Teoria normativa della politica
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- Filiberto Marchi
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1 Teoria normativa della politica economica La teoria normativa si occupa di indicare il metodo e, di conseguenza, le scelte che un autorità pubblica (policy maker) razionale dovrebbe assumere per perseguire il benessere della collettività Programmazione Programmare significa adottare decisioni di politica economica coordinate e coerenti, cioè che tengono conto dell insieme degli obiettivi e degli strumenti Infatti ogni strumento influenza più (al limite tutti gli) obiettivi Quindi Per ogni obiettivo si deve scegliere lo strumento con la maggiore efficacia relativa C è simultaneità tra problemi di politica economica I problemi di politica economica hanno natura intertemporale e richiedono coerenza temporale teoria normativa - G. Croce 2
2 Elementi di un programma di politica economica Obiettivi: traguardi di politica economica misurabili mediante variabili es. tasso di inflazione, tasso di disoccupazione, tasso di crescita del PIL, equilibrio della bilancia dei pagamenti Strumenti: grandezze economiche (misurabili mediante variabili) manovrabili dai policy makers per raggiungere gli obiettivi es. spesa pubblica, investimenti pubblici, imposte, tasso di cambio Modello: relazioni fra le variabili economiche esprimibili mediante un modello matematico che descrive il funzionamento del sistema economico teoria normativa - G. Croce 3 OIETTIVI La scelta degli obiettivi Da quanto si è visto finora, dai fallimenti del mercato scaturisce l esigenza dell intervento dell operatore avente motivazioni e obiettivi collettivi anziché individuali e capace di superare le carenze del mercato Teoria normativa della p.e.: analisi razionale di ciò che l operatore pubblico deve fare per superare le carenze del mercato Prospettiva metodologica: le scelte ottimali di tale operatore sono quelle che massimizzano i suoi obiettivi dati i vincoli esistenti Tuttavia si pone un problema della scelta sociale: come si scelgono gli obiettivi dell intervento pubblico? come si possono giudicare dal punto di vista della collettività le alternative disponibili quando queste implicano un guadagno per alcuni e una perdita per altri? teoria normativa - G. Croce 4
3 Il problema della scelta sociale e il criterio paretiano Il criterio paretiano come si è visto offre una regola di scelta sociale che tuttavia non genera un ordinamento completo nche nel caso in cui il mercato assicuri l efficienza, si pone il problema di scegliere tra le diverse situazioni di ottimo p. possibili: quale ottimo scegliere tra quelli disponibili? cioè, quale punto preferire lungo la curva dei contratti? In questa scelta emerge un conflitto distributivo: l alternativa tra diversi ottimi implica necessariamente la scelta tra avvantaggiare qualcuno e danneggiare qualcun altro Quindi per scegliere è necessario far ricorso a ulteriori criteri di scelta rispetto a quelli relativi all efficienza: serve una teoria della giustizia o un ideologia, una visione politica relativa al benessere della collettività teoria normativa - G. Croce 5 Il problema della scelta sociale (esempio con due individui) u 2 C Curva di trasformazione (o frontiera delle utilità possibili) In questo caso, la curva di trasformazione rappresenta la max utilità di un individuo per ogni livello di utilità dell altro (è il luogo dei punti di ottimo p. dell economia). I punti, e C lungo la curva sono tutti ottimi e non sono confrontabili secondo il criterio di Pareto (l ordinamento è incompleto). Tuttavia essi non sono equivalenti dal punto di vista distributivo poiché implicano una diversa distribuzione dei beni tra gli individui. Normalmente l intervento pubblico implica la scelta di un punto sulla c. di trasf., ma spostamenti lungo tale curva comportano una redistribuzione delle utilità ( non ci sono pasti gratis ). u 1 teoria normativa - G. Croce 6
4 Metodi di scelta degli obiettivi 1. Obiettivi fissi 2. Metodo delle priorità 3. Obiettivi flex con saggio marg. di sost. variabile 4. Obiettivi flex con saggio marg. di sost. costante teoria normativa - G. Croce 7 Obiettivi fissi ŷ N Y N Curva di trasformazione: indica il max obiettivo Y N raggiungibile per ogni dato livello di Y S Curva di Phillips (in questo contesto rappresenta una curva di trasformazione) ŷs Y S u u La curva di trasformazione indica il max (min nel caso della c. di Phillips) valore raggiungibile di un obiettivo per ogni dato livello dell altro obiettivo. Il policy maker attribuisce valori prefissati alle variabili-obiettivo lungo la c. di trasformazione teoria normativa - G. Croce 8
5 Metodo delle priorità Se non si conosce l esatta posizione della c. di trasformazione, il policy maker fissa il valore dell obiettivo prioritario, e massimizza (o minimizza, nel caso della c. di Phillips) quello dell altro obiettivo, il cui livello dipenderà dall effettiva posizione del vincolo (c. di trasformazione). Curve di Phillips Es. t. di inflazione obiettivo prioritario u u u teoria normativa - G. Croce 9 Obiettivi flessibili Il problema della scelta sociale come problema di massimizzazione vincolata u 2 u* 2 Curve di indifferenza sociale (o isobenessere) Curva di trasformazione u* 1 Dato il significato della curva di trasformazione, essa rappresenta il vincolo nella scelta dell operatore pubblico. Tra tutti i punti di ottimo lungo la c. di trasf., il punto di max benessere sociale è dato dal punto di tangenza con la curva di indifferenza sociale. u 1 In questo modo l operatore pubblico sceglie gli obiettivi (u* 1, u* 2 ) risolvendo un problema di massimo vincolato (analogamente al modo in cui il consumatore sceglie il suo paniere preferito di beni) teoria normativa - G. Croce 10
6 Saggio marginale di sostituzione tra obiettivi Data una f. di benessere sociale con due obiettivi (es. = t. di inflazione, u = t. di disoccupazione) W = f( dove il simbolo W sta per benessere sociale, il s.m.s. tra i due obiettivi rappresenta il rapporto al quale è possibile scambiare l uno con l altro mantenendo costante il livello del benessere sociale W.,u) Esempio: un s.m.s. tra inflazione e disoccupazione pari a 3 indica che se l inflazione aumenta di 3 p.p. in cambio di 1 p.p. in meno di disoccupazione, si passa a una situazione equivalente a quella di partenza in termini di ben. soc. teoria normativa - G. Croce 11 Curve di indifferenza sociale con s.m.s. costante e variabile D C D C u u Tutte le combinazione dei due obiettivi che mantengono lo stesso livello di benessere soc. formano una curva di indifferenza sociale (o curva di isobenessere): quando il s.m.s. è costante, la c.d.i. è lineare (fig. sinx) quando il s.m.s. è variabile, la c.d.i. è curvilinea (fig. dx) teoria normativa - G. Croce 12
7 Obiettivi flessibili con saggio marg. sostit. variabile Y N Curva di trasformazione Curva di Phillips ŷ N Curve di indifferenza sociale Curve di indifferenza sociale ŷs Y S u u Il valore degli obiettivi non è fissato apriori ma è ricavato mediante la massimizzazione di una f. di benessere sociale (o minimizzazione nel caso a dx) rappresentata mediante una mappa di curve di indifferenza, dato il vincolo della c. di trasformazione teoria normativa - G. Croce 13 Obiettivi flessibili con saggio marg. sostit. costante Y N Curva di Phillips Curve di indifferenza sociale Curve di indifferenza sociale ŷ N ŷs Y S u u In questo caso il saggio marg. di sostit. è costante, quindi le c. di indifferenza sono lineari. Es.: FS: W=aY N +by S da cui Y N =W/a-(b/a)Y S dove -b/a è il s.m.s. teoria normativa - G. Croce 14
8 Obiettivi: t. di inflazione e t. di disocc. Funzione di benessere sociale: Indice di malessere di Okun W = a + bu (a e b sono pesi attribuiti dal policy maker) Saggio marg. sostituzione (costante): b/a Es. = 0,4 + 1, u p = W / 0,4 ( 1,2 0, 4 )u W 2 & W = + u s.m.s.=-1,2/0,4=-3 Se a=b=1 questa FS è detta indice di malessere di Okun ed è pari alla somma di inflazione e disoccupazione teoria normativa - G. Croce 15 ppendice. Obiettivi flex con s.m.s. variabile: esempio 1 Obiettivi: Y N reddito del nord, Y S reddito del sud Curva di trasformazione: Y N = Ŷ by S dove Ŷ è un valore dato che misura il reddito potenziale totale Problema del governo: il governo deve scegliere la coppia di valori Y N e Y S da assumere come obiettivi Metodo: per scegliere il governo applica il metodo degli obiettivi flex, per il quale deve specificare una funzione di benessere sociale (FS), rappresentabile tramite curve di indifferenza sociale Soluzione: la coppia (Y N, Y S ) che massimizza il benessere sociale è quella che si trova nel punto in cui sono tangenti (hanno uguale inclinazione) la c. di trasformazione e la c. di indifferenza, cioè -b = sms dove -b è l inclinazione della c. di trasformazione e sms è l inclinazione della c. di indifferenza sociale teoria normativa - G. Croce 16
9 STRUMENTI Proprietà degli strumenti di politica economica Controllabilità Efficacia Separabilità Tipi di strumenti Politiche quantitative, qualitative, di riforma Controllo diretto (impongono un comportamento), controllo indiretto (inducono un determinato comportamento) Misure discrezionali (richiedono valutazione caso per caso), regole automatiche (entrano in funzione senza specifica valutazione) Stabilizzatori automatici: sussidi di disoccupazione, imposizione progressiva teoria normativa - G. Croce 17 VR. ESOGENE: strumenti, dati VR. ENDOGENE: obiettivi, irrilevanti MODELLO Modello in forma strutturale presenta le relazioni tra variabili che descrivono la realtà economica var. endogene in funzione di var. esogene e altre endogene Modello in forma ridotta si eliminano le irrilevanti e si esprimono gli obiettivi (y) in funzione delle esogene (strumenti x) y 1 =f 1 (x 1,x 2 ) y 2 =f 2 (x 1,x 2 ) teoria normativa - G. Croce 18
10 Modello in forma ridotta inversa si esprimono gli strumenti (x) in funzione degli obiettivi (y) x 1 =g 1 (y 1,y 2 ) x 2 =g 2 (y 1,y 2 ) assegnando un valore agli obiettivi (secondo il metodo degli obiettivi fissi), si determina il valore degli strumenti teoria normativa - G. Croce 19 Esempio di modello con un obiettivo fisso obiettivo : N (occupazione) strumento: G (spesa pubblica) Forma strutturale Y = π N Y C = = C + cy G + I Forma ridotta N = Y = ( G + I ) π π 1 c Forma ridotta inversa G ( c) N I = π 1 teoria normativa - G. Croce 20
11 Esempio di modello con un obiettivo fisso Dati π=30, c=0,8, I=2500, per raggiungere l obiettivo N*=2000, quale deve essere il livello dello strumento G*? Forma strutturale Y = 30 N Y = C + G C = 0,8Y Forma ridotta N = Y = ( G ) ,8 Forma ridotta inversa G * = 30 ( 1 0,8) = G * = 9500 teoria normativa - G. Croce 21 Dalla forma ridotta: il modello è formato da tante equazioni quanti sono gli obiettivi, e contiene tante incognite quanti gli strumenti REGOL URE DI POLITIC ECONOMIC La soluzione di un problema di politica economica richiede n. strumenti = n. obiettivi invece se: n. strumenti > n. obiettivi il sistema è sottodeterminato ci sono molteplici soluzioni n. strumenti < n. obiettivi il sistema è sovradeterminato non ci sono soluzioni 1. si rinuncia agli obiettivi in eccesso 2. si adottano nuovi strumenti 3. si passa al metodo degli obiettivi flessibili teoria normativa - G. Croce 22
12 Critica di Lucas I parametri delle funzioni di comportamento degli operatori privati non sono stabili ma reagiscono alle aspettative relative alle politiche pubbliche i parametri stimati sui valori passati non sono affidabili per prevedere gli effetti delle politiche l efficacia dell azione pubblica può essere annullata se le aspettative degli operatori inducono una variazione nei parametri si sviluppa un interazione tra operatori privati e policy makers che può essere opportunamente analizzata mediante la teoria dei giochi teoria normativa - G. Croce 23
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