazioni intervenute nelle voci di debito Cfr. all. 1 Variazioni intervenute nei ratei e risconti passivi 31/12/ /12/ , ,13 b. Risconti passivi descrizione 31/12/ /12/2010 Variazione Su contributi ricevuti extra Co.Ge Su contributi Provincia per ristrutturazione sede Su contributi c/impianti , , , , , , , , ,57 Per contributi Co.Ge Cfr all 3 Cfr all 3 Cfr all 3 Rendiconto gestionale Il rendiconto gestionale evidenzia le componenti economiche, negative e positive, che determinano il risultato di gestione, classificandole in funzione delle singole gestioni in cui si articola la gestione complessiva dell Ente a. Gestione tipica descrizione 31/12/10 31/12/11 Variazione Componenti positive , , ,50 Componenti negative , , ,30 24

25 Breve descrizione gestione tipica L organizzazione dell A.S.V.M. con particolare riferimento alla gestione del centro di servizio per il volontariato Il CSV è dotato di aree funzionali e sportelli decentrati atti a sviluppare le attività che la missione dell associazione si propone, coordinati da una direzione quale primo tramite tra l A.S.V.M. e la struttura organizzativa del CSV, e supportati da un servizio di segreteria generale e dall amministrazione. Gli sportelli diffondono sul territorio i servizi offerti dal CSV, rappresentano il collegamento diretto tra le aree e il territorio provinciale e sono antenne sensibili vicino alle organizzazioni di volontariato, convogliatori di idee e ricognitori di bisogni espressi o latenti; costituiscono luogo e occasione di partecipazione. Tutti gli operatori del CSV erogano anche i servizi a pagamento a soggetti del terzo Settore diversi dalle organizzazioni di volontariato. Le attività realizzate L Associazione Servizi per il Volontariato, a seguito della riorganizzazione delle attività già indicate nel capitolo 2 Novità rilevanti a cui si rimanda per maggiori dettagli, nell anno 2011 ha ampliato i servizi offerti allargando ulteriormente il target di utenza ai soggetti del Terzo settore diversi dalle odv e attivando partnership, così come indicato nel Piano partnership. I servizi a pagamento rivolti ai soggetti del terzo Settore diversi dalle odv sono effettuati, in conformità alle finalità istituzionali dell A.S.V.M., come attività commerciali marginali ai sensi del DM 25/5/95 lettera E). La gestione del CSV resta anche per il 2011 l attività prevalente dell A.S.V.M. Anche per l anno 2011 il Comitato di Gestione ha richiesto ai Centri di Servizio dell Emilia Romagna di sostenere le attività delle organizzazioni di volontariato sui seguenti livelli: A. Servizi diretti alle organizzazioni di volontariato a) Servizi di consulenza: servizi di prima risposta o di consulenza relativi alle tematiche giuridico-legale, fiscale - amministrativa, previdenziale e del lavoro, comunicazione, fund raising, finanziaria, assicurativa, organizzativa, processi formativi, organizzazione eventi, progettuale, informatica, notarile; b) Servizi di formazione: incontri, corsi strutturati, serie di moduli, partecipazione a corsi organizzati da altri Enti, stage/tirocinio, formazione a distanza; c) Servizi d informazione/documentazione: convegni, seminari, campagne di sensibilizzazione, comunicati e conferenze stampa, presenza sui giornali e sugli altri media, pubblicazione di periodici o news letter, raccolta e diffusione di indirizzi utili, pubblicazione e diffusione di dispense, libri e manuali, creazione banche dati e collegamenti relativi, presenza in Internet e Intranet, realizzazione di speciali eventi o manifestazioni pubbliche; d) Servizi di progettazione e ricerca: consulenza, formazione, accompagnamento alle Organizzazioni di Volontariato nello sviluppo delle proprie capacità progettuali; svolgimento di attività di ricerca; coprogettazione e servizi di supporto a specifici 25

26 progetti; e) Iniziative di promozione: servizi ed attività che si pongono come finalità la promozione del Volontariato, della Solidarietà sociale, delle attività del Centri di servizio: manifestazioni, feste, campagne, attività con le scuole, ecc. f) Servizi generali: funzioni di segreteria che il Centro di servizio svolge presso la propria sede (fotocopie, connessioni web, posta elettronica, gestione spedizioni, utilizzo di sale riunioni, ecc.) B. servizi a supporto della progettazione sociale Progetti sociali realizzati secondo le modalità specifiche dei CSV della Regione Emilia Romagna, attivate dal 1999 al In questo periodo i CSV dell Emilia Romagna hanno accompagnato le organizzazioni di volontariato ad elaborare e realizzare progetti che, a partire dall analisi delle caratteristiche sociali del territorio, giungono ad affrontare i principali bisogni individuati. Nell anno 2011 si è completata la realizzazione dei progetti sociali approvati negli anni 2009 e 2010 ed è stata utilizzata una quota del fondo di stabilizzazione per la presentazione al Co.Ge di alcuni progetti sociali secondo le vecchie modalità regionali. Servizi della stessa tipologia di cui alla lettera a) - a supporto di progetti che partono dalla lettura e dalla analisi delle caratteristiche sociali del territorio, giungono ad affrontare i principali bisogni individuati, coinvolgono altri attori sociali - tra cui possibilmente istituzioni e terzo settore - all interno di una logica di rete e di apertura a tutte le Organizzazioni di Volontariato del territorio. I progetti sono condivisi dal Centro di servizio che svolge una funzione di accompagnamento e coprogettazione nell elaborazione e realizzazione degli stessi. C. servizi a supporto di progetti di sviluppo Servizi - della stessa tipologia di cui alla lettera a) - a supporto di progetti presentati da Organizzazioni di Volontariato che intendono realizzare un percorso di sviluppo della propria associazione e richiedono l accompagnamento da parte del Centri di servizio. I progetti di sviluppo comportano per l associazione la possibilità di presentare al Centro di servizio un proprio percorso di sviluppo e di avvalersi di tutti i servizi necessari attraverso il Centro stesso. Nell anno 2011 si è completata la realizzazione dei progetti approvati negli anni 2009 e Non è stato presentato alcun progetto di questa tipologia. D. servizi a supporto di progetti di rilevanza inter-provinciale. Servizi - della stessa tipologia di cui alla lettera a) - con la peculiarità di coinvolgere come promotori e destinatari Organizzazioni di Volontariato anche riunite in coordinamento o federazione tra loro - di almeno 3 differenti territori provinciali della Regione, secondo modalità analoghe a quelle previste alle precedenti lettere a), b) e c). Tali progetti rispondono all obiettivo di sviluppare nuove reti tra i soggetti del territorio ed evidenziano manifestazioni ed espressioni di condivisione specifici tra questi. Nell anno 2011 si è completata la realizzazione dei progetti approvati negli anni 2009 e Non è stato presentato alcun progetto di questa tipologia. Per la relazione dettagliata delle attività si rimanda al bilancio sociale. 26